Il generale Vannacci sospeso dal servizio per 11 mesi, “carenza di senso di responsabilità”Roma, 28 feb. (askanews) – Il generale Roberto Vannacci è “stato sospeso dell’impiego per 11 mesi, con conseguente “uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”. Il difensore dell’ufficiale, l’avvocato Giorgio Carta, ha annunciato ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio.
La sospensione per il generale Vannacci è stata decisa in seguito alla pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario’. La sanzione decisa dal ministero della difesa il procedimento disciplinare avviato lo scorso 30 ottobre. Nel provvedimento si sottolinea la “carenza del senso di responsabilità” e una “lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata”.
Campi Flegrei, Caso (M5s): ministro, che fine ha fatto il decreto?Roma, 28 feb. (askanews) – “Ad oggi del Decreto Campi Flegrei non c’è traccia così come di molte attività previste. Per questo motivo, dopo un’interrogazione presentata il 12 febbraio al ministro Musumeci, ho deciso di intervenire qui in Parlamento per chiedere al ministro spiegazioni. In particolare, il piano straordinario doveva essere approvato entro 90 giorni (e quindi entro il 12 gennaio 2024) con apposito decreto del ministro per la Protezione Civile, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze. Ma ancora niente. Un ritardo inaccettabile per una comunità già provata dalle scosse degli ultimi mesi. Tra le azioni urgenti da mettere in campo vi sono l’analisi di vulnerabilità degli edifici pubblici e privati e la campagna di comunicazione ai cittadini. E la domanda è, che fine ha fatto il Decreto? Il bradisismo non aspetta e se l’obiettivo deve essere quello di convivere con il fenomeno nella massima tranquillità possibile, bisogna fare presto. Ne va della sicurezza dei cittadini, che è doveroso siano messi al corrente di tutto, ma anche dello sviluppo socio economico del territorio. Nessun allarmismo, ma chiedo al Ministro di sbloccare subito il Decreto e di mettere in campo tutte le azioni previste”. Lo dichiara in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Caso, intervenuto in Aula alla Camera dei Deputati.
Maltempo, rischio esondazioni: treni ancora sospesi tra Vicenza e PadovaRoma, 28 feb. (askanews) – A Vicenza “la situazione è critica. È piovuto tutta la notte, in particolare continua a dare grande preoccupazione il Retrone. L’invito a tutti è limitare al massimo gli spostamenti, salvo necessità assolute è bene restare a casa e andare negli scantinati, non soltanto nella zona Retrone ma anche nelle zone vicine ai fiumi perché anche se non dovessero esondare c’è comunque un problema di allagamento che deriva dall’acqua che arriva da sotto. Quindi massima attenzione da parte di tutti”. Lo dice sul suo profilo Facebook il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai.
“Il Coc – spiega – è rimasto riunito tutta la notte: ci sono varie segnalazioni di allagamenti in particolare nelle cantine e in alcune zone della città. Stiamo seguendo e monitorando con la presenza della Protezione civile e dei vigili del fuoco. Ci sono varie strade allagate e chiuse in città, nel nodo dello stadio e della stazione, ma non soltanto, anche in periferia. Sul Bacchiglione è stato aperto il bacino di laminazione di Caldogno da parte del Genio civile: c’è la massima attenzione da parte della Regione e della Provincia, che ringrazio”, conclude Possamai. Secondo gli ultimi aggiornamenti del Comune, a Vicenza sono state chiuse per allagamenti anche viale Eretenio, strada Carpaneda, strada Ambrosini e la rotatoria della nuova bretella di viale del Sole. Allagamenti si registrano anche in piazza Matteotti.A causa del maltempo e di condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di alcuni fiumi sulle linee ferroviarie Milano-Venezia, Vicenza-Schio e Vicenza-Treviso, è ancora sospesa la circolazione dei treni tra Vicenza e Padova. Lo fa sapere Trenitalia spiegando che prosegue l’intervento dei tecnici e della Protezione Civile per consentire la regolare ripresa della circolazione ferroviaria. I treni Alta Velocità ed Euronight possono subire cancellazioni ed essere instradati su percorsi alternativi con un maggior tempo di percorrenza fino a 150 minuti. I treni regionali possono subire limitazioni di percorso e cancellazioni. È attivo il servizio sostitutivo con bus tra Vicenza e Padova e tra Vicenza e Grisignano, Cavazzale e San Pietro in Gù.
