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Autore: Redazione StudioNews

Salerno, intitolazione largo a memoria imprenditore Orazio Boccia

Salerno, intitolazione largo a memoria imprenditore Orazio BocciaRoma, 11 apr. (askanews) – Il Comune di Salerno ha deciso d’intitolare un largo nella zona industriale della città alla memoria del Cavaliere del Lavoro Orazio Boccia. Il largo si trova all’intersezione delle strade via Tiberio Claudio Felice e via Roberto Wenner.


Domani, venerdì 12 aprile, alle ore 9.30, si svolgerà in loco una cerimonia nel corso della quale sarà scoperta la segnaletica civica e ricordata la figura del benemerito imprenditore. Saranno presenti, insieme ai congiunti e dipendenti dell’imprenditore, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, i vice presidenti di Confindustria Salerno Antonello Sada, Pierluigi Pastore, Marco Gambardella, il past president Agostino Galozzi ed il Presidente ASI Antonio Visconti.


Salerno – si legge in una nota – rende omaggio ad un uomo straordinario. Il classico esempio di self made man. Orazio Boccia ha vissuto da bambino nell’Orfanatrofio di Salerno dopo esser rimasto orfano di padre. Nell’istituto apprese l’arte tipografica e diventato adulto avvio la propria attività nel settore della stampa. Le Arti Grafiche Boccia sono diventate, con la sua tenacia e determinazione, un’azienda esemplare leader in Italia ed all’estero per qualità dei prodotti ed affidabilità dei servizi. Orazio Boccia dedicava grande attenzione all’innovazione, al capitale umano, alla bellezza dei prodotti, agli investimenti per nuovi macchinari e materiali. E’ stato un grande pioniere dell’industria moderna ma con una straordinaria dimensione umana. Un protagonista ammirevole di quella generazione d’imprenditori che hanno contribuito alla rinascita ed al boom economico dell’Italia nonostante le durissime condizioni iniziali di vita.

Da IIT una benda intelligente per curare le ustioni superficiali

Da IIT una benda intelligente per curare le ustioni superficialiMilano, 11 apr. (askanews) – Una benda realizzata con materiali di origine vegetale in grado di accelerare la guarigione delle ferite da bruciature: è il risultato di una ricerca condotta dal gruppo “Smart Materials” – coordinato da Athanassia Athanassiou – dell’Istituto Italiano di Tecnologia. La ricerca sottesa allo sviluppo della benda – i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista ACS Applied Bio Materials – apre inoltre la strada allo sviluppare dispositivi simili per la cura di differenti tipi di lesioni della cute, come lacerazioni o ulcere, partendo da residui alimentari, consentendo in prospettiva una produzione in piena coerenza con i principi di economia circolare.


Dopo aver subito una bruciatura, la zona intorno alla lesione inizia ad arrossarsi e gonfiarsi; ciò è dovuto all’infiammazione, il processo fondamentale di difesa dell’organismo. Tuttavia, un livello troppo alto di infiammazione può portare all’effetto diametralmente opposto: la generazione di radicali liberi dell’ossigeno, molecole dannose che rallentano la guarigione. Per risolvere questo problema, i ricercatori e le ricercatrici IIT hanno sviluppato la benda intelligente in grado di bloccare l’eccessivo aumento del livello di infiammazione e di ridurre la quantità di radicali liberi, accelerando quindi i tempi di guarigione. La benda è costituita da un nuovo materiale biodegradabile, sviluppato dal team, composto da zeina, una proteina derivante dal mais; pectina, uno zucchero presente nella buccia di numerosi frutti e lecitina di soia, una sostanza contenuta nell’omonima pianta. Grazie alla sua natura spugnosa, la benda viene impregnata di vitamina C, noto antinfiammatorio e antiossidante naturale, per poi essere posizionata sulla bruciatura, dove rilascerà vitamina C regolando i livelli di infiammazione e riducendo la formazione di radicali liberi.


