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Autore: Redazione StudioNews

Cina, Pechino smentisce che ministro Difesa sia sotto accusa

Cina, Pechino smentisce che ministro Difesa sia sotto accusaRoma, 27 nov. (askanews) – Il ministero degli Esteri cinese ha definito “infondata” una notizia, diffusa oggi dal Financial Times, secondo la quale il ministro della Difesa Dong Jun sarebbe sotto inchiesta per corruzione.


Il Financial Times ha riportato oggi, citando funzionari statunitensi, che Dong è il terzo consecutivo ministro della Difesa cinese, in carica o ex, a essere indagato per presunta corruzione. Tuttavia, la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel quotidiano briefing per i giornalisti a Pechino, ha definito l’articolo un “inseguimento di ombre”.


La formulazione differisce dalla risposta del ministero a un articolo dello stesso giornale pubblicato a settembre dell’anno scorso riguardante l’ex ministro della Difesa Li Shangfu. In quell’occasione, si sosteneva che Li, scomparso dalla scena pubblica da più di due settimane, fosse sotto inchiesta. Al tempo, Mao dichiarò di “non essere a conoscenza della situazione”. Li fu poi destituito più di un mese dopo. Dong, 63 anni, è stato nominato a dicembre dello scorso anno. E’ succeduto a Li, rimosso dall’incarico dopo appena sette mesi e espulso dal Partito Comunista per presunta corruzione. Anche il predecessore di Li, Wei Fenghe, era stato espulso dal partito per accuse simili.


Dong, tuttavia, rispetto ai predecessori è in una posizione meno alta, non essendo parte della Commissione militare centrale, il più alto organo militare del paese, presieduto dallo stesso leader Xi Jinping. Esser parte di quella commissione garantisce un accesso diretto a Xi. Il rango dell’attuale ministro è semplicemente quello di membro del Consiglio di Stato, l’esecutivo, e quindi fa riferimento al primo ministro Li Qiang.


Dong è stato presente la scorsa settimana in Laos all’incontro dei ministri della Difesa Asean. In quell’occasione ha rifiutato d’incontrare il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin a margine dell’incontro, affermando di non volerlo vedere a causa delle vendite di armi americane a Taiwan.

Siccità, in Sicilia progetto su desalinizzazione e fitodepurazione

Siccità, in Sicilia progetto su desalinizzazione e fitodepurazioneRoma, 27 nov. (askanews) – Affrontare il problema dell’emein Sicilia con progetti innovativi, come quello annunciato oggi nel corso di una tavola rotonda al Masaf: ricorrere alla desalinizzazione e alla fitodepurazione per avere una maggiore disponibilità di acqua per il distretto degli Agrumi di Sicilia. In questo progetto, nato da una collaborazione con l’Università di Catania, con il sostegno di Coca Cola, sono coinvolti 100 imprenditori.


La notizia è arrivata nel corso della tavola rotonda dal titolo “Filiere e reti: focus agrumicoltura per una gestione condivisa della risorsa idrica”, tenutasi oggi presso la Sala Cavour del ministero dell’Agricoltura. Un incontro che ha visto confrontarsi rappresentanti delle principali associazioni agricole regionali ed imprenditori di varie zone agrumetate italiane, docenti universitari e esponenti parlamentari, con in apertura l’intervento degli assessori all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Siciliana Salvatore Barbagallo ed Edmondo Tamajo e le conclusioni affidate al sottosegretario Luigi D’Eramo. Il progetto prende le mosse da uno studio realizzato per approfondire le criticità correlate all’uso di acque di falda con elevato contenuto di sali, frutto dei monitoraggi effettuati su 120 aziende del territorio. Per facilitare l’adozione di questa tecnologia da parte delle aziende, verrà acquistato e testato un impianto di desalinizzazione portatile da utilizzare in modo sperimentale in diversi areali agrumicoli regionali. Grazie allo screening delle realtà che già utilizzano questa tecnologia, saranno inoltre analizzate le potenzialità di trattamento delle acque reflue attraverso tecniche di fitodepurazione, coinvolgendo in diversi momenti di confronto più di 100 imprenditori che operano su migliaia di ettari di colture.


