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Autore: Redazione StudioNews

Automotive, Urso: nella Ue “è collasso, un bollettino di guerra”

Automotive, Urso: nella Ue “è collasso, un bollettino di guerra”Roma, 26 nov. (askanews) – Sull’automotive in Europa la situazione “è drammatica, siamo al collasso”, ci si trova di fronte un vero e proprio “bollettino di guerra”, con chiusure di impianti, perfino sulla fabbricazione di batterie. Ed è quindi cruciale rimettere mano alle politiche industriali europee sul settore, per questo il governo italiano lancia un appello agli altri Paesi europei affinché il 28, al consiglio competitività, convergano in questa direzione. Lo ha spiegato il ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione oggi a palazzo Piacentini con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto metalmeccanico.


“Prendiamo atto che la crisi dell’auto in Europa è talmente evidente che siamo ormai al collasso. Non soltanto sono sospesi gli investimenti programmati, come quelli a Termoli o in Germania, ma addirittura chiudono le fabbriche delle batterie elettriche erano state già realizzate. In questo momento la situazione è davvero drammatica, perché le principali case automobilistiche europee hanno già annunciato la chiusura di interi stabilimenti, non solo in Germania, ma anche in altri paesi europei. E anche altre case automobilistiche . Ha proseguito – per esempio americane, che producono in Europa, hanno annunciato drastici ridimensionamenti dei loro impianti industriali”. “Insomma, in questo momento abbiamo davanti un bollettino di guerra: la chiusura di interi stabilimenti di auto in Europa e la rinuncia ai progetti di realizzare le batterie elettriche nel nostro continente. Dobbiamo intervenire subito – ha detto Urso – cambiando la politica industriale, affinché sia sostenibile per le imprese, per il lavoro europeo, rispetto alla concorrenza a volte addirittura sleale di altri continenti, di altri attori”.


Urso, in vista del Consiglio competitività, ha illustrato ai sindacati del settore la posizione italiana sulla revisione dei regolamenti nel settore dell’auto e della siderurgia. “Abbiamo avuto un confronto molto positivo. Costruttivo – ha detto – perché andiamo tutti nella stessa direzione quella di cambiare la politica industriale dell’Europa, a cominciare dal settore dell’automotive, per renderla sostenibile e per raggiungere insieme davvero l’obiettivo della piena decarbonizzazione nel 2035”.


“Per questo è assolutamente necessario rivedere, come chiediamo in Europa, modalità e tempistiche, anche attraverso una piena adesione alla neutralità tecnologica”. Su queste richieste per l’Italia Urso ha da tempo presentato un documento (non paper) che mira a anticipare i tempi della revisione delle regole comuni sull’auto e su cui si è assistito a un crescente interesse da parte di altri paesi Ue. “Il 28, tra poche ore, ci aspettiamo che gli altri paesi europei convergano in questa direzione – è l’appello di Urso – perché penso che ci sia ormai la consapevolezza in Europa che occorre intervenire subito per cambiare le regole e raggiungere la piena sostenibilità, la competitività dell’industria europea dell’auto, che oggi è seriamente compromessa”.

Data e AI Democratization: verso futuro tecnologico etico e inclusivo

Data e AI Democratization: verso futuro tecnologico etico e inclusivoRoma, 26 nov. (askanews) – L’Associazione Italiana Data & Analytics (AIDA), operante come DAMA Italy, presenta, venerdì 29 novembre, la Convention Annuale 2024 dal titolo Data & AI Democratization: Una questione etica, sociale e tecnologica.


L’evento, che si terrà a Roma, presso Villa Blanc – Luiss Business School, si propone di approfondire il dibattito sulle opportunità e i rischi derivanti dall’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e della Generative AI (GenAI) nella società e nell’economia italiana e mondiale. L’incontro esplorerà la democratizzazione dei dati e dell’AI non solo come innovazioni tecnologiche, ma come sfide etiche e sociali. La disponibilità sempre maggiore di dati e strumenti di intelligenza artificiale se produce innegabilmente nuove opportunità, allo stesso tempo solleva interrogativi cruciali in termini di accessibilità e comprensione da parte degli utenti.


