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Autore: Redazione StudioNews

Salgono prezzi grano duro: a 354 euro tonn. a borsa Merci Foggia

Salgono prezzi grano duro: a 354 euro tonn. a borsa Merci FoggiaRoma, 3 apr. (askanews) – Guadagna ancora quota il grano duro alla borsa merci di Foggia che recupera altri 10 euro a tonnellata, raggiungendo 345 euro a tonnellata, grazie alla presentazione di contratti che hanno invertito la rotta, facendo recuperare terreno ai prezzi del frumento pugliese. A darne notizia è Coldiretti Puglia, che chiede alla filiera cerealicola una assunzione di responsabilità per la tutela del grano made in Italy rispetto all’import di cereali dalla Russia.


In questo senso, la proposta della Ue di imporre dazi sul grano di Putin si tradurrebbe in una “stangata” da oltre 40 milioni di euro di dazi aggiuntivi sulle importazioni di prodotto dalla Russia e risponderebbe alle richieste di Coldiretti di tutelare i produttori colpiti dal drammatico crollo delle quotazioni causate dall’invasione di prodotto straniero.

Lombardia, dalla Regione aiuti per affitti in Comuni aeroportuali

Lombardia, dalla Regione aiuti per affitti in Comuni aeroportualiMilano, 3 apr. (askanews) – “Regione Lombardia è al lavoro per aiutare le famiglie che faticano ad accedere al mercato privato degli affitti. Nei giorni scorsi è partito il bando di housing sociale da 14 milioni di euro che incrementerà l’offerta di abitazioni a canoni sostenibili”. Lo ha detto l’assessore alla Casa e Housing sociale della Regione Lombardia, Paolo Franco, intervenendo nella sede Enav di Fiumicino (Roma) all’incontro organizzato da Ancai (Associazione nazionale Comuni aeroportuali italiani) sulle problematiche che riguardano il reperimento di alloggi per i lavoratori collegati alle attività dei servizi di pubblica utilità, tra i quali gli aeroporti.


Presenti all’incontro anche Corrado Zambelli, presidente di Federcasa Lombardia; Alessandro Colletta, presidente Ancai; Roberto Severini, presidente del Consiglio comunale di Fiumicino; Paolo Caporaletti, segretario generale di Ancai e Massimiliano Cardullo responsabile delle relazioni esterne di Adr (Aeroporti di Roma). “Il bando – ha proseguito Franco – mette a disposizione risorse significative per imprese, cooperative, Comuni o Aler e rappresenta un’opportunità da cogliere anche per i territori che gravitano attorno agli aeroporti. L’obiettivo è agevolare i lavoratori che incontrano difficoltà in particolare nelle aree dove gli affitti aumentano costantemente. La Lombardia è la prima Regione ad attivare un piano strutturato per sostenere il diritto alla casa delle famiglie di reddito medio e medio basso”.


“I sistemi aeroportuali – ha sottolineato Franco – sono un motore imprescindibile di sviluppo per l’indotto generato e per l’attrazione di investimenti. È fondamentale aiutare i lavoratori meno abbienti che gravitano intorno a questo ambito strategico per i servizi ai cittadini e per la nostra economia”. “Il bando sull’housing sociale – ha evidenziato Franco – si inserisce nel più ampio programma per le politiche abitative, denominato ‘Missione Lombardia’, che stiamo attuando con un investimento di 1,5 miliardi di euro e che metteo al centro la qualità dell’abitare attraverso interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, welfare abitativo e attenzione alle dinamiche sociali dei territori”.


“Il vertice – ha concluso Franco – è stata l’occasione per raccontare l’esperienza lombarda: in questo settore ‘Missione Lombardia’ può fare da apripista a progetti analoghi in altre parti d’Italia. Vogliamo condividere obiettivi e buone pratiche per aiutare il Paese a mettere in campo risposte efficaci in relazione al grande tema della casa e dei bisogni abitativi”.

