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Autore: Redazione StudioNews

Assange vince la causa, sì all’appello in Gb contro l’estradizione in Usa

Assange vince la causa, sì all’appello in Gb contro l’estradizione in UsaRoma, 20 mag. (askanews) – Julian Assange ha ottenuto una vittoria nella sua battaglia contro l’estradizione dal Regno Unito dopo che i giudici dell’Alta Corte di Londra gli hanno concesso il permesso di ricorrere in appello.


A marzo due giudici avevano rinviato la decisione sulla possibilità che Assange, che sta cercando di evitare di essere perseguito negli Stati Uniti con l’accusa di spionaggio relativa alla pubblicazione di migliaia di documenti riservati e diplomatici, potesse portare il suo caso ad un’altra udienza di appello. Ad Assange era stato concesso il permesso di ricorrere in appello solo se l’amministrazione Biden non fosse stata in grado di fornire alla corte adeguate garanzie “che al ricorrente

ARF! Festival del Fumetto, dal 24 al 26 maggio a Roma

ARF! Festival del Fumetto, dal 24 al 26 maggio a RomaRoma, 20 mag. (askanews) – Dal 24 al 26 maggio 2024 ARF! Festival celebra i suoi 10 anni alla Pelanda del Mattatoio e alla Città dell’Altra Economia di Roma, con tre giorni di “Storie, Segni & Disegni”: un’immersione totale nel Fumetto nel cuore del Testaccio, quartiere-simbolo del fermento creativo della Capitale.


SALA TALK: Cuore pulsante nonché vero e proprio “marchio di fabbrica” di ARF!, la Sala Talk sarà animata anche quest’anno dai più importanti protagonisti del Fumetto italiano e internazionale, da editori, autrici e autori, da personalità dal mondo del cinema, della musica e dello spettacolo. L’evento vedrà la partecipazione di grandi ospiti come Dave McKean dal Regno Unito, Baru dalla Francia, Lâm Hoàng Trúc dal Vietnam, oltre a eccellenze “100% Made in Italy” come Silvio Camboni, Alessandro Baronciani, Rita Petruccioli, Solo & Diamond, Iris Biasio e Hurricane, Stefano Rapone, Gigaciao, Micol Beltramini, Agnese Innocente, Ambra Pazzani, La Tram, Jacopo Camagni, Emiliano Mammucari e i quattro registi del film “Il segreto di Liberato” Francesco Lettieri, Lorenzo Ceccotti, Giorgio Testi, e Giuseppe Squillaci. Quest’anno, inoltre, per la sezione Ultrapop troveremo gli incontri di Disuniti Live!, il format del giornalista Gianmaria Tammaro che prende vita in una nuova dimensione live all’interno della cornice della Sala Talk. Un momento d’incontro e confronto in una conversazione a tu per tu con le stelle dello spettacolo come Vinicio Marchioni, Luca Ravenna, Margherita Vicario e Aurora Leone dei The Jackal. E ancora, i due Maestri Vittorio Giardino e Baru, indiscutibili “veterani” del Fumetto italiano e franco-belga, che saranno i protagonisti delle Lectio Magistralis di questa edizione 2024.


LAVORO, DISEGNI, LIBRI, AUTOPRODUZIONI. Tra le sezioni del Festival, ritroveremo l’appuntamento unico nel suo genere, nel panorama dei festival di Fumetto italiani, la Job ARF!, format di successo che, attraverso colloqui di lavoro tra autrici, autori esordienti e case editrici, crea vere opportunità professionali e l’ARFist Alley per incontrare decine di stelle del comicdom nazionale e internazionale (tra cui Ivàn Brandon, Otto Schmidt, Sara Pichelli del Collettivo Moleste, Fabrizio De Tommaso e Rita Petruccioli) con le proprie postazioni per firmacopie e commission. Torna anche il BOOKSHOW®, lo spazio espositivo di oltre 500mq (in collaborazione con la Libreria Giufà), un ambiente immersivo e performativo, dove sarà possibile ritrovare i corner personalizzati di alcune delle migliori case editrici italiane di Fumetto, con le proprie novità, le selezioni di qualità e tante autrici e autori per sketch e dediche. Non mancherà la Self ARF!, un “festival nel Festival” interamente dedicato al mondo delle autoproduzioni e della microeditoria indipendente a ingresso gratuito.


AREA KIDS. Gratuita anche l’ARF! Kids, l’area pensata per i giovanissimi, che si conferma come uno degli appuntamenti più attesi con i suoi laboratori creativi non-stop di qualità, gli incontri con i libri, le letture e il disegno sotto la guida dei migliori talenti dell’editoria italiana per l’infanzia come Alice Coppini, Gud, Angelo Mozzillo, Francesca Carabelli, Beatrice Galli, Caterina Rocchi, solo per citarne alcuni. In occasione degli 85 anni di Batman, inoltre, l’area kids ospita le scenografie e i personaggi di Gotham Shadows e uno speciale percorso espositivo che ripercorre 85 celebri copertine, un omaggio realizzato in collaborazione con MegaNerd.it LE MOSTRE. La decima edizione di ARF! presenterà 9 mostre inedite. Innanzitutto Più di 100 proiettili della superstar argentina Eduardo Risso, esposizione con cui ARF! rinnova anche quest’anno la lunga e fruttuosa partnership con l’Instituto Cervantes di Roma, che si terrà dal 17 maggio al 6 luglio 2024 alla Sala Dalì di Piazza Navona.


