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Autore: Redazione StudioNews

Il Siviglia vince l’Europa League, Roma ko e con dubbio Mourinho

Il Siviglia vince l’Europa League, Roma ko e con dubbio MourinhoRoma, 1 giu. (askanews) – E dopo la battaglia di Roma-Siviglia, ora i giallorossi di José Mourinho sono attesi da una partita forse ancor più dura in campionato perché, sfumata la qualificazione in Champions League attraverso la vittoria nella finale di Europa League, c’è da difendere proprio la qualificazione nella seconda coppa europea. E domenica la Roma lo deve fare contro lo Spezia che ha un solo risultato, la vittoria, per evitare di retrocedere in serie B.

Strascichi la squadra di Mou rischia di portarsene dietro tanti nel match contro gli spezzini. La finale di Europa League così dura sicuramente ha lasciato il segno. Prima il gol, di Dybala, fortemente voluto da Mourinho in campo dal primo minuto nonostante non fosse in perfette condizioni fisiche. Una esplosione di gioia per l’argentino ed il tifo giallorosso, a Budapest come a Roma dove davanti ai maxischermi dell’Olimpico si sono radunati in sessantamila. Poi ad inizio ripresa l’autorete di Mancini per l’1-1 definitivo al termine di regolamentari e supplementari. Una partita durissima anche se non bellissima conclusa dal dischetto. Mancini ha calciato sul portiere, Ibanez sul palo. Queste le uniche differenze con il Siviglia, apparso avversario molto duro ma che non ha rubato nulla a questa vittoria. Anzi. Dopo il gol la Roma ha rinunciato a giocare lasciando sempre l’iniziativa in mano degli andalusi. Finale di partita con le dichiarazioni criptiche di José Mourinho. “Non posso dire oggettivamente che resterò. Parlerò con la società”. Come dire tutto e il contrario di tutto. Lo Special One in passato aveva ricevuto l’offerta della Nazionale lusitana. Ma molti club vorrebbero il portoghese. “Lunedì vado in vacanza, se avremo tempo di parlare prima di lunedì decideremo, altrimenti lo faremo dopo. Io devo lottare per questi ragazzi, non posso dire oggettivamente che rimango”. E così, dopo la querelle Spalletti, ora un altro big della panchina agita le acque del campionato italiano.

Mattarella: il 2 giugno ci ricorda il diritto alla felicità

Mattarella: il 2 giugno ci ricorda il diritto alla felicitàRoma, 1 giu. (askanews) – “Il costituzionalismo ispirato dall’illuminismo inseriva nelle Carte il diritto alla ricerca della felicità. Il preambolo alla dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti reca questo inciso, peraltro suggerito da un grande pensatore italiano, Gaetano Filangieri. Da quel bellissimo richiamo – presente in qualche Costituzione ai giorni nostri – la nostra Carta indica il diritto al lavoro che, a ben vedere, è un altro modo di declinare la dignità umana, fatta di realizzazione personale e di strumenti di sostentamento, sulla strada della felicità”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista al Foglio, rispondendo a una domanda sulla Costituzione.

