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Autore: Redazione StudioNews

Luca Bruni vince la finale di The vero Bartender 2024

Luca Bruni vince la finale di The vero Bartender 2024Roma, 21 mar. (askanews) – È Luca Bruni, Head Bartender del Depero e del Tukana – Tiki Cabana di Rieti, il vincitore della Finale Italia di The Vero Bartender 2024, competizione internazionale promossa da Amaro Montenegro, quest’anno dedicata al tema ’90s Calling.


Giunta alla sesta edizione, la cocktail competition prevedeva la realizzazione di una ricetta creativa ispirata ai cocktail e alla cultura degli anni ’90 con protagonista Amaro Montenegro. Oltre 250 le iscrizioni alla competizione italiana arrivate da ogni parte del Paese, ma a contendersi la Finale Italia, che si è svolta a Milano, sono stati solo 8 bartender. Luca Bruni ha vinto con il suo cocktail BimBumBam. Chiusa dunque la finale italiana di The Vero Bartender, è conto alla rovescia per la Finale Global del 10 aprile a Bologna, che vedrà protagonisti i bartender vincitori dei 10 Paesi partecipanti.

Lombardia, flash mob Pd contro tagli a fondi assistenza disabili

Lombardia, flash mob Pd contro tagli a fondi assistenza disabiliMilano, 21 mar. (askanews) – Il gruppo regionale del Pd in Lombardia ha messo in atto oggi un flash mob sotto la sede del Consiglio regionale, in piazza Duca d’Aosta, per protestare contro i tagli ai contributi per le persone con disabilità in condizioni gravi e gravissime, deciso dalla giunta regionale a fine dicembre e solo parzialmente corretto nei giorni scorsi, dopo le numerose proteste delle associazioni e delle forze del centrosinistra in Consiglio regionale. I consiglieri dem, guidati dal capogruppo Pierfrancesco Majorino e insieme al segretario metropolitano Alessandro Capelli, hanno esposto una grande “0,03%”, la quota di risorse rispetto al bilancio regionale che manca per inertizzare i tagli e dare maggior sostegno a queste persone, in particolare per i loro caregiver, gli assistenti personali che prestano assistenza continua. La scritta, in carta rossa, era ben visibile da tutti i piani di palazzo Pirelli. A seguire gli esponenti dem hanno esposto di nuovo i cartelli che avevano già esposto durante le ultime due sedute di Consiglio, con scritto “Per la destra la disabilità vale meno dello 0,03%”.


“Vogliamo dire una cosa molto semplice e chiara – ha sottolineato Majorino – siamo contro i tagli che Regione Lombardia e la giunta Fontana stanno operando sulla pelle delle persone con disabilità. Vengono tagliati contributi molto significativi ai caregiver familiari, ai servizi riguardanti le persone con disabilità. Sabato c’è una prima manifestazione delle associazioni a cui parteciperemo, il nostro sostegno è totale. Troviamo scandaloso il fatto che la giunta Fontana non impieghi neanche lo 0,03 per cento del bilancio di Regione Lombardia per riparare ai tagli. L’assessore Lucchini continua a chiacchierare ma i fatti sono molto poco significativi. Inoltre, praticamente la giunta Fontana dice che se ci sono nuove persone che hanno bisogno di contributi, bisogna aspettare che muoia qualcuno di quelli che li hanno sin qui ricevuti. Quindi non ci possono essere nuovi beneficiari dei contributi riguardanti la disabilità più grave. È assurdo e inaccettabile”.

Trentino Alto Adige, Kompatscher assegna le deleghe alla giunta

Trentino Alto Adige, Kompatscher assegna le deleghe alla giuntaRoma, 21 mar. (askanews) – Il presidente della giunta regionale del Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, ha firmato il decreto per l’assegnazione delle deleghe.


