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Autore: Redazione StudioNews

S.Siro, Sala: Milan dica se interessato a ristrutturare, Inter lo è

S.Siro, Sala: Milan dica se interessato a ristrutturare, Inter lo èMilano, 1 mar. (askanews) – “Quello che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno è di chiarezza. Stamattina ho anche sentito il sindaco di San Donato con cui i rapporti sono molto positivi. L’1 febbraio abbiamo mandato una lettera al Milan dicendo che prendiamo atto del fatto che San Donato ha avviato un procedimento, quindi se non interessa più San Siro ditelo. Loro ci hanno risposto tre settimane abbondanti dopo, con una risposta interlocutoria”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, rivolgendosi alla dirigenza del Milan, a proposito dell’ipotesi di ristrutturare il Meazza invece di costruire un impianto nuovo dei rossoneri a San Donato.


“Posto che ognuno fa i conti in casa sua e io non mi permetto di giudicare quello che intende fare il Milan, ma è chiaro che se veramente non sono interessati a San Siro piuttosto che dirlo ad una intervista a un quotidiano inglese prendano carta e penna e scrivano al Comune. E io ne prendo atto e capisco cosa fare. Non è un giudizio il mio, ma devo fare il mio lavoro e ho bisogno prima di tutto di chiarezza. E spero che non abbiamo rinunciato all’idea di San Siro ma se così fosse, me lo scrivano su carta intestata e io ne prendo atto” ha ribadito dicendo di non avere avuto confronti con il rappresentante della proprietà, Gerry Cardinale. “Sul fronte dell’Inter da una telefonata con Zhang ho ricavato alcune cose. La prima è che lui ha intenzione di continuare ad essere presidente dell’Inter e a conservare il controllo della società. Questa credo che si una buona cosa per tutti. La seconda é che ha interesse a verificare, e questo lo farà con lo studio di WeBuild, se si possono fare i lavori senza bloccare lo stadio, perché se non si può mi hanno già detto che non gli interessa. E hanno ragione. In Zhang io vedo un interesse” ha continuato Sala a margine del convegno scientifico internazionale sugli effetti sulla salute dello smog.

Il Volo verso le stelle con l’album di inediti AD ASTRA

Il Volo verso le stelle con l’album di inediti AD ASTRAMilano, 1 mar. (askanews) – AD ASTRA (Epic Records/Sony Music Italy) è il titolo del nuovo album de IL VOLO, il primo composto interamente da inediti, fuori da venerdì 29 marzo su tutte le piattaforme digitali e in versione fisica in 5 diversi formati, già disponibili in preorder (IlVolo.lnk.to/AdAstra): cd, cd autografato (esclusiva Amazon), LP colorato, LP colorato autografato (esclusiva Amazon), LP nero.


Un viaggio sonoro composto da 11 tracce dal sapore internazionale che arriva dopo la partecipazione al 74esimo Festival di Sanremo con Capolavoro, a coronamento dei 15 anni di carriera del trio: AD ASTRA è un vero e proprio abito fatto su misura, cucito sulle tre distinte e complementari personalità di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. È un progetto discografico unico nel suo genere, nato da un intenso lavoro condiviso con un eccezionale team composto da alcuni dei più importanti autori e producer del momento. I nuovi brani tracciano un ponte tra il passato e il presente, con un deciso slancio verso il futuro: AD ASTRA è una vera e propria esperienza cosmica senza confini, tra atmosfere intimistiche e suggestioni celestiali, con cui il trio italiano più famoso al mondo unisce il proprio talento musicale alla grandezza dello spazio e del tempo. Il concept metafisico dell’album sfida i confini del visibile e proietta gli ascoltatori nei misteri profondi dell’universo, attraverso le difficoltà fino alle stelle, Per Aspera… Ad Astra, invitandoli a esplorare l’ignoto con il potere della musica.


I brani di AD ASTRA non mancheranno nella scaletta di Tutti per uno – Capolavoro, le quattro speciali serate all’Arena di Verona – prodotte da Friends & Partners – con tantissimi ospiti sul palco (9, 11, 12, 13 maggio), che saranno il preludio di 16 appuntamenti estivi nelle più suggestive venue d’Italia, e nei numerosi e spettacolari show che il trio farà in occasione del World Tour, in partenza a fine aprile dal Giappone.

