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Autore: Redazione StudioNews

Giro, Pogacar vince a S.Cristina Valgardena e rimane in rosa

Giro, Pogacar vince a S.Cristina Valgardena e rimane in rosaRoma, 21 mag. (askanews) – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto per distacco la sedicesima tappa del Giro d’Italia, la Lasa/Laas-Santa Cristina Val Gardena/St. Christina in Gröden (Monte Pana) di 118.4 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) giunti a 16″ di distacco dalla maglia rosa. In classifica generale Pogacar precede Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) di 7’18” e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) di 7’40”. Lo sloveno non è mai stato attaccato durante tutta la tappa e nell’ultimo chilometro e mezzo ha ripreso gli inseguitori chiudendo davanti all’ottimo Giulio Pellizzari e a Daniel Martinez, ultimo degli uomini di classifica a mollare. La tappa non è partita più da Livigno ed è stata accorciata e posticipata dopo aver tolto la Cima Coppi di Passo Umbrail per le cattive condizioni meteorologiche. “Volevamo lasciare andare via la fuga per non prendere freddo o rischi, poi la Movistar ha deciso di attaccare e ci hanno portato vicini agli attaccanti – ha detto Pogacar al termine della frazione – Ho detto a Novak e Majka di fare il ritmo e negli ultimi 2 km abbiamo fatto la differenza. Cinque vittorie sono un grande traguardo per me”.

L’Ucraina chiede all’Occidente di abbattere i missili russi sul suo territorio

L’Ucraina chiede all’Occidente di abbattere i missili russi sul suo territorioRoma, 21 mag. (askanews) – “Non c’è alcun argomento legale, di sicurezza o morale, che impedisca ai nostri partner di abbattere i missili russi sul territorio ucraino dal loro territorio”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, in una conferenza stampa con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock. All’inizio dell’invasione, l’Ucraina aveva già chiesto all’Occidente di aiutarla ad abbattere i missili russi sul proprio territorio. Richiesta respinta per il rischio di un’escalation del conflitto. Il capo della diplomazia di Kiev ha respinto questa argomentazione oggi, sottolineando che l’abbattimento dei missili non mette in pericolo né la Russia né i soldati russi. Si tratta di “pezzi di metallo che portano la morte dalla Russia all’Ucraina”, ha insistito, “Se non volete farlo, forniteci tutti i mezzi necessari. Li dispiegheremo sul territorio ucraino e intercetteremo noi stessi questi missili”.

Agli italiani (70%) le merendine piacciono farcite, meglio se alle creme

Agli italiani (70%) le merendine piacciono farcite, meglio se alle cremeMilano, 21 mag. (askanews) – Nove italiani su 10 consumano le merendine italiane a merenda, in media due volte a settimana. In particolare, è la bontà il primo criterio di scelta, con il 70% degli italiani che attribuisce importanza al gusto seguito da praticità (42%), sicurezza alimentare (41%), porzionatura (40%) e versatilità (22%). A fotografare il rapporto di “Italiani e merendine” è un’indagine commissionata da Unione italiana food ad Astra Ricerche, attraverso un sondaggio online.


Sette italiani su 10 ammettono di preferire le merendine farcite a quelle semplici. In particolare, tra le diverse tipologie di farcitura il 34% preferisce quelli in creme ai ripieni in frutta (27%). Le farciture più amate includono crema al cioccolato (46%), crema pasticcera (42%), crema al cioccolato e nocciola (39%), crema al pistacchio (36%) e crema alla nocciola (35%). Parlando sempre di gusto, tra gli ingredienti più soddisfacenti per sei italiani su 10 le gocce di cioccolato sono al primo posto, seguite da granella di zucchero e di frutta secca (entrambe al 29%), mirtilli rossi (26%) e glassa di zucchero (24%). Tra le varie tipologie di merendine disponibili sul mercato, le preferenze degli italiani si indirizzano in primis verso quelle a base di pasta sfoglia, scelte dal 42% del campione. Seguono quelle a base di pan di spagna (25%), plumcake (21%) e pasta frolla (12%). Oltre al gusto, una caratteristica che sta assumendo sempre più rilievo nell’industria alimentare è la consistenza che riveste un ruolo distintivo anche nell’esperienza di consumo di una merendina. La varietà di consistenze influisce sull’esperienza sensoriale, aggiungendo un elemento di piacere tattile e di soddisfazione al palato. In base allo studio, infatti, le consistenze più amate nelle merendine dai nostri connazionali sono quella “soffice”, indicata da circa sei italiani su 10 (56%) e “cremosa” (48%). Seguono croccante (29%), friabile (28%), compatta (19%), spugnosa (16%) e ruvida (5%).


