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Autore: Redazione StudioNews

8 marzo, Vasco Rossi regala una canzone a Denise Faro e alle donne

8 marzo, Vasco Rossi regala una canzone a Denise Faro e alle donneRoma, 5 mar. (askanews) – Una canzone per Denise Faro, la cantante italiana, e per tutte le donne. È il brano che Vasco Rossi pubblica per la festa dell’8 marzo. “Libera e se mi va”, è un omaggio alle donne. Che devono essere libere di dire no. Molto più che una dedica. Tra le righe si leggono l’ironia e la provocazione rivolta agli uomini, devono imparare a essere empatici, mettersi, cioè, nei panni degli altri e accettare la loro volontà.


Non è la prima volta che Vasco sente e descrive esattamente quello che vivono le donne in diversi momenti della loro età. Qualche anno fa in “Vuoto a perdere”, per la voce di Noemi, raccontava di una donna alle prese con il cambiamento del proprio corpo e in cerca del suo nuovo fascino. Nel 2020 Irene Grandi portava a Sanremo “Finalmente io” che parla di un ulteriore passo verso la libertà della donna, la sua piena accettazione di sé. “Libera e se mi va” chiude l’ideale trilogia, sfumature di donne una diversa dall’altra, ma tutte in evoluzione. Oggi la donna è più che mai liberata e pronta … a tutto. Tocca agli uomini ora, seguirla (non inseguirla…). Superare il proprio egoismo per amare, e essere amati, liberi e.. “se mi va, se ti va”. Antesignano l’appello We2 del 2018 “Uomini, ancora uno sforzo, per esserlo davvero”.


Denise “è fresca, sorridente e simpatica” – dice di lei Vasco che l’ha conosciuta a Los Angeles, – “rappresenta perfettamente il tipo di ragazza coraggiosa e decisa a inseguire il proprio sogno a Los Angeles.” Cantante e performer, nel 2019 ha aperto i concerti di Vasco a San Siro. Canta in inglese, spagnolo e, ora, anche in italiano. È già di suo “tante donne in una”. Deve ancora realizzare che Vasco le ha regalato una canzone: “Oggi sto vivendo un sogno, sono in studio con lui a registrare una canzone che mi rispecchia a pieno, che parla di uno stato d’animo che capisco e provo, lui mi ha capita. LIBERA E SE MI VA, non poteva esserci titolo migliore per una canzone che racconta di come si sente una donna quando è “libera di amare” e di quanto in fondo l’amore stesso, amare ed essere amati, sia quello che ci fa stare bene davvero, sia la nostra libertá più grande”.

Sistema agroalimentare Ue dipende da import per soia e derivati

Sistema agroalimentare Ue dipende da import per soia e derivatiRoma, 5 mar. (askanews) – Il sistema agroalimentare UE dipende dalle importazioni di fattori produttivi e materie prime e soprattutto per quanto riguarda la soia ed i suoi derivati, i fertilizzanti fosfatici ed i minerali ferrosi. L’84% dei semi di soia impiegati nell’UE sono importati infatti da paesi terzi: il 50% delle importazioni proviene dal Brasile, il 35% dagli USA. La dipendenza dalle importazioni raggiunge il 97% degli impieghi per le farine di soia, considerando anche quelle ottenute nell’UE da semi importati. Il 68% dei fertilizzanti fosfatici impiegati nell’UE deriva direttamente o indirettamente da importazioni provenienti in prevalenza dal Marocco, che pesa per il 28% sul totale delle importazioni, e dalla Russia, col 23%. Sono alcuni dei dati contenuti nello studio “The dependency of the EU’s food system on inputs and their sources” condotto da Areté, specialista nell’analisi di policy per l’agrifood, per il Parlamento Europeo.


Partnership strategiche con i Paesi terzi principali esportatori di materie prime, innovazione tecnologica per aumentare l’efficienza nell’uso dei fattori, l’attento “dosaggio” delle misure PAC, vengono indicate come le principali soluzioni al problema. Lo studio indaga il grado di dipendenza del sistema agroalimentare UE dall’importazione di fattori produttivi e materie prime, analizzando le principali vulnerabilità che derivano da un’elevata dipendenza dalle importazioni, specialmente se provenienti da un numero molto ridotto di Paesi terzi.


