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Autore: Redazione StudioNews

Bonomi: nessun veto sul salario minimo, l’industria sia il riferimento

Bonomi: nessun veto sul salario minimo, l’industria sia il riferimentoMilano, 3 lug. (askanews) – Da parte di Confindustria “non c’è un veto” sul salario minimo: “E’ una grande sfida per noi, per il governo e per i sindacati. L’industria paga correttamente e chiediamo che venga presa come riferimento”. Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea annuale di Assolombarda.

“Farei una domanda al sindacato: ma un metalmeeccanico se lavora nella piccola impresa o nell’industria deve avere stesso stipendio? Per me sì, ma perchè – ha detto – abbiamo 44 contratti collettivi nazionali, molti siglati dalle stesse sigle sindacali che fanno dumping sullo stipendio?”. Per Bonomi serve parlare “nel merito, non di chi sono quelli che non pagano il salario minimo. Continuo a leggere che l’industria paga poco: no, industria – ha concluso – paga il giusto”.

De Luca: terzo mandato? Schlein cacicca ante litteram

De Luca: terzo mandato? Schlein cacicca ante litteramNapoli , 3 lug. (askanews) – “Terzo mandato? Questo problema viene sollevato da gente che ha tre, quattro, cinque, sette mandati. L’onorevole Schlein ha 3 mandati, se li è già concessi”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, parlando a margine della presentazione della mostra “Hostia. Pier Paolo Pasolini”. “Schlein si è già concessa tre mandati: Parlamento europeo, Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Parlamento italiano. Direbbe qualcuno che è una cacicca ante litteram”, conclude De Luca.

Vietnam vieta il film di Barbie per una mappa

Vietnam vieta il film di Barbie per una mappaRoma, 3 lug. (askanews) – Il Vietnam ha censurato il film di Barbie perché all’interno c’è una mappa che indica l’area contesa del Mar cinese meridionale i maniera che dà l’idea di essere parte della Cina. Lo riferisce la BBC.

Il film dovrebbe uscire il 21 luglio ma sono già stati rilasciate immagini sui social. Un alto ufficiale vietnamita – ha scritto la BBC – ha sostenuto che a un certo punto viene mostrata una mappa del Mar cinese meridionale secondo la versione cinese, che indica le rivendicazioni territoriali di Pechino.

Consorzi siciliani al lavoro per nuovo Piano vitivinicolo regionale

Consorzi siciliani al lavoro per nuovo Piano vitivinicolo regionaleMilano, 3 lug. (askanews) – Il Consorzio di tutela vini Doc Sicilia partecipa, insieme con tutti i Consorzi di tutela dell’isola e le altre organizzazioni del settore, al gruppo di lavoro per la creazione del nuovo Piano vitivinicolo siciliano. Coordinati dall’assessorato dell’Agricoltura della Regione siciliana guidato dall’assessore Luca Sammartino, e dall’Istituto regionale vino e olio di Sicilia, gli Enti sono chiamati a definire le direttrici che guideranno lo sviluppo del settore vitivinicolo regionale, a partire “dall’accrescimento del posizionamento, l’ingresso in nuovi mercati e il rafforzamento di un modello che sappia coniugare i tratti tipici e distintivi dei vitigni della Sicilia e dei suoi territori”.

“Siamo onorati e felici di prendere parte a questo progetto, tanto ambizioso quanto virtuoso, per la creazione di un modello che faccia da bussola allo sviluppo sostenibile del settore, operando in modo tangibile sulla valorizzazione dell’identità dei vini siciliani e del territorio in cui nascono” ha dichiarato il presidente del Consorzio vini Doc sicilia, Antonio Rallo, aggiungendo che “il mondo del vino siciliano ha tutti gli strumenti per diventare sempre più di successo, anche a livello internazionale”. Il Consorzio ha inoltre spiegato che lavorerà al piano “con l’obiettivo di esaltare sempre di più la produzione siciliana, composta da vitigni autoctoni sempre più centrali e di rilievo come Nero D’Avola e Grillo: uve che danno vita a vini di altissima qualità e che, grazie anche al nuovo Piano vitivinicolo, potranno penetrare sempre di più nel mercato”.

Meloni: non smantelliamo le nostre imprese per inseguire la transizione ecologica

Meloni: non smantelliamo le nostre imprese per inseguire la transizione ecologicaMilano, 3 lug. (askanews) – “La transizione ecologica è indispensabile ma va fatta con criterio: non possiamo smantellare la nostra economia per inseguire la transizione ecologica”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Assemblea Generale di Assolombarda.

