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Autore: Redazione StudioNews

Agriturist (Confagri): cicloturismo in forte crescita

Agriturist (Confagri): cicloturismo in forte crescitaRoma, 3 apr. (askanews) – “Quello in bici, in grande espansione, rappresenta una fetta importante del turismo dell’esperienza, proposto da numerosi nostri agriturismi. Anche per questo motivo abbiamo deciso di partecipare per la prima volta alla rassegna bolognese, con l’obiettivo di diffondere le iniziative che caratterizzano l’offerta delle nostre aziende, anche in questo settore”. Lo afferma in una nota Augusto Congionti, presidente di Agriturist (Confagricoltura) annunciando la presenza dell’associazione alla manifestazione “Fiera del Cicloturismo”, in programma dal 5 al 7 aprile a Bologna.


L’Italia è una destinazione ambita tra i biker, con circa 33 milioni di presenze nel 2022 e un impatto economico diretto pari a 4,1 miliardi di euro (stime Isnart). Due terzi dei cicloturisti erano stranieri e hanno speso, in media, 3.750 euro per una settimana. Tra le preferenze dei biker: escursioni, prodotti enogastronomici, degustazioni e sagre. Gli agriturismi sono il naturale punto di sosta per i percorsi in bicicletta. Agriturist in fiera presenta i pacchetti per una vacanza su due ruote, per un’esperienza da protagonisti di un soggiorno indimenticabile che unisce il buon cibo e al buon vino, il divertimento allo sport e alla natura. Moltissimi agriturismi offrono anche il noleggio di bici.


In Lazio tre strutture (Buonasera a Civita di Bagnoregio, Le Vigne di Bolsena e Il tesoro di Acquapendente) presentano pacchetti dedicati (1/5 maggio, 10/12 maggio, 10/12 giugno e 6/13 settembre) per esplorare su due ruote natura e cultura della regione, con Andrea Pesetti, guida FCI, specializzata in cicloturismo. Il Veneto, che ospita il 31% tra produttori di biciclette e componenti, va percorso su due ruote in una dimensione lenta e leggera. In fiera l’agriturismo Casa Pisani di Padova presenta le iniziative dedicate.


L’Emilia-Romagna è in prima linea per accogliere la più importante competizione cicloturistica del mondo, pronta a ospitare nelle proprie strutture bike-friendly chi voglia seguire i professionisti delle due ruote. L’iniziativa “Benvenuto Tour de France” è promossa da Agriturist regionale insieme al club d’eccellenza Agricycle. “Il turismo dell’esperienza, come il cicloturismo, è un segmento destinato a crescere ancora. L’agriturismo – conclude Congionti – è un’attività diffusa su tutto il territorio nazionale e, nelle nostre strutture, i biker possono usufruire di servizi organizzati che vanno sempre più incontro alle esigenze di chi viaggia in bici”.

Stoltenberg: la Nato deve garantire all’Ucraina un duraturo aiuto militare

Stoltenberg: la Nato deve garantire all’Ucraina un duraturo aiuto militareMilano, 3 apr. (askanews) – “Dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno” e garantire “all’Ucraina un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile a lungo termine, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della NATO, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni pluriennali”. Lo ha dichiarato a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che ha ribadito sicuro: “L’Ucraina diventerà membro della NATO. Questione è quando, non se”.


Sull’ordine del giorno Stoltenberg ha confermato che è in discussione un piano pluriennale: la stampa lo ha già definito “a prova di Trump”, ovvero un meccanismo per bypassare le criticità che un ritorno alla presidenza Usa del leader dei repubblicani americani costituirebbe. “I ministri – ha detto – discuteranno di come la Nato dovrebbe assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno di un solido quadro della NATO: discuteranno anche di un impegno finanziario pluriennale per il sostegno” a Kiev. Sui giornali internazionali oggi è emerso che esiste una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump come vincitore delle prossime presidenziali americane di novembre. Poi parlando della riunione ministeriale, Stoltenberg ha precisato: “Questa riunione ministeriale porrà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington (9-11 luglio). Gli alleati della NATO forniscono il 99% di tutto il sostegno militare all’Ucraina”. E ancora: “Mosca deve capire che non può raggiungere gli obiettivi prefissati sul campo di battaglia” ha aggiunto.