Lo studio individua anche i principali fattori esterni che possono ulteriormente aggravare queste vulnerabilità, come ad esempio le recenti difficoltà dei sistemi logistici globali a seguito della situazione nel Mar Rosso. Ma indaga anche gli strumenti più interessanti e percorribili per ovviare a queste vulnerabilità, formulando una serie di raccomandazioni per aumentare la resilienza del sistema agroalimentare UE e ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di commodity da Paesi terzi. Queste includono lo sviluppo di partnership strategiche con i Paesi terzi principali fornitori di materie prime, la promozione di innovazioni tecnologiche che aumentino la produttività senza un maggiore impiego di mezzi di produzione, ed un sostegno rafforzato della PAC alla coltivazione di piante proteiche e a quanti scelgano di adottare pratiche agricole a basso impiego di inputs.

Ikea Italia riduce i prezzi su oltre 2mila prodotti in assortimento

Ikea Italia riduce i prezzi su oltre 2mila prodotti in assortimentoMilano, 5 mar. (askanews) – Ikea ha deciso di ridurre i suoi prezzi anche in Italia. Sono oltre 2mila, infatti, i prodotti in assortimento, tra cui alcuni simboli del colosso dell’arredo svedese, come la poltrona Poang o il cubo Kallax, che hanno subito un ribasso negli ultimi mesi. La politica di riduzione dei prezzi è iniziata a settembre dello scorso anno, poi a febbraio c’è stato un nuovo intervento che ha portato a circa duemila i prodotti coinvolti nell’operazione.


L’intervento sui prezzi in Italia rientra in una strategia globale dell’azienda svedese. Al forum di Davos, Jesper Brodin, amministratore delegato di Ingka group, la holding che raggruppa il 90% dei negozi Ikea nel mondo, aveva confermato la riduzione dei prezzi nonostante la crisi del Mar Rosso. Una decisione maturata alla fine dello scorso esercizio finanziario (che si chiude ad agosto) quando l’utile netto era salito a 1,5 miliardi di euro, quintuplicato rispetto all’anno precedente dopo l’uscita dal mercato russo per la guerra in Ucraina, e i ricavi erano cresciuti del 5,4% a 44,3 miliardi di euro. Il design democratico è il motto di Ikea e ogni prodotto che viene sviluppato “deve essere bello, funzionale, facile da trasportare, ma è importante anche che oltre alla bellezza e alla sostenibilità ci sia la corrispondenza del prezzo – spiega l’azienda – perché Ikea è famosa nel mondo per avere prezzo basso”.


“Sappiamo che casa è molto di più di uno spazio fisico – dichiara Alessandra Genovese, home furnishing & retail design di Ikea Italia, è il posto più importante al mondo e abbiamo le conoscenze e le soluzioni per offrire a tutti l’opportunità di migliorare la propria vita domestica, anche attraverso investimenti mirati ad abbassare i prezzi di molti dei nostri prodotti per sostenere i consumatori che devono affrontare le difficili sfide economiche del presente”. La perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie italiane, che ha spinto una crescente sensibilità ai temi ambientali, è misurata anche dai numeri del servizio “riporta e rivendi” degli ultimi anni. Ikea infatti in tutti i suoi 22 negozi italiani ha un Angolo della circolarità dove oltre a riciclare, riparare e riutilizzare i prodotti del gruppo propone un assortimento di seconda mano a prezzi più accessibili. In tre anni attraverso questo servizio “Riporta e rivendi”, sono stati quasi 30.000 i prodotti riacquistati dai clienti, con un incremento del 110% in termini di prodotti rivenduti e una crescita del 46% in termini di clienti che ne hanno usufruito. Anche la richiesta online di pezzi di ricambio, che provengono da resi e prodotti destinati allo smaltimento, ha registrato un incremento: nell’anno fiscale 2022 sono state oltre 14.000 richieste di pezzi di ricambio, un trend in crescita costante, ripsetto al 2020 quando le richieste ammontavano a circa 3.000.