Il rapporto degli italiani con le merendine rivela poi delle curiosità sul modo in cui le consumano: se il 31% preferisce mangiarle a piccoli morsi, un 20% ama aprirle facendo scoppiare la confezione. Più indietro ma a pari punteggio chi separa la farcitura per gustarla prima (16%) e chi tocca la sofficità della merendina con le mani prima di assaggiarla (16%) e infine una piccola parte dei nostri connazionali (7%) assaggia il ripieno con le dita prima di iniziare a mangiare la merendina.

Demenze, al via maxi-progetto europeo per mappare fattori rischio

Demenze, al via maxi-progetto europeo per mappare fattori rischioRoma, 21 mag. (askanews) – Scoprire tutti i fattori di rischio genetici, ambientali e comportamentali della demenza, in particolare della malattia di Alzheimer, individuare e programmare degli interventi atti a compensare e ridurre gli effetti di questi fattori, sì da massimizzare le chance di prevenzione e intervento precoce anche grazie allo sviluppo di modelli basati sull’intelligenza artificiale: è questo il cuore di COMFORTage, un progetto internazionale che vede coinvolti, nella cornice di Horizon, 13 paesi europei, con l’Italia capofila. Il progetto è stato presentato presso l’Università Cattolica, campus di Roma – Fondazione Policlinico Universitario Policlinico Gemelli IRCCS, in occasione del primo Clinical Meeting dedicato, organizzato da Camillo Marra, ordinario di Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive e direttore della scuola di specializzazione in Neuropsicologia presso la Facoltà di Psicologia del Campus di Milano, infine direttore dell’Unità Operativa Clinica della Memoria del Policlinico Gemelli di Roma. Ed è proprio la Clinica della Memoria del Gemelli ad avere il ruolo di coordinare tutti i Paesi, nonché di dirigere il programma di ricerca e l’attuazione dei 13 diversi programmi di intervento che saranno attivati in Europa. Al progetto, con un finanziamento complessivo di 19 milioni di euro, partecipano anche Gemelli Generator e Gemelli Digital Medicine & Health del Policlinico Gemelli, quali componenti tecnologiche e di sviluppo dei sistemi di Intelligenza artificiale nella gestione dati. Il progetto, infatti, è destinato a raccogliere un enorme dataset, che aprirà nuovi scenari e fornirà nuove conoscenze nella prevenzione e nella cura delle demenze.


“COMFORTage vede la partecipazione di 29 centri in Europa con l’obiettivo di arruolare oltre 4000 pazienti (di cui 300 italiani) ed identificare i principali fattori di rischio di Alzheimer e di promuovere l’intervento di innovativi sistemi di riabilitazione e prevenzione basati su nuove tecnologie, intelligenza artificiale, realtà aumentata virtuale”, chiarisce il professor Marra. La demenza rappresenta la più importante emergenza clinica nella popolazione anziana. A causa dell’invecchiamento della popolazione la frequenza di demenza rappresenta una condizione quasi epidemica, con 12 milioni di persone colpite in Europa e circa 1,5 milioni in Italia. La malattia di Alzheimer rappresenta il 50% di tutte le forme di demenza. Al momento non esistono cure per bloccare la progressione della malattia e i farmaci a disposizione permettono solo il controllo dei sintomi, per di più per periodi limitati di tempo. Al contrario, sempre più convincenti evidenze scientifiche hanno confermato che l’intervento tempestivo sugli stili di vita e la riabilitazione effettuata nelle fasi iniziali possono procrastinare la comparsa della malattia nelle persona a rischio o rallentarne il decorso nelle persone colpite.


