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Autore: Redazione StudioNews

Kirill: chi ha preso in mano le armi ci ripensi

Kirill: chi ha preso in mano le armi ci ripensiRoma, 24 giu. (askanews) – Il patriarca della chiesa ortodossa russa Kirill ha lanciato un appello all’unità e a scongiurare guerre intestine in Russia. “Pregando per una risoluzione pacifica dell’attuale situazione in qualità di primate della Chiesa ortodossa russa, esorto coloro che, avendo preso in mano le armi, sono pronti a dirigerle contro i loro fratelli, a ripensarci”, si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito del Patriarcato ortodosso russo.

“Lo scontro militare è una prova in cui noi, ancor più che in altri momenti, siamo chiamati a preservare con cura l’unità nazionale”, aggiunge Kirill, “sostengo gli sforzi del Capo del Stato russo volto a prevenire disordini nel nostro paese”. 

La Cgil e una rete di 90 associazioni in piazza per il diritto alla salute

La Cgil e una rete di 90 associazioni in piazza per il diritto alla saluteRoma, 24 giu. (askanews) – Cgil in piazza a difesa del diritto alla salute. La confederazione guidata da Maurizio Landini e una rete di circa 90 associazioni riunite nell’assemblea “Insieme per la Costituzione”, manifestano questa mattina a Roma a difesa dell’articolo 32 della carta costituzionale, per il rilancio del servizio sanitario nazionale e per garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’iniziativa si sviluppa con un corteo che parte da piazza della Repubblica per giungere in piazza del Popolo, dove sono previsti 14 interventi dal palco. La manifestazione sarà conclusa da Landini. Insieme con Cgil e associazioni in piazza ci saranno alcuni leader della sinistra, a partire da Elly Schlein (Pd) a Giuseppe Conte (M5S) e Nicola Fratoianni (Sinistra italiana).“La Cgil e un centinaio un di associazioni, giovani e pensionati, sono in piazza perché vogliono difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Basta tagli”, ha detto Landini dal corteo della manifestazione.

“Abbiamo bisogno di investire e di non perdere neanche un euro del Pnrr, di fare assunzioni e garantire i servizi sul territorio che sono decisivi. Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi, non è accettabile. La situazione sta esplodendo. Sono gli stessi che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia”. 

Meloni: certa propaganda sulla compattezza del regime russo non era realtà

Meloni: certa propaganda sulla compattezza del regime russo non era realtàRoma, 24 giu. (askanews) – “Quello che sta accadendo, quanto certa propaganda fatta in passato dalla Russia di forza e compattezza all’interno del regime non corrispondesse poi così alla realtà”. E’ quanto ha rilevato la Premier Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa congiunta, dopo il bilaterale con il cancelliere austriaco Karl Nehammer. “E’ difficile fare valutazioni che non siano la consapevolezza di una situazione di caos all’interno della federazione russa che stona con certa propaganda degli ultimi mesi”, ha puntualizzato Meloni.
Poi ha aggiunto che “c’è una riunione convocata a livello di ministri degli esteri per ora, per fare il punto e cercare di scambiare le informazioni, siamo tutti in contatto”

 

Governo, Landini: sciopero generale? Risposte o non ci fermeremo

Governo, Landini: sciopero generale? Risposte o non ci fermeremoRoma, 24 giu. (askanews) – Gli scioperi generali “non si minacciano”, ma “si proclamano quando è necessario, se non ci sono risposte, se il Governo non ci ascolta”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, dal corteo della manifestazione sulla sanità che si concluderà in piazza del Popolo. “Vedremo – ha aggiunto – non abbiamo alcuna intenzione di fermarci finché non avremo risultati”.

