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Autore: Redazione StudioNews

Campari perfeziona acquisizione del cognac Courvoisier per 1,08 mld euro

Campari perfeziona acquisizione del cognac Courvoisier per 1,08 mld euroMilano, 30 apr. (askanews) – Campari ha perfezionato l’acquisizione del cognac Courvoisier, al prezzo di 1,08 miliardi di euro. Una nota specifica che è stata completata l’acquisizione “del 100% di Beam Holdings France rinominata Courvoisier Holding France che a sua volta possiede il 100% di Courvoisier proprietaria del marchio”.


Il 14 dicembre scorso, Campari aveva intrapreso trattative esclusive con Beam Suntory al quale era stata concessa un’opzione di vendita. Il prezzo di acquisto ammonta a 1,17 miliardi di dollari pari a 1,08 miliardi di euro dopo la copertura del tasso di cambio. Al perfezionamento il valore contabile del magazzino di liquido in invecchiamento stimato al 30 aprile 2024 e incluso nel prezzo pagato è di 410 milioni di dollari. Oltre al prezzo pagato, Campari verserà al venditore un importo stimato di 30 milioni di dollari (28 milioni di euro al tasso di cambio alla data di perfezionamento dell’operazione), relativo alle scorte di prodotto finito nelle società commerciali del venditore, secondo un accordo di trasferimento del magazzino. Pertanto, l’enterprise value iniziale è di 1,20 miliardi di dollari (1,11 miliardi di euro) corrispondente alla somma del suddetto prezzo di acquisto pagato e del valore dell’inventario di prodotti finiti. Essendo previsto un earn-out massimo di 120 milioni di dollari(112 milioni di euro al tasso di cambio alla data di perfezionamento) pagabile nel 2029, l’enterprise value totale è confermato a 1,32 miliardi di dollari (1,22 miliardi di euro).


Il prezzo di acquisto e l’inventario di prodotti finiti sono ancora soggetti ai consueti meccanismi di adeguamento del prezzo, da calcolarsi nei prossimi 90 giorni. La transazione è stata finanziata in cash utilizzando le risorse disponibili del gruppo risultanti dall’offerta combinata di nuove azioni emesse (650 milioni di euro) e dall’offerta di obbligazioni convertibili (550 milioni) indirizzata agli investitori qualificati il 10 gennaio 2024. L’effetto del consolidamento di questa acquisizione si rifletterà nei risultati finanziari di Campari Group a partire dalla data di perfezionamento.

”Frutta malinconia” nuovo singolo inedito di Francesco Gabbani

”Frutta malinconia” nuovo singolo inedito di Francesco GabbaniMilano, 30 apr. (askanews) – Francesco Gabbani, cantautore, polistrumentista e artista multiplatino, ha annunciato oggi l’uscita di un nuovo singolo inedito dal titolo “Frutta malinconia” (BMG), che uscirà nelle radio e sulle piattaforme digitali venerdì 3 maggio (https://gabbani.lnk.to/fruttamalinconia).


“Frutta malinconia” è una canzone in pieno stile “gabbaniano”, è una specie di album fotografico con dentro ritagli di estati diverse, dalla polaroid alle immagini dell’intelligenza artificiale. E’ una canzone spensierata che si affaccia alle piacevolezze leggere della “frutta fresca” che un’estate può offrire, ma è anche uno scorcio sui tempi che stiamo vivendo, in cui la velocità e la frenesia delle nostre vite e della comunicazione non concedono tempo all’approfondimento. “Viviamo in uno scenario che tendenzialmente ci porta a desiderare quello che non abbiamo ed essere quello che non siamo” racconta Francesco Gabbani “Per vivere il presente con intensità emotiva non ci resta che crogiolarci in una malinconia terapeutica, nei ricordi belli e brutti, ma che rendono vere le emozioni del momento. Citando il grande autore Gabriel García Márquez: ciò che conta nella vita non è quello che ti succede ma quello che ricordi e come lo ricordi.”


Chicca del brano è l’inserimento del campione della voce di Giorgio Gaber (per gentile concessione della Fondazione Giorgio Gaber ed Edizioni Curci) estratta da una versione live di “Destra-sinistra”. “Frutta Malinconia”, prodotta da Katoo, è stata composta da Francesco Gabbani con la preziosa collaborazione di Filippo Gabbani e Pacifico ed è il primo tassello di un nuovo progetto discografico.