Kompatscher si è riservato le deleghe su normative di attuazione; rapporti con gli organi dello Stato e con organismi interregionali, nazionali ed europei; gli affari istituzionali; le applicazione dei principi di trasparenza, di partecipazione, di semplificazione e di autocertificazione e in materia di protezione dei dati personali; le forme di cooperazione tra le due Province autonome in accordo con la vicepresidente sostituta del Presidente; le partecipazioni in enti e società di capitali; l’attuazione della delega delle funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari; le funzioni regionali in materia di Giudici di Pace; il Bollettino ufficiale; l’ordinamento del servizio antincendi, degli enti di credito a carattere regionale, dei Libri fondiari e della cooperazione e l’ordinamento delle Camere di Commercio. Alla vicepresidente e sostituta del presidente, Giulia Zanotelli, vanno il bilancio; l’ordinamento degli uffici regionali e del personale; patrimonio e digitalizzazione e le forme di cooperazione tra le due province autonome in accordo con il Presidente.


Al vicepresidente e assessore, Franz Thomas Locher, vanno l’ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni, comprese le istituzioni di nuovi comuni e modifiche alle loro circoscrizioni e denominazioni; l’ordinamento del personale dei comuni, le iniziative popolari e referendum per le leggi regionali; le elezioni dei consiglio comunali; l’ordinamento degli enti pararegionali; i contributi di miglioria in relazione ad opere pubbliche eseguite dagli altri enti pubblici nell’ambito del territorio regionale; l’espropriazione per pubblica utilità non riguardanti opere a carico prevalente e diretto dello Stato e le materie di competenza provinciale. All’assessore Angelo Gennaccaro vanno gli interventi ai sensi del Testo Unificato delle leggi regionali sulle iniziative per la promozione dell’integrazione europea e disposizioni per lo svolgimento di particolari attività di interesse regionale relativamente alla valorizzazione delle minoranze etniche e gli interventi a favore delle popolazioni dei paesi extracomunitari.


All’assessore Carlo Daldoss vanno gli interventi a favore della famiglia nel campo della previdenza integrativa e delle assicurazioni sociali; interventi a sostegno della previdenza complementare volti a incentivare e sostenere lo sviluppo delle prestazioni pensionistiche aggiuntive; Pensplan e pensione complementare; l’ordinamento delle aziende pubbliche di servizi alla persona (APSP) e l’ordinamento degli enti previdenziali sanitari. L’assessore Luca Guglielmi avrà la delega in materia di tutela e promozione delle minoranze linguistiche cimbra, mòchena e ladina della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.

A San Giovanni d’Asso inizia la stagione del tartufo Marzuolo

A San Giovanni d’Asso inizia la stagione del tartufo MarzuoloRoma, 21 mar. (askanews) – Il primo week end di primavera, 23 e 24 marzo, a San Giovanni d’Asso (Montalcino) va in scena la festa del “Tartufo Marzuolo delle Crete Senesi”. Una festa che apre la stagione dedicata a questo prezioso fungo ipogeo che si articolerà con “la cerca” dello scorzone in estate e poi con la grande festa dedicata al “Diamante delle Crete”, il prezioso Bianco, nel secondo e terzo fine settimana di novembre. I prezzi del marzuolo oscilleranno fra i 45 e i 60 euro all’etto.


A San Giovanni d’Asso le mostre mercato dedicate ai tartufi sono di casa fin dagli anni Ottanta, organizzate dalla Proloco di San Giovanni d’Asso e dall’Associazione Tartufai Senesi, in collaborazione con il Comune di Montalcino. Il più prestigioso è sabato 23 con la “Cena di Gala a 4 Mani”. Il salone del castello diventa la prestigiosa location dove le Cuoche della locale Pro Loco cucinano insieme a Luca Biancucci, per diciassette anni Executive chef di Avignonesi. Ma già dalla mattina San Giovanni ci saranno attività sportive e mostre e il punto vendita dei tartufai senesi consentirà l’acquisto a km 0 del Marzuolo garantendo qualità ed economicità del prodotto.


Il Tartufo Marzuolo è considerato meno pregiato del più famoso “bianco” che si raccoglie nei mesi invernali, ma al di là del prezzo sensibilmente più basso, ha alcune peculiarità che lo rendono molto apprezzato. Il suo aroma è più forte e resta più presente sulle pietanze rispetto al bianco, con sfumature piccanti e agliate.