Restaurato un Macchi C205 Veltro recuperato a Pantelleria

Restaurato un Macchi C205 Veltro recuperato a PantelleriaMilano, 1 mar. (askanews) – Martedì 5 marzo 2024, nell’ambito delle attività di recupero e valorizzazione del proprio patrimonio storico, l’Aeronautica Militare presenterà al Palazzo dell’Aeronautica, a Roma, l’opera di restauro di un aereo Macchi C.205 “Veltro” serie I, matricola MM9310, appartenente al 1° Stormo Caccia, ritrovato nel mare antistante l’isola di Pantelleria.


Lo studio dei reperti ha portato all’identificazione del pilota, individuato nel Sergente Maggiore Pilota Alvise Andrich, Asso dell’Aeronautica Militare, pluridecorato al Valor Militare, abbattuto in data 8 giugno 1943 e salvatosi lanciandosi col paracadute. Il relitto dell’MM9310 (motore, longheroni alari con carrello e mitragliatrici) fu scoperto a largo di Pantelleria nel 2007, adagiato sul fondale a circa 30 m di profondità a 700 m dalla costa, e recuperato nel 2023 grazie alla collaborazione tra Aeronautica Militare, Capitaneria di Porto, Soprintendenza del Mare e OTS Green Divers.


L’evento di martedì 5 marzo, organizzato dall’Aeronautica Militare e moderato dal giornalista Vincenzo Grienti, ospiterà gli interventi del Gen. Isp. Capo Basilio Di Martino, storico aeronautico che darà un inquadramento degli accadimenti sull’isola di Pantelleria nel 1943; del Col. Franco Linzalone, Comandante del Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria; di rappresentanti degli enti che hanno collaborato al recupero, tra cui Guardia Costiera – anche con la sua componente subacquea -, Università di Palermo – Museo dei Motori e dei Meccanismi, Soprintendenza del Mare Regione Siciliana; del Sig. Renato Andrich, figlio del Sergente Maggiore Pilota Alvise Andrich. Il Macchi C.205 Veltro, il miglior aereo da caccia italiano della Seconda Guerra Mondiale, è l’evoluzione del Macchi C.202 Folgore ed entrò in servizio proprio a Pantelleria nell’aprile 1943. Fu il primo caccia italiano in grado di confrontarsi alla pari con gli avversari dell’epoca, pur in condizioni di schiacciante inferiorità numerica.


Alvise Andrich nasce a Vallada Agordina, in provincia di Belluno, nel 1915. Il fratello Giovanni è un grande alpinista e amico del re del Belgio, Leopoldo, suo compagno di arrampicate. Anche Alvise da giovanissimo inizia ad arrampicare. In breve dimostra una eccezionale maestria e diventa protagonista dell’epopea del sesto grado, in particolare nel gruppo del Civetta. Nonostante il breve periodo di attività, fra il 1934 e il 1936, ancora oggi numerose vie di arrampicata sulle Alpi portano il nome di Alvise Andrich. Arruolatosi nel 1936 come sottufficiale pilota, dopo aver combattuto in diversi teatri operativi, nel giugno del 1943 partecipa alla difesa di Pantelleria, dove viene abbattuto. Nel 1944 si unisce all’Aeronautica Cobelligerante e torna a volare sul P-39 Aircobra, entrando a far parte del 4° Stormo Caccia. È stato compagno di volo di quello che in seguito è divenuto il Generale Bertolaso: entrambi veneti, Alvise è di tre anni più grande e vengono chiamati “el vecio e il bocia”. Per gli atti di coraggio in guerra riceve due medaglie d’argento e due di bronzo al Valor Militare e 3 croci di guerra al Valore.


Dopo la Seconda Guerra mondiale, continua la propria carriera in Aeronautica Militare e viene promosso sottotenente per meriti di guerra. Muore il 17 ottobre 1951, ai comandi di un Beechcraft C-45F Expeditor durante una missione di trasferimento sull’Appennino a causa di una formazione di ghiaccio sulle ali. Rimanendo al posto di pilotaggio durante il precipitare dell’aereo, ha consentito agli altri membri dell’equipaggio di gettarsi con il paracadute, riuscendo a schivare un paese e ad evitare una strage. Per l’atto di eroismo ottenne la medaglia d’argento alla Memoria.

Navalny sepolto a Mosca, dalla folla cori di sfida al regime

Navalny sepolto a Mosca, dalla folla cori di sfida al regimeRoma, 1 mar. (askanews) – Una grande folla, circa tremila persone secondo i primi tentativi di conteggi sui social, è confluita oggi nella periferia sud-orientale di Mosca per l’ultimo saluto ad Aleksey Navalny, l’oppositore morto in una colonia penale nell’Artico russo il 16 febbraio, noncurante dell’ampio dispositivo di polizia e dei moniti risuonati ancora oggi dal Cremlino. “Quanti parteciperanno a manifestazioni non autorizzate” dovranno risponderne in base alla legge, ha dichiarato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov. Recarsi presso la chiesa dell’icona della Madonna “allevia le mie pene”, nel quartiere di Maryno, per la cerimonia funebre non era vietato. E neppure andare al cimitero Borisov, un paio di chilometri più in là, dove la bara di Navalny è stata calata nella tomba mentre veniva suonata My Way di Frank Sinatra seguita dalla sigla finale di Terminator 2, film molto amato dall’avvocato-blogger diventato faro del fronte anti-Putin in Russia.


