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Autore: Redazione StudioNews

Europee,Mattarella: benefici da Ue, integrazione risposta a sfide

Europee,Mattarella: benefici da Ue, integrazione risposta a sfideDublino, 19 mag. (askanews) – “L’Irlanda è forse l’esempio di maggior successo della vita nell’Unione Europea che la annovera nel gruppo di testa per reddito pro-capite dei suoi cittadini. Oggi, a pochi giorni dalle elezioni europee, l’esempio del suo Paese è un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso al brindisi per il pranzo offertogli a Dublino dal presidente dell’Irlanda Michael D.Higgins.


“Un’Unione che Irlanda ed Italia insieme possono contribuire a orientare verso un futuro di sempre maggior integrazione, come unica risposta possibile alle sfide di oggi”, ha sottolineato Mattarella.

Ue,Meloni ‘chiama’ destre. Segnali con Le Pen, tiepida su Ursula

Ue,Meloni ‘chiama’ destre. Segnali con Le Pen, tiepida su UrsulaMadrid, 19 mag. (askanews) – Il repertorio è quello classico. La scelta, chiaramente, è puntare sui temi identitari e sorvolare su quelli divisivi (nessun accenno, per esempio, all’Ucraina). D’altra parte la platea è la stessa di ‘Yo soy Giorgia’ e, soprattutto, fra tre settimane si vota per le elezioni europee. La presidente del Consiglio interviene in video collegamento al maxiraduno delle destre organizzato dal leader di Vox, Santiago Abascal, a Madrid. La star della giornata per i sostenitori che affollano palazzo Vistalegre (l’organizzazione parla di quasi 11mila persone) è il presidente dell’Argentina, Javier Milei. Un lungo intervento, costantemente sopra le righe, che comincia cantano la canzone ‘Yo soy el león’ del gruppo La Renga e finisce creando un caso diplomatico con il governo spagnolo che decide di richiamare l’ambasciatore dopo le sue frasi sulla moglie “corrotta” di Sanchez.


Per tutti i leader europei presenti, dall’ungherese Viktor Orban al portoghese Andrè Ventura, dal polacco Mateusz Morawiecki a Marin Le Pen, è un’occasione di campagna elettorale. Lo è anche la narrazione di una destra che riuscirà a spostare a tal punto il baricentro delle istituzioni di Bruxelles da mettere all’angolo il contributo del Partito socialista, ma c’è anche la consapevolezza che questa volta si potrà pesare come non mai negli equilibri europei. E’ campagna elettorale anche per Giorgia Meloni l’unica, però, tra i presenti ad avere anche una responsabilità di governo. “Un cambio in Europa – dice – è possibile se i conservatori europei saranno uniti. Siamo il motore del rinascimento del nostro continente. Per la prima volta l’esito delle elezioni potrebbe sancire la fine di maggioranze innaturali e controproducenti”. Il suo intervento è una chiamata iper identitaria alle destre. La premier, nei suoi 15 minuti di speech, parla di una Europa “stanca e sottomessa”, attacca “chi vuole mettere in discussione la famiglia, quale pilastro della nostra società”, chi vuole “introdurre la teoria gender nelle scuole” e chi “intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata”. Meloni punta il dito anche contro la sinistra “accecata dal desiderio di cancellare le identità”. Parole che suscitano l’ira della segretaria del Pd, Elly Schlein. “Noi fieri antifascisti”, è lei che “dopo un anno e mezzo al governo sta cancellando la libertà delle persone”, la replica.