Fedagripesca: tramandare valore sociale ed economico foreste

Fedagripesca: tramandare valore sociale ed economico foresteRoma, 21 mar. (askanews) – “L’Italia è un paese che non sa di essere un paese forestale, con un patrimonio boschivo che supera gli 11 milioni di ettari, un’estensione analoga alla superficie agricola e che necessita di essere curata e gestita al meglio. Sottolineare l’importanza delle foreste in occasione della ricorrenza di oggi è sicuramente importante, ma è fondamentale che si lavori per ripristinare una vera e propria cultura forestale che ancora manca nel nostro paese”. Così il presidente del Settore Forestale di Fedagripesca Confcooperative Mario De Angelis a commento della Giornata internazionale delle foreste, sottolineando che “è importante valore sociale delle foreste che va difeso e tramandato alle generazioni successive”.


“È a nostro avviso fondamentale – prosegue De Angelis – lavorare affinché venga riconosciuto ed esaltato il valore sociale e culturale dei nostri boschi”, aggiunge De Angelis. Le foreste trattengono CO2 e riducono gli effetti dei cambiamenti climatici, oltre ad avere una valenza economica e culturale in un’ottica di tutela e valorizzazione delle aree interne. “Una attività costante e continuativa di gestione delle foreste può ridurre l’incidenza di incendi e attenuare il dissesto idrogeologico. Non solo, la gestione sostenibile delle foreste aiuta a trattenere le persone nei territori contrastando lo spopolamento delle zone boschive – prosegue De Angelis – Ecco perché in un momento in cui le aree interne montane subiscono l’abbandono delle nuove generazioni, occorrerebbe sostenere la gestione forestale affinché continui ad evolversi come ha fatto con successo negli ultimi decenni”.

Legalità, Schifani agli studenti: non scendete mai a compromessi

Legalità, Schifani agli studenti: non scendete mai a compromessiRoma, 21 mar. (askanews) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, stamattina si è recato in visita all’Istituto comprensivo “Rosario Livatino” di Ficarazzi, nel Palermitano, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’incontro è stato organizzato su richiesta degli stessi alunni che, attraverso una lettera firmata da Greta, un’allieva della quinta elementare, hanno invitato il governatore nella loro scuola quale “rappresentante della lotta e alla mafia”.


Al suo arrivo, il presidente è stato accolto dalla preside, Rosalba Floria, dai docenti e da tutti i bambini e i ragazzi dell’istituto riuniti in cortile, mentre l’orchestra didattica composta dagli alunni della scuola media ad indirizzo musicale diretta dal docente Carmelo Calò, si è esibita suonando prima l’inno nazionale e a seguire un medley di musica pop e rock. La scena si è poi trasferita all’interno della scuola e sul palco sono saliti i bambini della 5A e della 5B, vincitori del concorso nazionale ‘A scuola di Costituzione’ con una pièce teatrale dedicata a don Pino Puglisi e a tutte le vittime siciliane della mafia. I piccoli attori, perfettamente a loro agio nel ruolo, ne hanno recitato alcune parti, commuovendo la platea con grande partecipazione emotiva e con la loro espressività.


“Sono molto colpito dalla bravura di questi bambini e dalla loro sensibilità su temi così importanti. Voglio ringraziare i docenti che vi stanno educando alla trasparenza, alla legalità, a dire no alla mafia senza esitazione, ai valori che per noi sono fondamentali. È proprio cosi che si combatte la criminalità, partendo dalle scuole, facendo squadra tra le diverse istituzioni. Io sono qui, non siete e non sarete mai soli in questo percorso. Ricordatevi di non abbassare mai la testa, voi sarete il cambiamento e la nuova classe dirigente del Paese. Voglio dirvi anche di non vergognarvi mai di essere siciliani. La Sicilia va migliorata e non cambiata perché è una grande terra e noi siamo un grande popolo. Siamo persone perbene”, ha detto Schifani. Il presidente ha, infine, invitato i bambini a Palazzo d’Orléans per trascorrere una mattinata insieme. Invito che tutti hanno accolto con tanto entusiasmo. All’incontro di stamattina c’era anche il sindaco di Ficarazzi, Giovanni Giallombardo e gli esponenti delle forze dell’ordine locali.

