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Autore: Redazione StudioNews

Il croissant protagonista nel mercato delle merendine: volumi 2023 +4,3%

Il croissant protagonista nel mercato delle merendine: volumi 2023 +4,3%Milano, 29 feb. (askanews) – Croissant, cornetto, brioche. I cultori della prima colazione italiana rabbrividiscono all’idea che si possano confondere questi tre dolci, con origini e ingredienti diversi. Ma davanti alla prova del palato e del carrello gli italiani non sembrano fare tanta attenzione al nome. Prova ne sono i dati sui croissant (o cornetti come riportano in etichetta alcuni produttori) confezionati, consumati non solo a colazione ma anche a merenda. Questi dolci guidano, infatti, il comparto delle merendine italiane con una quota del 31% sull’intero mercato. Ad agosto 2023, secondo i dati Circana, le vendite a volume hanno toccato quota 39,4 milioni di chili con una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.


L’industria alimentare negli anni ha investito soprattutto sull’innovazione di questi prodotti da forno: in media sono 18 le referenze nella categoria cornetti a scaffale. I primi sono stati quelli classici o farciti con creme e confetture. Sono arrivati poi quelli integrali e ai 5 cereali, che rispondono alle esigenze del consumatore moderno. Fino a proposte più recenti con gusti come pistacchio, frutti rossi e nocciola. “In un contesto alimentare sempre più diversificato e dinamico, il croissant emerge come un pilastro della categoria merendine – afferma Luca Ragaglini, vicedirettore e segretario del settore prodotti da forno di Unione italiana food – consolidando la sua posizione di prodotto iconico nel mercato italiano. Tale successo è il risultato di una combinazione virtuosa tra gusto, innovazione costante ed equilibrio nutrizionale, che è il mix vincente che contraddistingue le merendine italiane”.


Più in generale il comparto delle merendine confezionate, prodotto figlio dell’industria alimentare italiana, registra un buon andamento. Nel 2023, dati Circana alla mano, le vendite in volume delle merendine hanno tenuto con un +0,5% rispetto al 2022, toccando quota 737 milioni di chili per un valore complessivo dei prodotti da forno dolci monodose pari a 1,52 miliardi di euro . Un settore che conferma la sua capacità di innovare: ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine.

Stellantis, Freedom of Mobility Forum torna il 3 aprile

Stellantis, Freedom of Mobility Forum torna il 3 aprileMilano, 29 feb. (askanews) – L’edizione 2024 del Freedom of Mobility Forum, lanciato da Stellantis per favorire il dibattito sulla mobilità del futuro e sulle varie sfide che la società dovrà affrontare, si preannuncia ricco di opinioni diverse e stimolanti.


L’evento 2024, che si terrà il 3 aprile, sarà moderato da una terza parte indipendente e affronterà il seguente tema: “Come farà il nostro pianeta a soddisfare le esigenze di mobilità di otto miliardi di persone?”. La discussione verterà su come i limiti del nostro pianeta potrebbero ridefinire la libertà di mobilità, affrontando la questione dal punto di vista tecnologico, imprenditoriale e sociale. Il Freedom of Mobility Forum si fonda su quattro principi: un approccio globale a 360 gradi; opinioni basate sui fatti; una discussione aperta e trasparente; un dialogo onesto, rispettoso e collaborativo.


“Il pianeta si sta surriscaldando e noi lo abbiamo in prestito dai nostri figli. Non è più tempo di chiudere gli occhi e attendere. Non voglio che i miei nipoti siano costretti a scegliere se rinunciare alla mobilità libera o fare i conti con cambiamenti climatici ancora più gravi. Chi si occupa di mobilità deve essere il motore del cambiamento”, ha detto Carlos Tavares, Ceo di Stellantis e co-chair of the Freedom of Mobility Forum Advisory Board. Il dibattito aperto tra relatori e studenti sarà moderato ancora una volta da Cecilia R. Edwards, partner di Wavestone, una società di consulenza globale.

