Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Crollo di 25 gradi, l’Italia ripiomba in inverno (e Milano riaccende i riscaldamenti)

Crollo di 25 gradi, l’Italia ripiomba in inverno (e Milano riaccende i riscaldamenti)Roma, 23 apr. (askanews) – Pieno inverno in primavera con un tracollo termico di 25 gradi in 8 giorni: domenica 14 aprile il termometro aveva raggiunto i 33 gradi all’ombra al Nord, lunedì 22 aprile in Pianura Padana ecco le massime ben sotto i 10 gradi.


Anche se i colpi di coda invernali rientrano nella normalità – come spiega Lorenzo Tedici, meteorologo del iLMeteo.it – sorprende l’estrema intensità del raffreddamento, decisamente marcato e non così frequente anche nelle mezze stagioni. Le aree polari e artiche, alla fine della lunga notte invernale, si presentano ancora molto fredde e sottozero, anche ad aprile, e possono influire sul clima europeo di primavera. Quest’anno, tra l’altro, la Scandinavia ha vissuto lunghi periodi gelidi e da record di freddo: -44,3 gradi il 5 gennaio 2024 in Finlandia e -23 gradi anche in piena città ad Oslo, tanto per citare due esempi evidenti. E nelle ultime settimane un po’ di questo freddo polare invernale è riuscito a resistere e, successivamente, a scendere di latitudine verso l’Italia, così l’irruzione scandinava ha portato la neve in collina, il termometro ad una singola cifra, il ritorno dei vestiti pesanti e delle tradizioni da pieno inverno. E il freddo continuerà per altre 48 ore, estendendosi anche verso il Centro e poi verso il Sud. Nelle prossime ore toccherà a tutto il Centro vivere una fase più rigida con altre nevicate sugli Appennini localmente sotto i 1000 metri. Il maltempo colpirà soprattutto il Triveneto con copiose nevicate sulle Alpi, tutto l’Appennino centro settentrionale con altri fiocchi, mentre le piogge bagneranno il Centro-Nord compresa la Sardegna fino a coinvolgere parte del Sud tirrenico in giornata. Le temperature massime più alte sono previste in Sicilia con 26 gradi, ultimo baluardo di resistenza all’affondo scandinavo. Baluardo che però crollerà: mercoledì 24 aprile il crollo termico raggiungerà anche il meridione. La massima scenderà sotto i 20 gradi ovunque con un calo anche di 10 gradi, ad esempio, a Siracusa si passerà da 26 a 16 come se niente fosse. La neve cadrà ancora sugli Appennini e al Nord-Est, mentre al Nord-Ovest è attesa una tregua strutturata: in giornata prevarranno le schiarite e, se al mattino farà freddo con diffuse e pericolose gelate tardive, durante il giorno toccheremo i 17-18 gradi tra Piemonte e Lombardia. Al Centro ed al Sud ombrelli aperti sul versante tirrenico e sulle Isole Maggiori.


Infine, dopo 3 giorni d’inverno, per la Festa della Liberazione, le temperature saliranno, anche se non mancheranno delle piogge. Al mattino il tempo sarà in prevalenza asciutto, dal pomeriggio pioverà su gran parte delle regioni centro meridionali tirreniche, specie a ridosso dei rilievi. Il Ponte del 25 aprile sarà comunque all’insegna del miglioramento con condizioni anche soleggiate, più miti e piacevoli: solo al Nord-Ovest avremo ancora precipitazioni diffuse a causa di una perturbazione in lento spostamento tra i Paesi Baschi e la Normandia; questo ciclone richiamerà correnti di Scirocco responsabili di piogge tra Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (da confermare vista la distanza temporale).


In sintesi, per il ponte del 25 aprile torneremo ad assaporare la primavera, ad eccezione delle regioni del Nord-Ovest italiano alle prese con la probabile perturbazione normanna, ma intanto ci saranno almeno tre giorni d’inverno. Un freddo tale che, ad esempio, a Milano si sono riaccesi i riscaldamenti. A seguito del brusco calo delle temperature registrato in questi giorni, infatti, il Comune di Milano ha riattivato gli impianti di riscaldamento nelle scuole e nelle case di edilizia residenziale pubblica.


