Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

G7 Trasporti, al via da domani su sfide alla mobilità del futuro

G7 Trasporti, al via da domani su sfide alla mobilità del futuroMilano, 10 apr. (askanews) – Le sfide alla mobilità del futuro di fronte alla crescente instabilità globale saranno al centro della riunione del G7 Trasporti che inizierà domani a Milano. All’incontro, presieduto dal vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parteciperanno i ministri Pablo Rodriguez (Canada), Patrice Vergriete (Francia), Volker Wissing (Germania), Tetsuo Saito (Giappone), Mark Harper (Regno Unito), e il vice segretario ai Trasporti Polly Trottemberg (Stati Uniti).


Sarà inoltre presente la commissaria europea per i Trasporti Adina Valean e il segretario generale dell’International Transport Forum, Young Tae Kim. Infine il ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, che parteciperà alla Sessione di lavoro “speciale” dei ministri del G7 sulla cooperazione con l’Ucraina. La ministeriale di Milano, si legge in una nota, sarà appunto l’occasione per fare il punto su come i Paesi del G7 intendono affrontare le sfide del futuro della mobilità. E lo farà guardando ai due lati della stessa medaglia. Da un lato, attirando l’attenzione sulla necessità di rafforzare la preparazione dei sistemi di trasporto contro shock futuri, dall’intelligenza artificiale alle crescenti tensioni geopolitiche, passando per le sfide del cambiamento climatico o di un attacco informatico. Dall’altro, identificando iniziative politiche efficaci e soluzioni efficienti per promuovere infrastrutture più moderne, efficienti e sostenibili.


I ministri dei Trasporti, prosegue la nota, sono sempre più spesso chiamati a dare risposte immediate e concrete alla domanda di mobilità in uno scenario caratterizzato da crescente instabilità e da shock esogeni che mettono a rischio il sistema dei trasporti a livello globale. Le tensioni geopolitiche, i cambiamenti climatici e le trasformazioni prodotte dalla digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale richiedono infatti un impegno di tipo nuovo da parte dei Ministri dei Trasporti del G7, anche alla luce dell’impatto che le stesse possono avere a livello economico e sociale, in particolare per i più vulnerabili, e nel rapporto con il Sud Globale. Su queste ed altre sfide per la mobilità e la connettività si concentrerà la discussione tra i ministri. L’obiettivo, conclude la nota, è quello di creare strumenti di coordinamento e cooperazione a livello G7 che siano in grado di aumentare il livello di preparazione e risposta in caso di eventi estremi ed imprevisti, assicurando la continuità dei sistemi di trasporti ed il diritto alla mobilità individuale e collettiva, pilastro delle società democratiche e liberali.

Senato, 50 amministratori lombardi ricevuti da presidente La Russa

Senato, 50 amministratori lombardi ricevuti da presidente La RussaMilano, 10 apr. (askanews) – Un gruppo di circa cinquanta amministratori lombardi, accompagnati dal senatore di Fdi Mario Mantovani, è stato ricevuto al Senato dal presidente dell’assemblea di Palazzo Madama, Ignazio La Russa. Erano presenti sindaci e consiglieri comunali, i consiglieri della Città Metropolitana di Milano Guglielmo Villani (sindaco di Ozzero e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia) e Alessandro De Vito, i consiglieri regionali Giorgio Bontempi e Marcello Ventura, i deputati Cristina Almici e Lucrezia Mantovani, il senatore Sandro Sisler e il ministro Daniela Santanché.


“È stata una favorevole occasione di confronto tra Istituzioni – ha commentato in una nota Mantovani, a Roma per la presentazione del suo libro ‘Vent’anni di civiltà’ -. Ringrazio il presidente La Russa per l’accoglienza e per la visita di Palazzo Madama, che è sempre un’esperienza suggestiva, in particolare per chi percepisce il forte valore dell’istituzione che rappresenta”.