La confederazione guidata da Landini e una rete di circa 90 associazioni riunite nell’assemblea “Insieme per la Costituzione”, manifestano a difesa dell’articolo 32 della carta costituzionale, per il rilancio del servizio sanitario nazionale e per garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Insieme con Cgil e associazioni in piazza ci sono alcuni leader della sinistra, a partire da Elly Schlein (Pd) a Giuseppe Conte (M5S) e Nicola Fratoianni (Sinistra italiana). “La Cgil e un centinaio di associazioni, giovani e pensionati, sono in piazza perché vogliono difendere il diritto alla salute, anche sul lavoro, e chiedere il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Basta tagli – ha affermato Landini – abbiamo bisogno di investire e di non perdere neanche un euro del Pnrr, di fare assunzioni e garantire i servizi sul territorio che sono decisivi. Ci sono 4 milioni di persone che non si curano perché non hanno i soldi, non è accettabile. La situazione sta esplodendo. Sono gli stessi che hanno tenuto in piedi il Paese durante la pandemia”.

Andrologi: con pancetta e difetti estetici rischio disfunzione erettile

Andrologi: con pancetta e difetti estetici rischio disfunzione erettileRoma, 24 giu. (askanews) – Dalle onde d’urto combinate con la dieta, per ridurre le adiposità addominali, in particolare localizzate in zona pubica, per eliminare l’effetto ottico di falsa brevità peniena, fino alle iniezioni di acido ialuronico o PRP per aumentare il volume del pene o correggere la curvatura. Sono sempre più numerose le tecniche per migliorare l’aspetto esteriore dell’intimità maschile che, anche se perfetta dal punto di vista anatomico, può subire un deficit funzionale da inestetismi. Un trend in crescita con oltre 10mila richieste l’anno di ritocchi ma accompagnato da un monito degli esperti. Procedure efficaci e sicure possono correggere difetti estetici più o meno gravi, che hanno un impatto sulla salute sessuale maschile, ma attenzione alla percezione di difetti inesistenti o lievi. In questi casi l’andrologo non deve assecondare il paziente ma indirizzarlo verso la scelta più giusta. Indispensabile rivolgersi a uno specialista competente.

Salute e bellezza sono un diritto anche per gli uomini: per migliorare il benessere maschile, che si riflette anche sul benessere della coppia occorre piacersi e non è solo una questione di vanità, perché gli inestetismi dell’intimità maschile, più o meno gravi, possono compromettere la salute sessuale, anche quando non sono legati a patologie deformative come ad esempio la malattia di Peyronie.”Si stima che circa il 45% degli uomini italiani sia in sovrappeso e che l’eccesso ponderale comporti un rischio fino al 70% di sviluppare disfunzione erettile, che è ancora maggiore al di sopra dei 60 anni. Anche cedimento dei tessuti, piccole dimensioni e curvature del pene acquisite o congenite, lesioni dermatologiche o cicatrici chirurgiche, possono avere un impatto negativo sulla salute sessuale maschile – afferma Alessandro Palmieri, presidente SIA e Docente di Urologia all’Università Federico II di Napoli – . Nel concetto olistico dell’andrologia, che prevede un approccio globale al paziente, non si può prescindere dalla valutazione delle condizioni estetiche, non solo perché spesso legate a condizioni patologiche ma anche perché una migliore percezione di sè ha ripercussioni funzionali sulla vita sessuale”. “Una nuova branca della medicina in continua evoluzione che si occupa di migliorare l’estetica e la funzionalità degli organi genitali maschili per consentire a chi soffre di inestetismi delle parti intime di vivere pienamente la propria sessualità, grazie a procedure correttive, sicure, efficaci e mini-invasive” sottolinea Palmieri. Ogni anno si rivolgono all’andrologo circa 7-10mila uomini che chiedono interventi per migliorare l’aspetto esteriore dei propri genitali. Non sempre però la percezione che un uomo ha della sua intimità corrisponde poi alla realtà. “Capita di frequente che i pazienti chiedano di accedere a procedure di cui non hanno davvero bisogno – spiega Stefano Lauretti, co-presidente del congresso, Servizio di Urologia, Andrologia e Riabilitazione uro-sessuale, Casa della Salute Santa Caterina, Asl Roma 2 – perché percepiscono difetti inesistenti o lievi. E’ quello che definiamo dal punto di vista scientifico dismorfofobia peniena. In questo caso il paziente non va assecondato ma va aiutato a comprendere l’errata percezione”. Per gli specialisti della SIA bisogna diffidare da informazioni, consigli e soluzioni facili che spesso si trovano sul web. “E’ indispensabile che i pazienti vengano seguiti da uno specialista che sappia indirizzarli verso le giuste scelte al fine di risolvere in maniera personalizzata la loro problematica estetica”, osserva Lauretti.

