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Autore: Redazione StudioNews

UniCredit, Orcel: cresceremo a partire da livelli 2022

UniCredit, Orcel: cresceremo a partire da livelli 2022Milano, 15 mar. (askanews) – “Nel 2022 avete visto la cristallizzazione di quello che può fare la nostra macchina commerciale. Il 2022 è un nuovo punto di partenza per la capacità di generare utili. Adesso cresceremo a partire da questi livelli”. Lo ha affermato l’Ad di UniCredit, Andrea Orcel, intervistato in occasione della Morgan Stanley European Financials Conference 2023. Orcel ha anche detto di essere oggi “molto più ottimista rispetto a quando abbiamo presentato il piano”.
Riferendosi poi alla sensibilità dell’istituto all’aumento dei tassi d’interesse, l’Ad ha spiegato che per UniCredit “ogni punto di aumento dei tassi vale 600 milioni di margine d’interesse in più”.

Lavoro, Istat: +545mila occupati nel 2022, si torna ai livelli del 2019

Lavoro, Istat: +545mila occupati nel 2022, si torna ai livelli del 2019

-339 mila disoccupati, -484 mila inattivi. Cala ricorso alla Cig

Roma, 15 mar. (askanews) – Nella media del 2022, l’aumento del numero di occupati di oltre mezzo milione di unità (+545 mila, +2,4%), tornando ai livelli del 2019. Questo si associa alla riduzione del numero di disoccupati (-339 mila, -14,3%) e di quello degli inattivi di 15-64 anni (-484 mila, 3,6%). Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati sul mercato del lavoro nell’ultimo trimestre del 2022.
Il tasso di occupazione (15-64 anni) sale al 60,1% (+1,9 punti percentuali in un anno), quello di disoccupazione scende di 1,4 punti percentuali e quello di inattività (15-64 anni) di 1,1 punti. L’andamento dell’input di lavoro nelle imprese conferma la crescita: aumentano le posizioni dipendenti – del 4,7% -, cresce il monte ore lavorate – del 12% – e diminuisce il ricorso alla Cig (-85,3 ore ogni mille lavorate).
il primo semestre dell’anno registra la crescita più marcata (+791 mila, +3,6%) cui segue, a ritmi più che dimezzati, quella del secondo semestre (+300 mila, +1,3%). Il tasso di occupazione di 15-64 anni sale al 60,1% (+1,9 punti percentuali in un anno), superando di 1,1 punti il livello del 2019.
La crescita dell’occupazione ha riguardato sia i dipendenti – a termine (+147 mila, +5,1%) e a tempo indeterminato (+346 mila, +2,4%) – sia, con minore intensità, gli indipendenti (+52 mila, +1,1%) e ha coinvolto sostanzialmente il lavoro a tempo pieno (+536 mila), essendo rimasto quasi stabile il numero degli occupati a tempo parziale (+9 mila).

Pensioni, Inps: sul sito la domanda online per Quota 103

Pensioni, Inps: sul sito la domanda online per Quota 103Roma, 15 mar. (askanews) – È disponibile sul sito www.inps.it la domanda per la pensione anticipata flessibile, prevista in via sperimentale dalla legge di bilancio 2023 (legge n.197/2022) per i lavoratori che entro il 31/12/2023 maturano un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
La pensione si può ottenere trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del primo aprile 2023. I soli lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni devono attendere sei mesi e almeno il primo agosto 2023.
Durante il periodo che intercorre tra la data di decorrenza della pensione anticipata flessibile e la data di conseguimento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, non è possibile cumulare la pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione dei redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui.
L’importo massimo mensile della pensione anticipata flessibile in pagamento non potrà superare cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno (per il 2023 l’importo è pari a 2818,65 euro). Tale limite non trova più applicazione al raggiungimento del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia, che per il biennio 2023/2024 è di 67 anni.
Il termine di pagamento del Tfr/Tfs, inoltre, non tiene conto della data di collocamento a riposo dell’interessato, bensì del momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito ordinario previsto per la pensione anticipata, ovvero matura il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.
Per tutti i necessari approfondimenti, comprese le modalità di presentazione della domanda, si rimanda al messaggio n. 754 del 21 febbraio 2023 e alla circolare Inps n. 27 del 10 marzo 2023 pubblicati sul sito www.inps.it.

