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Autore: Redazione StudioNews

L’Istat: cresce la preoccupazione per i cambiamenti climatici

L’Istat: cresce la preoccupazione per i cambiamenti climaticiRoma, 29 mag. (askanews) – Sale la preoccupazione per i cambiamenti climatici (56,7% rispetto al 52,2 nel 2021), stabile quella per l’inquinamento dell’aria. Sono i due temi ambientali che preoccupano oltre il 50% dei cittadini nel 2022. Seguono lo smaltimento dei rifiuti e l’inquinamento acqua (intorno al 40%). E’ quanto emerge da un report dell’Istat su ‘Preoccupazioni ambientali e comportamenti ecocompatibili’.

Nel 2022 oltre la metà dei cittadini esprime preoccupazione per la qualità dell’aria, quota pressoché stabile dal 1998 (primo anno di rilevazione). L’effetto serra preoccupa il 37,6% delle persone di 14 anni e più, contro il 34,9% del 2021. Oscilla tra il 10% e il 12% la percentuale di persone che considerano l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e il deterioramento del paesaggio tra le prime cinque preoccupazioni per l’ambiente. cittadini sono molto attenti alla conservazione delle risorse naturali. Nel 2022 cresce, assestandosi al 69,8%, la quota di quanti fanno abitualmente attenzione a non sprecare energia. In crescita anche quanti sono attenti a non sprecare acqua: il 67,6% contro il 65% del 2021.

Nel Mezzogiorno si è più propensi a non usare prodotti usa e getta (25,2% delle persone di 14 anni e più nel 2022) e ad acquistare prodotti a chilometro zero (26,9%). Al Nord si evita soprattutto la guida rumorosa per mitigare l’inquinamento acustico (52,3%) e si usano di più i mezzi di trasporto alternativi (19,8%).

Pnrr, ministro Fitto prosegue incontri con presidenti regioni

Pnrr, ministro Fitto prosegue incontri con presidenti regioniRoma, 29 mag. (askanews) – Proseguono gli incontri con i Presidenti delle singole Regioni per coordinare istituzionalmente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri la programmazione e l’impiego dei fondi nazionali ed europei.

Dopo le riunioni dello scorso 25 maggio, il Ministro agli Affari Europei, Coesione, Sud e Pnrr Raffaele Fitto prosegue gli incontri con le regioni. Nella mattinata di oggi sono previste riunioni con il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con Il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e con il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Gli incontri proseguiranno nel pomeriggio con i Presidenti delle regioni Abruzzo, Lombardia e Toscana, Marco Marsilio, Attilio Fontana ed Eugenio Giani. “L’intento è di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014-2020, 2021-2027 e il Pnrr”, ha dichiarato il Ministro,” facendo il punto sullo stato dell’arte dell’attuazione dei programmi, a partire da quelli della programmazione 2014-2020. Una ricognizione che consentirà l’impiego ottimale dei fondi fino a oggi non gestiti in maniera sinergica ed efficiente, con ovvie ricadute sulla disparità tra i territori”, ha spiegato il Ministro in un comunicato. “Un percorso collaborativo necessario per correggere gli errori del passato e puntare agli interventi strategici che consentano all’Italia di allinearsi al livello che merita e che l’Europa ci richiede”, ha concluso Raffaele Fitto.

Papa: politica resta forma più alta di carità

Papa: politica resta forma più alta di caritàCittà del Vaticano, 29 mag. (askanews) – La politica, come insegnò San Paolo VI, resta la ‘forma più alta di carità’, ma per viverla “all’interno delle dinamiche politiche” occorre svolgerla sempre nel “servizio”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso pronunciato nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, per il conferimento del “Premio Paolo VI” al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“San Paolo VI disse che quanti esercitano il potere pubblico devono considerarsi ‘come i servitori dei loro compatrioti, con il disinteresse e l’integrità che convengono alla loro alta funzione’. – ha citato papa Francesco – E sentenziò: ‘Il dovere del servizio è inerente all’autorità; e tanto maggiore è tale dovere quanto più alta è tale autorità’. Eppure, – ha aggiunto – sappiamo bene quanto ciò non sia facile e come la tentazione diffusa, in ogni tempo, anche nei migliori sistemi politici, sia di servirsi dell’autorità anziché di servire attraverso l’autorità”. “Com’è facile salire sul piedistallo e com’è difficile calarsi nel servizio degli altri! Cristo stesso parlò della difficoltà a servire e prodigarsi per gli altri, – ha quindi detto – ammettendo, con un realismo velato di tristezza, che ‘coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono’”.