I partecipanti al consorzio COMFORTage si propongono di attivare interventi di screening sulla popolazione sana (selezionando gli individui da arruolare perché presentano un deficit cognitivo iniziale percepito soggettivamente anche se non clinicamente manifesto), o in fase molto precoce di malattia, formulando mappe di rischio e attuando interventi di prevenzione della malattia attraverso l’uso delle più avanzate acquisizioni tecnologiche, strumenti innovativi che vanno dalle tecniche di realtà immersiva all’applicazione dei modelli di intervento assistiti dall’intelligenza artificiale. Il consorzio prevede la partecipazione di partner tecnologici e clinici che avranno il compito di pianificare i migliori trattamenti personalizzati nelle diverse forme di demenza. “Alla fine di questi quattro anni – spiega il prof Marra – si potrà ottenere una nuova conoscenza dei meccanismi genetici, neurofisiologici e biologici che determinano un aumentato rischio di malattia di Alzheimer; saranno definite delle mappe di rischio personalizzate che permetteranno di identificare soggetti in fase preclinica di demenza (senza sintomi) e infine si potranno attuare interventi di prevenzione personalizzati anche attraverso l’uso di nuovi strumenti tecnologici di supporto ai pazienti e alle famiglie”, spiega. L’obiettivo è quello di creare un grande data set europeo su cui raccogliere una grande quantità di informazioni che potranno permettere di definire in maniera più precisa chi è realmente a rischio di malattia e quali siano gli interventi preventivi più efficaci non farmacologici per rallentare, procrastinare o addirittura bloccare la progressione della demenza. Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella gestione dei big data è cruciale nella riuscita del progetto, conclude Marra, e la collaborazione di Gemelli Generator e Gemelli Digital Medicine & Health con gli altri partner europei di gestione dati sarà cruciale nella definizione degli algoritmi di identificazione del rischio, di predizione di malattia e di prevenzione.

I pastai italiani si danno nuove regole per pubblicità più trasparenti

I pastai italiani si danno nuove regole per pubblicità più trasparentiMilano, 21 mag. (askanews) – I pastai di Unione italiana food hanno deciso di adottarare un disciplinare per la autoregolamentazione dei claim volontari utilizzati nella comunicazione pubblicitaria della pasta: un percorso volontario con cui i produttori italiani di pasta si impegnano a fornire al consumatore informazioni sempre più chiare. Il nuovo disciplinare arriva a cinquantasette anni dalla Legge di purezza con cui hanno fissato i parametri qualitativi e i criteri ai quali, ancora oggi, ci si deve attenere per la loro produzione: l’obbligo di impiegare esclusivamente grano duro nel rispetto di precisi parametri analitici, quali umidità, proteine ed acidità e definendo puntualmente le denominazioni di vendita del prodotto, in base a precisi parametri di riferimento.


Proposto e approvato all’unanimità dai produttori di pasta di Unione italiana food, con riferimento anche alla pasta a denominazione tutelata, obiettivo del Disciplinare è quello di garantire una comunicazione sulla pasta imparziale, trasparente e rigorosa. Il documento fornisce indicazioni sui claim di natura volontaria utilizzati nella comunicazione pubblicitaria della pasta, per assicurare che il contenuto dei messaggi sia non solo conforme alla vigente normativa europea, nazionale ed autodisciplinare in materia di corretta e leale comunicazione pubblicitaria, ma anche alla normativa in tema di claim etici che stabiliscono un’implicazione sociale sul consumo di un prodotto, o una correlazione tra l’acquisto di un prodotto e la sua positiva ricaduta sociale. Dalle caratteristiche organolettiche e nutrizionali della pasta e delle materie prime impiegate ai diversi metodi di produzione, fino ai formati funzionali ai condimenti e alle ricette, il disciplinare prevede che ogni claim pubblicitario utilizzato per promuovere la pasta deve sempre ispirarsi ai principi di onestà, veridicità e correttezza con affermazioni verificabili, non ingannevoli, che garantiscano un valore aggiunto ancora presente al momento dell’acquisto e del consumo, basate su dati scientifici pertinenti o certificazioni di autorità pubbliche e coerenti con la normativa applicabile.


