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Autore: Redazione StudioNews

Centro agroalimentare Roma, in 2023 utile 709mila euro

Centro agroalimentare Roma, in 2023 utile 709mila euroRoma, 23 mag. (askanews) – L’assemblea dei Soci del Centro Agroalimentare Roma (CAR), società prevalente a capitale pubblico detenuto da Roma Capitale, Regione Lazio e Roma Metropolitana, ha esaminato e approvato oggi il bilancio d’esercizio 2023, che si è chiuso con un utile di 709.640 euro e un margine operativo lordo di 4,8 milioni di euro, pari a circa il 25,4% rispetto al valore della produzione.


Nonostante la situazione di forte stress derivante dalla congiuntura macroeconomica, il 2023 è stato un anno positivo per il CAR: la maggiore stabilità dei costi delle materie prime ha ridotto il costo energetico comportando una leggera diminuzione del valore della produzione (-8,6%), bilanciata da un netto miglioramento del reddito ante imposte, che si è attestato a 1,1 milioni di euro. Oltre al conto economico anche lo stato patrimoniale ha registrato un miglioramento: il patrimonio netto si attesta a 71,1 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022 a seguito del risultato d’esercizio positivo.


Oltre agli interventi di manutenzione ordinaria programmati nel prossimo triennio per un valore complessivo di 6 milioni di euro, il bilancio 2023 consentirà alla società di fare anche alcuni interventi straordinari, con un investimento di ulteriori 6 milioni di euro in 3 anni, necessari per la conservazione e il mantenimento della struttura del CAR, realizzata oltre 20 anni fa. Il progetto di ampliamento, che aumenterà la superficie del CAR di 200mila mq, è ormai prossimo all’inizio dei lavori e le nuove richieste di insediamento logistico-produttivo da parte di grandi aziende è in crescita. Sono inoltre in programma dei progetti di efficientamento e modernizzazione del CAR per circa 13 milioni di euro, di cui 10 milioni finanziati dal PNRR. “Il CAR sta crescendo sia in termine di volumi di merce che negli spazi, e si sta consolidando come uno dei maggiori food hub europei”, commenta Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del CAR.


Il sistema CAR nel 2023 ha mosso circa 1,3 milioni di tonnellate di prodotto ortofrutticolo, di cui il 70% proveniente dal territorio nazionale, 140mila tonnellate di prodotto ittico di cui il 40% proveniente dall’Italia e 24mila tonnellate di carne.

G7 finanze, Stresa blindata accoglie delegazioni: focus asset russi e IA

G7 finanze, Stresa blindata accoglie delegazioni: focus asset russi e IAStresa, 23 mag. (askanews) – Tutto pronto a Stresa, sul Lago Maggiore, per accogliere il G7 Finanze sotto la presidenza italiana. In una città in parte blindata per garantire la sicurezza stanno giungendo i ministri dell’economia e i governatori delle banche centrali, con le rispettive delegazioni, di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti. Ad accoglierli il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. A Stresa sono attesi anche il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohe, la presidente della Bce, Christine Lagarde, e i vertici degli organismi internazionali. L’Ucraina parteciperà come Paese ospite, rappresentata dal ministro Serhiy Marchenko. Il vertice prenderà il via formalmente domani mattina, ma stasera è prevista una cena di gala sull’Isola dei Pescatori.


Durante le sessioni di lavoro si discuterà, tra l’altro, degli aiuti all’Ucraina e sull’utilizzo dei proventi degli asset russi congelati, sull’impatto economico dell’intelligenza artificiale, sulle sanzioni alla Russia. Come lo stesso Giorgetti ha anticipato all’ultimo Ecofin, il G7 accoglierà con favore la decisione assunta dall’Unione Europea di destinare all’Ucraina le entrate straordinarie derivanti dagli asset russi congelati, che ammontano a circa 220 miliardi di euro e potrebbero generare proventi tra 2,5 e 3 miliardi di euro. Si tratta di individuare la strada per utilizzare questi proventi. Il G7 di Stresa affronterà il tema in una delle sessioni di lavoro di sabato mattina e quanto emergerà sarà portato all’attenzione in vista del vertice dei leader dei sette Grandi che si terrà a giugno. Non è una questione di ‘Europa contro gli Stati Uniti’ e la presidenza Italia del G7 è impegnata nel ruolo di “mediatore onesto” nella discussione.


