Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu discute sulla situazione a Zaporizhzhia

Oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu discute sulla situazione a ZaporizhzhiaRoma, 30 mag. (askanews) – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce oggi per discutere sulla situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (NPP), in Ucraina, e sui modi per proteggere l’impianto.

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) Rafael Grossi presenterà una relazione sull’attuale situazione attorno alla centrale nucleare, di cui la Russia ha ottenuto il controllo durante la guerra in Ucraina lo scorso anno, e presenterà proposte per garantire la sicurezza della struttura in rispetto dei principi dell’Aiea. L’incontro sarà presieduto dal ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis e si svolgerà presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Anche i rappresentanti ucraini dovrebbero prendere parte alla discussione.

Comunali, Tajani: c’è stata una rivoluzione culturale, trionfo oltre le attese

Comunali, Tajani: c’è stata una rivoluzione culturale, trionfo oltre le atteseRoma, 30 mag. (askanews) – I risultati delle elezioni amministrative “sono la conferma che in politica si vince al centro, con candidati moderati e competenti”: si è dimostrato “il contributo decisivo di Forza Italia, in particolare ad Ancona, un risultato storico, davvero clamoroso, e a Brindisi. C’è stata una rivoluzione culturale, una reazione al rischio di uno spostamento eccessivo a sinistra”. Lo dice in un’intervista a La Stampa il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Schlein? un Pd spostato sempre più a sinistra, a mio avviso, allontana molti elettori. Poi la coalizione di centrodestra – spiega il coordinatore di Forza Italia – si è mostrata compatta e seria, al contrario del campo avversario”, ad eccezione di Vicenza dove “qualcosa non ha funzionato” e “sono stati commessi errori”, anche se quella di Possamai è stata “una vittoria sporadica”. I risultati del voto, conclude Tajani, danno un’ulteriore spinta verso l’alleanza tra popolari e conservatori in Europa: “Sono convinto che la direzione debba essere quella, dobbiamo trovare la giusta strada, il dibattito è aperto. Con Giorgia Meloni, in qualità di presidente dei conservatori europei, e con tutti gli altri, per arrivare a un’alternanza e a un cambio di maggioranza anche a livello europeo”.

All’alba attacco con droni su Mosca: “Lievi danni agli edifici”

All’alba attacco con droni su Mosca: “Lievi danni agli edifici”Roma, 30 mag. (askanews) – Mosca è stata presa di mira all’alba da un attacco di droni che ha causato danni “minori” ad alcuni edifici, senza provocare vittime. Lo ha dichiarato il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin.

“Questa mattina, all’alba, un attacco di droni ha causato lievi danni a diversi edifici. Tutti i servizi di emergenza della città sono sul posto (…) Finora nessuno è rimasto ferito gravemente”, ha scritto Sobyanin su Telegram. Per ragioni di sicurezza, i servizi di emergenza hanno evacuato i residenti di due edifici residenziali colpiti da UAV, ha aggiunto il sindaco citato dalla Ria Novosti. “Subito dopo la fine del lavoro dei servizi speciali, i residenti potranno tornare al loro appartamenti”, ha precisato Sobyanin. 

 

Boccia: Schlein ha trovato le alleanze già fatte, il Pd è la prima lista

Boccia: Schlein ha trovato le alleanze già fatte, il Pd è la prima listaMilano, 30 mag. (askanews) – “Era il risultato più probabile, anche perché molti Comuni erano già nelle mani del centrodestra. Peraltro nessuno ha mai pensato che la destra al governo potesse indebolirsi in 7 mesi. Le elezioni amministrative dipendono da un mix di proposte locali, credibilità dei candidati e, parzialmente, anche dal vento nazionale. Dico parzialmente perché ho visto commenti trionfalistici. Ma chi pensa che il sindaco uscente di Pisa abbia vinto grazie al decreto rave o al decreto sulle Ong sbaglia analisi. Vorrei ricordare che noi a giugno del 2022 vincemmo ovunque e tre mesi dopo perdemmo male le Politiche. La nostra sconfitta nei Comuni capoluogo è netta e chiara, ma dedurne un’analisi politica che porta all’autoesaltazione della destra è fuori luogo”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, commentando al Corriere della Sera i risultati delle elezioni amministrative.