“Promuovere un uso responsabile e sostenibile della risorsa idrica rappresenta una priorità non solo per la filiera agrumicola, ma per tutto il mondo agricolo. Siamo consapevoli di quanto la dotazione infrastrutturale sia fondamentale per consentire lo sviluppo e la competitività del settore”, ha detto Luigi D’Eramo, sottosegretario al Masaf sottolineando che questo potrebbe rappresentare “un modello virtuoso, che unisce le esperienze di innovazione che partono dal mondo associativo, sentinella dei territori, e grazie al coinvolgimento del sistema universitario, offre alle imprese la possibilità di testare nuove soluzioni pensate per rispondere a esigenze concrete”. “Siamo convinti che la combinazione di sperimentazione e analisi dei risultati possa dare alla filiera la possibilità di individuare, nel rispetto delle peculiarità di ogni singola realtà agrumicola, una propria strada di sostenibilità e innovazione”, ha ggiunto Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia ricordando che “l’emergenza idrica sta mettendo a dura prova il nostro comparto, così importante per diversi territori. Non solo siciliani ma di tutto il Sud Italia”.

Mattarella: l’Europa è lo spazio del nostro futuro

Mattarella: l’Europa è lo spazio del nostro futuroRoma, 27 nov. (askanews) – “L’Europa è lo spazio del nostro futuro”. Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella parlando all’assemblea di Confartigianato. “Senza un’Europa forte e unita i cittadini europei rischiano di diventare semplici comprimari, se non addirittura subalterni”.


“Ma l’Europa – ha precisato – non si esaurisce, naturalmente, nei suoi vertici governativi e istituzionali. L’Europa è costituita anche dalla sua articolazione sociale, professionale, associativa, dalla pluralità delle sue comunità, dalla molteplicità del suo lavoro, dell’intelligenza, del sapere, della creatività degli europei. L’Europa è anche quella delle nostre forze sociali. Anche quella degli artigiani”.

Tajani: taglio canone Rai slogan, nessun inciampo, noi coerenti

Tajani: taglio canone Rai slogan, nessun inciampo, noi coerentiRoma, 27 nov. (askanews) – “Non c’è nessun problema, non c’è per quanto mi riguarda nessuno inciampo”, come affermato da Palazzo Chigi, sul canone Rai. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dei Med Dialogues.


“Questo – ha aggiunto – non ha nulla a che vedere con la maggioranza, l’abbiamo sempre detto, ma la maggioranza è composita, non è un impegno del programma. Si possono avere idee diverse, ma sulla strategia del taglio delle tasse noi siamo in prima linea, lo siamo sempre stati, siamo il partito di Silvio Berlusconi: la nostra regola è meno tasse, meno tasse, meno tasse, quindi i 430 milioni” che costerebbe il taglio del canone di 20 euro “invece di fare una partita di giro utilizziamoli per tagliare veramente le tasse, altrimenti diventava soltanto uno slogan, invece dobbiamo veramente tagliare le tasse utilizzando poi i soldi per aiutare i contribuenti”. “Lo abbiamo sempre detto fin dall’inizio – ha concluso – che eravamo contrari a questo emendamento e siamo stati coerenti con quello che abbiamo detto. Il problema è essere coerenti sempre. Noi vogliamo abbassare le tasse, utilizziamo i 430 milioni per tagliare veramente le tasse”.

Giappone, uomo viola 1.000 domicili come anti-stress

Giappone, uomo viola 1.000 domicili come anti-stressRoma, 27 nov. (askanews) – Un po’ come nel film “Ferro 3” del regista sudcoreano Kim Ki-duk, un 37enne giapponese ha confessato di aver violato oltre 1.000 case private per un semplice impulso. Lo racconta oggi JapanToday.


La polizia della città di Dazaifu, nella prefettura di Fukuoka (Giappone meridionale), ha arrestato l’uomo con l’accusa di violazione di domicilio. Il trentasettenne, identificato come Yuta Sugawara, impiegato presso un’azienda, ha ammesso le accuse, dichiarando: “Il mio hobby è entrare senza permesso nelle proprietà altrui. E’ eccitante e divertente, mi chiedo sempre se verrò scoperto”. L’arresto è avvenuto lunedì, quando il proprietario di una casa ha sorpreso Sugawara nel suo giardino. Il proprietario lo ha trattenuto mentre tentava di fuggire, mentre la moglie chiamava il numero di emergenza 110.