Ma la gente incolonnata tra due transenne dalla metropolitana alla chiesa e assiepata lungo il percorso tra chiesa e cimitero – due chilometri e mezzo – si è messa a scandire il nome dell’oppositore, ha gettato fiori al passaggio del carro funebre, si è lanciata in cori via via più coraggiosi: “non perdoneremo!”, “l’amore è più forte della morte!”. Qualcuno ha osato “la Russia sarà libera”. E anche “Russia senza Putin”, qualche isolato “no alla guerra” che potrebbe avere serie conseguenze una volta terminato il commiato. Anche il famoso motto di Navalny “Non aveva paura, noi non abbiamo paura” si è levato più volte dalla colonna in marcia dalla chiesa al cimitero. I più non sono riusciti a entrare in chiesa e nemmeno al cimitero, dove però i cancelli non sono stati sbarrati alle 17 come era stato annunciato e la gente ha continuato ad avvicinarsi alla tomba dopo l’orario di chiusura. Non sono stati ammessi alla cerimonia funebre i diplomatici arrivati a Maryno, tra questi l’ambasciatore americano in Russia Lynne Tracy, l’ambasciatore tedesco Alexander Graf Lambsdorff, l’ambasciatore francese Pierre Levy, oltre all’incaricato d’affari italiano Pietro Sferra Carini.


“Lyosha, grazie per 26 anni di assoluta felicità. Sì, anche per gli ultimi tre anni di felicità”, ha scritto sui social la vedova Yulia Navalnaya pochi minuti dopo la sepoltura, a cui lei non ha assistito, rischiando concretamente il carcere se rientra in Russia. “Non so come vivere senza di te, ma cercherò di renderti lassù felice per me e orgoglioso di me. Non so se riuscirò a sopportarlo oppure no, ma ci proverò”. “Dormi tranquillo fratello, non ti preoccupare di nulla”, il messaggio del fratello Oleg.


Piccole azioni alla memoria sono state tenute in tante città della Russia. Da vedere quale sarà la reazione del potere una volta passato il picco della commozione e dell’attenzione mediatica.

M.O., la Commissione Ue annuncia aiuti per 275 mln ai palestinesi

M.O., la Commissione Ue annuncia aiuti per 275 mln ai palestinesiBruxelles, 1 mar. (askanews) – La Commissione europea ha deciso oggi a Bruxelles di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese, nelle diverse aree in cui è stanziata o rifugiata in Medio Oriente, da erogare attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa.


A questa cifra si aggiungono gli aiuti per 82 milioni di euro da erogare tramite l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, nel 2024, portando il totale a 150 milioni di euro. La Commissione ha annunciato oggi che procederà al pagamento di una prima tranche di 50 milioni di euro di questa dotazione assegnata all’Unrwa la prossima settimana. Inoltre, la Commissione ha stanziato altri 125 milioni di euro in aiuti umanitari d’emergenza, attraverso il proprio ufficio Echo (“European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations”) a favore della popolazione palestinese per il 2024. L’Esecutivo comunitario appalterà oggi stesso una prima tranche di questo aiuto complessivo, pari a 16 milioni di euro. L’anno scorso, questi aiuti umanitari d’emergenza distribuiti ai palestinesi dall’Ue sono ammontati a 100 milioni di euro.


In totale, quindi, con le decisioni di oggi, fra finanziamenti all’Unrwa e aiuti umanitari d’urgenza, la Commissione ha stanziato 275 milioni per la popolazione civile palestinese. Lo stanziamento da 82 milioni di euro per l’Unrwa, comunque, non è un assegno in bianco. Dopo l’esborso di 50 milioni di euro che avverrà nei prossimi giorni, la parte rimanente (32 milioni) degli aiuti complessivi assegnati all’Agenzia Onu sarà confermata solo dopo la verifica del rispetto di un accordo con la Commissione europea che è stato concluso stamattina. L’accordo, in effetti, prevede la possibilità per la Commissione di sospendere o recuperare i pagamenti qualora emergano informazioni credibili che indicano carenze significative nel funzionamento del sistema di controllo interno dell’Unrwa.