Oggi sul tema è intervenuto anche il segretario al Tesoro Usa, Jannet Yellen, arrivata già a Stresa. Yellen ha detto di sostenere la decisione Ue di utilizzare i proventi straordinari derivanti da questi asset per aiutare l’Ucraina, ma ha anche sottolineato la necessità di andare oltre. “Per garantire la posizione dell’Ucraina nel medio-lungo termine – ha affermato – è necessario sbloccare il valore degli asset sovrani russi immobilizzati”. Le sessioni di lavoro prenderanno il via domani mattina, alle 9.15, dopo la foto di famiglia. Nella prima sessione si parlerà di situazione economica e finanziaria globale e prospettive delle relazioni multilaterali, nella seconda saranno affrontati i temi del settore finanziario. La terza sessione, alle 11.30, si parlerà dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’economia e sulla pubblica amministrazione. Durante la colazione di lavoro si continuerà a parlare degli effetti globali dell’intelligenza artificiale, un tema questo che occupa in maniera trasversale la presidenza italiana del G7.


Nelle sessioni di venerdì pomeriggio si lavorerà sul fabbisogno di finanziamento dei Paesi vulnerabili e sulle iniziative per lo sviluppo. L’ultima sessione di venerdì sarà dedicata ai pagamenti transfrontalieri. I lavori riprenderanno sabato alle 8.30 con una sessione sulla tassazione internazionale in cui si cercherà di far progredire il dossier della Global tax sulle multinazionali. Le discussioni proseguiranno con una valutazione degli effetti delle sanzioni sulla Russia, l’esame della situazione Ucraina anche guardando alle prospettive economiche e al programma di aiuti del Fmi. In questo ambito si affronterà il tema dell’uso delle entrate straordinarie dagli asset russi immobilizzati.


L’ultima sessione, alle 12, sarà dedicata all’agenda verde e ambientale. I lavori del G7 Finanze termineranno con la conferenza stampa della presidenza tenuta dal ministro Giorgetti e dal governatore Panetta.

Russia, nuovo arresto per stagione di purghe al Ministero Difesa

Russia, nuovo arresto per stagione di purghe al Ministero DifesaMilano, 23 mag. (askanews) – L’arresto per una cospicua mazzetta e l’incriminazione del vice capo di stato maggiore di Mosca, in cima alla direzione principale delle comunicazioni (Gus) delle forze armate russe, il tenente generale Vadim Shamarin, segue di pochi giorni un significativo cambio ai vertici della Difesa, su decisione diretta di Vladimir Putin. E non è l’unico in questi mesi, nonostante i progressi sul campo di battaglia in Ucraina. “La lotta alla corruzione è un impegno coerente: questa non è una campagna, è un lavoro continuo” ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Come quasi a testimoniare che non è il primo, l’unico, e neppure l’ultimo.


POLTRONA CHE SCOTTA Shamarin ha 52 anni e un predecessore, anche lui arrestato per corruzione: l’ex vice capo di stato maggiore Khalil Arslanov nel 2020 è stato accusato di frode e corruzione. Nel giugno 2022 si è saputo che il caso si sarebbe svolto a porte chiuse: i materiali contenevano “segreti ufficiali”. Tra gli imputati figuravano l’ex capo del dipartimento degli ordini per il miglioramento delle basi tecniche del sistema di controllo delle forze armate russe, il colonnello Pavel Kutakhov, e l’ex rappresentante militare Igor Yakovlev. L’inchiesta ha presentato aspetti interessanti anche per gli osservatori esterni al Paese: si è scoperto ad esempio che alcuni dispositivi per la difesa – router e altre apparecchiature speciali da produttori russi – venivano solo assemblati in Russia, ma erano prodotti in Cina. In un giro complesso di corruzione che ha poi visto condannato un ex capo del dipartimento di pianificazione del Gus, il maggiore generale Alexander Ogloblin.


STAGIONE DI PURGHE Tra aprile e maggio si sono verificati diversi arresti di alto profilo di funzionari del Ministero della Difesa russo. Il 24 aprile, il tribunale ha inviato il viceministro della Difesa Timur Ivanov in un centro di custodia cautelare. È accusato di aver intascato grosse tangenti. Lo stesso viceministro non ammette la colpa.


Il 14 maggio si è appreso dell’arresto del capo del dipartimento principale del personale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Yuri Kuznetsov, sospettato di aver ricevuto una grossa tangente. Una settimana dopo, l’ex comandante della 58a armata delle forze armate russe, il maggiore generale Ivan Popov, è stato arrestato nell’ambito di un procedimento penale per frode. “Shamarin è dunque l’ultimo membro dell’elite militare russa ad essere preso di mira nelle purghe iniziate con l’arresto con l’accusa di corruzione del vice ministro della Difesa Timur Ivanov in aprile” ricorda Novaya Gazeta. “Diverse settimane dopo, anche altri due ufficiali di alto rango, il tenente generale Yury Kuznetsov e il maggiore generale Ivan Popov (21 maggio), furono arrestati con le stesse accuse”. Tutti e quattro rischiano fino a 15 anni dietro le sbarre se giudicati colpevoli.