“L’angolo della della circolarità serve proprio a evitare che i prodotti abbiano una vita corta – spiega l’azienda – se uno dovesse pensare di buttare i mobili ogni volta che trasloca perché banalmente occorre adattarsi a superfici diverse sarebbe un danno incredibile. Il fatto che questi prodotti ancora in buone condizioni possano finire all’angolo della circolarità permette alle persone uno di continuare ad avere accesso a dei prodotti a basso prezzo ma anche di completare il ciclo di vita del prodotto”.

Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilità

Lombardia, Pd: vergognoso non trovare 0,03% bilancio per disabilitàMilano, 5 mar. (askanews) – “Questa giunta non trova lo 0,03% del bilancio per le persone più fragili e per le loro famiglie, è una cosa vergognosa. Lo diciamo dalla fine di dicembre, queste persone non possono essere umiliate da una decisione burocratica e inumana, e non si può pensare, come fa la giunta Fontana, di bloccare i nuovi accessi”. Così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, dopo aver protestato in Aula, questa mattina, sollevando cartelli insieme a tutto il gruppo democratico contro la decisione della giunta Fontana di ridurre il contributo mensile per i caregiver delle persone con disabilità grave e gravissima. Sui cartelli questa scritta: “Per voi la disabilità vale meno dello 0,03%”.


L’occasione era la discussione di una interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo democratico, primo firmatario Davide Casati, che dichiara: “Una Regione come la Lombardia che vuole essere la prima in Italia non riesce a trovare lo 0,03% del bilancio regionale a sostegno delle persone più fragili. Lo stiamo dicendo dal 28 dicembre, da allora sono stati aumentati i fondi su altri assessorati e non su quella che dovrebbe essere la priorità assoluta per chiunque fa politica, non lasciare soli i più fragili. È mancato il coraggio, ma soprattutto il rispetto della dignità di queste persone e delle loro famiglie”.

Per sostenere ingresso Ucraina in Ue servono 100 mld in più a Pac

Per sostenere ingresso Ucraina in Ue servono 100 mld in più a PacRoma, 5 mar. (askanews) – 100 miliardi per salvare la PAC. Ecco quanto servirebbe per sostenere la Politica Agricola Comune se l’Ucraina entrasse nell’Unione Europea. Perchè se l’Ucraina entrasse in UE oggi e alle condizioni attuali dovrebbe ricevere, in base agli ettari coltivati, fondi per oltre il 20% del budget annuale dell’intera Europa dedicato al sostegno agli agricoltori. E’ stato questo il tema al centro dell’evento, organizzato dalla piattaforma editoriale Withub, tenutosi oggi a Bruxelles, dal titolo “#AGRIFOOD24, nuove coordinate per la sostenibilità dell’agricoltura UE”. All’evento hanno partecipato le principali associazioni di categoria Cia, Coldiretti, Confagricotura, Eat Europe e Filiera Italia, nonchè il Commissario Europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski.


La premessa è capire quali sarebbero gli effetti sulla PAC dell’ingresso in Europa di un gigante agricolo come l’Ucraina, visto che l’Europa assegna i finanziamenti ai paesi membri prevalentemente in base all’estensione in ettari della superficie agricola. Oggi, i 27 Stati dell’UE hanno una superficie agricola di 157 milioni di ettari, la sola superficie coltivabile dell’Ucraina è di 41 milioni di ettari. Secondo l’elaborazione del Centro Studi GEA su una simulazione a cura del professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, basata su un calcolo effettuato sui criteri della Pac attuale, se l’Ucraina entrasse in UE oggi, dovrebbe ricevere, in base agli ettari coltivati, fondi per oltre il 20% del budget annuale dell’intera Europa dedicato al sostegno agli agricoltori. Una proiezione fatta ipotizzando l’ingresso dell’Ucraina alle stesse condizioni degli attuali Paesi membri dell’Ue. Si tratta, quindi di un’importante, ma necessaria, semplificazione dello scenario secondo la quale, tuttavia, l’equilibrio degli altri Paesi UE sarebbe sconvolto. In un’Unione Europea a 28 Stati, infatti, gli ettari coltivati salirebbero a 198 milioni e mezzo rispetto ai 157 milioni e mezzo attuali. A parità di budget, stando alla simulazione, per ogni ettaro coltivato si riceverebbero 272,34 euro anziché gli attuali 343,52.