Alla luce delle gravissime accuse formulate il 24 gennaio contro alcuni membri del personale dell’Unrwa, riguardanti una loro possibile partecipazione negli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre in Israele, il 29 gennaio la Commissione aveva posto tre condizioni per continuare a fornire i suoi aiuti all’Agenzia dell’Onu. Come ha ricordato ieri il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, la prima di queste condizioni era “che l’Unrwa accettasse di lanciare un’inchiesta sul possibile coinvolgimento del suo personale, riguardo a quelle accuse molto gravi”, e di “rafforzare il proprio dipartimento interno per le indagini, per garantire che siano evitati questi rischi di partecipazione ad attacchi terroristici”. La seconda condizione era che l’Unrwa accettasse di effettuare “uno ‘screening’ di tutti i membri del proprio personale, in relazione alle possibilità di un loro coinvolgimento con Hamas”; e la terza riguardava l’accettazione da parte dell’Agenzia di “una verifica (‘audit’ ndr) condotta da esperti indipendenti, nominati dalla Commissione europea”. Le tre condizioni sono state tutte rispettate, ma bisognerà nei prossimi mesi verificare che siano messi in opera tutti gli impegni presi.


Per quanto riguarda la prima condizione, una nota pubblicata oggi a Bruxelles spiega che la Commission “ha accolto con favore l’indagine avviata dall’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di supervisione interna, volta a far luce su queste gravi accuse contro agenti dell’Unrwa, e per aver creato un gruppo di revisione indipendente, guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, per valutare se l’Agenzia sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e rispondere alle accuse di gravi violazioni”. Inoltre, “a seguito degli scambi con la Commissione, l’Unrwa ha indicato di essere pronta a garantire che venga effettuata un riesame del suo personale, per confermare che non abbia partecipato agli attacchi, e che siano messi in atto ulteriori controlli per mitigare tali rischi in futuro”. E l’Agenzia si detta anche “d’accordo sul rafforzamento del suo dipartimento di investigazioni interne e della sua governance”. E questa era la seconda condizione. Infine, come prevedeva la terza condizione “l’Unrwa ha acconsentito all’avvio di un ‘audit’ dell’Agenzia che sarà condotto da esperti esterni nominati dall’Ue. L’audit esaminerà i sistemi di controllo per impedire il possibile coinvolgimento del personale e delle risorse dell’Unrwa in attività terroristiche”. In base alla conferma, stamattina, dell’intesa tra la Commissione e l’Unrwa su tutti questi punti, e dello scambio di lettere previsto nelle prossime ore in cui l’Unrwa confermerà i suoi impegni, la Commissione procederà a erogare all’Agenzia Onu la prima tranche di 50 milioni di euro, sugli 82 milioni previsti in totale per il 2024. La seconda e la terza tranche, di 16 milioni ciascuna, saranno erogate in linea con l’attuazione di questo accordo. “Siamo al fianco del popolo palestinese a Gaza e altrove nella regione. I palestinesi innocenti non dovrebbero pagare il prezzo per i crimini del gruppo terroristico Hamas”, sottolinea nella nota la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. I civili palestinesi “si trovano ad affrontare condizioni terribili che mettono a rischio la loro vita a causa della mancanza di accesso a cibo sufficiente e ad altri bisogni primari. Ecco perché quest’anno – conclude von der Leyen – rafforzeremo il nostro sostegno a loro favore con ulteriori 68 milioni di euro”. Il commissario per il Vicinato, Olivér Várhelyi, da parte sua ha evidenziato le condizioni che sono state poste all’Agenzia Onu: “È ora essenziale – dichiara nella nota – che l’Unrwa rispetti le misure e le condizioni concordate per la continuazione della nostra assistenza, e in particolare: lo screening del personale dell’Agenzia in relazione agli attacchi terroristici del 7 ottobre; il controllo del personale, prima del suo reclutamento e poi su base continuativa, con l’attuazione di garanzie aggiuntive; l’audit dei sistemi di controllo dell’Agenzia da parte di esperti esterni nominati dall’Ue, riguardo al suo personale e alle sue risorse; e il rafforzamento del suo dipartimento per le indagini interne, anche attraverso la creazione di una nuova unità investigativa sulla neutralità” dell’Agenzia stessa, ha concluso.