Sugawara ha riferito alla polizia di aver violato proprietà private oltre 1.000 volte, e ha detto: “L’eccitazione nervosa di chiedermi se verrò scoperto mi aiuta a alleviare lo stress”.

Festival del Mare, Roma al centro del Mediterraneo

Festival del Mare, Roma al centro del MediterraneoRoma, 27 nov. (askanews) – Roma al centro del Mediterraneo, anche nelle opinioni delle popolazioni degli altri Paesi che insistono su tale area. A novembre, l’Istituto Piepoli ha condotto una ricerca di opinione (3.500 interviste online) su sette Paesi che si affacciano nel Mediterraneo per capire meglio il tema della centralità di Roma e dell’Italia, nel “nostro” mare. I tre Paesi del “Nord Mediterraneo” scelti sono stati Italia, Francia e Grecia per un totale di oltre 130 milioni di abitanti, quelli del “Sud Mediterraneo” sono stati Algeria, Marocco, Egitto e Tunisia che oggi sono popolati da poco meno di 200 milioni di abitanti in rapida espansione.


Le domande che riguardano la strategicità e centralità dell’Italia e di Roma nel Mediterraneo registrano, in tutti i casi – informa una nota della Camera di Commercio di Roma – un alto livello di riconoscimento. Interrogati sulla strategicità della posizione geografica dell’Italia e di Roma nel Mediterraneo, la risposta è ampiamente positiva: Tunisia 88%, Algeria 87%, Francia 84%, Egitto 83%, Marocco 81%, Grecia 77%. Per gli intervistati italiani la percentuale è del 77%. Sull’affermazione che la città di Roma è un importante centro economico di riferimento per l’Europa, la risposta è molto positiva. Percentuali più alte per Grecia (74%) e Tunisia (71%), rispetto alle pur alte percentuali di Algeria (68%), Egitto (68%) e Francia (66%). La domanda, poi, sulla rilevanza di Roma per lo sviluppo economico del Mediterraneo vede gli intervistati concordare su questa affermazione con percentuali molto elevate che vanno dal 72% della Grecia (la più alta) al 64% dell’Egitto (la più bassa). Quanto agli ambiti in cui l’Italia si distingue maggiormente c’è un coro generale su tre campi: la cultura, l’arte e il turismo, con una prevalenza di quest’ultimo aspetto soprattutto per i tre Paesi del “Mediterraneo del sud” coinvolti nell’indagine. Sugli aggettivi che descrivono Roma c’è una pressoché unanimità nel definirla città storica, ricca di cultura, turistica, bella e affascinante.


Una domanda interessante e drammaticamente attuale è stata posta su “Roma e lo sviluppo della pace nel mondo”: Tunisia ed Egitto hanno fatto registrare la percentuale più alta (64%) nel ritenere la Capitale come città importante per questo obiettivo. Per gli intervistati italiani la percentuale è pari al 53%. Un altro aspetto importante che emerge dall’indagine è il giudizio sulle relazioni commerciali tra i Paesi presi in esame e l’Italia. Gli intervistati dei Paesi del Sud Mediterraneo, in particolare, giudicano insufficienti le relazioni tra l’Italia e i loro Paesi: Tunisia 64%, Marocco 59%, Algeria 54%. Nel caso della Francia e della Grecia, questa percentuale si attesta rispettivamente al 48% e al 44%. In generale, per gli intervistati il fatto che l’Italia mantenga delle relazioni economiche con i loro Paesi è di supporto anche alla crescita economica dell’Italia ed è opinione trasversale che il nostro Paese debba intensificare i rapporti commerciali con quelli del Mediterraneo. “La ricerca internazionale condotta dall’Istituto Piepoli – afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – mette in evidenza come la strategicità e centralità di Roma e dell’Italia nel Mediterraneo siano fortemente percepite da tutti i Paesi oggetto dell’indagine e, dunque, come il Mediterraneo rientri, inevitabilmente, fra le nostre priorità. L’economia del mare è una leva fondamentale di sviluppo per il nostro Paese, per l’ampiezza e la complessità delle filiere interessate. A livello nazionale questa realtà rappresenta 228mila imprese e oltre un milione di occupati e vale 64,6 miliardi di euro di valore aggiunto diretto. In totale, la filiera del mare genera 178,3 miliardi di euro di valore aggiunto: 10,2% del totale dell’economia nazionale. E’ necessario, dunque, puntare su questa grande opportunità, finora non adeguatamente valorizzata, e porla – conclude Tagliavanti – al centro dello sviluppo della nostra città e del nostro Paese”.