“Questo è un impegno impresso come incipit nella nostra Costituzione e ripreso nei primi quattro articoli con una chiarezza e una forza eccezionali. Sono anche articoli pieni di speranza e proiettati verso le nuove generazioni. Sono articoli – e principi – che indicano una permanente azione politica, legislativa e di governo che riesca a guardare oltre l’immediato per disegnare l’approdo migliore per le giovani generazioni. Il lavoro, fondamento della Repubblica, è un obiettivo che ancora manca per troppi giovani e troppe donne. C’è la necessità di connettere le trasformazioni dei modelli economici in atto, in ragione dell’evoluzione tecnologica, con la formazione necessaria per interpretarle, governarle per affermare il primato della persona contro mere logiche di profitto o di dominio”, commenta il capo dello Stato.Mattarella spiega che “i giovani devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti”. “Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un’occasione per accrescere la propria formazione. Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati. Sono l’energia vitale che va velocemente reintrodotta nel motore dell’Italia”, sottolinea il presidente. “Quanto alle donne, vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a risentirne. Fino a quando esisterà un solo ambito precluso di fatto a una donna il principio di uguaglianza sarà tradito”. La democrazia è “ascolto da parte delle istituzioni e partecipazione da parte dei cittadini, anche attraverso le formazioni sociali che costituiscono la forza delle società civili contemporanee”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista concessa al giornalista Paolo Pagliaro per la rivista Postenew e anticipata dal Foglio. “Talvolta, sul dialogo tende a prevalere il conflitto e, peggio – un fenomeno non nuovo ma non per questo meno deprecabile, aggravato oggi dall`uso distorto dei social – è il manifestarsi nella dimensione pubblica di espressioni di odio, ancor più inquietanti se espressione di lotta politica. La violenza anche solo verbale crea fossati non colmabili, mina e rende sterile ogni senso di comunità”, spiega il capo dello Stato. La Carta costituzionale, ricorda Mattarella, “pone la persona come soggetto al quale ricondurre diritti e doveri”. “E` la matrice dei valori della Repubblica e la fonte alla quale tornare ogni qual volta abbiamo la necessità di ridefinire la nostra visione. La democrazia è divenuta norma di vita della nostra comunità e la sua pratica la rafforza. Recentemente il popolo italiano ha superato la terribile prova della pandemia ritrovando nella solidarietà, caposaldo della nostra Costituzione, la chiave per affrontarla. Il noi e il senso di comunità hanno prevalso sull`isolamento e l`impotenza. La mattina del 25 aprile del 2020 quando, in solitudine, sono stato al Vittoriano in occasione della Festa della Liberazione a rendere omaggio ai caduti e, solamente al momento della deposizione della corona, ho tolto la mascherina di protezione, ho cercato di esprimere in quel momento la forza di un`intera comunità. Non ero solo”, ricorda Mattarella.

 

Nuovo attacco aereo russo su Kiev: 3 morti, tra cui 2 bambini

Nuovo attacco aereo russo su Kiev: 3 morti, tra cui 2 bambiniRoma, 1 giu. (askanews) – Tre persone sono state uccise, tra cui due bambini, in un attacco aereo su Kiev, hanno confermato l’amministrazione militare e il sindaco della città.

Dopo 17 attacchi segnalati alla capitale ucraina a maggio, per lo più utilizzando droni, le forze russe hanno colpito la capitale nelle prime ore di oggi, danneggiando condomini e una clinica medica. “Tra i tre morti nel distretto di Desnyansky, figurano 2 bambini (di 5-6 anni e 12-13 anni)”, ha detto l’amministrazione militare della città.

Secondo le informazioni preliminari, ci sarebbero anche dei feriti, in un numero ancora imprecisato.

A Como la Naturalis Historia del fotografo Mario De Biasi

A Como la Naturalis Historia del fotografo Mario De BiasiMilano, 1 giu. (askanews) – Come un’ideale appendice alle Vite parallele di Plutarco, la mostra fotografica “Mario De Biasi – Naturalis Historia”, in programma al Broletto di Como dal 2 giugno al 23 luglio 2023 e curata da Eugenio Bitetti e Massimiliano Mondelli, rintraccia il legame di carattere, inclinazione e disposizione verso il mondo che avvicina Plinio il Vecchio e Mario De Biasi, e lo fa attraverso l’opera di quest’ultimo, vissuto a duemila anni di distanza dal primo.

