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Autore: Redazione StudioNews

Meloni si intesta vittoria: premiato buongoverno. E guarda a Europee

Meloni si intesta vittoria: premiato buongoverno. E guarda a EuropeeRoma, 29 mag. (askanews) – Giorgia Meloni non ha mai nascosto di ritenere qualsiasi elezione, persino le amministrative spesso fortemente condizionate da logiche locali, anche un giudizio sull’operato del governo. E a sette mesi dalla nascita del suo esecutivo, questa tornata amministrativa che vede il centrodestra vincere praticamente ovunque, viene considerato nel suo staff la conferma che persino dalla plancia di comando, dove si devono fare i conti con la realtà molto più che stando all’opposizione, la sua leadership non ha subito smacchi.

A Catania la vittoria è a mani basse, ma in fondo era attesa. Il superamento della ‘linea rossa’, la conquista di Ancona al ballottaggio, è il trionfo da esibire, il risultato per cui la premier non ha paura di usare l’aggettivo storico, la dimostrazione – dice – che “non esistono più le roccaforti”. “Voglio ringraziare – afferma – tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra e hanno premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte e la nostra concretezza”. Una prova di forza (pur nella debolezza delle opposizioni) che arriva in un momento in cui l’esecutivo deve risolvere il problema con la P maiuscola, quella gestione dei fondi del Pnrr che possono fare la differenza per il futuro e su cui è in corso una interlocuzione con l’Ue che spesso somiglia a un braccio di ferro.

Ed è per questo che dentro Fratelli d’Italia si considera questa tornata elettorale, pur circoscritta ad alcune città, una prova generale ben riuscita delle elezioni a cui tutti già guardano nonostante manchi un anno esatto. Le Europee, con il sistema di voto proprozionale, non sono soltanto un modo per registrare i rapporti di forza interni alla maggioranza. Per Meloni è soprattutto l’opportunità di raggiungere un obiettivo al quale ormai lavora da mesi: cambiare l’asse di forza a Bruxelles, sostituendo il Pse con i Conservatori nell’alleanza con il Ppe. L’esito del voto spagnolo, che ha convinto il premier Pedro Sanchez a convocare elezioni anticipate, viene apertamente letto dai dirigenti del partito di Meloni come un’onda lunga che può arrivare fino a Strasburgo, anche se in Spagna l’alleanza tra Popolari e Vox, partito che fa parte dei conservatori, è tutt’altro che strutturale. “E’ l’antipasto di quello che ci auguriamo accada alle prossime elezioni politiche spagnole e, pochi mesi dopo, anche a Bruxelles”, dice il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. In questo progetto, Meloni può contare sulla sponda di Manfred Weber, che peraltro tra dieci giorni sarà in Italia, anche se non tutto il Ppe spinge in quella direzione.

Ma di alleanze da un po di tempo ragiona anche la Lega di Matteo Salvini, ora nel gruppo Identità e democrazia, che vuole evitare il rischio di rimanere isolato in Europa. Oggi il Consiglio federale ha dato mandato al segretario di “avviare una “interlocuzione a 360 gradi”. Un argomento di cui il vicepremier ha parlato anche con Silvio Berlusconi nella visita fatta oggi ad Arcore.

La sfida nei Capoluoghi la vince il centrodestra: 9a3

La sfida nei Capoluoghi la vince il centrodestra: 9a3Roma, 29 mag. (askanews) – Una tornata primaverile di elezioni comunali, quella iniziata col primo turno del 14 e 15 maggio scorsi e terminata oggi con i ballottaggi, conclusasi con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Bilancio finale: 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. Due i Comuni passati dal centrosinistra al centrodestra: Ancona e Brindisi. Due i Comuni passati dal centrodestra al centrosinistra: Latina e Vicenza.

Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi di ieri e oggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi-Lega-Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra con Giacomo Possamai, che ha vinto sul filo di lana con il 50,54%, conquistando una città storicamente governata dalla destra. A Terni, come si ricordava, ha invece prevalso Stefano Bandecchi. Il patron della Ternana, candidato civico sostenuto da liste di estrema destra, ha battuto anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Per quanto riguarda il primo turno a Imperia era stato confermato il sindaco uscente, l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola. La candidata del centrodestra Matilde Celentano, aveva fatto man bassa di voti a Latina, battendo l’ex sindaco di centrosinistra Damiano Coletta. Non era cambiato l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra. Anche al Comune di Treviso non era cambiato il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra. A Brescia si era invece affermata Laura Castelletti, ex vicesindaco del centrosinistra, mentre a Teramo la coalizione Pd-M5s aveva portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.

