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Autore: Redazione StudioNews

Israele rassicura i Paesi arabi: la sua risposta all’attacco dell’Iran non li metterà in pericolo

Israele rassicura i Paesi arabi: la sua risposta all’attacco dell’Iran non li metterà in pericoloRoma, 16 apr. (askanews) – Israele ha rassicurato i Paesi arabi della regione che la sua risposta all’attacco dell’Iran non li metterà in pericolo. Lo ha riferito l’emittente pubblica Kan, mentre aumentano le preoccupazioni di diverse nazioni di essere giudicate responsabili da Teheran nel caso di un attacco di rappresaglia israeliano.


Secondo l’emittente, Israele ha informato i Paesi alleati come Giordania, Egitto e stati del Golfo che la sua risposta, quando arriverà, sarà effettuata in modo tale che l’Iran non possa coinvolgerli nella rappresaglia. La rassicurazione fornita da Israele ai Paesi limitrofi arriva dopo che domenica alti comandanti iraniani avevano avvertito che Israele e i suoi alleati avrebbero dovuto affrontare un attacco più grande in caso di rappresaglia contro gli oltre 300 droni e missili lanciati da Teheran nel fine settimana.

Vino, studio: in 20 anni più consumatori 18-34 anni, calano gli altri

Vino, studio: in 20 anni più consumatori 18-34 anni, calano gli altriMilano, 16 apr. (askanews) – In venti anni si registra un aumento della quota di consumatori di vino tra i 18 i e 34 anni e una riduzione nelle fasce 35-64enni e con almeno 65 anni. E’ uno dei dati principali che emergono dall’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis “Il consumo di vino per generazioni. Analogie e differenze dei modelli di consumo per età”, che è stato presentato alla 56esima edizione di Vinitaly a Veronafiere.


Lo studio fotografa l’evoluzione nel tempo del rapporto tra gli italiani e il vino, caratterizzato da “un consumo transgenerazionale e responsabile”. Il 67,7% dei giovani ama consumarlo in compagnia di altre persone, il 45,3% fuori casa e il 34,4% durante i pasti, mentre il 55,3% degli adulti ama berlo insieme con altri, il 55% associato al cibo, e il 34,5% fuori casa. Infine, per quanto riguarda gli anziani il consumo di vino durante i pasti arriva al 79,1%, quello in compagnia al 36%, mentre si riduce al 14,2% fuori casa. Dalla ricerca emerge inoltre che il 96,5% degli italiani preferisce il vino nazionale, quota che resta alta trasversalmente alle generazioni, e l’83,1% dei consumatori predilige vini Dop e Igp. Per il 96,2% il vino italiano rappresenta la qualità, per il 96,1% il gusto, per il 93,8% la tradizione, per il 92% l’identità e per l’84,4% la sostenibilità. Il 54,8% degli italiani afferma che la scelta di un buon vino lo emoziona: lo dichiara in particolare il 53,7% dei giovani, il 64,8% degli adulti e il 37,8% degli anziani. Il 93,8% pensa che si può educare a bere vino con moderazione e responsabilità: condivide tale convinzione l’88,4% dei giovani, il 94,3% degli adulti e il 96,9% degli anziani. Il 75,3% del campione (66,5% giovani, il 79,4% adulti e il 73,8% anziani) si dice infine contrario alle iniziative che demonizzano il vino, “health warning” in etichetta compresi.