In particolare, per quanto riguarda l’edilizia scolastica, gli impianti sono stati accesi in tutti i nidi, nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica, il Comune ha dato mandato al gestore, MM Spa, di riattivare i riscaldamenti nei modi e nei tempi previsti dalla normativa vigente fino a quando le temperature non torneranno a salire. I riscaldamenti possono essere messi in funzione, anche per periodi brevi, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria (quindi per 7 ore). La norma mette dunque in condizione cittadini e amministratori, in questi giorni in cui il termometro è sceso di diversi gradi al di sotto delle medie stagionali, di riaccendere i caloriferi.

Milano e il Duomo al centro delle mostre della Veneranda Fabbrica

Milano e il Duomo al centro delle mostre della Veneranda FabbricaMilano, 23 apr. (askanews) – Il Duomo di Milano, al centro della piazza cui dà il nome, è sin delle origini della tecnica fotografica uno dei soggetti maggiormente rappresentati. Punto di osservazione unico da cui ammirare la città, il Duomo è da sempre testimone degli straordinari cambiamenti sociali, culturali e urbanistici che hanno segnato Milano dal XIX secolo.


La Veneranda Fabbrica che, dal 1387, si occupa della tutela e della valorizzazione della Cattedrale, dedica un palinsesto di iniziative ed eventi culturali al profondo rapporto tra la Cattedrale e la fotografia, dal titolo Con gli occhi del Duomo, proponendo un racconto per immagini a partire dagli scatti conservati nella ricchissima Fototeca del suo Archivio, costituita da oltre 90.000 fototipi realizzati dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi mediante differenti procedimenti fotografici. Il progetto, a cura dell’Area Cultura e Conservazione della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano con la consulenza di Massimo Negri, patrocinato dal Ministero della cultura, da Regione Lombardia e dal Comune di Milano, è reso possibile grazie al sostegno di GetYourGuide quale Main Sponsor. La prima iniziativa del palinsesto è la mostra RITRATTO DUOMO. Storia fotografica della Cattedrale e della sua Fabbrica, allestita dal 23 aprile al 23 luglio 2024 nel Museo del Duomo di Milano (Piazza del Duomo), all’interno della Sala Gian Galeazzo, dedicata alle esposizioni temporanee. Preziose e inedite testimonianze d’epoca, accostate a spiragli di visioni contemporanee, illustreranno la storia, le persone e i profili urbani che la tecnica fotografica ha contribuito a eternare, marcando il legame indissolubile tra la Veneranda Fabbrica e la sua città.


Il percorso si chiude con un video in time-lapse avente ad oggetto l’evoluzione di Piazza Duomo dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri. Si tratta di una virtual production per rievocazione storica del Duomo di Milano realizzato da VideoZone, Partner Tecnico della mostra, a partire dagli elementi fotografici dell’Archivio della Veneranda Fabbrica. La mostra, realizzata anche con la collaborazione del Politecnico di Milano, è visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con ultimo accesso alle ore 18.10 (chiusura tutti i mercoledì – ad eccezione di mercoledì 24 aprile e 1° maggio – date in cui il museo resterà aperto), comprensiva di biglietto di ingresso al Museo del Duomo, è accessibile al costo di € 8,00. Scopri tutte le tipologie di biglietto di visita al Museo del Duomo e al Complesso Monumentale sul sito ufficiale duomomilano.it. Contemporaneamente, dal 23 aprile fino al 26 maggio 2024, Corso Vittorio Emanuele II ospiterà “Dalla memoria al futuro”. Il Duomo di Milano e la sua Fabbrica: un’esposizione con accesso libero che popolerà il percorso tra Piazza del Duomo e Piazza San Babila. Protagoniste assolute saranno fotografie di grande impatto provenienti dall’Archivio della Veneranda Fabbrica, riprodotte su pannelli. Il percorso, organizzato in “stanze”, sarà arricchito da brevi testi che proporranno suggestioni e curiosità sulla storia della Veneranda Fabbrica e del suo instancabile lavoro al servizio del Monumento. Inoltre, grazie alla collaborazione con IGPDecaux, Media Partner dell’iniziativa, un tram ATM “Darsena” sarà interamente decorato ed allestito – anche al suo interno – con le più belle immagini della mostra, promuovendo così, dal 23 aprile fino al 21 maggio 2024, il palinsesto “Con gli occhi del Duomo” tra le vie di Milano.