Ma la Russia ha chi l’appoggia nell’invasione dell’Ucraina: “Gli amici della Russia in Asia sono vitali per continuare la sua guerra di aggressione (…) In cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l’Iran stanno fornendo ingenti volumi di armi e munizioni. In cambio Pyongyang e Teheran ricevono tecnologia e forniture russe che li aiutano a sviluppare capacità missilistiche e nucleari avanzate. Ciò ha conseguenze sulla sicurezza regionale e globale. Quindi le nazioni di tutto il mondo che la pensano allo stesso modo devono restare unite per difendere un ordine globale governato dalla legge e non dalla forza. Domani discuteremo su come collaborare al meglio per raggiungere questo obiettivo” ha aggiunto Stoltenberg.

Stoltenberg: da Nato serve aiuto militare “prevedibile” a Kiev

Stoltenberg: da Nato serve aiuto militare “prevedibile” a KievMilano, 3 apr. (askanews) – “Dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno” e garantire “all’Ucraina un’assistenza di sicurezza affidabile e prevedibile a lungo termine, in modo da fare meno affidamento sui contributi volontari e più sugli impegni della NATO, meno sulle offerte a breve termine e più sugli impegni pluriennali”. Lo ha dichiarato a Bruxelles il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che ha ribadito sicuro: “L’Ucraina diventerà membro della NATO. Questione è quando, non se”.


Sull’ordine del giorno Stoltenberg ha confermato che è in discussione un piano pluriennale: la stampa lo ha già definito “a prova di Trump”, ovvero un meccanismo per bypassare le criticità che un ritorno alla presidenza Usa del leader dei repubblicani americani costituirebbe. “I ministri – ha detto – discuteranno di come la Nato dovrebbe assumersi maggiori responsabilità nel coordinamento dell’equipaggiamento militare e dell’addestramento per l’Ucraina, ancorando tutto ciò all’interno di un solido quadro della NATO: discuteranno anche di un impegno finanziario pluriennale per il sostegno” a Kiev. Sui giornali internazionali oggi è emerso che esiste una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump come vincitore delle prossime presidenziali americane di novembre. Milano, 3 apr. (askanews) – Poi parlando della riunione ministeriale, Stoltenberg ha precisato: “Questa riunione ministeriale porrà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington (9-11 luglio). Gli alleati della NATO forniscono il 99% di tutto il sostegno militare all’Ucraina”. E ancora: “Mosca deve capire che non può raggiungere gli obiettivi prefissati sul campo di battaglia” ha aggiunto.


Ma la Russia ha chi l’appoggia nell’invasione dell’Ucraina: “Gli amici della Russia in Asia sono vitali per continuare la sua guerra di aggressione (…) In cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l’Iran stanno fornendo ingenti volumi di armi e munizioni. In cambio Pyongyang e Teheran ricevono tecnologia e forniture russe che li aiutano a sviluppare capacità missilistiche e nucleari avanzate. Ciò ha conseguenze sulla sicurezza regionale e globale. Quindi le nazioni di tutto il mondo che la pensano allo stesso modo devono restare unite per difendere un ordine globale governato dalla legge e non dalla forza. Domani discuteremo su come collaborare al meglio per raggiungere questo obiettivo” ha aggiunto Stoltenberg.

Cnr: così i boschi di faggio italiani si adattano al clima

Cnr: così i boschi di faggio italiani si adattano al climaRoma, 3 apr. (askanews) – I faggi hanno la capacità di utilizzare in modo efficiente l’acqua a loro disposizione per adattarsi alle diverse condizioni meteorologiche, adottando strategie diversificate a seconda delle condizioni ambientali in cui si trovano. E’ quanto ha messo in luce uno studio condotto dal Consiglio nazionale delle ricerche attraverso l’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Cnr-Isafom) di Perugia e l’Istituto per la bioeconomia (Cnr-Ibe) di Sesto Fiorentino (Firenze), condotto in collaborazione con l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e la libera Università di Bolzano, che ha fornito importanti informazioni sulla capacità dei boschi di faggio in Italia di adattarsi e resistere agli effetti del cambiamento climatico.