L’Osservatorio del mondo agricolo Enpaia-Censis mette in luce inoltre che l’87,9% degli italiani apprezza molto le variazioni territoriali dei vini italiani, in particolare l’80% dei giovani, l’89,9% degli adulti e l’89,5% degli anziani. L’82,6% degli pensa che il cambiamento climatico modificherà anche i tipi di vino disponibili(l’83,2% dei giovani, l’82,1% degli adulti e l’83,1% degli anziani). Ma è alta la fiducia nella capacità delle imprese del settore di affrontare la sfida del cambiamento climatico e quella della sostenibilità: l’84,4% afferma infatti che il vino italiano rappresenta la sostenibilità (il 79,4% dei giovani, l’85,3% degli adulti e l’86,5% degli anziani). “Da questo studio emerge un elemento positivo, che è quello di un aumento del 5% dei giovani che bevono in modo consapevole vino, collegandolo indissolubilmente alla relazionalità e alla convivialità, tenendo conto della qualità e dell’indicazione geografica di provenienza: si tratta cioè di un consumo consapevole, responsabile e informato” ha commentato il presidente della Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza, spiegando che “gli adulti bevono vino in una modalità diversa, a pranzo e a cena, legandolo quindi a una convivialità più tradizionale. Si tratta comunque di un consumo transgenerazionale – ha concluso – che mette in evidenza come il vino sia un prodotto che accompagna intimamente lo stile di vita degli italiani”.


Nel 2010 le aziende agricole con coltivazione di vite erano 388.881 e sono diventate 255.514 nel 2020, con una riduzione di oltre il 34%. La superficie coltivata si è invece ridotta di solo il 5%, con un balzo del 44% degli ettari per azienda. In sintesi: meno aziende ma significativamente più ampie. Le imprese industriali impegnate nella produzione di vino sono anch’esse diminuite del 3% rispetto al 2012 (nel 2021 erano 1.775), mentre gli addetti sono aumentati di quasi quattromila unità (+22,6%). I prezzi del vino sono aumentati del +6,2% tra 2021 e 2023 ma al contempo hanno dovuto assorbire incrementi con crescita dei prezzi a doppia cifra: il +52,4% per l’energia, il +50,4% per concimi e ammendanti, il 28,6% per le sementi e il 22,3% per gli antiparassitari. Incrementi significativi, anche se non a doppia cifra, si registrano anche per la manutenzione e riparazione macchine (+8,9%), e per la manutenzione e riparazione fabbricati rurali (+5,9%).

Coldiretti: sbloccato credito imposta 4.0, ora Mimit emani decreto

Coldiretti: sbloccato credito imposta 4.0, ora Mimit emani decretoRoma, 16 apr. (askanews) – “È fondamentale aver sbloccato il credito d’imposta 4.0. Abbiamo chiesto e ottenuto dall’Agenzia delle Entrate un chiarimento per poter consentire alle imprese di utilizzare questo strumento, senza i blocchi che si erano venuti a creare nei giorni scorsi. Adesso è urgente che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emani il decreto per poter consentire l’utilizzo in compensazione dei crediti maturati nel 2023 e nel 2024”. Così Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, commenta la faq emanata dall’agenzia delle Entrate in merito all’utilizzo del credito d’imposta 4.0.


Il credito 4.0 è un sostegno agli investimenti “semplice e di largo utilizzo che va ancora rafforzato, perché risponde alle esigenze delle imprese”, spiega ancora. La risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 19 dello scorso 12 aprile, infatti, aveva bloccato la compensazione dei crediti d’imposta 4.0 relativi agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi realizzati prima del primo gennaio 2023 ma interconnessi dopo tale data. Il documento emanato dall’Amministrazione finanziaria aveva di fatto applicato in maniera più restrittiva le disposizioni contenute nel comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge n. 39 del 2024.


Su sollecitazione di Coldiretti, l’Agenzia delle entrate ha ripristinato la compensazione pubblicando una Faq, che prevede che possono essere utilizzati in compensazione i crediti d’imposta relativi agli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 31 dicembre 2022, a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) e dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 novembre 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).

