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Autore: Redazione StudioNews

Giornata contro violenza su operatori sanitari, parte Campagna FNOMCeO

Giornata contro violenza su operatori sanitari, parte Campagna FNOMCeORoma, 11 mar. (askanews) – Una campagna social e due corsi di formazione a distanza, uno più generale e uno sulle tecniche di de-escalation e di gestione dell’aggressività e dello stress: sono queste le nuove iniziative messe in campo dalla FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri per prevenire le aggressioni contro gli operatori sanitari, annunciate oggi alla vigilia della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari.


“I dati sono drammatici – afferma il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli – e dimostrano una crescita del fenomeno in tutte le Regioni. Poco più di un mese fa, in Puglia, sono stati resi noti i risultati di un’indagine esplorativa sul fenomeno della violenza nei confronti degli operatori sanitari afferenti al Sistema Sanitario Regionale pugliese, sviluppata dal Sistema Regionale di Gestione Integrata della Sicurezza sul Lavoro (SiRGISL), coordinato dal dott. Danny Sivo – dirigente responsabile UOSVD Sicurezza e sorveglianza sanitaria Asl Bt – con il supporto della Scuola di Specializzazione di Medicina del Lavoro dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, diretta dal Prof. Luigi Vimercati. Allo studio hanno partecipato tutte le 10 Aziende Sanitarie e tutti gli Ospedali e i Distretti della Puglia. I risultati attestano che circa il 42% degli operatori hanno riferito di aver subito una forma di violenza sul luogo di lavoro”. Le categorie maggiormente interessate dal fenomeno sono state quelle dei medici (34,7% sul totale della categoria), degli infermieri (32,9%) e dei farmacisti ospedalieri (31,9%). L’87% ha subito aggressioni verbali, il 12% violenza fisica, il 3% molestie. La maggior parte delle aggressioni sono state perpetrate dai pazienti (47,6%) e dai loro parenti (42,3%). Oltre il 90% degli episodi di violenza hanno avuto luogo all’interno delle strutture ospedaliere. Il rischio di aggressione è risultato superiore in occasione del turno notturno (35,1%). Di particolare interesse i dati sulle cosiddette Unità Operative “difficili”, Case circondariali e REMS, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza: in queste ultime, la percentuale di operatori sanitari aggrediti sale all’81%. “A livello nazionale – continua Anelli – sono di stamattina i dati diffusi dal Sindacato Anaao-Assomed: l’81% dei medici che ha risposto al suo sondaggio riferisce di essere stato vittima di aggressioni fisiche (il 23%) o verbali (77%). Mentre il sindacato Cimo-Fesmed stima in 2500 le aggressioni, denunciate, che si verificano ogni anno in sanità”. “Bisogna intervenire – conclude Anelli – e bisogna farlo subito. Occorre dare piena applicazione alla Legge 113/2020 sulla sicurezza degli operatori: le aziende devono adottare protocolli per segnalare alle autorità competenti tutti gli episodi di violenza, in modo da attivare la procedibilità d’ufficio. Occorre agire sulla sicurezza delle sedi e degli operatori. Occorre anche una rivoluzione culturale, per cui il medico torni ad essere visto come attore della relazione di cura, e non come bersaglio da colpire. Occorrono politiche di risk management, di formazione degli operatori, di comunicazione verso i pazienti. Da qui nascono le nuove iniziative di Fnomceo, che mirano, da una parte, a formare e informare i medici e, dall’altra, a sensibilizzare la popolazione su questo fenomeno che è una delle cause di abbandono del Servizio sanitario nazionale da parte dei nostri professionisti. Ringraziamo il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che abbiamo sentito accanto a noi per ridurre e prevenire il fenomeno, insieme al Governo tutto”.

L’Abruzzo riconferma Marsilio, Meloni: risultato storico

L’Abruzzo riconferma Marsilio, Meloni: risultato storicoL’Aquila, 11 mar. (askanews) – L’Abruzzo riparte da Marco Marsilio. Il tanto temuto ‘effetto Sardegna’ non c’è stato e il centrodestra, in queste elezioni regionali, ha ottenuto un risultato storico, confermando per la prima volta il presidente uscente della Regione.


Le urne non hanno lasciato spazio alle interpretazioni: il centrodestra con Marsilio ha ottenuto il 53,5% dei voti con 17 seggi in consiglio regionale; la coalizione di centrosinistra si è fermata 7 punti dietro, al 46,5% delle preferenze, con 12 seggi. Tra le prime a congratularsi con Marsilio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in un messaggio video diffuso sui social, ha espresso le proprie “congratulazioni al primo presidente della storia della regione Abruzzo riconfermato per un secondo mandato dai cittadini”.