Svizzera, governatore Banca centrale lascia: “E’ il momento giusto”

Svizzera, governatore Banca centrale lascia: “E’ il momento giusto”Roma, 1 mar. (askanews) – La Banca centrale della Svizzera ha annunciato a sorpresa le dimissioni del governatore, Thomas Jordan, in servizio presso l’istituzione da più di un quarto di secolo e alla guida della stessa dal gennaio del due 2012. “Il presidente della Direzione generale della Banca nazionale svizzera Thomas Jordan ha informato il Consiglio di banca della sua volontà di dimettersi per fine settembre 2024”, recita un comunicato.


Jordan ha avuto un ruolo centrale nella revisione delle strategie di politica monetaria dell’istituzione e soprattutto l’ha guidata quando, nel 2015, venne presa la storica decisione di sganciare il franco da un meccanismo di tetto rispetto all’euro, innescando un forte apprezzamento della valuta. Dopo una lunga fase in cui, soprattutto per questa scelta, l’istituzione ha dovuto mantenere una linea monetaria ultra espansiva, che indirettamente ha frenato la redditività delle banche elvetiche, più di recente Jordan ha dovuto curare il quadro monetario quando, nella prima dello scorso anno, il dissesto del Credit Suisse rischiava di destabilizzare l’intera finanza della confederazione.


Nelle dichiarazioni dello stesso Jordan riportate dal comunicato, l’unico elemento sulle motivazioni del passo indietro è nel fatto che “è giunto il momento giusto per dimettermi”. Durante una conferenza stampa, il governatore ha poi spiegato che il riferimento è al contesto generale ora calmierato, dopo il succedersi di tensioni negli anni passati. Il nuovo governatore – formalmente il presidente della Direzione generale, composta di tre membri e che è l’organo decisionale operativo dell’istituzione – dovrà essere nominato dal Consiglio federale, il governo della Svizzera, su proposta del Consiglio di banca per un mandato di sei anni.

World Compliment Day, le espressioni da conoscere nei viaggi studio all’estero

World Compliment Day, le espressioni da conoscere nei viaggi studio all’esteroRoma, 1 mar. (askanews) – I complimenti possono influenzare l’umore e l’autostima di chi li riceve e sono degli ottimi strumenti per instaurare un clima positivo ed empatico. Nella frenesia dovuta agli impegni della vita quotidiana, o nel contesto di un soggiorno studio internazionale, spesso si sottovaluta l’impatto emotivo delle espressioni gentili, anche se ci sono delle circostanze in cui potrebbero fare la differenza.


In occasione della Giornata mondiale del Complimento (1° marzo), informa una nota, WEP, organizzazione attiva nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo, propone un viaggio interculturale alla ricerca dei modi e delle espressioni con cui esprimere gratitudine nel mondo per iniziare con lo spirito giusto un’esperienza all’estero. Espressioni da conoscere per sorprendere i local Ci sono dei modi di dire che, se tradotti letteralmente in italiano, possono trarre in inganno perché non “suonano” come degli elogi. Per non essere colti impreparati, WEP ha stilato un elenco dei più curiosi complimenti sparsi nel mondo:


1. “Tu es mon Petit Chou”: questa frase francese che letteralmente significa “tu sei il mio piccolo cavolo”, è comunemente utilizzata per esprimere dolcezza e affetto. Infatti, il nome “chou” in Francia si usa, oltre che per l’ortaggio, anche per indicare una pasta dolce di forma tonda e morbida, lo “chou à la crème” che in italiano si traduce con bignè. Da dedicare a qualcuno di dolce! 2. “Tamago gata no kao”: l’espressione giapponese si traduce come “tu sei un uovo con gli occhi” e potrebbe sembrare l’opposto di un complimento. Però contestualizzandola si riesce a cogliere meglio la lusinga che si cela dietro all’apparenza: il viso ovale è infatti considerato un tratto molto attraente per la cultura giapponese! Perfetta quindi per complimentare l’aspetto del proprio interlocutore.


3. “Good on ya mate!”: slang australiano utilizzato per esprimere un sincero “ottimo lavoro!”. Il sostantivo “mate” per gli Australiani ha infatti un significato più profondo della traduzione classica di “compagno” e viene comunemente utilizzato anche per indicare amici e fratelli. “Good on ya” è la forma breve ed informale di “good on you”, “buon per te”. Si può quindi usare questa espressione in un contesto in cui si vuole esprimere approvazione e stima per i risultati raggiunti. 4. “Gaja Gamini”: un animale a cui si potrebbe essere associati in India è l’elefante. La frase hindi “gaja gamini”, traducibile come “cammini come un elefante”, per la percezione occidentale potrebbe sembrare quasi un’offesa rivolta ad una camminata pesante. In India, però, il passo di un elefante è considerato maestoso, lento ed elegante. 5. “Uma pessoa fofinha”: letteralmente traducibile come “una persona soffice/morbida”, questa espressione portoghese si utilizza per descrivere qualcuno che è carino e gentile. “Fofinha” si ottiene aggiungendo all’aggettivo “fofo” portoghese (“morbido”) il suffisso vezzeggiativo “-inha”, impiegato per rafforzare il concetto (in questo caso “extra morbido”) e che infatti si può usare anche con altre parole, come, ad esempio, “amigo” (“amico”) che diventa “amiguinho” (“un amico a me molto caro”).