Roma, Gualtieri: grazie a chi mi ha votato, romani sono risorsa

Roma, Gualtieri: grazie a chi mi ha votato, romani sono risorsaRoma, 16 apr. (askanews) – “Ringrazio chi mi ha votato perché il mio sicuramente è un lavoro faticoso, intenso, per usare un eufemismo: si è sottoposti a una certa pressione perché tutti si lamentano, tutti ti vogliono chiedere qualcosa. Però è un lavoro bello, che dà la possibilità di fare tante cose e che faccio con piacere, non con un senso cupo ma gioioso perché è la bellissima sfida di amministrare la città più bella del mondo. Non è solo bella, poi ci sono i romani, come dicono alcuni. I romani sono una risorsa di questa città. Nei quartieri più difficili ci sono associazioni e persone straordinarie che hanno tante cose da dire e fanno tanto”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervistato nel podcast del canale social The Roman post.

Roma, Gualtieri: con manager Ama non così fortunato come con Atac

Roma, Gualtieri: con manager Ama non così fortunato come con AtacRoma, 16 apr. (askanews) – “Faccio i complimenti a Alberto Zorzan (dg di Atac) che ho strappato al sindaco Sala, il più bravo manager dei trasporti. Con Ama non sono stato così fortunato all’inizio: un gruppo di persone per bene, brave, ma che non sono state in grado di affrontare, all’inizio, alcune questioni, talmente era ridotta male quell’azienda. Adesso sono molto soddisfatto del lavoro di Alessandro Filippi e del presidente Pace, il nuovo management sta dimostrando che Roma non è destinata ad essere sporca”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervistato nel podcast del canale social The Roman post.

Roma, Gualtieri: all’arrivo abbiamo trovato cose dell’altro mondo

Roma, Gualtieri: all’arrivo abbiamo trovato cose dell’altro mondoRoma, 16 apr. (askanews) – “Abbiamo partecipato a tutti i bandi, ci siamo battuti per avere tutte le risorse possibili perché la città cadeva letteralmente a pezzi. Bisogna essere realisti sullo stato in cui l’abbiamo trovata: ci sono cose alle quali quasi non si riesce a credere: binari della metro mai cambiati, vagoni senza la revisione, nessun impianto per i rifiuti dalla chiusura di Malagrotta. Cose dell’altro mondo. Le cose che vanno fatte non sono alta scienza, sono cose abbastanza chiare”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervistato nel podcast del canale social The Roman post.

Roma, Gualtieri: a metà mandato orgoglioso città possa migliorare

Roma, Gualtieri: a metà mandato orgoglioso città possa migliorareRoma, 16 apr. (askanews) – “Qual è la cosa di cui sono più orgoglioso? Sono orgoglioso del fatto che finalmente ora si sta capendo che Roma non è una città destinata ad essere mal curata. Ha tantissimi problemi e ci vorrà ancora del tempo per portarla ai livelli di eccellenza che merita, ma credo che si sia capito, e io l’ho sostenuto fin dall’inizio, che si possa portare al meglio nei vari ambiti. Non c’è nessuna legge che dica che Roma è destinata ad essere la città di cui si parla per le buche, per l’immondizia, problemi è che ancora la affliggono ma dai quali si può uscire per occuparsi delle cose più importanti”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervistato nel podcast del canale social The Roman post, a chi gli chiedeva quale fosse la cosa di cui è più orgoglioso ora, visto che il 21 aprile, Natale di Roma, sarà a metà del suo mandato da sindaco della Capitale.

Indagine coldiretti: 5500 giovani tra le vigne italiane

Indagine coldiretti: 5500 giovani tra le vigne italianeRoma, 16 apr. (askanews) – Sono oltre 5500 i giovani agricoltori e le giovani agricoltrici italiani che producono vino, il settore più gettonato dalle imprese under 35. In pratica, un’azienda su dieci tra quelle condotte da ragazzi e ragazze possiede una vigna. E’ il quadro che emerge dall’analisi Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga diffusa oggi al Vinitaly.