Borrell: Israele ha diritto di difendersi non di vendicarsi. A Gaza il fallimento dell’umanità

Borrell: Israele ha diritto di difendersi non di vendicarsi. A Gaza il fallimento dell’umanitàBruxelles, 21 mar. (askanews) – “Israele ha il diritto di difendersi, non di vendicarsi”, lo ha detto l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell a margine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Sosteniamo il diritto di difesa di Israele – ha sottolineato – ma nello stesso tempo diciamo che deve essere praticato in accordo con il diritto internazionale umanitario. Quindi, perché non guardiamo se accade davvero? Perché non analizziamo a quello che sta succedendo davvero, per vedere se è in linea con il diritto internazionale? Altrimenti è pura retorica. Quindi, abbiamo un rappresentante speciale per i diritti umani: lavorerò con lui per studiare qual è la realtà sul terreno e riferirò ai ministri. Non possiamo chiudere gli occhi, lamentarci e non fare niente”, ha concluso.


Perché la situazione nella Striscia di Gaza è “peggiore che mai” e siamo “fortemente preoccupati per la situazione della popolazione che è inaccettabile e non può essere accettata. Quello che accade a Gaza non è una crisi umanitaria ma il fallimento dell’umanità. Non è un terremoto o un’inondazione è un bombardamento”, ha detto proseguito Borrell. “Il solo modo di fermare questa crisi – ha aggiunto – è permettere l’ingresso di più aiuti a Gaza. Paracadutiamo aiuti, ma c’è un aeroporto a un’ora di auto da dove paracadutiamo gli aiuti. Stiamo costruendo un porto, ma un porto c’è già: il confine è aperto così poco che gli aiuti non entrano a Gaza”. I bambini sono in condizioni tali che “se mangiano, muoiono. Devono assumere farmaci solo per tornare a potersi nutrire. Stanno morendo di fame: spero che il Consiglio mandi un messaggio forte a Israele”, ha concluso.

Ancora lontano accordo quadro del pomodoro nel Nord Italia

Ancora lontano accordo quadro del pomodoro nel Nord ItaliaRoma, 21 mar. (askanews) – E’ ancora lontano l’accordo quadro del pomodoro nel Nord Italia. Lo rende noto Confagricoltura Piacenza, presenta al tavolo agricolo con l’industria riunitosi ieri, mercoledì 20 marzo, a Parma. L’industria sostanzialmente non si muove dalla proposta di prezzo base a 125 euro a tonnellata, spiega la confederazione.


“Dai dati comunicati sulla programmazione, non è previsto alcun eccesso di offerta – commenta Casagrande, direttore dell’associazione – stanti i rischi in campo, i costi della coltura e non ultimo le condizioni del mercato, che richiede il nostro eccellente prodotto, la trasformazione non ha motivo di proporre un prezzo di riferimento più basso rispetto a quello dello scorso anno”. Secondo Confagricoltura Piacenza l’offerta a 125 è quantomeno disincentivante e con una base di questo tipo sarebbe sconsigliabile coltivare. “All’industria che propone un taglio lineare del 13% sul prezzo di riferimento – riflette Casagrande – potrebbe valer la pena rispondere con una proposta di taglio lineare del 13% delle superfici. I conti sono conti, invece di tagliare il prezzo, si tagliano le superfici il ricavo da parte agricola è identico, ma con una notevole riduzione dei rischi in campo, dei costi di lavorazione e con la disponibilità di terreni da dedicare ad altro”. “I nostri imprenditori – spiega – affrontano campagne agrarie di una complessità tale tra gestione di fitofarmaci, attacchi parassitari e bizze del tempo che riescono a galleggiare sul punto di pareggio solo compensando con un know-how tale che rende il prodotto anche distintivo a livello globale. Il pomodoro da industria non è una coltura per chi si avventura, lasciarsi guidare dalle sirene dei contratti diretti con l’industria – ammonisce – è un modo per arrivare a fine campagna senza essere riusciti a trattenere in tasca alcunché pur essendosi accollati i rischi e gli anticipi dei costi produttivi”.


