Ue,Meloni denuncia: stop Conferenza Conservatori a Bruxelles sgomentaBruxelles, 16 apr. (askanews) – “Ciò che sta accadendo a Bruxelles ci lascia increduli e sgomenti. Il sindaco di uno dei comuni della capitale belga ha vietato una conferenza, alla quale dovrebbero partecipare capi di governo, parlamentari nazionali ed europei. In seguito all’ordine, la polizia ha impedito fisicamente a ospiti e relatori di poter accedere alla conferenza”. Lo ha afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presidente del gruppo Ecr, dopo la sospensione dei lavori della Conferenza sul conservatorismo nazionale in programma e domani nella capitale belga.
“Ho immediatamente chiesto al primo ministro belga Alexander De Croo – aggiunge – di seguire quanto stava accadendo e lo ringrazio per la sua posizione tempestiva e chiara contro l’odiosa oppressione della libertà di espressione che ha luogo a Bruxelles. A tutte le vittime di questo ingiustificabile abuso, in particolare ai membri dell’ECR presenti, va la mia totale solidarietà”.
Schlein al lavoro su liste ma chiusura entro domenica non è certaRoma, 16 apr. (askanews) – L’obiettivo è chiudere le liste entro la direzione Pd fissata per domenica 21, ma non è ancora certo che il lavoro sarà completato per quella data. Elly Schlein è ancora alle prese con la definizione delle candidature per le europee, la sua stessa collocazione in lista è ancora oggetto di riflessione con il resto del partito e la quadratura del cerchio potrebbe richiedere più tempo. La leader dem, peraltro, domani sarà a Bruxelles, poi giovedì a Potenza per un comizio e solo a ridosso della direzione potrebbe dedicarsi esclusivamente al dossier.
Insomma, tornano in campo le ipotesi più disparate: dal rinvio della direzione alla riunione “in due tempi”: domenica per definire lo ‘schema’ delle candidature, e magari le teste di lista, e poi prima della fine di aprile la riunione finale per mettere il timbro sull’elenco completo dei nomi che correranno per un seggio in Europa. Schlein, allo stato, viene data come probabile capolista nelle isole e al centro, seguita nel primo caso da Antonio Nicita e nel secondo da uno tra Nicola Zingaretti e l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio.
Ma, appunto, sono tante le variabili da tenere in considerazione.Ci sono gli europarlamentari uscenti (quasi tutti della minoranza) che chiedono la ricandidatura, ma bisogna anche trovare posto a quella ‘società civile’ che Schlein in un primo momento avrebbe voluto candidare ovunque come capolista (al momento è certa solo Lucia Annunziata al sud, mentre potrebbe esserci Cecilia Strada nel nord-ovest). Spinge poi il ‘partito dei sindaci’ – da Gori a Nardella, passando per Ricci e Decaro (numero due al sud). E chiedono spazio anche i dirigenti del partito. Temi di cui si parla da settimane, ma a questo punto i giorni che mancano alla direzione sono pochi. Si lavora per chiudere tutto entro domenica, ripetono dal Pd. Ma alla fine potrebbe servire qualche giorno in più.
Ambiente, Lombardia amplia parchi del Monte Barro e MontevecchiaMilano, 16 apr. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità l’ampliamento dei confini del Parco regionale del Monte Barro e del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, in provincia di Lecco. Con l’attuazione del provvedimento, la superficie del Parco regionale del Monte Barro aumenterà del 14,45%, conquistando circa 93 ettari in più, mentre quello di Montevecchia conterà su ulteriori 837,33 ettari (28,14% in più rispetto alle attuali dimensioni). La superficie complessiva di due Parchi, comprensivi dell’incremento, diventerà rispettivamente di 737,76 ettari per il primo e 3.808,80 ettari per il secondo.
La legge, giunta in Aula consiliare dopo l’approvazione unanime in Commissione Territorio, rappresenta un provvedimento significativo per il patrimonio naturalistico lombardo e risponde all’obiettivo di Regione Lombardia di innalzare la percentuale di superficie tutelata. I parchi, è stato sottolineato durante il dibattito, sono una risorsa fondamentale e, se adeguatamente valorizzati, possono generare occupazione e costituire opportunità di contrasto allo spopolamento delle aree interne. Nello specifico le nuove norme riguardano l’ampliamento dei confini del Parco del Monte Barro nei Comuni di Garlate e Valmadrera e del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone nei Comuni di Airuno, Merate, Olgiate Molgora e Valgreghentino. Relativamente al solo Parco di Montevecchia, vengono inoltre coinvolti Merate e Missaglia.