Le categorie di claim su cui si è concentrata l’attenzione del disciplinare riguardano gli ingredienti (grano duro, semola o acqua): caratteristiche della materia prima utilizzata come origine o antichità e specie varietale; il prodotto (pasta): caratteristiche della pasta e/o suoi aspetti qualitativi come tenuta in cottura, tenacità, colore; il processo produttivo: caratteristiche di processo relative alla materia prima e alla pasta come la macinazione, la decorticazione e la lavorazione del grano così come fasi, processi e tecniche di produzione della pasta; la definizione di “artigianalità” riferita alla pasta; la sostenibilità/circolarità del processo produttivo, dal campo alla tavola o in una specifica fase del processo produttivo; riciclabilità e sostenibilità degli imballaggi; sicurezza alimentare del prodotto; proprietà nutrizionali; riduzione di rischio di una malattia, in riferimento all’esistenza di un rapporto tra una categoria di alimenti o dei relativi componenti e un beneficio per la salute. “Questo disciplinare è un’ulteriore conferma del nostro impegno a garantire al consumatore informazioni sempre più chiare – commenta Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai italiani di Unione italiana food – Un percorso di natura volontaria che i pastai italiani hanno voluto intraprendere per rafforzare l’immagine della pasta italiana e a valorizzarne la produzione. Per difendere e tutelare un prodotto baluardo della tradizione italiana, che continua a riscuotere successi a livello nazionale e internazionale, oggi rinnoviamo l’impegno garantendo una comunicazione sulla pasta obiettiva, trasparente e rigorosa affinché il consumatore possa compiere la propria scelta d’acquisto liberamente e consapevolmente”.

Vino, Andrea Lonardi Ceo del gruppo Marilisa Allegrini

Vino, Andrea Lonardi Ceo del gruppo Marilisa AllegriniMilano, 21 mag. (askanews) – Andrea Lonardi è il Ceo del gruppo Marilisa Allegrini, che comprende le tre aziende di famiglia: Villa Della Torre di Fumane (Verona), Poggio Al Tesoro di Bolgheri (Livorno) e San Polo di Montalcino (Siena). L’annuncio è stato dato dalla Cavaliere del lavoro a due mesi dalla presentazione del gruppo e a poche ore dall’ufficializzazione del nuovo progetto imprenditoriale di executive advisory del Master of Wine (MW): Andrea Lonardi Cultivating Legacy.


“Andrea vanta un passato di direzione manageriale verticale (dal vigneto al mercato) in prestigiose aziende vitivinicole che da oggi inizia a mettere a disposizione, come Ceo, all’interno del mio nuovo progetto” ha dichiarato Marilisa Allegrini, precisando che “Andrea guiderà la nostra squadra in un progetto di valorizzazione dei territori in cui operiamo” e “supporterà la crescita dell’organizzazione aziendale, con l’obiettivo di consolidare e sviluppare i nostri assets in ambito produttivo, di marketing e commerciale. Inoltre – ha concluso – Andrea sarà una figura di riferimento importante per le mie figlie, Carlotta e Caterina, offrendo loro una mentorship di grande esperienza su cui poter contare per la loro crescita in azienda”. “Metterò a disposizione tutta la mia esperienza, la mia creatività e la mia vision nel segmento dei fine wines per supportare lo sviluppo a Bolgheri, a Montalcino e nelle Denominazioni veronesi” ha affermato Lonardi, sottolineando che “insieme con Marilisa, Carlotta e Caterina, affronteremo le complessità del mercato odierno e tracceremo percorsi di strutturazione aziendale che rispettino la loro storia abbracciando l’innovazione moderna ed il passaggio generazionale”.


“Andrea Lonardi Cultivating Legacy è una nuova forma di collaborazione strategica ed innovativa nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale, atta a supportare marchi storici ed affermati di vini pregiati, attraverso progetti di crescita e di rinnovamento, valorizzando le loro tradizioni e rafforzando il legame con i territori vitivinicoli di appartenenza, attraverso un approccio identitario di brand e di prodotto” ha evidenziato in una nota il MW, che nel marzo scorso aveva annunciato al Gambero Rosso la fine, dopo oltre undici anni, della collaborazione con la Cantina veronese Bertani del gruppo Angelini Wine and Estates. Il progetto di mettere a disposizione delle aziende “un bagaglio di esperienze e una visione privilegiata del mondo del vino, frutto di un insieme di competenze acquisite dalla produzione, al marketing, alla vendita”, si concretizza dunque in una prima, importante, collaborazione con il neonato e agguerrito gruppo Marilisa Allegrini.