Le altre 8 mostre, anche queste in esclusiva, saranno visitabili nell’intenso weekend di attività del 24, 25 e 26 maggio, dalle 10:00 alle 20:00, presso La Pelanda del Mattatoio. Cominciando da Xtraordinarie! dedicata all’Arte di Silvio Camboni, autore del manifesto di ARF! 2024, la cui fama in Italia e Francia lo consacra come uno dei fumettisti più eclettici, talentuosi e prestigiosi della Disney e della Glénat. Per restare in tema bande dessinée, la mostra O partigiano, portami via celebra l’intera carriera artistica di Baru, padre nobile del graphic novel d’Oltralpe, voce delle classi operaie, degli immigrati, dei disgraziati e degli ultimi, non solo in Francia. Alle visioni del fumettista, illustratore, fotografo, regista e grafico, l’inglese Dave McKean, è poi dedicata l’immaginifica I dreamed a dream, esposizione antologica che attraverso tavole e illustrazioni originali ci racconterà questo gigante della Nona Arte, che ha realizzato tutte le copertine e il design del leggendario Sandman di Neil Gaiman (di recente trasposto in adattamento televisivo per Netflix) e capolavori del Fumetto mondiale come Batman: Arkham Asylum o Cages. Dal Vietnam, la giovane mangaka Lâm Hoàng Trúc che – per la prima volta in Italia! – espone le tavole originali del suo Estate infinita (uno dei bestseller dell’editore Toshokan) e, all’interno della mostra Slice of Summer a lei dedicata, presenterà alcune anteprime della sua prossima opera La strada dei fiori. E ancora: in Area Kids il percorso espositivo dedicato ai fumetti e alla serie animata di Avatar (la celebre serie USA creata da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, anch’essa di recente trasposizione in live action per Netflix; la potenza lisergica di Hurricane e del suo Euforico Hangover all’interno degli spazi della Self Area, negli atelier della Galleria delle Vasche; il talento della fumettista e illustratrice Iris Biasio (Premio Bartoli di ARF! 2023 “Miglior promessa del Fumetto italiano”). In mostra anche i due street artist SOLO & Diamond con un’esposizione/racconto della loro intensa attività di respiro europeo, spesso iconograficamente ispirata al Fumetto, oltre che autori della versione variant del manifesto di ARF! 2024, dipinta a fine aprile su una delle pareti del Mercato Testaccio. SOLIDARIETA’. Sin dalla sua prima edizione ARF! è anche sinonimo di solidarietà: dopo Emergency, CESVI, Dynamo Camp, Amnesty International, UNHCR, Mediterranea Saving Humans, Associazione antimafie daSud e Medici Senza Frontiere, quest’anno – nel protrarsi dei tragici scenari di emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania – il partner solidale del Festival sarà Assopace Palestina, la ODV fondata dalla ex deputata e vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini, già candidata nel 2005 al Premio Nobel per la Pace. ARF! FESTIVAL. Nato nel 2015, in dieci anni il festival è diventato un punto di riferimento nel panorama delle manifestazioni italiane, posizionandosi efficacemente nel calendario nazionale degli eventi di settore con carattere e identità. ARF! è anche co-fondatore di RIFF • Rete Italiana Festival Fumetto, l’Associazione nazionale di categoria dell’intero comparto, di cui Stefano Piccoli (direttore di ARF!) è presidente. www.retefumetto.it Il Festival è ideato e organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo “Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno” Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi. La decima edizione di ARF! Festival, promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, è realizzata con il sostegno della Regione Lazio e le partnership di ATAC, PressUp e Koh-I-Noor.

Cannes, domani a La Cinef il corto di Nicolò Folin “In spirito”

Cannes, domani a La Cinef il corto di Nicolò Folin “In spirito”Roma, 20 mag. (askanews) – Sarà presentato domani a La Cinef di Cannes in anteprima mondiale il cortometraggio “In spirito” di Nicolò Folin, allievo di Regia del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema.


Sarà presentato in una sezione che si occupa specificamente della ricerca di nuovi talenti che seleziona ogni anno dai quindici ai venti cortometraggi e mediometraggi provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo. Oltre al regista Nicolò Folin saranno presenti domani alla proiezione ufficiale, alle 14.30 al Bunuel Theatre, gli interpreti Beatrice Bartoni e Marco Folin, il co-sceneggiatore Francesco Bravi, il direttore della Fotografia Enrico Licandro, il compositore Lorenzo Barcella, la scenografa Vanessa Bondesani e la costumista di scena Rita Guardabascio.