La Convention si concentrerà sull’importanza di un solido sistema di governance che assicuri l’uso etico e consapevole dell’AI, affrontando questioni legate all’ownership dei dati, all’individuazione di limiti etici e alla gestione della privacy e infine alla creazione di metadati utili a favorire un impiego responsabile di queste tecnologie. “L’obiettivo della Convention di quest’anno è promuovere una comprensione più profonda dei temi legati alla democratizzazione dei dati e dell’AI, evidenziando come essi possano incidere sulla vita di tutti noi. Solo attraverso una riflessione condivisa e consapevole possiamo costruire un futuro tecnologico che sia equo, sicuro e sostenibile”, ha dichiarato Nino Letteriello, Presidente di DAMA Italy.


Il programma prevede interventi di esperti del settore provenienti dal mondo dell’Università, dei servizi e dell’industria per delineare lo stato dell’arte e le prospettive evolutive nella gestione dei dati e delle soluzioni di AI. Tra i temi che saranno trattati: AI, etica e Democrazia, un’indagine sui problemi etici collegati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e, in particolare, dell’impatto che questa ha sui processi democratici; Impatto dell’AI sul mondo del lavoro e competenze aziendali (reskilling): l’introduzione dell’AI nei contesti aziendali e l’acquisizione di nuove competenze; AI & Gender equality: una riflessione su come l’AI può contribuire a ridurre o, viceversa, ad accentuare le disuguaglianze di genere; AI ACT: la regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale.


Particolare attenzione sarà dedicata alle tecnologie che facilitano la condivisione e l’utilizzo dei dati e delle applicazioni AI, come i Data Spaces, le piattaforme di Data Marketplace e altre soluzioni avanzate. Oltre all’intervento dei Keynote Speaker sono previste anche due tavole rotonde su temi chiave: Come cambia il Digital Divide con l’AI e AI & Data Trend. Inoltre, verrà premiata la migliore tesi incentrata sul data management, selezionata dal Comitato Scientifico, per il concorso DAMA Italy Awards 2024. Tra le iniziative aggiuntive dell’evento ci sarà la possibilità per i partecipanti di sostenere l’esame di certificazione CDMP – Certified Data Management Professional con la formula Pay If You Pass.

Sciopero dei trasporti, Salvini firma la precettazione. I sindacati: la impugneremo

Sciopero dei trasporti, Salvini firma la precettazione. I sindacati: la impugneremoRoma, 26 nov. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha firmato l’ordinanza di precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel settore dei trasporti proclamato da Cgil e Uil. E’ questo l’esito dell’incontro avvenuto al Mit.


“Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos – ha spiegato Salvini – ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia”. “Quindi, diritto allo sciopero sì – ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”. I sindacati hanno annunciato di voler impugnare l’ordinanza. “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”, ha detto il segretario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli. “Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione”.


“Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convocati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro – ha concluso – ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”.

M.O., G7 rispetterà obblighi su Cpi: ma “molti dubbi giuridici”

M.O., G7 rispetterà obblighi su Cpi: ma “molti dubbi giuridici”Fiuggi, 26 nov. (askanews) – Due giorni di negoziato e un accordo al ribasso. Sui mandati d’arresto spiccati dalla Corte penale internazionale a carico di Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, i paesi membri del G7 trovano un’intesa di massima, pur partendo da posizioni differenti. La materia è spinosa e vanno studiate le carte. Non tutto, al momento, sembra chiaro: ci sono “molti dubbi giuridici” e l’applicazione delle decisioni della Corte resta per ora “molto teorica”, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Così, il testo adottato alla fine della ministeriale di Fiuggi, l’ultima sotto presidenza italiana, è la sintesi di una scelta, politica oltre che giuridica, che certifica un minimo denominatore comune e lascia a briglie sciolte gli Stati uniti, che non riconoscono l’autorità della Cpi e si sono smarcati da tempo. “Nell’esercizio del suo diritto alla difesa, Israele deve rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in tutte le circostanze, incluso il diritto internazionale umanitario. Ribadiamo il nostro impegno nei confronti del diritto internazionale umanitario e rispetteremo i nostri obblighi”, si legge nella dichiarazione conclusiva.