Roma, un bambino di tre anni è stato trovato morto nella piscina di un centro sportivo

Roma, un bambino di tre anni è stato trovato morto nella piscina di un centro sportivoRoma, 29 mag. (askanews) – Un bambino di 3 anni è morto annegato dopo essere caduto, accidentalmente, nella piscina di un centro sportivo in via della Primavera, nella zona di Centocelle, alla periferia est di Roma. Le telecamere del sistema di sicurezza dell’impianto hanno ripreso tutte le fasi della tragedia, avvenuta ieri sera.

Il bambino d’origine della Costa d’Avorio era insieme alla famiglia e stava partecipando ad una festa della comunità. Il fatto è avvenuto ieri sera, intorno alle 20. Secondo quanto ripreso dai video il piccolo sarebbe rimasto per 40 minuti in acqua, senza che nessuno si accorgesse di lui. Gli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Roma Casilina, intervenuti sul posto, hanno subito ascoltato diversi testimoni. Così come chiarito dalle immagini del circuito chiuso il bimbo ha girovagato da solo all’interno dello sporting center, passando anche vicino ai campi da tennis. Notato da alcuni clienti è stato subito riportato dalla madre, ma dopo un lasso di tempo il piccolo si dilegua, scavalca una recinzione e raggiunge la piscina.

Entro le prossime ore i carabinieri trasmetteranno in Procura una relazione investigativa. I filmati, che sono stati acquisiti, saranno messi a disposizione dei pubblici ministeri. La contestazione ipotizzabile al momento è quella di omessa vigilanza su minore.

Roma, bimbo muore in piscina: nell’acqua per 40 minuti, si indaga

Roma, bimbo muore in piscina: nell’acqua per 40 minuti, si indagaRoma, 29 mag. (askanews) – Un bambino di 3 anni nella serata di ieri è morto in seguito ad una caduta accidentale nella piscina di un centro sportivo in via della Primavera, nella zona di Centocelle, alla periferia est della Capitale. Le telecamere del sistema di sicurezza dell’impianto hanno ripreso tutte le fasi della tragedia.

Il bambino d’origine della Costa d’Avorio era insieme alla famiglia e stava partecipando ad una festa della comunità. Il fatto è avvenuto ieri sera, intorno alle 20. Secondo quanto ripreso dai video il piccolo sarebbe rimasto per 40 minuti in acqua, senza che nessuno si accorgesse di lui. Gli investigatori del nucleo operativo della compagnia di Roma Casilina, intervenuti sul posto, hanno subito ascoltato diversi testimoni. Così come chiarito dalle immagini del circuito chiuso il bimbo ha girovagato da solo all’interno dello sporting center, passando anche vicino ai campi da tennis. Notato da alcuni clienti è stato subito riportato dalla madre, ma dopo un lasso di tempo il piccolo si dilegua, scavalca una recinzione e raggiunge la piscina.

Entro le prossime ore i carabinieri trasmetteranno in Procura una relazione investigativa. I filmati, che sono stati acquisiti, saranno messi a disposizione dei pubblici ministeri. La contestazione ipotizzabile al momento è quella di omessa vigilanza su minore.

Eni, partnership con Rina per decabornizzazione navi

Eni, partnership con Rina per decabornizzazione naviRoma, 29 mag. (askanews) – Rina, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ed Eni hanno firmato un accordo con l’obiettivo di sviluppare iniziative congiunte per contribuire al processo di transizione energetica e decarbonizzazione delle rispettive attività con particolare attenzione al settore del trasporto navale, nel cui ambito Rina e Eni potranno valorizzare le reciproche competenze. Nello specifico, l’accordo prevede il coinvolgimento delle due aziende per sviluppare l’utilizzo nel settore navale di biocarburante HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) prodotto da Eni nelle bioraffinerie di Venezia e Gela e di altri vettori energetici, come ad esempio idrogeno e ammoniaca “blu” o “verde” provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto non in competizione con la filiera alimentare. L’accordo prevede anche lo sviluppo di iniziative che coinvolgano l’intera catena logistica dei nuovi vettori energetici e l’adozione di metodologie certificate per il computo “tassonometrico” dei benefici in termini di minori emissioni di CO2 resi possibili dai nuovi vettori lungo tutta la catena del valore. Sarà inoltre valutata la possibilità di realizzare sperimentazioni e progetti pilota anche nell’ambito dei processi di cattura a bordo delle emissioni di CO2 per contribuire a perseguire gli obiettivi di sostenibilità del settore navale. Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di RINA, ha dichiarato: “La cooperazione tra aziende è la strada giusta verso la meta comune della decarbonizzazione dei processi industriali e dei trasporti. Grazie allo scambio di know-how e di esperienze, con Eni contribuiremo allo sviluppo di modelli innovativi di approvvigionamento energetico. La nostra collaborazione si concentrerà all’inizio sul marine, un settore ‘hard to abate’ molto diversificato che per decarbonizzare le sue attività dovrà trarre spunto da iniziative che si applicano in altri segmenti industriali”. Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni, ha aggiunto: “Eni e Rina, con il loro patrimonio di competenze e le proprie capacità tecnologiche, possono dare un contributo importante alla decarbonizzazione del trasporto navale. In un’ottica di neutralità tecnologica, le soluzioni in fase di valutazione sono molteplici e grazie a questo accordo potranno essere studiate e sviluppate in un arco temporale di breve-medio e lungo termine con l’obiettivo di rendere il trasporto marino più sostenibile e di soddisfare le esigenze di armatori e operatori logistici”.