Ma c’è un passaggio del discorso di Meloni, apparentemente senza mittente preciso. “La legislatura europea 2019-2024 è stata contrassegnata da priorità e strategie tutte sbagliate”, dice. Nessun riferimento esplicito a Ursula von der Leyen. Ma di certo quelle parole, che in realtà nella sostanza non chiudono nessuna porta, potevano facilmente suonare come musica alle orecchie di chi ha già detto apertamente che non si schiererà mai per un bis dell’attuale presidente della commissione europea. Ossia, la stessa Vox ma anche il Rassemblement national che pure in Europa non fa parte del gruppo dei Conservatori ma di quello di Identità e democrazia in cui siede anche la Lega. D’altra parte, seppure a distanza, la convention di Madrid si è trasformata in una occasione di riavvicinamento tra Giorgia Meloni e Marin le Pen dopo mesi di rapporti altalenanti. Lo spiegano nella delegazione italiana e lo confermano le parole della stessa leader della destra francese: “Ci sono dei punti in comune”. Questo filo di dialogo, però crea – per opposte ragioni – agitazione tra gli alleati di governo. Per Matteo Salvini, che dopo queste elezioni Europee dovrà probabilmente fare i conti con percentuali al di sotto delle aspettative, il legame con la presidente di Rn è un punto di forza a Bruxelles, che non intende certo perdere. Per questo mette subito il cappello sulle sue dichiarazioni. “Le parole di Marine Le Pen alla kermesse di Vox – fa sapere la Lega – sono sagge e confermano la necessità che tutte le forze di centrodestra si uniscano per cambiare finalmente l’Europa. È necessario che la totalità dei partiti alternativi alla sinistra, anche in Italia, confermino l’indisponibilità ad alleanze innaturali con i socialisti o con il bellicista Macron”.


Prospettiva completamente diversa per Forza Italia che, come esponente del Ppe in Italia, ha da sempre marcato la distanza dai partiti di Id, non solo i tedeschi di Afd ma anche dalla stessa Le Pen. E lo fa ancora di più in questa fase in cui l’idea è quella di distinguersi in campagna elettorale come forza moderata, o “rassicurante” come recita lo slogan scelto dal segretario Antonio Tajani. Non piace, infatti, il progetto esplicitato dal ministro della Difesa, ed esponente di Fdi, Guido Crosetto. “Per l’Europa spero in un’alleanza che comprenda il centrodestra e la destra, perchè l’alleanza che ha governato finora ha fatto scelte drammatiche”, afferma.


A dettare la linea degli azzurri è il capogruppo al Senato, Maurizio Gaparri. Marine Le Pen “è ostile all’Europa, come potremmo governare insieme l’Unione? Siamo saldamente alleati a Meloni e Salvini, e con loro siamo pronti a governare ovunque, ma noi che siamo un pilastro del Ppe pensiamo che l’alternativa alle sinistre si costruisca con chi è compatibile”.

Tennis, Zverev vince gli Internazionali d’Italia

Tennis, Zverev vince gli Internazionali d’ItaliaRoma, 19 mag. (askanews) – Gli Internazionali d’Italia incoronano Alexander Zverev che supera il cileno Nicolas Jarry in due set, 6-4  7-5, e centra il sesto titolo Masters 1000 in carriera, il secondo a Roma dove aveva trionfato nel 2017. Zverev raggiunge così Daniil Medvedev nel maggior numero di tornei di questo livello centrati da un giocatore nato dopo il 1990. Un risultato che arriva dopo un lungo digiuno che durava dal 2021 a Cincinnati. L’ultima finale a questo livello l’aveva giocata a Madrid, poche settimane prima dell’infortunio che gli ha fatto perdere quasi due anni di carriera. 


Nel primo set sul 4-4 il tedesco cambia marcia e nel nono gioco strappa il servizio a Jarry per andare a conquistare il primo set 6-4. Nel secondo parziale, Jarry annulla due palle break nel quarto gioco poi tenta di farsi pericoloso nel 9° arrivando 30-30 sul servizio del tedesco ma senza concludere con il break. Sul 5-4 15-30, il cileno commette un doppio fallo che manda a match point il tedesco. Sul 6-5 il tedesco torna a due punti dal match, 15-30, ma il suo dritto è lungo. Sul 30-30 il dritto inside out del cileno è fuori e Zverev ha il terzo match point ma non lo sfrutta. Ne arriva un quarto, grazie al dritto in rete di Jarry, stavolta realizza. L’urlo liberatorio per una vittoria importante che mancava da troppo tempo. (foto: Internazionali d’Italia)

Modena, il festival del gioco Play chiude con 45mila presenze

Modena, il festival del gioco Play chiude con 45mila presenzeMilano, 19 mag. (askanews) – Play – Festival del Gioco, che si chiude oggi a ModenaFiere, segna il sold out con un aumento di pubblico del 20% rispetto all’edizione dello scorso anno. 28mila metri quadri di superficie espositiva invasi pacificamente da oltre 45mila presenze in tre giorni, 800 eventi, 2.500 tavoli di gioco, decine di ospiti. Oltre all’ottimo risultato di pubblico Play ha centrato il suo obiettivo: coniugare al meglio il gioco giocato con la riflessione culturale.