Calcio, Rubiales arrestato in Spagna, indagato per corruzione e riciclaggio

Calcio, Rubiales arrestato in Spagna, indagato per corruzione e riciclaggioRoma, 3 apr. (askanews) – L’ex presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, è stato arrestato dalla Guardia Civil che lo ha prelevato – come riporta Tve – all’arrivo all’aeroporto di Madrid-Barajas, dove è atterrato al rientro dalla Repubblica Dominicana. Nel Paese centroamericano Rubiales ha trascorso le ultime settimane, prima di anticipare a oggi il rientro a Madrid, per presentarsi davanti alla giudice istruttore dell’inchiesta sui presunti appalti irregolari della Federcalcio spagnola negli ultimi cinque anni.


Al centro delle indagini una inchiesta sui contratti chiusi dalla Federcalcio negli ultimi 5 anni, durante la sua presidenza, che lo vede indagato per presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali. Tra questi anche il trasferimento della Supercoppa spagnola in Arabia Saudita per la quale si parla di mazzette e riciclaggio di denaro nell’ambito dell’organizzazione del nuovo format a 4 squadre. L’inchiesta ha messo nel mirino anche l’ex calciatore del Barcellona Gerard Piqué.Un contratto da 1,3 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione dell’Hotel della Città del Calcio a Las Rozas (Madrid), sede del ritiro della nazionale, sarebbe stato firmato fra il capo dell’impresa che si aggiudicò le opere, Angel Gonzalez Segura, e un architetto indagato


Rubiales è stato trasferito negli uffici della Guardia Civil dell’aeroporto, dopo di che è stato detenuto per un interrogatorio. Gli agenti hanno 72 ore di tempo per decidere se rilasciarlo o chiedere la conferma della detenzione a un giudice. Rubiales è stato costretto a dimettersi dalla presidenza della federcalcio spagnola dopo le polemiche relative al bacio senza consenso dato alla calciatrice Jennifer Hermoso durante la premiazione della finale dei Mondiali di calcio femminile. Per quella vicenda è ancora sotto indagine penale in Spagna. È stato inoltre bandito per tre anni dalle attività della Fifa. 

Lombardia, A.Fontana: aiuteremo piccoli Comuni su banda ultra larga

Lombardia, A.Fontana: aiuteremo piccoli Comuni su banda ultra largaMilano, 3 apr. (askanews) – “La Lombardia è avanti sul digitale tuttavia c’è ancora molto da fare. Bisogna cercare di supportare i piccoli Comuni, perché oggettivamente l’introduzione della banda ultra larga può creare anche delle criticità per i territori, legate ai lavori infrastrutturali richiesti, che possono essere percepiti dalle comunità locali come problematiche. In realtà queste criticità sembrano facilmente superabili e noi come Regione Lombardia sapremo fare la nostra parte”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante il convegno ‘Infratel incontra le Regioni – Libertà e democrazia digitale: infrastrutture, servizi e connettività’ a Palazzo Lombardia.


“Credo che in questo momento ci siano le condizioni ottimali per portare avanti con successo percorsi di digitalizzazione: ormai l’economia mondiale pretende una connessione capillare ed efficace, risultato che si può raggiungere grazie alle risorse del Pnrr” ha continuato. “Siamo in una fase in cui – ha proseguito – dobbiamo impegnarci con la massima determinazione per arrivare a rispettare l’invito dell’Europa ad avere entro il 2030 infrastrutture digitali in grado di garantire una connessione efficiente tra i diversi Stati Membri, cercando di eliminare al contempo quel ‘digital divide’ che rappresenta un ostacolo da superare. Chi non riuscirà a superare questo gap rischia infatti di essere svantaggiato, questo vale sia per le persone fisiche sia per i territori nel loro complesso”.


Infratel Italia è il soggetto attuatore della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga, su mandato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). I Comuni coinvolti, in Lombardia, sono più di 1400. Nella maggior parte dei comuni previsti per la copertura Ftth (Fiber to the home)- 760 su 1.102 – la realizzazione della rete è stata completata e la commercializzazione dei servizi è già in corso in 766 comuni. Anche per quanto riguarda i servizi Fwa (Fixed Wireless Access), il progresso è significativo, con 335 stazioni radio base completate su 374 e la commercializzazione avviata in 889 Comuni.