EQT Infrastructure, Francesco Starace nuovo partner

EQT Infrastructure, Francesco Starace nuovo partnerRoma, 29 mag. (askanews) – Francesco Starace, e’ stato nominato come nuovo partner dell’Advisory Team di Eqt Infrastructure. Nel suo ruolo, agira’ come advisor dedicato alla piattaforma globale di Eqt Infrastructure, lavorando al fianco di oltre 120 professionisti e contribuira’ – grazie alla sua grande esperienza – alle attivita’ di investimento, supportando le portfolio company e le iniziative strategiche. “Siamo onorati di dare il benvenuto a Francesco come Partner di EQT Infrastructure. Francesco è un leader con una comprovata e globale esperienza nella transizione energetica, portando Enel a diventare precursore nella produzione di energia sostenibile. EQT vede un importante potenziale nell’accelerare il proprio percorso verso net-zero, guidando la decarbonizzazione di diversi settori, dall’energia ai servizi pubblici, dai trasporti fino alla logistica. La presenza di Francesco al nostro fianco in questo viaggio, grazie alla sua decennale esperienza, è preziosa sia per EQT che per le nostre portfolio company”, ha dichiarato Lennart Blecher, Partner e Head of Real Assets Advisory Team.

Ferretti, via libera soci a dual listing a Milano

Ferretti, via libera soci a dual listing a MilanoRoma, 29 mag. (askanews) – A seguito dell’approvazione delle relative delibere assembleari del 18 maggio 2023, Ferretti attualmente quotata sulla Borsa di Hong Kong conferma la propria intenzione di procedere con il dual listing delle proprie azioni ordinarie su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana. A supporto della liquidità del titolo su Euronext Milan, è prevista un’offerta da parte di Ferretti International Holding delle azioni ordinarie esistenti, inclusa la greenshoe. Ai fini della Quotazione, l’Azionista Venditore, che attualmente detiene circa il 63,75% del capitale sociale della Società, ha ottenuto le necessarie autorizzazioni a vendere fino al 28,75% del capitale sociale esistente della Società.

La struttura finale dell’Offerta, insieme agli altri termini e condizioni rilevanti, saranno determinati prima del lancio dell’Offerta. L’Offerta sarà riservata esclusivamente a investitori qualificati negli Stati membri dello Spazio Economico Europeo e del Regno Unito e a investitori istituzionali esteri al di fuori degli Stati Uniti d’America ai sensi della Regulation S dello United States Securities Act del 1933, come successivamente modificato, e, negli Stati Uniti d’America, limitatamente ai “Qualified Institutional Buyers” come definiti e ai sensi della Rule 144A del Securities Act, con esclusione di quei Paesi nei quali l’offerta non è consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle autorità competenti, in conformità con le leggi vigenti, o di esenzioni di legge o regolamenti applicabili.

Sebbene l’Asia rimanga strategica, come già comunicato dalla Società, la Quotazione consentirebbe alla Società di ampliare la composizione del proprio azionariato in alcune regioni, quali Europa, Medio Oriente e Americhe, che rappresentano i principali mercati del Gruppo. In particolare, si prevede che la Quotazione possa attrarre un maggior numero di potenziali investitori nella negoziazione delle azioni della Società, ampliando così la composizione dell’azionariato e aumentando il volume degli scambi delle azioni, con l’obiettivo di migliorare la liquidità e il profilo delle azioni della Società nel mercato globale. Compatibilmente con le condizioni di mercato, la Società intende procedere all’Offerta non appena saranno ottenute le relative autorizzazioni. A tal fine, in relazione alla Quotazione, la Società ha depositato un prospetto presso la Consob, che dovrà essere approvato dalla Consob ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili.

Siav, Massimiliano Botta nuovo direttore generale

Siav, Massimiliano Botta nuovo direttore generaleRoma, 29 mag. (askanews) – Massimiliano Botta ha assunto il ruolo di direttore generale di Siav, societa’ Benefit leader in Italia nel settore dell’Enterprise Content Management, quotata sul mercato Euronext Growth Milan. “Sono molto felice che Massimiliano abbia deciso di unirsi alla nostra squadra e collaborare al nostro progetto. La sua esperienza ed energia saranno molto importanti per le nuove sfide che affronteremo sul mercato italiano ed internazionale. Il suo ingresso rappresenta anche una spinta decisiva per la crescita che abbiamo pianificato e per l’evoluzione del nostro modello di business”, ha dichiarato Nicola Voltan, Amministratore delegato di Siav.