Eridania compie 125 anni: nel futuro non solo zucchero e più sostenibilità

Eridania compie 125 anni: nel futuro non solo zucchero e più sostenibilitàMilano, 10 apr. (askanews) – Il 125esimo compleanno per Eridania è una tappa che proietta l’azienda, nata a Genova nel 1899 e oggi parte del gruppo francese Cristal Union, verso un futuro più sostenibile e “diversificato” dove non sarà più solo lo zucchero a identificarla. In un mercato, quello italiano dove il consumo di zucchero è in costante riduzione (-1,5-2% ogni anno se si esclude il periodo del Covid), ma la penetrazione resta costante, Eridania i questi anni è riuscita a ritagliarsi una quota del 30% a valore nel mercato della dolcificazione (che sale al 34% a volume se si considera solo lo zucchero) anche grazie a una strategia che ha trasformato lo zucchero da commodity a brand, come testimonia il Rosso Pantone 200 C che dagli inizi anni 2000 connota il pack.


“Fortunatamente in Italia si consuma ancora zucchero anche se siamo uno dei Paesi più virtuosi grazie alla dieta mediterranea – ha detto Alessio Bruschetta, amministratore delegato di Eridania Italia – L’italia ha un consumo di zucchero intorno a 1 milione e 900mila tonnellate, di questi circal’85% viene utilizzato dall’industria il rimanente 15% è quello acquistato nel retail o consumato fuori casa. La penetrazione è all’85%, vuol dire che l’85% delle famiglie italiane lo utilizza, anche se sempre meno”. “Ma – avverte – non dobbiamo dimenticare che lo zucchero è sempre nella lista della spesa e non si esce dal supermercato finchè non lo si trova”. In questo contesto Eridania ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato di 354 milioni di euro, incluso il contributo della raffineria di Brindisi Srb. “Oggi a volume circa il 65% arriva da parte industriale e il 35% dal retail – ha spiegato l’ad – Se però guardiamo il fatturato, grazie anche alle specialità che hanno un valore superiore, arriviamo a un 50 e 50. Pensiamo che ci sia ancora spazio per fare molto bene nella parte retail ma se dovessi dare una previsione credo che nei prossimi 3-5 anni queste percentuali non cambieranno molto”. In termini di quota di mercato nel retail “sfioriamo il 47% considerando anche la private label mentre nel canale industriale è poco meno del 18% ma è dove stiamo crescendo di più”.


Proprio la diversificazione è una delle strade che Eridania percorrerà nel futuro, per affrontare la complessità del mercato. “Sicuramente vediamo Eridania come un’azienda che non è più solo legata allo zucchero ma può diventare una piattaforma alimentare in cui ci sono cose diverse. Abbiamo ricominciato con l’alcol e ora abbiamo molti progetti”, ha detto Bruschetta, citando anche il debutto del preparato per torta. Di sicuro i prossimi arrivi saranno “prodotti secchi che conosciamo molto bene, penso ai preparati per dolci e colazione” ha anticipato senza scendere nei dettagli. Ma il gruppo ha deciso anche di investire su efficienza e sostenibilità per l’azienda che oggi ha a Bologna il suo headquarter, mentre a Russi, nel Ravennate, lo stabilimento dove si confezionano 130 milioni di kg di zucchero all’anno. In 5 anni il gruppo investirà 20 milioni di euro (a partire dal 2023), sia nel sito di Ravenna che Brindisi. “Quello che stiamo facendo – ha spiegato l’ad – riguarda l’efficienza e l’automazione della produzione, parliamo della parte energetica per aumentare la produzione propria e poi rafforzare la movimentazione. In questo caso uno degli investimenti principe è il magazzino semiautomatico che abbiamo a Russi che abbiamo allargato di 3.500 posti pallet. A Brindisi invece gli investimenti sono molteplici e riguardano sia la raffinazione che la possibilità di fare un impianto fotovoltaico riducendo la dipendenza energetica da fonti esterne accanto ai miglioramenti per la conservazione del prodotto”. In tutto questo però un tema caldo resta quello dei costi, alla produzione e poi al consumatore finale. “Il prezzo mondiale dello zucchero resta ai massimi storici per tutta una serie di tensioni a livello globale per cui i prezzi rimangono alti – ha affermato – c’è stato un riassorbimento lieve ma non ci sono le condizioni per pensare a un ritorno dei prezzi precedenti. A oggi la proposta è di mantenere fermi i prezzi del 2024 rispetto al 2023”. In attesa che i prezzi rientrino e le novità arrivino sul mercato, Eridania ha scelto di celebrare i 125 anni di storia con un logo in edizione limitata che recupera i due grifoni sulla confezione, simbolo storico dell’azienda, e un francobollo speciale.