Vino, Enoteca Regionale Emilia Romagna a Vinitaly con 83 espositori

Vino, Enoteca Regionale Emilia Romagna a Vinitaly con 83 espositoriMilano, 3 apr. (askanews) – “Vinitaly rappresenta per noi una straordinaria vetrina, è un’opportunità per condividere con il pubblico la passione e la tradizione che caratterizzano il nostro territorio. Siamo entusiasti di presentare una serie di seminari divulgativi che metteranno in luce le unicità dei nostri vitigni e l’impegno costante della nostra regione nella produzione di vini di alta qualità”. Così il presidente Davide Frascari, annuncia la partecipazione dell’Enoteca Regionale Emilia Romagna alla 56esima edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal 14 al 17 aprile.


L’associazione dedicata alla promozione e alla valorizzazione della tradizione enogastronomica emiliano-romagnola presiederà l’intero Padiglione 1 di Veronafiere grazie all’adesione di 83 espositori, e con il Consorzio Tutela Lambrusco, il Consorzio Vini di Romagna e il Consorzio Tutela Vini Doc Bosco Eliceo. Presenti anche banchetti istituzionali in rappresentanza di Ais Emilia, Ais Romagna e Accademia internazionale enogastronomi sommelier (Aies). Durante la manifestazione, l’Enoteca Regionale presenterà i vini più rappresentativi delle 19 Doc, 2 Docg e 9 Igt emiliano-romagnole attraverso una serie di appuntamenti, seminari, incontri e degustazioni guidate. Quattro, una per ogni giorno del Salone, le masterclass dedicate alle principali Dop della regione: Lambrusco e Albana con Filippo Bartolotta, gli “underdog” Centesimino, Burson, Famoso, Rebola e Spergola con Stefano Quaglierini e Emanuele Tron, l”Adattamento climatico e risposte organolettiche nei vini dei Colli Piacentini Dop” con Alessandro Franceschini.


Il Padiglione 1 ospiterà anche un ristorante per gli operatori, allestito in collaborazione con i Consorzi alimentari locali. Sempre per quanto riguarda il rapporto tra “food and wine”, il 15 aprile alle 14.30 nella Sala Masterclass, l’Enoteca Regionale presenterà “Tramonto DiVino”, roadshow per la promozione della cultura enogastronomica regionale, “attraverso la presentazione dei cibi e dei vini identitari dell’Emilia-Romagna, il bere consapevole e l’abbinamento cibo vino”.

Nel Sud Toscana nasce il distretto biologico Colline dalla Pia

Nel Sud Toscana nasce il distretto biologico Colline dalla PiaRoma, 3 apr. (askanews) – E’ nato nel Sud della Toscana il biodistretto “Colline della Pia”. Il nuovo distretto, che insiste sui comuni di Roccastrada, Massa Marittima e Gavorrano, va ad arricchire il patrimonio toscano dei distretti biologici che adesso, con il nuovo arrivato, contano sette distretti riconosciuti con legge, la legge 51 del 2019, dalla Regione Toscana.


Riconosciuto l’8 febbraio 2024 e successivamente iscritto con decreto il 19 marzo al Registro nazionale dei Distretti biologici, il “Colline delle Pia” nasce dall’esperienza maturata dall’associazione del Biodistretto “Le colline della Pia”, di soggetti pubblici e privati, nata nel 2020 per stimolare gli agricoltori a convertire le loro aziende al biologico. “La crescita di queste realtà dedicate alla coltivazione, all’allevamento, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con metodo biologico è motivo di soddisfazione – ha detto la vicepresidente Saccardi – Questo riconoscimento più che meritato per il nuovo distretto premia un impegno forte del territorio. Un ulteriore segnale importante per tutto il settore”.