Il montaggio del corto è di Bianca Vecchi, il suono di Samuele Infantone, il montaggio del suono di Antonio Stella e Tommaso Libero di Lorenzo, il mix di Rainer Russo; i produttori esecutivi sono Arianna Pecorella e Anna Giuliano. Ambientato nel 1499, In spirito è la storia di Lucia, una ‘santa viva’ di vent’anni le cui stigmate sono famose in tutta Italia. Il duca di Ferrara ha mandato i suoi uomini a Viterbo per prelevarla clandestinamente e il giovane cortigiano Zoanin e il capitano dei balestrieri ducali le fanno da scorta. Durante il viaggio fra boschi e borghi abbandonati, a Zoanin toccherà decidere del destino della giovane.


“In spirito” è una produzione CSC – Scuola Nazionale di Cinema; il Direttore della Suola e Responsabile delle produzioni è Adriano De Santis. Il cortometraggio è distribuito da Premiere Film e sarà disponibile, prossimamente, sulla piattaforma on-line Rai Cinema Channel.

”Rock per un bambino”, evento benefico rock per Ospedale Bambino Gesù

”Rock per un bambino”, evento benefico rock per Ospedale Bambino GesùRoma, 20 mag. (askanews) – Sabato 25 maggio alle 20.30 torna l’atteso evento benefico Rock per un bambino – patrocinato dal Comune di Genzano di Roma, dalla Regione Lazio e dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma; nato nel 2009 da un’idea di Luca Guadagnini grazie a Roberto Carannante, la sua Band ed un gruppo di amici fraterni, per volontà di Luca e della moglie Genni con lo scopo di trasformare il dolore per la perdita della loro bambina Aurora, in una “festa” della musica e una raccolta fondi a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.


Quest’anno la quattordicesima edizione, presentata da Claudio Lippi con Tiziana Mammucari e Diego Brunetti, nelle vesti della Signora Gilda, avrà come ospiti d’onore Ivana Spagna e Fausto Leali. Dichiara Claudio Lippi: “È una grande gioia per me contribuire a questa meravigliosa e nobile iniziativa, con quello che so fare meglio, il mio mestiere. Sono grato dell’invito e felice di essere parte di questa grande famiglia che Luca e Genni hanno saputo creare nel trasformare il dolore in scintille di inesauribile amore, in un cielo dove brilla per sempre, la loro piccola stella, Aurora”.


Completeranno il cast il cantautore Peter White, Ipiazzabologna, Claudio Sciara reduce dal programma Made in Italy Rai 2, la Cover Band di Rino Gaetano Nuntereggopiu’, il cantautore Mauro Ingafù e la giovane promessa vincitrice del premio Rock 2024 Valeria Colotto. Saranno presenti alla serata il direttore artistico e manager di Guadagnini, Roberto Carannante, il Prof. Pietro Bagolan e Andrea Conforti con il suo Staff del Bambin Gesù. Ad accogliere il pubblico del PalaCesaroni ci sarà, come sempre, il DJ Cristiano Roma.


Una serata speciale che grazie all’Associazione Aurora Music Rock, anno dopo anno, è cresciuta e ha visto sul palco, insieme a Luca Guadagnini, artisti quali Gigi D’Alessio, Noemi, Tiromancino, Claudio Lippi, Matia Bazar, Gabriele Cirilli, Simone Cristicchi, Francesco Gabbani, Gianluca Grignani, Anna Tatangelo, Marco Masini, i Cugini di Campagna, Fiordaliso, Michele Zarrillo, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, solo per citarne qualcuno. Luca e Genni, nonostante il dolore per la perdita di Aurora, affetta da un tumore infantile che l’ha portata via a soli ventidue mesi, hanno cercato di trasformare la sofferenza in energia positiva, per dare speranza ai piccoli malati, alle loro famiglie con un impegno concreto per l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, con particolare attenzione al reparto di Neonatologia Medica Chirurgica, Padiglione Pio XII, dove Aurora fu ricoverata, che ha legittimato e patrocinato l’evento che in questi anni ha raccolto ben 235.000 euro.