Incontrando la stampa nell’auditorium di Palazzo Silone a L’Aquila, Marsilio ha evidenziato il suo rapporto stretto con la premier Meloni “siamo stati sempre in contatto nel corso di questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ieri sera l’ho mandata a dormire presto dicendole di stare tranquilla. E’ andata a letto molto soddisfatta, molto contenta e anche molto fiera del lavoro che abbiamo fatto e continuerà ad esserci vicino, come lo è sempre stata”. Dal neo presidente della Regione parole di ringraziamento anche per gli elettori: “Gli abruzzesi hanno percepito che c’è un governo che finalmente ci ascolta e che ci aiuterà a risolvere problemi che attendevano da generazioni di essere affrontati”.


La Regione Abruzzo ripartirà “dal buon lavoro fatto in questi cinque anni, un grande lavoro di pianificazione, di messa in ordine dei conti, dei bilanci, di raccolta dei finanziamenti, di maturazione dei progetti per troppo tempo rimasti fermi abbandonati nei cassetti o mai nemmeno affrontati. Ora bisogna svolgere fino in fondo il compito, abbiamo gettato le basi, abbiamo seminato e ora bisogna far fruttificare questa lunga incubazione”, ha sottolineato Marsilio ricordando che “l’esperimento di una forma politica diversa, e oggi ancora molto vaga e non definita, del cosiddetto campo largo, è stato respinto al mittente. Non è questo il futuro che attende né l’Abruzzo, né l’Italia”. In mattinata, il candidato del centrosinistra, Luciano D’Amico, ha chiamato Marsilio augurandogli buon lavoro e riconoscendo la vittoria netta. In una conferenza stampa a Pescara l’ex rettore dell’università di Teramo ha parlato anche dei prossimi cinque anni in consiglio regionale.”Faremo un’opposizione molto ferma, molto seria e siamo convinti che riusciremo a costruire un’alternativa al governo delle destre. Abbiamo dimostrato che questo è possibile, perché pur essendo molto chiaro e netto il risultato, i punti che ci separano sono relativamente pochi, credo che la sfida sarà nei prossimi cinque anni spiegare a quei due abruzzesi su quattro che non hanno votato e in particolare ai tanti giovani, le ragioni di un cambiamento in modo che si possa davvero offrire un’alternativa ad un governo delle destre”, ha detto D’Amico.


Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, le elezioni abruzzesi hanno dimostrato che occorre “continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un’alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre”. Fino a qualche settimana fa “l’Abruzzo era dato per perso senza discussioni, il presidente uscente di Fratelli d’Italia partiva con un vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente”, ha affermato Schlein.

I sindaci a Fitto: su accordi Fsc ascoltate Città metropolitane

I sindaci a Fitto: su accordi Fsc ascoltate Città metropolitaneRoma, 11 mar. (askanews) – Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il coordinatore delle Città metropolitane, Dario Nardella, a nome dei sindaci delle 14 Città metropolitane riuniti a Roma, hanno inviato una lettera al ministro Fitto per sollecitare il coinvolgimento nella definizione degli accordi per la coesione che vengono sottoscritti in queste settimane con le Regioni.


“Il Fondo per lo sviluppo e la coesione – scrivono Decaro e Nardella – è una delle principali fonti di investimento pubblico nel nostro Paese. La legge prevede che nelle Regioni nel cui territorio sia presente una Città metropolitana gli accordi di coesione contengano una previsione relativa alle risorse a esse destinate”. Ciò nonostante, i sindaci rilevano che nella stragrande maggioranza dei casi gli accordi siano stati fin qui sottoscritti tra governo e Regioni “senza concordare gli interventi previsti dalle Città metropolitane”.


“Per questo sarebbe opportuno – conclude la lettera – avere un quadro generale del rispetto di quanto previsto nella norma, anche al fine di coordinare al meglio con le progettualità e gli investimenti in corso ad esempio nel PNRR. Le formalizziamo la richiesta dell’Anci per un incontro su questo teme e più in generale sulla riforma della politica di coesione”.