Play è diventato ufficialmente “grande”. Il Festival del Gioco, a poche ore dalla chiusura della sua 15esima edizione presso il quartiere fieristico di Modena, traccia un primo bilancio e i numeri fotografano un evento in continua crescita. “Gioco ma non solo. Mai come quest’anno Play conferma e rafforza il suo ruolo di evento leader in Italia: abbiamo utilizzato e sfruttato tutti gli spazi a disposizione di Modenafiere, con 28mila metri quadri di superficie espositiva per oltre 200 espositori, sforato il tetto degli 800 eventi in tre giorni, accolto oltre 45mila presenze e 100 classi in visita. A ciò va aggiunto che da tempo la maggior parte degli editori di giochi più importanti puntano su Play per incontrare gli appassionati e, sempre più spesso, presentare in anteprima le loro novità: un chiaro indice di qualità e maturità della manifestazione” ha sottolineato l’AD di ModenaFiere, Marco Momoli. Un festival che continua ad ampliarsi, per la qualità e la quantità delle sue proposte: in onore del 50° anniversario della nascita di D&D, un intero padiglione è stato dedicato al Gioco di Ruolo con numeri eccezionali. Sono stati più di 90 i tavoli ospitati solo in quest’area, che ha visto la presenza di 40 editori tra GdR e Librogame, con oltre 80 realtà tra associazioni, content creator, master e autori indipendenti. I 10 Live Show che si sono tenuti nella zona Actual Play sono stati ripresi per un totale di oltre 16 ore di gioco live. Fondamentale la presenza di oltre 10 ospiti internazionali e 50 nazionali.


Un debutto importante è stato il padiglione riservato ai Giochi Scientifici, qui hanno presentato le loro proposte con giochi innovativi sviluppati ad hoc 10 prestigiosi Atenei italiani e internazionali e cinque Istituti di ricerca scientifica e storica, coinvolgendo oltre 40 docenti universitari e più di 200 tra studenti universitari, dottorandi e assegnisti. Nel padiglione si sono tenuti oltre 20 incontri o laboratori dedicati al rapporto tra gioco e istruzione, cui si sono affiancati oltre 80 eventi. “Attraverso il gioco la gente si diverte e apprende – specifica Andrea Ligabue, direttore artistico del festival – La grande partecipazione a Play di realtà del mondo accademico e della ricerca – sono occasioni per riflettere attraverso il gioco su temi di grande attualità: l’integrazione, i rapporti sociali e anche la crisi climatica. Con Play vogliamo fare conoscere a più gente possibile la potenza educativa del gioco e direi che il nostro obiettivo è stato raggiunto, come dimostra la grande partecipazione delle scuole, che in questi giorni hanno portato in visita oltre 2.000 studenti”.

Riparte Blu Sport programma per tutti gli amanti della nautica

Riparte Blu Sport programma per tutti gli amanti della nauticaMilano, 19 mag. (askanews) – Riparte Blu Sport un format TV da non perdere per tutti gli amanti della Nautica, del Mare,della Motonautica e degli sport acquatici. La trasmissione, giunta al suo 30°anno di messa in onda, riparte con 27 nuove puntate a cadenza settimanale da 30 minuti ciascuna, fino a Novembre 2024. Blu Sport, pietra miliare televisiva del fenomeno della Motonautica , è curato e presentato da Floriano Omoboni, produttore/giornalista televisivo, che segue il mondo del mare e della motonautica da 38 anni, ha corso negli anni d’oro dell’Offshore classe 1,arrivando 2° a Montecarlo nel 1987 e 3° a St.Tropez nel 1990, ha vinto un titolo europeo nel 2013 e 2 bronzi mondiali nell’ Endurance nel 2008 e 2013.