Organizzata da Accademia Pliniana con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Alessandro Volta, in collaborazione con l’Archivio De Biasi e Galleria 70 di Milano, patrocinata dal Comune di Como e dal Comitato per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, la mostra “Mario De Biasi – Naturalis Historia” presenta 74 fotografie in bianco e nero, tutte in edizione vintage e realizzate tra gli anni ’50 e i primi anni ’80. L’esposizione, fra gli eventi più rilevanti delle Celebrazioni pliniane del 2023-2024 e che si svolge in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande fotografo bellunese, denota l’impareggiabile capacità di interpretare il reale e l’infallibile istinto per la composizione che per più di trent’anni hanno fatto di De Biasi uno dei massimi protagonisti della fotografia europea. La descrizione del mondo per mezzo di geometrie minute e ritmiche proporzioni vale, per forza di afflato, quella tentata con la parola scritta, duemila anni fa, da Plinio il Vecchio. Queste sorprendenti e al tempo stesso naturalissime correspondances saranno il tema centrale della mostra.

Scrittore l’uno, fotoreporter l’altro, i due uomini hanno nutrito lo stesso amore per la conoscenza, la stessa oceanica curiosità per gli aspetti sensibili del mondo, la stessa commovente aspirazione a comprendere e narrare, attraverso le bellezze rispettive della parola e dell’immagine, il più possibile l’inesausta complessità e meraviglia della natura. Quasi sovrapponibile al monumentale indice della Naturalis Historia è lo smisurato repertorio svolto da De Biasi nel corso del lavoro di trent’anni a capo dei servizi fotografici di Epoca (1953-1983): popolazioni, paesi, istituzioni politiche, scienza, medicina e tecnologia, persino astronomia, nei laboratori della NASA prima della missione Apollo 11, e poi al ritorno degli astronauti. E, ovviamente, natura, intesa come campo d’indagine privilegiato per la comprensione e la conoscenza del mondo. Su tale aspetto, in cui l’impegno professionale si fonde con la personale passione, si focalizza la mostra “Mario De Biasi – Naturalis Historia”: foto di strutture naturali, fossero esse piante, minerali o animali, raccolte per sé o per lavoro nel corso dei mille viaggi attorno al mondo da fotoreporter. Geometrie riposte nelle nervature di una foglia come nella successione delle onde dell’oceano o nei fiumi di lava durante l’eruzione dell’Etna, a duemila anni da quella del Vesuvio di Plinio.

Lo studio Mario Cucinella Architects vince l’Architizer A+Awards

Lo studio Mario Cucinella Architects vince l’Architizer A+AwardsMilano, 31 mag. (askanews) – Il progetto della Chiesa di Santa Maria Goretti realizzato dallo studio di architettura MCA – Mario Cucinella Architects si è aggiudicato l’Architizer A+Awards: giunto alla sua undicesima edizione e con un seguito di oltre 7 milioni di persone su piattaforma digitale, il premio, promosso dalla testata internazionale Architizer, segnala ogni anno i progetti più all’avanguardia e le soluzioni più innovative nel campo della progettazione.

La Chiesa di Santa Maria Goretti è stata votata online dal pubblico come migliore progetto nella categoria “Architecture + Small Projects” con il riconoscimento “Popular Choice” grazie alle scelte seguite nell’uso dei materiali e nell’impianto planimetrico, per un risultato iconico e dal forte impatto visivo. Solitaria e monolitica, la Chiesa sorge infatti nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, a confine tra la Basilicata e la Calabria, sui colli del comune di Mormanno dominando il contesto urbano della cittadina calabrese.

