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Autore: Redazione StudioNews

Hcob: la manifattura italiana termina la fase di contrazione

Hcob: la manifattura italiana termina la fase di contrazioneMilano, 2 apr. (askanews) – Segnali positivi dal manifatturiero italiano a marzo, con nuovi ordini e produzione in crescita. Lo rileva l’indice Hcob pmi (Purchasing Managers’ IndexTM) sul Settore Manifatturiero Italiano, che a marzo ha raggiunto 50.4 punti, in salita da 48.7 di febbraio. “Malgrado il tasso di miglioramento è stato solo marginale, tale risultato segna la prima volta in un anno che il PMI ha raggiunto un valore superiore alla soglia di 50.0”, si legge nella nota. Diverso per l’Eurozona che scivola a 46.1, contro i 46.5 di febbraio, appesantita dallo stallo delle imprese di Francia e Germania.


Tariq Kamal Chaudhry, Economist dell’Hamburg Commercial Bank, ha sottolineato che in Italia “dopo quasi un anno di difficoltà, a marzo l’Hcob pmi ha terminato la fase di contrazione e il settore manifatturiero dell’Italia può tirare un sospiro di sollievo”. Con l’indice che ha raggiunto quota 50.4, l’Italia – viene ricordato – raggiunge la Spagna, l’altra nazione tra le quattro maggiori economie in Europa ad aver superato la soglia di 50.0. Per l’economista, tuttavia, “non è tutto rose e fiori. I livelli delle giacenze, che il mese scorso sembravano essere sulla strada della ripresa, hanno mostrato a marzo un più chiaro declino. Sia la quantità degli acquisti che le giacenze dei prodotti manifatturieri stanno continuando a diminuire e ciò suggerisce che il vigore del settore non è ancora fondato su solide basi”. In Europa lo scenario è più complesso, perché la brillantezza di Italia e Spagna, insieme alla Grecia, non è sufficiente a trainare gli altri paesi dell’Eurozona. Il manifatturiero, ha spiegato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, “solitamente corre a pieno regime, con l’ausilio principale delle 4 maggiori nazioni della zona euro, Germania, Francia, Italia e Spagna. Con due nazioni, la Germania e la Francia, che al momento sono più o meno inattive, assistiamo ad una situazione anomala. Secondo i dati PMI, l’Italia e la Spagna hanno iniziato la ripresa rispettivamente da marzo e febbraio. Finora, tuttavia, questo non è abbastanza per trascinare l’intera Eurozona in modalità di crescita, e una sostenuta svolta economica sarà visibile solo se tutte le quattro nazioni all’unisono ritorneranno in azione”.

Quattro parlamentari Pd ammessi parte civile al processo a carico di Delmastro

Quattro parlamentari Pd ammessi parte civile al processo a carico di DelmastroRoma, 2 apr. (askanews) – I parlamentari del Partito democratico, Debora Serracchiani, Walter Verini, Andrea Orlando e Silvio Lai, sono stati ammessi dal tribunale di Roma come parte civile nel processo in cui è imputato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove. L’accusa contestata è quella di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito della vicenda Cospito. La prossima udienza è stata fissata per il 12 giugno. Il tribunale ha ammesso anche le liste testimoniali presentate dalle parti. Tra coloro che saranno chiamati a riferire sul caso, ci sono il ministro Carlo Nordio, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e il capo del Dap Giovanni Russo.


Oggi i giudici della VIII sezione del tribunale della Capitale hanno sciolto la riserva decisa il 12 marzo scorso e ammesso i parlamentari del Pd che avevano fatto istanza di costituzione parte civile nel processo a Delmastro. Nei confronti dei rappresentanti dell’opposizione c’era stato uno stop dal giudice dell’udienza preliminare che pure aveva deciso il rinvio a giudizio del sottosegretario.

Giornata autismo, “Power of Love” il nuovo singolo di Joseph Lu

Giornata autismo, “Power of Love” il nuovo singolo di Joseph LuRoma, 2 apr. (askanews) – Joseph Lu, il talentuoso pianista dal cuore grande, continua a sorprendere il mondo con la sua musica eclettica e il suo impegno per l’inclusione sociale attraverso la potenza dell’arte.