Sicurezza lavoro: imprese e Pa insieme per una transizione giusta

Sicurezza lavoro: imprese e Pa insieme per una transizione giustaMilano, 29 feb. (askanews) – Di fronte agli infortuni sul lavoro, tutti gli attori, a ogni livello, sono chiamati al dovere di accrescere sempre di più i livelli di sicurezza e di porre in essere tutte le azioni possibili al fine di ridurre i rischi e promuovere la cultura della prevenzione. Nasce da questa convinzione il convegno “La sicurezza sul Lavoro: le Imprese e la PA assieme per una Transizione Giusta” promosso da Confindustria Veneto Est e sostenuta da Eni, Eurota e RemTech Expo, in programma venerdì 1 marzo 2024, alle ore 9.30 nella sede di Venezia-Marghera (Via delle Industrie, 19). L’evento metterà a confronto tutti gli attori, dal Governo alle Istituzioni, dagli Enti di controllo e sorveglianza come Vigili del Fuoco, INAIL e Spisal, alle imprese e ai Sindacati con l’obiettivo sinergico di tutelare e promuovere la salute e sicurezza di tutti i lavoratori e di prevenire infortuni e malattie professionali.


Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario al ministero dell’Interno con delega al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile Emanuele Prisco, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Carlo Dall’Oppio con il Direttore interregionale Loris Munaro, il Presidente di Confindustria Veneto Est Leopoldo Destro, Enza Scarpa Direttrice INAIL Veneto, i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil del Veneto, Tiziana Basso, Gianfranco Refosco e Roberto Toigo, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin, i Dirigenti di importanti aziende e gruppi industriali come Edison, De’ Longhi, Fidia Farmaceutici, Fresenius Kabi Ipsum, Carron Cav. Angelo, Umana, con esperti di Confindustria nazionale e Confindustria Veneto Est. Nel 2023 in Italia sono morte quasi tre persone al giorno in occasione di lavoro o in itinere. La maggior parte degli eventi è legata a fattori comportamentali e non fanno eccezione le nuove professioni della transizione energetica ed ecologica in corso. Numeri che rappresentano, con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “una insopportabile piaga che scuote la coscienza di tutti”.


“È responsabilità di ogni singolo cercare di invertire questa situazione preoccupante e a volte drammatica – dichiara Michele Viglianisi, Vicepresidente Confindustria Veneto Est per Ambiente e Sicurezza -. Per questa ragione ci sentiamo in dovere di diffondere sempre più la cultura della sicurezza evidenziando il ruolo di traino delle grandi aziende del territorio e il rispetto delle norme assieme a tutti gli stakeholder, in un gioco di squadra imprescindibile, pur nella distinzione dei rispettivi ruoli, affinché la sicurezza e il benessere della persona siano posti concretamente al centro di un processo di transizione ecologica, equa e sostenibile. La formazione e la prevenzione sono una priorità assoluta”. Con questo evento, il territorio di Confindustria Veneto Est darà avvio ad un progetto pilota per proporre un modello replicabile in altri contesti geografici, che veda operare congiuntamente tutti gli attori che operano nella sicurezza sul lavoro, attraverso iniziative da adottare nelle grandi come nelle imprese medio piccole per diffondere la cultura della sicurezza.

Esplode la polemica sulle nuove regole per i bagagli, Trenitalia le sospende

Esplode la polemica sulle nuove regole per i bagagli, Trenitalia le sospendeRoma, 29 feb. (askanews) – Esplode la polemica sulle nuove regole per bagagli, bici e monopattini a bordo dei treni di Trenitalia che sarebbero dovute entrare in vigore domani, ma che la società ha deciso di sospendere. Il nuovo regolamento prevede che si possano portare gratis a bordo del treno solo i primi due bagagli, mentre le bici e monopattini elettrici devono essere riposti in una sacca.