Tornerà l’Aurora, la canzone che Luca Guadagnini ha scritto per la figlia Aurora, è diventata una sorta di inno di Rock per un Bambino: un brano commovente che racconta con delicatezza il dramma della malattia di Aurora e che la Luca Guadagnini & Band, composta da Enzo Alberigi, Leandro Gaiardoni, Fabrizio Menichelli, Giorgio Amendolara e Gabriele Conti, suonano nelle loro serate, rinnovandone il ricordo e l’amore infinito di mamma Genni e papà Luca che dichiara: “Non è stato facile, soprattutto per mia moglie ma, poco alla volta, abbiamo trasformato il dolore in speranza per altri bambini malati, diventando la nostra ragione di vita, il motivo per cercare di accettare l’inaccettabile. L’evento cresce anno dopo anno e sono grato a tutti quelli che lo rendono possibile. Anche quest’anno ci saranno grandi ospiti per una serata dalle forti emozioni che culminerà, come sempre, con Tornerà l’Aurora e uno sguardo al cielo e alla nostra bambina, che aveva già scritto nel nome, quello che mi piace pensare sia stato il suo compito sulla terra. Quest’anno cantare questa canzone, sarà ancora più speciale perché, nostro figlio Elia, ballerà, con il corpo di ballo ASD Star Dance School, in una sorta di dialogo ininterrotto e magico con la sua sorellina”. L’evento è realizzato grazie al supporto di tanti sponsor che partecipano come ogni anno, grazie all’impegno costante dell’Associazione Aurora Music Rock composta da un gruppo di amici “compagni di viaggio” di Luca e Genni e grazie al supporto tecnico di aziende leader nel settore quali AMG di Mirko Vinciguerra, Stonata Produzioni di Alice D’Autilla, Houge Group di Livia Masala e dal lighting design Dario Risolo. Rock per un Bambino è una festa della musica all’insegna della solidarietà con la certezza che Tornerà L’Aurora…e l’occasione per Luca Guadagnini di regalare al pubblico Il Prestigiatore, il nuovo singolo arrangiato dal Maestro Enzino Borghesi.

Martedì c’è lo sciopero nazionale dei taxi dalle 8 alle 22

Martedì c’è lo sciopero nazionale dei taxi dalle 8 alle 22Roma, 20 mag. (askanews) – Domani martedì sciopero nazionale del servizio taxi dalle ore 8 alle 22. Lo rende noto la Unica Filt Cgil, che spiega come le organizzazioni che rappresentano i tassisti scioperino “per chiedere al Governo di scrivere decreti che servono ad attuare lo spirito della legge quadro di settore, non a capovolgerlo per accogliere le pressioni di chi vuole fare profitto con la mobilità”. I sindacati di categoria si oppongono a quella che definiscono una ‘uberizzazione’ del lavoro. “La categoria aspettava da anni i decreti attuativi della legge quadro del settore (12/19). Quei decreti servivano a regolamentare meglio i servizi di Ncc e taxi”, si legge in una nota.


“Non vogliamo consegnare gli utenti a un finto mercato – evidenzia Unica Filt Cgil – dominato da pochi attori multinazionali, con prezzi al posto di tariffe. Le leggi esistenti consentono da sempre alle amministrazioni l’emissione di nuove licenze. Se e dove serve, si può adeguare la disponibilità di taxi, tenendo insieme gli interessi dell’utenza e dei lavoratori. L’attacco ai taxi è anche un attacco al lavoro, mirato a creare rider del volante. Finti lavoratori autonomi. dai quali ricavare laute commissioni lasciando loro costi e incertezze”. “Ci opponiamo alla cosiddetta uberizzazione del lavoro, sanzionata già varie volte dalla magistratura, che ha anche parlato di ‘schiavitù’. Contro la retorica della modernità e della concorrenza, che serve solo a mascherare sfruttamento e precarizzazione. Per noi, i diritti del lavoro non sono privilegi e riteniamo che il loro perimetro vada esteso, non ristretto”, rileva la Unica.

Taxi, domani sciopero nazionale dalle 8 alle 22

Taxi, domani sciopero nazionale dalle 8 alle 22Roma, 20 mag. (askanews) – Domani sciopero nazionale del servizio taxi dalle ore 8 alle 22. Lo rende noto la Unica Filt Cgil, che spiega come le organizzazioni che rappresentano i tassisti scioperino “per chiedere al Governo di scrivere decreti che servono ad attuare lo spirito della legge quadro di settore, non a capovolgerlo per accogliere le pressioni di chi vuole fare profitto con la mobilità”. I sindacati di categoria si oppongono a quella che definiscono una ‘uberizzazione’ del lavoro.


“La categoria aspettava da anni i decreti attuativi della legge quadro del settore (12/19). Quei decreti servivano a regolamentare meglio i servizi di Ncc e taxi”, si legge in una nota. “Non vogliamo consegnare gli utenti a un finto mercato – evidenzia Unica Filt Cgil – dominato da pochi attori multinazionali, con prezzi al posto di tariffe. Le leggi esistenti consentono da sempre alle amministrazioni l’emissione di nuove licenze. Se e dove serve, si può adeguare la disponibilità di taxi, tenendo insieme gli interessi dell’utenza e dei lavoratori. L’attacco ai taxi è anche un attacco al lavoro, mirato a creare rider del volante. Finti lavoratori autonomi. dai quali ricavare laute commissioni lasciando loro costi e incertezze”.