“La sostenibilità ambientale deve camminare di pari passo con la sosteniblità sociale ed ecoomica. Difendiamo la natura ma con l’uomo dentro: è questa la nostra sfida che ci caratterizza con un approccio pragmatico rispetto a un ambientalismo ideologico e un po miope su alcuni dossier”. “Possiamo e dobbiamo lavorare insieme. Non sempre saremo d’accordo su tutto, ma questa nazione si può salvare, può ancora stupire e dimostrare al mondo quanto vale” ha detto Meloni. Rivolgendosi agli imprenditori, Meloni ha detto: “Siamo sempre la nave più bella del mondo; può avere qualche danno ma il nostro scafo è solido e sicuro, l’equipaggio ha cuore e cervello. Se riusciamo a dare indicazioni chiare e remare nella stessa direzione non dobbiamo temere nessuna onda, indipendentemente da quanto alta possa essere”, ha concluso Meloni. Poco prima aveva detto “mi dispiace che anche il Pnrr sia diventato terreno di scontro. Penso che su una partita del genere dobbiamo comportarci come un solo uomo, maggioranza e opposizione, sindacati, aziende, magistrati, cittadini. Non è in gioco un governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità internazionale. C’è chi fa polemica e chi tifa perchè si fallisca. Ma vi assicuro che quei soldi li metteremo a terra, costi quel che costi”. Meloni ha ricordato che il piano “non lo ha scritto o negoziato questo governo, ma lavoriamo senza sosta per mettere a terra tutte le risorse. È un piano che ha bisogno di correttivi ma ha bisogno di grande impegno da parte di tutti gli attori per rispettare i tempi previsti. Modificheremo le parti da cambiare, faremo le norme necessarie, contratteremo con la commissione, superermo le lungaggini degli enti locali. Faremo quello che va fatto e metteremo tutti ai remi e se qualcuno vorrà restare a guardare, alla fine avrà imparato una lezione”, ha detto Meloni.

Pnrr, Meloni: tutti si mettano ai remi, in gioco Italia

Pnrr, Meloni: tutti si mettano ai remi, in gioco ItaliaMilano, 3 lug. (askanews) – “Mi dispiace che anche il Pnrr sia diventato terreno di scontro. Penso che su una partita del genere dobbiamo comportarci come un solo uomo, maggioranza e opposizione, sindacati, aziende, magistrati, cittadini. Non è in gioco un governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità internazionale. C’è chi fa polemica e chi tifa perchè si fallisca. Ma vi assicuro che quei soldi li metteremo a terra, costi quel che costi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea generale di Assolombarda.

Meloni ha ricordato che il piano “non lo ha scritto o negoziato questo governo, ma lavoriamo senza sosta per mettere a terra tutte le risorse. È un piano che ha bisogno di correttivi ma ha bisogno di grande impegno da parte di tutti gli attori per rispettare i tempi previsti. Modificheremo le parti da cambiare, faremo le norme necessarie, contratteremo con la commissione, superermo le lungaggini degli enti locali. Faremo quello che va fatto e metteremo tutti ai remi e se qualcuno vorrà restare a guardare, alla fine avrà imparato una lezione”, ha detto Meloni.

Meloni: i dati della crescita dimostrano che l’Italia si mostra più affidabile del resto dell’Eurozona

Meloni: i dati della crescita dimostrano che l’Italia si mostra più affidabile del resto dell’EurozonaMilano, 3 lug. (askanews) – I dati della crescita italiana “dimostrano un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’Eurozona”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assmblea generale di Assolombarda.

“Ho scelto di essere qui perchè è doveroso sottolineare l’importanza dall’industria manifatturiera italiana a livello europeo e mondiale. Se i numeri del settore sono incontrovertibili, quelli dei territori rappresentati da Assolombarda sono sorprendenti. E nonostante questi numeri assistiamo a una tendenza inspiegabile a sminuire il portato dell’industria italiana. Mentre si elevano a punto di riferimento realtà esterne ai nostri cofini nazionali dai quali non avete nulla da imparare, semmai qualcosa la avete da insegnare”, ha detto Meloni. “Non posso non considerare la capacità di ripresa del post pandemia rispetto ad altre economica che vengono considerate più performanti: una crescita oltre le aspettavive, con una previsione per il 2023 in rialzo a 1,2%, superiore alla media Ue e superiore” alle altre economie paragonabili, come la Francia.