6. “Chen yu luo yan”: questo tipo di proverbio cinese, che si traduce con la frase “pesci in immersione, oche in picchiata” viene utilizzato per elogiare l’aspetto fisico di una persona. L’espressione, infatti, deriva da un’antica leggenda per cui si racconta che una donna di estrema bellezza era in grado di far scordare ai pesci come nuotare e alle oche come sbattere le ali per volare. Scalderà il cuore della persona a cui sarà dedicata. Le piccole cose: come complimentarsi: Ci sono dei modi e dei momenti in cui un complimento può davvero essere toccante per chi lo riceve, altri in cui può creare imbarazzo. Sapere come vengono percepiti i complimenti anche nel luogo in cui si viaggerà è importante per non generare malintesi! Di seguito alcuni utili suggerimenti da tenere a mente: 1. Considerare il luogo: ci sono delle occasioni in cui è meglio complimentarsi davanti ad un pubblico (es. un importante riconoscimento per un successo scolastico/lavorativo), altri in cui è più apprezzato un momento dedicato, sincero e intimo (es. una qualità personale che si rispetta e si ammira). Considerare la personalità di chi riceve i complimenti è senz’altro essenziale per non creare imbarazzo, così come la cultura di riferimento (es. in Cina si tende a non esternare i propri sentimenti in pubblico). 2. Essere spontanei e andare oltre la superficie: i complimenti su un cambio di look sono sempre molto apprezzati, però non bisogna dimenticarsi di elogiare anche le qualità interiori di una persona, una buona pratica che può contribuire ad instaurare dei legami più autentici e intimi (es. lodare l’intelligenza di un’osservazione del proprio interlocutore). 3. Le azioni parlano più delle parole: nonostante il ruolo rilevante delle parole, spesso le azioni possono contribuire a valorizzarle e concretizzarle: invitare gli amici della nuova scuola a casa per passare del tempo insieme, comprare un piccolo regalo di riconoscenza per la famiglia ospitante sono solo alcune delle possibili azioni che si possono fare per dimostrare la propria gratitudine. “Conoscere le espressioni per complimentarsi in un’altra lingua e le abitudini culturali correlate è un ottimo metodo per iniziare al meglio la propria esperienza di studio all’estero. Informarsi su come esprimere gratitudine e riconoscenza, nel rispetto del contesto culturale di destinazione, prima di partire è importante per integrarsi al meglio nella realtà locale,” afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia, “II percorso di formazione pre-partenza WEP, che prevede sia momenti di formazione online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come WEP Challenge, è progettato per supportare e preparare al meglio il momento fondamentale di incontro per tutti gli studenti in partenza per un viaggio studio all’estero. All’insegna della scoperta, della socializzazione e del confronto, aiuta ad affrontare le differenze culturali che si incontreranno nel Paese ospitante, a partire dai complimenti che si possono fare e ricevere nelle varie parti del mondo”. WEP offre la prima serie di eventi online in Italia per aiutare studenti, genitori e insegnanti a dare più forma alle esperienze di soggiorno scolastico internazionale. Il 2 marzo sarà, inoltre, possibile partecipare a una giornata di Open Day WEP, presso le sedi di WEP a Milano, Torino, Oderzo (TV) e Roma.

Malattie rare, UNIAMO a Venezia per chiusura campagna #uniamoleforze

Malattie rare, UNIAMO a Venezia per chiusura campagna #uniamoleforzeRoma, 1 mar. (askanews) – UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare conclude la sua campagna #UNIAMOleforze a Venezia, con l’inaugurazione di 48 schermi digitali all’Aeroporto Marco Polo e un Convegno sull’etica nelle Malattie Rare previsto sabato 2 marzo, alle ore 10.00, presso la Sala San Domenico dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo. Le iniziative rientrano nella campagna di sensibilizzazione portata avanti dalla Federazione per tutto il mese di febbraio 2024.