“Ci opponiamo alla cosiddetta uberizzazione del lavoro, sanzionata già varie volte dalla magistratura, che ha anche parlato di ‘schiavitù’. Contro la retorica della modernità e della concorrenza, che serve solo a mascherare sfruttamento e precarizzazione. Per noi, i diritti del lavoro non sono privilegi e riteniamo che il loro perimetro vada esteso, non ristretto”, rileva la Unica.

Cosa succede dopo la morte in elicottero del presidente iraniano Raisi

Cosa succede dopo la morte in elicottero del presidente iraniano Raisi

Roma, 20 mag. (askanews) – Il giorno dopo, in Iran, è quello delle conferme. Ieri lo schianto dell’elicottero in una zona impervia dell’Azerbaigian orientale. Oggi l’annuncio del governo: il presidente Ebrahim Raisi è morto. La Repubblica islamica piange il suo “martire in servizio”, e con lui tutte le vittime dell’incidente. Tra loro, anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. La Guida suprema Ali Khamenei ha deciso di decretare cinque giorni di lutto nazionale e, secondo quanto previsto dalla Costituzione, ha già dato il via libera alle successioni ad interim: il primo vicepresidente Mohammad Mokhber assume la presidenza, con il compito di preparare nuove elezioni entro i prossimi 50 giorni, il viceministro Ali Bagheri Kani guiderà la diplomazia iraniana fino alla formazione del nuovo governo. Intanto le spoglie di Raisi, Amirabdollahian e delle altre vittime – almeno otto, secondo la stampa iraniana – sono in viaggio verso Tabriz, dove domani dovrebbe avere luogo una cerimonia funebre, secondo quanto annunciato dall’agenzia Tasnim. Tutte le attività culturali e artistiche in Iran saranno sospese per sette giorni.

“Seguiremo il percorso del presidente Raisi nell’adempiere ai compiti assegnati senza alcuna interruzione”, ha subito confermato Mokhber, che questa mattina ha partecipato a una riunione d’emergenza del governo e dei tre massimi esponenti del potere esecutivo, legislativo e giudiziario del Paese. “Il presidente del popolo iraniano, che ha servito il grande popolo iraniano solo sulla via del progresso del paese, ha mantenuto la sua promessa e ha sacrificato la sua vita per la nazione”, ha affermato il governo della Repubblica islamica. “Assicuriamo alla nostra nazione leale, grata e amata che il cammino dell’onore e del servizio continuerà (…) con l’aiuto di Dio Onnipotente e in compagnia di un popolo onorevole”, ha concluso il governo di Teheran, garantendo che “non ci sarà alcuna ripercussione nella gestione del Paese”. Intanto Khamenei, ufficializzando la sua nomina, ha ricordato a Mokhber cosa prevede la Costituzione, all’articolo 131: “E’ tenuto ad adottare misure affinché il nuovo Presidente della Repubblica sia eletto entro cinquanta giorni al più tardi”. Un impegno che il capo di Stato ad interim porterà a termine assieme al Consiglio dei Guardiani della rivoluzione – organo composto da 12 membri incaricati di supervisionare le elezioni e la legislazione in Iran.

Parallelamente procederanno le indagini sullo schianto dell’elicottero. La causa dell’incidente non è ancora nota. Nel momento in cui l’elicottero è precipitato al suolo, le condizioni meteo erano pessime. C’era una fitta nebbia e il velivolo potrebbe avere urtato la cima di una delle montagne presenti nell’area. Diversi osservatori, d’altra parte, hanno evidenziato le precarie condizioni degli aerei da trasporto in Iran, conseguenza di una scarsa manutenzione legata alle sanzioni americane. Il presidente e il primo ministro viaggiavano a bordo di un elicottero Bell 212, secondo le agenzie di stampa ufficiali. Questo modello, fabbricato negli Stati Uniti, non può essere stato venduto in Iran dopo la rivoluzione del 1979, riferisce la Bbc. E dopo le sanzioni del 2008, i pezzi di ricambio di questi aerei sono diventati troppo costosi e quindi meno sostituiti, ha spiegato un funzionario di Teheran a Le Figaro. Al momento, del tutto in secondo piano, sebbene non esclusa del tutto, resta la possibilità di un’azione ostile. A questo proposito però Israele – a cui tutti guardano con interesse anche a seguito dei trascorsi più recenti tra le due parti – ha fatto sapere, seppure non ufficialmente e tramite un funzionario anonimo, di non essere coinvolto in alcun modo nell’incidente.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che stamattina ha partecipato a una riunione convocata a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da questo punto di vista ha voluto “rassicurare tutti”. “I messaggi che arrivano da Teheran sono tranquillizzanti, tutto lascia pensare che si sia trattato di un incidente causato dal maltempo o di un incidente causato da un guasto all’elicottero. Noi abbiamo espresso le nostre condoglianze al popolo iraniano”, ha detto. “Ci auguriamo che la nuova classe dirigente che guiderà l’Iran possa lavorare per la pace, per la stabilità dell’intera area del Medio Oriente e che ci possa essere pace e dialogo”, ha aggiunto Tajani.