Un’armonia comune: la pittura di Assirelli e Bert a Venezia

Un’armonia comune: la pittura di Assirelli e Bert a VeneziaMilano, 15 mar. (askanews) – “Parlare di pittura oggi è un dovere”. E’ partito da qui il ragionamento del curatore Francesco Liggieri nell’immaginare la mostra “Butterfly Effect” che ha portato a Venezia, nello Spazio San Vidal le opere di Andrea Mario Bert e Alessandro Assirelli. Una esposizione che vive su un equilibrio, “un’armonia comune, un’armonia di anime” per dirla ancora con Liggieri, tra i lavori di Assirelli e Bert, che usano la pittura per “scrivere con il pennello poesie sotto forma di nuvole e luoghi con figure mitologiche composte da insetti”. Il punto sembra proprio essere stato questo: trovare una conciliazione – che è ovviamente sentimentale, non bisogna avere paura di questo aggettivo – tra le pratiche pittoriche diverse dei due artisti, che “insieme compongono qualcosa di apparentemente e stonatamente unico”, ma si tratta di un’unicità che porta le opere, e la nostra reazione a esse, “al di là della realtà oggettiva che possono presentare”.
La leggenda dell’effetto farfalla – ci hanno spiegato dalla No Title Gallery che ha promosso la mostra insieme a Spazio SV – racconta che la potenza di un singolo battito d’ali sia in grado di generare un uragano dall’altra parte del mondo. Non ci è dato sapere cosa succederà dopo il volo delle nostre farfalle, ma siamo però in grado di raccontare ciò che, nel nostro piccolo, abbiamo visto succedere dopo la “tempesta” creativa che ci ha permesso di fondere a pieno le nostre ricerche. Il macro (l’infinito) di Bert, diventa lo scenario perfetto per dare al micro (al definito) di Assirelli, una dimensione precisa, creando un mondo onirico e reale allo stesso tempo, dove le farfalle volano immobili e dove il cielo si rinchiude in uno spazio preciso.
In sostanza, nell’appena conclusa mostra veneziana, i due artisti hanno voluto raccontare un viaggio, dove le opere si seguono l’un l’altra, creando un percorso di transizione tra uomo e animale, tra sogno e realtà, tra energia e spirito, narrando l’eterna ciclicità degli eventi, creando infine un nuovo linguaggio. Un linguaggio che offre allo spettatore l’occasione di nuove risonanze e nuove opportunità nel modo di stare davanti all’arte e, di conseguenza, alla vita.