L’architettura, con i suoi 16 metri di altezza, si rivela come uno scrigno che custodisce la sacralità degli interni, in dialogo con il paesaggio circostante. La pianta monumentale dalla forma organica si ispira alle geometrie delle chiese barocche e la facciata principale, che si apre sulla nuova piazza della Chiesa, è caratterizzata da pochi ma essenziali elementi che definiscono i principali segni della tradizione cristiana: il portale di ingresso e la croce. L’interno è pervaso dalla luce naturale e, dalla sommità della Chiesa, l’opera d’arte di Giuseppe Maraniello, una serie di veli traslucidi, riempie lo spazio centrale riverberando la luce naturale attraverso le sue pieghe, in un gioco di riflessi che crea un’atmosfera intima e raccolta. Il progetto ha visto l’impiego di materiali legati alla tradizione come la pietra, il bronzo e il mosaico che si confrontano e dialogano con l’impianto barocco. Gli arredi in legno e acciaio, disegnati da MCD – Mario Cucinella Design, sono stati volutamente pensati con un design minimale per mettere in risalto gli elementi architettonici e scultorei. “Siamo felici di questo riconoscimento che testimonia come il progetto sia apprezzato sia perchè rispettoso del contesto in cui sorge sia per la sua specifica funzione religiosa e per l’esperienza che è in grado di offrire ai visitatori. Gli spazi della Chiesa, le sue testimonianze artistiche, gli altari, sono le stazioni di un percorso di accrescimento spirituale. Nello studio delle forme abbiamo cercato l’equilibrio: la capacità di coniugare i momenti sacri con la fruizione della chiesa. È quello che abbiamo fatto per valorizzare il progetto della Chiesa di S. Maria Goretti” commenta l’architetto Mario Cucinella, fondatore di MCA – Mario Cucinella Architects.

Il 2023 Architizer A+Awards si aggiunge alla serie di riconoscimenti conferiti al progetto Chiesa di Santa Maria Goretti, tra cui il “BLT – Built Design Award 2022” e il “2022 International Architecture Awards”, sommati agli oltre 60 premi assegnati allo studio MCA – Mario Cucinella Architects durante più di 30 anni di attività progettuale.

Morte Emilio Rigamonti, il cordoglio dell’azienda: perdiamo un pilastro

Morte Emilio Rigamonti, il cordoglio dell’azienda: perdiamo un pilastroMilano, 31 mag. (askanews) – L’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi, assieme ai dipendenti e a Jbs esprime sentito rammarico per la scomparsa del fondatore dell’azienda, Emilio Rigamonti, deceduto oggi a Sondrio.

“Oggi perdiamo un pilastro dell’azienda. La sua intuizione e il suo impegno – ha detto Palladi – hanno reso Rigamonti leader nel mondo e la bresaola della Valtellina Igp un prodotto conosciuto e consumato in tutto il pianeta. Ci legava una profonda stima, sul piano professionale e soprattutto umano. Avevamo festeggiato insieme di recente i suoi 92 anni. La sua è stata una presenza costante e discreta”. “Ha sempre sentito l’azienda come propria – ha concluso Palladi – abbiamo lavorato fianco a fianco e ci siamo confrontati fino all’ultimo, anche dopo l’acquisizione da parte di JBS, della quale era pienamente soddisfatto. Sentiremo profondamente la sua mancanza”. Emilio Rigamonti aveva preso insieme al fratello Giovanni le redini dell’attività di macelleria e salumeria di famiglia nel 1913, aprendo alla fine degli anni Cinquanta il primo stabilimento produttivo a Montagna in Valtellina, che ancora oggi è sede della società, e in seguito gli impianti a Poggiridenti (negli anni 70) e a Mazzo in Valtellina nel 1986.

Pnrr, emendamento accantonato, domani audizione Corte dei Conti

Pnrr, emendamento accantonato, domani audizione Corte dei ContiRoma, 31 mag. (askanews) – “Sulla norma proposta dal Governo per imbrigliare la Corte dei conti abbiamo chiesto poco fa una audizione con il presidente Guido Carlino. Ricordiamo che l’emendamento da noi fortemente contestato pretende di intervenire sulla Corte dei conti in quanto organo della Pubblica amministrazione per giustificare l’ammissibilità dell’emendamento, in totale spregio del principio della separazione dei poteri. Per ora l’emendamento è stato accantonato e sarà votato per ultimo solo dopo l’audizione con la Corte dei Conti”. Lo fanno sapere Filiberto Zaratti e Franco Mari, deputati di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, dopo una interruzione della commissione Affari costituzionali dove è in corso la discussione sul Dl P.a. e dove è stata accolta la richiesta delle opposizioni di ascoltare Carlino.