Lollobrigida: in Giappone per rafforzare made in Italy alimentare

Lollobrigida: in Giappone per rafforzare made in Italy alimentareRoma, 5 mar. (askanews) – “Il mercato giapponese non solo può garantirci maggiore forza e ospitalità per le nostre imprese, ma può permetterci di integrarci ancora meglio nel sistema dell’Asia e cercare di aprire nuove strade”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, inaugurando il Padiglione Italia a Foodex Japan in corso a Tokyo, la più importante manifestazione dell’agroalimentare in Giappone.


“Il fatto che in ogni fiera la nostra presenza sia così massiccia e quasi sempre la più numerosa, dimostra che per i prodotti italiani c’è più mercato. Ringrazio tutti i nostri imprenditori perché hanno tenuto alta la bandiera dell’Italia – ha aggiunto il ministro – Il Governo Meloni, insieme all’ICE, è costantemente impegnato per creare le condizioni ideali per far aumentare le esportazioni e la presenza strategica delle imprese italiane nel mondo. Oggi siamo a Tokyo per rafforzare il legame strategico con questa Nazione che apprezza sempre più il Made in Italy”. “Il nostro impegno – ha quindi ricordato Lollobrigida – è massimo anche per tutelare le eccellenze italiane dalle imitazioni, perché deve essere protetta l’originalità delle nostre produzioni e delle nostre trasformazioni. Per essere combattuto, il fenomeno dell’italian sounding va innanzitutto spiegato oltre i nostri confini, per il bene dell’economia italiana e di chi, in ogni angolo del mondo, chiede qualità. Da noi produrre costa di più, paghiamo più tasse, rispettiamo i lavoratori e l’ambiente. Questo assume un valore che va protetto e difeso”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

Dopo la Camera anche il Senato dà l’ok alle missioni internazionali in Ucraina, Medioriente e Mar Rosso

Dopo la Camera anche il Senato dà l’ok alle missioni internazionali in Ucraina, Medioriente e Mar RossoRoma, 5 mar. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con parere favorevole del governo le risoluzioni di maggioranza e quelle di Pd, M5s, Azione e Italia Viva che autorizzano le missioni Aspides in Mar Rosso, Levante a Gaza e EUAM Ukraine in Ucraina. Non si è proceduto al voto sulla risoluzione di Alleanza Verdi Sinistra perché precluso in quanto il testo bocciava la missione in Mar Rosso.


La risoluzione di maggioranza è stata votata per parti separate su richiesta di Pd e M5s che si sono astenuti sulle premesse approvate con 95 voti a favore, 2 contrari e 58 astenuti. Mentre l’impegno ha ottenuto un voto quasi unanime: 153 a favore, 2 contro, zero astenuti. Anche la risoluzione del Pd è stata votata per parti separate su richiesta dei dem dopo che Tajani aveva condizionato il parere favorevole del governo alla cancellazione del paragrafo in cui si chiedeva di ripristinare i fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’UNRWA. Il paragrafo, su cui il governo ha espresso parere negativo, è stato bocciato con 54 voti a favore, 96 contro e un astenuto. Approvato invece il resto della risoluzione: 123 i voti a favore, 24 gli astenuti, 3 i contrari. L’Ok del Senato è arrivato dopo quello alla Camera. Con tre voti distinti l’aula della Camera ha approvato l’impegno per le nuove missioni internazionali: una per l’Ucraina, l’altra Levante per il Medioriente e la terza Aspides per la difesa del Mar Rosso. La prima è passata con un voto unanime. La seconda e la terza con la contrarietà di Avs.

Cuochi Alleanza Slow Food Emilia Romagna a sostegno allevatori

Cuochi Alleanza Slow Food Emilia Romagna a sostegno allevatoriRoma, 5 mar. (askanews) – Al via la nuova campagna Slow Food Italia a sostegno di allevatori e allevamenti virtuosi: 34 cuoche e cuochi dell’Alleanza Slow Food provenienti da tutta l’Emilia-Romagna si sono riuniti ieri, lunedì 4 marzo, a Casalecchio di Reno, nel bolognese, ospiti dell’IPSAR Veronelli, per il primo incontro annuale della rete organizzato da Slow Food Emilia-Romagna.


