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Autore: Redazione StudioNews

Vino, Qualivita: Canelli Dop porta l’Italia del vino a 527 IG

Vino, Qualivita: Canelli Dop porta l’Italia del vino a 527 IGMilano, 30 giu. (askanews) – “Con la registrazione della nuova Dop Canelli il Piemonte arriva ad avere 60 Denominazioni vitivinicole e l’Italia raggiunge invece quota 527 IG Vino (409 Dop e 118 Igp), alle quali si aggiungono 322 prodotti agroalimentari, per un totale di 849 Denominazioni Dop, Igp e Stg, e considerando le 35 IG delle Bevande Spiritose si raggiunge un totale di 884 Indicazioni Geografiche, primo Paese europeo.

“Il riconoscimento della Dop Canelli rappresenta un passo in avanti per il sistema vitivinicolo italiano nel legame fra i valori qualitativi di un prodotto a quelli del territorio” ha dichiarato il Dg di Fondazione Qualivita, Mauro Rosati, aggiungendo che “esalta anche la capacità dei Consorzi di tutela come strumenti di gestione delle filiere e della capacità amministrativa del ministero che ha saputo gestire questo importante dossier nazionale”. “Oltre a dare più valore al vino – ha concluso Rosati – questa nuova denominazione potrà generare un forte indotto sul territorio esaltando anche gli aspetti legati all’enoturismo ormai fonte di reddito indispensabile per le piccole e medie imprese”. “Si chiude un percorso durato 24 anni e che ha visto i produttori compatti verso questo obiettivo” ha commentato Flavio Scagliola, vicepresidente del Consorzio dell’Asti Dop e sostenitore dell’iter attraverso l’Associazione dei produttori di Moscato di Canelli, sottolineando che “con questo riconoscimento esaltiamo ancora di più il valore qualitativo di questo vino che negli anni è sempre più apprezzato soprattutto nei mercati orientali dove trova ottimo abbinamento con la tradizione culinaria e permetterà quindi di fare da apripista al vino piemontese in generale”.

Il Canelli DOP deriva da uve da vigneti composti esclusivamente dal vitigno Moscato bianco e dovranno provenire da 17 comuni attorno alla sottozona Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato. La media rivendicata negli ultimi anni è di circa 100 ettari, per una produzione di quasi un milione di bottiglie, ma l’area offre un potenziale molto più alto. In particolare, l’elaborazione di un vino aromatico, dolce, con una leggera sovrapressione e una bassa gradazione saranno i tratti distintivi del Canelli DOP nella tipologia Riserva, che sarà immessa sul mercato non prima di 30 mesi di invecchiamento e affinamento. La coltivazione della vite, e del Moscato in particolare, è la coltura predominante nell’area di Canelli fin dal 1300. Poi lo sviluppo, soprattutto nei primi anni del ‘900 con Federico Martinotti che perfezionò il procedimento di preparazione del vino destinato alla fermentazione. I Comuni interessati dalla DOP sono quelli di Calamandrana, Calosso, Canelli, Cassinasco, Coazzolo, Bubbio, Castagnole Lanze, Costigliole d’Asti, Loazzolo, Moasca, San Marzano Oliveto in provincia di Asti, e dei comuni di Castiglione Tinella, S. Stefano Belbo, Cossano Belbo, Neive, Neviglie, Mango in provincia di Cuneo.

Vino, Canelli è Docg: regolamento Commissione Ue la mette tra le Dop

Vino, Canelli è Docg: regolamento Commissione Ue la mette tra le DopMilano, 30 giu. (askanews) – È stato pubblicato oggi nella Gazzetta dell’Unione europea il regolamento della Commissione europea (2023/1327) che riconosce tra le Denominazioni di origine protetta “Canelli”, culla del Moscato d’Asti che si laurea quindi ufficialmente Docg. Il riconoscimento interessa le uve da vigneti composti esclusivamente dal vitigno Moscato bianco provenienti da 17 comuni attorno alla sottozona Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato.