A poche ore dal ritrovamento del relitto, andato completamente a fuoco dopo lo schianto nei pressi del villaggio di Uzi, nelle foreste di Asbaran, Raisi è stato omaggiato in patria e all’estero, da paesi vicini e alleati dell’Iran. Khamenei ha pubblicato un omaggio al presidente dopo la sua morte in un post su X: il leader supremo ha pubblicato una foto sua e di Raisi con un breve messaggio che fa riferimento all’Imam Reza, ottavo imam dell’Islam sciita e figura venerata in Iran. Tra i leader internazionali, messaggi di cordoglio sono arrivati dal primo ministro indiano Narendra Modi, dal suo omologo iracheno Mohammed Shia Al Sudani e dal capo del goverbo pachistano Shehbaz Sharif. Ma anche dai presidenti di Turchia e Cina, Recep Tayyip Erdogan e Xi Jinping.

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro si è detto “scioccato dalla terribile notizia” di “dover dire addio a un persona esemplare, un leader mondiale eccezionale… protettore della sovranità del suo popolo”. Il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ha espresso le sue “sincere condoglianze”, mentre il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha sottolineato il ruolo avuto da Raisi e Amirabdollahian per la cooperazione tra Mosca e Teheran. “Erano conosciuti in Russia come veri e affidabili amici del nostro Paese, il loro ruolo nel rafforzare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e un partenariato basato sulla fiducia tra Russia e Iran è inestimabile”, ha affermato Lavrov.

Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal movimento estremista palestinese Hamas e dai gruppi Houthi dello Yemen ed Hezbollah del Libano. Hamas ha espresso il proprio dolore al leader supremo iraniano Ali Khamenei, al governo e al popolo iraniano “per l’enorme perdita” e ha sottolineato che Raisi ha sempre sostenuto la causa palestinese e si è opposto a Israele. Il gruppo ha anche condiviso la fiducia che le “istituzioni profonde” dell’Iran supereranno le “conseguenze della pesante perdita”.

“Le nostre più sentite condoglianze vanno al popolo iraniano e alla leadership iraniana”, ha detto da parte sua l’alto funzionario del movimento Houthi nello Yemen, Mohamed Ali Al-Houthi. “Il popolo iraniano continuerà ad avere leader fedeli al proprio popolo. Il presidente del governo guidato dagli Houthi dello Yemen, Mahdi Al-Mashat, ha inviato un messaggio di cordoglio e condoglianze” all’Iran dopo la morte di Raisi, ha aggiunto.

Il movimento sciita libanese Hezbollah ha paragonato Raisi a un “fratello maggiore”. “Hezbollah in Libano esprime le sue più sentite condoglianze e sentimenti di simpatia per la perdita”, si legge in una dichiarazione del gruppo. “Conosciamo da vicino Sua Eminenza il presidente martire da molto tempo. Per noi è stato un fratello maggiore, un forte sostenitore e un convinto difensore dei nostri problemi e di quelli della nazione, in particolare Gerusalemme e la Palestina, e un protettore dei movimenti di resistenza”.

Di “colpo strategico monumentale e irreparabile” per il regime di Teheran ha parlato infine l’opposizione iraniana in esilio, rappresentata dalla presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (CNRI), Maryam Rajavi. “Innescherà una serie di ripercussioni e crisi all’interno della tirannia teocratica”, ha precisato Rajavi, auspicando che l’evento “inciti i giovani ribelli ad agire”. (di Corrado Accaputo).

Chiesto alla Cpi un mandato di arresto per Netanyahu, Sinwar e Gallant

Chiesto alla Cpi un mandato di arresto per Netanyahu, Sinwar e GallantRoma, 20 mag. (askanews) – Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia, Karim Khan, ha annunciato che oggi presenterà “richieste di mandato d’arresto alla I Camera preliminare” per i leader di Hamas – Yahya Sinwar, Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, meglio noto come Mohammed Deif, e Ismail Haniyeh – e per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per gli attacchi del 7 ottobre contro Israele e la successiva guerra nella Striscia di Gaza. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Cpi.

Iran in lutto, domani cerimonia funebre Raisi: Mokhber presidente

Iran in lutto, domani cerimonia funebre Raisi: Mokhber presidenteRoma, 20 mag. (askanews) – Il giorno dopo, in Iran, è quello delle conferme. Ieri lo schianto dell’elicottero in una zona impervia dell’Azerbaigian orientale. Oggi l’annuncio del governo: il presidente Ebrahim Raisi è morto. La Repubblica islamica piange il suo “martire in servizio”, e con lui tutte le vittime dell’incidente. Tra loro, anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. La Guida suprema Ali Khamenei ha deciso di decretare cinque giorni di lutto nazionale e, secondo quanto previsto dalla Costituzione, ha già dato il via libera alle successioni ad interim: il primo vicepresidente Mohammad Mokhber assume la presidenza, con il compito di preparare nuove elezioni entro i prossimi 50 giorni, il viceministro Ali Bagheri Kani guiderà la diplomazia iraniana fino alla formazione del nuovo governo. Intanto le spoglie di Raisi, Amirabdollahian e delle altre vittime – almeno otto, secondo la stampa iraniana – sono in viaggio verso Tabriz, dove domani dovrebbe avere luogo una cerimonia funebre, secondo quanto annunciato dall’agenzia Tasnim. Tutte le attività culturali e artistiche in Iran saranno sospese per sette giorni.