Alleanza Cooperative: bene deposito ricorso Italia controllo pesca

Alleanza Cooperative: bene deposito ricorso Italia controllo pescaRoma, 11 mar. (askanews) – “Esprimiamo vivo apprezzamento alla notizia del ricorso del Governo italiano contro il Regolamento sul controllo in pesca”: così in una nota Alleanza cooperative pesca e acquacoltura. “Un regolamento – sottolineano – che ha avuto una genesi travagliata e che alla fine ha prodotto un risultato ben lontano da quanto richiedeva inizialmente la Corte dei conti UE. Un esempio su tutti: la revisione del sistema sanzionatorio. Sono stati introdotti così tanti elementi di aleatorietà che, se non dovesse intervenire una correzione, senza ombra di dubbio si genereranno disparità tra pescatori comunitari con tutte le conseguenze del caso anche in termini di accesso al FEAMPA”.


Il ricorso depositato oggi da parte del MASAF, che fa seguito al voto contrario espresso in Consiglio dei ministri UE dal ministro Lollobrigida, oltre che dei rappresentanti italiani di maggioranza in Parlamento europeo, “rappresenta senza dubbio un segnale di attenzione nei confronti delle istanze più volte avanzate dall’Alleanza”, conclude l’associazione.

Lavoratori piattaforme digitali, Consiglio Ue sblocca l’accordo

Lavoratori piattaforme digitali, Consiglio Ue sblocca l’accordoBruxelles, 11 mar. (askanews) – I ministri dell’Occupazione e degli Affari sociali dell’Ue hanno approvato, oggi a Bruxelles, l’accordo provvisorio sulla direttiva sui lavoratori delle piattaforme digitali, che era rimasto bloccato dall’opposizione di Francia, Estonia e Grecia e l’astensione della Germania, dopo l’intesa in “trilogo” raggiunta l’8 febbraio scorso tra la presidenza di turno del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo. Oggi, dopo varie nuove modifiche proposte dalla presidenza, Grecia ed Estonia hanno approvato il testo (Francia e Germania da sole non possono bloccare la maggioranza qualificata).


La direttiva (che era stata proposta dalla Commissione il 9 dicembre 2021) mira a migliorare le condizioni di lavoro e a regolamentare l’uso degli algoritmi da parte delle piattaforme digitali per gestire i loro lavoratori (come i ‘rider’), determinandone i ritmi di attività, gli orari, le paghe, le condizioni di lavoro. Verrà reso più trasparente l’uso degli algoritmi nella gestione delle risorse umane, garantendo che i sistemi automatizzati siano monitorati da personale qualificato e che i lavoratori abbiano il diritto di contestare le decisioni automatizzate. La direttiva aiuterà inoltre a determinare correttamente lo status occupazionale delle persone che lavorano per le piattaforme, consentendo loro di beneficiare di tutti i diritti lavorativi a cui hanno titolo, e che sono spesso negati loro in base a una falsa classificazione come lavoratori autonomi.


Con le nuove modifiche apportate al testo, viene stabilito un equilibrio tra il rispetto dei sistemi di lavoro nazionali, diversi per ciascuno Stato membro, e la garanzia di standard minimi di protezione per gli oltre 28 milioni di persone che lavorano nelle piattaforme di lavoro digitali in tutta l’Ue. I principali elementi di compromesso ruotano attorno a una “presunzione giuridica” che consentirà agli Stati membri di determinare il corretto status occupazionale (ovvero se sussista un rapporto di lavoro dipendente o autonomo) delle persone che lavorano nelle piattaforme digitali sul loro territorio, nell’ambito dei loro ordinamenti giuridici nazionali. Questa “presunzione giuridica” verrà attivata quando saranno accertati fatti che indicano chi detiene effettivamente il controllo e la direzione nella gestione dei lavoratori.


Queste evidenze saranno determinate in base al diritto nazionale e ai contratti collettivi, tenendo conto della giurisprudenza dell’Ue. Le persone che lavorano per delle piattaforme digitali, i loro rappresentanti o le autorità nazionali potranno invocare questa presunzione giuridica per sostenere che la classificazione dei lavoratori è erronea (ovvero che il rapporto di lavoro non è autonomo la dipendente). Spetterà alla piattaforma digitale dimostrare l’eventuale assenza di un effettivo rapporto di lavoro dipendente. Gli Stati membri forniranno orientamenti alle piattaforme digitali e alle autorità nazionali quando le nuove misure verranno messe in atto.