Area dal potenziale ancora inespresso, la riconosciuta Docg conta oggi su una produzione di quasi un milione di bottiglie. Proprio a Canelli è nato nel 1865 con Carlo Gancia lo spumante Metodo classico, antesignano dell’Asti spumante legato al 100% con le uve di Moscato. Aromatico, dolce, con una leggera sovrapressione e una bassa gradazione, il Canelli Docg sarà immesso sul mercato nella tipologia Riserva non prima di 30 mesi di invecchiamento e affinamento. “È un riconoscimento particolarmente significativo per Canelli, uno dei luoghi bandiera della viticoltura di qualità piemontese e in particolare del Moscato d’Asti Docg” ha detto il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Flavio Giacomo Scagliola, ricordando che “si tratta di un tassello fondamentale per la crescita socio-economica di un territorio sempre più vocato all’enoturismo: ora l’iter prevede l’assegnazione dell’organismo di tutela, che vedrà quindi a breve il Consorzio dell’Asti tutelare, oltre l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, anche il Canelli”.

Serie A, le date: via il 20 agosto, niente pausa a Natale

Serie A, le date: via il 20 agosto, niente pausa a NataleRoma, 30 giu. (askanews) – La Lega Serie A ha ufficializzato la data per il sorteggio del calendario del campionato 2023-24, che sarà presentato il 5 luglio alle ore 12. La nuova stagione prenderà il via nel weekend del 20 agosto e finirà il 26 maggio 2024. Saranno solo quattro le soste per la Nazionale: 10 settembre 2023, 15 ottobre 2023, 19 novembre 2023 e 24 marzo 2024. La Serie A non si fermerà durante le vacanze di Natale. Non verrà ripetuto l’esperimento del Boxing Day (26 dicembre), ma le squadre torneranno in campo il 30 dicembre 2023 e di nuovo il 6 gennaio 2024. Questo turno di campionato si giocherà senza le 4 squadre impegnate nel mini-torneo che assegnerà la Supercoppa Italiana (Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina). Ufficializzate anche le date della Coppa Italia: si parte il 6 agosto con il turno preliminare per finire con la finale di Roma il 15 maggio 2024.

Vino, Valpolicella debutta in Laguna con evento “Venezia Superiore”

Vino, Valpolicella debutta in Laguna con evento “Venezia Superiore”Milano, 30 giu. (askanews) – Il Consorzio vini Valpolicella sbarca in Laguna e per il suo debutto estivo tra calli e canali punta su “Venezia Superiore”, il nuovo evento di promozione dedicato al rosso di territorio, il Valpolicella Doc Superiore, in calendario il 5 e 6 luglio prossimo.

“Il Valpolicella Doc Superiore è protagonista di una new wave produttiva e commerciale” commenta il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini, aggiungendo che “una visione strategica e condivisa che punta a incrociare le tendenze dei consumatori nazionali e internazionali sempre più inclini a premiare la qualità in abbinata alla versatilità. Per questo – ha concluso Marchesini – i produttori della Denominazione sono sempre più orientati a scommettere sul Valpolicella Superiore modernizzandone anche i canoni di presentazione”. Due i programmi in palinsesto per scoprire l’evoluzione di questo vino da uve fresche sempre più vocato alla contemporaneità, alle tendenze e alla destagionalizzazione delle occasioni consumo. Il primo riservato a una selezione di giornalisti nazionali del settore che, nel corso della due giorni, testeranno le potenzialità del Valpolicella Doc Superiore sia in una masterclass all’Hilton Molino Stucky Venice alla Giudecca, che in accostamento ai piatti della Locanda Cipriani e dell’Hostaria in Certosa by Alajmo. Per i winelover, invece, l’appuntamento è per giovedì 6 luglio alla Loggia maggiore della Pescheria di Rialto dove andrà in scena un “walk around tasting” con 50 referenze, tra Valpolicella Doc e Valpolicella Superiore, di 38 aziende che firmano un excursus degustativo dal 2013 al 2022.

Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella riunisce oltre 2.400 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori (oltre l’80% di rappresentatività) su un territorio di produzione che si estende in 19 Comuni della provincia di Verona, dalla Valpolicella fino alla città scaligera che detiene il primato del vigneto urbano più grande dello Stivale: 8.600 ettari di vigneto e un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà riferiti alle performance dell’Amarone.

