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Autore: Redazione StudioNews

Il Consiglio Ue adotta nuovi limiti per le emissioni Co2 dei veicoli pesanti, l’Italia vota contro

Il Consiglio Ue adotta nuovi limiti per le emissioni Co2 dei veicoli pesanti, l’Italia vota controBruxelles, 13 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue ha adottato formalmente, oggi a Bruxelles, il regolamento sugli standard per le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, che modifica e rafforza le norme esistenti. Il regolamento è stato adottato a maggioranza qualificata, con l’Italia, la Polonia e la Slovacchia che hanno votato contro, mentre la Repubblica ceca si è astenuta.


Le nuove norme ridurranno ulteriormente le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto stradale e introdurranno nuovi obiettivi per il 2030, per il 2035 e per il 2040. Rimane valido, invece, l’obiettivo esistente per il 2025, che richiede una riduzione delle emissioni del 15% per i camion pesanti di peso superiore a 16 tonnellate. In base alle nuove norme, l’ambito di applicazione del regolamento esistente sarà ampliato per sottoporre a obiettivi di riduzione delle emissioni tutti i nuovi veicoli pesanti, compresi i camion più piccoli, gli autobus urbani, i pullman e i rimorchi.


In linea con gli obiettivi climatici dell’Ue per il 2030 e oltre, il regolamento stabilisce tre nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni: del 45% a partire dal 2030 (in aumento rispetto al 30% previsto dalle norme attuali); del 65% a partire dal 2035; e del 90% a partire dal 2040. Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri medi, agli autocarri pesanti di peso superiore a 7,5 tonnellate e agli autobus interurbani. Per gli autobus urbani, invece, le nuove norme introducono un obiettivo di emissioni zero entro il 2035, con un obiettivo intermedio del 90% entro il 2030. L’efficacia e l’impatto del regolamento modificato saranno riesaminati dalla Commissione nel 2027. Tra le altre cose, la Commissione dovrà anche valutare la possibilità di sviluppare una metodologia comune per la valutazione e la rendicontazione delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei nuovi veicoli pesanti.


Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Il settore dei veicoli pesanti è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’Ue. La proposta di revisione dell’attuale regolamento sulle emissioni di questa categoria di veicoli, in vigore dal 2019, era prevista entro il 2022. La Commissione aveva presentato la proposta il 14 febbraio 2023, come parte integrante del pacchetto legislativo “Fit for 55”, che ha fissato l’obiettivo generale di ridurre le emissioni nette di gas serra nell’Ue di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Liguria, il capo di gabinetto di Toti non risponde al giudice per le indagini preliminari

Liguria, il capo di gabinetto di Toti non risponde al giudice per le indagini preliminariGenova , 13 mag. (askanews) – Matteo Cozzani, l’ex sindaco di Portovenere e attuale capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale e l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, non ha risposto al gip durante l’interrogatorio di garanzia di questa mattina in Procura a La Spezia.


Cozzani, difeso dall’avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, è indagato sia dalla Procura di La Spezia che dalla Procura di Genova e anche lo scorso venerdì nel capoluogo ligure si era avvalso della facoltà di non rispondere ma aveva rilasciato dichiarazioni spontanee.

Il liquore Trencianska borovicka Juniperus sloveno diventa Igp

Il liquore Trencianska borovicka Juniperus sloveno diventa IgpRoma, 13 mag. (askanews) – La Commissione europea ha aggiunto oggi la Trencianska borovicka “Juniperus”, una bevanda spiritosa proveniente dalla Slovacchia, nel registro delle indicazioni geografiche protette (Igp). La produzione di questo liquore a base di ginepro viene effettuata nella città di Trencín. Il prodotto è commercializzato da più di cento anni.