Il territorio del distretto, ha una superficie agricola utilizzabile di 20.400 ettari complessivi, di cui quasi il 42% condotti con il metodo dell’agricoltura biologica (340 solo le aziende a conduzione biologica) di cui 12 hanno espressamente aderito all’accordo. Il nuovo distretto sarà presente, insieme agli altri distretti biologici della Toscana, il 5 aprile al Tavolo regionale dei distretti biologici presieduto dalla vicepresidente Saccardi. Gli altri distretti biologici al momento in Toscana ai quali si affianca le “Colline e della Pia” sono: il distretto biologico di Fiesole, il primo nato il 27 luglio 2021; il distretto biologico della Val di Cecina riconosciuto il 13 luglio 2022; il distretto biologico di Calenzano riconosciuto il 15 settembre 2022; il distretto biologico del Montalbano riconosciuto il 23 dicembre 2022 e il distretto biologico del Chianti riconosciuto il 31 gennaio 2023.

Audible presenta Sigonella 85: la sfida tra Craxi e Reagan

Audible presenta Sigonella 85: la sfida tra Craxi e ReaganMilano, 3 apr. (askanews) – “Parliamo di un’epoca molto particolare, quella del pentapartito, in cui Partito Socialista Italiano e Democrazia Cristiana si trovarono a governare insieme. Da un lato, Sigonella ha rafforzato la figura del primo ministro Bettino Craxi, che non ha ceduto alle richieste americane in ragione della sua inclinazione alla mediazione con i Paesi arabi. D’altro canto, però, la crisi di Sigonella ha dimostrato che, pur seguendo una linea propria, il governo italiano non poteva prescindere dall’influenza della Casa Bianca. In altre parole, Sigonella non ha fatto altro che mostrare la volontà dell’Italia di affrancarsi da un alleato storico, gli Stati Uniti, pur rimanendo nella sua orbita per questioni di convenienza geopolitica”. Così Simone Guida, la persona che gestisce il canale YouTube Nova Lectio, ci introduce nel podcast “Sigonella 85”, podcast scritto da Matteo Liuzzi, distribuito come esclusiva da Audible e narrato proprio da Nova Lectio. Un viaggio dentro uno degli episodi più clamorosi della politica estera italiana del Dopoguerra.


Ricostruiamo i fatti: giovedì 10 ottobre 1985 un Boeing di linea egiziano viene costretto ad atterrare all’aeroporto di Sigonella, in provincia di Catania, da alcuni aerei militari americani. Non appena l’aereo tocca terra, in sua difesa arrivano gli uomini della VAM, la Vigilanza Militare. I militari americani vogliono arrestare a tutti i costi l’equipaggio dell’aereo e circondano i militari italiani. In loro difesa arrivano i Carabinieri che a loro volta circondano gli americani. È l’inizio della più grave crisi nei rapporti tra Italia e USA dai tempi della guerra. È uno scontro che potrebbe rimettere in discussione tutti gli equilibri atlantici. Da qui si torna indietro a dove tutto questo è iniziato: sulla nave Achille Lauro, presa in ostaggio da dei terroristi palestinesi sulla quale è stato ucciso un passeggero americano di origine ebraica. Motivo per cui gli Stati Uniti vogliono arrestare i terroristi imbarcati sul Boeing e processarli su suolo americano. Ma il delitto è stato commesso su una nave italiana e il processo deve svolgersi in Italia. Insomma, una storia che ha le caratteristiche per essere “il più grande thriller politico del XX secolo”. Per l’Italia della Prima repubblica Stati Uniti e Paesi arabi erano entrambi amici. A Sigonella questa condizione viene meno, e forse l’episodio segna una frattura destinata a non rimarginarsi mai più. “Se da una parte – ha aggiunto Nova Lectio – è vero che, da quel momento in poi, l’Italia si mostrò sempre più distante dalla causa palestinese e sempre più allineata alla linea americana in Medio Oriente, d’altra parte non bisogna dimenticare che Roma ha sempre considerato – e considera tuttora – il Mediterraneo come un importante tassello della sua politica internazionale. Lo dimostrano i rapporti che sarebbero stati intrattenuti più tardi con Libia, Egitto e Tunisia. Sigonella è un caso molto particolare e non ordinario, che segna sicuramente un precedente da tenere a mente. Tuttavia, non ha fatto sì che l’Italia togliesse immediatamente il suo ‘appoggio mediatore’ nei confronti dei Paesi arabi”.