DUE DETTAGLI Shamarin ha assunto la carica di responsabile delle comunicazioni del Ministero della Difesa nel 2021. Secondo le indiscrezioni studiate da Agenstvo (media di opposizone russo), l’anno successivo, nel 2022, sua moglie Elizaveta acquistò una Mercedes-Benz AMG 53, ovvero una di quelle automobili europee di lusso che in genere vengono importate attraverso la Bielorussia e che ora l’Ue sta cercando di bloccare, con sanzioni indirette. E che l’alto ufficiale difficilmente poteva permettersi. Shamarin è il terzo alto in grado del Ministero della Difesa sotto processo per corruzione dopo che Vladimir Putin ha affermato che lo Stato Maggiore “funziona ritmicamente, agisce con successo e qui non sono previsti cambiamenti” (15 maggio). Il giorno dopo questa dichiarazione, Kuznetsov è stato arrestato per corruzione. Cinque giorni dopo Popov. Il capo dello Stato, in particolare, aveva ricordato in quell’occasione il trasferimento di Sergei Shoigu dal Ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza e la nomina di Andrei Belousov a Ministro della Difesa, volendo evidentemente sottolineare che Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore, restava al suo posto.

Orsini eletto presidente di Confindustria con il 93% dei voti

Orsini eletto presidente di Confindustria con il 93% dei votiRoma, 23 mag. (askanews) – Emanuele Orsini è il nuovo presidente di Confindustria. Ad eleggere il successore di Carlo Bonomi è stata l’assemblea dei delegati. Orsini, secondo quanto si apprende, ha incassato il 93% delle preferenze con 789 voti favorevoli, 4 contrari e 55 schede bianche. Presenti alla votazione 848 industriali su 865 aventi diritto di voto.


Resterà in carica per il quadriennio 2024-2028 ed è il trentaduesimo presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia. Nella squadra sono dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di Delegato del Presidente, con la vice presidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vice presidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti.


A Vincenzo Marinese sarà affidata la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti si occuperà di Transizione Ambientale e obiettivi Esg, temi centrali nell’agenda di Confindustria. Completeranno la squadra di Presidenza i tre Vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni, Presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali. Il presidente designato manterrà per sé la responsabilità su alcuni grandi capitoli strategici: Transizione Digitale, Cultura d’Impresa e Certezza del diritto.


Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato da cinque delegati del presidente: Leopoldo Destro ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo e Riccardo Di Stefano, al quale sarà affidata la delega all’Education. Giorgio Marsiaj si occuperà di Space Economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’Energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’Economia del Mare. Infine, la squadra 2024-2028, su richiesta del presidente designato, si avvarrà anche del contributo di tre Special Advisor: Antonio Gozzi con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività, Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’Intelligenza Artificiale.

Russia, purga al ministero della Difesa: nuovo arresto eccellente

Russia, purga al ministero della Difesa: nuovo arresto eccellenteMilano, 23 mag. (askanews) – L’arresto per una cospicua mazzetta e l’incriminazione del vice capo di stato maggiore di Mosca, in cima alla direzione principale delle comunicazioni (Gus) delle forze armate russe, il tenente generale Vadim Shamarin, segue di pochi giorni un significativo cambio ai vertici della Difesa, su decisione diretta di Vladimir Putin. E non è l’unico in questi mesi, nonostante i progressi sul campo di battaglia in Ucraina. “La lotta alla corruzione è un impegno coerente: questa non è una campagna, è un lavoro continuo” ha commentato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Come quasi a testimoniare che non è il primo, l’unico, e neppure l’ultimo.


POLTRONA CHE SCOTTA Shamarin ha 52 anni e un predecessore, anche lui arrestato per corruzione: l’ex vice capo di stato maggiore Khalil Arslanov nel 2020 è stato accusato di frode e corruzione. Nel giugno 2022 si è saputo che il caso si sarebbe svolto a porte chiuse: i materiali contenevano “segreti ufficiali”. Tra gli imputati figuravano l’ex capo del dipartimento degli ordini per il miglioramento delle basi tecniche del sistema di controllo delle forze armate russe, il colonnello Pavel Kutakhov, e l’ex rappresentante militare Igor Yakovlev. L’inchiesta ha presentato aspetti interessanti anche per gli osservatori esterni al Paese: si è scoperto ad esempio che alcuni dispositivi per la difesa – router e altre apparecchiature speciali da produttori russi – venivano solo assemblati in Russia, ma erano prodotti in Cina. In un giro complesso di corruzione che ha poi visto condannato un ex capo del dipartimento di pianificazione del Gus, il maggiore generale Alexander Ogloblin.