Il caso che vede coinvolto il primo ministro israeliano ha tenuto banco al vertice che Antonio Tajani ha fortemente voluto ad Anagni e Fiuggi, in chiusura dell’anno di presidenza italiana del G7. La discussione sui mandati del Cpi è stata descritta come approfondita e interessante fin da ieri, quando sono stati coinvolti anche i capi della diplomazia del Quintetto arabo (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Qatar ed Egitto). Ma la posizione degli Usa non è cambiata, e non poteva essere altrimenti: Washington non ha firmato lo Statuto di Roma. I Paesi europei, seppure con posizioni e sfumature differenti, hanno dovuto adeguarsi. E anche in questo caso, secondo l’alto rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, non avrebbero potuto, e non potranno, esimersi. A forzare la mano, questa mattina, era stato proprio Borrell, che ha partecipato ai lavori. Tutti i Paesi membri dell’Unione europea hanno firmato lo Statuto di Roma, aveva detto. Dunque, questa “non è una cosa su cui si può scegliere”. “Chiedo agli Stati membri dell’Ue di rispettare gli obblighi previsti dalla legge internazionale. Se gli europei non sostengono la Cpi allora non ci sarà nessuna speranza per la giustizia”, ha poi rincarato. Solo in tarda mattinata, invece, in attesa di una breve dichiarazione alla stampa con il segretario di Stato Antony Blinken, Tajani ha chiarito la posizione italiana. Poche parole, ma nette. “Siamo amici di Israele, ma penso che dobbiamo rispettare il diritto internazionale”, ha detto.


Il ministro ha poi cercato di illustrare la posizione emersa anche durante la conferenza stampa finale. “Noi rispetteremo il diritto, ma bisogna vedere cosa dice il diritto. Bisogna capire se le alte cariche sono garantite o se sono al di fuori delle decisioni. Bisogna vedere bene e leggere le carte, capire i limiti, ci sono molti dubbi giuridici e la fattibilità mi pare molto teorica”, ha sottolineato, precisando che “Netanyahu non verrà mai in un paese dove può essere arrestato”. Secondo il titolare della Farnesina, dunque, l’eventuale fermo del capo del governo israeliano resta “molto velleitario e inattuabile”, “almeno fino a quando sarà primo ministro in carica”. Da parte sua, Netanyahu sembra essere più interessato a raggiungere i suoi obiettivi di guerra, a Gaza e in Libano. Questa sera il primo ministro è impegnato in una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano per l’eventuale via libera all’accordo di cessate il fuoco con Hezbollah. Il governo dello Stato ebraico, secondo un funzionario a conoscenza del dossier, sarebbe arrivato alla conclusione “di non avere altra scelta se non quella di accettare un accordo di cessate il fuoco” in Libano “per il timore che l’amministrazione americana possa punire Israele con una risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu nelle sue ultime settimane” in carica.


I segnali positivi in vista dell’intesa sono stati ricevuti con soddisfazione dai ministri del G7. “Ora è il momento di concludere un accordo diplomatico e accogliamo con favore gli sforzi compiuti in tal senso”, hanno precisato nel comunicato finale della ministeriale, allarmati dal crescente numero di vittime civili e dalla distruzione di infrastrutture essenziali, tra cui ospedali e centri sanitari. Con Borrell che ha chiosato: “non ci sono scuse oggi per non attuare il cessate il fuoco, altrimenti il Libano crollerà”. L’accordo, in effetti, sembra ormai a un passo e potrebbe essere annunciato già tra qualche ora. Anche gli ultimi nodi al pettine si stanno sciogliendo. Uno riguarderebbe la presenza della Francia nel comitato di controllo dell’attuazione dell’intesa, guidato dagli Stati Uniti. Beirut preferirebbe che partecipassero anche Parigi e Roma, mentre Israele si è sempre opposto all’idea di un coinvolgimento francese. Netanyahu avrebbe però ricevuto rassicurazioni sul ruolo e i compiti di Parigi. Dunque, nelle cancellerie occidentali filtra ottimismo. “Siamo pronti come governo, a fare tutto ciò che è necessario per ritornare alla risoluzione 1701”, ha spiegato da parte sua, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco prima di inviare le nostre truppe”. Beirut ha già 4.500-5.000 soldati sul campo e intende inviarne altri 5.000 a Sud. L’obiettivo è poi lavorare con Unifil per essere certi che non ci siano più uomini di Hezbollah nella zona, secondo quanto prescrive la risoluzione 1701. Bou Habib punta al risultato pieno: nessuna presenza di armi “senza il consenso del governo libanese” e “nessuna autorità diversa da quella dell’esecutivo”.