Un punto molti importante che è stato inserito nell’accordo raggiunto a suo tempo con il Parlamento europeo è quello relativo alla trasparenza degli algoritmi delle piattaforme digitali. I lavoratori dovranno essere debitamente informati sull’uso di sistemi automatizzati di monitoraggio e processo decisionale riguardanti, tra le altre cose, la loro assunzione, le loro condizioni di lavoro e i loro guadagni. Viene inoltre vietato l’uso di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati per il trattamento di determinati tipi di dati personali delle persone che svolgono lavori tramite la piattaforma, come i dati biometrici o il loro stato emotivo o psicologico. Sono garantiti anche il controllo e la valutazione umana per quanto riguarda le decisioni automatizzate, compreso il diritto a chiedere che queste decisioni siano spiegate e riviste. Il testo dell’accordo sarà ora messo a punto in tutte le lingue ufficiali, per essere poi adottato formalmente dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo. Gli Stati membri avranno poi due anni per recepire le disposizioni della direttiva nella loro legislazione nazionale. “È positivo che abbiamo approvato oggi in via definitiva la direttiva sul miglioramento delle condizioni del lavoro tramite le piattaforme digitali, dopo discussioni che si erano protratte per due anni”, ha dichiarato la ministra italiana del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, da Bruxelles, dove oggi e domani partecipa al Consiglio Occupazione e Affari sociali dell’Ue. “In particolare – ha aggiunto la ministra -, il testo approvato ci lascia la libertà a livello nazionale di declinare i princìpi della direttiva nel nostro sistema, mantenendo le tutele per i lavoratori indipendentemente dal loro status, senza penalizzare le imprese. Un buon punto d’equilibrio e una soluzione europea condivisa, in risposta alle sfide di un mondo in evoluzione”, ha concluso Calderone.

Agroalimentare, riunione Mimit-Masaf su crisi Mar Rosso: al vaglio misure

Agroalimentare, riunione Mimit-Masaf su crisi Mar Rosso: al vaglio misureMilano, 11 mar. (askanews) – Gli effetti della crisi del Mar Rosso sul settore agroalimentare e agroindustriale italiano. E’ questo il tema al coentro della riunione che si è tenuta a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Abbiamo vagliato, con i nostri staff tecnici, i possibili sviluppi e le ipotesi di intervento, a breve e medio termine, per supportare le imprese che maggiormente subiscono gli impatti di questa situazione che resta fluida e incerta” si legge in un post su X del ministro Urso che annuncia “a stretto giro incontri con gli altri attori coinvolti”.

In Emilia Romagna al via bando per iniziative Consorxi Dop e Igp

In Emilia Romagna al via bando per iniziative Consorxi Dop e IgpRoma, 11 mar. (askanews) – Promozione web e social, eventi, fiere e pubblicazioni per far conoscere sempre di più i prodotti Dop e Igp, di qualità controllata e biologici dell’Emilia-Romagna. Punta al sostegno di queste attività di comunicazione sul territorio il bando, approvato dalla Giunta regionale, che si rivolge ai Consorzi di promozione economica e di tutela dei prodotti a qualità regolamentata. A disposizione per il 2024 ci sono finanziamenti per 150mila euro.


Obiettivo: mettere in luce sul mercato interno e nei Paesi dell’Unione europea, attraverso eventi e pubblicazioni a stampa e sul web, i prodotti di qualità regolamentata presso i Le azioni di comunicazione dovranno fornire informazioni su caratteristiche e tecniche utilizzate per ottenere i prodotti tipici, spiegare i vantaggi dei regimi di qualità e le caratteristiche nutrizionali, favorire l’integrazione di filiera e rendere consapevole il consumatore della positiva ricaduta ambientale delle produzioni ottenute con tecniche rispettose dell’ambiente. “Ogni giorno i Consorzi dei prodotti Dop e Igp lavorano per sostenere i nostri prodotti di grande qualità – spiega in una nota l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi – Con questo bando intendiamo sostenere le loro attività di promozione anche a livello locale, per dare valore a tutto il sistema agroalimentare e metterne in evidenza l’identità territoriale”.


I regimi di qualità ammissibili al sostegno sono Dop e Igp, Stg (Specialità tradizionale garantita ottenuta con ingredienti o metodi di produzione tradizionali), produzioni biologiche, qualità controllata, zootecnia. Sono ammessi progetti con un valore tra i 5mila e i 25mila euro che prevedono la realizzazione di materiale informativo e promozionale e la partecipazione a fiere ed esposizioni. Le attività devono svolgersi nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda di sostegno e il 31 dicembre 2024. Tutti i progetti ammissibili saranno finanziati. Il contributo non potrà comunque superare il 70% della spesa ammessa. Nel caso le risorse disponibili non fossero sufficienti a coprire il 70% di tutte le domande ammissibili, sarà comunque garantito un contributo pari al 70% ai progetti di beneficiari che rispondano ai seguenti criteri: non essere rientrati in interventi dello Sviluppo rurale, svolgere attività in collaborazione con le scuole alberghiere dell’Emilia-Romagna o inserite negli eventi promossi dai Comuni della regione.