Sulla Marmolada abbracci di commozione fra i parenti delle vittime della tragedia dello scorso anno

Sulla Marmolada abbracci di commozione fra i parenti delle vittime della tragedia dello scorso annoPasso Fedaia (Trento), 3 lug. (askanews) – Ai 2000 metri di passo Fedaia, ai piedi del ghiacciaio, è iniziata la commemorazione degli 11 morti della tragedia di un anno fa. Don Albino Dell’Eva, don Mario Bravin, don Franco Torresani (che ieri ha celebrato la messa in memoria sulla vetta del ghiacciaio) stanno concelebrando una messa alla presenza dei famigliari delle vittime, delle autorità (il presidente della provincia, Maurizio Fugatti, l’assessore regionale veneto Francesco Corazzari, numerosi sindaci) e una numerosa rappresentanza dei 200 soccorritori di un anno fa. Momenti intensi di commozione tra i parenti che si scambiano affettuosi abbracci e non rilasciano dichiarazioni. La celebrazione avviene su un pianoro nei pressi del Rifugio Cima Undici.

“Ci stringiamo con affetto intorno alle famiglie” commenta il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. “Quest’anno, quasi per una beffa, c’è più neve sulla Marmolada, ma il ghiacciaio si sta inesorabilmente sciogliendo. Per questo lo monitoriamo costantemente attraverso la Provincia”. Il sindaco conferma che “comunque la Marmolada resterà aperta, se le condizioni lo permetteranno”. “La presenza della regione Veneto è di vicinanza alle famiglie, di riconoscenza ai volontari, ma anche – afferma l’assessore Corazzari – di impegno per la salvaguardia, il rispetto di un ambiente così delicato. Vogliamo, infatti, che la montagna resti… una montagna da vivere”.

L’Ucraina dice di aver liberato in una settimana 37 chilometri quadrati di territorio

L’Ucraina dice di aver liberato in una settimana 37 chilometri quadrati di territorioRoma, 3 lug. (askanews) – L’Ucraina continua il suo sforzo per riconquistare i territori occupati dalla Russia, nonostante i progressi russi in alcune aree orientali del Paese. Secondo quanto comunicato dal viceministro della Difesa Ganna Maliar, l’esercito ucraino avrebbe riconquistato 37 chilometri quadrati di territorio in una settimana, nell’est e nel sud del Paese, nell’ambito della controffensiva che sta conducendo in queste aree.

Nel Sud “i territori liberati sono aumentati di 28,4 chilometri quadrati”, portando a 158 km2 la superficie totale recuperata in quest’area dal lancio della controffensiva all’inizio di giugno, ha affermato Ganna Maliar. A est, i successi di Kiev hanno raggiunto solo 9 km2, ha detto il viceministro.

Cina-Giappone-Sudcorea riprendono a parlare

Cina-Giappone-Sudcorea riprendono a parlareRoma, 3 lug. (askanews) – Cina-Giappone-Corea del Sud tengono oggi un incontro a Qingdao in un tentativo di riavviare le loro relazioni in un momento di crescente tensione in Asia orientale. Lo ha spiegato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi oggi in una conferenza stampa.

Il capo dell’ufficio esteri del Pcc, membro del Politburo. Ha spiegato che il titolo del forum in cui i tre paesi si incontreranno è “Prendi la giusta direzione, per una congiunta rivitalizzazione dell’Asia”. Per Wang è “un chiaro segnale affinché Cina, Giappone e Corea del Sud possano collaborare per ricominciare” a operare per uno sviluppo pacifico della regione.

Wang Yi ha ricordato che Cina, Giappone e Corea del Sud hanno rilasciato la prima dichiarazione congiunta 20 anni fa. In questo documento hanno sottolineato che la cooperazione trilaterale mira a promuovere lo sviluppo, rafforzare la pace nell’Asia orientale e sostenere la prosperità nella regione e nel mondo. “Negli ultimi anni la situazione ha dovuto affrontare delle criticità. Perseguendo interessi egoistici, alcuni dei principali paesi esterni alla regione promuovono deliberatamente differenze ideologiche, intrecciano vari circoli esclusivi e cercano di sostituire la cooperazione con lo scontro e l’unità con la divisione”, ha detto ancorta l’alto diplomatico cinese, facendo un riferimento implicito agli Stati uniti. “L’Asia – ha continuato – è la nostra casa comune e i tre paesi sono vicini stretti che non possono essere separati”.