La Trencianska borovicka “Juniperus” è una bevanda spiritosa limpida e incolore con una gradazione alcolica del 42% volume, dall’aroma pronunciato e dal gusto intenso di ginepro. Viene prodotta utilizzando acquavite di ginepro invecchiata, acquavite neutra raffinata e zucchero liquido. L’ingrediente chiave che conferisce alla bevanda spiritosa le sue proprietà specifiche e il suo carattere distintivo è proprio il distillato di ginepro. Il gusto è conferito da una percentuale fissa di distillato di ginepro invecchiato, che viene prodotto dalla distillazione in due passaggi di un mosto fermentato di bacche di ginepro comune (Juniperus communis L.) e di ginepro spinoso (Juniperus oxycedrus L.). Vengono utilizzate solo bacche di ginepro mature, prive di marciume e di frutti acerbi.

Ok Consiglio Ue a standard emissioni veicoli pesanti,l’Italia vota contro

Ok Consiglio Ue a standard emissioni veicoli pesanti,l’Italia vota controBruxelles, 13 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue ha adottato formalmente, oggi a Bruxelles, il regolamento sugli standard per le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, che modifica e rafforza le norme esistenti. Il regolamento è stato adottato a maggioranza qualificata, con l’Italia, la Polonia e la Slovacchia che hanno votato contro, mentre la Repubblica ceca si è astenuta.


Le nuove norme ridurranno ulteriormente le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto stradale e introdurranno nuovi obiettivi per il 2030, per il 2035 e per il 2040. Rimane valido, invece, l’obiettivo esistente per il 2025, che richiede una riduzione delle emissioni del 15% per i camion pesanti di peso superiore a 16 tonnellate. In base alle nuove norme, l’ambito di applicazione del regolamento esistente sarà ampliato per sottoporre a obiettivi di riduzione delle emissioni tutti i nuovi veicoli pesanti, compresi i camion più piccoli, gli autobus urbani, i pullman e i rimorchi.


In linea con gli obiettivi climatici dell’Ue per il 2030 e oltre, il regolamento stabilisce tre nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni: del 45% a partire dal 2030 (in aumento rispetto al 30% previsto dalle norme attuali); del 65% a partire dal 2035; e del 90% a partire dal 2040. Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri medi, agli autocarri pesanti di peso superiore a 7,5 tonnellate e agli autobus interurbani. Per gli autobus urbani, invece, le nuove norme introducono un obiettivo di emissioni zero entro il 2035, con un obiettivo intermedio del 90% entro il 2030. L’efficacia e l’impatto del regolamento modificato saranno riesaminati dalla Commissione nel 2027. Tra le altre cose, la Commissione dovrà anche valutare la possibilità di sviluppare una metodologia comune per la valutazione e la rendicontazione delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei nuovi veicoli pesanti.


Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Il settore dei veicoli pesanti è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’Ue. La proposta di revisione dell’attuale regolamento sulle emissioni di questa categoria di veicoli, in vigore dal 2019, era prevista entro il 2022. La Commissione aveva presentato la proposta il 14 febbraio 2023, come parte integrante del pacchetto legislativo “Fit for 55”, che ha fissato l’obiettivo generale di ridurre le emissioni nette di gas serra nell’Ue di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Farina e avena per il robot bio-ibrido utile alla riforestazione

Farina e avena per il robot bio-ibrido utile alla riforestazioneRoma, 13 mag. (askanews) – L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), in collaborazione con l’Università di Friburgo, ha realizzato un robot bioibrido composto da una capsula realizzata in farina con tecniche di micro-fabbricazione 3D e dalle due appendici naturali del frutto dell’avena in grado di muoversi in risposta all’umidità dell’aria.


Il nuovo dispositivo, denominato HybriBot, – spiega l’IIT – può ospitare al suo interno semi naturali di diverse piante, così da essere un vettore biodegradabile da usare nella riforestazione. Il gruppo di ricerca ha eseguito già dei test con semi di pomodoro, cicoria e salcerella, uno dei fiori preferiti dalle api, che hanno portato allo sviluppo delle piante. Per l’invenzione è stata depositata la richiesta di brevetto. HybriBot, descritto sulla rivista scientifica internazionale “Advanced Materials”, nasce nell’ambito del progetto europeo i-Seed coordinato da Barbara Mazzolai, Associate Director per la Robotica dell’IIT, e dell’ecosistema dell’innovazione RAISE (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment) finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Italia. Prima autrice del lavoro è Isabella Fiorello, che dopo un periodo di ricerca all’IIT nel gruppo di Mazzolai, oggi è Junior Principal Investigator al Cluster of Excellence Living, Adaptive and Energy-autonomous Materials Systems (livMatS) dell’Università di Friburgo.


