Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Confindustria, saggi:possibili indicazioni su altri candidati sopra 20%

Confindustria, saggi:possibili indicazioni su altri candidati sopra 20%Roma, 12 mar. (askanews) – I saggi di Confindustria si riservano “ulteriori comunicazioni in ordine all’eventuale raggiungimento della soglia percentuale di voti assembleari regolarmente esercitabili, prevista dal nono comma dell’articolo 12 dello statuto confederale come presupposto, dopo le verifiche richieste, per l’automatica partecipazione al voto di designazione del 4 aprile”. E’ quanto si legge in una lettera – che Askanews è in grado di anticipare – inviata dai tre membri della commissione di designazione, al termine del giro di consultazioni con la base associativa, ai presidenti e ai componenti del consiglio generale di Confindustria.


Al momento, tra i candidati in corsa per la presidenza di Confindustria, solo Edoardo Garrone avrebbe già certificato di poter contare su oltre il 20% dei voti assembleari potendo coì accedere di diritto al voto del consiglio. Anche Emanuele Orsini avrebbe superato quella soglia e consegnato la documentazione ai saggi entro i termini previsti. Mentre Antonio Gozzi sarebbe sotto quel limite. “In vista dell’appuntamento del Consiglio Generale del prossimo 21 marzo, la Commissione – si legge nella missiva – procederà entro la fine della corrente settimana all’analisi della documentazione acquisita, con particolare attenzione al riscontro di legittimità formale e sostanziale delle delibere delle associazioni che sono state trasmesse e depositate in queste settimane di consultazione”.

Sanità, Tesei: massima attenzione per prevenire violenze su operatori

Sanità, Tesei: massima attenzione per prevenire violenze su operatoriRoma, 12 mar. (askanews) – Sono state 151 le segnalazioni di episodi di violenza ai danni di operatori sanitari registrate in Umbria nel 2023. Complessivamente sono stati coinvolti 179 soggetti che stavano svolgendo la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche, di questi il 73 per cento sono donne: i dati sono stati forniti nel corso dell’iniziativa dal titolo “AbbiCuradiChitiCura”, organizzata dalla Regione Umbria a Perugia, attraverso il Centro unico regionale di formazione in sanità, con l’obiettivo di avviare percorsi congiunti tra il settore sanitario e i cittadini nella convinzione che la tutela della salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro sia un obiettivo comune.


All’incontro che si è aperto con gli interventi della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e dell’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Luca Coletto, hanno preso parte oltre al direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo, i direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere, i rappresentanti delle categorie professionali e delle associazioni territoriali. L’escalation delle aggressioni con numeri in crescendo per la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, trova “motivazioni varie e, sicuramente, l’emergenza sanitaria prodotta dal covid ha contribuito ad aumentare problematiche che si ripercuotono sui cittadini non solo in Umbria, ma in tutto il Paese”.


La presidente, dopo aver ringraziato ancora una volta i medici e tutti gli operatori sanitari per il lavoro che svolgono quotidianamente, ha evidenziato come “il personale sanitario sia più esposto a episodi di violenza, dovendo spesso gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività sia da parte del paziente che dei familiari. La rappresentazione, a volta forzata, della malasanità inoltre, spesso oscura il grande, efficace e competente lavoro della maggioranza degli operatori sanitari e questo rientra tra i fattori che contribuiscono all’incremento del fenomeno”. Il notevole e preoccupante incremento del fenomeno – è stato detto – è testimoniato da un numero crescente di studi presenti in letteratura anche a livello internazionale rispetto agli anni precedenti, in particolar modo riferiti alla professione dell’infermiere, considerata la categoria più vulnerabile per la tipologia di lavoro svolto, sempre a stretto contatto con i pazienti e in situazioni non ordinarie che possono generare facilmente tensione.


Mentre le aree considerate più ad alto rischio secondo la raccomandazione ministeriale sono: servizi di emergenza-urgenza; – strutture psichiatriche ospedaliere e territoriali; luoghi di attesa; servizi di continuità assistenziale; sanità penitenziaria; servizi che svolgono attività di controllo e vigilanza. L’assessore Coletto, dopo aver ricordato che la Regione Umbria sta riservando la massima attenzione al fenomeno, ha reso noto che “a livello regionale si sta pensando di attivare alcune iniziative importanti per promuovere la prevenzione e il contrasto ad ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori del settore sanitario e socio-sanitario, visto che questi episodi mettono in discussione il diritto alla salute interrompendo il percorso di diagnosi e cura dei pazienti anche per inabilità dell’operatore aggredito”.