Queste le parole del Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano Fedele Confalonieri: “Il Duomo, da sempre, è l’immagine di Milano nel mondo. Per Hermann Melville, l’autore di Moby Dick, il Duomo è così vivo nella sua concretezza da esserne l”esecuzione’. Lo spirito milanese, con la propria creatività e il proprio dinamismo, ha nella Cattedrale il suo ritratto, scolpito nella pietra. Il Duomo, inoltre, è un eccezionale veicolo di comunicazione. Per secoli, ha viaggiato in Europa attraverso stampe e mappe, già anticipando l’identificazione tra Milano e la sua Cattedrale che sarebbe esplosa con l’invenzione della fotografia, poi del cinema e, infine, della televisione. L’immagine, nel caso del Duomo, non è solo memoria, ma è il filo che collega il passato al nostro presente e al futuro della città. Grazie, dunque, a Mons. Borgonovo, per averci reso partecipi di questo racconto nell’ambito dell’iniziativa Con gli occhi del Duomo”. “GetYourGuide è orgogliosa di essere parte di questa straordinaria iniziativa che mette in risalto la bellezza e la ricchezza culturale della nostra Italia. Come Main Sponsor, ci impegniamo a promuovere attivamente il patrimonio storico e artistico di Milano e del suo Duomo, offrendo a coloro che scelgono il nostro Paese come meta di viaggio un’opportunità unica di esplorare la città di Milano attraverso la lente affascinante della fotografia. Il nostro obiettivo è rendere accessibile e apprezzato il meglio che l’Italia ha da offrire, contribuendo così a far conoscere e amare il nostro paese in tutto il mondo”, ha sottolineato Francesca de Falco, Regional Manager di GetYourGuide.


Infine, per la terza iniziativa del palinsesto, con l’arrivo dell’estate e, a partire dal 6 giugno, con l’apertura serale delle Terrazze del Duomo il giovedì, l’esperienza di visita in tale suggestivo luogo sarà impreziosita dalla presenza di alcune riproduzioni di immagini dall’Archivio della Veneranda Fabbrica con vedute storiche sulla città, trasportando i visitatori verso uno straordinario confronto ieri/oggi della Cattedrale e del panorama circostante in cui si inserisce. Anche il cantiere perenne della Veneranda Fabbrica offrirà interessanti spunti di riflessione sull’evoluzione degli strumenti di lavoro, la manutenzione del marmo di Candoglia e il lavoro delle maestranze in quota.

Intossicati in 5 all’hotel Barberini a Roma, esalazioni di cloro dalla Spa

Intossicati in 5 all’hotel Barberini a Roma, esalazioni di cloro dalla SpaRoma, 23 apr. (askanews) – A Roma i vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina all’Hotel Barberini, in centro città: a causa di esalazioni di cloro provenienti dal locale tecnico a servizio della della Spa al piano inferiore dell’albergo, è stata evacuata l’intera struttura. Cinque persone, dipendenti dell’hotel, sono rimaste intossicate dai vapori e portate dal 118 in ospedale: una è ricoverata in codice rosso. Ancora in corso gli accertamenti. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, le forze dell’ordine e la polizia di Roma capitale.

Basilicata, Casellati: Fi cresce, accanto a simbolo c’è sempre il più

Basilicata, Casellati: Fi cresce, accanto a simbolo c’è sempre il piùPotenza, 23 apr. (askanews) – “C’è grande soddisfazione in Forza Italia per il risultato raggiunto alle elezioni regionali in Basilicata, passata dal 9% del 2019 al 13%”. Così la ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Casellati, coordinatrice regionale in Basilicata di Fi, a margine della conferenza stampa del neo rieletto presidente Vito Bardi.


“Abbiamo ottenuto 4 punti percentuali che danno l’idea di come Forza Italia sia in grande crescita ovunque. Qui come altrove accanto al simbolo di Forza Italia c’è sempre un più”, ha sottolineato Casellati che si è definita “lucana d’adozione”. “Si tratta di una tappa fondamentale in vista di diversi altri diversi appuntamenti elettorali, dalle comunali a Potenza fino alle europee”, ha aggiunto.


Sulla coalizione allargata che ha portato al successo Bardi, Casellati ha detto che “è stato un laboratorio che si è fondato su una linea di programma condiviso anche da altre forze politiche che a livello nazionale sono da un’altra parte. La questione dei programmi saranno molto importante anche in vista di altri assetti”.