L’invenzione rappresenta un’ulteriore soluzione che il laboratorio di Bioinspired Soft Robotics dell’IIT, pioniere della robotica ispirata agli organismi viventi, in particolare delle piante, ha individuato per affrontare i problemi dovuti ai cambiamenti climatici, quali la necessità di riforestazione di ampie zone e la protezione della biodiversità. Il sistema artificiale HybriBot ha la caratteristica di unire una componente naturale – le appendici del frutto dell’avena – con una artificiale, che agisce come navicella di trasporto per semi, mantenendo le capacità di movimento e di interazione con l’ambiente dell’esemplare naturale. Le appendici dell’avena reagiscono alla presenza di umidità, il che genera il movimento della struttura sul suolo. Questo movimento continua finché, senza alcun controllo, la pianta si insinua in una fessura nel terreno dove si ferma, permettendo al seme di germogliare. Le appendici ruotano, si incrociano e nell’intersezione accumulano energia elastica che, quando rilasciata, muove la capsula. Il movimento di HybriBot, quindi, non è supportato da batterie o altri sorgenti di energia aggiuntive.


La capsula artificiale pesa 60 mg, circa 3 volte il peso naturale. È stata realizzata partendo dallo studio di quella naturale e dalla costruzione di uno stampo con tecniche di micro-fabbricazione 3D. Il corpo artificiale è stato creato usando della farina, ricoperta di etilcellulosa per rendere la struttura impermeabile e stabile. Una volta pronta, la capsula può essere riempita con i semi di altre piante e con sostanze fertilizzanti. L’utilizzo di materiali biodegradabili e di origine vegetale rende HybriBot un dispositivo a basso impatto ambientale; innocuo anche nell’eventualità che un animale lo possa mangiare. Il gruppo di ricerca ha provato l’efficacia della deposizione del seme, utilizzando semi di vario tipo, quali pomodoro, cicoria e salcerella, quest’ultimo particolarmente utile in apicultura; e in diversi tipi di suolo: terriccio, argilla e sabbia.


(Credits: Istituto Italiano di Tecnologia)

Condominio colpito dai bombardamenti ucraini a Belgorod: sale il bilancio dei morti

Condominio colpito dai bombardamenti ucraini a Belgorod: sale il bilancio dei mortiRoma, 13 mag. (askanews) – E’ salito ad almeno 19 morti il bilancio del crollo di un edificio residenziale a più piani nella città russa di Belgorod, a causa di bombardamenti ucraini: lo ha riferito il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov.


Un’intera sezione di un edificio di 10 piani in un quartiere residenziale di Belgorod è crollata ieri sotto i pesanti bombardamenti ucraini. “La parte principale dello sgombero delle macerie dell’edificio residenziale… è stata completata. Dalle macerie sono stati finora recuperati i corpi di 15 persone. Ieri, durante il bombardamento serale, sono stati uccisi altri tre civili. Un’altra donna che era stata feriti l’11 maggio è morta in ospedale. Diciannove sono le persone che voi ed io abbiamo perso ieri tra i civili, residenti innocenti uccisi dal regime di Kiev”, ha scritto Gladkov su Telegram.

Ciliegie, in Veneto varietà precoci rovinate da piogge e freddo

Ciliegie, in Veneto varietà precoci rovinate da piogge e freddoRoma, 13 mag. (askanews) – Inizia male la stagione delle ciliegie in Veneto. Le piogge continue tra aprile e maggio hanno infatti causato un danno elevato alle varietà precoci, con la spaccatura di gran parte dei frutti. La raccolta, prevista dal 20 maggio, partirà dunque con un segno negativo, dato che le perdite si prefigurano consistenti.


Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto, spiega in una nota che le piogge e le bagnature prolungate, aggravate dal freddo anomalo per la stagione, hanno “causato il fenomeno del cracking in moltissimi frutti. Per ora le varietà tardive si salvano, essendo arretrata la fase di maturazione, ma bisogna sperare che il tempo di sistemi e si comincino a vedere giornate calde e soleggiate. Se, invece, dovesse continuare a piovere, andremmo incontro allo stesso problema anche per queste varietà”. Il timore, in caso di arrivo di nuove perturbazioni, è anche per il possibile proliferare della Drosophila Suzuki, insetto originario del Sud-Est asiatico che da alcuni anni causa vere e proprie stragi nei frutteti. “Il moscerino ama l’umidità e proprio per questo si è diffuso rapidamente nella pianura padana – dice Aldegheri – Attualmente danni da Drosophila non se ne vedono, ma occorre prestare molta attenzione, perché l’insetto depone le uova proprio dentro ai frutti crepati”.


Anche la scorsa annata non fu fortunata, contrariamente al 2022, quando il maggio fu caldo e secco, tanto che gli agricoltori dovettero irrigare in anticipo sui tempi. Alla luce delle problematiche riscontrate negli ultimi anni, tra meteo avverso e attacco degli insetti, anche nel 2023 le coltivazioni a ciliegio in Veneto hanno perso terreno, scendendo a 1.747 ettari (-8,1% rispetto al 2022). La maggior parte degli impianti si concentra nel Veronese (1.328 ettari, -9,5%), davanti a Vicenza (241 ettari, -5,1%) e Treviso (117 ettari, .6,4%). L’anno scorso la produzione di ciliegie è stata stimata in 10.747 tonnellate, con una diminuzione del 13% rispetto al 2022.

A Diodato il Premio Amnesty International Italia 2024

A Diodato il Premio Amnesty International Italia 2024Roma, 13 mag. (askanews) – Diodato, con la canzone “La mia terra”, è il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2024, nella sezione Big, assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, rappresentanti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.


Il brano di Diodato, composto per il film “Palazzina LAF” di Michele Riondino e vincitore del David di Donatello per la categoria “miglior canzone originale”, è un omaggio alla città di Taranto: passando dal mito, alle origini e alla sua storia, racconta una città colpita dall’ingiustizia e dal desiderio del suo popolo di rialzarsi. “È un grande onore ricevere questo riconoscimento da Amnesty International Italia e sono davvero felice che arrivi con il brano ‘La mia terra’” – ha dichiarato Diodato – “La questione tarantina è stata spesso relegata a una pura problematica lavorativa, occupazionale, nascondendo il vero nocciolo della questione e cioè i diritti umani. Sono soprattutto questi a essere violati continuamente nella mia città. Il disastro ambientale e la violenza verso gli esseri viventi è sicuramente il tema principale da cui partire. La bellezza che la mia terra continua a mostrare nonostante tutto è un monito che lancia a noi tutti è richiesta d’amore e di giustizia. Ringrazio Amnesty anche per essere da sempre al fianco dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, venendo sul nostro palco a dar voce a tantissimi esseri umani che ogni giorno lottano per i propri diritti”.


“‘La mia terra’ non è solo una dedica struggente alla città di Taranto, ma è un messaggio universale dedicato a tutte le persone che sono costrette a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, persecuzioni e calamità. È una canzone delicata che, partendo da Taranto, ci fa arrivare alla ricerca di quei diritti fondamentali, come quello a potersi spostare, a vivere in un luogo sicuro, a vivere una vita degna di essere vissuta”, ha commentato Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia. Il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, giunto alla sua 22ª edizione, è stato creato nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un solista o una band di spicco nel panorama della musica italiana.


In lizza per il premio di quest’anno c’erano anche Appino con “È solo una bomba”, Vinicio Capossela con “La crociata dei bambini”, Drusilla Foer con “Tanatosi”, Giancane “Sei in un paese meraviglioso”, Giorgia con “Senza confine”, Levante con “Capitale mio capitale”, i Modena City Ramblers con “Mediterranea”, Tananai con “Tango” e Margherita Vicario con “Magia”. “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty è la casa della musica e dei diritti umani” – ha dichiarato Michele Lionello, direttore artistico del festival – “La musica è uno degli strumenti più potenti per comunicare un messaggio forte e chiaro come quello della difesa e della promozione dei diritti umani. Gli artisti del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ed Emergenti sapranno farci riflettere e cantare attraverso uno spaccato della migliore musica italiana. Canteranno per prendere posizione contro la guerra, per esprimere solidarietà, per parlare di amore e fratellanza, per raccontare un sogno di uguaglianza e pace, per ammonirci di rispettare l’ambiente e la dignità umana”.