La compatibilità del dispositivo nei confronti delle cellule umane, caratteristica fondamentale per possibili impieghi futuri sugli esseri umani, è stata convalidata attraverso test di laboratorio in vitro su cheratinociti, le cellule che compongono la pelle. Questi test hanno inoltre dimostrato che i livelli di tre molecole chiave legate all’infiammazione diminuivano del 50% in presenza della benda rispetto a quando era assente. Inoltre, con la stessa comparazione, è stata osservata una diminuzione fino al 70% dei radicali liberi dell’ossigeno. Infine, nei fibroblasti, cellule implicate nel processo di riparazione delle ferite, è stato notato un aumento nella produzione di collagene, molecola fondamentale nei fenomeni di guarigione della pelle. Per convalidare questi risultati, sono stati eseguiti dei test preclinici che hanno dimostrato la capacità del dispositivo di ridurre l’infiammazione. Tutte queste evidenze avvalorano l’efficacia della benda sviluppata da IIT nell’accelerare la guarigione dalle ustioni. “Per questa benda siamo partiti proprio con l’idea di impiegare solo materiali di origine naturale, ma ora vorremmo andare oltre – spiega Fabrizio Fiorentini, ricercatore del laboratorio Smart Materials – l’obiettivo sarà quello di costruire un dispositivo molto simile, ma utilizzando prodotti derivanti da scarti alimentari per inserirci in un contesto di economia circolare”.


“Questa è solo una delle applicazioni possibili per questa tipologia di materiali intelligenti – afferma Athanassia Athanassiou, responsabile dell’Uunità “Smart Materials” di IIT – stiamo lavorando su altri dispositivi in grado di velocizzare la guarigione, non solo di bruciature, ma anche di differenti tipi di ferite come lacerazioni o ulcere cutanee, una patologia che in Italia interessa oltre mezzo milione di persone e che spesso provoca riduzione dell’autonomia individuale”. (nella foto: Fabrizio Fiorentini, ricecatore del laboratorio “Smart Materials” di IIT)

Mattarella: Cultura è giacimento saggezza e garanzia per futuro umanità

Mattarella: Cultura è giacimento saggezza e garanzia per futuro umanitàRoma, 11 apr. (askanews) – “Il patrimonio culturale è un giacimento di saggezzo per l’umanità. E l’andamento dei rapporti tra umanità e cultura somiglia all’oscillazione di un pendolo: quando l’umanità si allontana dalla cultura emergono, come in questa stagione del mondo, tentazioni di scontri, guerre, violenze, indifferenza alle ragioni altrui, quando si avvicina l’umanità si avvia verso progresso, benessere, serenità, pace. L’auspicio è che il pendolo sia sempre vicino al patrimonio culturale garanzia per il futuro dell’umanità”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale i rappresentanti delle accademie nazionali di scienze dei paesi del G7.

Giornata mare, Coldiretti: valorizzare pescatori-sentinelle

Giornata mare, Coldiretti: valorizzare pescatori-sentinelleRoma, 11 apr. (askanews) – Per difendere il mare occorre valorizzare il ruolo dei pescatori come sentinelle, riconoscendo la loro importanza di custodi e pulitori dei fondali. E’ quanto afferma la Coldiretti Impresapesca in occasione della Giornata nazionale del mare che si celebra l’11 aprile. “Come gli agricoltori per la terra, anche i pescatori sono i primi ambientalisti – spiega Coldiretti – sono loro a leggere quotidianamente lo stato di salute del mare e a preservarne l’ecosistema, poiché è da questo equilibrio che dipende la loro attività, potendo peraltro contare su un esercito di 12000 imbarcazioni e 28000 lavoratori”.