(segue)

Cortei, al Pirellone scontro tra Romano La Russa e capogruppo M5s

Cortei, al Pirellone scontro tra Romano La Russa e capogruppo M5sMilano, 12 mar. (askanews) – Scontro nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia tra il capogruppo del M5s, Nicola Di Marco, e l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa. Oggetto della contesa è stata una mozione “a sostegno alle Forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile” presentata dal leghista Davide Caparini.


“Voglio manifestare tutta la mia solidarietà a chi ha voglia di andare in piazza a manifestare e io penso che il modo migliore per manifestare nei loro confronti solidarietà è portare un atto di disobbedienza all’interno di questo Consiglio regionale quindi occuperò il banco della giunta e mi assumerò la responsabilità di questo atto” ha detto Di Marco prima di sedersi in uno dei posti riservati all’esecutivo regionale, dove era presente La Russa. Io due sono rimasti fianco a fianco, a seduta sospesa, per un paio di minuti finché La Russa, spazientito dalla mancata uscita dall’aula di Di Marco nonostante l’invito del presidente Emilio Del Bono, ha cercato di costringerlo ad alzarsi spingendone la sedia: “Devi uscire, qui dobbiamo lavorare” ha urlato il fratello del presidente del Senato. “Romano, pensaci tu” hanno replicato, ironicamente o meno, dai banchi dei consiglieri.


Di Marco è stato quindi espulso fino alla fine della seduta.

Coldiretti: voto Ue direttiva Emissioni ennesima occasione persa

Coldiretti: voto Ue direttiva Emissioni ennesima occasione persaRoma, 12 mar. (askanews) – “Con il voto sulla direttiva emissioni industriali l’Unione Europea ha perso l’ennesima occasione di invertire la rotta, abbandonando le follie di un estremismo green che rischia di far chiudere migliaia di allevamenti, stretti tra una burocrazia sempre più asfissiante e la concorrenza sleale dall’estero”. E’ il primo commento del presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo la decisione degli europarlamentari riuniti a Strasburgo di votare l’accordo di trilogo senza emendamenti, quindi confermando l’inasprimento dei criteri per ottenere l’autorizzazione di impatto ambientale per le aziende avicole e suinicole. Resta, invece, l’esclusione delle stalle bovine dalla direttiva, anche se la Commissione potrebbe rivalutare la cosa nel 2026.


“Non ci fermeremo – aggiunge Prandini – e chiederemo di intervenire al nuovo Parlamento per correggere quelle scelte che penalizzano gli agricoltori italiani ed europei”. Ad essere colpiti saranno numerosi allevamenti di suini e di pollame di medie e piccole dimensioni, spiega Coldiretti, secondo cui “sopravviveranno soprattutto le aziende di grandi o grandissime dimensioni, continuando quel processo di polarizzazione delle imprese agricole contrario agli obiettivi della Commissione europea e non positivo per la tenuta del tessuto rurale italiano e, più in generale, europeo”.


Penalizzate tra l’altro le aziende suinicole coinvolte nelle produzioni a Denominazione di origine protetta (Dop) assoggettate ai nuovi oneri, mettendo a rischio un comparto chiave dell’economia agroalimentare, turistica e dell’export italiani.

Comunali, Giani: mia giunta non diventi luogo ritorsioni locali

Comunali, Giani: mia giunta non diventi luogo ritorsioni localiFirenze, 12 mar. (askanews) – “Non che il governo regionale diventi una ritorsione per quello che auspicheremmo e vorremmo nelle alleanze locali”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti sul futuro della vicepresidente Stefania Saccardi (Iv), candidata renziana a sindaca di Firenze.


“Ancora le liste non sono state presentate. Vediamo cosa succede. Con Italia Viva ci sono ancora le condizioni per un’alleanza fondata sui programmi. Io fino all’ultimo sono convinto che si possa lavorare su questo”, ha aggiunto Giani.