Intesa Spallanzani-Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà

Intesa Spallanzani-Istituto Nazionale Salute Migrazioni e PovertàRoma, 23 apr. (askanews) – Lo Spallanzani e INMP – Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa “con l’obiettivo di promuovere attività ed azioni sinergiche in favore delle fasce più deboli di popolazione e contribuendo alla realizzazione del comune scopo di favorire ulteriormente l’accesso ai servizi sanitari e la fruizione degli stessi per attività di interesse comune”. I due istituti “intendono dare corso anche a progetti innovativi e pilota che riguarderanno attività, servizi ed iniziative volti a migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità, proteggere la vita e dare assistenza sanitaria e socio-sanitaria alle fasce più deboli della popolazione, ad anziani fragili, ai senza dimora, a persone con disabilità mentale e disagio psichico, migranti, richiedenti asilo e rifugiati”. I referenti per l’INMI sono la dr.ssa Valentina Mazzotta della UOC Immunodeficienze Virali, per l’area della prevenzione, diagnosi e cura di HIV e IST, e la dr.ssa Francesca Faraglia, della UOC Malattie Infettive ad Intensità di Cura, per l’area delle malattie infettive emergenti e sanità internazionale.


Così il Direttore generale dell’INMI #Spallanzani, dott. Angelo Aliquò: “Siamo felici e orgogliosi di aver sottoscritto questo accordo. La collaborazione tra istituzioni pubbliche dovrebbe essere la normalità di un sistema sanitario nato per avere cura della salute di tutte le persone, per offrire servizi equi a beneficio soprattutto dei più fragili”.

A Margherita di Savoia seconda tappa progetto Confagri su saline

A Margherita di Savoia seconda tappa progetto Confagri su salineRoma, 23 apr. (askanews) – “Stiamo definendo una proposta di legge che fissi i criteri normativi di massima per assimilare la salicoltura marina con l’attività agricola. Il dialogo con il Governo, avviato a settembre a Roma a Palazzo della Valle, procede in questa direzione”. Così Filippo Schiavone, componente della Giunta nazionale di Confagricoltura, a Margherita di Savoia, dove si è svolta la seconda tappa del progetto “L’agricoltura coltiva il sale”, curato da Confagricoltura con le saline marine italiane.


Una tappa che accompagna il lavoro finalizzato al riconoscimento della coltivazione del sale marino come attività agricola, con una normativa mirata in tal senso. Il piano vede protagoniste, oltre alla Confederazione, le società di gestione delle Saline di mare italiane Atisale Spa (Puglia e Sardegna); Sosalt Spa e Isola Longa in Sicilia; Saline Ing. Luigi Conti Vecchi in Sardegna; Parco della Salina di Cervia in Emilia-Romagna. Ai soggetti firmatari si aggiungono inoltre, come sostenitori, le saline di Trapani Oro di Sicilia, Ettore e Infersa e Isola di Calcara. Numerose le istituzioni presenti oggi in Puglia, che hanno condiviso le finalità del progetto, auspicando un ruolo attivo anche da parte delle Regioni interessate. Per Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, “La presenza di oggi del mondo politico e delle istituzioni conferma la bontà del progetto. Quello che auspichiamo tutti in questa giornata di riflessione è un ruolo ancora maggiore della Puglia”.


“Ci sono tutte le condizioni perché questo progetto possa essere portato avanti a livello nazionale insieme ai colleghi delle altre Regioni – ha detto Gianluca Nardone, direttore assessorato all’Agricoltura della Puglia – Le saline potrebbero inoltre essere valorizzate attraverso il PSR”. “A Margherita di Savoia si trova la più grande salina d’Europa: 4.500 ettari, 500.000 tonnellate di sale prodotte annualmente, un centinaio di addetti che arrivano a 400 con l’indotto. La salina – ha spiegato il presidente di ATISALE SpA Bruno Franceschini – è riconosciuta come Riserva nazionale naturale ed è una realtà fortemente innovativa nel processo di produzione”.


“L’attività di salicoltura marina – ha evidenziato Ciro Zeno, capo progetto – è assimilabile a quella agricola per molti aspetti: l’uso del suolo e dell’acqua, la ciclicità della produzione legata ai fenomeni della natura e delle stagioni, la dipendenza dalle condizioni climatiche, i macchinari utilizzati e, soprattutto, il lavoro dell’uomo. A questi risvolti si aggiungono quelli economici, poiché la pratica della salicoltura genera e mantiene l’ecosistema e la biodiversità, e definisce i caratteri di ruralità dei territori interessati, valorizzandone anche il turismo”. In Italia sono presenti oltre 10.000 ettari di saline marine, con una produzione annua di 1,2 milioni di tonnellate di sale (corrisponde a poco meno del 30% della produzione totale), per un valore di oltre 60 milioni di euro.