La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha preso in esame siti sparsi su tutto il territorio nazionale nel corso di un arco temporale che va dal 1965 al 2014, utilizzando indicatori chiave come l’incremento dell’area basimetrica e l’efficienza intrinseca nell’uso dell’acqua per valutare la salute e la risposta di questi boschi ai cambiamenti ambientali. Dallo studio emerge come le faggete italiane stiano affrontando la crescente suscettibilità alla mortalità a causa di siccità estreme e dell’incremento della temperatura, trends che nel corso degli ultimi decenni sono diventati sempre più evidenti. In particolare, spiega Giovanna Battipaglia, docente di ecologia forestale presso l’Università della Campania “L. Vanvitelli”, “i risultati mettono in luce la diversità delle strategie di utilizzo dell’acqua impiegate dai boschi di faggio per adattarsi alle diverse condizioni meteorologiche, così come la variabilità nella risposta alla siccità tra le diverse popolazioni analizzate lungo un transetto latitudinale della penisola italiana”.


Uno degli esiti più significativi riguarda l’identificazione di foreste che in apparenza risultano essere in buono stato di salute, ma nelle quali i ricercatori hanno rilevato segnali precoci di stress a seguito di eventi climatici estremi, come la siccità del 2003, segnali che indicano una perdita di resilienza in alcuni gruppi: l’effetto più drastico è stato rilevato in Trentino Alto Adige, dove si è osservata anche una maggiore riduzione della crescita degli alberi rispetto ad altri siti più a sud come il Lazio, la Campania e l’area del Matese. “Nelle regioni meridionali prese in esame non abbiamo osservato una drastica riduzione nella crescita delle piante, come invece abbiamo rilevato in quelle settentrionali – aggiunge Daniela Dalmonech (Cnr-Isafom) – Non solo: sempre al Sud è stato evidenziato un aumento dell’efficienza nell’uso dell’acqua, suggerendo una migliore risposta di adattamento di questi boschi alle condizioni ambientali più estreme”.


Oltre a marcare un importante risultato dal punto di vista scientifico, la scoperta ha implicazioni significative per la gestione forestale e la conservazione della specie, non solo a livello nazionale.

Shoah, Gualtieri: memoria sviluppa anticorpi contro antisemitismo

Shoah, Gualtieri: memoria sviluppa anticorpi contro antisemitismoRoma, 3 apr. (askanews) – L’inaugurazione del totem multimediale Binario della Memoria presso la stazione Fs Tiburtina è “un altro tassello di una politica della memoria fatta di segni tangibili, concreti, intellegibili della nostra città le cui vie o in questo caso un binario sono stati teatro dei crimini più efferati contro l’umanità, nel punto più basso toccato dalla nostra civiltà”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine dell’inaugurazione del totem Binario della Memoria presso la stazione Tiburtina.


La Shoah, la deportazione, “lo sterminio degli ebrei romani da parte del nazifascismo – ha continuato Gualtieri – è un crimine che dobbiamo ricordare costantemente per sviluppare gli anticorpi contro il razzismo, l’intolleranza, l’antesemitismo per non dimenticare le tragedie da cui è nata la nostra repubblica democratica e l’importanza dei valori della nostra Costituzione”. L’installazione dei totem nelle stazioni italiane, ha concluso Gualtieri, “è una iniziativa giusta e importante che si accompagna alle tante altre che stiamo realizzando in questo anno così denso di memoria e di ricordo. Fondamentale contrastare qualsiasi rigurgito di ideologie naziste, fasciste di razzismo e antisemitismo”.

Efsa: virus aviaria si diffonde in Ue, anche in allevamenti

Efsa: virus aviaria si diffonde in Ue, anche in allevamentiRoma, 3 apr. (askanews) – Il virus dell’influenza aviaria continua a diffondersi nell’Unione Europea e oltre, causando un’elevata mortalità tra gli uccelli selvatici, propagazione ai mammiferi selvatici e domestici ed epidemie negli allevamenti. Lo si legge in un rapporto scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che valuta i fattori di rischio per una potenziale pandemia influenzale e le relative misure di mitigazione.