In Sardegna ad Assemini avanti Puddu. A Iglesias Usai

In Sardegna ad Assemini avanti Puddu. A Iglesias UsaiRoma, 29 mag. (askanews) – Scrutinio a rilento in Sardegna per il primo turno di elezioni amministrative, dove si rinnovano i sindaci e i consigli comunali in 39 città. Solo due di queste superano i 15mila abitanti: Assemini (in provincia di Cagliari) e Iglesias (provincia di Sud Sardegna).

Ad Assemini, quando sono state scrutinate 3 sezioni su 22, il candidato di Centro Mario Puddu è in testa col 38,41% delle preferenze, seguito dal candidato del centrodestra (Fdi-Lega-Fi) Niside Muscas (33,45%) e dal candidato del centrosinistra (Pd-M5s) Diego Corrias, al 28,14%. A Iglesias, quando sono state scrutinate 4 sezioni su 32, è nettamente in testa il candidato di Pd e liste civiche di sinistra Mauro Usai (67,35%), che potrebbe vincere sin dal primo turno. Segue il candidato centrista Beppe Pes (al 29,29%).

Alle Comunali nei capoluoghi vince il centrodestra per 9 a 3

Alle Comunali nei capoluoghi vince il centrodestra per 9 a 3Roma, 29 mag. (askanews) – Una tornata primaverile di elezioni comunali, quella iniziata col primo turno del 14 e 15 maggio scorsi e terminata oggi con i ballottaggi, conclusasi con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Bilancio finale: 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. Due i Comuni passati dal centrosinistra al centrodestra: Ancona e Brindisi. Due i Comuni passati dal centrodestra al centrosinistra: Latina e Vicenza.

Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi di ieri e oggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi-Lega-Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra con Giacomo Possamai, che ha vinto sul filo di lana con il 50,54%, conquistando una città storicamente governata dalla destra. A Terni, come si ricordava, ha invece prevalso Stefano Bandecchi. Il patron della Ternana, candidato civico sostenuto da liste di estrema destra, ha battuto anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Per quanto riguarda il primo turno a Imperia era stato confermato il sindaco uscente, l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola. La candidata del centrodestra Matilde Celentano, aveva fatto man bassa di voti a Latina, battendo l’ex sindaco di centrosinistra Damiano Coletta. Non era cambiato l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra. Anche al Comune di Treviso non era cambiato il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra. A Brescia si era invece affermata Laura Castelletti, ex vicesindaco del centrosinistra, mentre a Teramo la coalizione Pd-M5s aveva portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.

Kosovo, Meloni: attacco inaccettabile e irresponsabile

Kosovo, Meloni: attacco inaccettabile e irresponsabileRoma, 29 mag. (askanews) – “A nome mio e del Governo, esprimo i miei più sinceri sentimenti di vicinanza ai militari italiani che sono rimasti feriti durante i disordini in Kosovo”. Lo afferma in una nota la premier, Giorgia Meloni.

“Esprimo inoltre – aggiunge- la più ferma condanna dell’attacco avvenuto a danno della missione Kfor che ha coinvolto anche militari di altre nazioni. Quanto sta accadendo è assolutamente inaccettabile e irresponsabile. Non tollereremo ulteriori attacchi nei confronti di Kfor. È fondamentale evitare ulteriori azioni unilaterali da parte delle Autorità kosovare e che tutte le parti in causa facciano immediatamente un passo indietro contribuendo all’allentamento delle tensioni”. “L’impegno del Governo italiano per la pace e per la stabilità dei Balcani occidentali – sottolinea Meloni – è massimo e continueremo a lavorare con i nostri alleati. Confermo ai militari italiani la mia vicinanza e la forte gratitudine del Governo per la straordinaria professionalità e l’encomiabile spirito di servizio che dimostrano in ogni circostanza”.

Alle Comunali nei Capoluoghi vince il centrodestra: 9a3

Alle Comunali nei Capoluoghi vince il centrodestra: 9a3Roma, 29 mag. (askanews) – Una tornata primaverile di elezioni comunali, quella iniziata col primo turno del 14 e 15 maggio scorsi e terminata oggi con i ballottaggi, conclusasi con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Bilancio finale: 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. Due i Comuni passati dal centrosinistra al centrodestra: Ancona e Brindisi. Due i Comuni passati dal centrodestra al centrosinistra: Latina e Vicenza.

Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi di ieri e oggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi-Lega-Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra con Giacomo Possamai, che ha vinto sul filo di lana con il 50,54%, conquistando una città storicamente governata dalla destra. A Terni, come si ricordava, ha invece prevalso Stefano Bandecchi. Il patron della Ternana, candidato civico sostenuto da liste di estrema destra, ha battuto anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Per quanto riguarda il primo turno a Imperia era stato confermato il sindaco uscente, l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola. La candidata del centrodestra Matilde Celentano, aveva fatto man bassa di voti a Latina, battendo l’ex sindaco di centrosinistra Damiano Coletta. Non era cambiato l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra. Anche al Comune di Treviso non era cambiato il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra. A Brescia si era invece affermata Laura Castelletti, ex vicesindaco del centrosinistra, mentre a Teramo la coalizione Pd-M5s aveva portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.

Parchi Agos Green e Smart, la stagione 2023 è ripartita da Milano

Parchi Agos Green e Smart, la stagione 2023 è ripartita da MilanoRoma, 29 mag. (askanews) – Sabato 27 maggio è ripartita da Milano l’edizione 2023 di Parchi Agos Green&Smart, il progetto per creare aree verdi più accoglienti, inclusive e tecnologiche all’interno delle nostre città, avviato nel 2021 da Agos – società leader nel credito al consumo – in collaborazione con Brand for the City e Fondazione Sport City.

L’obiettivo di Agos attraverso questo progetto è quello di rigenerare e valorizzare aree urbane grazie ad interventi di riqualificazione ed animazione di spazi verdi nei territori in cui è presente la società, in linea con i valori di Agos for Good, il concetto che ispira le iniziative sostenibili di Agos, con l’impegno di agire per un progresso condiviso. Parchi Agos Green&Smart prevede interventi in quattro aree: Green: la diffusione del verde in città e l’educazione alla sua cura; Smart: l’innovazione attraverso la tecnologia e il digitale a disposizione della comunità; Sport: la diffusione della pratica sportiva in città come fattore di salute, benessere e socialità; Art: le Arti Urbane come contributo alla riqualificazione di spazi e manufatti spesso poco curati o inutilizzati.

Il progetto è partito nel 2021 a Milano con la rigenerazione degli spazi verdi di Largo Balestra e del vicino parco del Giambellino: l’iniziativa si è inserita nel patto di collaborazione tra l’Associazione “Fate Largo” e il Comune di Milano, in un caso ben riuscito di collaborazione tra pubblico, privato e Terzo Settore. Il progetto ha voluto valorizzare le due aree verdi per contribuire a renderle poli di aggregazione e inclusione sociale, con l’installazione di orti condivisi, di attrezzature per attività sportiva soft, la creazione di un’opera di urban art e con sedute di design per favorire la socialità, oltre all’organizzazione di momenti ricorrenti di incontro informale e gioco.

E proprio al Giambellino a Milano si è aperta sabato 27 maggio la stagione 2023 di Parchi Agos Green&Smart. Si è trattato di un evento arricchito da tante attività, a partire dall’organizzazione di un pomeriggio di animazione, patrocinato dal Municipio 6 del Comune di Milano, che ha visto coinvolte varie realtà e associazioni del territorio. La comunità del quartiere ha avuto così l’opportunità di partecipare alle numerose attività sportive, laboratoriali e artistiche previste dal programma. (a conclusione del comunicato il dettaglio degli eventi). Le attività 2023 del progetto Parchi Agos Green&Smart proseguiranno con eventi di animazione delle aree verdi – già riqualificate nel corso del 2022 – di Catania il 10 giugno, di Lucca il 30 settembre e di Roma il 14 ottobre. È prevista inoltre l’inaugurazione di due nuovi parchi a Lecce il 24 giugno e a Padova il 16 settembre.

Il contesto in cui il progetto si inserisce viene così descritto da Laura Galimberti, Direttore Legal Affairs e Corporate Sustainability Agos: “Per noi la priorità è sempre stata quella di creare valore condiviso con il territorio di prossimità, che si realizza anche nel rimettere a nuovo uno spazio fruibile da tutti. Siamo quindi orgogliosi che i due parchi al Giambellino si siano riconfermati fulcro di comunità e che l’evento del 27 maggio abbia visto la partecipazione di tante associazioni e tanti abitanti del quartiere. La giornata ha rappresentato nel concreto i valori della cultura Agos, che unisce persone, natura, socialità, innovazione e bello”.  

Cosa è successo in Kosovo secondo lo Stato Maggiore della Difesa

Cosa è successo in Kosovo secondo lo Stato Maggiore della DifesaRoma, 29 mag. (askanews) – Questo pomeriggio unità di KFOR sono state impiegate nel contenimento di violente manifestazioni nelle 4 municipalità del Nord del Kosovo. Lo riferisce lo Stato maggiore della Difesa, confermando il ferimento di 11 militari italiani della KFOR.