“Seguiremo il percorso del presidente Raisi nell’adempiere ai compiti assegnati senza alcuna interruzione”, ha subito confermato Mokhber, che questa mattina ha partecipato a una riunione d’emergenza del governo e dei tre massimi esponenti del potere esecutivo, legislativo e giudiziario del Paese. “Il presidente del popolo iraniano, che ha servito il grande popolo iraniano solo sulla via del progresso del paese, ha mantenuto la sua promessa e ha sacrificato la sua vita per la nazione”, ha affermato il governo della Repubblica islamica. “Assicuriamo alla nostra nazione leale, grata e amata che il cammino dell’onore e del servizio continuerà (…) con l’aiuto di Dio Onnipotente e in compagnia di un popolo onorevole”, ha concluso il governo di Teheran, garantendo che “non ci sarà alcuna ripercussione nella gestione del Paese”. Intanto Khamenei, ufficializzando la sua nomina, ha ricordato a Mokhber cosa prevede la Costituzione, all’articolo 131: “E’ tenuto ad adottare misure affinché il nuovo Presidente della Repubblica sia eletto entro cinquanta giorni al più tardi”. Un impegno che il capo di Stato ad interim porterà a termine assieme al Consiglio dei Guardiani della rivoluzione – organo composto da 12 membri incaricati di supervisionare le elezioni e la legislazione in Iran. Parallelamente procederanno le indagini sullo schianto dell’elicottero. La causa dell’incidente non è ancora nota. Nel momento in cui l’elicottero è precipitato al suolo, le condizioni meteo erano pessime. C’era una fitta nebbia e il velivolo potrebbe avere urtato la cima di una delle montagne presenti nell’area. Diversi osservatori, d’altra parte, hanno evidenziato le precarie condizioni degli aerei da trasporto in Iran, conseguenza di una scarsa manutenzione legata alle sanzioni americane. Il presidente e il primo ministro viaggiavano a bordo di un elicottero Bell 212, secondo le agenzie di stampa ufficiali. Questo modello, fabbricato negli Stati Uniti, non può essere stato venduto in Iran dopo la rivoluzione del 1979, riferisce la Bbc. E dopo le sanzioni del 2008, i pezzi di ricambio di questi aerei sono diventati troppo costosi e quindi meno sostituiti, ha spiegato un funzionario di Teheran a Le Figaro. Al momento, del tutto in secondo piano, sebbene non esclusa del tutto, resta la possibilità di un’azione ostile. A questo proposito però Israele – a cui tutti guardano con interesse anche a seguito dei trascorsi più recenti tra le due parti – ha fatto sapere, seppure non ufficialmente e tramite un funzionario anonimo, di non essere coinvolto in alcun modo nell’incidente.


Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che stamattina ha partecipato a una riunione convocata a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da questo punto di vista ha voluto “rassicurare tutti”. “I messaggi che arrivano da Teheran sono tranquillizzanti, tutto lascia pensare che si sia trattato di un incidente causato dal maltempo o di un incidente causato da un guasto all’elicottero. Noi abbiamo espresso le nostre condoglianze al popolo iraniano”, ha detto. “Ci auguriamo che la nuova classe dirigente che guiderà l’Iran possa lavorare per la pace, per la stabilità dell’intera area del Medio Oriente e che ci possa essere pace e dialogo”, ha aggiunto Tajani. A poche ore dal ritrovamento del relitto, andato completamente a fuoco dopo lo schianto nei pressi del villaggio di Uzi, nelle foreste di Asbaran, Raisi è stato omaggiato in patria e all’estero, da paesi vicini e alleati dell’Iran. Khamenei ha pubblicato un omaggio al presidente dopo la sua morte in un post su X: il leader supremo ha pubblicato una foto sua e di Raisi con un breve messaggio che fa riferimento all’Imam Reza, ottavo imam dell’Islam sciita e figura venerata in Iran. Tra i leader internazionali, messaggi di cordoglio sono arrivati dal primo ministro indiano Narendra Modi, dal suo omologo iracheno Mohammed Shia Al Sudani e dal capo del goverbo pachistano Shehbaz Sharif. Ma anche dai presidenti di Turchia e Cina, Recep Tayyip Erdogan e Xi Jinping.