Joseph Lu ha tracciato una carriera musicale eclettica, spaziando dalla musica classica alle composizioni contemporanee con una maestria e una passione senza pari. Il suo ultimo trionfo é stata la vittoria del prestigioso premio WEA (World Entertainment Awards) ad Hollywood come Miglior Performance Classica, grazie al toccante brano “Memories”. Per Joseph Lu la musica è più di un’arte da esibire sui palcoscenici internazionali, è un mezzo per comunicare, connettere e promuovere un messaggio di inclusione e amore universale. È per questo motivo che Joseph si prepara a partire per il Tour 2025, la cui prima tappa è nella sua città natale, Modica, da cui partirà per recarsi in conservatori e teatri italiani ed esteri, portando la sua musica e il suo messaggio ad un pubblico sempre più vasto.


Il 21 marzo scorso Joseph ha pubblicato il suo ultimo singolo, “Pour Marie”, una dolce canzone d’amore dedicata alla sua amata moglie, che cattura l’essenza dell’affetto più profondo e genuino. Il suo impegno per l’inclusione assumerà una nuova dimensione oggi,, 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, con il lancio del singolo “Power of Love”, che è un progetto musicale che nasce dal cuore di Joseph con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e garantire una vita piena ed autonoma a coloro che vivono con lo spettro autistico. La storia che sottende a “Power of Love” è commovente. Durante una visita effettuata nello studio del Dottor Graziano La Terra, padre del giovane Matteo, un ragazzo affetto da spettro autistico, Joseph ha fatto un incontro che ha cambiato il suo modo di vedere la musica. Matteo, nonostante inizialmente avesse rifiutato di suonare il piano, ha accettato di farlo quando il padre gli ha chiesto di farlo per lui. Questo momento di connessione e di bellezza spontanea ha ispirato Joseph a creare “Power of Love”, un tributo alla forza dell’amore che supera ogni barriera e che guida verso la scoperta di nuovi orizzonti. Con la sua musica e con la sua dedizione al tema dell’inclusione, Joseph Lu continua a dimostrare che la musica può essere un ponte verso un mondo più unito e comprensivo, in cui a ogni voce, a ogni storia e a ogni cuore è riservato un posto in cui trovare accoglienza.

Secondo Hamas Israele vuole chiudere al Jazeera per celare la verità a Gaza

Secondo Hamas Israele vuole chiudere al Jazeera per celare la verità a GazaRoma, 2 apr. (askanews) – Le azioni delle autorità israeliane per chiudere l’ufficio di al Jazeera hanno lo scopo di nascondere la verità sulle ostilità nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il movimento integralista islamico palestinese Hamas.


Il parlamento israeliano ha dichiarato ieri di aver approvato in seconda e terza lettura una legge che consente al governo di chiudere l’ufficio della tv satellitare araba in Israele per presunti rischi per la sicurezza. Il disegno di legge autorizza il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi a emettere ordini di chiusura temporanea per le emittenti straniere in Israele e a confiscare le loro attrezzature se si ritiene che le loro attività causino “danni reali alla sicurezza dello Stato”. Nella votazione, 71 parlamentari hanno sostenuto la proposta di legge, mentre altri 10 si sono opposti. “Israele cerca disperatamente di oscurare la verità sui suoi crimini efferati, che fanno vergognare l’umanità e di cui il mondo intero è stato testimone attraverso gli schermi di al Jazeera e dei media liberi”, ha dichiarato il movimento in un comunicato.Hamas ha condannato la politica israeliana nei confronti dei giornalisti e la libertà del lavoro giornalistico, ricordando che un gran numero di giornalisti ha perso la vita nella guerra di Gaza mentre svolgeva il proprio lavoro professionale.


Il disegno di legge è stato approvato in prima lettura dal plenum della Knesset a febbraio. Netanyahu ha chiesto ieri al presidente della coalizione di governo, Ofir Katz, di assicurare che la legge venga approvata in seconda e terza lettura, come hanno riferito i media israeliani. Nell’ottobre 2023, il governo israeliano ha approvato un regolamento d’emergenza per la chiusura delle emittenti che avrebbero causato danni alla sicurezza dello Stato. Sebbene le norme prevedano la possibilità per le autorità israeliane di chiudere le trasmissioni dei canali televisivi stranieri e di revocare l’accreditamento dei media, da allora non è stata chiusa nessuna emittente straniera nel Paese.