Quest’anno la campagna out-of-home ha avuto un ruolo importante e ha toccato diverse Regioni e le Istituzioni fondamentali per la presa in carico dei malati rari: 4 minibus elettrici a Roma, un intero vagone del treno delle Metro Lilla e un tram oltre alla pensilina a Milano, 48 schermi digitali all’Aeroporto di Venezia e 45 pensiline delle fermate degli autobus a Bologna hanno acceso la luce sulla condizione delle 2 milioni di persone con malattia rara in Italia raccontando le loro storie rare. “In Veneto circa 50 mila persone sono affette da patologie rare, pazienti fino ad alcuni anni fa pressoché invisibili, nei grandi numeri della sanità. Il Veneto ha avviato, da tempo, un percorso d’eccellenza nella ricerca e nella cura di queste malattie – ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – La nostra regione è, infatti, in prima linea per rispettare appieno la Costituzione che prevede l’universalità delle cure e garantire con la capacità di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza una sanità che sia uguale per tutti. E proprio per le malattie rare il Veneto ha acquisito negli anni una posizione di leadership a livello europeo ed extraeuropeo. Grazie alle sinergie messe in campo, è stato possibile realizzare così una rete di assistenza ai malati rari con i Centri di Riferimento sanitari e con il saper immettere nelle prassi quotidiane le nuove conoscenze e l’innovazione assistenziale. Ringrazio la Federazione e le Associazioni che ne fanno parte, che assieme agli insostituibili volontari, si impegnano costantemente a promuovere la conoscenza delle malattie rare e a sostenere i pazienti e le loro famiglie”.


La Presidente di UNIAMO, Annalisa Scopinaro, ha dichiarato: “Con la campagna per la Giornata delle Malattie Rare 2024 vogliamo spronare tutti gli attori a coalizzare gli sforzi per ottimizzare il sistema e raggiungere una presa in carico che sia olistica, un approccio integrato di cura che consideri il paziente nella sua unicità e globalità. Perché la persona non è la sua malattia. Venezia è una tappa importante perché chiude un mese impegnativo, ma che ci auguriamo sia stato proficuo per tutti coloro che hanno partecipato. La brandizzazione sugli schermi dell’Aeroporto, che si trovano sia agli arrivi sia alle partenze, ci dà la possibilità di raggiungere un pubblico internazionale e decisamente ampio. Il convegno di domani, 2 marzo, sarà l’occasione per capire come conciliare il diritto fondamentale alla salute con limiti etici, strutturali e economici; fino a che punto arriva il diritto di sapere e dove subentra l’opportunità di “non sapere”; qual è il confine tra cure dovute e accanimento terapeutico”. Il Presidente del Gruppo SAVE, Enrico Marchi, ha dichiarato: “È per noi un motivo d’orgoglio sostenere l’attività di UNIAMO e il suo impegno nel rappresentare i diritti delle persone affette da malattie rare e delle loro famiglie. La campagna di sensibilizzazione realizzata in aeroporto, luogo di per sé votato agli scambi e alla comunicazione, è un esempio efficace di collaborazionesu obiettivi sociali, ai quali il nostro Gruppo riserva da sempre attenzione, nella convinzione che l’impegno di una realtà così fortemente radicata nel territorio quale l’aeroporto di Venezia sia fondamentale per il coinvolgimento e il sostegno della collettività su tematiche importanti di interesse comune”.

Pediatri Sip: obesità tra bambini e adolescenti quadruplicata in 30 anni

Pediatri Sip: obesità tra bambini e adolescenti quadruplicata in 30 anniRoma, 1 mar. (askanews) – Nel 2022 si attestano a più di un miliardo le persone nel mondo con obesità. A livello mondiale, l’obesità tra gli adulti è più che raddoppiata dal 1990, ed è quadruplicata tra i bambini e gli adolescenti (dai 5 ai 19 anni di età). Sono i numeri di una vera e propria epidemia quelli diffusi ieri dall’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità e frutto di una recente ricerca pubblicata su Lancet, in occasione della giornata mondiale sull’obesità che si celebra il 4 marzo.


