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Autore: Redazione StudioNews

Lazio, Valeriani (Pd): governo Meloni taglia fondi Stazione linea F17

Lazio, Valeriani (Pd): governo Meloni taglia fondi Stazione linea F17Roma, 6 mag. (askanews) – “Confermato il definanziamento della stazione ferroviaria del Divino Amore sulla linea Fl7 nonostante le sterili rassicurazioni degli esponenti del centrodestra. Assieme a quelle di Paglian Casale e Statuario, la nuova stazione del Divino Amore sarebbe dovuta rientrare nelle infrastrutture da realizzare con i fondi del Giubileo e inserite in uno specifico decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri con un investimento di 50 milioni di euro. Dopo tanti annunci, purtroppo è arrivata la conferma del taglio dei finanziamenti da parte del Governo Meloni, che non permetterà di costruire le nuove opere ferroviarie. La stazione del Divino Amore avrebbe servito un bacino di oltre 200.000 residenti, consentendo di raggiungere il nodo di Termini in 15 minuti, assumendo così una funzione strategica non solo durante il prossimo Anno Santo, ma per un intero quadrante della città di Roma. Con il centrodestra al governo del Paese e della Regione salta un’altra infrastruttura cruciale per il sistema dei trasporti della capitale d’Italia”. È quanto dichiara in una nota Massimiliano Valeriani, consigliere del Pd alla Regione Lazio.

Piemonte, in programma Cirio 2.000 assunzioni in sanità entro 2024

Piemonte, in programma Cirio 2.000 assunzioni in sanità entro 2024Milano, 6 mag. (askanews) – “Il Piemonte è stata la prima regione ad avviare la stabilizzazione del personale che ha lavorato durante l’emergenza Covid e a siglare un patto con le rappresentanze sindacali per un piano straordinario per 2.000 assunzioni entro dicembre 2024 (1.500 Comparto sanitario + 500 Dirigenza medica)”. Lo si legge nel programma per il comparto sanità presentato dalle cinque liste di centrodestra (Fdi, Fi, Lega, Nm e Lista Civica Cirio) che sostengono la ricandidatura del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alle regionali di giugno.


Tra gli altri temi qualificanti la riduzione delle liste di attesa che il centrodestra piemontese rivendica di avere già avviato con efficacia. “Nel 2022, la Corte dei Conti ha certificato che il recupero delle liste d’attesa da parte della Regione Piemonte è stato il migliore d’Italia” ha ricordato la coalizione. “Oggi, dopo cinque anni, le liste d’attesa continuano ad essere la nostra priorità perché se un cittadino non riesce a prenotare una visita ha due strade: ricorrere al privato o rinunciare a curarsi. Non possiamo accettarlo, perché la sanità deve essere per tutti e non solo per chi può pagare”. Da qui la necessità di intervenire sul Cup, il centro unico di prenotazione. “Grazie a un nuovo appalto si raddoppierà la capacità del sistema di rispondere alla richiesta di esami e prestazioni. Ci sarà anche una revisione organizzativa e operativa dei percorsi di prenotazione e di presa in carico affinché il cittadino non si possa sentire più disorientato di fronte al Cup ma possa invece essere assistito al meglio secondo i suoi bisogni e tempi di salute. Non più prenotazioni su tutto il Piemonte, ma un’organizzazione per quadranti, per esami più rapidi e più vicino a casa” si legge nel programma del centrodestra.


Quanto al rapporto con i privati i rappresentanti della coalizione assicurano che continueranno “a integrare le agende delle aziende sanitarie, degli ospedali e del privato accreditato per far sì che tutta l’offerta del sistema pubblico regionale sia messa in chiaro al 100% e messa così a disposizione del sistema stesso, in particolare per le prestazioni di primo accesso” rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato.

Fini (Cia): per rafforzare agroalimentare serve giusto reddito

Fini (Cia): per rafforzare agroalimentare serve giusto redditoRoma, 6 mag. (askanews) – “Il futuro dell’agroalimentare italiano si gioca sempre di più sulla revisione della direttiva sulle pratiche sleali e sulla creazione di quello che abbiamo proposto come Osservatorio Ue dedicato a costi, prezzi e marginalità”. A dirlo il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla vigilia della 22esima dizione di Cibus che si inaugura domani, 7 maggio, alla Fiera di Parma. Fini parteciperà al convegno d’apertura “Dinamiche competitive internazionali nel settore agroalimentare” e sarà tra le voci del talk “Valorizzazione dei prodotti tipici per lo sviluppo dei territori e la tutela della biodiversità”.