Ass. Vignaioli Colline di Riparbella esordisce a Verona il 16 aprile

Ass. Vignaioli Colline di Riparbella esordisce a Verona il 16 aprileMilano, 10 apr. (askanews) – Sarà martedì 16 aprile in una Verona in pieno fermento Vinitaly, la prima uscita ufficiale dell’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella.


L’occasione è il festival itinerante “God Save The Wine” che si terrà al Due Torri Hotel: a partire dalle 20 le otto Cantine dell’Alta Maremma pisana incontreranno appassionati, operatori e giornalisti in un banco d’assaggio con le loro etichette. “E’ il primo evento – ha sottolineato il presidente dell’Associazione, Flavio Nuti, amministratore del Podere la Regola – che vede la nostra associazione uscire in pubblico per raccontarsi attraverso i vini delle aziende che l’hanno costituita con l’obiettivo mettere in atto un’azione collettiva efficace di promozione e comunicazione del territorio e delle produzioni di qualità delle aziende vitivinicole ubicate nelle colline del Comune di Riparbella e zone limitrofe”. Cinque le aziende dell’Associazione che saranno presenti anche alla 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Si tratta de La Regola (pad. 9 stand B2), Duemani (pad. 4 stand C07), Caiarossa (pad. 9 stand D16), Colline Albelle (pad. 9 stand C13-3), Tenuta Pakravan-Papi (pad. 9 stand D14).


L’Associazione Vignaioli delle Colline di Riparbella è nata nel marzo scorso grazie alle otto aziende (Podere La Regola, Duemani, Tenuta Pakravan Papi, Colline Albelle, Tenuta Prima Pietra, Urlari, Caiarossa e La Cava) che insieme rappresentano oltre 150 ettari di vigneti, con una produzione complessiva che sfiora le 500mila bottiglie.

Lombardia chiede di riconoscere status patrimonio storico per Vespa

Lombardia chiede di riconoscere status patrimonio storico per VespaMilano, 10 apr. (askanews) – Una mozione approvata ieri sera dal Consiglio regionale della Lombardia chiede alla Giunta di attivarsi, tramite il Governo, per riconoscere la Vespa quale espressione storica, culturale e artistica del Paese. Il provvedimento, a prima firma Emanuele Monti (Lega), alla luce delle politiche europee del green deal e delle possibili limitazioni al traffico previste per veicoli non in linea con le ultime normative sulle emissioni, chiede inoltre di tutelare l’iconico scooter da eventuali provvedimenti sanzionatori provenienti dalla legislazione locale, nazionale ed europea, affinché non si disperda un patrimonio culturale simbolo della tecnologia e dello stile italiano.


Matteo Piloni (Pd) ha proposto un emendamento al testo che è stato accolto dal proponente. Il provvedimento è stato votato a larga maggioranza con tre astenuti. Si tratta di un riconoscimento “doveroso”, ha osservato Pilone, e “un omaggio al genio industriale del nostro Paese” che ha prodotto uno “scooter inconfondibile e iconico” che è “tra i prodotti industriali italiani che hanno fatto la storia del design e del made in Italy. Basti pensare che è esposta in tutto il mondo, dal museo del design italiano alla Triennale di Milano fino al MoMa di New York”. Sono oltre 20 milioni i modelli venduti e circolanti nel mondo, mentre si contano 615 Vespa Club sul territorio nazionale, tra cui una trentina nella sola Lombardia, con 93.000 tesserati in Italia oltre a diverse migliaia in tutto il mondo.

Torna Danilo Amerio con il nuovo singolo “E ci siamo noi”

Torna Danilo Amerio con il nuovo singolo “E ci siamo noi”Roma, 10 apr. (askanews) – Torna Danilo Amerio. Il nuovo corso del cantautore, autore e produttore di tanti grandi successi della canzone italiana riparte da ‘E ci siamo noi’, primo inedito su etichetta Starpoint International/distribuzione Believe Digital, dal prossimo 12 aprile in tutte le radio e piattaforme digitali. “Rimettersi in gioco in un programma di successo come The Voice Senior dopo 4 Sanremo in gara fra Giovani e Big e altri 5/6 come autore, compositore e produttore significa avere davvero voglia di ricominciare”.