Uzbekistan, il 30 aprile referendum su disegno legge costituzionale

Uzbekistan, il 30 aprile referendum su disegno legge costituzionaleRoma, 15 mar. (askanews) – Il 9 marzo 2023, in una riunione della Camera Legislativa dell’Oliy Majlis (Parlamento) della Repubblica dell’Uzbekistan, è stata presa la decisione di indire un referendum nazionale il 30 aprile 2023 sul disegno di legge costituzionale “La Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan”.
Vengono prese in considerazione le proposte del popolo, gli standard internazionali e la migliore esperienza straniera Durante la sessione del Parlamento è stato rilevato il fatto di ottenimento di 222.715 proposte durante le discussioni a livello nazionale del disegno di legge costituzionale. Sulla base di queste, il progetto è stato finalizzato e migliorato, ogni quarta proposta si è riflessa nel disegno. Il pubblico in generale, i partiti politici, le organizzazioni pubbliche, i rappresentanti di comunità di esperti tecnici e di scienziati e gli intellettuali hanno partecipato attivamente al lavoro sul disegno di legge. In altre parole, la bozza diventa letteralmente la Costituzione del Popolo.
Nella redazione della bozza di legge costituzionale sono stati analizzati oltre 400 documenti internazionali e le costituzioni di circa 190 Paesi. La bozza è stata molto apprezzata da esperti e specialisti internazionali in quanto è documento che incarna tutte le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute.
Il numero di articoli della Costituzione è aumentato da 128 a 155, le norme da 275 a 434. Il 65 percento della Legge fondamentale è stato aggiornato sulla base delle proposte del popolo. Aumentano di tre volte e mezzo le norme sui diritti e le libertà dell’uomo. A questo proposito i deputati hanno notato che ci sono tutti i motivi per approvare il disegno di legge quale Costituzione in una nuova edizione.
La Costituzione aggiornata unisce l’intera società del Paese attorno all’idea di costruire uno stato sviluppato: il Nuovo Uzbekistan, tenendo conto degli interessi di tutti i segmenti della popolazione.
Come solida base giuridica e garanzia affidabile dello sviluppo a lungo termine del paese e del futuro benessere del popolo, si dice che l’Uzbekistan è uno “Stato di diritto sovrano, democratico e sociale” e che questi principi non possono essere modificati.
Queste norme costituzionali si basano su valori così importanti come il mantenimento e l’ulteriore rafforzamento dell’indipendenza, garantire un paese libero alle generazioni future, non deviando dal percorso delle riforme volte a garantire gli interessi del popolo, il primato della legge e la giustizia, e la tutela delle persone. Questi valori vengono rafforzati come capisaldi della statualità. Alta protezione sociale e assistenza ai bisognosi La Costituzione prevede che lo Stato si assuma una serie di nuovi obblighi per ridurre la povertà, garantire occupazione e prevenire la disoccupazione. Le norme contenenti gli obblighi sociali dello Stato, si triplicano. Come esempio, è garantito che 2,2 milioni di famiglie a basso reddito riceveranno assistenza finanziaria dallo Stato. Ciò corrisponde al 25% del numero totale delle famiglie nel paese.
Ogni cittadino ha diritto alla casa e all’incentivazione da parte dello Stato per la costruzione di alloggi. Nel 2022 sono state create condizioni affinché 50 mila famiglie ricevano nuovi appartamenti, quest’anno – 90 mila, e nei prossimi 2-3 anni si prevede di reinsediare 200 mila famiglie.
Per la prima volta, lo Stato ha un obbligo di adottare misure per migliorare la qualità della vita delle categorie socialmente bisognose della popolazione, volte a creare le condizioni per la piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita della società e dello Stato, garantire i loro diritti. Lo Stato si impegna a fornire assistenza alle persone con disabilità nella ricerca di lavoro e per garantire l’istruzione.
Sono rafforzate le garanzie dei diritti umani e delle libertà Il più alto dovere dello Stato è quello di garantire i diritti umani e le libertà. Secondo le norme introdotte, le ambiguità che sorgono nella legislazione tra il cittadino e le autorità statali saranno interpretate a favore del cittadino e le misure legali devono essere sufficienti e proporzionate per raggiungere l’obiettivo di diritto.
La Costituzione stabilisce le garanzie dei diritti personali e delle libertà della persona secondo i più avanzati standard internazionali. In particolare, una persona non può essere trattenuta per più di 48 ore senza un ordinanza del giudice, e se la legittimità e la fondatezza del fermo non sono dimostrate in tribunale, la persona è soggetta a rilascio immediato (Istituto Habeas Corpus), durante il fermo, i suoi diritti e i motivi del fermo devono essere spiegati in un linguaggio comprensibile (“Regole Miranda”). Inoltre, viene garantito il “diritto al silenzio” dell’accusato e dell’imputato. Tali disposizioni garantiscono l’inviolabilità della libertà personale e la prevenzione alla detenzione illegale delle persone.
Per la prima volta viene stabilito che il diritto alla segretezza della corrispondenza, delle conversazioni telefoniche, degli invii postali, dei messaggi elettronici e di altro tipo può essere limitato solo da una sentenza del tribunale. Il passaggio di questi poteri dai pubblici ministeri ai tribunali sarà un passo fondamentale per garantire la privacy ei diritti costituzionali dell’individuo.
Il lavoro forzato è stato completamente abolito, è stato vietato qualsiasi lavoro minorile che influisca negativamente sullo sviluppo dei bambini.
La Costituzione amplia notevolmente i diritti umani e le libertà. In particolare, l’ambito dei diritti costituzionali è integrato da diritti ambientali, diritto alla tutela della salute, parità di genere, libera circolazione, libera scelta del luogo di domicilio e residenza, libera uscita dal paese e rientro, uso di Internet, protezione dei dati personali, istruzione superiore, assistenza legale gratuita, parità di accesso al servizio pubblico, proprietà dell’abitazione e risarcimento per privazione della stessa, riservatezza delle transazioni bancarie e dei conti, formulazione di proposte legislative.
L’inclusione nella Legge fondamentale di diritti quali il lavoro in condizioni favorevoli, un salario equo per il lavoro, il riposo, l’accesso garantito alle cure mediche a spese dello Stato, l’urbanistica e l’esercizio del controllo pubblico nel settore pubblico rafforzerà ulteriormente la tutela economica e sociale dei cittadini.
Il principio “In nome della dignità umana” dovrebbe essere il criterio principale nella Costituzione, nelle leggi e nelle attività degli organi statali. Per questo motivo, la bozza di Costituzione stabilisce l’inviolabilità della dignità e dell’onore umani, e nulla può essere il fondamento della loro violazione.