Un ruolo di tutela dell’habitat marino che è stato inserito nella cosiddetta legge “Salva mare”, sulla quale “è ora importante accelerare sui decreti attuativi per dare piena applicazione alla norma, a partire dalla diffusione di isole ecologiche in tutti i porti italiani. I pescatori italiani possono infatti contribuire a tenere puliti i mari riportando a terra la spazzatura recuperata durante l’attività”, aggiunge la confederazione agricola. Una possibilità che prima della “Salva mare” era di fatto di difficile applicazione, vista la poca chiarezza delle norme, con le imbarcazioni costrette, in molti casi, a rigettare in acqua i rifiuti trovati per non incorrere in gravi sanzioni. “Una volta svuotate le reti, i pescatori – spiega Coldiretti – possono così dividere il pescato dal materiale plastico eventualmente trovato che viene prima stoccato a bordo e poi consegnato nei porti al loro ritorno. Negli ultimi tempi sono nati in questa ottica anche diversi progetti con il coinvolgimento di associazioni”.

Mattarella:IA grande opportunità,Istituzioni ne facciano uso migliore

Mattarella:IA grande opportunità,Istituzioni ne facciano uso miglioreRoma, 11 apr. (askanews) – “L’intelligenza artificiale è un tema affascinante che ripropone il costante interrogativo all’umanità, una sollecitazione affinchè se ne faccia un uso positivo e non distorto, negativo o pericoloso. Ma questo nella storia è sempre presente, la scienza offre grandi opportunità tocca all’umanità e alle istituizioni farne l’uso migliore”. Lo ha detto il Preisdente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale i rappresentanti delle accademie nazionali delle scienze dei paesi del G7.

Fedagripesca: in rete pescatori italiani 3000 tonn. rifiuti anno

Fedagripesca: in rete pescatori italiani 3000 tonn. rifiuti annoRoma, 11 apr. (askanews) – Nelle reti dei pescatori italiani ogni anno finiscono circa 3000 tonnellate di rifiuti, che possono arrivare anche a 6000 tonnellata dopo eventi climatici estremi come alluvioni o forte mareggiate. Dagli penumatici, agli elettrodomestici. Dagli imballaggi alimentari, alle buste di plastica vero pericolo per le tartarughe marine.


“Non si tratta di pesca miracolosa ma del pegno che pagano gli operatori ittici a causa dell’inquinamento dei mari. Se la flotta da pesca italiana ad ogni uscita potesse portare a terra tutto quello che rimane impigliato nelle reti oltre al pesce, in 10 anni libererebbe il mare da oltre 30000 tonnellate di rifiuti; spazzatura che messa in fila andrebbe a ricoprire 15 volte il giro della terra. E purtroppo è una tendenza in aumento”. Così Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative-Fedagripesca in occasione della giornata nazionale del mare in programma giovedì 11 aprile. “Per non vanificare gli sforzi fatti dai nostri pescatori che sono sempre più i guardiani del mare, occorre creare una filiera virtuosa del rifiuto per dare nuova vita a quello che soffoca mari e spiagge”, prosegue Tiozzo.


Sui litorali nazionali si accumulano dai 500 ai 1000 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Un problema che può trasformarsi in risorsa se opportunamente gestita. Nel 2022, il valore economico generato in Italia dal riciclo e dal recupero degli imballaggi è stato di circa 3 miliardi di euro. Ma sono ancora troppe le tracce, difficili da cancellare, che lasciamo lungo le nostre spiagge e nelle nostre acque evidenzia Fedagripesca, che indica i tempi medi di degrado di alcuni dei materiali di più comuni: dai 4000 anni per una bottiglia di vetro ai 500 anni per una bottiglia di plastica, passando per i 400 anni per le mascherine usa e getta, ai 20 o 30 anni per un cotton-fioc, per arrivare ai 5 anni per una gomma da masticare o un mozzicone di sigaretta.

Sondaggio: per 74% francesi il Foie gras è inaccettabile

Sondaggio: per 74% francesi il Foie gras è inaccettabileRoma, 11 apr. (askanews) – Il Foie gras è “inaccettabile” e il 74% dei francesi ritiene che pratiche come l’alimentazione forzata non siano giustificabili. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’Institut français d’opinion publique, condotto in Francia, pubblicato a gennaio 2024: la contrarietà al Foie gras è in crescita del 3% rispetto al 2022. E’ quanti riporta in una nota Animal Equality.