L’aumento delle richieste per accedere a trattamenti estetici non chirurgici in ambito andrologico è cresciuto in pochissimo tempo. “Si è passati da zero a un più 7-10 per cento negli ultimi 10 anni – specifica Claudio Marino, andrologo della SIA ed esperto in trattamenti estetici -. I motivi principali derivano da una sorta di imbarazzo nelle situazioni intime dovuti sia a difetti legati a vere e proprie patologie del pene, che all’avanzare dell’età. Può succedere infatti che, che a causa del trascorrere del tempo, l’aspetto dei genitali non corrisponde più ai desideri dell’uomo e possono emergere frustrazione e sfiducia, che incidono in modo negativo sulla sfera sessuale”.

In Russia il capo dei mercenari Wagner lancia l’ammutinamento: andiamo a Mosca

In Russia il capo dei mercenari Wagner lancia l’ammutinamento: andiamo a MoscaRoma, 24 giu. (askanews) – In Russia il capo delle milizie Wagner, Evgeny Prigozhin, ha lanciato un ammutinamento che dichiaratamente mira a ottenere un cambio ai vertici della Difesa e nella pratica crea una situazione di estrema instabilità, una guerra interna parallela a quella in corso da Ucraina da 486 giorni.

Ieri sera, Evgeny Prigozhin ha accusato l’esercito russo di aver bombardato i suoi uomini che riposavano nelle retrovie ucraine e ha promesso di portare il ministero della Difesa, a cominciare dal ministro Sergei Shoigu, a rispondere delle loro responsabilità. Successivamente, in uno dei messaggi audio sul suo canale Telegram, Prigozhin ha annunciato che i suoi combattenti si stavano dirigendo a Rostov, dove si trova il quartier generale del Distretto militare meridionale e della cosiddetta “operazione militare speciale” in l’Ucraina. Nel giro di 10 ore, i mercenari Wagner hanno bloccato il centro di Rostov e dalla notte vi sono notizie di movimenti di colonne dell’organizzazione nelle regioni confinanti con l’Ucraina, in particolare l’oblast’ di Rostov e di Voronezh.

Il Servizio federale di sicurezza, l’Fsb, ha reso noto che è stato aperto un fascicolo per incitamento alla ribellione armata. Anche se Prigozhin non attacca direttamente il presidente Putin, le sue parolo sono di fatto un appello all’insurezione contro i vertici del Paese, e pongono le basi per un conflitto armato interno. Nella notte, il generale Sergey Surovikin – sino allo scorso ottobre comandante delle operazioni militari russe in Ucraina – ha lanciato un appello a Prigozhin a fermarsi: “il nemico non aspetta altro” e “prima che sia troppo tardi, bisogna obbedire alla volontà e ordine del presidente” e “fermare i convogli (…), risolvere i problemi solo con mezzi pacifici”, ha dichiarato, affiancato dal vice capo di stato maggiore Vladimir Alekseev.

Prigozhin ha poi incontrato a Rostov-sul-Don il vice ministro della Difesa russo Yunus-Bek Evkurov e il vice capo di stato maggiore Vladimir Alekseev. Momenti dell’incontro sono stati pubblicati in un video diffuso stamattina da un canale Telegram che fa capo al gruppo Wagner. Prigozhin ha affermato che fino a quando “non avrà” il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu, i suoi mercenari “bloccheranno la città di Rostov” e “andranno a Mosca”. Movimenti verso la capitale russa sono stati segnalati stamattina: da Rostov a Mosca sono circa sei ore di automobile.