BMW, prevede consegne in lieve aumento nel 2023 ed Ebit 8-10%

BMW, prevede consegne in lieve aumento nel 2023 ed Ebit 8-10%Roma, 15 mar. (askanews) – Il gruppo BMW Group prevede consegne di autovetture in tutto il mondo “in leggero aumento” nel 2023 ed un margine EBIT dell’8-10% nel segmento auto. E’ quanto si legge in una nota della casa automobilistica tedesca.
“Il gruppo BMW mostra un alto grado di resilienza, soprattutto in condizioni difficili” dichiara il presidente Oliver Zipse “Un elevato livello di flessibilità e le nostre prestazioni operative, si sono rivelati una combinazione efficace per garantire il successo del gruppo anche di fronte a venti contrari, sfruttando le opportunità di una crescita profittevole”.

Roma capitale del ciclismo, a Caracalla il 76esimo Liberazione

Roma capitale del ciclismo, a Caracalla il 76esimo LiberazioneRoma, 14 mar. (askanews) – Roma torna capitale del ciclismo con il 76° Gran Premio della Liberazione, storica corsa ciclistica su strada inserita nel calendario della UCI – Unione Ciclistica Internazionale e della FCI – Federazione Ciclistica Italiana. Considerata una vera e propria classica internazionale del ciclismo giovanile e meglio conosciuta con l’appellativo di “Mondiale di Primavera”, la corsa riservata agli Under 23 che ha consacrato negli anni grandi fuoriclasse del ciclismo professionistico tra i quali Gianni Bugno, Matteo Trentin e Matthew Goss, tornerà protagonista dal 23 al 25 aprile sul tradizionale tracciato delle Terme di Caracalla. Tante le novità di questa edizione, organizzata per il terzo anno consecutivo dalla Terenzi Sport Eventi, tra le quali l’istituzione del titolo a squadre e il passaggio alla categoria internazionale (1.1 MJ) della gara maschile Juniores, che si aggiunge così alle già internazionali U23 e Donne Elite. La tre giorni di rassegna, che insieme alle tre gare regine annovera anche le corse maschili delle categorie Allievi ed Esordienti, ospiterà nel comprensorio di Caracalla stand, incontri, mostre e numerosi eventi collaterali con protagonista la bicicletta per il pubblico di tutte le età.
Il 76° Gran Premio della Liberazione si correrà nel solco della tradizione mantenendo inalterato il tracciato e la zona di partenza e arrivo a Viale delle Terme di Caracalla, ma il format sarà caratterizzato anche da due importanti novità: l’istituzione del titolo a squadre per l’Under 23 e il passaggio alla categoria internazionale (1.1 MJ) della gara maschile Juniores, che si aggiunge così alle già internazionali U23 e Donne Elite. Grande ciclismo ma anche cultura, storia, inclusione, educazione, benessere, divertimento e solidarietà. Dal 23 al 25 aprile la libertà e lo sport si uniranno in una tre giorni imperdibile nella quale chiunque – bambini, adulti, famiglie, anziani e diversamente abili – potrà avvicinarsi al mondo della bicicletta grazie alla presenza di un villaggio allestito all’interno dell’anello del circuito di gara che ospiterà stand, incontri, mostre e numerosi eventi collaterali per esaltare tutto ciò che le ruota intorno: lo sport giovanile e il suo sistema valoriale, l’attività fisica all’aria aperta, la mobilità sostenibile, l’educazione stradale, i concetti di green city e di sport city, il cicloturismo e l’urban cycling. Attesissime le pedalate “Kids Race-Liberazione Giovanissimi” per i più piccoli e l’amatoriale “Bike4Fun – Pedalata del Dono e dei Donatori”, 10 km cicloturistici nel territorio del Municipio VII e tra le Terme di Caracalla e Parco della Caffarella per sostenere la missione di ANED – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto in collaborazione con AIDO e Parco Regionale dell’Appia Antica. Grazie alla collaborazione con il MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito la manifestazione promuoverà inoltre un progetto di educazione stradale dedicato alle scuole.