Il tratto distintivo dei viticoltori under 35 è l’attenzione alla sostenibilità ambientale, una maggiore specializzazione nelle tecniche di marketing e un uso costante dei social per la promozione del proprio prodotto, attraverso uno storytelling che parte dal territorio e dalle sue caratteristiche. Non a caso i giovani vantano una maggiore propensione all’export, con quasi 1/3 delle aziende che vende all’estero, contro 1/5 della media generale. Ma i produttori di vino under 35 rappresentano anche una delle fasce più impegnate nell’innovazione, spiega Coldiretti, con oltre il 70% che porta avanti in attività multifunzionali, dalla trasformazione e vendita aziendale del vino all’enoturismo fino alla vinoterapia. La regione con il maggior numero di produttori di vino under 35 è la Puglia con oltre 1/6 del totale, che precede Veneto e Sicilia.


I vini della Generazione Z protagonisti a Casa Coldiretti sono rappresentativi dei tratti distintivi dei nuovi vignaioli, dall’innovazione allo sguardo rivolto sui mercati esteri, dalla formazione fino alla valorizzazione del territorio. A livello generale le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media – conclude Coldiretti – un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.

Dal 29 aprile al 1 maggio torna Sapori e tradizioni dell’Elba

Dal 29 aprile al 1 maggio torna Sapori e tradizioni dell’ElbaRoma, 16 apr. (askanews) – Primo incontro nei giorni scorsi a Capoliveri fra l’amministrazione comunale e i promotori e sostenitori della Fiera “Sapori e Tradizioni dell’Elba”, dedicata alla filiera agroalimentare elbana con presentazione e degustazione dei prodotti agricoli locali e dei prodotti trasformati “made in Elba”, con la collaborazione di produttori e ristoratori.


Prodotti dell’orto, vino, olio, miele, farine, formaggi, insaccati, conserve, marmellate, sottoli, prodotti da forno, dolci tipici troveranno spazi in un apposito “villaggio del Gusto” ed offerti ai partecipanti dai produttori che ne descriveranno le qualità, l’utilizzo in cucina e la storia. Il calendario dell’evento che si articolerà in tre giornate: 29, 30 aprile e 1 maggio, vedrà un ricco calendario di iniziative collaterali con showcooking, mostre, incontri e conferenze con esperti e produttori, musica e arti. Saranno coinvolti i ristoranti del paese per accogliere gli ospiti con almeno un piatto della tradizione elbana nel menù.


In fase di definizione il pannel delle collaborazioni e delle adesioni. Il coordinamento dell’evento è stato affidato all’Associazione Amici di Penna Arte e Musica mentre la Pro Loco di Capoliveri curerà gli aspetti organizzativi.

Cina, Pil cresciuto 5,3% nel primo trimestre, meglio di stime

Cina, Pil cresciuto 5,3% nel primo trimestre, meglio di stimeRoma, 16 apr. (askanews) – Il prodotto interno lordo della Cina è cresciuto del 5,3% nel primo trimestre su base annua, superando le aspettative degli analisti di una crescita del 4,6%. “L’economia nazionale è partita bene nel primo trimestre… gettando una buona base l’anno”, ha affermato l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, aggiungendo che “il contesto esterno sta diventando più complesso e incerto, e le basi per la stabilità economica non sono ancora solide”.


La produzione industriale è cresciuta del 6,1% nel primo trimestre, ha affermato l’Ufficio, mentre i prezzi alla produzione industriale sono scesi del 2,7%. Gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, sostenuti da un aumento del 9,9% degli investimenti manifatturieri, controbilanciato da un calo del 9,5% degli investimenti immobiliari. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,7%. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita del PIL pari al 5% per quest’anno, lo stesso dell’anno scorso e il livello più basso degli ultimi decenni. Ma l’inflazione è scesa al di sotto delle previsioni a marzo, indicando la persistenza di pressioni deflazionistiche nonostante gli sforzi del governo per stimolare la domanda interna e compensare la crisi del settore immobiliare.