Il presidente Vladimir Putin non ha commentato per ora. Ieri sera il suo portavoce Dmitri Peskov ha detto che il capo dello Stato è “al corrente della situazione che si sviluppa attorno al fondatore della compagnia militare privata Wagner, vengono prese tutte le necessarie misure”. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha annunciato che in città sono in corso “misure antiterrorismo”. In relazione alle informazioni in arrivo, riferiscono le agenzie russe, a Mosca vengono prese misure antiterroristiche volte a rafforzare le misure di sicurezza: controlli aggiuntivi sulle strade, possibili limitazioni agli eventi pubblici. Nella notte sulle strade della capitale sono stati visti e filmati veicoli blindati ma stamattina le agenzie di stato hanno negato il dispiegamento di carri in città. Secondo i media ufficiali, le truppe antisommossa OMON sono in stato di allerta a Mosca, “le autorità statali e le strutture di trasporto sono state prese sotto state poste sotto innalzata protezione”.

In Molise contesa tra sindaci, primo test post Berlusconi

In Molise contesa tra sindaci, primo test post BerlusconiMilano, 24 giu. (askanews) – Sono due sindaci i principali aspiranti presidenti in Molise, dove si vota domani e lunedì, 25 e 26 giugno. Il centrodestra, al governo dal 2018 con Donato Toma, punta questa volta sul primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti di Forza Italia (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Roberti Presidente). Il centrosinistra candida invece il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina del M5s (sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente). Il terzo candidato è Emilio Izzo, in campo con la lista civica “Io non voto i soliti noti”, mentre Forza Nuova è riuscita a sorpresa a presentarsi con Nicola Ninni.

Il duello è per la guida della Regione più piccola d’Italia, ma è anche un primo banco di prova a livello nazionale per capire gli effetti sul quadro elettorale della scomparsa di Silvio Berlusoni. Un test dunque importante soprattutto per Forza Italia, esposta con un candidato proprio alla presidenza, che a fine maggio aveva ricevuto una telefonata dell’ex premier per assicurargli il proprio sostegno, ma anche per il centrosinistra in assetto “campo largo” e per la segrateria del Pd Elly Schlein, che a pochi giorni dal voto ha ricevuto la lettera di dimissioni dalla vicesegretaria regionale del partito, Maria Concetta Chimisso, in dissenso con la linea della nuova segreteria dem.Altro dato da tenere d’occhio, in un quadro che sarà probabilmente deciso da poche migliaia di voti, visto l’esiguo numero di elettori, poco meno di 250.000, e il calo costante dell’affluenza registrato a livello nazionale, sarà il risultato dei centristi di Iv e Azione, che non corrono con liste proprie, ma sostengono il candidato del centrodestra.

Le urne saranno aperte domani, domenica 25 giugno, dalle 7 alle 23 e di nuovo lunedì 26 giugno dalle 7 alle 15. Sulle schede i molisani troveranno 15 liste e 284 aspiranti alla carica di consigliere regionale a Palazzo D’Aimmo di Campobasso. Almeno una ventina sono i sindaci e molti volti noti come l’ex presidente della Regione Michele Iorio e l’assessore uscente Quintino Pallante, entrambi in corsa con Fdi. L’ex assessore Nicola Cavaliere è invece candidato per Fi. Con Avs corre, tra gli altri, Giovanni Germano, padre dell’attore Elio Germano. Nel 2018 il primo partito della coalizione vincente, il centrodestra, fu Fi. Il Consiglio regionale molisano è composto da venti consiglieri oltre al presidente della giunta. 

Solovyev paragona la marcia della Wagner verso Mosca alla “marcia di Mussolini su Roma”

Solovyev paragona la marcia della Wagner verso Mosca alla “marcia di Mussolini su Roma”Roma, 24 giu. (askanews) – Vladimir Solovyev, noto anchorman russo attivissimo nella propaganda pro-Cremlino e pro-guerra, ha paragonato le manovre dell’organizzazione paramilitare Wagner guidata da Evgeny Prigozhin alla “marcia di Mussolini su Roma” del 1922.