Pd, Schlein reagisce alle critiche: “Siamo qui per restare”

Pd, Schlein reagisce alle critiche: “Siamo qui per restare”Roma, 31 mag. (askanews) – Dopo due giorni di mugugni e critiche Elly Schlein torna a parlare in pubblico e lo fa mandando un messaggio molto chiaro: “Mettetevi comodi, siamo qui per restare”. La segretaria Pd, che lunedì aveva ammesso la sconfitta alle amministrative, non ci sta a finire sul banco degli imputati dopo soli tre mesi di lavoro alla guida del partito, in una diretta Instagram attacca il governo sul Pnrr e sulle “fake-news sull’Emilia Romagna”, accusa la maggioranza di “politicizzare l’alluvione” e chiede l’immediata nomina del commissario nella regione, lasciando intendere che per lei il nome è quello di Stefano Bonaccini. Un modo per rispondere anche ai tanti che nel Pd durante la segreteria di due giorni fa e nei corridoi del Parlamento si erano lamentati per una sua presunta scarsa presenza sui temi caldi, sulle questioni più importanti del dibattito.

Schlein dimostra di non avere gradito il fuoco di fila dei giorni scorsi: “Noi non ci fermiamo, abbiamo da ricostruire una prospettiva e da dare una speranza a questo paese. Andiamo avanti con le nostre battaglie. Non ci spaventano gli attacchi. A chi pensa sia finita voglio dire: abbiamo solo cominciato. Il cambiamento non è un pranzo di gala, è scomodo. Siamo qui per fare esattamente quello che diciamo”. E per smentire le accuse di essere troppo poco presente sui grandi temi aggiunge appunto due passaggi contro il governo e la maggioranza per le “fake-news sull’Emilia Romagna. “Vengano piuttosto, invece di questi attacchi, a riferire in Parlamento su quello che intendono fare per il Pnrr. Questo governo sta rallentando l’attuazione (del Piano, ndr), sta mettendo in difficoltà Comuni e imprese, rischia di farci perdere un’occasione storica e irripetibile”.

In difesa della segretaria si pronuncia Dario Franceschini, uno dei suoi principali sostenitori, che rompe un lungo silenzio per denunciare “un clima insidioso” nel Pd. L’ex ministro conosce bene gli usi della casa e sa leggere bene i segnali di insofferenza arrivati in questi giorni. Per questo parla: “Si rischia che un risultato negativo di cui Schlein non ha alcuna responsabilità venga usato per iniziare a indebolirla. Nessuno ha la bacchetta magica, nemmeno Schlein. Mi rattrista un po’ che le lezioni del passato non bastino mai. Tutti i leader del Pd, sottoscritto compreso, hanno subito dal primo giorno una azione di logoramento. Allora dico: fermiamoci”. Anche Andrea Orlando, che pure qualche rilievo critico lo ha mosso (“Dobbiamo rafforzare una nostra presenza nei territori”), cerca di mettere al riparo la segretaria: “Ci sono dei problemi strutturali del Partito Democratico che vanno affrontati con grande determinazione ma che sicuramente non potevano essere risolti nell’arco di pochi mesi”.

Ma la segretaria deve gestire anche la grana del voto di giovedì al Parlamento europeo sulla risoluzione che apre all’uso del Pnrr per la produzione di armi. Schlein è contraria, contrarissima, e lo dice chiaramente: “Non è per noi accettabile utilizzare le risorse Pnrr e coesione per produrre munizioni e armamenti”. Un concetto che viene ribadito anche al governo Meloni: “Non è accettabile che si pensi di togliere fondi dai nidi per metterli nella produzione di munizioni e armamenti”. Il Pd lo ripeterà domani in un question time al Senato, ma di fatto è una richiesta già accolta, perché da settimane il governo ha assicurato che non userà i fondi del Recovery per le armi. Il problema è a Bruxelles. Il Pd ha presentato anche degli emendamenti, accolti dal gruppo socialista, per chiedere di fissare questo principio nella risoluzione ‘Asap’, ma pare scontato che il Parlamento europeo non li approverà. Dunque, si tratterà di votare la risoluzione così com’è, con la parte che prevede la possibilità di usare il Pnrr per armi e munizioni.