Esordisce così l’artista, classe 1963, astigiano con il cuore e la voce inconfondibile da sempre rivolti alla musica che l’ha reso celebre con canzoni tra le tante come ‘Buttami Via’, ‘Quelli come noi’ e ‘Bisogno d’amore’. “Partecipare a un talent alla mia età è sicuramente una cosa che mi mancava. Un nuovo inizio che mi entusiasma moltissimo”, prosegue l’artista piemontese, scoperto da Giancarlo Bigazzi (pietra miliare degli autori italiani) e lanciato da Pippo Baudo al Festival di Sanremo, che in carriera ha pubblicato 7 album di inediti e collaborato in più ruoli con artisti del calibro di Anna Oxa, Giorgio Faletti, Raf, Adriano Celentano, Marco Masini, Umberto Tozzi, Fiordaliso, Jovanotti, Mia Martini, Paolo Vallesi, Aleandro Baldi, i DikDik, Mietta, Pierangelo Bertoli, Little Tony, Nicola Di Bari, Morris Albert (voce di ‘Feelings’), i Kaoma (quelli della ‘Lambada’) e moltissimi altri. “Ringrazio ‘The Voice Senior’ per avermi concesso l’occasione di ricambiare l’affetto costante di quanti, nonostante il mio silenzio discografico, mi hanno invece sempre fatto sentire la propria voce in tutti questi anni anche attraverso i social”, prosegue l’autore di ‘Donna con te’ e anche di memorabili jingles pubblicitari tra cui quello del 1984 scritto e interpretato per ‘Coca Cola’ (‘Vorrei cantare insieme a voi, in magica armonia…’).


“In verità – precisa un Danilo Amerio più in forma che mai – anche come cantante non mi sono mai fermato. Ho solo lasciato che il momento giusto mi venisse incontro”. Il cantautore ha scelto di condividere la sua nuova musica italiana con l’autrice Alfia Bevilacqua e un nuovo management. E presenta così il singolo dal moderno sapore pop dance, scritto da Amerio con la stessa Alfia Bevilacqua e Olga Kazelko (Edizioni Musicali Starpoint International Srl – Senza Base Records Snc): “Un inno a ripartire dal cuore. Il brano parla di quell’amore assoluto che travalica la solita paura di farsi del male. Una relazione che a un tratto cancella il proprio ‘io’ del passato facendo giungere a una consapevolezza: “Non so più com’ero senza te”. Ogni nuovo amore è sempre una rinascita. Così come anche il mio, incondizionato, per la musica. ‘E ci siamo noi’ è anche il grazie sincero a quanti con pazienza mi hanno aspettato per tutto questo tempo”.

Istat, Italia eletta nella Commissione statistica dell’Onu

Istat, Italia eletta nella Commissione statistica dell’OnuRoma, 10 apr. (askanews) – L’Italia torna ad essere membro della Commissione Statistica delle Nazioni Unite: lo riferisce l’Istat, ricordando con un comunicato che la Penisola era stata impegnata in questo ruolo già nel 2010 e poi con un altro mandato fino al 2017.


La Commissione, si legge, è composta da rappresentanti di 24 Paesi. Il ruolo della Commissione statistica è cresciuto negli anni quale organismo responsabile della gestione della governance delle statistiche e dei dati, e nello sviluppo e aggiornamento di standard e norme statistiche internazionali, e di sviluppo e attuazione di strumenti e metodologie per la comparabilità dei dati. In un momento particolarmente rilevante per la statistica, prosegue l’Istat, il ruolo di membro nel principale organo decisionale del sistema statistico globale per il triennio 2025-2028 rappresenta per Istat l’opportunità di assicurare un contributo dell’Italia alle nuove sfide, a cominciare dall’utilizzo di nuove fonti di dati, alla misurazione del progresso della società e al processo di modernizzazione delle statistiche in linea con i principi fondamentali della statistica ufficiale su cui l’Istat può vantare un’esperienza ben riconosciuta nei vari settori tematici, una partnership nella cooperazione internazionale e un’attiva partecipazione nel contesto internazionale della statistica ufficiale.