Nonostante questo, la Francia è attualmente il maggior produttore e consumatore al mondo di foie gras, con circa 18mila tonnellate di prodotto consumate all’anno. I francesi non sono gli unici a contestare la pratica dell’alimentazione forzata: anche in Spagna (82%), Belgio (70%) e Italia (74%) la maggior parte degli intervistati in uno studio di Doxa si dice contraria a questa pratica, che è ancora ammessa, all’interno dell’Unione europea, in Francia, Ungheria, Bulgaria, Spagna e Belgio (solo nella Vallonia). In Italia il consumo di foie gras è tra i più bassi al mondo, pari ad appena l’1% del consumo in Francia. Pur essendo vietata la produzione di foie gras ottenuto tramite alimentazione forzata dal 2007, nel nostro Paese questo prodotto continua a essere venduto in alcune gastronomie, nei ristoranti e online.


Animal Equality ha chiesto al governo italiano di supportare con forza la richiesta di un divieto europeo dell’alimentazione forzata in tutte le sedi necessarie per porre fine a questa pratica. “La volontà dei cittadini europei è chiara: l’alimentazione forzata va fermata e i migliaia di animali sfruttati per produrre il foie gras devono essere preservati da questa pratica crudele e vergognosa che oggi non può più essere consentita. Il governo italiano non si volti dall’altra parte ma scelga di fare la sua parte per gli animali” dice Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa.

Vino, domenica 21 e 28 aprile le giornate clou del “Giro Nizza”

Vino, domenica 21 e 28 aprile le giornate clou del “Giro Nizza”Milano, 11 apr. (askanews) – Saranno domenica 21 e 28 aprile le giornate clou della dodicesima edizione del “Giro Nizza”, l’itinerario enogastronomico alla scoperta dei vigneti e delle Cantine produttrici del Nizza Docg, il vino prodotto in un territorio nel cuore del Piemonte che abbraccia 18 Comuni attorno a Nizza Monferrato.


La scelta di introdurre un doppio appuntamento, il “Giro Nizza” “dispari” seguito da quello “pari”, “riflette la volontà di accogliere un maggior numero di visitatori e di valorizzare al meglio la partecipazione dei produttori” hanno spiegato gli organizzatori, precisando che “l’evento apre le porte di 43 realtà, tra cui 41 produttori di Nizza Docg, le Distillerie Berta e la Canellese. “Il ‘Giro Nizza’ è più di una semplice degustazione, è un invito a vivere il territorio in tutte le sue sfaccettature, abbinando i grandi vini a prodotti tipici locali, in un perfetto equilibrio tra gusto e cultura” ha sottolineato Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, spiegando che “i produttori saranno lieti di guidare i visitatori alla scoperta dei segreti del Nizza e del Nizza Riserva Docg, in un’atmosfera di condivisione e conoscenza profonda del territorio e delle sue eccellenze”.


La manifestazione inizia già il 19 aprile, con l’”AperiNizza” al Foro Boario di Nizza Monferrato, un’occasione imperdibile per assaggiare, dalle 19 alle 22, i 41 Nizza Docg dei produttori partecipanti, accompagnati da prodotti tipici. Il 27 aprile è invece previsto il “GiroMerenda”, un percorso che tocca quattro luoghi emblematici dei 18 Comuni della Denominazione. Inoltre, la tradizione del “PreGiro” offre, prima e dopo l’evento principale, la possibilità di degustare i Nizza Docg in vinerie selezionate, “consolidando così un legame sempre più stretto tra produttori, appassionati e il territorio”. “Giro Nizza” è organizzato dalla Condotta Slow Food di Alessandria e Colline Nicesi, assieme all’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato, ed è sostenuto dall’Associazione Produttori del Nizza, dal Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, dalla città di Nizza Monferrato e dalla Camera di Commercio di Alessandria e Asti.