Sinner oggi a Parigi, missione Roland Garros

Sinner oggi a Parigi, missione Roland GarrosRoma, 21 mag. (askanews) – Jannik Sinner lascerà oggi Monte-Carlo per dirigersi verso Parigi, dove da domenica 26 maggio scatta il secondo Slam della stagione. Il n°2 del ranking mondiale aveva ripreso gli allenamenti nei giorni scorsi dopo lo stop imposto dal problema all’anca che lo aveva condizionato prima a Monte-Carlo e poi l’aveva costretto al ritiro a Madrid. Dopo le cure al J-Medical di Torino, Sinner era rientrato alla base nel Principato, dove aveva ripreso in mano la racchetta e cominciato a spingere, circondato dal suo entourage, in primis quel Darren Cahill che era arrivato in Europa proprio per supportare il suo pupillo. Giovedì alle 14 è in programma il sorteggio del tabellone: Sinner è la testa di serie n°2, subito dietro a Novak Djokovic.

Equitazione, Piazza di Siena casa del Polo

Equitazione, Piazza di Siena casa del PoloRoma, 21 mag. (askanews) – Piazza di Siena, la ‘casa’ del polo. Nel cuore verde di Villa Borghese va in scena la tappa d’apertura stagionale dell’Italia Polo Challenge, il circuito di arena polo organizzato in collaborazione con la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) per la quinta volta di fila nel calendario agonistico dello CSIO – il Concorso ippico di Piazza di Siena – giunto alla novantunesima edizione.


L’appuntamento, che avrà luogo nella Capitale da giovedì 23 a sabato 25 maggio, avrà come teatro lo storico Galoppatoio riportato all’antico splendore proprio grazie alla collaborazione tra FISE e Sport e Salute e l’accesso sarà gratuito per l’intero svolgimento dell’evento che prevede due partite al giorno con inizio ogni sera alle ore 20:30 e 21:30. Ad anticipare la tre giorni di incontri, come di consueto, sarà la sfilata dei protagonisti – cavalli e giocatori, scortati dalla Fanfara dei Carabinieri – in programma mercoledì pomeriggio alle 16:30 nelle vie del centro di Roma. IL PERCORSO I giocatori si ritroveranno in piazza del Popolo per le 16:30. Il corteo partirà percorrendo via del Corso, proseguendo poi per Largo Goldoni e via dei Condotti, fino a raggiungere piazza di Spagna. Al termine della sfilata, i partecipanti saranno ricevuti dal Presidente dell’Associazione via Condotti, Gianni Battistoni, per un brindisi d’onore nel cortile delle scuderie di Palazzo Ruspoli.


LE PAROLE “La tappa romana di Italia Polo Challenge è un vero e proprio ‘must’ di Piazza di Siena – afferma il presidente della FISE, Marco Di Paola -. Glamour, eleganza, tradizione e sport si coniugano perfettamente in torneo avvincente in uno scenario davvero unico come il Galoppatoio di Villa Borghese in versione notturna. Sarà un’occasione imperdibile per il pubblico di assistere ad avvincenti partite di Polo, disciplina sportiva degli sport equestri tanto intuitiva, quanto spettacolare. Sarà impossibile perdersi uno spettacolo come quello che abbiamo previsto per il pubblico romano nel suggestivo cuore di Roma”.