Sanità, V. De Luca: 22 milioni di euro per abbattere liste d’attesa

Sanità, V. De Luca: 22 milioni di euro per abbattere liste d’attesaNapoli, 30 giu. (askanews) – “Abbiamo deciso di stanziare 22 milioni di euro di fondi del bilancio regionale di residui per l’abbattimento delle liste d’attesa”. Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso della diretta Facebook del venerdì.

“Sono ulteriori 22 milioni di euro che servono per dare incentivi alle Asl, per mettere in campo progetti specifici per l’abbattimento delle liste di attesa e servono anche per integrare i tetti di spesa cioè le risorse per sovvenzionare le strutture private convenzionate”, ha aggiunto il governatore campano.

Sanità, De Luca: da anni al governo analfabeti di andata e ritorno

Sanità, De Luca: da anni al governo analfabeti di andata e ritornoNapoli, 30 giu. (askanews) – “Abbiamo avuto nei giorni scorsi incontri con il ministro della Salute sulle emergenze che oggi stanno esplodendo in tutta Italia, come la mancanza del personale medico. E’ un dato drammatico. E’ un problema che viene da lontano, che non riguarda questo governo”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì.

“Non si è stati capaci di fare delle addizioni. Non ci voleva molto a capire che, se in un anno se ne vanno in pensione mille medici, devi cercare un sistema di formazione di mille nuovi medici. Era un’operazione matematica semplice, ma quelli che – ha attaccato il governatore – ci hanno governato negli ultimi 10-15 anni, non erano in grado di fare quest’operazione. Notoriamente, noi abbiamo avuto al governo del Paese, per il 90% analfabeti di ritorno e per l’altro 10% analfabeti di andata e ritorno. Dati i risultati, per l’amor di Dio”. In merito, poi, all’incontro con il ministro Schillaci, De Luca ha concluso: “Ci ha detto che intende incrementare le iscrizioni alla facoltà di Medicina di un 20-30% l’anno. Vediamo. E’ qualcosa di significativo ma non basta. Bisognerà prendere decisioni per oggi, i nuovi medici li avremo tra sei anni. Da questo punto di vista non c’è nulla di chiaro e di preciso, dunque, dobbiamo lavorare con le forze che abbiamo”.

Giustizia, intesa Zaia-Nordio per graduatorie concorsuali condivise

Giustizia, intesa Zaia-Nordio per graduatorie concorsuali condiviseVenezia, 30 giu. (askanews) – Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, questa mattina a Venezia ha sottoscritto insieme al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, un importante protocollo d’intesa per rendere più efficiente la macchina della pubblica amministrazione della giustizia, intervenendo sul tema della carenza di personale.

“Questo protocollo, primo in Italia nel suo genere per cui ringrazio il ministro Nordio, è un modello – ha spiegato il presidente Zaia -. È un accordo che parte dal presupposto che un territorio come il Veneto ha bisogno tribunali e sedi giudiziarie efficienti e per avere la garanzia che questo avvenga sottoscriviamo un accordo quadro che darà il via a una serie di convenzioni per condividere graduatorie e concorsi fra Regione e tribunali veneti. Non resterà una dichiarazione di intenti ma, un attimo dopo averlo siglato, sarà attivato il primo provvedimento. Inizieremo cedendo alla Giustizia una lista già formata di 105 candidati a ruoli amministrativi, dalla quale, da subito, il Ministero potrà attingere. Seguiranno ulteriori graduatorie per altri 300 amministrativi. Entro i primi di settembre i tribunali del Veneto avranno, quindi, 100 operatori in più”. Qualora il candidato contattato non accetti la proposta del Ministero, resta collocato nella graduatoria regionale e non viene depennato, ma non ha certezza circa la possibile chiamata. La prima graduatoria citata ha validità biennale e scade il 13 giugno 2024.

“Il futuro vedrà in Veneto molte graduatorie condivise con il Ministero della Giustizia – ha sottolineato ancora Zaia -. Possiamo ben dire che queste sono prove tecniche di efficienza veneta”. “Questo è un modello che intendiamo riprendere ed estendere a livello nazionale – ha dichiarato il ministro Nordio -. Per questo protocollo ringrazio la Regione Veneto e lo staff ministeriale che hanno lavorato a questo risultato. Abbiamo l’obiettivo di rendere la giustizia efficiente attraverso una modernizzazione e una accelerazione dei processi. Di fronte alla carenza di organico abbiamo procedure ottocentesche che cerchiamo di scalfire, ma sappiamo che nulla si può sostituire alle intelligenze umane, per questo è necessario partire dalle risorse di personale. Il protocollo di oggi rappresenta un risultato davvero straordinario nel segno dell’efficienza della macchina della giustizia”, ha terminato il guardasigilli.