Sono insorte le associazioni dei consumatori. “Non condividiamo la scelta di Trenitalia, che sembra appiattirsi sulle peggiori politiche tariffarie delle compagnie aeree low cost, a discapito della qualità del servizio reso agli utenti – ha affermato il Codacons -. Crediamo che le nuove regole determineranno danni e disagi per i passeggeri, con alcune misure, come la sacca per bici e monopattini, che appaiono oggettivamente poco comprensibili e introdurranno nuovi costi a carico dei viaggiatori”.L’Unione nazionale consumatori ha invece annunciato un esposto all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti per un pronunciamento “sulla correttezza commerciale di questa pratica”. “Alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori – è intervenuta poi la società con una nota -, Trenitalia comunica che ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del regolamento sul trasporto di bagagli, monopattini e biciclette a bordo treno”.


 

Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a Piacenza

Il 3 marzo Fai chiama a raccolta gli apicoltori a PiacenzaRoma, 29 feb. (askanews) – Una chiamata a raccolta per tutti coloro che hanno a cuore la tutela delle api italiane: apicoltori di qualsiasi dimensione aziendale, rappresentanti delle Organizzazioni apistiche nazionali e territoriali, ricercatori e operatori di un settore impegnato a tenere in vita quasi due milioni di colonie di api, di cui l’85% è caratterizzato da una genetica tipica del nostro Paese, adattata e resistente ai fattori climatici in mutazione.


E’ l’appello della Federazione Apicoltori Italiani (FAI) che invita a Piacenza, il 3 Marzo 2024, il Convegno nazionale promosso dal CRT4-Ape Italiana (Centro di Referenza Tecnica finanziato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste) nell’ambito del 40° Apimell, la Fiera Internazionale di Apicoltura. Qualificati ricercatori esperti di genetica apistica, una squadra di Apicoltori-Allevatori di Api Regine, rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura, tecnici ed esponenti delle principali Organizzazioni nazionali degli apicoltori si confronteranno sul tema “Filiera delle Api Italiane – Dalla Salvaguardia del Patrimonio Genetico alla Valorizzazione del Mercato Interno e Internazionale”. Un dibattito che nasce dall’esigenza di preservare un capitale naturale di inestimabile valore per l’agricoltura e l’ambiente italiano.


“Aspettiamo chiunque nel mondo apistico voglia arricchirsi di conoscenze su come fare per tutelare e valorizzare le Api Italiane, per condurre e specializzarsi nell’allevamento di api regine che può diventare una professione, per migliorare il valore genetico dei propri apiari, per conoscere come il mercato italiano e quello internazionale sono ancora spazi aperti per la commercializzazione delle api regine di qualità”. Questo l’invito del presidente nazionale della FAI, Raffaele Cirone, che condurrà i lavori del convegno tecnico-scientifico. “Senza dimenticare – ricorda – che il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste ha un ampio programma di sostegno al comparto apistico, fatto di nuove linee di finanziamento e di aiuti diretti alle Regioni e agli Operatori del comparto”. I lavori si svolgeranno a partire dalle 10 a Piacenza Expo e saranno aperti dal videomessaggio di saluto di Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.

Svezia nella Nato, Gelot (Chiesa Stoccolma): giusto diritto autodifesa

Svezia nella Nato, Gelot (Chiesa Stoccolma): giusto diritto autodifesaStoccolma, 29 feb. (askanews) – La pace, la diplomazia e la risoluzione non violenta dei conflitti come faro per i politici. Ma “quando questi strumenti falliscono, c’è un grosso rischio per la popolazione, e lo stato ha diritto di difendersi. C’è dunque il diritto all’autodifesa. La Chiesa non si oppone all’adesione della Svezia nella Nato”: è quanto afferma Ludwig Gelot, segretario generale di Giustizia e Pace, la Commissione della diocesi di Stoccolma, in una intervista realizzata a Stoccolma da askanews.