“Alla filiera del cibo Made in Italy – ricorda Fini – che oggi vale 64 miliardi di euro, va garantito con urgenza il rispetto della reciprocità commerciale per proteggere la produzione interna da importazioni che non seguono i medesimi standard e, allo stesso tempo, occorre perseguire l’obiettivo conclamato, ma ancora lontano, della redistribuzione del reddito, assicurando alla fase agricola una quota adeguata di valore aggiunto. La sovranità alimentare richiede più relazioni di sistema -aggiunge – puntando sulle diversità territoriali e, quindi, sulle potenzialità delle IG e rilanciando concretamente il patto agricoltori-cittadini”. Le produzioni certificate saranno anche al centro del convegno promosso a Cibus da Cia e Italia Olivicola dal titolo “Dop e Igp: dalle origini al consumo” in agenda domani 7 maggio, alle 14, in Sala Plenaria Padiglione 1, con l’intervento del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Cina, ricavi aziende statali +3,2% nel primo trimestre 2024

Cina, ricavi aziende statali +3,2% nel primo trimestre 2024Roma, 6 mag. (askanews) – Le imprese statali cinesi hanno registrato un aumento dei ricavi nel primo trimestre di quest’anno, con un +3,2% su base annua. Lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, dando conto di dati ufficiali del ministero delle Finanze di Pechino.


Le imprese di stato hanno generato 19.810 miliardi di yuan (circa 2.540 miliardi di euro) di ricavi operativi nel primo trimestre. I profitti combinati delle aziende di stato sono aumentati del 2,8% su base annua a 1.080 miliardi di yuan (138,6 miliardi di euro) nei primi tre mesi, ha dichiarato il ministero.


Le SOE hanno visto il loro rapporto debito/patrimonio raggiungere il 65% alla fine di marzo, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, secondo il ministero. I dati escludono le aziende finanziarie.

Libri, esce “Oskar Schindler. Vita del nazista che salvò gli ebrei”

Libri, esce “Oskar Schindler. Vita del nazista che salvò gli ebrei”Roma, 6 mag. (askanews) – TS Edizioni pubblica anche in formato e-book, Oskar Schindler. Vita del nazista che salvò gli ebrei di Francesca Cosi e Alessandra Repossi. Nella prefazione le autrici raccontano del loro approccio alla narrazione della vicenda che inizia dalla visita alla tomba del protagonista, a Gerusalemme.


“Chi salva una vita salva il mondo intero”. È questa l’incisione in ebraico sull’anello d’oro che gli Schindlerjuden regalarono a Oskar Schindler il 2 maggio 1962, a Tel Aviv, al termine di un sontuoso banchetto in suo onore. Sono trascorsi più di cinquant’anni, da che Israele lo invitò a piantare un albero nel “Giardino dei Giusti” dello Yad Vashem, ma la vicenda e la personalità di questo imprenditore, passato alla storia per aver salvato più di un migliaio ebrei dai campi di concentramento, continuano a essere oggetto di dibattito. La coraggiosa decisione – che gli costò la rovina economica – stride terribilmente con il suo passato al servizio del Partito nazionalsocialista tedesco. Solo con il tempo Schindler prese coscienza dell’oscura realtà e, sfruttando i suoi contatti nelle alte sfere militari, ottenne che ai suoi lavoratori fosse evitata la deportazione.


Francesca Cosi e Alessandra Repossi – studiose di lungo corso della Shoah – firmano un ritratto indimenticabile, rifacendosi a una corposa mole di documenti storici, di testimonianze inedite e raccogliendo una significativa galleria fotografica. Di notevole interesse sono le “liste” originali, pubblicate per gentile concessione del Museo statale di Auschwitz-Birkenau. In pagine narrativamente toccanti – che vanno dall’infanzia ai successi economici, dalle relazioni politiche al rapporto con la moglie Emilie – si delinea la parabola esistenziale di un uomo tormentato e il travaglio intimo che lo porterà, dopo vari tentennamenti, a schierarsi con determinazione dalla parte degli oppressi.

Sace: export 2023 agroalimentare a 64,4 mld, 2024 atteso in espansione

Sace: export 2023 agroalimentare a 64,4 mld, 2024 atteso in espansioneMilano, 6 mag. (askanews) – Le vendite estere di agroalimentare rappresentano oltre il 10% dell’export italiano totale. Negli ultimi cinque anni sono cresciute a un tasso annuo composto (CAGR) dell’8,9%, superando il ritmo dell’export italiano nel suo complesso (+6,1%). Lo mette in evidenza in un report con focus elaborato dall’Ufficio studi sull’industria agroalimentare italiana Sace in vista della sua partecipazione a Cibus, alle Fiere di Parma da martedì 7 maggio.