Pd, Schlein e Bonaccini al lavoro per blindare gestione unitaria

Pd, Schlein e Bonaccini al lavoro per blindare gestione unitariaRoma, 14 mar. (askanews) – Dovranno lavorare ancora Elly Schlein e Stefano Bonaccini per dare forma a quella gestione unitaria annunciata domenica scorsa all’assemblea Pd. L’asse tra la segretaria e il presidente del partito tiene, ma deve fare i conti con le resistenze all’interno delle rispettive aree e per comporre il nuovo organigramma Pd ci vorrà ancora qualche giorno. Il leader della minoranza deve persuadere tutti i suoi – a cominciare da quelli di Base riformista – ad accettare la logica della gestione unitaria, ma anche la segretaria ha il suo da fare perché molti dei suoi sostenitori, dopo che Bonaccini ha preferito la presidenza al ruolo da vice-segretario, pensano che alla minoranza si debba concedere solo qualche posto in segreteria, ma non un capogruppo e nemmeno il posto da vice.
La verità è che gli stessi schieramenti sono molto articolati al loro interno, le posizioni sono variegate e sia Schlein che Bonaccini hanno bisogno di un po di tempo per arrivare ad una sintesi. L’idea che entrambi i capigruppo tocchino alla maggioranza, dal momento che il presidente dell’Emilia Romagna ha preferito il ruolo “di garanzia”, trova la resistenza di Base riformista: “Se deve essere gestione unitaria perché dovrebbero negarci un capogruppo?”, è il ragionamento.
Ma la verità è che Base riformista preferirebbe proprio evitarla la gestione unitaria, “si può essere leali e collaborare anche nella distinzione dei ruoli”, dice un dirigente. E, in ogni caso, “bisogna capire lo schema complessivo, aspettiamo che la segretaria metta sul tavolo delle proposte concrete: un conto è se vengono proposte deleghe importanti, altra cosa è se si limitassero ad offrirci qualche incarico tanto per dire che allargano la segreteria anche a noi”. Soprattutto, più di un dirigente della minoranza nega che l’accordo sulla presidenza preveda appunto che i capigruppo siano appannaggio solo della maggioranza. “Ma chi l’ha detto? Non è così!”. Certo, tutti ripetono che in ogni caso alla fine “deciderà Stefano”, ma sembra evidente che il presidente Pd dovrà tenere conto degli umori di chi lo ha sostenuto nella corsa delle primarie.
Problemi simili li ha Schlein, appunto. Più di un parlamentare di maggioranza nei giorni scorsi ripeteva “non so niente” quando si chiedeva dello stato delle trattative e spesso non era solo una risposta diplomatica per evitare i cronisti. Di sicuro, in tanti le ripetono che il gruppo del Senato non può assolutamente andare alla minoranza, che vorrebbe metterci Alessandro Alfieri: “Ricordiamo tutti cosa accadde con Andrea Marcucci”, dice più di un parlamentare. “Faceva il contraltare alla linea di Zingaretti segretario”. Più logico dunque che sia Francesco Boccia a prendere il testimone da Simona Malpezzi.
Alla Camera si sente molto pronunciare il nome di Giuseppe Provenzano, ma parecchi hanno dubbi su una svolta tutta al maschile per la guida dei gruppi. A meno che al Senato non si opti per Cecilia D’Elia, più probabile il nome di una donna come Chiara Braga. Ma, appunto, la minoranza non molla: “I capigruppo si votano – viene ricordato con malizia – non basta calare un nome dall’alto, ci deve essere condivisione”. E considerando che al Senato la pattuglia di Base riformista è più folta, per arrivare ad un accordo blindato potrebbe diventare necessario alla fine concedere alla minoranza la conferma di Debora Serracchiani o l’elezione di Simona Bonafè.
Il tutto, poi, da combinare con la segreteria. Marco Furfaro potrebbe essere uno dei vice, mentre per la minoranza potrebbe toccare a Pina Picierno. Praticamente certo l’ingresso di un esponente di Articolo 1 – si parla di Alfredo D’Attorre o Nico Stumpo – e un posto dovrebbero averlo Marco Sarracino e Marta Bonafoni. La minoranza, poi, potrebbe entrare anche con Davide Baruffi – vicinissimo a Bonaccini – e la stessa Serracchiani, in caso di avvicendamento alla guida del gruppo.
Ma, appunto, “il problema è capire lo schema politico”, come dice un parlamentare della minoranza. “Un conto è la presidenza, un’altra cosa è la gestione unitaria”. Schlein e Bonaccini preferiscono la seconda opzione, come è evidente, il loro accordo prevede questo approdo. Ma per arrivarci servirà ancora un paziente lavoro di cesello e di diplomazia.