Psa, Copagri: intervenire per scongiurare default suinicoltura

Psa, Copagri: intervenire per scongiurare default suinicolturaRoma, 11 mar. (askanews) – “A oltre due anni dai primi casi di infezione di Peste suina africana-PSA nel continente, non si arresta l’avanzata dell’epidemia, che ad oggi ha colpito oltre 1500 cinghiali e quasi 14mila suini, con ben 21 focolai accertati, concentrati prevalentemente nel pavese”. Lo ha ricordato la Copagri, in occasione della riunione svoltasi oggi in materia di Peste suina africana-PSA al ministero della Salute. Alla riunione hanno preso parte i sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e all’agricoltura Patrizio La Pietra ed è stata annunciata la nomina di tre subcommissari con deleghe specifiche.


“La gravità della situazione, oltre che agli alti livelli di contagio, è legata alla grande resistenza del virus, per il quale al momento non esistono vaccini e che ha un tasso di mortalità che può raggiungere il 100% degli animali colpiti; pur non essendo trasmissibile all’uomo, la PSA può avere gravi conseguenze sul tessuto economico e sociale del Paese, andando a incidere sensibilmente sulla redditività degli allevamenti e condizionando pesantemente le movimentazioni dei suini e dei relativi prodotti”, ha segnalato la Copagri. “Da qui l’importanza di agire celermente, semplificando gli adempimenti previsti e accelerando con le strategie di contrasto alla diffusione dell’epidemia, così da tutelare il patrimonio zootecnico nazionale e il settore suinicolo, che rappresenta un valore importante sia in termini di quantità che qualità”, ha osservato la Confederazione, facendo notare che “la suinicoltura, per importanza, è tra i primi settori nel comparto carni, con oltre 30mila allevamenti per quasi 9 milioni di capi, concentrati nel Nordest del Paese; senza contare tutto l’indotto, dalla mangimistica alla trasformazione e alla distribuzione”.


“In attesa della costituzione di un Tavolo permanente in cui affrontare il problema in maniera sinergica e strutturata, la priorità va all’erogazione degli indennizzi per i tanti allevamenti colpiti, ma anche e soprattutto al contenimento dell’infezione, attraverso il rafforzamento delle misure di biosicurezza e l’inevitabile abbattimento dei cinghiali”. Per l’associazone, “con oltre 2 milioni di esemplari in tutta la Penisola, l’obiettivo degli abbattimenti deve essere il raggiungimento di un equilibrio agro-ecologico sostenibile, che garantisca una presenza di cinghiali sufficienti al mantenimento del ruolo ecologico della specie e compatibile con le caratteristiche ambientali e agricole dei territori”.


“In mancanza di simili interventi, si rischia il vero e proprio default del comparto, con l’abbattimento di milioni di suini allevati e la perdita irreversibile di migliaia di aziende, per una filiera fondamentale in termini economici, con un valore di oltre 10 miliardi di euro, senza contare l’export, e circa 40mila addetti, ma anche qualitativi, esprimendo ben 42 Indicazioni Geografiche, per un valore di affari pari a 1,87 miliardi alla produzione e 4,85 miliardi al consumo”, ha concluso la Confederazione.

Depositato ricorso Corte Giustizia Ue strumenti controllo pesca

Depositato ricorso Corte Giustizia Ue strumenti controllo pescaRoma, 11 mar. (askanews) – Oggi il Governo italiano, su proposta del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha depositato il ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea, avverso il Regolamento (UE) 2023/2842 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 per quanto attiene ai controlli nel settore della pesca.


Rispetto al Regolamento che rende obbligatorio l’utilizzo da parte dei pescherecci di strumenti di controllo elettronico a distanza, in particolare telecamere a circuito chiuso (CCTV) e la registrazione elettronica delle catture, il Governo Meloni aveva già espresso voto contrario in sede di approvazione. “L’Italia è la Nazione che è stata maggiormente penalizzata dalle norme Ue sulla pesca – spiega in una nota il ministro Lollobrigida – i nostri pescatori sono stati quelli più colpiti come dimostra il calo delle marinerie del 40% che si è verificato nell’ultimo decennio. Avevamo promesso alle associazioni di settore e alle organizzazioni sindacali che avremmo verificato, insieme all’Avvocatura dello Stato, l’esistenza dei presupposti per impugnare il provvedimento e siamo abituati a mantenere le promesse”.