Il podcast è affascinate e prova a indagare anche quello che non ci hanno raccontato all’epoca. Ma oggi cosa sappiamo in più? “Sulle conversazioni tra forze italiane e statunitensi, tra Craxi e Reagan – ha aggiunto Guida – sappiamo forse anche troppo, tanto da avere diverse versioni delle stesse dichiarazioni. Forse, non conosceremo mai l’esatto svolgimento della vicenda. A non venire citato spesso, a mio avviso, è un fatto che con Sigonella ha avuto a che fare soltanto dopo l’incidente. Parlo del cosiddetto e presunto “atto di riparazione” concesso da Craxi a Reagan, ovvero utilizzare Sigonella, nella primavera del 1986, per bombardare la Libia. Allo stesso tempo, però, Craxi informò Gheddafi prima che i bombardamenti avvenissero. Questa sorta di ‘doppio gioco’ dimostrerebbe come Craxi cercasse ancora di non alienarsi la simpatia dell’uno o dell’altro alleato”. “Per definizione – ha concluso Nova Lectio – un thriller politico non è nient’altro che una storia che riguarda – segretamente – alte cariche dello Stato impegnate nella risoluzione di delicate questioni geopolitiche. In simili contesti, una fallita mediazione potrebbe scatenare indesiderate escalation. La vicenda di Sigonella è stata caratterizzata da un tira e molla tra due capi di governo, Reagan e Craxi, da uno scontro fortunatamente sventato tra forze italiane e statunitensi, e dal coinvolgimento di importanti leader mediorientali come Hosni Mubarak, Yasser Arafat e Hafiz al-Assad, senza dimenticare Abu Abbas, all’epoca a capo del Fronte per la Liberazione della Palestina. Per di più, l’incomprensione tra Stati Uniti e Italia è stata generata da un crimine: l’omicidio di Leon Klinghoffer, passeggero americano della Achille Lauro scoperto morto soltanto una volta portata a termine la mediazione con i terroristi a bordo. Se invece vogliamo limitarci al caso specifico di Sigonella 85, il ritmo e la narrazione assumono contorni davvero coinvolgenti e intensi, da thriller appunto”.


(Leonardo Merlini)

All’Argentario Golf Club l’Italian Challenge Open 2024

All’Argentario Golf Club l’Italian Challenge Open 2024Roma, 3 apr. (askanews) – L’Argentario Golf Club ospiterà l’Italian Challenge Open quando la Road to Mallorca farà tappa in Italia dal 19 al 22 settembre prossimi. Il circolo toscano, che nel 2025 accoglierà l’82°Open d’Italia del DP World Tour, fa parte dell’esclusivo Argentario Golf e Wellness Resort a cinque stelle. Il percorso di gioco, con scorci spettacolari e caratteristiche tecniche impegnative, ha ricevuto la certificazione ambientale Bioagricert per la sostenibilità e la gestione dell’acqua. A far da cornice alle 18 buche la vegetazione naturale mediterranea e gli antichi uliveti che permettono ai golfisti di godere di una vista straordinaria sulla laguna di Orbetello.