Gli esperti hanno identificato alcune specie di animali da pelliccia d’allevamento, ad esempio visoni o volpi, che sono altamente sensibili ai virus influenzali, come possibili fattori di diffusione. Sebbene la trasmissione da mammifero a mammifero non sia stata ancora confermata, i mammiferi selvatici potrebbero fungere da ospiti ponte tra gli uccelli selvatici, gli animali domestici e gli esseri umani. Anche gli animali da compagnia, come i gatti, che vivono in casa e hanno accesso all’aria aperta possono essere un potenziale veicolo di trasmissione. L’allevamento in aree ricche di uccelli acquatici con produzione all’aperto e/o scarsa biosicurezza, spiega l’Efsa, può facilitare l’introduzione del virus nelle aziende agricole e la sua ulteriore diffusione. Gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti climatici svolgono un ruolo aggiuntivo nell’evoluzione della situazione perché possono influenzare l’ecologia e la demografia degli uccelli selvatici e quindi influenzare il modo in cui la malattia si sviluppa nel tempo, hanno scoperto gli esperti.


Secondo lo studio, le autorità di diversi settori dovrebbero collaborare nella prospettiva One Health per limitare l’esposizione dei mammiferi, compreso l’uomo, ai virus dell’intelligenza artificiale. La sorveglianza sugli animali e sull’uomo dovrebbe essere rafforzata, insieme all’analisi genomica e alla condivisione dei dati di sequenza. Negli allevamenti, la biosicurezza dovrebbe essere rafforzata per evitare che gli animali entrino in contatto con l’infezione e la diffondano. Entro la fine dell’anno, l’Efsa e l’Ecdc pubblicheranno un parere scientifico in cui valuteranno come potrebbe svilupparsi una potenziale pandemia influenzale, fornendo indicazioni ai gestori del rischio per ridurre il rischio per la salute umana.

Vela, Vesuvio Race, in 50 per la regata delle isole del Golfo

Vela, Vesuvio Race, in 50 per la regata delle isole del GolfoRoma, 3 apr. (askanews) – Tutto pronto per la quinta edizione della Vesuvio Race, regata velica in programma nel calendario nazionale sabato 6 aprile (partenza ore 11) nelle acque del Golfo di Napoli. Cinquanta saranno le imbarcazioni in gara con equipaggi provenienti da diverse regioni italiane che hanno confermato la loro presenza. In lista iscritti compaiono “Soulaima” di Davide Russo, la barca che difende il guidone del Reale Yacht Club Canottieri Savoia che ha vinto in classe ORC la 52esima edizione del Campionato Invernale di Vela d’Altura del Golfo di Napoli. E ancora “Pappiciotto” del Circolo Nautico Torre del Greco, protagonista della classe Sport Boat e “Globulo Rosso” dello Yacht Club Gaeta protagonista della Tre Golfi di qualche anno fa tra le più competitive del lotto.


Questi sono solo alcuni dei protagonisti della quinta edizione della Vesuvio Race, manifestazione che, come da tradizione, è studiata per far godere la vela al pubblico da terra, nell’immaginario collettivo sport che si pratica al largo ma che presenterà alcune boe sotto costa per godere dello spettacolo. Come sul litorale di Castellammare, oppure la baia di Torre Annunziata, la Corricella a Procida o Marina della Lobra, di fronte lo scoglio del Vervece. La regata è organizzata dal Circolo Nautico di Torre Annunziata con il supporto essenziale del Porto Turistico di Marina di Stabia, sede logistica della manifestazione sin dalla prima edizione nel 2018. La lista completa di tutti gli iscritti può essere consultata al link: https://www.vesuviorace.com/iscritti/ L’evento apre il circuito delle più importanti regate offshore previste in V ZONA e lambisce la costa del Golfo di Napoli, accarezzandone i maggiori punti di interesse. La regata si sviluppa infatti in tre percorsi di varie difficoltà che, partendo da Marina di Stabia, toccano diversi luoghi del territorio, come ad esempio le isole di Procida, Ischia, Capri e lo scoglio del Vervece, per poi navigare lungo la costiera sorrentina. Si tratta di uno spettacolo affascinante non solo per gli equipaggi che si confronteranno in mare, ma anche per chi vorrà seguire la sfida dalla terraferma.