Essere nuovamente un membro della Commissione, afferma l’istituto, garantisce all’Italia un maggior peso strategico su ambiti rilevanti, con un impatto non solo a livello nazionale ma anche europeo consentendo tra l’altro all’Italia di rivestire un ruolo attivo rispetto alla posizione comune del sistema statistico europeo sui diversi temi affrontati in sede di Commissione Statistica alle Nazioni Unite. (fonte immagine: Istat).

A Bari pontieri ancora al lavoro per ricucire strappo M5S-Pd

A Bari pontieri ancora al lavoro per ricucire strappo M5S-PdRoma, 10 apr. (askanews) – Non è del tutto chiusa la partita del “campo largo” nelle elezioni comunali di Bari, i “pontieri” continuano a lavorare. Alle origini della fatica dei mediatori c’è lo strappo del candidato civico di sinistra, sostenuto anche dal M5S, Michele Laforgia, che ha annullato con soli tre giorni di preavviso le primarie (dopo aver chiesto senza esito al Pd di sospenderle in conseguenza delle notizie su una nuova inchiesta giudiziaria sulla corruzione elettorale) che lo vedevano contrapposto a Vito Leccese, candidato del Pd e capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro. Nichi Vendola e Nicola Fratoianni, i capi di Sinistra italiana che sostenevano Laforgia ma sono stati spiazzati dalla rottura nella coalizione di centrosinistra, sono a Bari, sempre alla ricerca di una intesa su un possibile “terzo uomo” (o terza donna) che possa ricucire lo strappo.


Atteso a Bari anche il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, che ha riconfermato ieri la fiducia in Laforgia dopo che il penalista pugliese aveva rimesso la decisione sulla sua candidatura e sui rapporti nel centrosinistra nelle mani delle forze politiche che lo hanno sostenuto. Domani mattina terrà una conferenza stampa annunciata da giorni e che in teoria dovrebbe avere come tema i rapporti fra il M5S e la giunta regionale guidata da Michele Emiliano, dopo le dimissioni dell’assessora Anita Maurodinoia, indagata proprio nell’inchiesta sulla corruzione elettorale e il voto di scambio che ha dato il “la” alle mossa a sorpresa di Laforgia e Conte. Una conferenza stampa i cui contenuti, che dovrebbero riguardare anche l’indicazione di regole condivise con Emiliano a livello regionale sui temi della legalità, erano da considerare subordinati, secondo quanto viene spiegato in ambienti del M5S, anche agli sviluppi politici delle ultime ore. Si allontana a questo punto l’ipotesi di un ritiro dei quattro consiglieri M5S (una dei quali è anche assessora nella giunta Emiliano) dalla maggioranza che sostiene il governo regionale. Sarebbe una rottura che potrebbe ripercuotersi anche sulle future intese per le elezioni regionali pugliesi che si dovranno svolgere nel 2025; sulle quali invece non è da escludere un riavvicinamento fra Pd e 5 stelle proprio grazie ai buoni uffici di Emiliano, la cui parola in Puglia pesa non meno di quella della segretaria nazionale Elly Schlein. Negli ambienti del centrosinistra barese in molti sono convinti che Emiliano non sia entusiasta dell’ipotesi di una candidatura di Decaro (che per ora è destinato al Parlamento europeo) per la successione alla Regione. Ma il primo nodo da sciogliere resta quello della corsa per il rinnovo del consiglio comunale, che si svolgerà sotto la spada di Damocle del possibile scioglimento per mafia (anche post-elezioni) sulla base del lavoro della commissione di Accesso insediata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo l’ondata di arresti di febbraio e il commissariamento della municipalizzata dei trasporti. Fonti di vertice del Pd giurano che Leccese sia già in dirittura d’arrivo nella formazione delle listge e che l’armata delle civiche e dei partiti sia in grado di garantire al candidato del Pd una solida base di partenza per sopravanzare il candidato del centrodestra (che dovrebbe essere annunciato nei prossimi giorni, da giorni è considerato in pole position il consiglere regionale leghista Fabio Romito). Ma resta l’incognita Laforgia, che qualche sostenitore nel Pd ce l’aveva e che potrebbe trovare nuove sponde per rilanciarsi, se il dialogo Conte-Emiliano facesse passi avanti più netti di quello al momento congelato fra l’ex premier e il Nazareno.