Lo scorso anno le esportazioni di agroalimentare hanno registrato ancora una volta un valore record pari a 64,4 miliardi di euro, con un aumento del 6% circa. La spinta è arrivata soprattutto da alimentari e bevande (+6,8%), che compongono circa il 60% delle vendite del settore, ma non è mancato il supporto dei prodotti agricoli (+4,7%). Anche il 2024 è iniziato con un segnale positivo, grazie a un incremento del 12,9% registrato a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le prospettive per l’anno completo sono di un’espansione che si attesterà su livelli relativamente e fisiologicamente inferiori se confrontati con quegli degli scorsi anni ma comunque sostenuti. Le bevande – composte in prevalenza da vino – sono il principale comparto di export con una quota del 19%, malgrado nel 2023 abbiano registrato una crescita sotto la media (+2,5%). A trainare, invece, la performance delle esportazioni di agroalimentare sono stati altri prodotti tipici del made in Italy tra cui pasta e (soprattutto) prodotti da forno (+8,6%), latte e formaggi (+10,3%), preparazioni di ortaggi e frutta (+12,5%) e altre preparazioni alimentari (+13%), in cui rientrano salse e conserve (+21,8%). Sono rimaste stabili le vendite di grassi e oli, nonostante il marcato aumento dell’olio di oliva (+14,7%), mentre hanno riportato un rialzo contenuto quelle di frutta (+4,9%) e carni (+2,8%).


In termini di geografie di sbocco, le vendite italiane di agroalimentare sono dirette principalmente verso i mercati europei e quello statunitense. Questo aspetto riflette da un lato il brand made in Italy ormai consolidato in queste geografie, dall’altro l’elevato potere d’acquisto dei consumatori, oltre che – nel caso delle destinazioni europee – fattori di prossimità che favoriscono anche le esportazioni di quei prodotti caratterizzati da difficoltà di conservazione per periodi prolungati quali, ad esempio, i latticini. La Germania si conferma ancora una volta la prima destinazione per il settore, avendo accolto lo scorso anno oltre 10 miliardi di euro di agroalimentare italiano (pari al 16% del totale) e avendo segnato una crescita significativa – seppur leggermente sotto la media – negli ultimi cinque anni (+7,3%). In termini di comparti, il Paese è un grande consumatore di bevande, pasta e prodotti da forno, frutta e ortaggi. In particolare, circa un terzo di tutto l’export italiano di questi ultimi due è destinato al mercato tedesco. Segue la Francia con un peso dell’11% sul totale del settore e una crescita in linea con quella complessiva dell’ultimo quinquennio (+8,7%). Tra i prodotti maggiormente richiesti da Parigi si segnalano pasta e prodotti da forno, latte e latticini, nonché le bevande. Quasi un quinto di tutti i prodotti delle industrie lattiero-casearie esportati dall’Italia è diretto al mercato francese. Gli Stati Uniti, con 6,7 miliardi di euro di prodotti agroalimentari italiani importati, sono la terza geografia di sbocco per il settore; il comparto di gran lunga più rilevante è quello delle bevande (2,7 miliardi nel 2023), sebbene risultino significative anche le vendite di pasta e prodotti da forno e oli e grassi.


In ottica prospettica, grandi mercati in cui l’export italiano nell’ultimo quinquennio ha registrato buone performance, continuano a mostrare incrementi marcati in termini di spesa delle famiglie per beni alimentari. È il caso, ad esempio, di Stati Uniti, Cina e Germania, i maggiori importatori al mondo di prodotti agroalimentari (grazie anche, soprattutto per i primi due Paesi, a popolazioni numerose), in cui la spesa per questo tipo di beni è attesa crescere rispettivamente del 4,2%, 6,9% e 4,1% all’anno in media. Vi sono poi mercati ancora relativamente poco presidiati dall’export italiano ma che hanno mostrato grande dinamicità. Si tratta ad esempio di Vietnam (+10,2% all’anno in media tra 2024 e 2028), India (+9,3%) e Corea del Sud (+8,4%) in Asia, ma anche del Messico (+8,4%) in America Latina e della Polonia (+8,7%) in Europa. A livello regionale nel 2023 l’Emilia-Romagna si è confermata la principale regione esportatrice di prodotti agroalimentari, con un peso del 18,2% sul totale delle vendite italiane oltreconfine, grazie alla forte vocazione all’export di alimentari e bevande, in particolare dei prodotti delle industrie lattiero-casearie e della carne lavorata e conservata. Seguono Lombardia (16,2%), Veneto (14,9%) e Piemonte (13,8%), grazie a una dinamica positiva delle bevande. Inoltre, contrariamente a quanto avviene per le altre regioni, è interessante sottolineare come le vendite dei prodotti agricoli assumano una particolare rilevanza per la Puglia, la Liguria e la Sicilia, dove raggiungono oltre il 40% sul totale.