Confagri: bene Def semplificato, chiarire tassazione agroenergie

Confagri: bene Def semplificato, chiarire tassazione agroenergieRoma, 23 apr. (askanews) – Nell’audizione di ieri presso le Commissioni Congiunte di Bilancio sul Def, Confagricoltura ha evidenziato una evidente difficoltà delle imprese agricole nella loro tenuta competitiva, dovuta a varie motivazioni, tra le quali l’aumento dei costi. Secondo l’Istat, al netto delle variazioni dei prezzi, nel 2023 si riducono in volume la produzione dell’agricoltura (-1,4%) e, ancora di piu’, il valore aggiunto ai prezzi base (-2%); in calo anche le unita’ di lavoro (-4,9%).


Le stime hanno evidenziato per il settore primario una variazione piu’ moderata rispetto al 2022, con una graduale mitigazione degli effetti derivanti dall’instabilita’ dei mercati internazionali delle materie prime agricole e dei prodotti energetici. Tuttavia, l’andamento e’ stato fortemente influenzato dai fattori climatici avversi che hanno compromesso molte colture. L’annata, infatti, è risultata negativa (-2,4% in volume). La decisione del Governo di presentare la versione semplificata del DEF, senza quadro programmatico, accoglie un suggerimento della Commissione europea che Confagricoltura interpreta con favore. Ciò consentirà, infatti, di concentrarsi sui problemi oggettivi che l’Italia dovrà affrontare e che condizioneranno le scelte in tema di politica di bilancio per i prossimi anni.


“Risulta necessario creare interventi che diano una spinta rapida e mirata agli investimenti e alla aggregazione. Nello specifico, servono incentivi al fine di massimizzare il contributo delle Banche nell’attuazione anche degli investimenti connessi al PNRR: rafforzare gli strumenti di garanzia pubblica a favore delle imprese, per mitigare l’aumento dei tassi di interesse e facilitare gli interventi degli Istituti di credito; implementare gli strumenti di finanza agevolata per erogare contributi a fondo perduto e in conto interessi sul modello, ad esempio, della cosiddetta ‘Nuova Sabatini’”, ha detto Alessandra Ausanio per Confagricoltura. La Confederazione ha posto l’accento su due elementi fondamentali: favorire l’aggregazione delle imprese agricole e agroalimentari attraverso lo strumento delle filiere intese come Reti di Impresa; incentivare le agroenergie come fonti rinnovabili.


“La crescita delle agroenergie rappresenta a nostro avviso lo strumento più efficace per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese nei diversi settori di produzione e un volano per la nostra economia”, ha proseguito Ausanio. L’inserimento tra le attività connesse della produzione di energia elettrica e calorica da fonti agroforestali e fotovoltaiche, di carburanti e prodotti chimici di origine agroforestale, costituirebbe il giusto riconoscimento alle imprese agricole del ruolo, sempre più determinante, che svolgono nel campo della produzione di energie da fonti rinnovabili, contribuendo in modo rilevante alla transizione ecologica in contrasto al climate change.


“Si fa quindi necessario un definitivo chiarimento relativo alla tassazione di biogas e biomasse, come richiesto da tempo da Confagricoltura”, ha concluso Ausanio. La Confederazione, infine, si è espressa in modo fermamente contrario alla tassazione sulla cessione del diritto di superficie, introdotta dall’ultima Legge di Bilancio, proponendo come correttivo l’esclusione dei contratti preliminari sottoscritti prima di dicembre 2024 e l’inserimento di una imposta sostitutiva.

Schillaci: Rete Istituti Zooprofilattici Sperimentali fondamentale in SSN

Schillaci: Rete Istituti Zooprofilattici Sperimentali fondamentale in SSNRoma, 23 apr. (askanews) – Una Rete di sicurezza sanitaria trasversale che, condividendo competenze e professionalità, parte dalla medicina veterinaria per arrivare a tutelare la salute dell’uomo, in un’ottica di prevenzione e con un approccio One Health lungo tutta la filiera.