Turchia spaccata, Erdogan vince le elezioni ma non trionfa: “Ora stiamo uniti”

Turchia spaccata, Erdogan vince le elezioni ma non trionfa: “Ora stiamo uniti”Roma, 29 mag. (askanews) – “Ringrazio ogni persona del nostro popolo che ancora una volta ci ha dato la responsabilità di governare il Paese per altri cinque anni. Dovremmo essere uniti e solidali. Lo chiediamo con tutto il cuore. Non siamo gli unici vincitori. La Turchia è il vincitore. La nostra nazione con tutti i suoi segmenti è il vincitore. La nostra democrazia è il vincitore”. Recep Tayyip Erdogan celebra così, davanti al palazzo presidenziale di Ankara, la vittoria al ballottaggio su Kemal Kilicdaroglu, che gli consentirà di proseguire il suo mandato da presidente, il terzo consecutivo. Una vittoria che però non può soddisfare totalmente il leader turco, che avrà ora il compito di compattare i ranghi di un Paese che per larga parte ha scelto di manifestare il suo dissenso.

E il richiamo all’unità che il presidente ha indirizzato al termine di una giornata tesa a un Paese sostanzialmente spaccato, che gli ha parzialmente voltato le spalle, ha proprio questo obiettivo. Le grandi città, Istanbul e Ankara in testa, e le regioni costiere hanno scelto di sostenere il suo avversario, mentre Erdogan ha fatto il pieno di voti nelle aree rurali e centrali del Paese. Di certo, brucia e non poco, soprattutto la sconfitta nella città sul Bosforo, di cui in passato è stato sindaco. Con il 99,85% delle schede scrutinate, Erdogan ha ottenuto il 52,16% dei voti, contro il 47,84% di Kilicdaroglu. Il presidente del Consiglio elettorale supremo del paese Ahmet Yener ha già concesso ufficialmente la vittoria al capo di Stato uscente, riferisce l’agenzia Anadolu. “In una delle elezioni più importanti della nostra storia politica multipartitica, la nostra nazione ha preso la sua decisione a favore del ‘Secolo della Turchia”, ha commentato Erdogan. “Nel primo turno delle elezioni, la nostra nazione aveva già dimostrato la sua preferenza cedendo la maggioranza dei membri della Grande Assemblea nazionale turca all’Alleanza popolare”. Adesso è già tempo di riflettere su come dialogare con l’altra metà del paese, quella che non gli ha consentito di ottenere il “trionfo” sperato. Erdogan ha già promesso di dedicare tutto il suo tempo e le sue energie al lavoro, al servizio di un Paese, che attraverso le urne gli ha lanciato un monito. Così il presidente si è impegnato a guarire le ferite dei terremoti del 6 febbraio, “il disastro del secolo”, a ricostruire le città demolite dal sisma, ad affrontare i problemi causati dall’inflazione, la priorità “più urgente”, ad implementare un sistema che ridurrà i prezzi dei fattori di produzione nell’agricoltura e nel bestiame, ad aumentare il reddito dei produttori e facilitare l’accesso dei consumatori. Sul ritorno volontario dei rifugiati siriani, inoltre, Erdogan si è impegnato per un nuovo progetto di reinsediamento, in collaborazione con il Qatar, che possa assicurare il ritorno di un milione di persone in pochi anni.

L’inflazione alta è certamente uno dei motivi che hanno pesato sul calo dei consensi per Erdogan nelle zone costiere e nelle grandi città. Ad un tasso annuo di quasi il 44%, pesa sulla vita di tutti i cittadini. Il costo del cibo, degli affitti e di altri beni di uso quotidiano è aumentato vertiginosamente, aggravato dal rifiuto di Erdogan di osservare una politica economica ortodossa e di aumentare i tassi di interesse. La lira turca ha toccato minimi storici rispetto al dollaro e la banca centrale ha faticato a soddisfare la crescente domanda di valuta estera. Intanto sono già arrivate le congratulazioni di leader politici e capi di Stato stranieri. Dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, dal presidente del Venezuela Nicolas Maduro a quello del Brasile, Inacio Luiz Lula da Silva, fino al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, tutti si sono detti pronti a lavorare con Erdogan e il suo paese per rafforzare la cooperazione e raggiungere la pace globale. Il presidente degli Stati uniti Joe Biden ha detto nella notte italiana d non avere ancora parlato con Erdogan, ma si è congratulato su Twitter. Tra i primi messaggi arrivati, invece, figurano quelli del presidente russo Vladimir Putin, di quello ucraino Volodymyr Zelensky, del primo ministro britannico Rishi Sunak e del presidente francese, Emmanuel Macron.