Una giornata per confrontarsi e progettare insieme le attività da svolgere nel corso del 2024. L’incontro è stato l’occasione per presentare “Allevare rispettando gli animali e la terra”, la nuova campagna di Slow Food Italia dedicata a un modello di allevamento rispettoso, che coinvolge i cuochi e le cuoche dell’Alleanza Slow Food di tutta la penisola. Per sostenere i buoni allevatori che preservano la fertilità della terra, custodiscono biodiversità, rispettano i loro animali e producono carne, latte e formaggi di qualità, Slow Food chiama in aiuto i cuochi e le cuoche dell’Alleanza che, aderendo alla campagna “Allevare rispettando gli animali e la terra”, parteciperanno in prima linea con una serie di iniziative e di eventi in tutta Italia.


Tra i partecipanti Massimiliano Mussoni, dell’Osteria la Sangiovesa di Santarcangelo di Romagna, che un allevatore lo è per davvero: l’osteria da sempre conta per le materie prime su un’azienda agricola collegata. Presto inizierà ad allevare direttamente i suoi polli Romagnoli, Presidio Slow Food. Secondo Massimo Spigaroli, cuoco stellato dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, uno dei primi protagonisti dell’Alleanza Slow Food dei cuochi “dobbiamo impegnarci affinché siano organizzati corsi specifici negli istituti scolastici a indirizzo alberghiero, dedicati a insegnare la cucina legata alla terra, alle pratiche tradizionali e rispettose dell’ambiente. I cuochi sono indispensabili per sostenere i produttori e indirizzarli alla qualità. Oggi dobbiamo pensare al futuro, anche a quello di chi questi prodotti li lavora e li valorizza in un piatto”.

Missioni, ok Senato a risoluzioni maggioranza e opposizione (tranne Avs)

Missioni, ok Senato a risoluzioni maggioranza e opposizione (tranne Avs)Roma, 5 mar. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con parere favorevole del governo le risoluzioni di maggioranza e quelle di Pd, M5s, Azione e Italia Viva che autorizzano le missioni Aspides in Mar Rosso, Levante a Gaza e EUAM Ukraine in Ucraina. Non si è proceduto al voto sulla risoluzione di Alleanza Verdi Sinistra perché precluso in quanto il testo bocciava la missione in Mar Rosso.


La risoluzione di maggioranza è stata votata per parti separate su richiesta di Pd e M5s che si sono astenuti sulle premesse approvate con 95 voti a favore, 2 contrari e 58 astenuti. Mentre l’impegno ha ottenuto un voto quasi unanime: 153 a favore, 2 contro, zero astenuti. Anche la risoluzione del Pd è stata votata per parti separate su richiesta dei dem dopo che Tajani aveva condizionato il parere favorevole del governo alla cancellazione del paragrafo in cui si chiedeva di ripristinare i fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’UNRWA. Il paragrafo, su cui il governo ha espresso parere negativo, è stato bocciato con 54 voti a favore, 96 contro e un astenuto. Approvato invece il resto della risoluzione: 123 i voti a favore, 24 gli astenuti, 3 i contrari.

Cartoons On The Bay: a regista John Musker Pulcinella Award a carriera

Cartoons On The Bay: a regista John Musker Pulcinella Award a carrieraRoma, 5 mar. (askanews) – In oltre quarant’anni di attività nel campo dell’animazione ha firmato capolavori Disney come “La Sirenetta”, “Aladdin”, “Hercules”, fino ai più recenti “La principessa e il ranocchio” e “Oceania”, ottenendo due candidature all’Oscar. Al regista e sceneggiatore americano John Musker “Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and Meta-Arts”, promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com con la direzione di Roberto Genovesi, assegnerà il premio Pulcinella Award alla Carriera nel corso della 28esima edizione che si terrà a Pescara dal 29 maggio al 2 giugno.


Nato a Chicago nel 1953, Musker esordì nel 1981 come animatore in “Red e Toby – Nemiciamici”. A “Cartoons on the Bay 2024”, dove sarà protagonista di una retrospettiva e di una master-class, il regista presenterà in anteprima italiana “I’m Hip”, suo ultimo lavoro entrato nella shortlist dell’Academy nella categoria Cortometraggi animati.