È la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani (IIZZSS), che, per come è strutturata e per come opera, rappresenta un unicum in Europa. Nessun altro nel Vecchio Continente, infatti, ha numeri e presenza capillare sul territorio, come quelli che annovera la principale postazione italiana di controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica veterinaria. Ne fanno parte gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, delle Venezie, della Sardegna, di Lazio e Toscana, del Mezzogiorno, della Puglia e Basilicata, dell’Abruzzo e del Molise, della Sicilia, e dell’Umbria e delle Marche. Le attività sono distribuite in 10 sedi centrali, 90 sezioni diagnostiche periferiche. La Rete IIZZSS mette a disposizione della collettività oltre 4 mila persone, tra medici veterinari, chimici, biologi, ricercatori, personale tecnico-amministrativo e molte altre figure professionali, che sono quotidianamente impegnate con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini.


Al fianco del Ministero della Salute, delle Regioni e dell’intero Servizio Sanitario Nazionale le strutture della Rete orientano le politiche sanitarie sulla base di evidenze scientifiche. Dalla prevenzione e promozione della salute fino al contrasto alle epidemie ed alle malattie in genere per una salute a trecentosessanta gradi. Oggetto dell’attività dei laboratori degli IIZZSS è tutto ciò con cui quotidianamente le persone vengono a contatto e che può avere effetti sulla salute: dalle zoonosi alle sostanze chimiche nelle matrici ambientali e alimentari, dalla nutrizione umana a quella animale, lungo tutta la filiera. Ed è stato proprio il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, a sottolineare l’importanza del lavoro svolto dalla Rete degli Zooprofilattici: «È una componente fondamentale all’interno del sistema sanitario nazionale, che contribuisce in modo significativo alla salvaguardia della salute pubblica sia animale sia umana. Lungo la Penisola, la Rete degli Istituti Zooprofilattici rappresenta un presidio per la “salute unica” grazie alla missione multifunzionale: ricerca scientifica, servizi diagnostici, sorveglianza sulla diffusione delle malattie, formazione, supporto alle attività produttive. Questa eccellenza tutta italiana, che ci deve rendere orgogliosi, svolge un ruolo cruciale in medicina veterinaria garantendo elevati livelli di sicurezza per i cittadini».


«Ringraziamo il Ministro per il riconoscimento – afferma Antonia Ricci, presidente della Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani. La nostra mission è contribuire al benessere e alla salute dell’uomo attraverso l’applicazione delle scienze veterinarie utilizzando l’approccio One Health. Ricerca e innovazione sono fondamentali sotto il profilo della tutela della salute pubblica e animale e devono però trovare sostegno costante sotto forma di finanziamenti con un’attenzione sistematica alle tematiche che affrontiamo quotidianamente».

Al via in Alaska l’esercitazione internazionale Red Flag 24

Al via in Alaska l’esercitazione internazionale Red Flag 24Eilson (Alaska), 23 apr. (askanews) – Ha preso il via nella base aerea di Eielson, in Alaska, la Red Flag Alaska 24-1 (RF A 24-1), una delle esercitazioni aeree più complesse e realistiche a livello internazionale che vede impegnati anche piloti e specialisti dell’Aeronautica Militare, assieme ai colleghi delle Forze Aeree statunitensi, fino al prossimo 3 maggio.


L’Arma azzurra – spiega una news della Forza Armata sul proprio sito web – partecipa con un Reparto Autonomo di Volo (Large Force Element) di quattro tipologie di velivoli, alla loro prima esperienza in Alaska, in grado di esprimere un ampio spettro di capacità del potere aerospaziale. Si tratta di due diversi tipi di caccia (gli Eurofighter e gli F-35A), una piattaforma AEW – Airborne Early Warning con l’E-550 CAEW in grado di assicurare le funzioni di sorveglianza aerea e di comando e controllo e, infine, un velivolo tanker AAR (Air to Air Refuelling) KC-767A. Gli aerei italiani coinvolti sono tutti rischierati sulla base di Eielson, ad accezione del CAEW che è stato dislocato sul vicino aeroporto internazionale di Fairbanks, per questioni logistiche.