di Corrado Accaputo

Trasporti, Cgil: impugneremo precettazione per lo sciopero

Trasporti, Cgil: impugneremo precettazione per lo scioperoRoma, 26 nov. (askanews) – “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”. Lo ha detto il segretrario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, al termine della riunione al Mit e in riferimento alla probabile precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel trasporto pubblico locale.


“Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione. Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convovati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”. Vis

Esce Luna Nova, il nuovo singolo di Alessandra Tumolillo

Esce Luna Nova, il nuovo singolo di Alessandra TumolilloRoma, 26 nov. (askanews) – Dopo un’estate intrisa di musica e soddisfazioni, Alessandra Tumolillo conquista ancora una volta con la sua chitarra e pubblica Luna Nova, il nuovo singolo fuori da oggi su tutte le piattaforme digitali per BMG.


Scritta dal grande poeta Salvatore di Giacomo, Luna Nova celebra la bellezza enigmatica della luna, simbolo di desideri nascosti e sogni lontani. In questa nuova e intima versione, il timbro caldo e avvolgente di Alessandra e gli arpeggi della sua inseparabile chitarra ci cullano tra i versi delicati di questa poesia, onorando con rispetto e delicatezza la tradizione musicale della sua città natale, immaginario collettivo di una cultura unica nel suo genere. “È difficile per me parlare di ‘Luna Nova’ senza pensare ai ricordi che mi legano a questo brano – racconta -. Era una delle canzoni preferite dei miei genitori e, ogni volta che la suonavano, sembrava che la casa si riempisse di una magia particolare, come se il tempo si fermasse. Una tradizione che purtroppo oggi sembra scomparsa, ma che per me rimane una parte importante della mia vita. Questa canzone era anche la preferita di mio nonno paterno e proprio da lui ho scoperto la versione interpretata da Renzo Arbore e Dulces Ponte, rivisitazione che aggiunge una freschezza, una vivacità che la rende ancora più affascinante, pur mantenendo intatta l’essenza della melodia originale. Mi piace pensare che, attraverso questa canzone, non solo rivivo la mia infanzia, ma anche un legame profondo con le generazioni che mi hanno preceduto. Ogni volta che la ascolto, è come se mio padre, mia madre e mio nonno fossero di nuovo qui con me, a suonare insieme in quella stanza che è sempre stata il cuore della nostra famiglia”. racconta Alessandra.


La release di Luna Nova anticipa la pubblicazione di Postcards From Naples, il nuovo progetto discografico di Alessandra in uscita prossimamente. Piccolo gioiello musicale nato tra i suggestivi vicoli di Napoli, Postcards From Naples vuole essere un ponte tra passato e presente, un viaggio tra i colori, i profumi e le melodie di una città senza tempo riproposte da Alessandra in un’inedita veste chitarra-voce.

M5S, Conte: Grillo non può levarci il simbolo, non è mio né suo

M5S, Conte: Grillo non può levarci il simbolo, non è mio né suoRoma, 26 nov. (askanews) – Il fondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, trascinerà Giuseppe Conte in tribunale? “Abbiamo smesso, parlo del mio passato, di fare l’avvocato. Adesso i legulei e i cavilli giuridici li lasciamo al fondatore che predicava la democrazia”, ha risposto il leader stellato, ospite di Cinque minuti in onda stasera su Raiuno.