”Made in Dreams”, in sala film sull’italiano dietro Bank of America

”Made in Dreams”, in sala film sull’italiano dietro Bank of AmericaRoma, 6 mag. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima negli Stati Uniti lo scorso autunno, uscirà al cinema il 6 giugno (distribuito da Daitona) il documentario “Made in Dreams” di Valentina Signorelli e Cecilia Zoppelletto, sulla straordinaria vita di Amadeo Peter Giannini, fondatore di Bank of America e visionario d’altri tempi che ha contribuito alla nascita di Hollywood.


Il film, prodotto da Daitona e Preston Witman Productions per una co-produzione italo-inglese, ripercorre i momenti più importanti della vita di questo pioniere che finanziò il celebre film di Charlie Chaplin “Il monello”, “Accadde una notte” di Frank Capra, “Biancaneve” di Walt Disney, “Via col vento” di Victor Fleming, ma anche l’iconico ponte Golden Gate di San Francisco. Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e l’utilizzo di materiali di repertorio inediti, provenienti direttamente dall’Academy, la Library of Congress, il Bison Archives e l’Istituto Luce, il documentario offre il ritratto intimo e coinvolgente di una figura chiave del Novecento.


Nato da una famiglia di migranti, A.P. Giannini si è fatto strada nel mondo della finanza grazie ad una visione etica, progressista ed inclusiva. Sarà grazie a lui, infatti, che milioni di migranti riusciranno a realizzare il cosiddetto sogno americano, usufruendo di prestiti che altrimenti nessuno gli avrebbe concesso. E l’accurato lavoro di ricostruzione storica compiuto dalle registe include anche testimonianze di queste famiglie aiutate da Giannini proprio durante alcune delle peggiori crisi economiche mondiali.


L’incedere narrativo è scandito dall’alternanza di immagini di repertorio e interviste, in cui la voce di Giorgio Cantarini (La vita è bella, Il gladiatore) che nel film è Dago, lo stereotipo dell’immigrato italiano negli Stati Uniti, accompagna lo spettatore alla riscoperta di un’America forse dimenticata, quella dei sogni appunto. Il film uscirà in Italia in occasione del 120esimo anniversario della fondazione di Bank of Italy.

Auto elettriche, tedesca Infineon fornirà chip a Xiaomi

Auto elettriche, tedesca Infineon fornirà chip a XiaomiRoma, 6 mag. (askanews) – Il principale produttore tedesco di chip Infineon ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per fornire al produttore cinese di veicoli elettrici cinese Xiaomi semiconduttori di potenza avanzati fino al 2027.


Infineon ha dichiarato che fornirà alle auto elettriche di Xiaomi i suoi chip e moduli in carburo di silicio (SiC). Il produttore tedesco ha dichiarato che la collaborazione può “rafforzare la posizione di Infineon come leader di mercato globale nei semiconduttori per l’automotive”. Xiaomi, che è anche il terzo più grande produttore di smartphone al mondo, ha lanciato sul mercato il suo primo veicolo elettrico – il SU7 Max – a marzo.


Huang Zhenyu, vicepresidente di Xiaomi EV e direttore generale delle sue catene di approvvigionamento, ha dichiarato che il rafforzamento dei legami con Infineon non solo “aiuterà a stabilizzare la fornitura di carburo di silicio per Xiaomi EV, ma ci aiuterà anche a costruire un’auto di lusso ad alte prestazioni, sicura e affidabile con funzionalità all’avanguardia per i nostri clienti”. Infineon sta espandendo la sua produzione di SiC a Kulim, Malaysia, e a Villach, Austria, e ha anche firmato accordi per fornire tali chip ai produttori di automobili Stellantis, Hyundai Motor e Kia.

Arte e IA, a Roma la mostra “Nuovo Rinascimento”

Arte e IA, a Roma la mostra “Nuovo Rinascimento”Roma, 6 mag. (askanews) – “Nuovo Rinascimento” è la mostra dell’artista venezuelano Pedro Sandoval che segna un nuovo importante capitolo per la storia dell’arte: per la prima volta, infatti, un artista d’avanguardia ha impiegato la tecnologia e l’intelligenza artificiale per creare opere che in futuro potremo ammirare nei grandi musei in giro per il mondo.