“Gli agricoltori agiscano organizzati seguendo le indicazioni delle Op – conclude – che a loro volta tra loro devono collaborare anche perché le condizioni del mercato del trasformato consentono di sostenere quotazioni della materia prima in linea con la precedente annata. Ricordo che in economia è meglio orientarsi su un recupero di marginalità piuttosto che fare numeri senza margine”.

Diodato esce con “Ho acceso un fuoco” e celebra la dimensione live

Diodato esce con “Ho acceso un fuoco” e celebra la dimensione liveMilano, 21 mar. (askanews) – Esce il 19 aprile “Ho acceso un fuoco” (Carosello Records), il nuovo progetto discografico di Diodato che racchiude e celebra la dimensione live. L’album, prodotto da Tommaso Colliva, contiene alcuni pezzi già editi del suo repertorio tra cui “Ti muovi”, brano con cui il cantautore ha partecipato alla 74° Edizione del Festival di Sanremo. Il disco è disponibile in pre-order.


“Ho acceso un fuoco” è un disco unico nel suo genere perché rappresenta un corpo vivo capace di trasportare l’ascoltatore in un potentissimo flusso di vibrazioni emozionali. Registrato in presa diretta presso lo storico studio Officine Meccaniche di Milano, riesce a trasmettere tutto il calore del live e a cristallizzare in sé tutte le emozioni e l’energia raccolta in centinaia di concerti in giro per il mondo. Dieci musicisti che si conoscono da anni e che dialogano sulle note di quelle canzoni che più di altre hanno subito una trasformazione radicale grazie all’esperienza dei concerti.


Da sempre momento di libertà e condivisione in cui migliaia di anime vibrano all’unisono creando un’atmosfera magica, l’incontro dal vivo con il pubblico rappresenta per Diodato un atto di liberazione, di sperimentazione musicale e umana, un rito che permette di abbattere le barriere e di spostare i propri confini, uscendo dall’esperienza sempre più spiritualmente arricchiti e consapevoli. Questo album è una fotografia scattata in questo esatto momento a un cantautore sempre in viaggio e che utilizza la musica e l’incontro dal vivo per provare a definire e amplificare le sensazioni e le emozioni che rendono unica questa esperienza vitale. “Ho voluto fare un’esperienza inversa riportando in studio di registrazione ciò che ho raccolto con i miei compagni di viaggio in questi anni di concerti. È stata una sfida che ho lanciato anche a me stesso: provare a perdere il controllo, ad abbandonarmi il più possibile al flusso emotivo proprio come faccio nei live, ma questa volta all’interno di uno studio di registrazione. Ho accettato l’imprevedibile, l’imperfezione, suonando la chitarra mentre cantavo, con dieci musicisti e strumenti che suonavano insieme e vibravano nell’aria e nel corpo. Provare a cogliere un momento unico, irripetibile, il movimento di un corpo vivo fino a sentire il suono e il calore del suo cuore infuocato” – afferma Diodato.