Allo stesso tempo, il blocco di sicurezza del governo israeliano ha espresso in molte occasioni la convinzione che le trasmissioni dell’emittente del Qatar, in particolare la sua copertura degli eventi nella Striscia di Gaza, danneggino la sicurezza di Israele. Il governo ha più volte sollevato la questione della chiusura dell’ufficio del canale televisivo in Israele, ma, dato il ruolo del Qatar nei negoziati per il rilascio degli ostaggi, la decisione finale è stata costantemente rimandata.

A Gaza 7 operatori umanitari stranieri uccisi in un raid di Israele

A Gaza 7 operatori umanitari stranieri uccisi in un raid di IsraeleRoma, 2 apr. (askanews) – Sette operatori umanitari stranieri dell’organizzazione benefica World Central Kitchen sono stati uccisi a Deir Balah, nella Striscia di Gaza, in quello che il fondatore di questo gruppo, lo chef e ristoratore ispano-americano José Andrés, ha definito “un attacco aereo israeliano”. I sette cooperanti uccisi provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito. Alcuni avevano inoltre doppia cittadinanza di Stati Uniti, Canada e Palestina. L’esercito dello Stato ebraico ha affermato che sta conducendo una “revisione approfondita” dell’incidente. Il capo di Stato Maggiore, Herzl Halevi, ha assicurato al comandante del Centcom, Michael Kurilla, che “i più alti ranghi” delle forze armate israeliane indagheranno sull’incidente.


Un paramedico della Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che gli operatori umanitari sono stati uccisi mentre viaggiavano su un convoglio di tre auto che stava attraversando il nord di Gaza. Una circostanza confermata anche dalla stessa WCKitchen. La squadra WCK stava “viaggiando in una zona senza conflitto a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK e di un altro veicolo”, ha riferito il Ceo, Erin Gore. Nonostante il coordinamento dei movimenti con l’IDF, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima. “Questo non è solo un attacco contro WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, ha commentato Gore. In una dichiarazione dopo l’attacco, Andrés – nato a Mieres (Asturie) nel 1969 – ha chiesto al governo israeliano di “smettere di limitare gli aiuti umanitari” all’enclave palestinese, di non continuare “a usare il cibo come arma” e di “porre fine alle uccisioni di civili e operatori umanitari”. Intanto, World Central Kitchen ha annunciato che “sospenderà” immediatamente le sue attività nella Striscia di Gaza. “Prenderemo presto decisioni sul futuro del nostro lavoro”, si legge in una dichiarazione dell’organizzazione no-profit sul suo sito web. “Ho il cuore spezzato e sono sconvolto dal fatto che noi – World Central Kitchen e il mondo – abbiamo perso vite meravigliose oggi a causa di un attacco mirato da parte dell’IDF”, ha commentato Gore. “L’amore che avevano nel nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l’umanità è al di sopra di ogni cosa, e l’impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre”. Il primo ministro australiano Anthony Albanese da parte sua ha chiesto a Israele di fare luce sulle “piene responsabilità” della morte dell’operatore umanitario australiano. L’esecutivo di Canberra ha già contattato “direttamente” il governo israeliano e l’ambasciatore dello Stato ebraico in Australia, Amir Maimon, per chiarimenti sull’incidente “del tutto inaccettabile” che va “al di là di ogni ragionevole circostanza”, ha spiegato Albanese a Brisbane. “L’Australia si aspetta la piena responsabilità per la morte degli operatori umanitari, cosa inaccettabile”, ha sottolineato il primo ministro, insistendo sul fatto che si tratta di “una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere”.


Ferma condanna è arrivata anche dal gruppo estremista palestinese Hamas, secondo il quale il raid che ha coinvolto gli operatori umanitari conferma la “politica di omicidi sistematici” da parte di Israele. (di Corrado Accaputo)

Tennis, Panatta: Sinner è un alieno. Nr.1 a Parigi o Wimbledon

Tennis, Panatta: Sinner è un alieno. Nr.1 a Parigi o WimbledonRoma, 2 apr. (askanews) – Jannik Sinner continua a riscrivere la storia del tennis italiano. Adriano Panatta, in una intervista al Corriere della Sera ha riservato numerosi elogi al 22enne altoatesino. “Io dico che Jannik Sinner è un alieno – il suo esordio – Scherzo, eh, ma nemmeno troppo”. “Tecnicamente, Jannik gioca il tennis moderno che giocano tutti. Ma lo fa talmente bene da impedire agli avversari che si ritrova di fronte di esprimere il loro, di tennis”.