Può riprendersi il simbolo? “Assolutamente no, ha degli impegni contrattuali – ha sottolineato Conte – in questo senso, e in più il simbolo appartiene, lo voglio chiarire una volta per tutte, al Movimento 5 stelle, agli iscritti, non è mio ma non è neppure di Grillo”. Quanto all’ipotesi di inserire nel simbolo il nome di Conte, l’interessato nega di averci pensato: “Assolutamente lo escludo, non sono favorevole. Non è che ieri eravamo grillini e oggi siamo contiani”.

Confagri: congratulazioni a Zoppas nominato in Cda Ice

Confagri: congratulazioni a Zoppas nominato in Cda IceRoma, 26 nov. (askanews) – “Congratulazioni a Matteo Zoppas. Questo incarico è un’ulteriore conferma del buon lavoro svolto per promuovere il Made in Italy nel mondo”. Così Confagricoltura in merito alla delibera del Consiglio dei ministri che, su designazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha nominato il presidente dell’Ice a componente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.


Nel congratularsi con tutti i componenti del nuovo CdA, Confagricoltura conferma in una nota la volontà di proseguire nel percorso già avviato da tempo con l’Agenzia, lavorando in sinergia e adoperandosi per accompagnare le imprese agricole nel processo di integrazione e crescita nei mercati mondiali, tutelando la qualità e l’eccellenza di un settore strategico per l’economia nazionale.

A Berlino Riunione Coordinamento Consolare, focus su istruzione

A Berlino Riunione Coordinamento Consolare, focus su istruzioneRoma, 26 nov. (askanews) – Si è svolta sabato 16 novembre presso l’Ambasciata italiana a Berlino l’annuale riunione di coordinamento consolare alla quale hanno partecipato i rappresentanti della collettività, i membri CGIE eletti in Germania, le/i Presidenti dei Comites, i Capi degli Uffici consolari e i Dirigenti scolastici.


Alla presenza dell’Ambasciatore Armando Varricchio, dei Consoli e dei Dirigenti scolastici della Germania si è discusso dei servizi consolari, della promozione della lingua italiana e della situazione degli enti gestori, Comites e progetti a favore della collettività. La comunità italiana in Germania, con 909.338 residenti AIRE al 30 settembre 2024 risulta la seconda al mondo. È una comunità giovane, mobile e in continua crescita e la prima per numero di nati da italiani residenti all’estero (Rapporto Migrantes 2024), perciò i servizi e la lingua italiana risultano fattori sempre più importanti.


In Germania l’intervento scolastico culturale rischia di diventare perdente rispetto al resto del mondo. Non si tratta solo di risorse ma anche di come queste vengono erogate e utilizzate: le tempistiche e le modalità dell’erogazione delle risorse devono cambiare e sostenere gli enti gestori, alcuni dei quali sono a rischio chiusura entro il prossimo anno. La promozione della lingua italiana non serve solo a mantenere i contatti con la madrepatria ma è anche un elemento identitario e, pertanto se i figli degli italiani e delle coppie miste ricevono un supporto attraverso la lingua sviluppano anche un’identità sociale più forte. La rete scolastica è l’elemento più capillare all’interno della comunità. Il mantenimento dell’identità sociale per la terza e quarta generazione è molto importante perché non si verifichino sbandamenti e situazioni di conflitto sociale. Alla base della politica scolastica deve esserci un pensiero e un progetto e su questo deve concentrarsi la promozione del Sistema Italia, alla quale devono poter partecipare attivamente anche i rappresentanti della collettività italiana, Comites e Consiglieri CGIE eletti in Germania. Considerata l’attuale situazione, si ritiene importante e necessaria l’istituzione, a breve, di un tavolo di lavoro sulla lingua italiana in Germania che deve avvenire con il forte sostegno dell’Ambasciata. Durante la riunione sono stati presentati due importanti progetti in favore della collettività italiana. L’Ambasciata ha presentato un progetto volto a semplificare il linguaggio utilizzato nell’informativa all’utenza sui servizi consolari.