“Sono tempi difficli, il Paese combatte, non me l’aspettavo”, ha dichiarato in un video registrato mentre è al volante di un’automobile, commentando gli ultimi sviluppi dell’insurrezione dei mercenari Wagner lanciata da Prigozhin.“Che cos’è? La marcia di Mussolini su Roma? Noi amiamo la Russia, possiamo forse metterci a litigare ora e rischiare di perdere il Paese?”, ha detto Solovyev, noto per le sue invettive anti-occidentali. “Ventincinquemila uomini sarebbero molto utili” nella guerra in Ucraina, ha aggiunto, riferendesi agli effettivi della compagnia Wagner. “Bisogna marciare su Kiev, Leopoli, e se serve ancora più lontano”.

E ancora: “Tornate in voi il nemico è là in Ucraina, non c’è nulla di più terrificante della guerra civile”. non possiamo 

Festival Spoleto, Shakespeare in scena con detenuti carcere Maiano

Festival Spoleto, Shakespeare in scena con detenuti carcere MaianoRoma, 24 giu. (askanews) – Andrà in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto – manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo – “Sogni di una notte di mezza estate”, mercoledì 5 e giovedì 6 luglio 2023. Lo spettacolo, liberamente tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, è realizzato dalla Compagnia #SIneNOmine e vede come protagonisti i detenuti della media e dell’alta sicurezza della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto guidati dalla regia di Giorgio Flamini, direttore artistico e fondatore della compagnia.

Nella Notte di San Giovanni, all’interno del carcere umbro ora sotto incantesimo, fate e folletti attraversano l’inamovibile porta di ferro della struttura di detenzione per approdare in un’altra dimensione: lo spazio e il tempo dei sogni, chiamando tutti a riflettere sul “fuori” e il “dentro” del muro che esclude. Alcune scene dello spettacolo sono state presentate in forma ridotta nella performance OPEN AND CLOSED DREAM al XXXV Salone Internazionale del libro di Torino. La Compagnia #SIneNOmine nasce nel 2012 sulla scia dell’esperienza della pièce andata in scena nel 1982 al Festival di Spoleto “Sorveglianza Speciale” di Jean Genet, drammaturgo francese che trascorse grande parte della sua vita in carcere. Il laboratorio teatrale, partito inizialmente con la partecipazione di 15 detenuti, ha oggi superato i 100 partecipanti di ogni età e nazionalità e provenienti da vari circuiti di sicurezza che svolgono diversi ruoli: dal drammaturgo all’attore, dall’aiuto scenografo, all’addetto audio-video. Grazie alle misure alternative concesse dal Magistrato di Sorveglianza e dalla Direttrice della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto si è permesso ad alcuni detenuti di esibirsi con la Compagnia in tutto il Paese (Roma, Torino, Genova, Chieti, Calcata, Matera, Firenze, Foligno e Terni).

Giorgio Flamini, regista, architetto, scenografo e docente dall’Istituto Sansi Leonardi Volta all’indirizzo liceo artistico carcerario – nonché fondatore e direttore artistico della Compagnia – da oltre 25 anni si occupa di percorsi di recupero e reinserimento sociale post-pena. Afferma: “Il teatro in carcere è un’esperienza di cruciale importanza, non solo sul piano artistico ma anche “trattamentale”: il 75% delle persone che hanno fatto dei percorsi culturali non ritornano alla recidiva. Qui i detenuti si scambiano di ruolo, collaborano; è un’opportunità per invertire il loro status”. Dal 2013 al 2023 il Festival di Spoleto ha ospitato ogni anno una nuova produzione di #SN, le quali vedono l’affiancamento di artisti professionisti, collaborando con attori e allievi della Scuola di Teatro Teodelapio e avvalendosi dei contributi professionali di Euno Terni (movimento e coreografie), del Coro Ad Cantus Vocale & friends (parti musicali e di canto), di Studio Flamenco Roma e dei rispettivi direttori artistici.