Canottaggio, l’otto uomini e donne stacca il pass per Parigi

Canottaggio, l’otto uomini e donne stacca il pass per ParigiRoma, 21 mag. (askanews) – L’Italia del canottaggio scrive la storia alla Regata Finale di Qualificazione Olimpica e Paralimpica di Lucerna, piazzando i due otto, femminile e maschile, all’Olimpiade di Parigi 2024, insieme al quattro senza maschile e, per la Paralimpiade, al quattro con PR3 Mix. Ai prossimi Giochi Olimpici dunque, l’Italia sarà presente in otto specialità: doppio, due senza, quattro senza, quattro di coppia e otto maschili, doppio e otto femminili, doppio Pesi Leggeri maschile. Ai Giochi Paralimpici andranno invece singolo maschile e quattro con PR3 Mix. La storia, da zero, la scrive l’ammiraglia femminile. Mai tentata una qualifica olimpica, l’otto femminile azzurro per la prima volta corona un percorso iniziato lo scorso anno con il bronzo agli Europei Assoluti, proseguito quest’anno con l’oro in Coppa del Mondo a Varese e con il bronzo bissato agli Europei di Szeged e che adesso vede aggiunta la gemma più preziosa, il pass olimpico. Giorgia Pelacchi (Fiamme Rosse), Linda De Filippis (SC Gavirate), Alice Gnatta (Fiamme Gialle/CUS Torino), Aisha Rocek (Carabinieri), Alice Codato (SC Gavirate), Silvia Terrazzi (SC Arno), Elisa Mondelli (Fiamme Gialle/SC Moltrasio), Veronica Bumbaca (Fiamme Oro/CUS Torino) e il timoniere Emanuele Capponi (Fiamme Gialle) a Lucerna monopolizzano la finale, infliggendo quasi cinque secondi ad una Danimarca che dalla sua entra comunque nella storia del canottaggio, qualificandosi anch’essa per la prima volta ad una Olimpiade in questa specialità beffando la Cina per 19 centesimi. Con il primo posto in finale si assicurano un biglietto aereo per Parigi anche Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Giuseppe Vicino (Fiamme Oro) e Nicholas Kohl (SC Gavirate), che nel quattro senza maschile rispettano il pronostico della vigilia guadagnandosi il lasciapassare per la Francia con una vittoria netta davanti alla Svizzera – anch’essa qualificata – e alla Germania prima delle escluse. Per Vicino, Abagnale e Lodo, Parigi 2024 sarà la terza Olimpiade consecutiva (Vicino e Lodo hanno vinto il bronzo nel quattro senza sia a Rio 2016 che a Tokyo 2020, Abagnale il bronzo nel due senza a Rio 2016), mentre Kohl sarà al debutto a cinque cerchi. Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 va anche l’otto maschile, che torna così ad una Olimpiade otto anni dopo Rio 2016 e che in finale sovverte il pronostico della vigilia grazie ad una rimonta incredibile ai danni del Canada che si concretizza negli ultimi 500 metri e che vede gli azzurri piombare sul traguardo, alle spalle della vittoriosa ammiraglia americana, appena un centesimo di secondo prima dei canadesi. Sul Rotsee esplode la gioia dunque per l’impresa targata Matteo Della Valle (Fiamme Oro/SC Moltrasio), Jacopo Frigerio (Fiamme Gialle/SC Lario), Emanuele Gaetani Liseo (Marina Militare/SC Telimar), Salvatore Monfrecola (Marina Militare), Davide Verità (Marina Militare/SC Monate), Gennaro Di Mauro (CC Aniene), Leonardo Pietra Caprina (Fiamme Gialle), Vincenzo Abbagnale (Marina Militare) e con timoniera Alessandra Faella (CUS Torino). Infine, pass ottenuto dall’Italia anche nel quattro con PR3 Mix con Marco Frank (VVF Ravalico), Tommaso Schettino (CC Aniene), Carolina Foresti (RYCC Savoia), Greta Elizabeth Muti (SC Olona) e Enrico D’Aniello (Fiamme Oro) al timone. Troppo forte per tutte le altre nazioni avversarie l’ammiraglia azzurra del Pararowing, che prende la testa della corsa fin dal via per non mollarla più e staccare il pass per Parigi con ampio margine sul Brasile, anch’esso qualificato.