La nuova stagione televisiva sarà incentrata in primis su tutte le gare della stagione della Motonautica, il rapporto con la Fim (Federazione Italiana Motonautica) è costante e stabile da 30 anni e la Fim è l’unica federazione sportiva non olimpica che fa vedere in tv tutte le gare delle proprie molteplici discipline, la Fim produce il proprio Magazine televisivo Fim Powerboat, inserito all’interno di Blu Sport. La Fim organizza ogni anno in Italia il 6070 % delle gare a livello mondiale e il 5060 % dei titoli a livello mondiale sono vinti da piloti azzurri.


La Fim ha da poco festeggiato i suoi 100 anni dalla sua fondazione, anno di nascita nel 1923 e nel corso della sua storia ha vinto oltre 500 titoli mondiali e 800 titoli europei ed è una delle Federazioni non olimpiche più titolate,questo predominio azzurro costante da anni, fa si che anche la nautica italiana, viva un grande momento e c’è un vero e proprio boom nell’acquisto, noleggio e locazione di barche di qualsiasi metratura. Ampio spazio all’interno del programma, oltre alla Motonautica, è dato alle regate veliche e gare di sci nautico,più importanti della stagione e ai campionati di Beach Soccer, Beach Volley e Foot Tennis.


Per il debutto della prima puntata 2024 andrà in onda uno speciale televisivo sulla Festa dei 100 anni della FIM dalla Sala d’Onore del Palazzo del CONI da Roma col presidente Giovanni Malagò. Nel dettaglio questi sono i canali dove si potranno vedere le nuove puntate di BLU SPORT nel digitale terrestre: + SPORTITALIA Tv nazionale sportiva importante visibile sul canale 60 del digitale, Lunedi 205 h 17,30.


Inoltre la messa in onda avviene anche su un network di 100 Tv locali di tutta Italia, Tv regionali molto importanti nella loro area locale di riferimento. Blu Sport è in onda anche sul canale televisivo di Sport e Turismo: sportoutdoor.tv visibile gratuitamente 24/24 h.e 77 gg sulle nuove smarttv europee come SAMSUNG TV PLUS, RAKUTEN, RLAXX, e XIAOMI i

Calcio, festa scudetto Inter con gli eroi della prima stella

Calcio, festa scudetto Inter con gli eroi della prima stellaRoma, 19 mag. (askanews) – E’ il giorno della festa a San Siro. Festa scudetto prima del match con la Lazio davanti ai tifosi nerazzurri. L’ingresso in campo “attraversando” il tricolore numero 20. Prima della partita un tributo di San Siro ai giocatori dell’Inter della prima stella. Poi maxi coreografia che abbraccia tutto lo stadio e premiazione al fischio finale. In chiusura la musica di due tifosissimi nerazzurri, Ligabue e Tananai. C’è anche Sandro Mazzola, nel 1966 vinse con la sua Inter la prima stella. Con lui Cappellini e Bedin. Era la Grande Inter di Herrera che, nelle due stagioni precedenti, aveva trionfato due volte di fila in Coppa dei Campioni (1964 e 1965).

Giro d’Italia, Tadej Pogacar trionfa a Livigno

Giro d’Italia, Tadej Pogacar trionfa a LivignoRoma, 19 mag. (askanews) – Tadej Pogacar mette il suo sigillo sul Giro d’Italia 2024. Sulle strade della leggenda, nella tappa più lunga del Giro con il Mortirolo (montagna Pantani) e l’arrivo inedito sulla pista di sci del Mottolino a Livigno a 2385 metri di quota, lo sloveno compie l’impresa in maglia rosa che tutti gli appassionati si attendevano nella 15a tappa, Manerba del Garda-Livigno, 222 km e 5400 metri di dislivello, la più dura della corsa rosa. Attacca a 14,8 km dall’arrivo, via via rimonta una decina di corridori (l’ultimo Quintana a 2 km dall’arrivo) e trionfa a Livigno per il suo quarto successo di tappa dopo Oropa, Prati di Tivo e la crono di Perugia. Quintana è secondo, gli altri big come Thomas sono a oltre 3′. Il 107° Giro d’Italia è del più forte corridore dall’era di Merckx