“La situazione in Svezia sta cambiando rapidamente con l’inizio dell’adesione alla Nato – sottolinea -. Vediamo un grande cambiamento nella politica estera e anche nella percezione pubblica. Gli svedesi non erano molto favorevole all’adesione della Nato: negli ultimi 20-30 anni il tasso di approvazione era del 20-30%. Con la guerra in Ucraina, negli ultimi due anni, è quasi raddoppiato, superando il 60%. Oggi c’è una grande maggioranza di svedesi che vuole l’adesione alla Nato. C’è anche una percezione di paura. I sondaggi mostrano che il 77% degli svedesi è molto preoccupato per la minaccia rappresentata dalla Russia”. Per Gelot, il cambiamento non è avvenuto solamente a livello di opinione pubblica, ma anche all’interno del governo “secondo cui è arrivato il momento di avere una difesa più solida piuttosto che una posizione neutrale. La neutralità è sempre stata fonte di pace per la Svezia. Ora, invece, credo che l’invasione dell’Ucraina abbia dimostrato che forse questa politica non reggeva più e quindi c’è stato un rapido spostamento verso l’adesione alla Nato”.


Siete preoccupati per le dichiarazioni da parte di Mosca sulle possibili ripercussioni in Svezia in seguito all’adesione all’Alleanza Atlantica? “La Svezia è un obiettivo legittimo di ritorsione – risponde il segretario generale della Commissione Giustizia e Pace -. C’è da attendersi una qualche forma di ritorsione. E’ anche vero che le relazioni tra Svezia e Russia non sono sempre state pacifiche prima dell’invasione dell’Ucraina. Ci sono sempre state forme di destabilizzazione di basso profilo. Quando si tratta di informazione, di propaganda che cerca di influenzare l’opinione pubblica, ma anche in dominio cibernetico. Non si tratta di un atto di aperta belligeranza da parte russa – conclude il numero uno della Commissione incaricata della questione dalla diocesi di Stoccolma -. Spesso assume la forma di attività criminali, o di hackeraggio. Oggi quello che ci aspettiamo, o che probabilmente accadrà in Svezia, è un aumento di questo tipo di attacchi. Ciò che forse ci preoccupa di più è che, a lungo termine, non si andrà verso una soluzione pacifica”. Di Serena Sartini e Cristina Giuliano

Esplode polemica su nuove regole bagagli, Trenitalia le sospende

Esplode polemica su nuove regole bagagli, Trenitalia le sospendeRoma, 29 feb. (askanews) – Esplode la polemica sulle nuove regole per bagagli, bici e monopattini a bordo dei treni di Trenitalia che sarebbero dovute entrare in vigore domani, ma che la società ha deciso di sospendere. Il nuovo regolamento prevede che si possano portare gratis a bordo del treno solo i primi due bagagli, mentre le bici e monopattini elettrici devono essere riposti in una sacca.


Sono insorte le associazioni dei consumatori. “Non condividiamo la scelta di Trenitalia, che sembra appiattirsi sulle peggiori politiche tariffarie delle compagnie aeree low cost, a discapito della qualità del servizio reso agli utenti – ha affermato il Codacons -. Crediamo che le nuove regole determineranno danni e disagi per i passeggeri, con alcune misure, come la sacca per bici e monopattini, che appaiono oggettivamente poco comprensibili e introdurranno nuovi costi a carico dei viaggiatori”. L’Unione nazionale consumatori ha invece annunciato un esposto all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti per un pronunciamento “sulla correttezza commerciale di questa pratica”.


“Alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori – è intervenuta poi la società con una nota -, Trenitalia comunica che ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del regolamento sul trasporto di bagagli, monopattini e biciclette a bordo treno”.

De Luca: Schillaci abbandoni toni ed espressioni intollerabili

De Luca: Schillaci abbandoni toni ed espressioni intollerabiliNapoli, 29 feb. (askanews) – “Il ministro Schillaci abbia rispetto per la Campania. La falsa propaganda è fatta da chi nei territori fa sciacallaggio quando manca il personale per tenere aperti i Pronto-soccorsi, nonostante i ripetuti concorsi espletati e andati deserti”. Così, in una nota, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca risponde al ministro della Salute Orazio Schiallaci che aveva definito i manifesti della Regione Campania sulla chiusura dei Pronto soccorso “falsa propaganda, tra l’altro fatta con i soldi pubblici”.