“Ho acceso un fuoco” racchiude delle tappe musicali fondamentali della carriera di Diodato, partendo dalle origini con brani come “Ma che vuoi”, “Mi fai morire” e “Ubriaco” (2014 – “E forse sono pazzo”), passando per “Mi si scioglie la bocca” e “Cosa siamo diventati” (2017 – “Cosa siamo diventati”) fino ai pezzi più recenti come “Ci vorrebbe un miracolo” (2023 – “Così speciale”) e “Ti muovi”. Nell’album sono presenti anche le cover di “Amore che vieni, amore che vai”, brano di Fabrizio De Andrè che il cantautore ha interpretato con Jack Savoretti durante la serata dei duetti al Festival di Sanremo e una rivisitazione di “Cucurrucucú paloma”, canzone scritta dal cantautore messicano Tomás Méndez nel 1954. L’album è stato arrangiato dallo stesso Diodato e dalla band composta da: Rodrigo D’Erasmo (violino, percussioni e cori), Alessandro Commisso (batteria e percussioni), Roberto Dragonetti (basso), Simona Norato (tastiere, chitarra elettrica e cori), Andrea Bianchi di Castelbianco (chitarre e cori), Lorenzo di Blasi (pianoforte, tastiere e cori), Lorenzo Manfredini (trombone), Beppe Scardino (sax baritono e flauto), Stefano Piri Colosimo (tromba e flicorno) e con la partecipazione di Roy Paci che ha curato, insieme a Beppe Scardino, l’arrangiamento dei fiati in “Ubriaco”.


“Ho acceso un fuoco” (Carosello Records) è disponibile in formato CD standard, CD autografato – in esclusiva sullo store Sony Music – e vinile autografato. A gennaio 2024 Diodato ha vinto il Rockol award per il miglior album con “Così speciale” e il Ciak d’Oro per la categoria “Miglior canzone originale” con il brano “La mia terra”, parte della colonna sonora del film Palazzina Laf, diretto da Michele Riondino con cui condivide la direzione artistica dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante. Questo autunno Diodato sarà in tour nei teatri: prodotto e organizzato da Magellano Concerti, partirà il 28 settembre da Grosseto (Teatro Moderno – Data zero), per poi proseguire il 1 ottobre a Bari (SOLD OUT – Teatro Petruzzelli), il 2 ottobre a Lecce (Teatro Politeama), il 5 ottobre a Mestre (SOLD OUT – VE, Teatro Toniolo), il 6 ottobre a Milano (Teatro Arcimboldi), il 9 ottobre a Roma (Auditorium Parco Della Musica), l’11 ottobre a Napoli (Teatro Augusteo), il 18 ottobre a Civitanova Marche (Teatro Rossini), il 19 ottobre a Pescara (Teatro Massimo), il 20 ottobre ad Assisi (Teatro Lyrick), il 23 ottobre a Palermo (Teatro Golden), il 24 ottobre a Catania (Teatro Metropolitan), il 26 ottobre a Rende (CS, Teatro Garden), il 29 ottobre a Firenze (Teatro Verdi), il 30 ottobre a Bologna (Europaditorium), il 31 ottobre a Schio (VI, Teatro Astra), il 14 novembre a Torino (Teatro Colosseo), il 16 novembre a Mantova (Teatro Sociale) e il 17 novembre a Trento (Auditorium Santa Chiara). Gli ultimi appuntamenti si terranno il 25 novembre a Genova (Teatro Politeama Genovese) e il 27 novembre a Parma (Teatro Regio). I biglietti sono disponibili su Ticketone e sui circuiti di vendita abituali: https://www.ticketone.it/artist/diodato/;https://www.magellanoconcerti.it/tour/119/diodato-nei-teatri. Per info: www.magellanoconcerti.it

Scuola, La Russa: fare festa per Ramadan è contro le regole

Scuola, La Russa: fare festa per Ramadan è contro le regoleMilano, 21 mar. (askanews) – “Non è che se per caso in un’altra scuola, faccio un’ipotesi che non esiste, la maggioranza fosse dei pellerossa festeggiamo manitù. Come ha detto il ministro della scuola ci sono delle regole, vanno rispettate, e dicono che i giorni di vacanza li decide lo Stato e la Regione, non le singole scuole che possono al massimo cambiare qualcosa per motivi didattici”, lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Cinque minuti su Raiuno, a proposito della scuola di Pioltello, nel Milanese, che ha deciso di concedere agli studenti un giorno di vacanza per la fine del Ramadan. “Credo che ciascuno debba stare dentro le regole, se una Regione deciderà che il giorno in cui si festeggia la Pasqua ebraica o il Ramadan è festa allora ci inchineremo, finché questo non c’è è sbagliato immaginare che sia giusto quello che ha fatto Pioltello” ha ribadito.