Il Papa: tutti devono essere operatori di pace, non di guerre

Il Papa: tutti devono essere operatori di pace, non di guerreMilano, 27 nov. (askanews) – “Non tutti nella Chiesa possono essere apostoli, profeti, evangelisti; ma tutti indistintamente possono e debbono essere caritatevoli, pazienti, umili, operatori di pace e non di guerre”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza generale in Piazza San Pietro nel corso della quale ha incontrato in Vaticano gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.


“Tra i frutti dello Spirito elencati dall’Apostolo, mi piace metterne in risalto uno, richiamando le parole iniziali dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium: ‘La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia’. Delle volte ci saranno momenti tristi ma sempre c’è la pace” ha evidenziato il Santo Padre. “La gioia, frutto dello Spirito, ha in comune con ogni altra gioia umana un certo sentimento di pienezza e di appagamento, che fa desiderare che duri per sempre. Sappiamo per esperienza, però, che questo non avviene, perché tutto quaggiù passa in fretta: giovinezza, salute, forze, benessere, amicizie, amori durano cent’anni ma non di più, passano presto. Del resto, anche se queste cose non passassero presto, dopo un po’ non bastano più, o vengono addirittura a noia, perché, come diceva Sant’Agostino rivolto a Dio: ‘Tu ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non risposa in te’. La gioia evangelica, a differenza di ogni altra gioia, può rinnovarsi ogni giorno e diventare contagiosa” ha osservato il Papa.


“‘Solo grazie all’incontro – o reincontro – con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità. Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Perché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può astenersi dal comunicarlo agli altri?’. È la duplice caratteristica della gioia frutto dello Spirito: non solo essa non va soggetta all’inevitabile usura del tempo, ma si moltiplica condividendola con altri! Una vera gioia si condivide con gli altri, si contagia” ha continuato Francesco. “Cinque secoli fa, viveva qui a Roma un santo chiamato Filippo Neri. Egli è passato alla storia come il santo della gioia. Ai bambini poveri e abbandonati del suo Oratorio diceva: ‘Figlioli, state allegri; non voglio scrupoli o malinconie; mi basta che non pecchiate’. E ancora: ‘State buoni, se potete!’. Meno conosciuta, però, è la sorgente da cui veniva la sua gioia. San Filippo Neri aveva un tale amore per Dio che a volte sembrava che il cuore gli scoppiasse nel petto. La sua gioia era, nel senso più pieno, un frutto dello Spirito. Il santo partecipò al Giubileo del 1575, che egli arricchì con la pratica, mantenuta in seguito, della visita alle Sette Chiese. Fu, a suo tempo, un vero evangelizzatore mediante la gioia e aveva questo, proprio di Gesù, che perdonava sempre” ha proseguito.


“Forse qualcuno di noi può pensare ‘ho fatto questo peccato, questo non avrà perdono’. Sentite bene questo: Dio perdona tutto, perdona sempre, e questa è la gioia, essere perdonati dai Dio, e ai confessori io dico ‘perdonate tutto e sempre’. La parola ‘Vangelo’ significa lieta notizia. Perciò non si può comunicare con musi lunghi e volto scuro, ma con la gioia di chi ha trovato il tesoro nascosto e la perla preziosa. Ricordiamo l’esortazione che San Paolo rivolgeva ai credenti della Chiesa di Filippi, e ora rivolge a noi: ‘Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti’ con la gioia di Gesù nel nostro cuore” ha concluso.