Nato, stampa svedese: “la corsa agli armamenti è un fatto”Stoccolma, 28 feb. (askanews) – “La Nato chiede che le infrastrutture svedesi vengano migliorate”. Così titola il quotidiano svedese Dagens Nyheter sul suo sito, spiegando che si ipotizza che la Russia stia “ammassando e dispiegando” truppe di terra, veicoli da combattimento e altra logistica lungo il nuovo confine della Nato a est. “Navi da guerra e sottomarini russi lasciano il porto di Murmansk e scompaiono dai radar” aggiunge la pubblicazione sottolineando come all’improvviso i rapporti sono così tesi che “la corsa agli armamenti è un fatto” e “lo scontro diretto sembra vicino”.
Così come in uno scenario di pura guerra, il piano della Nato prevede che la Svezia funzioni come “un’area di sosta”, dove la Nato possa basare e trasportare logistica e personale prima che si dirigano più a est. Ma con la Svezia nella Nato, le esigenze sono maggiori. “Le strade e le ferrovie svedesi non sono all’altezza” avverte DN. “Si tratta soprattutto di collegamenti est-ovest”. E ora si parla di “progetti multimilionari necessari” per trasporti vitali in una situazione di “crisi militare”. Ma il processo di adesione è ancora in corso e la stampa svedese parla di rinvii. Quello che è noto è che lunedì per ultimo dei 31 membri dell’alleanza, il parlamento di Budapest ha votato “sì” alla candidatura svedese alla Nato: il presidente ungherese dovrà promulgare la relativa legge ma il paese attualmente non ha un presidente. Il neoeletto Tamas Sulyok (in seguito alle dimissioni di Katalin Novák) entrerà in carica solo martedì 5 marzo. Fino ad allora, il presidente ad interim sarà Laszlo Kover, che secondo la Costituzione potrebbe anche promulgare la legge. Ma solo allora la Svezia potrà depositare a Washington la propria adesione, diventando il 32esimo componente dell’Alleanza atlantica.
“L’adesione della Svezia alla NATO è ritardata e non sarà completata entro una settimana dalla firma dei documenti”, secondo le informazioni di DN pubblicate ieri sera. A seguito dell’incidente, il ministro degli Esteri Tobias Billstrom ha rimandato il previsto viaggio a Washington che completerebbe l’ingresso nell’alleanza. Lì avrebbe consegnato lo “strumento di adesione” al segretario di stato americano Antony Blinken. “Siamo sempre stati chiari sul fatto che l’Ungheria deve completare il processo prima che la Svezia possa diventare membro. Siamo pronti a depositare non appena l’Ungheria avrà consegnato i suoi documenti agli Stati Uniti”, scrive l’addetta stampa della Billstrom, Anna Erhardt in un commento a TT. E come noto, solo quando sarà firmata e ricevuta dal Dipartimento di Stato americano, la decisione diventerà effettiva. Intanto però secondo quanto riporta il sito dell’ambasciata svedese a Washington il 5 dicembre, il ministro della Difesa svedese Pal Jonson e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin hanno firmato il primo accordo di cooperazione in materia di difesa (DCA) tra la Svezia e gli Stati Uniti. “Il DCA regola questioni quali lo status giuridico delle forze statunitensi, l’accesso alle aree di schieramento e il preposizionamento di materiale militare in Svezia” si legge. “Il DCA rappresenta un passo importante nell’approfondimento della cooperazione militare con gli Stati Uniti. Rafforza la sicurezza regionale sia della Svezia che dei paesi vicini trasmettendo l’impegno e la presenza effettiva degli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno già concluso accordi simili con diversi paesi europei, tra cui la Norvegia. I negoziati Dca sono in corso con la Danimarca e si sono recentemente conclusi con la Finlandia” si chiosa.
L’ambasciata secondo il notiziario svedese Svt Nyheter ha rinviato il ricevimento per l’adesione e l’ambasciatore scrive agli invitati che “poiché la deposizione dell’adesione della Svezia non avrà luogo questa settimana, rimandiamo comunque il nostro ricevimento a una data successiva”.
Europee, Mimmo Lucano: mi candido da indipendente con AvsRoma, 28 feb. (askanews) – “Ho deciso di accettare la candidatura da indipendente che mi è stata offerta da Alleanza Verdi Sinistra” per le elezioni europee. Così Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, intervistato dal Manifesto.