Non riesce l’impresa invece a Davide Mumolo (Fiamme Oro/SC Elpis), terzo nel singolo maschile, a Valentina Rodini (Fiamme Gialle) e Federica Cesarini (Fiamme Oro/SC Gavirate), quarte nel doppio Pesi Leggeri femminile e che dunque non difenderanno a Parigi l’oro olimpico di Tokyo, e a Laura Meriano (Carabinieri/SC Garda Salò) e Kiri English-Hawke (Fiamme Oro), quinte nel due senza femminile. Adesso dopo qualche giorno di riposo, l’Italia Olimpica e Paralimpica del DT Cattaneo si ritroverà a Livigno, per il raduno in altura al quale seguirà un ultimo periodo di rifinitura presso il Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica di Piediluco, prima della partenza per Parigi.

Golf, Matteo Manassero ed Edoardo Molinari agli Us Open

Golf, Matteo Manassero ed Edoardo Molinari agli Us OpenRoma, 21 mag. (askanews) – Matteo Manassero, Edoardo Molinari e Francesco Molinari hanno superato la Final Qualifying e parteciperanno al prossimo US Open, il terzo Major stagionale in programma dal 13 al 16 giugno al Pinehurst Resort & CC nel North Carolina (USA). Un ottimo risultato per il movimento italiano che tornerà ad avere tre protagonisti in un evento del Grande Slam, cosa che non si verificava dal 2021 proprio all’US Open (in campo i due Molinari e Guido Migliozzi).


Gli azzurri hanno giocato in due tornei diversi. Sul percorso del Walton Heath GC (par 72), a Walton on the Hill in Inghilterra, Matteo Manassero ed Edoardo Molinari si sono classificati sesti con 136 (-6) colpi nella gara vinta ex aequo con 134 (-10) dallo scozzese Forrest Grant (66 68) e dagli inglesi Richard Mansell (65 69) e Brandon Robinson Thompson (68 66). Hanno staccato il biglietto per gli Stati Uniti anche gli altri due inglesi Sam Bairstow e Robert Rock, quarti con 135 (-9), il nordirlandese Tom McKibbin e l’australiano Jason Scrivener, che hanno affiancato i due italiani. Hanno sfiorato la qualificazione Andrea Pavan e Guido Migliozzi, anche loro autori di una tonica prova e out per un colpo (137, -7). Manassero (71 65) ha recuperato 41 posizioni con un ottimo 65 (-7), miglior parziale del secondo round (i due giri si sono svolti in un solo giorno) con otto birdie, di cui sei sulle ultime otto buche, e un bogey, mentre aveva concluso in 71 (-1) il primo con cinque birdie e quattro bogey. Il veronese, che a marzo è tornato al successo sul DP World Tour (Jonsson Workwear Open), non partecipava a un Major dal 2016.


Più regolare Edoardo Molinari (67 69). Quinto dopo un turno in 67 (-5, sei birdie e un bogey), ha poi praticamente difeso la posizione con un parziale di 69 (-3, sei birdie, un bogey, un doppio bogey). L’US Open 2021 è stato l’ultimo Major a cui ha preso parte. Hanno partecipato alla qualifica anche Francesco Laporta, 28° con 140 (-4), e Pietro Bovari, 70° con 149 (+5).


Francesco Molinari è stato tra i protagonisti al Dallas Athletic Club, in Texas, dove i concorrenti si sono alternati sul Gold Course (par 72) e sul Blue Course (par 70). Ha concluso al quarto posto con 138 (68 70, -4), alla pari con il giapponese Takumi Kanaya, con tre colpi di ritardo dal vincitore, il colombiano Nicolas Echevarria (135 – 67 68, -7) in un torneo in cui era importante soltanto classificarsi tra i primi undici che avrebbero ottenuto il visto per Pinehurst. Al secondo posto con 136 (-6) lo statunitense McClure Meissner e lo spagnolo Eugenio Lopez Chacarra, membro della LIV Golf. Sette giocatori al sesto con 139 (-3) si sono contesi i sei pass ancora a disposizione e a farne le spese è stato lo spagnolo Sergio Garcia, rimasto fuori e che sarà la prima alternativa. Francesco Molinari ha messo un punto fermo sulla qualificazione con un 68 (-4) iniziale sul Gold Course, frutto di quattro birdie senza bogey, poi non ha corso rischi nel secondo round con un 70 (par, tre birdie, tre bogey) sul Blue Course.