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri

Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei CarabinieriMilano, 27 nov. (askanews) – Luca Lunetta è ufficialmente parte dell’Arma dei Carabinieri. Il pilota Pata Talento Azzurro FMI, impegnato nel Mondiale Moto3 con il team SIC 58, ha infatti prestato giuramento ieri, 26 novembre, presso la Scuola Allievi di Torino. Un passaggio che ha segnato l’ingresso formale di Lunetta nel Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri, facendolo diventare il primo pilota motociclista ad entrare nel gruppo sportivo dell’Arma. Un avvenimento importante per il futuro di Lunetta e non solo, che darà la possibilità anche ad altri piloti di seguire lo stesso percorso, reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra i Carabinieri e la FMI, che resta costantemente impegnata nella crescita e nel supporto di giovani talenti. L’annuncio di Lunetta come primo pilota del Centro Sportivo dell’Arma era stato dato in un’affollata conferenza tenutasi ad inizio settembre a Misano, in concomitanza con il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Evento in cui erano intervenuti tra gli altri Carmelo Ezpeleta (Ceo Dorna) e Paolo Simoncelli.


Luca Lunetta, nato a Roma il 27 maggio 2006, è uno dei piloti di punta del progetto Pata Talenti Azzurri, con il quale la FMI supporta la crescita dei giovani più promettenti, abbracciando diverse specialità. Nel 2024 infatti la lista conta ben 70 piloti suddivisi per otto discipline (Velocità, Motocross, Enduro, Trial, Supermoto, Speedway, Flat Tack e Quad). Il romano è al suo settimo anno di presenza tra i Talenti. Giovanissimo ma già ricco di esperienza, Lunetta ha seguito il percorso formativo FMI che ha contribuito ad accompagnarlo al Mondiale. Raccogliendo successi in ogni fase, a partire dalle Minimoto, passando per il titolo di Campione Italiano CIV Premoto3 (2019) e approdando alle competizioni internazionali. Fino ad arrivare, grazie al supporto di Paolo Simoncelli e del suo Team, al Mondiale Moto3 nel 2024. In questa stagione Lunetta ha ottenuto due podi, con il secondo posto conquistato in Thailandia che è stato il primo piazzamento mai ottenuto nel motomondiale da un atleta del Centro Sportivo Carabinieri. Risultati conquistati sempre con il numero 58 sulla carena, che gli hanno permesso di essere il miglior italiano della Moto3 nel 2024. “Ieri è stata una giornata indimenticabile: il sogno di entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri è diventato realtà” ha detto Lunetta. “Sono profondamente onorato di essere il primo pilota a rappresentare l’Arma dei Carabinieri e spero con tutto il cuore di portarne il nome sempre più in alto nelle prossime stagioni, continuando a crescere insieme nel motociclismo. Desidero ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo traguardo, a partire dalla mia famiglia, per cui questa giornata è stata speciale tanto quanto per me. Un grazie di cuore all’Arma dei Carabinieri e alla Federazione Motociclistica Italiana per il supporto e la fiducia”.

Giappone, procuratore s’inchina di fronte a ex condannato a morte

Giappone, procuratore s’inchina di fronte a ex condannato a morteRoma, 27 nov. (askanews) – Il procuratore capo del Giappone centrale si è scusato personalmente oggi con Iwao Hakamata, l’uomo di 88 anni assolto in un processo di revisione per un caso di omicidio quadruplo avvenuto nel 1966, dopo aver trascorso oltre quarant’anni nel braccio della morte. Il giudice si è inchinato in segno di scuse di fronte all’ex condannato a morte. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


“Mi dispiace profondamente che sia stato lasciato in uno stato legale incerto per così tanto tempo” ha dichiarato Hideo Yamada, procuratore capo dell’Ufficio della Procura distrettuale di Shizuoka, durante una visita alla casa di Hakamata a Hamamatsu. Yamada ha aggiunto di aver “accettato l’assoluzione e di non considerare il signor Hakamata colpevole”. La sorella 91enne di Hakamata, Hideko, era al suo fianco, dato che per lui è diventato difficile comunicare a causa del deterioramento del suo stato mentale durante i decenni di incarcerazione. In Giappone i condannati a morte possono essere portati al luogo dell’esecuzione, che avviene per impiccaggione, in qualsiasi momento dopo che la condanna è stata resa definitiva. Serve solo il via libera del ministro della Giustizia.