“Il Governo Meloni non è disponibile – conclude Lollobrigida – a subire decisioni che non ricercano un giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale e che peraltro riteniamo possano violare le norme sulla privacy dei pescatori, anche tenuto conto del principio di proporzionalità, nonché le regole della concorrenza”.

Tutto sulle crociere e sulla CLIA Cruise Week nel Talk Show S4

Tutto sulle crociere e sulla CLIA Cruise Week nel Talk Show S4Milano, 11 mar. (askanews) – È il momento delle crociere, la vacanza ideale per non annoiarsi mai. Attesi in Italia quest’anno ben 14 milioni di crocieristi (secondo una ricerca di Risposte Turismo), numeri record che supereranno i dati di settore previsti. I porti italiani tornano a credere nelle crociere e il nostro paese è leader in Europa, con il picco di 15 miliardi di fatturato. Per celebrare questo trend nuove puntate del Talk S4 (format dedicato alle 4 S: Sport, Sun, Sea, Snow) di Floriano Omoboni. La puntata di martedì 12 marzo, in onda alle 21 su Sportitalia, sarà in onda in concomitanza all’evento CLIA Cruise Week, prima fiera europea delle crociere dall’11 al 14 marzo a Genova, destinata a segnare un momento fondamentale nello sviluppo del settore a livello globale. Doppio speciale post evento in onda il 19 marzo alle 21. CLIA è l’associazione internazionale che raccoglie 70 compagnie, il 95% del totale. Attesi all’evento anche i ministri Daniela Santanché, Nello Musumeci, Edoardo Rixi, Maurizio Leo. E ancora Pierfrancesco Vago (Executive Chairman di MSC Crociere,) Gianni Onorato (Chied Executive Officer MSC), Leonardo Massa (Vice President MSC), Jason Liberty (CEO Royal Caribbean), Harry Sommer (Ceo Norwegian), Mario Zanetti (CEO di Costa), Josh Weinstein (Carnival), Josh D’Amaro (Disney Cruise Line. E poi Ugo Salerno (RINA), Folgiero (Fincantieri), il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il Sindaco di Genova Marco Bucci e tanti altri. 30 Ospiti negli studi di Milano dell’attesissima puntata del Talk S4 di martedì 12 marzo: -Fabio Candiani, direttore vendite di MSC CROCIERE, compagnia leader nel mondo celle crociere. -Pierluigi Peracchini, sindaco di La Spezia, che disquisirà del boom delle crociere e della tendenza in crescita del settore -Andrea Carraro, responsabile comunicazione di GIVER, storico tour operator leader nelle crociere fluviali. Per celebrare la crescita di settore Mondo Crociera, format ventennale ideato da Floriano Omoboni, giovedì 14/3 alle 22.00 va in onda con una puntata sulle bellezze dei mari del Sud, tra Patagonia, Terra del Fuoco, Capo Horn, Stretto di Magellano, tra Usuhaia in Argentina e Punta Arenas in Cile. E in più, prossimamente, altri due speciali appuntamenti legati all’evento CLIA, European Cruise Week, che si terrà a Genova dall’11 al 14 marzo. L’occasione che dà un nuovo tocco ai format di Omoboni è proprio l’evento CLIA, di cui Mondo Crociera è l’unica trasmissione tv in partnership. Il celebre conduttore intervisterà le autorità a bordo e scoprirà i segreti delle nuove tendenze del settore. Mondo Crociera, intanto, continua a macinare ascolti. Gli ingredienti di questo successo sono esperti del mondo crocieristico, mete da sogno, e un conduttore istrionico che da quasi 30 anni tiene incollati allo schermo migliaia di telespettatori appassionati di sport e turismo. E in più nel suo talk S4, in onda su Sportitalia (canale 60) approfondimenti, interviste e dibattitti. I format di Omoboni vanno anche in onda su Sportoutdoor.tv, la multipiattaforma tv/web da lui ideata, una lente di ingrandimento sul mondo dell’outdoor, ma anche su tutto ciò che ruota attorno alle discipline sportive all’aperto e al turismo nelle più belle località di mare e montagna del Paese.