“Una decisione che mi ha fatto molto riflettere. Abbiamo tenuto qui a Riace, anche sull’onda del dibattito ospitato dal Manifesto, due partecipate assemblee pubbliche con tutta la sinistra: da Unione popolare a SI fino a Michele Santoro. Io ho lavorato in questi mesi all’unità delle forze a sinistra del Pd. Una unione che prescindesse dal momento elettorale di giugno”m ha aggiunto. “Riace è stata in 20 anni, con la sua idea di sviluppo multietnico, di gestione pubblica dei beni comuni, di impegno costante per la pace e contro ogni guerra, un’isola utopica di tutta la sinistra. Il 29 ottobre quando abbiamo festeggiato in piazza la mia assoluzione c’era anche una rappresentante della segreteria nazionale del Pd (Marta Bonafoni, ndr). Ecco, io ho scelto di candidarmi alle Europee nel solco di questo ‘villaggio globale’ riacese, un luogo e una idea che non devono spegnersi. La destra ci ha provato a spegnerli. Il teorema immigrazione uguale repressione. I sardi e gli studenti manganellati dimostrano che l’arroganza del potere si può fermare noi a Riace l’abbiamo sconfitto. Abbiamo costruito un borgo multietnico, rispettando l’identità di questi luoghi. E l’abbiamo fatto insieme. Senza distinzioni di simboli o etichette. La fine della mia odissea giudiziaria mi ha ridato entusiasmo”, ha spiegato.
Incontro a Mosca tra Hamas e Fatah sul governo unito e GazaRoma, 28 feb. (askanews) – I rappresentanti delle organizzazioni palestinesi, tra cui Hamas e Fatah, si riuniranno da domani al 2 marzo a Mosca per discutere della formazione di un unico governo palestinese e della ricostruzione della Striscia di Gaza. Lo ha riferito oggi all’agenzia di stampa Ria l’ambasciatore palestinese in Russia, Abdel Hafiz Nofal.
Già nei giorni scorsi il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, aveva confermato la presenza a Mosca di rappresentanti di tutte le organizzazioni palestinesi, comprese Fatah e Hamas. “Dobbiamo discutere di un nuovo governo. Questo è un problema tecnico, non politico – ha detto l’ambasciatore alla Ria – Gaza ha bisogno di una conferenza internazionale, di una ricostruzione, ha bisogno di molti soldi, quindi è necessario un nuovo gabinetto. Questo è quello che faremo. Quindi a Mosca esamineremo prima queste opportunità e poi le opportunità di unirci per fermare questa guerra”.
Welfare aziendale, le piccole e medie imprese venete ci credonoMogliano Veneto, 28 feb. (askanews) – Ha fatto tappa nella storica sede di Generali a Mogliano Veneto il roadshow dedicato al territorio per promuovere la cultura del welfare aziendale tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Welfare Index PMI Veneto 2024. Welfare Index PMI è l’indice che valuta il livello di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese ed è promosso da Generali con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.
“Il welfare aziendale – ha detto ad askanews Barbara Lucini, responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia – fa bene all’impresa e fa crescere il Paese. Infatti, le piccole e medie imprese venete monitorate in questo rapporto sono virtuose quando fanno della leva del welfare una leva strategica, utile per il proprio conto economico, ma utile anche per il benessere dei propri lavoratori, delle famiglie e delle comunità in cui spesso si trovano a operare. Quindi il welfare aziendale è come leva competitiva, ma anche come azione di sostenibilità quando l’impresa sa esercitare a pieno il proprio ruolo sociale”. Sono venete il 16% delle best practice italiane di welfare aziendale: vengono infatti da questa regione 17 delle 121 imprese classificate nel 2022 come Welfare Champion, il livello più elevato secondo l’Indice. Il sistema produttivo regionale genera il 7,8% del PIL italiano, con circa 470.000 imprese, 96 ogni mille abitanti. Una capillarità che rappresenta anche un valore sociale di rilievo, perché le aziende agiscono come soggetti non solo produttivi e si assumono responsabilità verso l’ecosistema in cui operano.