Alla domanda sul nuovo best ranking di Sinner, Adriano Panatta ha poi risposto con un pizzico di veleno: “Sorpasso su Djokovic? Intanto godiamoci Sinner n.2, che scavalca Nicola: Pietrangeli è stato n.3 quando la classifica se la faceva lui! Djokovic ha perso il suo vantaggio: Sinner e Alcaraz sono cresciuti, non sono più ragazzi. Dice che vuole l’Olimpiade, il serbo: okay ma quanto ancora potrà andare avanti a giocare contro questi giovani fortissimi? Non lo vedo bene…”. Infine, sulla possibilità che Sinner diventi n.1 dopo Roland Garros, si è espresso così: “È uno scenario ma, se non succede a Parigi, succede a Wimbledon. Sinner e Alcaraz sono i nuovi Federer e Nadal: la loro rivalità, cioè, sarà altrettanto ricca, appassionante e lunga. Un terzo incomodo, come per Roger e Rafa è stato Djokovic, per ora non lo vedo”.

Bce, inflazione attesa dai consumatori ai minimi da 2 anni (3,1%)

Bce, inflazione attesa dai consumatori ai minimi da 2 anni (3,1%)Roma, 2 apr. (askanews) – Le aspettative di inflazione tra i consumatori dell’area euro si sono ulteriormente attenuate, ai minimi da oltre 2 anni, mentre quelle sulla crescita economica sono rimaste stabili a valori negativi. E’ la fotografia scattata dall’ultima indagine mensile effettuata dalla Banca centrale europea.


Il tasso mediano di inflazione percepito dall’insieme dei consumatori dei Paesi che aderiscono all’euro sugli ultimi 12 mesi è calato al 5,5% a febbraio, dal 6% rilevato a gennaio. L’aspettativa mediana di inflazione per il prossimi 12 mesi si è attenuata al 3,1%, dal precedente 3,3% e, precisa la Bce con un comunicato, si attesta così ai minimi dal febbraio del 2022 (l’inizio della guerra in Ucraina). Le aspettative di inflazione sull’orizzonte più lungo, 3 anni, sono rimaste invariate al 2,5%. Secondo l’indagine restano invariati anche i livelli di incertezza che i consumatori assegnano a queste aspettative di inflazione.


Passando a redditi e consumi, le aspettative sulla crescita dei redditi si sono leggermente rafforzate all’1,4%, dall’1,2% di gennaio. La percezione sulla crescita delle spese sui precedenti 12 mesi si è invece attenuata al 6,4%, dal 6,6% di un mese prima. Le aspettative sulla crescita delle spese per i prossimi 12 mesi sono rimaste invariate al 3,7%. Sempre secondo l’indagine della Bce, le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono rimaste invariate a un livello negativo pari al meno 1,1%. Le aspettative di disoccupazione sono a loro volta rimaste stabili al 10,9%. In generale i consumatori dell’eurozona continuano ad attendersi che il tasso di disoccupazione risulti leggermente più elevato dell’attuale livello percepito (10,5%).


Infine, l’indagine guarda anche a immobiliare residenziale e a accesso al credito: i consumatori prevedono un aumento del 2,4% sui prezzi delle case sui prossimi 12 mesi, un tasso leggermente superiore al 2,2% registrato un mese fa. Le aspettative sui tassi dei mutui sono rimaste invariati al 5,1%; la quota di famiglie che riporta un inasprimento dei criteri di accesso al credito e quelle che si attendono ulteriori inasprimenti, sono entrambe diminuite, e anche in questo caso ai valori più contenuti da inizio 2022.

Gaza, sette operatori umanitari stranieri uccisi in raid Israele

Gaza, sette operatori umanitari stranieri uccisi in raid IsraeleRoma, 2 apr. (askanews) – Sette operatori umanitari stranieri dell’organizzazione benefica World Central Kitchen sono stati uccisi a Deir Balah, nella Striscia di Gaza, in quello che il fondatore di questo gruppo, lo chef e ristoratore ispano-americano José Andrés, ha definito “un attacco aereo israeliano”. I sette cooperanti uccisi provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito. Alcuni avevano inoltre doppia cittadinanza di Stati Uniti, Canada e Palestina. L’esercito dello Stato ebraico ha affermato che sta conducendo una “revisione approfondita” dell’incidente. Il capo di Stato Maggiore, Herzl Halevi, ha assicurato al comandante del Centcom, Michael Kurilla, che “i più alti ranghi” delle forze armate israeliane indagheranno sull’incidente.