Schlein non ha dato indicazioni di voto, lascia la decisione all’autonomia del gruppo. E il gruppo Pd in Ue è diviso, la maggioranza è orientata comunque a votare a favore dell’Asap, anche se verranno bocciati gli emendamenti, per non smarcarsi dagli altri socialisti europei che diranno sì e per non rischiare di aprire una crepa nella linea pro-Ucraina. Linea che la stessa Schlein oggi ha ribadito con forza. Ma non mancheranno gli astenuti o i voti contrari: Massimiliano Smeriglio, Pietro Bartolo, Giuliano Pisapia, Camilla Laureti dovrebbero esprimere una posizione in dissenso rispetto a quella della maggioranza.

L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit Cpe

L’Europa si ritrova in Moldavia. Giovedì Meloni al summit CpeChisinau, 31 mag. (askanews) – Il luogo scelto è già di per sé il messaggio. La Moldavia, così vicina all’Ucraina e animata da una forte spinta ad entrare al più presto nell’Ue, ospiterà giovedì il secondo vertice della Comunità politica europea, un forum di dialogo nato nel 2022 per volere del presidente francese Emmanuel Macron e che si è riunito per la prima volta a Praga a ottobre dell’anno scorso.

Al summit sono attesi 47 capi di Stato o di governo, tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vertici delle istituzioni di Bruxelles. Tra i Paesi extra Ue presenti ci saranno anche la Gran Bretagna, l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera, la Turchia dell’appena rieletto Recep Tayyip Erdogan oltre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, anche se per ragioni di sicurezza non è stato confermato se sarà in presenza o da remoto. La scelta della sede, che si alterna tra Paesi dell’Unione ed extra Ue, è prima di tutto – spiegano fonti diplomatiche – un segnale che si vuole inviare a Mosca, un messaggio di unità e di solidarietà europea oltre che di sostegno alla resistenza di Kiev.

Per la Moldavia, Paese di circa 3 milioni di abitanti che ha dichiarato la sua indipendenza nell’agosto del 1991 e che nel 2022 ha ottenuto lo status di Paese candidato ad aderire all’Unione europea, si tratta del più grande evento mai ospitato. Imponenti le misure di sicurezza predisposte. Il summit si terrà nel castello di Mimi, a circa 30 chilometri dalla capitale, Chisinau, struttura architettonica in stile neoclassico, che ospita anche una importante cantina: la Moldavia, con i suoi 186 milioni di bottiglie l’anno, è infatti un grande produttore di vino. All’evento si sono accreditati circa 600 giornalisti. L’arrivo delle delegazioni è previsto a partire dalle 10.30 ora locale, poi alle 12 (le 11 in Italia) si terrà la cerimonia di apertura. Seguiranno quattro tavole rotonde che si focalizzeranno sui temi in agenda del summit: pace e sicurezza, energia, clima, interconnessioni in Europa. Altamente probabile che per i leader si imponga tra i temi all’ordine del giorno anche la situazione in Kosovo. Ci sarà un pranzo di lavoro, una ‘foto di famiglia’ e una conferenza stampa finale delle autorità moldave, per una durata complessiva di cinque ore, anche se la presenza della premier dovrebbe essere ridotta per consentirle il ritorno a Roma per le cerimonie della festa della Repubblica.