“Noi come Generali – ha aggiunto Francesco Bardelli, Chief Health & Welfare and Connected Business Development Officer di Generali Italia e CEO di Generali Welion – crediamo molto nel Welfare tanto che abbiamo creato una nuova business unit, oggi celebriamo tra qualche giorno il primo anno della business unit Health and Welfare che ho l’onore e il privilegio di guidare, è una unit che mette insieme malattia e infortuni, quindi tutte le coperture assicurative che entrano in questo contesto sia per quanto riguarda le aziende quindi gli employ benefits dipendenti delle aziende, ma anche il mondo retail e le famiglie e in questo noi ci inseriamo anche tutta la parte di servizi salute”. Entrando nel merito del rapporto si capisce quanto, a livello territoriale, la consapevolezza del ruolo del welfare aziendale sia radicata. “Più del 25% delle imprese venete – ha concluso Enea Dallaglio, di Innovation Team, che ha curato lo studio – hanno raggiunto livelli alti o molto alti di welfare aziendale. Questo è un patrimonio straordinario che arricchisce e innova i welfare, anche pubblico e privato, di un territorio pur ricco di iniziative sociali come il Veneto”.
E questo consente di immaginare un futuro basato su un’alleanza tra welfare pubblico e welfare aziendale, per innovare profondamente i servizi rivolti a cittadini e famiglie.
Swisscom, tratta l’acquisto di Vodafone Italia per 8 miliardiRoma, 28 feb. (askanews) – Swisscom conferma di essere in “trattative esclusive avanzate” con Vodafone Group per l’acquisizione in contanti del 100% di Vodafone Italia.
“Sebbene i termini completi della transazione debbano ancora essere definiti – si legge in una nota – Swisscom e Vodafone hanno concordato un prezzo di acquisto preliminare per Vodafone Italia di 8 miliardi di euro su base cash and debt free”. La società che già controlla Fastweb sottolinea che “la fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente”.
“Non c’è alcuna certezza che la transazione vada a buon fine – conclude Swisscom – Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio al momento opportuno”.
Usa2024, Trump batte Haley in Michigan: è la sesta vittoria consecutivaRoma, 28 feb. (askanews) – L’ex presidente americano Donald Trump ha sconfitto l’ex governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley, anche nelle primarie repubblicane in Michigan, registrando così la sesta vittoria consecutiva che rafforza la sua candidatura contro il presidente Biden al voto di novembre.
Stando agli ultimi dati aggiornati riportati dai media americani, Trump ha ottenuto il 68,2% delle preferenze contro il 26,6% di Haley, mentre il 3% ha votato “uncommitted”. Trump ha definito i risultati “migliori del previsto”, quindi in una conversazione telefonica con i sostenitori del partito repubblicano ha dichiarato: “Vinceremo il Michigan, vinceremo tutto”.
Centrosinistra, Bonaccini: lavorare per l’unità, superare le divisioniRoma, 28 feb. (askanews) – “Nel centrosinistra dobbiamo lavorare per l’unità, superando le divisioni e la competizione interna per un punto percentuale in più o in meno al singolo partito. E dobbiamo farlo incalzando il governo su temi concreti, a partire dalla difesa della sanità e della scuola pubbliche, dalla buona occupazione e dal sostegno a chi la crea. Solo così siamo credibili agli occhi delle persone e degli elettori e smascheriamo la destra, le cui bugie reggeranno sempre meno. Poi certo, considero indispensabile un accordo anche in Basilicata e in Piemonte: se ci presentassimo divisi regaleremmo la vittoria a tavolino alla destra”. Lo dice il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, al Corriere della Sera.
“Noi dobbiamo parlare a tutti gli italiani. Né possiamo pensare di lasciare il dialogo coi moderati a una destra sovranista e antieuropeista, nella quale tanti non si riconoscono, pur non essendo di sinistra. La costruzione di un’alternativa che possa battere la destra nel Paese passa per lo schieramento più unito, coeso e largo possibile. Leggo che Calenda dice ora ‘mai più soli alle prossime regionali’. Per me è un segnale molto importante che non va fatto cadere nel vuoto, anzi”, spiega. “Non mi convincerebbe un Pd a rimorchio dei 5 Stelle, ma penso sia necessario un accordo col Movimento. In Abruzzo, dove si vota tra due settimane, c’è unità di tutto il centrosinistra a sostegno dell’ottima candidatura di Luciano D’Amico, con una coalizione ampia che va dalla sinistra ad Azione e Italia viva, passando per Pd e 5 Stelle. È un fatto estremamente positivo che va esteso, superando contrapposizioni e veti personali incomprensibili. Invece della competizione interna nel centrosinistra, costruiamo l’alternativa per battere la destra nei territori e per tornare al governo del Paese quando si tornerà a votare”, aggiunge.