“Intanto vorrei ricordare una cosa – ha aggiunto Boccia -: Elly Schlein si è insediata il 12 marzo. Non c’è stata un’alleanza decisa dalla nuova segreteria e le liste del Pd erano di fatto già chiuse. Il Partito democratico nei consigli comunali è la prima lista anche rispetto a Fratelli d’Italia, dopodiché questo particolare non ci consola. Però è bene ricordarlo a chi non è quasi presente in nessun consiglio comunale, ma dice che il problema è il Pd. La critica al Pd non la fa Fratelli d’Italia ma la capogruppo del Terzo polo al Senato”.

Claudia Gerini: “Oggi Verdone potrebbe essere l’uomo giusto per me”

Claudia Gerini: “Oggi Verdone potrebbe essere l’uomo giusto per me”Roma, 30 mag. (askanews) – Continua, ogni sabato e domenica su Radio Cusano Campus, dalle 13, l’appuntamento con Turchese Baracchi alla guida di “Turchesando”, salotto radiofonico con interviste “senza filtri” ai beniamini del mondo dello spettacolo e dell’attualità.

Protagonista nella puntata andata in onda ieri, domenica 28 maggio, è stata l’attrice romana Claudia Gerini che ha presentato il suo libro “Se chiudo gli occhi”. A proposito della sua ultima fatica letteraria, l’indimenticata Jessica di “Viaggi di nozze” ha dichiarato: “Evoca la fantasia, se chiudi gli occhi puoi catapultarti dove ti pare, si lavora con l’immaginazione e se chiudo gli occhi posso rivedere il passato, non è un’autobiografia ma il libro è ispirato alla mia vita. Racconta episodi, esperienze, viaggi, qualche amore. Non ho raccontato tutto ma mi sono voluta regalare questa chiacchiera intima con il pubblico”. La Gerini poi ha rivelato alcuni particolari sul primo incontro con Carlo Verdone avvenuto durante i provini del film “Perdiamoci di vista”: “Il primo incontro avvenne nel casting per trovare l’attrice che avrebbe fatto la sorella di Asia Argento che era la protagonista. Io ero emozionatissima, avrò avuto 21 anni, lui mi disse ‘hai un bellissimo viso ma per il ruolo non vai bene, comunque vedrai che ci incontreremo di nuovo’. Questa frase non la presi seriamente però ero già contenta di averlo incontrato. Un anno e mezzo dopo lui venne a vedermi al teatro Off vicino al Colosseo. Lui poi è venuto nei camerini dicendomi che stava preparando un film “Viaggi di nozze” e che gli serviva una coatta romana che facesse sua moglie. Mi disse che avevo il viso da brava ragazza ma secondo lui ero una gran coattona e così interpretai quel ruolo. Con Carlo abbiamo fatto un bellissimo percorso insieme non solo professionale ma anche di amicizia”. E alla domanda di Turchese Baracchi, se lui fosse l’uomo giusto, la Gerini ha risposto: “Penso lo fosse ma per un’altra fase di vita. Io avevo 25 anni e lui 43: ero troppo piccolina, dovevo fare delle esperienze. Adesso che sono una donna più matura e adulta forse andrebbe meglio ma non si può comandare l’amore”.

Oltre a rivelare qualche anticipazione sulla nuova stagione di “Vita da Carlo”, che la vede interpretare un ruolo: “Non vedo l’ora che esca. Diciamo che alla fine ci siamo menati, dico solo questo!”, la vincitrice di un David di Donatello come “Attrice non protagonista” per “Ammore e malavita” ha regalato un ricordo personale di Gianni Boncompagni: “Ci ho lavorato tanti anni fa, un rapporto di lavoro molto intenso, siamo rimasti amici per tanti anni. Lo reputo un genio della radio e della tv, molto spiritoso e ironico. “Non è la Rai” ha rappresentato un inizio ma io volevo fare cinema, è stata un’esperienza. Lui mi ha insegnato tante cose ma per la mia carriera non è stato determinante. Io devo dire grazie a tutti e a nessuno nel senso che devo prima di tutto dire grazie a me stessa, alla mia passione e al mio impegno”. E per quanto riguarda i progetti futuri: “Farò un ruolo nel film dei fratelli Manetti: una commedia divertentissima dove interpreterò una poetessa. Ad ottobre uscirà il film “L’ordine del tempo” di Liliana Cavani con Alessandro Gassmann, Edoardo Leo e tanti altri”.