STAGIONE DI PURGHE Tra aprile e maggio si sono verificati diversi arresti di alto profilo di funzionari del Ministero della Difesa russo. Il 24 aprile, il tribunale ha inviato il viceministro della Difesa Timur Ivanov in un centro di custodia cautelare. È accusato di aver intascato grosse tangenti. Lo stesso viceministro non ammette la colpa.


Il 14 maggio si è appreso dell’arresto del capo del dipartimento principale del personale del Ministero della Difesa della Federazione Russa, il tenente generale Yuri Kuznetsov, sospettato di aver ricevuto una grossa tangente. Una settimana dopo, l’ex comandante della 58a armata delle forze armate russe, il maggiore generale Ivan Popov, è stato arrestato nell’ambito di un procedimento penale per frode. “Shamarin è dunque l’ultimo membro dell’elite militare russa ad essere preso di mira nelle purghe iniziate con l’arresto con l’accusa di corruzione del vice ministro della Difesa Timur Ivanov in aprile” ricorda Novaya Gazeta. “Diverse settimane dopo, anche altri due ufficiali di alto rango, il tenente generale Yury Kuznetsov e il maggiore generale Ivan Popov (21 maggio), furono arrestati con le stesse accuse”. Tutti e quattro rischiano fino a 15 anni dietro le sbarre se giudicati colpevoli.


DUE DETTAGLI Shamarin ha assunto la carica di responsabile delle comunicazioni del Ministero della Difesa nel 2021. Secondo le indiscrezioni studiate da Agenstvo (media di opposizone russo), l’anno successivo, nel 2022, sua moglie Elizaveta acquistò una Mercedes-Benz AMG 53, ovvero una di quelle automobili europee di lusso che in genere vengono importate attraverso la Bielorussia e che ora l’Ue sta cercando di bloccare, con sanzioni indirette. E che l’alto ufficiale difficilmente poteva permettersi. Shamarin è il terzo alto in grado del Ministero della Difesa sotto processo per corruzione dopo che Vladimir Putin ha affermato che lo Stato Maggiore “funziona ritmicamente, agisce con successo e qui non sono previsti cambiamenti” (15 maggio). Il giorno dopo questa dichiarazione, Kuznetsov è stato arrestato per corruzione. Cinque giorni dopo Popov. Il capo dello Stato, in particolare, aveva ricordato in quell’occasione il trasferimento di Sergei Shoigu dal Ministero della Difesa al Consiglio di Sicurezza e la nomina di Andrei Belousov a Ministro della Difesa, volendo evidentemente sottolineare che Valerij Gerasimov, capo di stato maggiore, restava al suo posto.

Capaci, Todde: è un dovere coltivare la memoria

Capaci, Todde: è un dovere coltivare la memoriaRoma, 23 mag. (askanews) – “È un dovere coltivare la memoria di un magistrato che ha speso la vita per difendere i suoi ideali di onestà e legalità. È un dovere ricordare chi è morto rappresentando lo Stato e le Istituzioni. Dopo trentadue anni continuiamo a ricordare il coraggio di donne e uomini che non si sono piegati all’intimidazione, al crimine e al metodo mafioso”. Lo dichiara la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in occasione del trentaduesimo anniversario della strage di Capaci del 23 maggio del 1992, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo, e agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

”Sedotta e sclerata show 3″, spettacolo contro pregiudizi sclerosi

”Sedotta e sclerata show 3″, spettacolo contro pregiudizi sclerosiRoma, 23 mag. (askanews) – “Sedotta e sclerata show 3” è lo spettacolo per sensibilizzare i giovani contro ogni forma di discriminazione e di pregiudizio sulla sclerosi multipla, in scena al Parioli di Roma il primo giugno (ore 20.30).


Ad organizzarlo l’Associazione Libera Civitas presieduta da Ileana Speziale, una ragazza che, all’età di vent’anni, nel cuore della gioventù, ha scoperto di essere affetta da questa patologia degenerativa. “Ma non mi sono arresa e ora voglio infondere coraggio a chi come me si trova a fare i conti con questa esperienza”, dice. Lo spunto è la Giornata mondiale della sclerosi multipla. Sarà una grande festa per spiegare che alla malattia bisogna dare una risposta di resilienza.