Vino, per il Lessini Durello un Vinitaly tra bollicine, arte e natura

Vino, per il Lessini Durello un Vinitaly tra bollicine, arte e naturaMilano, 11 apr. (askanews) – Natura, arte, bollicine. Con queste tre parole il Consorzio tutela Vini Lessini Durello si presenta a Vinitaly, in scena a Verona dal 14 al 17 aprile. Lo spumante da vitigno autoctono, prodotto sui Monti Lessini, al confine tra la provincia di Verona e quella di Vicenza, sceglie un approccio conviviale per invitare appassionati e curiosi a scoprire il suo territorio, attraverso il Cammino dei Sette Vulcani, l’anima più vera e ancora poco conosciuta del comprensorio berico-scaligero, per poi preseguire con l’arte e la scultura ispirate ai paesaggi agricoli dove viene coltivata l’uva Durella.


“Quello di quest’anno sarà un Vinitaly molto ricco di contenuti, pensato proprio per raggiungere prima di tutto gli appassionati in maniera informale e diretta” spiega la presidente del Consorzio del Lessini Durello, Diletta Tonello, aggiungendo che “presenteremo prima di tutto la nostra zona di produzione come un territorio da vivere, a cominciare proprio dal Cammino dei sette vulcani: itinerario alla portata di tutti per cogliere scorci inediti di queste colline. Poi torneremo a parlare di arte con lo scultore Giuliano Negretto, perché siamo convinti che le nostre bollicine siano perfette per brindare alla bellezza – ha proseguito Tonello – e infine non mancheranno momenti dedicati ad accrescere la conoscenza del Lessini Durello, abbinate alle tipicità della cucina veronese e vicentina”. Il Cammino dei Sette Vulcani è composto da sei tappe per un totale di 95 km che si snodano lungo sei Comuni, tra strade secondarie, mulattiere e sentieri, dalla Val di Chiampo alla Val d’Alpone, fino alla Val d’llasi. Un bellissimo itinerario ai piedi di vulcani spenti: i monti Calvarina, Madarosa, Guarda, Purga di Bolca, Purga di Durlo, Belloca e, a chiusura del bellissimo anello, i basalti colonnari in centro al Paese di San Giovanni Ilarione. Il cammino sarà presentato il 14 aprile alle 16 (pad 5 G6) da Giamberto Bochese, presidente della Strada del vino Lessini Durello, e dalla guida Giovanni Confente.


Il 16 aprile alle 11 (pad 5 G6) l’artista vicentino “calorista”, Giuliano Negretto, racconterà la sua arte ispirata proprio al comprensorio produttivo del Lessini Durello, tra biodiversità, paesaggio e coltivazione della vite, nel corso di una conversazione con Silvano Nicolato, vicepresidente del Consorzio. Sempre martedì ma alle 16, le bollicine del Lessini Durello, saranno protagoniste di una degustazione guidata dal sommelier e ambasciatore della Denominazione, Massimo Zardo, che racconterà l’anima vulcanica di questo spumante declinato nella doppia versione Charmat e Metodo Classico. In abbinamento piccoli assaggi: dalla soppressa vicentina al formaggio Monte Veronese per chiudere con il baccalà mantecato su crostini.

Bravo! di Maestri d’Arte, la guida educativa per genitori e bimbi

Bravo! di Maestri d’Arte, la guida educativa per genitori e bimbiRoma, 11 apr. (askanews) – Disponibile da oggi, giovedì 11 aprile, gratis su tutti gli App Store, Bravo! di Maestri d’Arte, nuova guida educativa interattiva in cui il bambino è protagonista del suo apprendimento, non semplice spettatore passivo. Uno strumento prezioso per imparare, fondato sul principio educativo che pone al centro l’Arte, la condizione originaria di ciascuno in cui si crea, inventa e innova, assecondando la naturale propensione artistica e creativa così potente nell’infanzia. L’Arte come processo individuale di apprendimento, in cui ciascun bambino è differente, nessun bambino è sbagliato.