Meloni vola a Tunisi, focus su Piano Mattei e migrantiBruxelles, 16 apr. (askanews) – Visita lampo a Tunisi domani mattina per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa poi nel pomeriggio a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario. Quella di domani è la quarta missione della premier in Tunisia, la prima nell’ambito del Piano Mattei.
Il governo, sottolineano fonti italiane, è “fortemente impegnato” a sostenere la Tunisia, ritenuta una “tassello fondamentale” della stabilità del Mediterraneo e del Nord Africa con cui Roma intrattiene storiche relazioni. Per questo – viene ricordato – l’Italia è anche attiva nel promuovere relazioni positive tra l’Unione Europea e la Tunisia a sostegno del Memorandum firmato il 16 luglio 2023. La cooperazione tra i due Paesi coinvolge molti ambiti e per questo Meloni sarà accompagnata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. A questa seguiranno nelle prossime settimane ulteriori missioni. Domani Meloni e il presidente tunisino Kais Saied si confronteranno sui principali ambiti di cooperazione bilaterale: attuazione del Piano Mattei per l’Africa, cooperazione in materia migratoria, cooperazione energetica ed economica. Nell’ambito del Piano Mattei, in cui la Tunisia è ritenuto Paese “prioritario”, saranno firmati tre strumenti: un accordo sul sostegno diretto al bilancio dello Stato a sostegno dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili; una linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine; un Protocollo d’Intesa tra Ministro dell’Università e della Ricerca italiano e l’omologo Ministero tunisino che fornirà il quadro per la cooperazione in questo ambito tra le due nazioni.
La cooperazione in materia migratoria – sottolineano le fonti – rimane un aspetto “centrale” del rapporto tra Italia e Tunisia ed è “fondamentale che le Autorità tunisine continuino nella loro azione di contrasto al traffico e alla tratta di esseri umani e di contenimento delle partenze irregolari”. Da parte sua l’Italia è impegnata ad assicurare la mobilità legale per motivi di lavoro: il 20 ottobre 2023 è stato firmato un Memorandum tra Italia e Tunisia in questo ambito, il primo della nazione. Il partenariato Italia-Tunisia investe anche l’ambito economico: l’Italia è stabilmente il primo fornitore e il secondo mercato di sbocco e sono circa 900 le aziende italiane attive nel Paese. Un progetto strategico in corso è quello per il cavo elettrico sottomarino ELMED, il primo a connettere le reti elettriche di Africa ed Europa, apripista di futuri ulteriori investimenti nel campo delle energie rinnovabili.
IA, la Lombardia investe 30 mln in progetto per guidarne sviluppoMilano, 16 apr. (askanews) – Con la prima riunione del tavolo tecnico di cui fanno parte oltre 100 esperti e presieduto dall’assessore regionale lombardo all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, inizia ufficialmente il percorso sull’intelligenza artificiale voluto dalla Giunta regionale della Lombardia per creare le condizioni di sistema per cogliere le opportunità offerte da questo ‘treno tecnologico’.
“Lo facciamo senza paura, ma con grande senso di responsabilità – ha detto l’assessore – mettendo subito sul piatto 30 milioni di euro. Il nostro è un territorio che ha l’innovazione nel Dna e sappiamo che siamo già immersi in un’era di transizione e trasformazione, che porta con sé sfide inedite”. L’Intelligenza Artificiale contribuirà sempre più alla crescita del Pil a maggior ragione per chi saprà collocarsi in modo efficace nel contesto in evoluzione. E, dal quadro presentato oggi, l’Italia non sta ancora tenendo il ritmo essendo largamente fuori dalla top ten dei Paesi investitori in IA negli ultimi cinque anni.