“Ho deciso di scrivere un libro – spiega Ileana Speziale – dal quale poi è nato lo spettacolo che andrà in scena al Parioli. Ho voluto raccontare un pezzo di vita vissuta attraverso aneddoti, ansie, preoccupazioni, curiosità. E ho voluto farlo in chiave ironica, sarcastica, spiritosa e sicuramente con contenuti realistici ma lontano dai luoghi comuni”. “La serata del primo giugno -continua Ileana- sarà una festa alla quale parteciperanno tanti amici: Francesco Baccini, Massimo Contati, Roberto Cianciullo, Fabio Fornaciari, Vanessa Gravina, Andrea Lucchi, Diego Moreno, il Piceno Pop Chorus, Giuseppe Picone, le The Puppini Sisters, Rachele Stanisci, Corrado Tedeschi. Presenta Alessandro Greco”.

Lollobrigida: lattiero caseario è strategico per i made in Italy

Lollobrigida: lattiero caseario è strategico per i made in ItalyRoma, 23 mag. (askanews) – “Il comparto lattiero caseario rappresenta un settore strategico per Made in Italy, un asset a cui il Sistema Italia non può rinunciare in termini di qualità, economia e posti di lavoro”. Lo scrive sulla pagina Facebook, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che oggi si trova a Milano per la 79esima Assemblea generale di Assolatte.


“Come Governo Meloni, continueremo ad essere al loro fianco, lavorando in sinergia per sfruttare appieno le infinite potenzialità di crescita dei prodotti lattiero caseari e difendendo le nostre eccellenze da ogni modello che le aggredisce, sia sul piano interno, sia a livello internazionale a cominciare dall’Unione europea”, ha concluso il ministro.

M.O.,bandiere Palestina sventolano su balcone Montecitorio.Rimosse

M.O.,bandiere Palestina sventolano su balcone Montecitorio.RimosseRoma, 23 mag. (askanews) – Due bandiere della Palestina sono state esposte sul balcone principale di Montecitorio.


Autore del gesto è stato Stefano Apuzzo, ex parlamentare dei Verdi, e dunque con accesso al Palazzo. L’uomo è uscito dalla finestra e camminando sul cornicione ha raggiunto il balcone, esponendo le bandiere e urlando “Basta armi italiane per il genocidio in corso a Gaza. Liberare gli ostaggi”. E’ poi tornato indietro per la stessa via. Le bandiere sono state rimosse dopo alcuni minuti dai commessi della Camera.

A Brescia 24-25 maggio torna la Guida alle Birre di Slow Food

A Brescia 24-25 maggio torna la Guida alle Birre di Slow FoodRoma, 23 mag. (askanews) – Torna a Brescia il 24 e il 25 maggio, in occasione della presentazione della nona edizione della Guida alle Birre d’Italia di Slow Food Editore, l’appuntamento con le birre artigianali. Due giorni di convegni, talk, degustazioni e incontro con i birrai per conoscere e apprezzare questa realtà.


Dal 2008, grazie a una rete di 101 collaboratori, la Guida offre uno spaccato dell’Italia della birra completo e ricco di particolari. All’inizio i birrifici in Italia erano poco più di 200, oggi hanno superato quota 1000. Nell’edizione 2025, in libreria da venerdì 24 maggio e sullo store di Slow Food Editore, sono raccontate 511 realtà e recensite 2767 etichette, segnalati 785 locali dove è possibile bere o acquistare birra artigianale italiana. Non mancano i riconoscimenti assegnati ogni anno dai curatori della guida: 49 le Chiocciole (i migliori birrifici d’Italia, secondo la Guida), 101 con l’Eccellenza (i birrifici che esprimono un’elevata qualità’ media su tutta la produzione) e 43 con il premio Filiera (realtà che si dedicano con particolare attenzione alla produzione diretta delle materie prime), novità di questa edizione. Del totale delle birre recensite ben 779 etichette sono state premiate.


Al centro dell’evento è la novità dell’edizione 2025: la riflessione sulla filiera, un argomento caro a Slow Food impensabile sino a qualche anno fa e segno di un settore che vuole crescere puntando al territorio e alla qualità: “l’Italia non produce nemmeno un terzo del malto necessario ai propri birrifici – puntualizza Luca Giaccone – e ne importa più del doppio di quello che immette sul mercato. Per il luppolo va anche peggio, il nostro Paese nemmeno compare nelle statistiche internazionali. I birrifici potevano e dovevano affrontare questo limite e siamo contenti di poter registrare una diffusa sensibilità’ sul tema. Siamo ancora molto lontani dalla filiera chiusa, ma i tempi ci sembrano maturi per premiare quelle aziende che sull’argomento stanno facendo il difficile sforzo di cambiare le cose”.