Nella guida in uscita ad aprile, dal titolo “Come girano le lettere”, i bambini troveranno un valido strumento che affascinandoli li aiuterà a non confondere più quelle lettere che in stampatello si somigliano e si confondono, ovvero la b e la d oppure la p e la q, con una sezione “Spiegare” dedicata ai grandi per l’aiuto dei piccoli. Ideata e diffusa dalla “Fondazione Culturale PENSARE oltre” il cui Presidente Elisabetta Armiato, già étoile del Teatro alla Scala, è Cavaliere al Merito della Repubblica, la Guida Bravo! di Maestri d’Arte – con gli omonimi film educativi distribuiti gratuitamente – nasce per ispirare e motivare i bambini, dando al contempo un supporto efficace alle famiglie, che sempre più spesso assumono il ruolo di “Maestro” per fare fronte a “montagne di compiti”, talvolta colmando lacune scolastiche fondamentali.


In questo progetto digitale, unico nel suo genere, l’Artista-Maestro d’Arte crea Bellezza con la sua performance e, grazie alla pratica del bambino che lo imita, trasferisce anche fondamenti di lettere, suoni, numeri, segni e movimenti, evitando così l’accumularsi di eventuali carenze didattiche. Il bambino, ispirato a vivere da “apprendista” la magia della “Bottega dei Maestri d’Arte”, come accadeva nel Rinascimento, gioca ad imparare, mentre la famiglia lo guida nell’apprendimento. Non vietando l’uso del cellulare/tablet al proprio figlio, quindi, ma utilizzandolo a servizio di un’educazione improntata a qualità e Bellezza. Oltre ad Elisabetta Armiato, gli autori del nuovo paradigma educativo di Bravo! di Maestri d’Arte (www.bravodimaestridarte.it), che vede Fila Giotto come partner istituzionale della Fondazione, sono: Gabriella Landini Saba e Luisa Piarulli, che hanno coinvolto artisti quali Raul Cremona, Alma Manera, la prima ballerina della Scala Maurizia Luceri, il caricaturista Cesare Buffagni, il flautista Stefano Canzi, la soprano e arpista Consuelo Gilardoni, i pianisti Silvia Leggio, Silvia Salvadori e Saverio Alfieri, il fondatore del gruppo di percussionisti “Vulcanica” Mario Zimei con Corrado Ciceri.


Un innovativo modello educativo dunque, che vede al centro lo Stato d’Arte di ciascuno. Applicato con successo per la prima volta nel 2018/2019 con il progetto pilota Maestri d’Arte per l’Infanzia, in un grande Teatro di Milano, ha impegnato 20 Artisti e Tutor per le Arti, 45 studenti e 55 bambini dai 4 ai 6 anni in 100 ore d’Arte con nove diversi linguaggi espressivi praticati “a Bottega”, dimostrando con successo l’efficacia di una nuova Arte pedagogica. L’esperienza è stata presentata nel 2019 al Senato della Repubblica con un docu-film e il libro “L’Arte di Educare”, suscitando grande attenzione; successo ampliato dalla trasposizione in digitale con Bravo! di Maestri d’Arte, 18 mini-film ad uscita mensile, distribuiti gratuitamente da Mediaset Infinity Kids, piattaforma streaming che raggiunge centinaia di migliaia di famiglie. Scaricando gratuitamente la Guida Bravo! di Maestri d’Arte da Apple Store (iOS) o Google Play (Android) i bambini, aiutati dai grandi, possono vivere un’educazione da protagonisti attraverso Canto, Musica, Danza, Disegno, Teatro, Magia, nel pieno rispetto della loro unicità, evitando così la standardizzazione dell’apprendimento.


Con Bravo! di Maestri d’Arte – dichiara Elisabetta Armiato – l’ambiente digitale sempre più presente nella scuola e nella vita, diviene più etico, estetico e partecipato. Offriamo gratuitamente la qualità di un’esperienza creativa unica, incentrata sulla Bellezza, grazie al Fare Arte con gli Artisti, rafforzando al contempo apprendimenti fondamentali per accedere al Sapere nei primi anni di scuola. Con la parola Bravo! diamo un preciso messaggio che incoraggia l’esercizio, gratifica l’azione riuscita, rafforza la fiducia in sé, un incentivo a migliorare, un riconoscimento del merito. Dire: Bravo! può cambiare la vita di un bambino, il destino di un giovane, la giornata di un adulto. Una parola semplice che può cambiare una cultura”.