Il piano del governo contro la diffusione del Fentanyl, la “droga degli zombie” che già interessa la ‘ndrangheta

Il piano del governo contro la diffusione del Fentanyl, la “droga degli zombie” che già interessa la ‘ndranghetaRoma, 12 mar. (askanews) – “Prevenzione e contrasto” sono i due pilastri del Piano che il Governo sta avviando contro la diffusione fra i giovani del Fentanyl, la cosiddetta “Droga degli zombie”, che negli Stati Uniti ha già causato migliaia di decessi. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, presentando oggi, insieme ai ministri Valditara, Abodi, Valditara e con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Il farmaco viene utilizzato per la terapia del dolore ed è cento volte più efficace della morfina. Agisce sul sistema nervoso centrale e sul respiro: bastano 3 milligrammi per portare al coma e alla morte. “Le attività pianificate, anche con il contributo dell’Aifa – ha detto il ministro Schillaci – prevedono due tipi di misure: di prevenzione e di contrasto. Le misure di prevenzione saranno concentrate sul rafforzamento delle azioni di monitoraggio e controllo nella distribuzione e somministrazione del Fentanyl per evitarne l’utilizzo per scopi non sanitari. Saranno attivati stringenti sistemi di allerta da attivare in caso di prescrizioni anomale di Fentalyn. Saranno potenziati i controlli da parte dei NAS sulla distribuzione del farmaco sul territorio nazionale e saranno messe in atto misure di sicurezza nei luoghi dove la sostanza è conservata. Il ministero sta allertando Regioni e farmacie affinchè prestino la massima attenzione e a garantire la corretta custodia del farmaco”. Parallelamente, ha detto ancora il ministro, “verranno organizzati corsi di formazione rivolti ai sanitari coinvolti in modo che siano in grado di gestire la sostanza e somministrare immediatamente l’antidoto”. Il Piano, infatti, “prevede anche attività di monitoraggio delle carenze, con tempestivo approvvigionamento, dei farmaci che contrastano gli effetti nocivi del Fentalyn, nonchè l’acquisto e la messa a disposizione di sostanze reagenti dirette ad individuare con tempestività l’utilizzo da parte di pazienti che si recano al pronto soccorso”. “Solo un puntuale monitoraggio del fenomeno consentirà di capirne la portata, i pericoli e contrastarne la diffusione”, ha detto Scillaci. Sul piano del contrasto. Ha detto ancora il ministro della Salute, “le misure sono concentrate soprattutto nelle procedure operative per contenere il fenomeno, laddove si presenti, nonchè nella promozione di campagne informative per la popolazione, con particolare attenzione alle categorie a maggior rischio di consumo. Penso ad esempio a una campagna informativa per far comprendere ai giovani la pericolosità del Fentalyn, ai suoi effetti devastanti, che possono essere anche letali, e a iniziative di sensibilizzazione per i familiari di giovani tossicodipendenti perchè siano sempre provvisti di antidoto e lo sappiano utilizzare, perché un intervento immediato e appropriato può salvare la vita”.


In caso di una eventuale diffusione del fenomeno, ha aggiunto Schillaci, “saranno intensificati anche i controlli per evitare la sottrazione illecita del farmaco e sarà messo in atto un continuo monitoraggio delle scorte di reagenti per le indagini tossicologiche, prevedendo la distribuzione capillare dell’antidoto sul territorio, in particolare nel luoghi più sensibili, come le comunità terapeutiche,le volanti delle forze dell’ordine, le autoambulanze”. “Non vi è un’emergenza Fentanyl in Italia ma vi è un’emergenza negli Usa e, visto che non esistono frontiere invalicabili, è bene non trovarsi scoperti”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano illustrando, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.


Sottolineando che l’abuso del “Fentanyl colpisce soprattuto i giovani e gli adolescenti”, Mantovano ha spiegato che il governo ha preparato questo Piano perché “vogliamo muoverci in un’ottica di prevenzione a spettro largo: criminale, sanitaria, di informazione”, visto che già “ci sono segnali di presenza del Fentanyl sul territorio nazionale”. Quello del Fentanyl “non è un traffico limitato agli Usa, vi è un cartello criminale brasiliano che ha laboratori clandestini” in quel Paese, “c’è un’intensa attività di produzione in Messico, e in Europa ci sono segnali di radicamento in Portogallo e nel Regno Unito. L’Intelligence segnala anche una certa elasticità e prontezza da parte di sodalizi criminali italiani, in particolare la ‘ndrangheta, per recepire questa sostanza, anche se stanno ancora testando il mercato per verificare la convenienza del suo inserimento” nel mercato delle sostanze illegali, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano illustrando, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici.