Piatto forte della puntata di domenica di “Turchesando”, un’intervista esclusiva con il re delle serie tv David Warren, che tra l’altro ha diretto serie del calibro di “Gossip girl”, “Desperate Housewives” e “Ugly Betty”. Warren ha confidato a Turchese l’incontro che gli ha cambiato la vita: “Quello con un amico, Marc Cherry. Lui ha scritto l’episodio pilota di Desperate Housewives: l’ho letto e ho capito che dovevo lanciarmi in questa serie così l’ho diretta. Non potevo immaginare un successo internazionale. Un successo dovuto al fatto che dietro la facciata della normalità si cela del tetro, dell’ironico, una donna normale che dentro è una pazza. Marc si è ispirato alla madre. Stava attraversando un periodo squattrinato e dovendo vendere la casa tornò a casa della madre: una donna severa ma spiritosissima e gli è venuta questa idea”.

Se a proposito di un’altra serie ‘cult’, “Gossip Girl”, il regista ha rivelato: “Ero appassionato della serie oltre ad averla diretta. Mi sono piaciuti tutti ma soprattutto Leighton Meester, che interpretava Blair, un personaggio ispirato ad Audrey Hepburn”, non ha dubbi sul progetto a cui è più legato: “Ogni serie mi ha segnato e la penultima serie che ho fatto, Grace and Frankie, è stata per certi versi la più importante perché ero più maturo e in grado di apprezzare tutto, anche il fatto di lavorare con Jane Fonda e Lily Tomlin che hanno segnato il mio percorso creativo. Jane Fonda è l’attrice che mi ha dato più soddisfazione sul set, nonostante sia una star lei vuole sempre essere diretta”. Prima di chiudere la chiacchierata con Turchese Baracchi, Warren ha rivelato quale serie gli piacerebbe dirigere: “Sicuramente Il trono di spade”.

Musica, Willie Peyote: il 6 novembre il ritorno live del rapper

Musica, Willie Peyote: il 6 novembre il ritorno live del rapperRoma, 30 mag. (askanews) – E’ iniziato il conto alla rovescia per il ritorno live di Willie Peyote. Il prossimo 6 novembre, infatti, il rapper e cantautore torinese partirà per un nuovo tour che lo porterà in autunno a girare per le principali città italiane. I biglietti per le date del tour saranno disponibili in prevendita su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali a partire dalle ore 12:00 di martedì 30 maggio.

Questi i primi appuntamenti del tour prodotto e organizzato da Magellano Concerti (info su www.magellanoconcerti.it): 06 novembre VENARIA REALE (TO) – Teatro Della Concordia 07 novembre MILANO – Fabrique 10 novembre PADOVA – Gran Teatro Geox 18 novembre BOLOGNA – Estragon 20 novembre FIRENZE – Tuscany Hall 25 novembre CIAMPINO (RM) – Orion 01 dicembre MOLFETTA (BA) – Eremo Club 02 dicembre NAPOLI – Casa della Musica

L’annuncio di questi nuovi appuntamenti live arriva dopo la pubblicazione del singolo inedito “Picasso”, disponibile in tutti gli store digitali. “Picasso” è la prima traccia inedita pubblicata dal rapper e cantautore torinese dopo l’uscita del suo ultimo album “PORNOSTALGIA”, uscito lo scorso maggio su etichetta Virgin Records/Universal Music Italia che ha debuttato nella top10 della classifica dei dischi più venduti e ascoltati in Italia.