Francesco Gabbani sarà impegnato con un nuovo tour nei palazzetti che prenderà il via il 19 dicembre 2024 dal Forum di Milano e proseguirà nel 2025 a Firenze e Padova Il tour, il cui titolo rimane ancora segreto e verrà svelato più avanti, è prodotto da A1 concerti e i biglietti sono disponibili in prevendita su ticketone (www.ticketone.it/artist/francesco-gabbani). Il calendario del tour è in aggiornamento, di seguito gli appuntamenti confermati: Per questo suo ritorno nei palazzetti, Francesco sta preparando un concerto speciale che prevede un allestimento inedito con cui presenterà uno spettacolo che racchiude dieci anni di musica, dai suoi primi brani, ai successi sanremesi, alle canzoni che hanno emozionato e fatto ballare tutti quanti, fino a musica nuova.

Al via Grand tour del gusto, progetto da maggio a dicembre

Al via Grand tour del gusto, progetto da maggio a dicembreRoma, 30 apr. (askanews) – Prosegue il viaggio degli Ambasciatori del Gusto all’insegna della promozione della cultura enogastronomica italiana e della valorizzazione dei territori.


L’associazione Italiana Ambasciatori del Gusto annuncia “Grand Tour Del Gusto Un Viaggio nei Sapori di Puglia, Basilicata e Calabria” un nuovo progetto ideato e realizzato internamente all’ente con il supporto del proprio Club dei Partner, che si svilupperà nelle tre Regioni da maggio a dicembre 2024. Protagoniste dell’iniziativa saranno 22 cene a più mani, realizzate nei ristoranti degli Associati coinvolti. Ogni cena sarà un’occasione straordinaria per promuovere l’identità e la peculiarità del territorio di appartenenza stimolando una maggiore consapevolezza, o anche una riscoperta, tra i partecipanti. Contestualmente, la sinergia in cucina tra diversi Ambasciatori del Gusto, darà voce ad un viaggio culinario corale che partendo dai piatti della tradizione locale giungerà ad una reinterpretazione moderna, di grande curiosità e fascino.


Ogni tappa del Tour sarà l’occasione per scoprire e valorizzare i prodotti e le tecnologie firmate dai membri del Club dei Partner AdG che contribuiranno alla realizzazione dei piatti proposti in menù.

Parma Alimentare porta a Cibus le eccellenza Ducali

Parma Alimentare porta a Cibus le eccellenza DucaliRoma, 30 apr. (askanews) – Parma Alimentare porta le eccellenze enogastronomiche Ducali a Cibus, dove organizzerà ogni giorno una ‘Merenda Parmigiana’ con alcuni dei migliori prodotti locali. È la novità presentata dal Consorzio, che dal 1976 promuove in tutto il mondo il settore agroalimentare parmense, in vista del 22esimo Salone Internazionale dell’Alimentazione, in programma alle Fiere di Parma dal 7 al 10 maggio.


Parma Alimentare sarà presente a Cibus attraverso una collettiva, che racchiude i Consorzi di Tutela di Salame Felino Igp, Coppa di Parma Igp e Culatta dell’Emilia, oltre a Caseificio Parma2064 e Salumificio Aurora. Una vetrina importante: l’edizione 2022 aveva registrato ben 60mila operatori professionali presenti, favorendo così incontri di business con i buyer esteri e più in generale nuove opportunità di sviluppo commerciale per la Gdo e il canale Ho.re.ca. che si ripeteranno anche quest’anno. La Merenda Parmigiana sarà servita tutti i giorni alle 16: oltre ai prodotti dei Consorzi, Parma Alimentare avrà anche la collaborazione dei Consorzi di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop e dei Vini dei Colli di Parma.


“L’export dell’agroalimentare parmense, nel 2023, ha registrato un fatturato da 2,7 miliardi di euro – spiega in una nota Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare – come Parma Alimentare, oltre alle iniziative all’estero, ritenevamo necessario promuovere i prodotti del territorio anche a Cibus, ovvero il più importante evento italiano dedicato all’agroalimentare. Sarà una grande opportunità per rafforzare le sinergie locali, accogliere le delegazioni business estere e far conoscere ancora di più la qualità dei nostri prodotti, che sono unici al mondo”.

”Le Giornate della luce”, Monica Guerritore presidente di giuria

”Le Giornate della luce”, Monica Guerritore presidente di giuriaRoma, 30 apr. (askanews) – Annunciati la giuria e il manifesto della decima edizione delle Giornate della Luce di Spilimbergo, in Friuli Venezia Giulia, in programma dall’1 al 9 giugno 2024. Il festival, ideato da Gloria De Antoni e da lei diretto con Donato Guerra, celebra da anni gli autori della fotografia, veri protagonisti della manifestazione, con proiezioni, masterclass, dibattiti, mostre e omaggi.