Cina lancia sfida agli Usa sulla potenza di calcolo

Cina lancia sfida agli Usa sulla potenza di calcoloRoma, 3 apr. (askanews) – La Cina punta a rafforzare in maniera considerevole la sua potenza di calcolo, alla luce dello sviluppo dell’Intelligenza artificiale e nel contesto della competizione con gli Stati uniti, ottimizzando la sua infastruttura dei dati. L’ha affermato il capo dell’Amministrazione nazionale dei dati cinese, Liu Liehong, al termine della conferenza di lavoro sull’economia dei dati, secondo quanto riporta il South China Morning Post


“Stiamo lavorando per migliorare la distribuzione della potenza di calcolo generale, intelligente e supercomputing, per aumentare la sinergia delle regioni est-centro-ovest, supportare l’integrazione della potenza di calcolo e dell’elettricità verde, così come poer equilibrare il suo sviluppo e la sicurezza”, ha detto Liu, secondo un post dell’amministrazione sulla piattaforma di social media WeChat. L’Amministrazione nazionale dei dati cinese è stata aperta alla fine di ottobre, su sollecitazione del presidente Xi Jinping che ha lanciato una campagna per la promozione dello sviluppo digitale onde vincere la competizione con gli Usa per il dominio nel campo delle alte tecnologie.


La rete di potenza di calcolo su scala nazionale, che sarà operativa entro il prossimo anno, è progettata per unire i centri di calcolo di tutto il paese, affrontando gli squilibri digitali regionali tra le aree più prospere dell’Est della Cina e l’Occidente ricco di energia, ha detto la NDA. La Cina è seconda solo agli Stati uniti in potenza di calcolo aggregata, ma mira ad aumentare la sua capacità del 50% entro il 2025. La domanda di potenza di calcolo, in particolare la potenza GPU necessaria per l’apprendimento dei grandi modelli linguistici che dominano oggi l’intelligenza artificiale, è in forte aumento.


Tuttavia, il Dipartimento del Commercio degli Stati uniti ha inasprito le restrizioni all’esportazione di alta tecnologia verso la Cina da ottobre, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Le sanzioni oggi impediscono a Nvidia – che ha un quasi monopolio sulle GPU – di esportare i suoi chip avanzati in Cina. Secondo il post WeChat della NDA, Liu ha anche promesso durante la conferenza di questa settimana di fare buon uso degli investimenti governativi e facilitare la produzione di dati e la sua circolazione. Inoltre manterrà anche “un alto livello di allerta” sulla sicurezza dei dati e promuoverà la cooperazione internazionale ottimizzando i regolamenti per facilitare i flussi di dati transfrontalieri.

Ue, l’inflazione nell’Eurozona scende al 2,4% a marzo

Ue, l’inflazione nell’Eurozona scende al 2,4% a marzoRoma, 3 apr. (askanews) – L’inflazione a marzo nell’Eurozona è stimaat in calo al 2,4%. Lo rileva Eurostat, facendo notare che il mese preecdente era al 2,6%. Su base mensile, l’inflazione si attesta allo 0,8%.


Tra le maggiori componenti, quella dei servizi appare al più alto tasso annuale (4%), stabile rispetto al mese di febbraio. Per cibo, alcolici e tabacco, l’inflazione si attesta al 2.7%, in discesa rispetto al 3,9% registrato a febbraio. Per i beni industriali non energetici, l’indice è all’1,1% rispetto l’1,6% del mese precedente, mentre per quelli energetici si registra un -1,8%, rispetto a un -3,7% a febbraio.

Banca mondiale: Asia del Sud regione a più forte crescita al mondo

Banca mondiale: Asia del Sud regione a più forte crescita al mondoRoma, 3 apr. (askanews) – Una forte crescita dell’economia indiana e la ripresa di quelle pachistana e srilankese garantiranno all’Asia meridionale una crescita robusta nel 2024, con un Pil attorno al +6%. Tuttavia persistenti sfide strutturali minacciano di minare la crescita sostenuta, ostacolando la capacità della regione di creare posti di lavoro e rispondere agli shock climatici. Lo afferma la Banca Mondiale nel suo rapporto semestrale sulla regione.


Secondo “Jobs for Resilience”, l’ultimo aggiornamento sullo sviluppo del Sud Asia, si prevede che il Sud Asia rimarrà la regione in più rapida crescita nel mondo per i prossimi due anni, con una crescita proiettata al 6,1% nel 2025. Tuttavia questa prospettiva positiva è ingannevole, dice il rapporto. Per la maggior parte dei paesi, la crescita è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici ed è dipendente dalla spesa pubblica. Allo stesso tempo, l’aumento degli investimenti privati è rallentato bruscamente in tutti i paesi della regione, che non sta creando abbastanza posti di lavoro per tenere il passo con la sua popolazione in età lavorativa in rapido aumento.