Disturbi alimentari, Bambino Gesù: in 2 anni raddoppiati accessi al PS

Disturbi alimentari, Bambino Gesù: in 2 anni raddoppiati accessi al PS

Aumento dei ricoveri del 50%. 15 marzo Giornata del fiocchetto lilla

Roma, 14 mar. (askanews) – Sono raddoppiati negli ultimi due anni (2021-2022) gli accessi per disturbi del comportamento alimentare al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Aumentati di oltre il 50% anche i ricoveri, passati dai 180 casi pre-pandemia (2019) a quasi 300 casi nell’ultimo anno. Alla vigilia della giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, l’Ospedale della Santa Sede rende noti i dati preoccupanti di un fenomeno – i disturbi del comportamento alimentare (DCA) – che coinvolge in Italia circa 3 milioni di persone e rappresenta nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la seconda causa di morte per le ragazze nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni.
Nella mattina di domani, mercoledì 15 marzo, sarà presentato presso il Bambino Gesù il documentario “Vite Sottili” prodotto da Garbo Produzioni per Warner Bros. Discovery, che sarà trasmesso in prima tv su Real Time alle ore 22.40. Sempre il 15 marzo, a partire dalle ore 14.30, la diretta social sulla pagina Facebook dell’Ospedale sui disturbi del comportamento alimentare, con i medici del Bambino Gesù che potranno rispondere alle domande delle famiglie.
In Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, soffrono di disturbi del comportamento alimentare: il 90% sono donne, anche se sempre più numerosi sono gli uomini che manifestano questi sintomi e si rivolgono a strutture specializzate. L’esordio di questi disturbi è sempre più precoce. Negli ultimi anni si è infatti registrato un abbassamento dell’età fino agli 8/9 anni. Ciò è verosimilmente dovuto sia all’abbassamento dell’età puberale nelle bambine che al sempre più diffuso impiego dei social network che facilitano confronti con modelli di bellezza irraggiungibili.
Per la loro complessità, si tratta di disturbi che richiedono la maggiore collaborazione possibile tra figure professionali con differenti specializzazioni (psichiatri, pediatri, psicologi, dietisti, specialisti in medicina interna etc.). Sia l’anoressia che la bulimia possono essere causa di complicanze mediche gravi se non trattate tempestivamente e adeguatamente. I disturbi alimentari nell’ambito delle patologie psichiatriche presentano il più alto indice di mortalità, in particolare, nel caso dell’anoressia nervosa il rischio di morte è 5-10 volte maggiore di quello di persone sane della stessa età e sesso. In Italia, bulimia e anoressia causano più di 4000 morti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità i disturbi del comportamento alimentare costituiscono la seconda causa di morte per le ragazze nella fascia di età tra i 12 e i 25 anni.
Negli ultimi 2 anni (2021-2022) gli accessi al pronto soccorso del Bambino Gesù legati ai disturbi del comportamento alimentare sono raddoppiati (+96,8%) rispetto al biennio precedente (2019-2020), passando da 463 a 911. I ricoveri ordinari sono invece passati dai 362 del 2019-2020 ai 565 del 2021-2022 (+56%). In aumento anche i day hospital che sono infine passati da 1.062 a 1320 (+24.3%). L’andamento è confermato anche dal confronto tra i dati del 2019 (l’ultimo prima del Covid) con quelli del 2022, in cui gli accessi al pronto sono passati da 214 a 443 (+107,1%), i ricoveri da 180 a 279 (+55%) e i day hospital da 607 a 669 (+10,2%). Un trend che conferma l’aumento del disagio giovanile durante gli anni della pandemia.
«Il lockdown prima e le restrizioni della socialità dopo hanno fatto da detonatore per un malessere che era spesso già presente, a volte in maniera meno manifesta a volte di più – spiega la dottoressa Valeria Zanna, responsabile di anoressia e disturbi alimentari del Bambino Gesù – il Covid e la quarantena sono stati sicuramente fattori di accelerazione, ma molte di queste ragazze e di questi ragazzi erano già allenati a mangiare di nascosto, a vomitare di nascosto, a vivere di nascosto».