Con il Fentanyl “all’orizzonte c’è un pericolo devastante, in particolare per i nostri giovani. Dobbiamo erigere una barriera, una autentica muraglia e la scuola è un luogo straordinario di contrasto”, ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, alla conferenza stampa di presentazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che, per quanto riguarda gli studenti, partità dal prossimo anno scolastico. Il Fentanyl, ha ricordato, “è una sostanza 50 volte più pericolosa dell’eroina, negli Stati Uniti 60mila morti nel 2020, 80mila nel 2021, oltre 100mila nel 2022: è una sostanza di una pericolosità straordinaria ma soprattutto di una capacità diffusiva enorme.


“Stiamo concludendo un protocollo con Ministero dell’Interno, della Salute, Conferenza Stato-Regioni e Presidenza del Consiglio per elaborare una strategia unitaria, con una regia unitaria e non singoli episodici interventi. Poi – ha proseguito Valditara – abbiamo deciso di farne uno dei pilastri nelle linee guida dell’Educazione alla cittadinanza per la formazione dei giovani, con il contrasto alla cultura della droga, e preparare i docenti: in particolare nel curriculo dei nuovi assunti ci sarà una formazione specifica per gli insegnanti”.

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenze

Alluvione Toscana, Giani: chiederò a Meloni soldi somme urgenzeFirenze, 12 mar. (askanews) – Alla premier Giorgia Meloni, domani a Firenze per la firma dell’accordo di programma sulle risorse Fsc, il presidente della Toscana Eugenio Giani chiederà “l’intervento degli enti nazionali su realtà che intendono modernizzare la rete infrastrutturale a livello toscano”, e per l’alluvione di novembre 2023 “quelle che devono essere le risorse in grado almeno di pareggiare le prime emergenze. Noi finora abbiamo ricevuto poco di più di 30 milioni di euro, quando sappiamo che solo per le somme urgenze abbiamo speso 170 milioni. C’è poi il tema del sostegno della famiglie e alle imprese”.


Giani chiede “una grande attenzione non solo su quello che è il 60% delle risorse che sono previste, ma anche sull’altro 40%. Il 60% ha come stazioni appaltanti Regioni ed enti locali, e si tratta delle risorse che firmiamo domani, ma l’altro 40% è per le aziende nazionali come Anas, Ferrovie, Aspi, enti marittimi”. “Chiediamo -conclude Giani- anche su questo una concertazione, con priorità alla Tirrenica, che almeno nei tre lotti più a sud possa essere realizzata attraverso Anas; la Cassia, almeno nell’inizio da Siena a Monteroni; l’intervento che auspichiamo a Prato per la Declassata”.

Bankitalia, omaggio Panetta al simposio in onore di Ignazio Visco

Bankitalia, omaggio Panetta al simposio in onore di Ignazio ViscoRoma, 12 mar. (askanews) – Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta ha reso omaggio al suo predecessore, Ignazio Visco aprendo oggi a Roma il simposio proprio per celebrare l’economista e banchiere centrale, al quale sono giunti governatori e ex banchieri centrali da tutta Europa.


“Sono più che felice che così tanti amici e colleghi abbiano accettato il nostro invito per celebrare Ignazio Visco. Ieri molti di noi erano a Basilea, dove abbiamo passato un lungo weekend a lavorare su una serie di questioni e nonostante questo molti hanno accettato di rinviare il ritorno alle rispettive capitali per essere qui”, ha detto Panetta. “E Christine Lagarde (la presidente della Bce-ndr) ha chiamato poco prima dell’incontro per esprimere il suo rammarico di non poter essere qui oggi. Questi sono segni di fiducia, di amicizia che non dobbiamo dare per scontati – ha detto -. Penso che questa sia la forza di questa comunità e sono molto fiero di essere qui, oggi, con tanti amici che hanno accettato di passare del tempo con noi”. Panetta ha ripercorso la tappe chiave della lunga carriera di visco, che assisteva sorridente al suo intervento di apertura, nei vari ruoli che ha ricoperto a Bankitalia e alle varie istituzioni internazionali.