La cerimonia di premiazione di Diodato sarà il momento clou della 27ª edizione del festival Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, che si svolgerà a Rovigo dal 19 al 21 luglio. Durante l’evento, avranno luogo anche le finali del Premio Amnesty International Italia nella categoria Emergenti, con otto proposte artistiche selezionate per quest’anno. Venerdì 19 luglio, nella prima semifinale, saliranno sul palco Matteo Faustini da Brescia con “Il girasole innamorato della luna”, Isotta da Siena con “Coming Out”, Emanuele Conte da Treviso con “Proiettile bambolina”, e i Turbospettro da Milano con “2030”. Sabato 20 luglio, nella seconda semifinale, si esibiranno Capone&BungtBangt da Napoli con “Capille luonghe”, Giulia Mei da Palermo con “Bandiera”, Motus da Taranto con “Per fortuna ci sei tu” e Babele da Messina con “Mediterraneo”. Infine, domenica 21, si terrà la finale con i cinque migliori semifinalisti. Durante la tre giorni di musica e diritti umani, si terranno altri appuntamenti con ospiti speciali, talk e molte altre iniziative che contribuiranno alla realizzazione della Settimana dei diritti umani, una grande manifestazione multidisciplinare per promuovere i diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Il calendario, che verrà aggiornato nelle prossime settimane, sarà arricchito da numerosi eventi, sia pomeridiani che serali, ad ingresso gratuito.

Putin avvia un rimpasto di governo che parla di una guerra lunga in Ucraina

Putin avvia un rimpasto di governo che parla di una guerra lunga in UcrainaMilano, 13 mag. (askanews) – Il rimpasto di governo russo concentrato sulla dirigenza militare segna un cambiamento significativo per questo quinto mandato del presidente Vladimir Putin – iniziato il 7 maggio – e mostra la prima vera cesura da quando decine di migliaia di truppe furono inviate da Mosca in Ucraina nel febbraio 2022. Ora molti si aspettano con il fiato sospeso che Nikolai Patrushev, già segretario del Consiglio di sicurezza, vada a capo dell’amministrazione presidenziale russa, ma non c’è nulla di scontato quando si tratta di Cremlino. Mentre la novità dell’arrivo di Andrej Belousov – già primo vice primo ministro – al Ministero della Difesa, non è solo un colpo di scena o la sfida più importante della vita per l’economista che ha saputo predire la crisi del 2008: Belousov al posto di Sergei Shoigu durante una guerra ibrida con l’intero Occidente, è anche un modo per integrare l’intero comparto Difesa con l’economia del Paese.


Belousov è un economista, figlio di un economista. Un monetarista divenuto keynesiano che si è convinto che lo Stato debba sottomettere le grandi imprese. Secondo alcuni si tratta di un segnale che la guerra durerà per molto tempo: il Paese con lui sta adattando la sua economia a questo. Il Cremlino ha spiegato la nomina del 65enne Belousov con il desiderio di ricostruire il comparto e l’integrazione tra il comparto e l’intera economia. Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha affermato che l’arrivo di Belousov al Ministero della Difesa è collegato ai processi in corso nell’economia russa. “È molto importante – ha detto – adattare l’economia del comparto all’economia del paese. In modo che corrisponda alle dinamiche del momento attuale”, ha detto Peskov. Ma ci sono anche analisti secondo i quali Putin ha avviato questi strani rimpasti al Ministero della Difesa e in altri dipartimenti per prepararsi alla trattativa e a negoziati futuri, lasciando il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov al suo posto, dopo 20 anni di onorato servizio: a testimonianza che la porta della diplomazia non è chiusa.