Formula1, a Imola vince ancora Verstappen. Poi Norris e Leclerc

Formula1, a Imola vince ancora Verstappen. Poi Norris e LeclercRoma, 19 mag. (askanews) – Vince ancora Max Verstappen. Padrone anche quando sembra che la sua Red Bull non sia dominante come nei precedenti Gran Premi. Il GP dell’Emilia Romagna è suo. Davanti a Lando Norris, conferma e riprova che il mondo e le prospettive della McLaren sono cambiati per davvero. Con Charles Leclerc terzo che sale sul podio nella corsa di casa. Corsa peraltro un bel po’ noiosa, in cui è successo poco, quasi nulla. Su un tracciato in cui superare è quasi impossibile. Quarto classificato Oscar Piastri. Quinto Carlos Sainz. Quindi Hamilton, Russell, Perez, Stroll. Con Leclerc che scavalca Perez e si trova secondo in graduatoria, seppure a 48 punti da Max. Si fa presto a capire che fino ai pit-stop non succederà nulla. Perché di sorpassare non se ne parla e ognuno va per sé, con il suo ritmo.

Iran, voci discordanti sulla sorte di Raisi dopo un incidente in elicottero

Iran, voci discordanti sulla sorte di Raisi dopo un incidente in elicotteroRoma, 19 mag. (askanews) – Informazioni discordanti sulla sorte del presidente iraniano Ebrahim Raisi dopo un incidente di elicottero. L’agenzia Tasnim riferisce che è stato individuato il velivolo in una zona montuosa, presso il villaggio di Uzi nelle foreste di Asbaran (Azerbagian orientale). Venti squadre di soccorso – scrive l’agenzia ufficiale Irna – sono in azione sul luogo in cui l’elicottero con a bordo il presidente iraniano ha subito un incidente, tuttavia la zona montuosa, coperta di foreste, complica i lavori dei soccorritori.


Per ora non vi sono conferme ufficiali di quanto riporta l’agenzia Mehr, secondo cui Raisi – e il ministro degli Esteri Abdollayan, che sarebbe stato a bordo dello stesso velivolo – sono vivi e in viaggio in automobile verso Tebriz. Diverse le versioni anche sull’incidente: i più riportano di un “atterraggio molto brusco”. Tutti i media iraniani riferiscono di condizioni metereologiche pessime e di una fitta netta. Un dispaccio dell’agenzia Tasnim ha informato che alcuni degli accompagnatori del presidente sono entrati in contatto, dando adito a speranze che l’incidente non sia stato letale.


L’elicottero con a bordo Raisi faceva parte di un convoglio di tre velivoli: i due elicotteri che trasportavano alcuni ministri e funzionari sono arrivati sani e salvi a destinazione. Tasnim scrive che sull’elicottero che trasportava il presidente erano presenti anche l’imam di Tabriz l’Ayatollah Al-Hashem, e Amir Abdollahian, il ministro degli Affari esteri.


Raisi e il suo entourage erano di rientro da un incontro con il presidente azerbaigiano Aliyev, al confine tra i due Paesi, sulle rive del fiume Araks. I due presidenti hanno partecipato all’inaugurazione della diga Kyz-Kalasy. Tasnim scrive che sull’elicottero che trasportava il presidente erano presenti anche l’imam di Tabriz l’Ayatollah Al-Hashem, e Amir Abdollahian, il ministro degli Affari esteri.

Errani-Paolini vincono gli Internazionali in doppio a Roma

Errani-Paolini vincono gli Internazionali in doppio a RomaRoma, 19 mag. (askanews) – Dopo 12 annni due italiane tornano a vincere il torneo di doppio agli Internazionali d’Italia. Come allora, a trionfare è Sara Errani, ma stavolta in coppia con Jasmine Paolini. In finale le due azzurre si sono imposte per 63 46 10-8, in un’ora e 28 minuti di partita, sulla statunitense Coco Gauff e sulla neozelandese Erin Routliffe, terze favorite del seeding. Sotto lo sguardo anche un po’ commosso in tribuna del capitano di BJK Cup Tathiana Garbin.