Ma il format prevede anche una sessione apposita per possibili bilaterali o trilaterali. E potrebbe essere proprio questa la parte più interessante della giornata. D’altra parte, la Comunità politica europea è una iniziativa ancora giovane, con finalità e risultati ancora da definire, che si va ad aggiungere ad altri formati, come per esempio il Consiglio d’Europa, il cui vertice si è tenuto appena due settimane fa in Islanda, che vede la partecipazione di molti dei Paesi che saranno domani al castello di Mini. La presidente moldava, Maia Sandu, ha sottolineato come l’appuntamento sia “una testimonianza di una crescente unità nel continente”. “Mentre l’Europa si riunisce a circa 20 km dal confine ucraino, l’evento – ha spiegato – è una risoluta riaffermazione della nostra incrollabile dedizione alla pace, una ferma condanna dell’invasione della Russia, una continua solidarietà con l’Ucraina e una dimostrazione di sostegno alla Moldavia”.

Tra gli obiettivi principali dell’Unione europea c’è proprio quello di sottrarre il Paese all’influenza russa, a cominciare dalla dipendenza per il gas. Proprio ieri il Consiglio ha deciso nuovi finanziamenti e oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato l’inizio della missione di partnership Ue-Moldavia, con l’obiettivo di sostenere la resilienza del Paese contro la disinformazione e gli attacchi informatici, per un mandato iniziale di due anni.

Made in Italy, via libera del Cdm al disegno di legge

Made in Italy, via libera del Cdm al disegno di leggeRoma, 31 mag. (askanews) – Il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sul made in Italy, che reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese.

Il provvedimento prevede una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele. Sono previste azioni per migliorare e allargare la rete tra i principali attori della promozione e tutela della eccellenza italiana e sono inserite norme per inasprire il sistema sanzionatorio per la lotta alla contraffazione. Nasce il fondo sovrano italiano, denominato fondo strategico nazionale del made in Italy, con una dotazione iniziale di un miliardo e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche.

Sono introdotte nuove misure settoriali a sostegno delle principali filiere di eccellenza attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi. Dieci milioni di euro sono destinati al potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile. Sono inoltre previste azioni per istruzione e formazione. E’ istituito il liceo del made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.

Al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo liceo del made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”. Per favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni viene istituito un programma di trasferimento delle competenze generazionali per le imprese private con non più di 15 unità da svolgere attraverso il tutoraggio di formazione di un lavoratore andato in pensione, da non oltre 2 anni, a un nuovo assunto a tempo indeterminato di età inferiore a 30 anni. Il programma avrà una durata massima di 12 mesi e la norma prevede che l’attività di tutoraggio è svolta senza vincolo di subordinazione e non soggetta alle disposizioni sui licenziamenti. La remunerazione corrisposta al pensionato per l’attività di tutoraggio non concorre alla formazione di reddito ai fini Irpef e non è assoggettato a contribuzione previdenziale, sino ad una soglia massima percepita di 15.000 euro l’anno. Per gli importi oltre tale soglia si applica la disciplina ordinaria.

E’ poi istituita l’Esposizione nazionale permanente del made in Italy con l’obiettivo di promuovere e rappresentare l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del Made in Italy e dell’ingegno italiano; attivata la registrazione dei luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforzata della tutela dei domini internet registrati e azioni più efficaci per la loro salvaguardia. Viene anche creato un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione made in Italy per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni; utilizzo della blockchain per la certificazione delle filiere e la creazione di un catalogo nazionale per il censimento delle soluzioni conformi alla normativa in vigore per la tracciabilità delle filiere e per sostenere e promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti (DLT) utile ai fini informativi per i consumatori; accompagnamento delle imprese verso il futuro, attraverso il finanziamento di consulenze per l’avvio di attività nel metaverso; incentivazione al processo di associazione tra produttori e la redazione di un disciplinare per le produzioni artigianali e industriali che prepara al prossimo varo del regolamento europeo su Igp non agri.

Prevista l’introduzione di modifiche del sistema del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia; riorganizzazione degli uffici per favorire la specializzazione in materia attraverso la concentrazione distrettuale della competenza degli uffici requirenti e l’avvio di iniziative di formazione specifica; misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione Viene infine e istituita per il giorno 15 aprile la “Giornata nazionale del made in Italy” al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana, presso le Istituzioni, le scuole e i luoghi di produzione e di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario.