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Autore: Redazione StudioNews

Pecorino Toscano Dop e Gipolla di Margherita Igp insieme a tavola

Pecorino Toscano Dop e Gipolla di Margherita Igp insieme a tavolaRoma, 10 apr. (askanews) – Binomio a tavola tra una IGP e una DOP. A Firenze è stata presentata ieri al ristorante Belcanto la collaborazione tra due eccellenze, una pugliese, la Cipolla Bianca di Margherita Igp, e l’altra toscana, il Pecorino Toscano DOP. Presenti in conferenza Stefania Saccardi vicepresidente Regione Toscana e assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp, Carlo Santarelli presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP.


I due Consorzi si sono confrontati, unendo materie prime, risorse umane, metodi di preparazione, con l’obiettivo di tutelare e diffondere la conoscenza di prodotti, storia e ragioni che li rendono eccellenze certificate. “È una bella occasione di incontro fra due prodotti che raccontano storia e tradizioni, che portano sulle tavole sapori unici e inconfondibili – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – In questi anni è aumentata la collaborazione fra i Consorzi di Tutela attraverso i progetti di promozione, rendendo ancora più incisiva la conoscenza delle Dop, Igp e la loro tutela nel mondo. Iniziative come questa servono a rafforzare il legame fra le imprese e creare una percezione del Made in Italy sempre più forte all’estero. Il Pecorino Toscano Dop e la Cipolla Bianca di Margherita Igp sono due produzioni iconiche, che rappresentano un vero punto di forza della DOP Economy, il sistema economico e produttivo del comparto agroalimentare e vitivinicolo a Indicazione Geografica”.


“La nostra cipolla bianca ha due ingredienti in comune con il Pecorino Toscano Dop: storie secolari e il legame stretto con il proprio territorio. Il Pecorino ha una storia antica, che va dagli Etruschi fino ai giorni nostri, come anche la nostra cipolla che ha alle spalle due secoli e ogni anno lunghi tempi di lavorazione – ha dichiarato Giuseppe Castiglione presidente del Consorzio di Tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp – Ci auguriamo che questo gemellaggio possa continuare nel tempo”. “Il Pecorino Toscano Dop è sempre aperto alla sperimentazione e a nuove combinazioni di sapori – ha detto Carlo Santarelli, presidente del Consorzio tutela Pecorino Toscano Dop -. In questo caso, la Toscana incontra la Puglia grazie alla Cipolla Bianca di Margherita Igp. Questo è l’inizio di una sinergia che ci auguriamo duri in futuro. Saremo lieti di ospitare a fine maggio i produttori del Pecorino Toscano DOP in Puglia, a Margherita di Savoia (Bt), in occasione di due giorni di eventi dedicati alla nostra cipolla, nel periodo clou della sua raccolta”.


In questa occasione il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP ha presentato l’edizione 2024 di “Caseifici Aperti”, l’iniziativa organizzata con il contributo della Regione Toscana, che ogni anno racconta tutti i segreti dell’arte casearia. La manifestazione, che prevede visite guidate gratuite presso i caseifici del Consorzio, quest’anno è in programma dal 2 maggio al primo giugno, presso quattro caseifici.

Premierato, dubbi Lega su dimissioni se non c’è fiducia su testo

Premierato, dubbi Lega su dimissioni se non c’è fiducia su testoRoma, 10 apr. (askanews) – Il senatore della Lega, Paolo Tosato, durante la dichiarazione di voto sull’articolo 4 del ddl sul premierato, ha sollevato dei dubbi di interpretazione sulla norma così come risulta dopo la decisione di eliminare l’aggettivo “volontarie” dalle ipotesi di dimissioni del presidente del Consiglio. L’esponente del Carroccio ha infatti invitato il governo, visto che ci sarà una riformulazione per l’aula, ha specificare soprattutto cosa può accadere in caso di mancata fiducia su un provvedimento. A suo giudizio, infatti, non è detto che il premier si debba dimettere.


“La situazione di mancato voto di fiducia – ha sottolineato – è diversa dalle dimissioni volontarie e non è esplicitata la procedura. I protagonisti sono due: il governo e il Parlamento. Noi abbiamo contemplato il caso della revoca della fiducia con mozione motivata, poi c’è il caso di dimissioni del governo date dalle più svariate circostanze, ma non ravvedo in queste due situazioni quella sulla crisi per mancanza di voto di fiducia su un atto. Non è detto che si debba dimettere, perché è eletto dal popolo. Rimane la dubbia l’interpretazione del testo. Può essere un semplice incidente di percorso o una vera crisi di maggioranza. Così come scritto mantiene una lacuna. Secondo me il testo va scritto in modo che la mancata fiducia su un atto non sia riconducibile alla mozione di sfiducia. Se invece si ritiene che sia automatica la dimissione, ho dei dubbi. E’ un premier eletto dal popolo, in caso di incidente va avanti, se non c’è mozione motivata”.

Blue Economy, Acampora: al centro strategia marittima le giuste risorse

Blue Economy, Acampora: al centro strategia marittima le giuste risorseRoma, 10 apr. (askanews) – “Oggi con la crisi del Mar Rosso stiamo vivendo una forte instabilità degli equilibri geopolitici già dominati da profonde tensioni sui diversi fronti di guerra. Tutto ciò non deve far rallentare il passo verso un’economia del mare sostenibile, inclusiva ed innovativa nel solco della doppia transizione digitale ed ecologica. Oggi il nostro Paese ha messo al centro dell’interesse nazionale le filiere strategiche e tra queste l’Economia del Mare, e di questo ringrazio il Governo, che ha sempre riconosciuto le straordinarie opportunità di sviluppo dei settori che la compongono. E per questo, consentitemi un ringraziamento particolare al Ministro Nello Musumeci, con il quale abbiamo condiviso un articolato e intenso confronto che ha portato alla definizione del primo Piano Triennale del mare. Siamo qui oggi per proseguire il percorso che senza sosta stiamo portando avanti insieme con il Blue Forum Italia Network, la rete italiana degli utenti del mare che accompagna la transizione energetica sostenibile attraverso il mare e che abbiamo fortemente voluto in risposta alla comunicazione della Commissione Europea 240 final del 2021. La continuità delle azioni che stiamo portando avanti con responsabilità istituzionale è l’impegno del Sistema Camerale, con Unioncamere, Assonautica Italiana e le Camere di Commercio”.


Lo ha dichiarato il Presidente di Asoonautica Italiana, Giovanni Acampora, aprendo il terzo Summit Nazionale Blue Forum sull’economia del mare, a Gaeta. “Lo scorso anno – ha proseguito Acampora – il Summit ha dato un contributo alla scrittura del Piano triennale del Mare e dal blue paper 2023 è emersa la necessità di costruire insieme un piano finanziario unico per l’Economia del Mare. Raccogliere la sfida dell’Europa di passare dalla Crescita Blu a un’Economia del Mare sostenibile impone di dare concretezza alla nuova strategia marittima del nostro Paese con un’agenda certa delle priorità di investimento. E quindi oggi siamo qui, alla terza edizione del Blue Forum, che abbiamo intitolato “Investiamo nell’economia del Mare”, per mettere al centro della strategia marittima del nostro Paese le risorse per lo sviluppo e il progresso del Sistema mare. In queste quattro giornate di incontri avvieremo un confronto per proporre insieme una programmazione italiana unica di investimenti strategici per il 2025-2027 sull’Economia del mare, in coerenza con le strategie del Piano Triennale. Serve una mobilitazione di risorse senza precedenti per mettere le imprese italiane in condizione di affrontare le necessarie transizioni in materia di energia, ambiente e digitalizzazione”.


E importanti “saranno gli investimenti sulle infrastrutture digitali, che sono abilitanti per una pubblica amministrazione moderna e che consentiranno di snellire le procedure e i tempi, come le imprese chiedono a gran voce, e che un Paese che vuole essere all’avanguardia non può più rimandare. Ecco perché lavoreremo anche per dare un ulteriore contributo alla definizione del “Collegato sul Mare e sulla Blue Economy” su cui sta lavorando il Governo. E come primo contributo ai lavori partendo proprio dalla semplificazione e digitalizzazione, tema che tocca trasversalmente tutti i settori dell’Economia del Mare, propongo di ragionare insieme su uno Sportello Unico Amministrativo Nazionale per l’Economia del Mare, che aiuti le imprese e che semplifichi i processi attraverso i nuovi sistemi digitali. Stiamo affrontando un cambiamento epocale, lo dobbiamo fare tutti insieme, e prioritario è mettere in sicurezza le filiere strategiche in una visione unitaria che renda la nostra Nazione leader in Europa e nel Mediterraneo. La partita in gioco è quella della competizione internazionale e dobbiamo mettere in campo strategie per rafforzare la competitività del nostro Paese nei confronti dei grandi player internazionali (USA e Cina). In quest’anno di presidenza del G7 sono certo che il Governo farà la sua parte e ci auguriamo che il mare sia al centro del confronto per dare la giusta visibilità al ruolo strategico che l’Italia può giocare come Hub energetico e commerciale dell’Europa nel Mediterraneo. E’ necessario il contributo di tutti gli utenti del mare che operano per e nell’Economia del Mare, in una relazione pubblico/privato che sta trovando la sua forza nell’approccio partecipato”. “Il Blue Forum – ha concluso Acampora – è un appuntamento che ha ottenuto importanti riconoscimenti, grazie ad una interlocuzione costante con le Istituzioni comunitarie e con il Governo del nostro Paese. Domani celebreremo insieme con il Ministro del Mare Nello Musumeci e con tanti altri esponenti del Governo la Giornata Nazionale del Mare. Il nostro Blue Forum, grazie al dialogo che abbiamo instaurato con i nostri rappresentanti in Europa e con l’European Blue forum, portando su più tavoli la nostra idea di economia blu, ha ottenuto l’alto patrocinio del parlamento europeo ed è stato inserito nel programma degli eventi dell’European Maritime Day In My Country”.

Proteste studenti, Piccolotti: inaccettabile è solo Bernini ancora ministra

Proteste studenti, Piccolotti: inaccettabile è solo Bernini ancora ministraRoma, 10 apr. (askanews) – “Inaccettabile. Ha detto proprio così la ministra dell’Università Anna Maria Bernini. Secondo lei è inaccettabile che gli studenti si permettano di manifestare il loro libero pensiero, in forme del tutto non violente, nelle università italiane. L’unica cosa inaccettabile è che Bernini occupi un Ministero così importante solo per chiuderne le porte al confronto con gli studenti”. Lo afferma la parlamentare Avs Elisabetta Piccolotti.


“Già si parla di una stretta – prosegue la parlamentare rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – che la ministra starebbe preparando con il suo collega titolare del ministero dell’Interno. Cosa verrà vietato, il pensiero non conforme? La libertà di espressione? La libertà di associazione? Invece di preoccuparsi del diritto allo studio, della figuraccia europea dei posti letto negli studentati in cui ci siamo giocati qualche miliardo del PNRR, Bernini è ossessionata da chi esercita il suoi diritti in università”.

Emilia Romagna prima per numero trasformatori prodotti bio

Emilia Romagna prima per numero trasformatori prodotti bioRoma, 10 apr. (askanews) – L’Emilia-Romagna punta entro il 2030 a coprire oltre il 45% della superficie agricola utilizzata (Sau) con pratiche a basso input, di cui più del 25% a biologico. Questo partendo dal dato che vede la regione, a inizio 2023, prima in Italia come numero di produttori e trasformatori di prodotti biologici, con 1.277 trasformatori e 6.053 produttori, per un totale di 7.330 operatori biologici.


Inoltre, negli ultimi dieci anni la superficie agricola utilizzata certificata biologica è cresciuta del 125%: con oltre 200mila ettari rappresenta un quinto, circa il 20%, delle intere aree coltivate. Percentuale superiore alla media italiana (pari a circa 17%) ed europea (circa 10%). L’agricoltura sostenibile è il tema dell’approfondimento che si può trovare online da oggi sul nuovo sito tematico dedicato al Patto per il Lavoro e per il Clima, sottoscritto dalla Regione nel 2020 con oltre 60 tra istituzioni e forze economiche e sociali. Con notizie, video e una campagna social che raccontano gli obiettivi e le politiche realizzate negli ultimi quattro anni, spiegandone anche l’impatto sulla società emiliano-romagnola.


Le misure agroambientali sono tra le linee di intervento fondamentali condivise dai firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima. Nell’obiettivo ‘Emilia-Romagna, regione della transizione ecologica’, il Patto indica con chiarezza la necessità di promuovere la sostenibilità ambientale dei sistemi alimentari, a partire dalle produzioni agricole e zootecniche, riconoscendone il ruolo svolto nella salvaguardia del territorio e nella creazione di occupazione. Un sistema di politiche condivise, che punta a sostenere le imprese negli investimenti necessari per continuare a migliorare il benessere animale e la biosicurezza negli allevamenti, per ottimizzare l’utilizzo dei nutrienti, dei consumi idrici, per ridurre gli apporti chimici. Ma anche la sostenibilità ambientale, la salvaguardia della biodiversità e la produzione energetica pulita.


Dall’inizio della nuova programmazione di sviluppo rurale 2023-2027 emanati già 20 bandi per un totale di oltre 160 milioni a chi adotta pratiche a basso impatto.

Vino Nobile di Montepulciano a Vinitaly con masterclass sulle “Pievi”

Vino Nobile di Montepulciano a Vinitaly con masterclass sulle “Pievi”Milano, 10 apr. (askanews) – Allo stand del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano a Vinitaly (pad. 9 della Toscana, stand D12 – D13) saranno in degustazione le etichette delle aziende presenti in forma diretta, mentre al banco d’assaggio si troveranno la quasi totalità delle etichette della prima Docg d’Italia.


Lunedì 15 aprile, alle 10.30 (Sala B Pad. 10 piano I) si terrà la masterclass “Vino Nobile di Montepulciano: è la storia che fa la differenza”, condotta dai giornalisti Stefania Vinciguerra e Gianni Fabrizio per raccontare il progetto delle dodici Pievi che sta arrivando a compimento e che con il 2025 vedrà uscire in commercio la prima annata. “La nostra è una Denominazione che cresce e che cambia rotta – ha messo in risalto il presidente del Consorzio, Andrea Rossi – con un mercato italiano che negli ultimi anni ha riconquistato ampie fette”.

Generazione Formaggi, 3 Dop unite a difesa territori svantaggiati

Generazione Formaggi, 3 Dop unite a difesa territori svantaggiatiRoma, 10 apr. (askanews) – Tre Dop italiane si uniscono per una operazione di difesa culturale e sociale a favore dei territori svantaggiati e a rischio di spopolamento. Sono la Casciotta d’Urbino Dop (Marche e provincia Rimini – Emilia Romagna) il Piave Dop (provincia Belluno – Veneto) e il Provolone Valpadana Dop (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Provincia autonoma di Trento). Fiori all’occhiello dell’agroalimentare italiano, le Dop svolgono un ruolo chiave nel panorama del Made in Italy italiano ed europeo con un valore di produzione di circa 5,2 miliardi e 8,6 miliardi di valore al consumo.


Oggi le Dop sono importantissime per la tutela della sostenibilità ambientale ma si trovano oggi ad affrontare sfide sempre più complesse, fondamentali per evitare la dispersione di valore e ricchezza e il drastico spopolamento dei territori. I Consorzi di Casciotta d’Urbino, Piave e Provolone Valpadana ieri, nella sala stampa di Montecitorio, hanno rafforzato questa unione nonchè il rilancio di una zootecnia che li veda di nuovo protagonisti di un percorso di rivitalizzazione dei territori e delle aree interne, sempre più interessate da desertificazione economica, culturale e sociale. L’unione avviene sotto l’egida di Aecis, l’Associazione Europea di Cultura Innovazione e Sostenibilità, il cui principale obiettivo è quello di cogliere la sfida della transizione verso sistemi alimentari sostenibili. L’associazione si propone di sviluppare una serie di azioni, a carattere divulgativo, formativo, scientifico, che abbiano come denominatore comune la correlazione tra lo sviluppo del sistema dei regimi di qualita’ europei e la capacita’ effettiva delle filiere agroalimentari di implementare principi e pratiche quotidiane di sostenibilita’, anche misurandone la relativa attuazione.


Alla presentazione del progetto sono intervenuti il presidente di Aecis Libero Giovanni Stradiotti, presidente del Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop, Gianluigi Draghi, Modesto De Cet, presidente Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop, il presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, Giovanni Guarneri e Mirco Carloni, presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

Giappone, inflazione alla produzione cala dopo tre anni

Giappone, inflazione alla produzione cala dopo tre anniRoma, 10 apr. (askanews) – L’inflazione all’ingrosso giapponese ha rallentato per la prima volta in tre anni nell’anno fiscale 2023, che si è concluso a marzo, principalmente a causa degli sforzi del governo per ridurre i costi energetici. L’ha riferito oggi la Banca del Giappone (BoJ) fornendo una stima preliminare.


Il rallentamento al 2,3% segue il picco del 9,5% di aumento nell’anno fiscale 2022. L’indice dei prezzi dei beni aziendali è arrivato a 119,9, il più alto dal momento in cui i dati comparabili sono diventati disponibili nel 1980.


La BoJ ha detto che il raggiungimento di un’inflazione del 2% in modo “stabile e sostenibile” è ormai in vista e ha rovesciato la politica dei tassi negativi, decidendo nell’ultima riunione di politica monetaria il primo incremento del tasso d’interesse degli ultimi 17 anni. A marzo, i prezzi all’ingrosso sono aumentati dello 0,8% rispetto allo stesso mese di un anno prima, accelerando per il secondo mese consecutivo.


Per quanto riguarda i singoli articoli, le bollette di elettricità, gas cittadino e acqua sono crollate del 12,6% nell’anno fiscale 2023 rispetto all’anno precedente quando erano aumentate del 37,7 percento, poiché il governo ha fornito sussidi per ridurre i prezzi della benzina e del gas.

Da Fao e Ue 15 mln per sostenibilità settore forestale Uganda

Da Fao e Ue 15 mln per sostenibilità settore forestale UgandaRoma, 10 apr. (askanews) – L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha lanciato un progetto da 15 milioni di euro finanziato dall’Unione Europea per aiutare il settore forestale dell’Uganda a contribuire in modo più sostenibile all’economia e all’ambiente.


L’iniziativa quinquennale “Catene del valore sostenibili a base di legno in Uganda” mira a garantire l’approvvigionamento sostenibile di materia prima legnosa legale proveniente da foreste piantate, migliorare la capacità di lavorazione e la domanda di mercato per i prodotti del legno e migliorare la disponibilità di e accesso a finanziamenti a prezzi accessibili. Le foreste del Paese, spiega la Fao in una nota, sono sempre più a rischio a causa dell’invasione, della deforestazione, del disboscamento illegale e del degrado forestale. Nel 1990 quasi un quarto del territorio dell’Uganda era costituito da foreste, ma nel 2017 la percentuale si era quasi dimezzata, arrivando a solo il 13%.


“L’Unione Europea è orgogliosa del suo costante impegno a investire in modo significativo nel progresso dell’industria forestale commerciale dell’Uganda. Sfruttando gli sforzi di collaborazione del partenariato Team Europe Forestry e fornendo finanziamenti supplementari per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti del legno, l’UE si impegna a promuovere la crescita di un settore robusto e sostenibile che prospera sia dal punto di vista ambientale che commerciale”, ha detto l’Ambasciatore dell’UE a Uganda, Jan Sadek, Il progetto mira ad aumentare la qualità e il valore delle foreste piantate promuovendo pratiche migliori e strutture di lavorazione più efficienti che, a loro volta, aggiungeranno più valore alla materia prima del legno. Ciò è essenziale per incentivare il mantenimento e l’espansione delle risorse forestali, migliorando al tempo stesso i mezzi di sussistenza.


Un altro obiettivo è quello di realizzare economie di scala aggregando un numero maggiore di piccoli coltivatori di alberi e trasformatori di legno del paese. L’accesso a finanziamenti a prezzi accessibili per le piccole e medie imprese del settore del legno è un’altra sfida che l’iniziativa cerca di affrontare, attraverso misure quali l’offerta di alfabetizzazione finanziaria, supporto di consulenza nella gestione aziendale e migliori collegamenti con il settore finanziario. Poiché la domanda di prodotti in legno aumenta a livello nazionale e regionale, è cruciale per l’Uganda, sia dal punto di vista economico che ambientale, sviluppare una catena del valore sostenibile basata sul legno che possa aiutare il paese nella transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio. Un requisito essenziale a tal fine è la lotta al commercio illegale di legname. Ciò provoca perdite sostanziali in termini di entrate fiscali e, insieme alla continua dipendenza dal carbone per l’energia in molte aree urbane, contribuisce alla deforestazione.


Se le piantagioni forestali dell’Uganda fossero gestite in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, la pressione sulle risorse naturali potrebbe essere ridotta e consentire una crescita economica legale e priva di deforestazione. Negli ultimi 15-20 anni, con il sostegno dell’UE, della FAO e di altri partner, sono stati fatti investimenti sostanziali nel settore forestale, il che significa che si prevede che il volume di legno prodotto aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni.

Borghese (Maie): Casartigiani aprirà sede in Sud America

Borghese (Maie): Casartigiani aprirà sede in Sud AmericaRoma, 10 apr. (askanews) – “Ho avuto un proficuo incontro con il direttore generale di Casartigiani, la Confederazione autonoma degli artigiani, Pierpaolo De Angelis, il quale si è detto favorevole all’idea di aprire in tempi rapidi una sede in America latina. Si tratta di una grande opportunità per le imprese artigiane italiane che intendono internazionalizzarsi e investire, creando lavoro e sviluppo in America del Sud”. Lo dichiara il senatore Mario Alejandro Borghese, vicepresidente del Maie ed eletto in America latina. Casartigiani, presieduta da Giacomo Basso, conta in Italia circa duecentomila imprese associate, 18 federazioni regionali e 119 sedi provinciali.


“Ringrazio De Angelis che si conferma una guida sicura e lungimirante dell’Associazione a tutela delle piccole e medie imprese incoraggiandone e agevolandone anche l’investimento all’estero”, aggiunge Borghese.