Venticinque opere del Rinascimento italiano vengono reinterpretate da Sandoval in chiave pop art, dando vita alla prima mostra Phygital della storia. Immagini rinascimentali e contemporanee si fondono, grazie a un minuzioso lavoro di stampata al laser a 28 colori e ritocchi a mano, ed esprimono la visione che l’artista ha della figura umana e delle nuove frontiere dell’arte. L’azienda romana Media Engineering, specializzata nella realizzazione di ologrammi, software e applicazioni all’avanguardia, ha fornito un contributo concreto alla realizzazione della prima esposizione Phygital nella storia dell’arte, elevando a un nuovo livello le possibilità di fruizione delle opere da parte dei visitatori.


“È stato un onore contribuire, con la nostra tecnologia, a rendere ancora più speciale questo progetto artistico innovativo. Abbiamo supportato le magnifiche creazioni di Sandoval arricchendo l’esperienza dei visitatori con un cubo immersivo, per immergerli direttamente nell’essenza stessa dell’opera. Il cubo, grazie all’impiego di tecnologie immersive, effetti sonori ed effetti 4D, come il vento simulato, rende l’opera generata con AI una vera e propria avventura a 360°” racconta Antonio Franzese, Ceo di Media Engineering. “La fonte d’ispirazione di Sandoval, per la sua mostra Rinascimento Digitale, è Leonardo Da Vinci. Il nostro team ha quindi creato un avatar olografico della madre dell’artista, Caterina, che interagisce con i visitatori, li accoglie nella stanza immersiva, ed è pronta a rispondere a qualsiasi curiosità riguardante suo figlio”.


Arte e intelligenza artificiale, un connubio di successo che apre infinite possibilità, sia per gli artisti che per il pubblico. L’inizio di questa nuova frontiera risale al 2018, quando da Christie’s New York viene battuta all’asta per 432.500 dollari la prima opera d’arte generata dall’AI, Portrait of Edmond Belamy, del collettivo francese Obvius. Un vero e proprio trionfo, considerando che l’opera è stata aggiudicata per 40 volte il prezzo stimato. Ma come funziona l’AI nel settore dell’arte? “Il processo creativo è diverso da quello completamente umano e di tipo manuale: come in altri settori, anche in questo caso la macchina impara per apprendimento enormi dataset: parliamo di miliardi di dati, molti di più di quelli che il cervello umano è in grado di memorizzare e rielaborare in maniera creativa. L’artista e il suo team di programmatori entrano in gioco quando forniscono alla macchina output in grado di creare opere sempre diverse. Questo significa che non si tratta di collage di opere esistenti, ma di un collage di pixel esistenti che si completano con i meccanismi di apprendimento della macchina stessa” conclude l’esperto Antonio Franzese, Ceo di Media Engineering.


La mostra “Nuovo rinascimento” è visitabile in via del Babuino 79 a Roma, sede della prima galleria internazionale di pop art capitolina, e vi rimarrà fino alla fine del 2024.

Ucraina, Conte: esercitazioni nucleari Russia, è logica escalation

Ucraina, Conte: esercitazioni nucleari Russia, è logica escalationRoma, 6 mag. (askanews) – “A Gioia del Colle sono stato avvicinato da un signore. Mi ha preso il braccio e mi ha pregato: ‘Presidente, ho due figli militari. Ho paura che debbano andare al fronte’. Avrei voluto rassicurarlo e dire che questa prospettiva non è nell’ordine delle cose. Ma chi davvero può escluderlo? Alla fine non ho avuto la forza di rassicurarlo”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“La strategia dell’escalation militare, la sola che la Nato sta perseguendo con la piena complicità dei nostri governanti – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – ci sta portando a questo. Stiamo inviando in Ucraina armi ad oltranza. Da ultimo anche missili a lunga gittata. Ora però mancano gli uomini e il dibattito è sull’invio di truppe. La Russia oggi risponde con esercitazioni per usare armi nucleari. Tutto prevedibile. Tutto iscritto nella ferrea logica dell’escalation militare”. “C’è chi pensa – ha osservato ancora Conte – che le elezioni europee siano inutili, che quel fine settimana si possa andare al mare. Io capisco la disillusione e la sfiducia. Ma siamo a un bivio e dobbiamo fidare un segnale forte. Se tutte le risorse le avessimo investite da subito in negoziati di pace oggi staremmo a scrivere pagine diverse della storia. Fermiamoli. Fermiamoli con il gesto più semplice e democratico che esista. Fermiamoli con il voto e lavoriamo tutti insieme per un orizzonte di pace e di reciproca sicurezza. Facciamo contare chi vuole un’Europa e un’Italia per la pace”, ha concluso il leader del M5S aggiungendo al post l’hashag della sua campagna elettorale: “#LItaliaCheConta”.