Musica, esce il nuovo album di Luca Barbarossa “La vertà sull’amore”

Musica, esce il nuovo album di Luca Barbarossa “La vertà sull’amore”Roma, 30 mag. (askanews) – Uscirà il 2 giugno su tutte le piattaforme digitali il nuovo album di Luca Barbarossa “La verità sull’amore” (Margutta 86/OTR – distribuito da Ada Music Italy), un viaggio in 10 tracce. Partendo dalla poesia di Wystan Hugh Auden “La verità, vi prego, sull’amore”, i brani inediti dell’album affrontano, come in un’indagine, i vari aspetti di questo sentimento.

Le canzoni, pur avendo vita propria, sono parte integrante del progetto teatrale “La verità vi prego sull’amore” ideato da Stefano Massini (Tony Awards 2022) che ha voluto coinvolgere Luca fin dall’inizio. Massini firma anche il testo de “L’amore spiegato ai bambini”, una delle tracce dell’album. L’album è prodotto da Maurizio Mariani, già coinvolto nel precedente “Roma è de tutti”. “La verità, vi prego, sull’amore” è uno show unico, dove le storie raccontate da Massini e Barbarossa avranno come comune denominatore l’amore nelle sue varie forme, l’amore per la libertà, per la verità, l’amore per la giustizia ma soprattutto l’amore lontano dai luoghi comuni. L’amore sotto la lente del microscopio, sul banco degli imputati, sul lettino dell’analista, sulla partitura dell’orchestrale. Lo spettacolo è prodotto da Savà Produzioni Creative e Otrlive.

Nuovo Orto Botanico Università Parma: un polo culturale e ambientale

Nuovo Orto Botanico Università Parma: un polo culturale e ambientaleRoma, 29 mag. (askanews) – Sarà un Orto Botanico nuovo quello che scaturirà dai progetti di restauro e riqualificazione presentati questo pomeriggio nella storica sede di via Farini: progetti di ampio respiro che puntano a fare dell’Orto Botanico dell’Università di Parma non solo un rinnovato giardino ma un polo culturale, ambientale, sostenibile, risorsa e punto di riferimento per la città e non solo.

Lo si farà con fondi pubblici e privati, grazie all’impegno di una “squadra” in cui l’Ateneo è affiancato da istituzioni e realtà private del territorio. A presentare i progetti oggi c’erano il Rettore Paolo Andrei, il Sindaco Michele Guerra, il Direttore scientifico dell’Orto Botanico Renato Bruni, il Presidente di Fondazione Cariparma Franco Magnani, il Presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi e Giovanna Usvardi, Global Communication & External Relations Head del Gruppo Chiesi, oltre naturalmente ai progettisti Guido Canali e Paola Cavallini, in rappresentanza dello Studio Canali Associati e di A+C_Architettura e Città Studio Associato.

Due diversi progetti per due linee d’intervento. Una d’ambito edilizio, incentrata sulle Serre e sulla Scuola di Botanica, e un’altra di sistemazione della componente verde. L’idea di fondo del duplice intervento è quella di aprire una nuova porta “verde” nel cuore della città: una piattaforma per le attività didattiche, di ricerca, divulgazione e diffusione della cultura connesse alle relazioni tra piante e persone. Apertura, dialogo, contaminazione, sostenibilità, complessità, coinvolgimento le parole chiave.

Si punta a superare il concetto di hortus conclusus e a valorizzare un compito moderno dell’Orto Botanico: da luogo di sola conservazione ed esposizione a piattaforma per comunicare e discutere di grandi temi con la società, in una crescita reciproca, anche attraverso la disseminazione di una corretta educazione ambientale, cercando di attrarre pubblico su scala sia locale sia nazionale. “Crediamo molto nell’idea moderna di Orto botanico che sta dietro a questi progetti: un vero polo culturale a 360 gradi capace di diventare punto di riferimento importante per la città e per il territorio, e non solo – ha osservato il Rettore Paolo Andrei -. I finanziamenti arrivati in ambito PNRR e dal Ministero dell’Università e della Ricerca testimoniano la qualità dei progetti presentati e la loro lungimiranza: il loro saper guardare lontano. E naturalmente ci fa molto piacere che ci affianchino e lavorino con noi realtà pubbliche e private che hanno accordato all’Università la loro fiducia e che credono a loro volta in questa riqualificazione come valore per la comunità. Siamo una squadra non solo coesa ma anche appassionata: è un tratto per me molto significativo, che ci accomuna e che sottolineo con convinzione. A tutte e tutti va il nostro più sincero ringraziamento”.