“Non vi emoziono facilmente, non mi emozionerò oggi ma oggi è una buona giornata per emozionarsi”, ha detto Panetta.

Boeing, -3,2% dopo indagine su processi produzione e sicurezza

Boeing, -3,2% dopo indagine su processi produzione e sicurezzaNew York, 12 mar. (askanews) – Le azioni di Boeing stanno perdendo il 3,2% in apertura di mercato a Wall Street, dopo che un’inchiesta del New York Times ha rivelato che le autorità di regolamentazione della sicurezza aerea statunitensi (FAA) hanno riscontrato “dozzine di problemi” nelle strutture di produzione e nella sicurezza. A seguito dell’esplosione di un portellone di un volo Max 9 dell’Alaska Airlines all’inizio di gennaio, la FAA ha avviato sei settimane di indagini dove si è rilevato che su 89 test sui prodotti, 56 sono stati positivi, ma 33 hanno fallito la prova.


La FAA ha anche condotto 13 audit di prodotto incentrati su Spirit AeroSystems, che produce fusoliere per il Boeing 737 Max: Nei documenti esaminati dal Times si legge di meccanici della Boeing che usano la chiave magnetica di un hotel per controllare il sigillo della porta o dell’uso di sapone come lubrificante delle guarnizioni. Alla fine di febbraio, la FAA ha concesso alla Boeing 90 giorni per sviluppare un piano di miglioramento del controllo qualità. Intanto martedì è stato trovato morto, John Barnett, ex dipendente della Boeing che aveva denunciato i problemi di controllo di qualità della compagnia. Le autorità stanno indagando su quello che è stato inizialmente definito suicidio.

Psa, Confagri: bene nuova strategia di contenimento dei cinghiali

Psa, Confagri: bene nuova strategia di contenimento dei cinghialiRoma, 12 mar. (askanews) – “Il nuovo metodo di identificazione e cattura dei cinghiali nei territori colpiti dalla PSA illustrato nella riunione al Ministero della Salute appare efficace. Confidiamo che con il coinvolgimento dei neo nominati sub commissari la situazione possa presto migliorare, valutando attentamente le aree interessate e la tempistica di intervento, a vantaggio di tutta la filiera suinicola, a partire dagli allevamenti”. Lo ha detto Giovanna Parmigiani, componente della Giunta di Confagricoltura, nell’incontro in cui sono stati anche presentati i tre sub commissari Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena, appena nominati dai ministri Schillaci e Lollobrigida di concerto con il ministro Calderoli.


Parmigiani, ringraziando i sottosegretari La Pietra e Gemmato per la convocazione della riunione, ha auspicato che venga sempre garantita uniformità da parte delle autorità sanitarie locali nella gestione dell’epidemia negli allevamenti e nei macelli, nonché nelle misure di contenimento dei cinghiali, al momento assoluta priorità. Confagricoltura ha chiesto particolare attenzione verso i suinicoltori che stanno subendo pesanti penalizzazioni di mercato nelle zone di restrizione. “Occorre trovare soluzioni a riguardo – ha affermato Parmigiani – se non si vuole correre il rischio di depotenziare una parte essenziale della filiera”.


La strategia di contenimento presentata si basa sul partenariato pubblico-privato, la collaborazione con le associazioni della filiera e con le Regioni che stanno fornendo i dati necessari. Il nuovo metodo di azione è già stato sperimentato a Piacenza e si avvale della ricognizione, con i droni, in maglie del territorio della dimensione di 2×2 kmq che possono validamente essere esaminate con sistemi di rilevazione, anche notturni, per poi procedere alla cattura dei capi. Il sistema, ricorda Confagricoltura, fa seguito alla prima riunione tra i ministri Lollobrigida e Crosetto di fine agosto scorso ed è in pratica la concretizzazione della collaborazione con le forze armate. Saranno 176 le unità che saranno messe a disposizione, oltre ai mezzi tecnici.