“E’ un’emergenza sociale”, commenta la Presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano, “l’obesità è un modello precursore di malattie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari etc, che il Servizio Sanitario Nazionale deve affrontare in epoche successive della vita. Occorre investire maggiormente sulla prevenzione, a cominciare dall’educazione sanitaria nelle scuole”, aggiunge. “La scuola rappresenta un luogo insostituibile, non solo per l’apprendimento di nozioni ma anche per un complessivo sviluppo psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo motivo è anche il luogo ideale per mettere in atto, sul campo, la vera prevenzione. Insegnare ai bambini, sin dalle prime epoche della vita, quali solo le sane scelte alimentari,  gli stili di vita salutari, i comportamenti che mettono  a rischio la salute significa formare cittadini preparati sui temi della sanità pubblica e creare le condizioni per migliorare la salute delle future generazioni”, aggiunge la Presidente SIP.   Sana alimentazione e attività fisica sono le strategie più utili per prevenire sovrappeso e obesità, ricorda la Società Italiana di Pediatria. Dieta mediterranea, un’alleata “La dieta mediterranea – sottolinea Staiano – può essere una valida alleata contro il rischio di obesità.  È un modello alimentare ricco di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta, cereali integrali, legumi, semi), caratterizzato dall’impiego di olio di oliva come principale fonte di grassi aggiunti e da un consumo moderato di pesce, uova pollame e prodotti caseari abbinato ad un ridotto consumo di carne rossa. Importante anche il tema della convivialità e della condivisione dei pasti in famiglia. Almeno una volta al giorno, il consiglio è mangiare tutti insieme, condividere il pasto con i propri figli. Non va dimenticato che molte buone abitudini in fatto di stili di vita si acquisiscono in ambiente domestico”. L’acqua è un elemento altrettanto essenziale, mentre è meglio evitare bevande gassate zuccherate. Consumare la prima colazione aiuta a contrastare l’obesità, così come evitare merende troppo abbondanti.  E ridurre la sedentarietà, passo dopo passo La Sip ha realizzato una piramide dell’attività fisica e motoria, per aiutare le famiglie a promuovere stili di vita salutari. Alla base della piramide sono indicate le attività da svolgere quotidianamente, man mano che si sale verso i gradini più alti della piramide si incontrano le attività da svolgere con minore frequenza. I bambini dovrebbero andare a scuola a piedi tutti i giorni, fare attività fisica e giochi all’aria aperta almeno 4-5 giorni alla settimana, di cui 3 o 4 volte in maniera organizzata, possibilmente con gioco di squadra. E per i genitori è importante ricordare che, secondo le raccomandazioni dell’OMS, per mantenere un ottimale status di salute è opportuno incoraggiare un’attività fisica giornaliera di intensità moderata-vigorosa per almeno 60 minuti in tutti i soggetti di età compresa tra 3 e 17 anni.

Nasa, Nikon realizzerà fotocamera per missioni lunari Artemis III

Nasa, Nikon realizzerà fotocamera per missioni lunari Artemis IIIRoma, 1 mar. (askanews) – La Nasa e Nikon hanno firmato un accordo per sviluppare una fotocamera portatile in grado di operare nel difficile ambiente lunare a partire da Artemis III, la missione che porterà per la prima volta gli astronauti nella regione del Polo Sud della Luna.


Fotografare questa regione – spiega la Nasa – richiede una fotocamera moderna con capacità specializzate per gestire le condizioni di illuminazione e le temperature estreme uniche della zona. L’accordo consente alla Nasa di avere una fotocamera spaziale pronta per l’uso sulla superficie lunare senza la necessità di svilupparne una da zero. Prima dell’accordo, la Nasa ha eseguito i test iniziali su una fotocamera Nikon Z 9 standard per determinare le specifiche necessarie per operare sulla superficie lunare. Con l’accordo in vigore, i team del Marshall Space Flight Center della Nasa insieme a Nikon, hanno iniziato a lavorare per implementare le modifiche necessarie e sviluppare la HULC (Handheld Universal Lunar Camera), la fotocamera di prossima generazione dell’agenzia che gli astronauti utilizzeranno sulla Luna.


Il design risultante consiste in una fotocamera Nikon Z 9 modificata e obiettivi Nikkor, una coperta termica della Nasa che proteggerà la fotocamera dalla polvere e dalle temperature estreme, e un’impugnatura personalizzata con pulsanti modificati sviluppata dagli ingegneri della Nasa per una più facile manipolazione da parte dei membri dell’equipaggio che indossano guanti spessi. Inoltre, la fotocamera incorporerà la più recente tecnologia di imaging e avrà componenti elettrici modificati per ridurre al minimo i problemi causati dalle radiazioni, garantendo che la fotocamera funzioni come previsto sulla Luna. Prima di viaggiare verso la Luna con Artemis III l’apparecchio sarà testato sulla Stazione spaziale internazionale per verificare le sue capacità in microgravità.


(Gli astronauti della Nasa Zena Cardman e Drew Feustel si esercitano utilizzando un primo progetto della fotocamera lunare durante il Joint Extravehicular Activity and Human Surface Mobility Test Team Field Test 3 in Arizona. Credits: NASA/Bill Stafford)