La giuria 2024, che assegnerà il premio “Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award” alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, sarà capitanata da Monica Guerritore, con lei in giuria Luan Ujkaj Amelio, autore della fotografia candidato al David di Donatello e ai Nastri d’argento con Hammamet e Il signore delle formiche. In giuria, con loro, Gianni Fiorito, che dal 1980 svolge l’attività di fotogiornalista con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana e meridionale italiana, documentando, tra l’altro, per le maggiori testate nazionali ed internazionali, il fenomeno camorristico e l’illegalità diffusa.


Completano la giuria Mateja Zorn, produttrice e responsabile del programma e dei progetti strategici presso il Kinoatelje e il giornalista critico cinematografico e autore televisivo Oreste De Fornari, autore di saggi tra gli altri, su Walt Disney, Truffaut, Sergio Leone. Reso noto anche il manifesto del festival di quest’anno, realizzato come di consueto, a partite da una foto di scena scattata, in questo caso da Claudio Iannone per il film Campo di battaglia di Gianni Amelio. Tra le location del Friuli Venezia Giulia che hanno ospitato il set del film Udine, Tolmezzo, Venzone, Cormons e Gorizia.


“Le Giornate della Luce” sono organizzate dall’Associazione Culturale Il Circolo di Spilimbergo e nel 2023 hanno avuto il sostegno di MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Città di Spilimbergo, Fondazione Friuli.

Mattarella in Calabria visita due aziende distretto agroalimentare

Mattarella in Calabria visita due aziende distretto agroalimentareRoma, 30 apr. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in Calabria dove sta visitando, insieme al ministro del Lavoro Calderone e al governatore della Regione Occhiuto, due aziende nel cuore del Distretto dell’agroalimentare del cosentino.


Al suo arrivo alla Gias di Mongrassano, Mattarella è stato salutato con applausi e motti “Viva il presidente”. Poi il capo dello Stato è ripartito alla volta di Castrovillari, dove avrà luogo la cerimonia ufficiale con il suo intervento alla vigilia della Festa dei lavoratori.

Assemblea agricoltori Coldiretti: da fauna selvatica 200 mln danni

Assemblea agricoltori Coldiretti: da fauna selvatica 200 mln danniRoma, 30 apr. (askanews) – La fauna selvatica incontrollata ha causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura italiana per circa duecento milioni di euro, con campi coltivati rasi letteralmente al suolo, a cui si aggiungono problemi causati dalle importazioni selvagge di cibo dall’estero, con costi di produzione andati alle stelle e prezzi pagati nei campi sotto i livelli di sopravvivenza.


E’ l’allarme lanciato dalle 96 assemblee organizzate in contemporanea dalla Coldiretti su tutto il territorio nazionale, con la partecipazione di oltre cinquantamila agricoltori. Una giornata cruciale per un’organizzazione che quest’anno festeggia i suoi ottanta anni. I danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti. Tra l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso. Per fare un esempio, spiega Coldiretti, un produttore di vino pregiato che ha avuto la vigna devastata da cinghiali si vedrà risarcire solo il semplice valore dell’uva.


Proprio i cinghiali sono il maggior pericolo anche per i cittadini, con 170 incidenti stradali con morti e feriti causati nel 2023 proprio dall’impatto con cinghiali e altri animali selvatici, secondo l’analisi Coldiretti su dati Asaps, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.

Allo Squero concerto de “La Venezia dimenticata” con L’Arte dell’Arco

Allo Squero concerto de “La Venezia dimenticata” con L’Arte dell’ArcoRoma, 30 apr. (askanews) – Prosegue la stagione concertistica de “Lo Squero” alla Fondazione Giorgio Cini, per Asolo Musica Veneto Musica, sull’Isola di San Giorgio. Nel prossimo concerto di sabato 4 maggio, intitolato “Venezia dimenticata”, torna il tema del mondo musicale veneziano con L’Arte dell’Arco di Federico Guglielmo, ensemble che con approccio costante di ricerca dedica particolare attenzione ai compositori della Repubblica Serenissima di Venezia.


Sul palco con Federico Guglielmo, violino e concertatore, Elisa Imbalzano, violino, Francesco Galligioni, violoncello, Diego Cantalupi, tiorba e chitarra barocca, Roberto Loreggian, clavicembalo. L’ensemble dalla pluriennale attività concertistica e discografica è specializzato nell’esecuzione filologica su strumenti antichi e dedito alla riscoperta e rivalutazione del repertorio barocco con particolare approfondimento della produzione veneziana e del melodramma del primo Settecento. Per l’occasione l’ensemble si cimenterà in un ventaglio di pagine di diversi compositori, da Giorgio Gentili a Padre Diogenio Bigaglia, da Tomaso Albinoni a Benedetto Marcello, Antonio Vivaldi e Giovanni Reali.