Vino, Regione Marche: a Vinitaly 107 Cantine, 20 Dop e una Igp

Vino, Regione Marche: a Vinitaly 107 Cantine, 20 Dop e una IgpMilano, 10 apr. (askanews) – Regione Marche torna a Vinitaly con 107 Cantine, 49 delle quali presenti nella collettiva organizzata dalla Regione, con oltre 200 etichette in degustazione libera nella tradizionale “Terrazza Marche”, all’interno dell’area espositiva di oltre mille metri quadrati sempre nel padiglione 7 (Stand C6-C7-C8-C9).


A Vinitaly le Marche organizzeranno nel proprio quartier generale al padiglione sette incontri, degustazioni guidate e approfondimenti, tra cui un focus sulla tradizione enologica regionale e sul valore del “made in Marche” del vino, nel convegno “Radici profonde, visioni future: l’evoluzione del vino marchigiano”. In programma alle 14.15 del 15 aprile (Sala Raffaello) vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore Antonini. Riflettori accesi anche su “Le varietà resistenti e la sostenibilità ambientale: la sperimentazione nelle Marche”, in programma lunedì 15 alle 12.30, promosso dal Consorzio Vini Piceni. Mercoledì 17 alle 10, focus sul “Futuro delle denominazioni: sottozone o Uga?”, promosso da IMT con l’intervento, fra gli altri, del professor Attilio Scienza. Con 20 Dop e una Igp, il vigneto marchigiano rappresenta uno dei principali hub sostenibili in Italia, con una superficie a biologico di quasi 7.700 ettari, che incide a livello regionale per il 42,7% della Sau coltivata a vigneto (seconda regione in Italia), e con la provincia di Ascoli Piceno e Fermo che, con 3.849 ettari “organic” su 8.305 complessivi, supera il 46,3% in termini di incidenza dei vigneti biologici. “Sostenibilità ed enoturismo – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini – sono i driver di sviluppo sui quali punta la Regione per promuovere il territorio e le eccellenze enogastronomiche regionali a partire dal vino, elemento identitario e traino per l’export agroalimentare marchigiano”.


Il comparto marchigiano conta circa 11mila aziende agricole che coltivano complessivamente circa 18mila ettari di vigneto, per una produzione media annuale di oltre 880mila ettolitri di vino nell’ultimo quadriennio, crollata nel 2023 a poco più di 518mila ettolitri a causa del cambiamento climatico e della violenza della peronospera. Fra il 2020-21 e il 2023-24 la Regione ha stanziato complessivamente 22,7 mln di euro per ristrutturazione e riconversione vigneti, investimenti in cantina e nei punti vendita, e promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi. Dopo il boom del 2022 (+24,9% sull’anno precedente), nel 2023 le esportazioni di vino marchigiano hanno registrato una flessione dell’11,5%, portando i valori al di sotto dei 66,4 mln di euro. I primi quattro mercati di destinazione sono Stati Uniti, Germania, Svezia e Svizzera. Dal 12 al 15 aprile le Marche saranno presenti anche nel Cortile del Mercato Vecchio a Verona, con una degustazione di vini dei Consorzi Imt e Vini Piceni, nell’ambito di “Vinitaly and the City”, manifestazione che vedrà anche un momento istituzionale con un brindisi in programma domenica 14 aprile alle18.30, al quale parteciperà anche l’assessore Antonini.

Suviana, Schlein: si faccia piena luce e chiarezza su dinamica

Suviana, Schlein: si faccia piena luce e chiarezza su dinamicaBargi di Camugnano, 10 apr. (askanews) – Quanto accaduto alla centrale idroelettrica di Suviana è “una tragedia immagine, siamo qui a portare la massima vicinanza ai familiari dei lavoratori che sono rimasti uccisi”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante una visita assieme al governatore dell’Emilia-Romagna e presidente del partito Stefano Bonaccini.


“Massima vicinanza ai feriti e a quelli che ancora si stanno cercando – ha proseguito Schlein -. La nostra gratitudine va ai soccorritori che stanno cercando incessantemente anche in queste ore con grande professionalità. Vicinanza alla comunità ferita da questa tragedia e necessità che si faccia piena luce e chiarezza sulla dinamica dell’accaduto, perché è un’altra strage di lavoratori”. “Non possiamo più accettare che questo accada e bisogna che la sicurezza sul lavoro sia davvero la priorità, diventi la priorità di questo paese” ha concluso la segretaria dem.