“Il progetto messo in campo per l’Orto Botanico di Parma – ha spiegato il Sindaco Michele Guerra – rappresenta un’ulteriore valorizzazione dello spazio pubblico, a partire da una cura scientifica e ambientale a vantaggio dell’intera cittadinanza. Un luogo che, come accade nelle città che hanno la fortuna di ospitare orti botanici, guarda e si offre agli studiosi, ai parmigiani e ai turisti, anche attraverso iniziative costruite ad hoc per questo spazio. La sinergia tra pubblico e privato, presente in questo e in molti altri progetti in città, ci dimostra una volta di più l’efficacia di un metodo di lavoro che funge da modello per lo sviluppo della nostra comunità”. “Da luoghi in cui le scoperte avvenivano – ha commentato il Direttore scientifico dell’Orto Renato Bruni – gli Orti Botanici sono diventati luoghi in cui esse sono condivise con il pubblico e questo ne cambia le esigenze materiali. Con gli interventi presentati oggi l’Orto Botanico di Parma non solo mantiene i suoi elementi scientifici, ma amplifica le sue potenzialità come modello e da cassa di risonanza per le migliori conoscenze. Sarà la nuova casa per tutte le prospettive esistenti sulle reazioni che l’umanità intrattiene con le piante: scientifiche, estetiche, umanistiche, ambientali e tecnologiche, senza distinzioni di discipline”.

“Le priorità strategiche della Fondazione Cariparma – ha spiegato il Presidente Franco Magnani – richiamano principalmente a obiettivi di sistema che garantiscano significativi cambiamenti nella logica temporale di medio e lungo periodo: in tale ambito si sono consolidati nel tempo gli interventi legati specificatamente alla cultura ed all’ambiente, favorendo il consolidarsi di identità collettive e lo sviluppo della ricchezza del territorio. Per questo l’importante sostegno della Fondazione al progetto di restauro e valorizzazione dell’Orto Botanico dell’Università di Parma accompagna molteplici obiettivi legati al ripristino di un luogo storico della città, dove cultura, attività scientifica, attenzione per l’ambiente e il bene comune trovano serie potenzialità di rivitalizzazione comunitaria, di scambio intergenerazionale, di interesse per la biodiversità e di inclusione sociale”.

“L’Orto Botanico non è solo un simbolo di Parma ma un vero e proprio asset strategico per la città – ha dichiarato Alessandro Chiesi, Presidente di “Parma, io ci sto!” -. La presentazione di oggi rappresenta per noi un passaggio significativo, in quanto costituisce un ulteriore passo avanti verso la rigenerazione di questo importante spazio urbano, in linea con la visione di futuro che abbiamo plasmato insieme attraverso il progetto #dieci: un luogo, quindi, di aggregazione, aperto alla comunità, capace di coniugare sostenibilità, cultura e formazione in un’ottica di valore sociale condiviso. Colgo infine l’occasione per evidenziare il generoso contributo dello Studio Canali Associati per la redazione del progetto definitivo”.

Per Giovanna Usvardi, Global Communication & External Relations Head del Gruppo Chiesi, “L’Orto Botanico di Parma è parte del patrimonio della città, tutela la biodiversità locale, custodisce un importante corpus culturale ed è un luogo dedicato alla conoscenza scientifica. È testimone anche dell’identità chimico-farmaceutica di Parma, di cui il Gruppo Chiesi è erede, se pensiamo che le piante, nei secoli passati, erano studiate e venivano fatte crescere per le proprietà curative. L’intervento di ristrutturazione dell’Orto Botanico è coerente con il nostro impegno come Società Benefit e certificata B Corp, che definisce il proprio business attraverso il valore condiviso con gli stakeholder con cui opera; siamo quindi estremamente orgogliosi di contribuire alla valorizzazione di questo ‘simbolo’, certi che avrà un impatto positivo sulla comunità e sul territorio”.