In questo quadro la Lombardia vuole fare la sua parte e invertire il trend nazionale, contribuendo non solo a recuperare un gap, ma anche a spostare l’asticella più in alto. “Abbiamo a disposizione un tessuto di fondi di investimento attenti e pronti a sostenere iniziative audaci, università e centri di ricerca che – ha continuato l’assessore – sono fucine di talenti e ricerca, ospedali riconosciuti a livello mondiale capaci di ricerca traslazionale avanzata, grandi aziende che sono leader nei loro settori e un ecosistema di startup unico nel panorama italiano. Su questi asset vogliamo consolidare la nostra capacità competitiva sull’intelligenza artificiale e il nostro posizionamento strategico a livello globale”.
Vino, Brunello booster per economia: 153 mln contributo su territorioMilano, 16 apr. (askanews) – “Da sempre Montalcino vive un rapporto simbiotico con il vino: una comunità agricola tra le più virtuose a livello nazionale insediata in un ecosistema in cui il Brunello fa da traino. Di fatto, l’enoturismo si è affermato proprio qui dove l’esperienza autentica del territorio non può che passare attraverso un calice: non è un caso che già nel 1948 fu proprio una Cantina di Montalcino ad aprire, per la prima volta in Italia, le porte ai visitatori, spianando la strada a quello che poi sarebbe diventato il fenomeno attuale. È da questo legame che nasce il brand oggi conosciuto in tutto il mondo”. Lo ha affermato il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci ad un convegno a Vinitaly dove una ricerca dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia ha preso in considerazione tre “wine history” dell’economia rurale a trazione enologica: Barolo, Etna e Montalcino.
Secondo l’analisi, che ha calcolato l’impatto prodotto dal vino sull’economia locale, ogni volta che a Montalcino viene aperta una bottiglia di Brunello si producono sul territorio 117 euro tra impatto diretto, indiretto e indotto (il quadruplo rispetto al valore di una bottiglia di vino franco Cantina), per un totale di circa 153 mln di euro l’anno. Si tratta di un vero e proprio effetto moltiplicatore che si riscontra anche nell’enoturismo e nei servizi ad esso connessi, dato che il borgo toscano è infatti una meta importantissima per i turisti winelover, di fatto raddoppiati negli ultimi otto anni. Qui si registrano più di 200mila presenze l’anno, di cui oltre la metà provenienti dall’estero. Le presenze e i soggiorni nel borgo toscano generano un giro d’affari di circa 80 mln di euro, per una spesa pro capite giornaliera, al netto dei viaggi, intorno ai 120 euro. Una ricchezza diffusa su tutto il territorio, che registra indicatori di reddito superiori alla media regionale (24.400 euro contro 21.100), in visibile aumento rispetto anche alla media italiana: +38% contro l’11% di crescita decennale.
Vino, Federvini: aziende siano messe in condizioni di fare dealcolatiMilano, 16 apr. (askanews) – “Rispetto ai vini dealcolati, stiamo assistendo alla nascita di una domanda dall’estero, crescente, in particolare da parte di un nuovo segmento, quello dei giovani, che sembrano guardare con curiosità queste categorie di prodotti. Secondo Federvini, è importante mettere le aziende nelle condizioni di intercettare e soddisfare le scelte dei consumatori producendo in Italia i dealcolati. La Federazione plaude all’apertura del ministro Lollobrigida che ha mostrato la volontà di portare avanti un dialogo per favorire regole chiare che permettano di affrontare il cambiamento”. Lo ha dichiarato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, ringraziando il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, “per l’attenzione e la vicinanza al settore delle bevande alcoliche e, in particolare, a quello dei vini”.
“Grazie all’eccellente lavoro del governo, l’Italia è stato il primo Paese a produrre un parere circostanziato al dossier degli ‘health warnings’ irlandesi fino al caso del decreto belga sulla pubblicità delle bevande alcoliche” ha proseguito Pallini, aggiungendo che “così come ricordiamo l’impegno del governo sull’etichettatura dei vini e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati che ha consentito una transizione graduale al nuovo sistema delle informazioni nutrizionali e lista degli ingredienti. La presenza delle istituzioni al Vinitaly in questi giorni – ha concluso – conferma la sensibilità del governo rispetto alle nostre tematiche e ai dossier che abbiamo sui tavoli europei”.