“Iwao e io pensiamo che fosse destino. Ora siamo felici che la sua assoluzione sia definitiva”, ha detto Hideko a Yamada in nome del fratello. Hakamata fu arrestato nel 1966 e la sua condanna a morte fu confermata nel 1980. Rilasciato nel 2014 dopo che nuove prove avevano sollevato dubbi sulla sua condanna, è stato assolto in un processo di revisione lo scorso settembre. Il verdetto è stato reso definitivo con la decisione del pubblico ministero di non presentare appello.


Hakamata è stato il detenuto nel braccio della morte più longevo al mondo. Il Tribunale distrettuale di Shizuoka ha affermato nella sentenza che Hakamata era stato sottoposto a “dolori fisici e mentali” durante gli interrogatori e che le sue dichiarazioni di confessione del crimine erano state “fabbricate”.


Takayoshi Tsuda, capo della Polizia prefetturale di Shizuoka, ha visitato la casa di Hakamata in ottobre per scusarsi, promettendo di “condurre indagini più approfondite e appropriate in futuro”. Hakamata era un ex pugile professionista e lavorava come dipendente convivente presso un produttore di miso – polpa di soia – quando fu arrestato con l’accusa di aver ucciso il direttore dell’azienda, sua moglie e due dei loro figli, trovati morti per ferite da arma da taglio nella loro casa nella Prefettura di Shizuoka, che era stata incendiata.

Kauno Grudai inaugura stabilimento da 32 mln in Lituania

Kauno Grudai inaugura stabilimento da 32 mln in LituaniaRoma, 27 nov. (askanews) – Kauno Grudai, una delle più grandi aziende di produzione alimentare della Lituania e focalizzata nella produzione di cibo istantaneo, ha inaugurato il suo nuovo stabilimento da 32 milioni di euro ad Alytus. Lo stabilimento è destinato a creare 250-300 nuovi posti di lavoro su circa 7.400 metri quadrati di spazio produttivo. E’ il secondo stabilimento di cibo istantaneo dell’azienda nella città e la sua terza filiale di produzione locale.


Una offerta che risponte alla domanda di cibo istantaneo in aumento in tutta Europa: si prevede infatti che il mercato globale del cibo istantaneo raggiungerà circa 200 miliardi di dollari entro il 2032. Mentre i consumatori europei abbracciano prodotti come noodles istantanei e porridge, Kauno Grudai attualmente esporta il 96% della sua produzione e rifornisce i principali rivenditori in 30 paesi europei, tra cui Spagna, Germania e Regno Unito. Il nuovo stabilimento amplierà significativamente le capacità produttive, aggiungendo 240 milioni di unità di cibo istantaneo all’anno. Ciò include 120 milioni di tazze di noodle e snack pot e 120 milioni di confezioni di noodle, aumentando la capacità produttiva totale dell’azienda a 500 milioni di porzioni all’anno, quasi un quinto del mercato europeo.


Il fatturato annuo del gruppo supera 1,5 miliardi di euro, con esportazioni che raggiungono l’Europa occidentale, la Scandinavia e gli Stati Uniti. Il tutto con una attenzione agli obiettivi di sostenibilità: l’azienda usa solo olio di palma sostenibile certificato RSPO e si è impegnata a sostituire il 45% dell’olio di palma utilizzato con olio di girasole entro la fine del 2025. Questo cambiamento fa parte della più ampia strategia ambientale che include iniziative volte a ridurre le emissioni di carbonio e a minimizzare gli sprechi. La struttura funzionerà con energia verde, utilizzerà imballaggi riciclabili e ridurrà al minimo gli sprechi. In futuro, l’azienda continuerà a dare priorità alla crescita delle esportazioni, in particolare verso l’Europa occidentale, i paesi scandinavi e gli Stati Uniti.