Alle Comunali nei Capoluoghi vince il centrodestra: 9 a 3 -rpt-

Alle Comunali nei Capoluoghi vince il centrodestra: 9 a 3 -rpt-Roma, 29 mag. (askanews) – Una tornata primaverile di elezioni comunali, quella iniziata col primo turno del 14 e 15 maggio scorsi e terminata oggi con i ballottaggi, conclusasi con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Bilancio finale: 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. Tre i Comuni passati dal centrosinistra al centrodestra: Ancona, Brindisi e Latina. Un solo Comune passato dal centrodestra al centrosinistra: Vicenza.

Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi di ieri e oggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi-Lega-Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra con Giacomo Possamai, che ha vinto sul filo di lana con il 50,54%, conquistando una città storicamente governata dalla destra. A Terni, come si ricordava, ha invece prevalso Stefano Bandecchi. Il patron della Ternana, candidato civico sostenuto da liste di estrema destra, ha battuto anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Per quanto riguarda il primo turno a Imperia era stato confermato il sindaco uscente, l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola. La candidata del centrodestra Matilde Celentano, aveva fatto man bassa di voti a Latina, battendo l’ex sindaco di centrosinistra Damiano Coletta. Non era cambiato l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra. Anche al Comune di Treviso non era cambiato il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra. A Brescia si era invece affermata Laura Castelletti, ex vicesindaco del centrosinistra, mentre a Teramo la coalizione Pd-M5s aveva portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.

Lady Alda Presents, la mostra alla Rhinoceros Gallery di Roma

Lady Alda Presents, la mostra alla Rhinoceros Gallery di RomaRoma, 29 mag. (askanews) – Un quartiere dell’arte sempre più internazionale: supera le distanze tra i continenti e avvicina Italia e Stati Uniti d’America la proposta artistica della rhinoceros gallery di palazzo rhinoceros a Roma, l’avamposto tra antico e iper-contemporaneo ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel, con la linea artistica di Raffaele Curi.

La nuova invenzione della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti è un affascinante connubio tra la cara vecchia Europa e il Nuovo Mondo. L’esperimento, visionario come tutti i cortocircuiti della fondazione, si intitola Lady Alda Presents e – dal 9 giugno al 19 novembre 2023 – stratifica forme, esperienze e linguaggi diversi nei vari livelli espositivi di rhinoceros, il polo culturale affacciato sull’Arco di Giano. Come sempre, l’ingresso è gratuito, in via del Velabro 9A. Sono tre le attrazioni del palazzo. Innanzi tutto, una gustosa primizia. Per la gioia dei collezionisti, arriva per la prima volta in Italia il gallerista François Ghebaly, con una mostra nella rhinoceros gallery dei suoi artisti Neïl Beloufa, Ludovic Nkoth, Em Rooney e Max Hooper Schneider. È il punto di partenza di un ciclo di collaborazioni con prestigiose gallerie commerciali internazionali, che verranno ospitate ciclicamente negli spazi del piano terra. “Questa mostra sarà di grande interesse per i collezionisti”, dichiara Alda Fendi. Poi, un’importante anteprima. La Fondazione Alda Fendi – Esperimenti presenta al pubblico in anteprima Dino’s dark room. La storia del fotografo Dino Pedriali, un docufilm di Corrado Rizza, celebrando le due preziose collezioni di fotografie di Pedriali di proprietà di Alda Fendi: una dedicata a Man Ray e l’altra a Pier Paolo Pasolini.

La terza proposta è l’installazione Mr and Mrs Warhol di Raffaele Curi, disseminata tra le sale e i passaggi dell’hub polifunzionale a due passi dalla Bocca della Verità. Dopo le collaborazioni con gli Uffizi e l’Ermitage, palazzo rhinoceros rilancia Roma come crocevia dell’arte, liberandola dai confini geografici e dai limiti spaziali, per parlare un linguaggio comune e cosmopolita, capace di esaltare la ricchezza delle differenze.