Long Covid Day: mix Arginina e Vitamina C funziona in 8 pazienti su 10

Long Covid Day: mix Arginina e Vitamina C funziona in 8 pazienti su 10Roma, 14 mar. (askanews) – A tre anni di distanza dalla scoperta del Long Covid, dagli Stati Uniti si è diffuso un movimento social che unisce migliaia di pazienti in tutto il mondo e che oggi chiedono alle Nazioni Unite di ufficializzare l’istituzione del Long Covid Awareness Day, Giornata internazionale della consapevolezza sul Long Covid, da celebrare il 15 marzo. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione su questa “pandemia nella pandemia” che si stima riguardi globalmente ben 63 milioni di persone e che continua ad avere un impatto molto negativo sulla qualità della vita di un esercito di “ex-positivi”. I pazienti chiedono di non essere lasciati soli ad affrontare quella che ancora oggi è a tutti gli effetti una sindrome per molti aspetti misteriosa. Ma la scienza continua a lavorare alla ricerca di nuovi approcci per il Long Covid, contro il quale oggi non esistono terapie mirate.
E’ in questo contesto che si inserisce un nuovo studio multicentrico, pubblicato sulla rivista Pharmacological Research, che ha coinvolto 20 centri italiani, tra cui università ed ospedali, coordinato da un consorzio internazionale composto dall’Università Federico II di Napoli, l’Albert Einstein College of New York e il Cardiovascular Research Center di Ahalst (Belgio). Secondo questa ricerca il mix di Arginina e Vitamina C, dopo essersi rivelato efficace nel contrastare la perdita di forza muscolare nei pazienti post-Covid, ha dimostrato di migliorare in modo marcato anche altri sintomi legati al Long Covid, tra cui in particolare insonnia e disturbi gastrointestinali.
Nello studio sono stati coinvolti in totale 1.390 pazienti con Long Covid, intervistati in relazione ai sintomi manifestati e divisi in due gruppi: un primo che ha ricevuto una combinazione multivitaminica (tra cui Vitamina B, B1, B2, B6 e acido folico) e un secondo che ha ricevuto il mix di Arginina e Vitamina C liposomiale. “Dopo 30 giorni abbiamo osservato che nell’87% dei pazienti a cui è stato dato il mix di Arginina e Vitamina C, i disturbi gastrici erano assenti contro il 64% dei pazienti che invece ha ricevuto il composto multivitaminico – spiega Gaetano Santulli, tra i principali autori dello studio e professore di Cardiologia dell’Albert Einstein College di New York -. Allo stesso modo per l’insonnia il disturbo è risultato assente nell’80% dei pazienti trattati con il cocktail Arginina + Vitamina C, contro il 40% dei pazienti che ha ricevuto l’altro composto a base di Vitamina B”. “E’ ormai noto che il Long Covid determina disturbi neurologici, tra cui l’insonnia, e colpisce anche l’intestino con lo sviluppo di sintomi gastrointestinali persistenti, come nausea, diarrea e dolori addominali – spiega Bruno Trimarco, co-autore dello studio e professore emerito di Cardiologia all’Università Federico II di Napoli -. Tra i possibili meccanismi coinvolti vi è l’alterazione della barriera ematoencefalica costituita da cellule endoteliali che può comportare una disregolazione del sistema neurovegetativo. Questa disfunzione altera il ritmo sonno-veglia con sviluppo dell’insonnia e implicazioni anche a livello gastrico-metabolico con l’insorgenza di nausea e crampi addominali”. “L’arginina è un amminoacido essenziale che ha molteplici funzioni nella reattività endoteliale in risposta all’esigenza dei diversi tessuti. Di conseguenza, ripristinare i valori di Arginina porta a un miglioramento significativo dei sintomi associati alla sindrome post-infezione”, concludono gli esperti.