“Le prospettive di crescita del Sud Asia rimangono luminose nel breve periodo, ma le fragili posizioni fiscali e l’aumento degli shock climatici sono nuvole oscure all’orizzonte,” ha detto Martin Raiser, vicepresidente della Banca mondiale per il Sud Asia. “Per rendere la crescita più resiliente, i paesi devono adottare politiche per stimolare gli investimenti privati e rafforzare la crescita dell’occupazione.” La crescita della popolazione in età lavorativa nel Sud Asia ha superato quella di altre regioni di paesi in via di sviluppo. E, sebbene anche la crescita dell’occupazione sia aumentata, è ben al di sotto della crescita della popolazione in età lavorativa. Di conseguenza, la quota della popolazione in età lavorativa impiegata è in declino dal 2000 ed è bassa. Nel 2023, il tasso di occupazione per il Sud Asia era del 59%, rispetto al 70% in altre regioni di economie di mercato emergenti e in via di sviluppo. E’ l’unica regione dove la quota di uomini in età lavorativa che sono impiegati è diminuita negli ultimi vent’anni, e la regione con la quota più bassa di donne in età lavorativa impiegate.


“Il Sud Asia non sta attualmente sfruttando pienamente il suo dividendo demografico. Questa è un’opportunità mancata,” ha detto Franziska Ohnsorge, economista capo della Banca Mondiale per il Sud Asia. “Se la regione impiegasse una quota di popolazione in età lavorativa grande quanto quella di altri mercati emergenti e economie in via di sviluppo, il suo output potrebbe essere del 16% più alto”. Queste fragili tendenze occupazionali sono concentrate nei settori non agricoli e riflettono in parte ambienti istituzionali ed economici difficili che hanno frenato la crescita delle imprese e delle attività commerciali. Imprese competitive e dinamiche sono la chiave per sbloccare la crescita dell’occupazione e robusti investimenti privati. Una più forte creazione di posti di lavoro aiuterebbe anche le famiglie, che hanno poche opzioni efficaci, ad adattarsi ai cambiamenti climatici.


Il rapporto raccomanda una serie di politiche per stimolare la crescita delle imprese e aumentare l’occupazione, tra cui aumentare l’apertura commerciale e l’accesso ai finanziamenti, migliorare i contesti aziendali e le istituzioni, rimuovere le restrizioni del settore finanziario, migliorare l’educazione e rimuovere le restrizioni sull’attività economica delle donne. E queste misure aiuterebbero anche a sollevare la crescita e la produttività e liberare spazio per investimenti pubblici nell’adattamento climatico. Per quanto riguarda le prospettive per singolo paese, a fare da locomotiva regionale è l’India che, per l’anno fiscale 2023-24 registrerà alla fine un +7,5% di Pil, prima di tornare al 6,6% nel medio termine, con attività nei servizi e nell’industria che dovrebbero rimanere robuste. Dopo la contrazione nell’anno fiscale 2022-23, si prevede che l’economia del Pakistan crescerà del 2,3% nel ’24-’25 poiché la fiducia delle imprese migliora. In Sri Lanka, si prevede che la crescita del prodotto interno lordo si rafforzerà al 2,5% nel 2025, con modeste riprese nelle riserve, nelle rimesse e nel turismo. In Bangladesh, si prevede che il prodotto interno lordo aumenterà del 5,7% nell’anno fiscale 2024-’25, con l’alta inflazione e le restrizioni sul commercio e sui cambi esteri che limitano l’attività economica. L’economia del Bhutan dovrebbe crescere del 5,7% nello stesso anno fiscale, supportata da una maggiore produzione di elettricità insieme alla crescita in minerario, manifatturiero e turismo. La crescita del prodotto interno lordo nelle Maldive è prevista essere del 4,7% nel 2024, un abbassamento di mezzo punto percentuale rispetto alle previsioni precedenti poiché i turisti si spostano dai resort di alta gamma verso pensioni a basso costo. In Nepal, si prevede che il prodotto interno lordo crescerà del 4,6% nell’anno fiscale 2024-’25, poiché si prevede che le esportazioni di energia idroelettrica riprenderanno ma la ripresa degli altri settori rimarrà lenta.