Un paramedico della Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che gli operatori umanitari sono stati uccisi mentre viaggiavano su un convoglio di tre auto che stava attraversando il nord di Gaza. Una circostanza confermata anche dalla stessa WCKitchen. La squadra WCK stava “viaggiando in una zona senza conflitto a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK e di un altro veicolo”, ha riferito il Ceo, Erin Gore. Nonostante il coordinamento dei movimenti con l’IDF, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima. “Questo non è solo un attacco contro WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra. Questo è imperdonabile”, ha commentato Gore. In una dichiarazione dopo l’attacco, Andrés – nato a Mieres (Asturie) nel 1969 – ha chiesto al governo israeliano di “smettere di limitare gli aiuti umanitari” all’enclave palestinese, di non continuare “a usare il cibo come arma” e di “porre fine alle uccisioni di civili e operatori umanitari”. Intanto, World Central Kitchen ha annunciato che “sospenderà” immediatamente le sue attività nella Striscia di Gaza. “Prenderemo presto decisioni sul futuro del nostro lavoro”, si legge in una dichiarazione dell’organizzazione no-profit sul suo sito web. “Ho il cuore spezzato e sono sconvolto dal fatto che noi – World Central Kitchen e il mondo – abbiamo perso vite meravigliose oggi a causa di un attacco mirato da parte dell’IDF”, ha commentato Gore. “L’amore che avevano nel nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l’umanità è al di sopra di ogni cosa, e l’impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre”.


Il primo ministro australiano Anthony Albanese da parte sua ha chiesto a Israele di fare luce sulle “piene responsabilità” della morte dell’operatore umanitario australiano. L’esecutivo di Canberra ha già contattato “direttamente” il governo israeliano e l’ambasciatore dello Stato ebraico in Australia, Amir Maimon, per chiarimenti sull’incidente “del tutto inaccettabile” che va “al di là di ogni ragionevole circostanza”, ha spiegato Albanese a Brisbane. “L’Australia si aspetta la piena responsabilità per la morte degli operatori umanitari, cosa inaccettabile”, ha sottolineato il primo ministro, insistendo sul fatto che si tratta di “una tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere”. Ferma condanna è arrivata anche dal gruppo estremista palestinese Hamas, secondo il quale il raid che ha coinvolto gli operatori umanitari conferma la “politica di omicidi sistematici” da parte di Israele. (di Corrado Accaputo)

Giovanni Paolo II, Meloni: una figura immensa e indimenticambile

Giovanni Paolo II, Meloni: una figura immensa e indimenticambileRoma, 2 apr. (askanews) – “Un grande Papa, un Santo, ma anche uno statista. “L’attività politica – disse – viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo”.Porto sempre nel cuore gli insegnamenti che ha lasciato a tutti noi, con la sua opera, i suoi gesti, le sue parole. Sono grata di aver avuto l’onore di incontrarlo e conoscerlo. Una figura immensa e indimenticabile. Per sempre nel cuore”. Lo dichiara via social la premier Giorgia Meloni, ricordando Giovanni Paolo II a 19 anni dalla morte.


“Il 2 aprile 2005 – afferma Meloni- saliva al cielo Karol Józef Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II. Un uomo di Dio vicino alla gente, un Pontefice dallo spirito missionario che ha saputo promuovere il dialogo interreligioso, entrare nel cuore delle persone con la sua umanità e avvicinare molti giovani alla fede”.

Meloni: il 2 aprile 2005 moriva Giovanni Paolo II, sempre nel mio cuore

Meloni: il 2 aprile 2005 moriva Giovanni Paolo II, sempre nel mio cuoreRoma, 2 apr. (askanews) – “Il 2 aprile 2005 saliva al cielo Karol Józef Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II. Un uomo di Dio vicino alla gente, un Pontefice dallo spirito missionario che ha saputo promuovere il dialogo interreligioso, entrare nel cuore delle persone con la sua umanità e avvicinare molti giovani alla fede”. Così in un post su X la premier Giorgia Meloni.


“Un grande Papa, un Santo, ma anche uno statista. ‘L’attività politica – disse – viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo. Porto sempre nel cuore gli insegnamenti che ha lasciato a tutti noi, con la sua opera, i suoi gesti, le sue parole. Sono grata di aver avuto l’onore di incontrarlo e conoscerlo. Una figura immensa e indimenticabile. Per sempre nel cuore”, conclude Meloni.