Caffè torrefatto: export vale 2,26 mld in crescita del 6,8% nel 2023Milano, 16 apr. (askanews) – Il comparto del caffè, nonostante le difficoltà degli ultimi anni, continua a registrare numeri positivi. Nel 2023 il caffè torrefatto è stato il quarto prodotto agroalimentare italiano più esportato, con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+6,8% rispetto all’anno precedente), pari al 3,5% dell’export agroalimentare, e un volume pari a oltre 285 mila tonnellate, stabile rispetto al 2022, trainato da un quarto trimestre particolarmente positivo che ha registrato una crescita sia in valore (+7,3%) sia in volume.
“Da oltre 400 anni la storia del caffè si lega con quella dell’Italia, accompagnando il nostro Paese verso il futuro. – ha dichiarato Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè – Grazie alla maestria dei nostri torrefattori e alla passione dei nostri baristi, il caffè italiano continua a rappresentare un’icona del nostro saper fare, un riconoscimento che ci ispira a lavorare sempre di più per portare questo rito verso nuove vette di eccellenza”. In realtà in Italia bisognerebbe parlare al plurale quando si pensa al caffè nelle sue differenti tipicità regionali: si va da quello valdostano, da gustare in compagnia con la caratteristica “grolla”, al “nero” triestino, passando per le varianti al rum che si trovano nelle Marche e in Toscana come la moretta fanese e il ponce livornese, e arrivando fino al caffè freddo leccese, con l’aggiunta di latte mandorla. Senza dimenticare, ovviamente, le tradizioni napoletane, dall’espresso passando per l’iconica caffettiera, fino al solidale “caffè sospeso”. E forse sono proprio queste diversità a rendere questa bevanda un orgoglio nazionale: per l’88% degli italiani, infatti, il caffè è un punto di forza del made in Italy.
Nonostante una storia lunga secoli, il caffè continua a trasformarsi per conquistare anche i più giovani. La tazzina in ceramica, sempre molto amata, ormai è solo uno dei “contenitori” con cui assaporarlo e lascia sempre più spazio anche a nuove tendenze che prevedono una preparazione “espressa”, e perfino ai bicchieri da cocktail, ideali per gustare l’espresso Martini. La versatilità del caffè si conferma anche attraverso i nuovi trend di preparazione: dal modaiolo “cold brew” alle nuove tecniche gourmet di fermentazione in barrique, fino ai mix con frutta fresca per sottolineare i profili aromatici originali del chicco di caffè. E grazie al genio e alla creatività italiani, la grande storia del caffè continua.
Fmi prevede aumento debito-Pil Italia: 2024 139,2%, 2025 140,4%Roma, 16 apr. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale prevede che l’Italia riduca il suo deficit di bilancio al 4,6% del Pil quest’anno, dal 7,2% del 2023, e poi al 3,2% nel 2025, e più in avanti al 3% (in linea quindi con la soglia stabilita dal Patto di stabilità e di crescita) sull’orizzonte 2029. Ma al tempo stesso, secondo una tabella inserita nel World Economic Outlook pubblicato oggi, l’istituzione di Washington prevede che il debito pubblico italiano salga al 139,2% del Pil quest’anno, dal 137,3% del 2023 e poi aumenti ulteriormente al 140,4% nel 2025 e, più avanti, al 144,9% nel 2029.
Lombardia, opposizioni lasciano Aula contro tagli fondi a disabiliMilano, 16 apr. (askanews) – Nel Consiglio regionale della Lombardia le opposizioni hanno abbandonato oggi i lavori del Consiglio regionale per protestare contro il presunto “disinteresse” della Giunta nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. “Ingiustificabile – hanno scritto in una nota i capigruppo di opposizione – che la piazza piena della manifestazione contro i tagli sulla disabilità non abbia trovato ascolto dalla maggioranza e dalla giunta Fontana. A ciò si aggiunge la gravissima decisione del Presidente del Consiglio regionale Federico Romani di convocare la seduta nel pomeriggio per evitare il confronto con le associazioni, così come da loro richiesto. Un grave, strappo istituzionale da parte di chi dovrebbe garantire il corretto e imparziale svolgimento dei lavori d’Aula”.