Quello che salta agli occhi comunque è che Shoigu è stato cambiato ora – mentre è in corso una fase di avanzamanto sul campo di battaglia – e non quando lo stesso Shoigu venne preso di mira dalle critiche del fondatore della Wagner Yevgeny Prigozhin. Tuttavia il vice di Shoigu, Timur Ivanov, è stato arrestato il mese scorso con l’accusa di corruzione e gli è stato ordinato di rimanere in custodia in attesa di un’indagine ufficiale. L’arresto di Ivanov è stato ampiamente interpretato come un attacco a Shoigu. E tuttavia i forti legami tra Putin e Shoigu parlano da soli e sono di lunga data. L’ormai ex ministro della Difesa è stato a lungo uno stretto alleato di Putin, accompagnandolo a caccia e in ben note passeggiate a cavallo in Siberia, e dirigendo prima il Ministero russo per le situazioni di emergenza con un successo sicuramente maggiore rispetto al suo ultimo incarico. TANTO RUMORE, NESSUNA RIVOLUZIONE Il Cremlino e il Consiglio della Federazione hanno annunciato cambiamenti negli organi governativi che evidentemente hanno generato grande subbuglio, ma in realtà non costituiscono una rivoluzione. Piuttosto un assestamento in prospettiva. L’economista ed ex vice premier Belousov diventerà il nuovo ministro della Difesa. Il capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, rimarrà – almeno per ora – al suo posto, e la nomina di un civile al Ministero della Difesa è necessaria non solo per l’innovazione in ambito militare, ma anche per l’integrazione dell’esercito nell’economia generale del Paese, ha spiegato il Cremlino.


Denis Manturov, che nel governo precedente ha ricoperto le cariche di ministro dell’Industria e del Commercio e di vice primo ministro, diventerà il primo vice primo ministro. Un altro vice primo ministro sarà Vitaly Savelyev (era ministro dei trasporti e prima ancora a capo dell’Aeroflot). E ora che Belousov passa alla Difesa, la sfera economica è andata ad Alexander Novak, che era vice primo ministro per l’Energia nel precedente governo. Mentre 4 governatori entrano al governo di Mishustin: Anton Alikhanov di Kaliningrad al posto di Manturov, Sergei Tsivilev di Kemerovo all’Energia (sua moglie è indicata come la nipote di Vladimir Putin dai media dell’opposizione) e Mikhail Degtyarev di Khabarovsk (del partito LDPR, è sopravvissuto alle proteste), che diventa Ministro dello Sport. E ancora Roman Starovoyt della regione di Kursk, una delle tre regioni bombardate più frequentemente dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina. Sarà lui il nuovo ministro dei Trasporti. (di Cristina Giuliano)

Ok definitivo Consiglio Ue a revisione mirata della Pac

Ok definitivo Consiglio Ue a revisione mirata della PacRoma, 13 mag. (askanews) – Oggi il Consiglio Europeo ha adottato formalmente una revisione mirata di alcuni atti di base della politica agricola comune (Pac). Una revisione che nasce come risposta alle preoccupazioni espresse con veementi proteste dagli agricoltori negli ultimi mesi e che tiene conto dell’impatto degli sviluppi geopolitici, come le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, e degli eventi meteorologici estremi.


La legge sarà ora firmata dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo. Verrà poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, entro la fine di maggio. Gli agricoltori potranno applicare retroattivamente alcune delle nuove norme relative alle condizionalità ambientali per l’anno di dichiarazione 2024. David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura, le riforme istituzionali e il rinnovamento democratico, spiega che “questa revisione mirata della Pac è un risultato concreto dei nostri sforzi volti a ridurre la burocrazia e garantire la semplificazione per gli agricoltori. L’adozione avviene solo due mesi dopo la presentazione della proposta da parte della Commissione. Ciò dimostra chiaramente che stiamo mantenendo le promesse fatte agli agricoltori europei”.


La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto “regolamento orizzontale”, ndr.). Le norme aggiornate garantiscono semplificazione, riducono gli oneri amministrativi e forniscono maggiore flessibilità per rispettare determinate condizionalità ambientali, garantendo al tempo stesso un quadro prevedibile per gli agricoltori.