La Pacific Air Forces (PACAF) della United States Air Force (USAF) partecipa con F-16C, KC-135, KC-130J, KC-46 e E-3, ulteriori assetti da trasporto tattico e vari elicotteri. Alla Red Flag Alaska 24_1 partecipano inoltre l’AV-8N degli United States Marine Corps e l’EA-18G della United States Navy. L’esercitazione Red Flag Alaska, nata inizialmente con il nome di Cope Thunder, insieme alla Red Flag organizzata sulla base di Nellis, in Nevada, sono state ideate per consentire agli equipaggi di volo di addestrarsi nel combattimento aereo avanzato, esercitandosi in missioni con un contesto estremamente realistico e scenari di tipo A2AD (Anti Access Area Denial).


Nelle prossime due settimane, piloti italiani e statunitensi avranno quindi la possibilità di esercitarsi in missioni aeree complesse, con oltre cento sortite giornaliere, caratterizzate da un livello di difficoltà elevato, con la presenza di minacce Air to Air, equipaggiate con armamento moderno e con una nutrita schiera missilistica (SAM), pienamente integrata in uno scenario addestrativo che permette di sfruttare al meglio le potenzialità degli assetti presenti e di replicare situazioni reali. Durante un’esercitazione di volo come la Red Flag Alaska 24-1, si sperimenta una progressione nella sfida in modo che tutti i partecipanti possano condividere idee e lezioni apprese, al fine di utilizzare al meglio le capacità di ciascuna piattaforma impiegata, raggiungendo così l’obiettivo finale, tutti i vari task assegnati alla missione di volo, nel modo più efficace. I partecipanti alla Red Flag Alaska sono organizzati in forze difensive (c.d. Blue Air) e forze offensive (c.d. Adversary), che vengono utilizzate come strumento per addestrare la componente Blue Air.


Al culmine dell’esercitazione, possono operare contemporaneamente fino a 70 fighter nello stesso spazio aereo. Durante la Red Flag Alaska 24-1 saranno condotte due missioni aeree ogni giorno. Tutte le esercitazioni si svolgono nel Joint Pacific Range Complex sopra l’Alaska, uno spazio aereo molto vasto, disponibile con poche restrizioni, costituito da estese aree dedicate ad operazioni militari, spazi aerei per uso speciale e poligoni di tiro aereo per un’area totale di oltre 67.000 miglia quadrate (equivalenti a circa 174.000 km quadrati) che consente a tutti i partecipanti di operare ogni sistema d’arma quasi senza limitazioni. La Red Flag Alaska si configura come uno degli scenari più realistici al mondo nello sviluppare l’integrazione e la sinergia degli assetti aerei presenti, per lo svolgimento di operazioni aeree complesse. I velivoli caccia italiani presenti a Eielson effettueranno in tale contesto sia missioni di penetrazione in territorio avversario, c.d. di Air Interdiction, che missioni di supporto alle forze di terra, oltre a cooperare nelle missioni per il recupero di personale in territorio ostile. Si tratta di un contesto esercitativo definito non a caso “complesso” per via dell’elevato numero di velivoli che vi prendono parte e dello scenario di crisi riprodotto. La Red Flag Alaska è organizzata quattro volte l’anno, presso le basi aeree di Eielson e di Elmendorf, dalla PACAF (Pacific Air Force) della United States Air Force. Tale esercitazione, originariamente chiamata Cope Thunder, fu trasferita a Eielson dalla base aerea di Clark, nelle Filippine, nel 1992, dopo che l’eruzione del Monte Pinatubo il 15 giugno 1991 costrinse alla riduzione delle operazioni. Cope Thunder è stata rinominata Red Flag Alaska nel 2006, per aver nel tempo acquisito la complessità dell’esercitazione omonima denominata Red Flag ed organizzata a Nellis AFB (NV), pur distinguendola da essa per lo spazio aereo a disposizione.

Autonomia, Bardi: sì a riforma che non penalizzi la Basilicata

Autonomia, Bardi: sì a riforma che non penalizzi la BasilicataPotenza, 23 apr. (askanews) – “Noi siamo per un’autonomia differenziata a determinate condizioni: non deve penalizzare nessuno e in particolare la Regione Basilicata, ci devono essere livelli essenziali di prestazioni uguali al Nord come al Sud. Saremo i fautori di questa autonomia ma oppositori se non saranno garantite queste condizioni”. Lo ha detto il neo presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, durante la conferenza stampa a Potenza, alla presenza della ministra Maria Elisabetta Casellati, coordinatrice regionale di Fi.