L’ingresso allo spettacolo è consentito esclusivamente a un pubblico maggiorenne. Viste le necessarie operazioni di controllo, per partecipare sarà necessario indicare all’indirizzo mail festival.cr.spoleto@giustizia.it la data dello spettacolo a cui si intende assistere (mercoledì 5 o giovedì 6 luglio 2023) e i propri dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, numero di telefono) entro sabato 1º luglio 2023.

Hydrogen-ready e intelligenti, sostenibilità con nuovi sistemi Italtherm

Hydrogen-ready e intelligenti, sostenibilità con nuovi sistemi ItalthermRoma, 23 giu. (askanews) – L’andamento altalenante dei prezzi di gas ed elettricità caratterizza ormai lo scenario energetico globale. Come fare per risparmiare sul riscaldamento, raffrescamento e sulla produzione di acqua calda sanitaria negli edifici residenziali? La risposta arriva da Italtherm, azienda italiana specializzata nel settore del riscaldamento e della climatizzazione, che presenta il nuovo sistema Hybrid E-volution, una soluzione unica che unisce il meglio degli impianti di riscaldamento a condensazione e condizionamento in pompa di calore. Utilizza infatti un sistema idronico (che impiega cioè l’acqua come vettore per la distribuzione di energia) per il riscaldamento, e il gas refrigerante R32 a basso impatto ambientale per il condizionamento, il tutto con una sola unità esterna.

Nell’ottica del risparmio, i sistemi ibridi rappresentano la scelta più attuale sia per le nuove installazioni che per le ristrutturazioni edilizie. Gli ibridi “factory made” permettono di massimizzare il rendimento energetico in quanto caldaia, pompa di calore, schede elettroniche e logiche di funzionamento fanno capo ad un unico produttore, Italtherm, che garantisce prestazioni sempre ottimali sfruttando al meglio le tecnologie coinvolte. Diversamente dai sistemi ibridi monoblocco, dove lo scambio di energia avviene nell’unità esterna monoblocco, Hybrid E-volution di Italtherm è un sistema ibrido splittato dove lo scambiatore di calore gas-acqua è posizionato in un’unità posta all’interno dell’abitazione. In questo modo, non sussistono problemi legati alla rigidità delle temperature esterne né il rischio di congelamento dell’acqua nelle tubature, anche nel caso di spegnimento dell’apparecchio durante la stagione invernale. Il taglio dei costi in bolletta e il risparmio in termini ambientali sono garantiti dal software HEM (Hybrid Energy Management), disponibile per tutta la gamma Italtherm ibrida splittata. Grazie ad un algoritmo intelligente, l’HEM è in grado di gestire autonomamente l’integrazione tra la pompa di calore e le altre fonti energetiche, facendo intervenire la tecnologia più conveniente in un determinato momento analizzando in tempo reale parametri quali la modalità di utilizzo dell’impianto, i costi di gas ed energia elettrica, la temperatura esterna e di mandata. È possibile monitorare in qualsiasi momento lo stato e l’operatività del sistema Hybrid E-volution dal comando remoto. Inoltre, dal punto di vista della sostenibilità e della differenziazione delle fonti energetiche, il sistema ibrido splittato Hybrid E-volution è hydrogen-ready, quindi progettato per funzionare con miscele di gas metano e 20% di idrogeno, permettendo una riduzione di CO2 fino al 22%. La pompa di calore del sistema ibrido splittato Italtherm può essere abbinata ad un impianto fotovoltaico andando così ad utilizzare energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Queste caratteristiche rendono le soluzioni Italtherm oltre che efficienti energeticamente, anche sostenibili e con un forte contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti.

“Il sistema ibrido decide autonomamente la fonte energetica più efficiente e conveniente, scegliendo se effettuare la climatizzazione attraverso pompa di calore, ottimale nei climi temperati, o caldaia a condensazione, più adatta a climi freddi e umidi”, afferma Matteo Chenet, Direttore Commerciale di Italtherm. “Inoltre, alla luce delle nuove misure energetiche che he vanno nella direzione di ‘vietare’ la vendita delle caldaie autonome alimentate a gas per il riscaldamento degli ambienti, gli ibridi splittati si confermano una scelta vincente sotto tutti i punti di vista”.