“Dopo il successo dell’edizione 2023 dell’Italian Challenge Open, che ha visto trionfare Matteo Manassero al Golf Nazionale, mi auguro che i giocatori italiani possano competere per la vittoria anche all’Argentario Golf Club. Sono sicuro che il circolo si mostrerà all’altezza di questo evento così da prepararsi al meglio per l’Open d’Italia dell’anno seguente”, ha detto Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf. “I grandi campioni del Challenge Tour e del DP World Tour si sfideranno su un percorso tra i più spettacolari d’Italia. Dopo la straordinaria esperienza della Ryder Cup, un’altra vetrina internazionale di prestigio per confermare la forte vocazione turistica dell’Italia nell’ambito dell’offerta di campi da golf”, ha aggiunto. “Siamo lieti di annunciare che quest’anno l’Italian Challenge Open si svolgerà all’Argentario Golf & Wellness Resort. L’Italian Challenge Open ci ha regalato alcuni momenti magici nella storia del Challenge Tour, come l’anno scorso, quando abbiamo assistito al trionfo di Matteo Manassero al Golf Nazionale e al suo ritorno sul DP World Tour. L’Argentario Golf & Wellness Resort offre una delle migliori esperienze di golf in Italia e il campo sarà un vero banco di prova per i nostri giocatori, prima di ospitare l’Open d’Italia del DP World Tour nel 2025”, ha detto Jamie Hodges, direttore del Challenge Tour. “Sono entusiasta della prospettiva di portare il Challenge Tour in questa fantastica sede e il nostro ringraziamento va alla Federazione Italiana Golf, al promoter Alessandro Rogato e a tutto il team dell’Argentario Golf & Wellness Resort. Grazie alla nostra collaborazione e al lavoro di squadra, non vediamo l’ora di realizzare un evento memorabile”, ha sottolineato.


Augusto Orsini, presidente dell’Argentario Golf Club si è detto “onorato di ospitare il Challenge Tour dal 19 al 22 settembre sui campi dell’Argentario e siamo grati alla Federazione Italiana Golf e allo European Tour di aver scelto il nostro circolo per una manifestazione sportiva di così grande prestigio”. L’Italian Challenge Open, oltre ad essere una delle tappe dell’Italian Pro Tour – circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla FIG in collaborazione con l’advisor Infront – sarà il 26° torneo del calendario internazionale del Challenge Tour, che comprende 30 gare e si concluderà con il Rolex Challenge Tour Grand Final in Spagna (31 ottobre – 3 novembre) con il supporto di R&A. I primi 20 giocatori della classifica Road to Mallorca guadagneranno il diritto a giocare sul DP World Tour per la stagione 2025.

Confindustria, Garrone: ora Orsini libero da condizionamenti su squadra

Confindustria, Garrone: ora Orsini libero da condizionamenti su squadraRoma, 3 apr. (askanews) – “Per avere una Confindustria forte, occorre innanzitutto mettere un candidato nelle condizioni di potersi scegliere la propria squadra e la propria struttura liberamente, senza alcun condizionamento e negoziazione che lo renderebbe debole e ne sancirebbe il fallimento sin dall’inizio”. E’ questo un passaggio della lettera inviata da Edoardo Garrone ai colleghi di Confindustria per spiegare la decisione di ritirarsi dalla corsa per la presidenza.


“Questa condizione a mio avviso, nella coerenza del fine che mi ha mosso sin d’ora, è possibile in un solo modo. É infatti evidente che in Confindustria – scrive Garrone – si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di “impegni o scambi” eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria”. Dunque, “la scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli. Questa è una rinuncia che personalmente mi costa molto, ma che confido possa determinare una svolta comportamentale e sostanziale, rendendomi e rendendoci orgogliosi di averlo fatto e di aver contribuito ad un cambiamento storico doveroso, esprimendo un modo di essere al servizio del sistema e non un sistema al servizio di sé stessi. E’ una scelta di responsabilità che chiedo anche a voi tutti domani con il voto, per dare un segnale forte e di unità a tutti gli stakeholder e all’intero Paese”.


Mlp

Confindustria, Garrone si è ritirato dalla corsa per la presidenza

Confindustria, Garrone si è ritirato dalla corsa per la presidenzaRoma, 3 apr. (askanews) – L’industriale Edoardo Garrone si ritira dalla corsa per la presidenza di Confindustria. Garrone ritira “per il bene di Confindustria”. Lo apprende Askanews da fonti vicine all’industriale. In una lettera inviata ai colleghi dell’associazione, l’imprenditore ligure scrive: “è evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di ‘impegni o scambi’ eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria.


Dunque, “la scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi – spiega – di fare un passo indietro e di consentire ad Emanuele Orsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli”.