Il presidente venezuelano Nicolas Maduro si è detto “scioccato dalla terribile notizia” di “dover dire addio a un persona esemplare, un leader mondiale eccezionale… protettore della sovranità del suo popolo”. Il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Charles Michel, ha espresso le sue “sincere condoglianze”, mentre il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha sottolineato il ruolo avuto da Raisi e Amirabdollahian per la cooperazione tra Mosca e Teheran. “Erano conosciuti in Russia come veri e affidabili amici del nostro Paese, il loro ruolo nel rafforzare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e un partenariato basato sulla fiducia tra Russia e Iran è inestimabile”, ha affermato Lavrov. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal movimento estremista palestinese Hamas e dai gruppi Houthi dello Yemen ed Hezbollah del Libano. Hamas ha espresso il proprio dolore al leader supremo iraniano Ali Khamenei, al governo e al popolo iraniano “per l’enorme perdita” e ha sottolineato che Raisi ha sempre sostenuto la causa palestinese e si è opposto a Israele. Il gruppo ha anche condiviso la fiducia che le “istituzioni profonde” dell’Iran supereranno le “conseguenze della pesante perdita”.


“Le nostre più sentite condoglianze vanno al popolo iraniano e alla leadership iraniana”, ha detto da parte sua l’alto funzionario del movimento Houthi nello Yemen, Mohamed Ali Al-Houthi. “Il popolo iraniano continuerà ad avere leader fedeli al proprio popolo. Il presidente del governo guidato dagli Houthi dello Yemen, Mahdi Al-Mashat, ha inviato un messaggio di cordoglio e condoglianze” all’Iran dopo la morte di Raisi, ha aggiunto. Il movimento sciita libanese Hezbollah ha paragonato Raisi a un “fratello maggiore”. “Hezbollah in Libano esprime le sue più sentite condoglianze e sentimenti di simpatia per la perdita”, si legge in una dichiarazione del gruppo. “Conosciamo da vicino Sua Eminenza il presidente martire da molto tempo. Per noi è stato un fratello maggiore, un forte sostenitore e un convinto difensore dei nostri problemi e di quelli della nazione, in particolare Gerusalemme e la Palestina, e un protettore dei movimenti di resistenza”. Di “colpo strategico monumentale e irreparabile” per il regime di Teheran ha parlato infine l’opposizione iraniana in esilio, rappresentata dalla presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (CNRI), Maryam Rajavi. “Innescherà una serie di ripercussioni e crisi all’interno della tirannia teocratica”, ha precisato Rajavi, auspicando che l’evento “inciti i giovani ribelli ad agire”. (di Corrado Accaputo)

Firmato memorandum d’intesa tra Camera di commercio Italia e Thaila

Firmato memorandum d’intesa tra Camera di commercio Italia e ThailaRoma, 20 mag. (askanews) – Accordo di collaborazione fra le Camere di commercio italiane e quelle Thailandesi. Rafforzare le relazioni economico-commerciali, favorire il business e gli investimenti e sviluppare una reciproca cooperazione in diversi settori, promuovere e scambiare informazioni, know-how ed esperienze e facilitare i contatti tra organizzazioni e imprese. Sono i principali contenuti del Memorandum of Understanding, siglato oggi dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete, e da Sanan Angubolkul, Presidente della Thai Chamber of Commerce and Board of Trade of Thailand.


L’intesa è stata firmata nel corso del Forum d’Affari Italia-Thailandia, organizzato da Unioncamere e Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in occasione della visita istituzionale del Primo Ministro della Thailandia, S.E. Srettha Thavisin. All’iniziativa hanno partecipato oltre 100 imprese di entrambi i Paesi operanti in diversi settori (infrastrutture, trasporti e logistica; costruzioni; energia ed economia circolare; aerospazio e difesa; agrifood; moda e lifestyle; digitale e nuove tecnologie; meccanica). Presenti anche importanti realtà imprenditoriali thailandesi che controllano gruppi presenti in Italia ed Europa tra cui Central Group (“La Rinascente”), Minor Group (“NH Hotels”), Thai Union Group (tonno “Mareblu”).


La Thailandia è la seconda economia dell’ASEAN ed è posta al centro di tale area che serve un ricco mercato di quasi 700 milioni di persone e rappresenta una importante via d’accesso per raggiungere anche le altre economie asiatiche. La Thailandia costituisce un un mercato interessante per l’Italia, suscettibile di ulteriore sviluppo in termini di interscambio. Con una popolazione di 72 milioni di persone e un ritmo di crescita del Pil sostenuto (+2,8% quello previsto nel 2024, +3,5% nelle attese per il 2025), il Paese asiatico occupa al momento il 49° posto nella classifica dei Paesi destinatari del nostro export mentre l’Italia occupa il 23° posto tra i fornitori della Thailandia. Lo scorso anno, l’interscambio Italia-Thailandia ha superato i 4 miliardi di euro, grazie a oltre 1,9 miliardi di euro di esportazioni e a oltre 2,1 miliardi di importazioni.


In Thailandia le nostre imprese esportano prevalentemente macchinari, prodotti tessili e abbigliamento e altri prodotti della manifattura, computer e apparecchi elettronici.