Durante il contrasto delle frange più attive della folla, diversi soldati del contingente italiano appartenenti al 9 reggimento Alpini l’Aquila, hanno riportato ferite da trauma e ustioni dovute all’esplosione di dispositivi incendiari, si legge ancora nel comunicato. Soccorsi dalle unità mediche di KFOR, i militari sono attualmente sotto osservazione del personale sanitario che ne sta accertando le condizioni, comunicato ancora lo Stato maggiore.

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, segue l’evoluzione della situazione per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze ed esprime vicinanza ai militari feriti e ai loro familiari.

Ciclismo storico, 2.200 ciclisti per Eroica Montalcino

Ciclismo storico, 2.200 ciclisti per Eroica MontalcinoRoma, 29 mag. (askanews) – Oltre 2.200 ciclisti, provenienti da 39 Paesi al mondo, hanno preso parte all’Eroica Montalcino. La capitale del Brunello ha ospitato, infatti, la settima Eroica dell’evento nato sulla scia del fenomeno L’Eroica di Gaiole in Chianti che va conquistando sempre appassionati da tutto il mondo. Un mix di grande passione popolare, senza limiti di generazione e confini geografici: “Eroica ha tanti meriti, tutti guadagnati sul campo – dichiara Giancarlo Brocci – ideatore de L’Eroica – con certezza assoluta gli eventi Eroica producono sempre più gioia e felicità. Sia in Italia che in giro per il mondo la contaminazione non conosce limiti”. “Tutto è andato a meraviglia – aggiunge Franco Rossi, presidente di Eroica Italia – siamo felicissimi che ci siano sempre più persone che vengono a Eroica Montalcino. Aumentano gli eventi collaterali, crescono l’entusiasmo e l’impegno delle tante realtà sul territorio. Mi corre l’obbligo di ringraziare i tanti volontari, le associazioni che ci hanno aiutato nell’allestimento dei ristori e dei percorsi, le Forze dell’Ordine tutte, le Istituzioni e il territorio tutto. Tutti bravissimi”.

Il percorso più pedalato è stato quello dei 79 chilometri con ben 684 ciclisti, Il percorso di 96 chilometri è stato scelto da 566 ciclisti. Quello più lungo, di ben 153 chilometri, da 472 ciclisti. I due percorsi più corti sono stati scelti da 423 ciclisti (46 chilometri), 69 sono stati i ciclisti che hanno pedalato il percorso di 27 chilometri. Dei 2214 partecipanti gli stranieri sono stati 487 da 39 Paesi, ben 243 le donne sui pedali.

Maggiolata di Lucignano, carri fioriti nella perla della Valdichiana

Maggiolata di Lucignano, carri fioriti nella perla della ValdichianaRoma, 29 mag. (askanews) – Sfilano i carri interamente adorni di garofani. Un pubblico da record assiste alla 84esima edizione della Maggiolata di Lucignano, perla della Valdichiana e tra i borghi più belli d’Italia.

Il tema di questa edizione, “Scenari del Settecento”, è stato ben rappresentato in tutte le sue forme, dai quattro rioni: Porta San Giusto ha fatto rivivere la nascita della Mongolfiera, “l’aerostato che incantò Veersailles”; Porta San Giovanni con “James Cook, verso i confini del mondo”, le scoperte geografiche; Porta Murata ha portato in scena il “Sotto… marino” mentre Via dell’Amore con il carro dal titolo “Illuminazione” ha rappresentato la cultura e le arti rivoluzionarie dell’Illuminismo. A fare da contorno alla manifestazione le bande e i gruppi folcloristici. Soddisfazione da parte della sindaca Roberta Casini, che annuncia anche un appuntamento importante. “Siamo davvero orgogliosi di presentare di nuovo i nostri meravigliosi carri. Una comunità intera che si raccoglie intorno alla sua festa. Abbiamo anche annunciato il Festival dei Borghi più belli d’Italia, 8-9-10 settembre: Lucignano sarà teatro nazionale dei Borghi più belli d’Italia, saranno presenti i 350 borghi più belli del nostro Paese”.

La sfilata si ripeterà, per il gran finale, il primo giugno, quando si svolgerà la storica “Battaglia dei fiori” e la proclamazione del carro vincitore dell’edizione 2023 della Maggiolata lucignanese, con l’assegnazione del “Grifo d’oro”.