“Abbandoni Schillaci toni ed espressioni intollerabili in chi ha responsabilità istituzionali e di governo, e a lui sicuramente estranei – continua il governatore – Il miliardo attribuito alla Campania per l’edilizia ospedaliera non è un’eredità di famiglia di qualcuno, ma è il frutto del nostro lavoro di lungo periodo dopo il superamento del commissariamento. Si impegni il ministro ad attribuire alla Regione Campania le centinaia di milioni a noi sottratti ogni anno nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale. Si impegni il ministro a portare almeno a livello della media nazionale il numero di posti letto e di addetti del nostro sistema sanitario”. Per De Luca la sanità campana “può vantare risultati di assoluta eccellenza nella gestione del bilancio sanitario e in tanti altri campi che avrò piacere di illustrargli, grazie ai sacrifici fatti da noi e dal nostro personale. Invito anche il ministro a un dibattito pubblico, dove e come vorrà. Si impegni il ministro a garantire in tempi immediati la fuoriuscita della Campania dal piano di rientro (oggi del tutto immotivato) che blocca la possibilità di erogare prestazioni extra-Lea. Si impegni per quanto riguarda i Pronto-soccorsi, a garantire per tutto il personale sanitario, e ancor di più per l’area dell’emergenza, condizioni retributive e pensionistiche adeguate a quel tipo di lavoro”.


“Si impegni ad eliminare il numero chiuso a Medicina e ad attribuire a chi frequenta le Scuole di specializzazione, contratti a tempo indeterminato, consentendone l’impiego nei Pronto-soccorsi, nei quali si fa fatica a coprire perfino i turni minimi, visto che nei concorsi per l’area dell’emergenza, senza innovazioni sostanziali da parte del governo, continuerà a non partecipare nessuno. Si impegni infine il ministro a garantire per il Servizio Sanitario Nazionale una quota di risorse pari almeno al 7%% del Pil, poiché al di sotto di questa soglia, non ci sono risorse per coprire nemmeno il tasso di inflazione e l’aumento dei costi energetici” conclude il governatore campano.

La bagarre in Senato sulle manifestazioni

La bagarre in Senato sulle manifestazioniRoma, 29 feb. (askanews) – Bagarre in aula al Senato durante l’intervento del capogruppo M5s Stefano Patuanelli durante il dibattito sull’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sui fatti avvenuti durante le manifestazioni studentesche di Pisa e Firenze. Il presidente dei senatori pentastellati ha ricordato quando “quella volta che il porto di Trieste era bloccato dai no vax e si decise di sgomberare la piazza, Fdi stava coi no vax e chiese le dimissioni dell’allora ministra Lamorgese. Fdi non stava con le forze dell’ordine”.


Parole che hanno suscitato proteste dai banchi di maggioranza. Il senatore Fdi Ernesto Rapani ha detto “lasciatelo abbaiare”. E il dem Filippo Sensi ha replicato: “Qui non c’è nessuno che abbaia”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è intervenuto richiamando Sensi: “Sensi la richiamo all’ordine, stai calmo”. E invitando Patuanelli a proseguire. “Proseguo dopo che avrà censurato chi mi ha detto che non devo abbaiare”, si è opposto Patuanelli. Al che La Russa assicurando di non aver sentito ha concluso: “Se c’è stata questa frase è decisamente da censurare”.

Abruzzo, Conte: segno debolezza Meloni promettere Roma-Pescara

Abruzzo, Conte: segno debolezza Meloni promettere Roma-PescaraRoma, 29 feb. (askanews) – “C’è un vento di rinnovamento e di cambiamento, siamo qui ad ascoltare i cittadini e a testimoniare la solidità di un progetto politico, siamo convinti che se i cittadini vorranno premiare questo impegno lavoreremo per loro” senza le “prese di giro della cattiva politica”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, parlando in diretta da L’Aquila a Tagadà su La7.


Anche nello schieramento di centrodestra per l’Abruzzo “stanno emergendo tante debolezze, è segno di debolezza e un errore che Meloni sta compiendo anche qui promettere la Roma-Pescara, dimostri che fai promesse quando invece sono impegni da declinare ogni giorno con una seria attività amministrativa”, ha concluso Conte.