La Stagione dei Concerti 2024 è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, Centro Marca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Pro-Gest Group, Zanta pianoforti. Con biglietto integrato il pubblico avrà la possibilità di visitare il complesso monumentale della Fondazione Giorgio Cini, il Labirinto Borges, il Bosco con le Vatican Chapels e il Teatro Verde.

Zanzara Anopheles in Salento, Iss: no allarme su ritorno malaria

Zanzara Anopheles in Salento, Iss: no allarme su ritorno malariaRoma, 30 apr. (askanews) – Il ritrovamento lungo la costa salentina tra Lecce e Otranto, di una zanzara Anopheles sacharovi, rinvenuta in Italia dopo circa 50 anni dalla ultima segnalazione “non deve destare allarme per un possibile ritorno della malaria in Italia”. Così l’Istituto superiore di sanità in una nota.


Questa zanzara – scoperta grazie a una ricerca congiunta tra Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata e Azienda Sanitaria Nazionale (ASL) di Lecce pubblicata sulla rivista “Parasites and Vectors” – insieme ad un’altra specie, Anopheles labranchiae, era associata alla trasmissione della malaria prima che la malattia fosse eradicata dal paese nel 1970. La scoperta di Anopheles sacharovi – spiega l’Iss – non deve però destare allarme per un possibile ritorno della malaria in Italia in quanto le condizioni socio-economiche e igienico-sanitarie del nostro paese sono certamente molto diverse da quelle del passato. Inoltre una specifica Circolare Ministeriale dà chiare indicazioni per la costante sorveglianza dei casi umani di malaria importata e stabilisce gli interventi da mettere in atto sul territorio in presenza di presunti casi autoctoni. Certamente la scoperta è rilevante dal punto di vista scientifico e sanitario perché, dopo le opere di bonifica e la campagna di lotta antimalarica del secondo dopoguerra, questa zanzara era ritenuta ormai scomparsa dal nostro territorio. D’altro canto, – prosegue l’Iss – appare chiaro che la sorveglianza entomologica è di estrema importanza ed è necessaria per prevenire il rischio di reintroduzione di questa malattia nel nostro paese. Questa ricerca infatti, finanziata dal Ministero della Salute e recentemente anche da fondi del Pnrr, è stata avviata in Puglia e Basilicata sin dal 2018, in alcune aree storicamente endemiche per la malaria.


Fino ad ora erano state identificate solo Anopheles labranchiae, già segnalato in altre regioni italiane e ritrovato nel Gargano e nel Metaponto e Anopheles superpictus, ritenuto vettore secondario, presente in limitate aree della Basilicata. In entrambi i casi comunque le loro densità non sembrano epidemiologicamente rilevanti. Alla fine del 2022, il ritrovamento in un’area rurale del leccese di un unico esemplare adulto, identificato molecolarmente come Anopheles sacharovi, ha dato l’avvio, l’anno successivo, ad una indagine entomologica mirata a confermarne la presenza e a ricercarne i focolai larvali. Larve di questa specie sono state ritrovate in aree naturali e protette, a basso o nullo impatto antropico; questo fa ipotizzare una sua presenza residuale anche nei decenni passati e un possibile lento ripopolamento, favorito dalla minore pressione delle attività umane e dall’assenza di trattamenti pesticidi ad uso agricolo, oltre che dai fattori climatici favorevoli.


Il ritrovamento di questa zanzara – conclude l’Iss – conferma, ancora una volta, la necessità di mantenere alta l’attenzione e rafforzare tutte le misure di prevenzione, oltre al monitoraggio entomologico per la sorveglianza dell’”anofelismo residuo”, così come si sta già facendo per le altre malattie trasmesse da zanzare, quali la dengue o la West Nile, con il Piano di Sorveglianza Nazionale delle Arbovirosi.

Gianfranco Fini condannato a due anni e otto mesi per la casa Montecarlo

Gianfranco Fini condannato a due anni e otto mesi per la casa MontecarloRoma, 30 apr. (askanews) – Condannato due anni ed 8 mesi di reclusione l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, per l’accusa di riciclaggio in relazione alla vicenda della casa di Montecarlo.


I giudici della IV sezione del Tribunale di Roma hanno condannato a 5 anni per riciclaggio la signora Elisabetta Tulliani, compagna di Gianfranco Fini. Sei anni ha avuto il fratello di lei, Giancarlo, mentre il padre, Sergio, è stato condannato a 5 anni.  Al centro della vicenda giudiziaria c`è la vendita della casa di Montecarlo, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni
ad Alleanza Nazionale, che sarebbe stata acquistata, secondo l’accusa, da Giancarlo Tulliani attraverso società off-shore.