Ucraina, V. De Luca: confusione in Russia, ottusità in Occidente

Ucraina, V. De Luca: confusione in Russia, ottusità in OccidenteNapoli, 30 giu. (askanews) – “Oggi in Russia non si capisce assolutamente nulla. Credo che non ci sia nessuno al mondo che abbia capito che diavolo sia successo in Russia. Non vale la pena neanche sforzarsi di capire. Quello che rimane assolutamente chiaro è che continua il bagno di sangue della guerra in Ucraina e che continua anche la posizione di totale ottusità da parte di quelli che continuano ad armare l’Ucraina, come è giusto fare, ma senza mai dire che cosa viene dopo l’invio di armi”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì.

“E’ arrivato il momento di imporre a tutti il cessate il fuoco cioè la creazione di un attimo di respiro per cercare di capire se sia possibile mettere in piedi un’iniziativa di dialogo. Questo – ha aggiunto il governatore – non sfiora la mente di nessuno in Occidente e, dunque, grande la confusione sotto il cielo di San Pietroburgo e di Mosca, grande l’ottusità in Occidente non si capisce qual è l’obiettivo e soprattutto grande, immensa la tragedia del popolo ucraino, il bagno di sangue continua”, ha concluso De Luca.

V. De Luca: Meloni con questi avversari resterà a vita

V. De Luca: Meloni con questi avversari resterà a vitaNapoli, 30 giu. (askanews) – “L’onorevole Meloni è una donna fortunata perché, avendo di fronte a sé quegli avversari politici, ha praticamente un’assicurazione a vita”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì.

“Abbiamo assistito al dibattito sul Mes e l’onorevole Meloni, come spesso le capita, è uscita al naturale, ha perso un po’ le staffe, ha fatto polemiche – ha proseguito – La furbata del nostro presidente del Consiglio è questa: ‘noi non approviamo il Mes, unico Paese in Europa, perché in questo modo possiamo tenere per la gola tutti quanti quando si apre la trattativa sul patto di stabilità, le cose che riguardano i migranti e così via’. Siccome alla fine dell’anno il Mes lo approveranno comunque, la sensazione è che, anziché tenere per la gola tutti gli altri Paesi d’Europa, ci stiamo facendo tutti nemici. Davvero si pensa che noi teniamo per la gola la Germania, la Francia, la Bce, facendoli artigliare dal ministro Pochetto Fratin?”, ha concluso De Luca.

Vertice Ue, Polonia e Ungheria non si smuovono: sull’immigrazione (solo) le conclusioni del presidente Michel

Vertice Ue, Polonia e Ungheria non si smuovono: sull’immigrazione (solo) le conclusioni del presidente MichelBruxelles, 30 giu. (askanews) – Come era da attendersi, il Consiglio europeo di Bruxelles è terminato senza poter approvare il paragrafo delle conclusioni “consensuali” del vertice sull’immigrazione, a causa dell’opposizione di Ungheria e Polonia. Sull’immigrazione saranno pubblicate, invece, delle conclusioni del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

La Polonia pretendeva, in particolare, che le conclusioni rimettessero in discussione l’accordo raggiunto nel Consiglio dei ministri degli Interni dell’Ue, l’8 giugno a Lussemburgo, sul Patto per l’Immigrazione e l’Asilo, che prevede, tra l’altro, che gli Stati membri debbano scegliere tra i ricollocamenti sul proprio territorio di una parte dei migranti dai paesi di primo ingresso e, se rifiutano questa soluzione, un contributo finanziario di 20.000 euro per migrante non ricollocato. “Non sono mai delusa da chi difende i propri interessi nazionali”, ha detto la premier Giorgia Meloni, che aveva tentato una mediazione, al termine del Consiglio europeo, parlando della posizione di Polonia e Ungheria sull’immigrazione.