Richiesta fatta dall’Intercomites Germania in diverse riunioni per garantire ai connazionali l’utilizzo della lingua semplificata sui siti della rete consolare, sulla base di quanto viene fatto dall’amministrazione pubblica tedesca. Deve essere garantita a tutte/i la possibilità di comprendere quanto scritto dalla nostra amministrazione, semplificando così l’accesso alle informazioni. Il progetto vedrà coinvolte tre classi di alcune scuole bilingui italo-tedesche con lezioni frontali e attività laboratoriali di scrittura chiara. La presentazione finale dei lavori di gruppo verrà fatta con la partecipazione degli operatori consolari della rete in Germania.


L’Intercomites Germania ha presentato il progetto di aggiornamento della Guida “Primi Passi in Germania” cui partecipano tutti i Comites della Germania. La Guida aggiornata sarà disponibile all’inizio del 2025 e sarà resa disponibile in formato digitale, con la possibilità per i singoli Comites, qualora lo ritenessero opportuno, di commissionare delle copie cartacee. È stato confermato il miglioramento della situazione dei servizi consolari, i dati presentati durante la riunione dimostrano il forte aumento dei documenti rilasciati, dal totale di 66.112 passaporti e CIE rilasciati nel 2019 a 106.068 nel 2023. Si è ribadita la necessità per i Comites di ricevere un finanziamento adeguato alle spese (a tutti i Comites deve essere garantita la copertura delle spese di gestione) e con delle tempistiche più veloci per non creare situazioni di forte sofferenza, dando la possibilità di effettuare una programmazione dei lavori, diversamente il rischio è la paralisi delle attività. Si è parlato, tra i tanti punti, anche dei preparativi per il 2025 per celebrare i 70 anni dell’accordo italo-tedesco per il reclutamento e il collocamento della manodopera italiana nella Repubblica federale tedesca (1955). Diverse le iniziative in progetto che coinvolgeranno Consolati, IIC, Comites e Associazioni varie. Con l’occasione è stato salutato e ringraziato l’Ambasciatore Armando Varricchio che presto lascerà la sede di Berlino.

Davide Locatelli esce con “Merry Dave Christmas”

Davide Locatelli esce con “Merry Dave Christmas”Milano, 26 nov. (askanews) – Davide Locatelli è pronto a sorprendere e incantare tutti ancora una volta! Uscirà venerdì, 29 novembre, “Merry Dave Christmas” (Warner Music Italy), il primo album natalizio del pianista di fama internazionale e uomo dei record. L’album sarà disponibile in formato digitale, da oggi in pre-save. “Merry Dave Christmas” è il quinto album di Davide Locatelli e si presenta come un progetto innovativo e completamente diverso dai precedenti. Contiene 10 delle canzoni natalizie tra le più iconiche e famose di tutti i tempi che, reinterpretate in chiave jazz e contaminate dallo stile inconfondibile del “pianista rock”, danno vita a un risultato unico nel suo genere.


Questa la tracklist completa: 1. Oh Happy Days 2. Santa Claus Is Coming To Town 3. White Christmas 4. A Natale Puoi 5. Feliz Navidad 6. Silent Night 7. Jingle Bells 8. All I Want For Christmas 9. Rockin’ Around The Christmas Tree 10. Last Christmas A tre anni dal suo ultimo album, Davide Locatelli con “Merry Dave Christmas” torna protagonista assoluto di tutti gli arrangiamenti strumentali dei brani, realizzati sotto la supervisione dei suoi produttori di fiducia: Ricky Marano, Marco Palladino, Belzebass, Fabio Campedelli e Matteo Corradi. Registrato a Los Angeles, l’album vanta anche la collaborazione di Nico the Owl, produttore di artisti del calibro di The Weeknd e Daniel Powter. Eclettico, originale, fuori dagli schemi, Davide, che vanta una formazione classica al Conservatorio, si è posto come obbiettivo quello di far conoscere e avvicinare la musica strumentale ad un pubblico giovane facendo crollare la convinzione che la musica classica sia “vecchia”.