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Autore: Redazione StudioNews

E’ Martin Garrix il primo headliner del Nameless Festival

E’ Martin Garrix il primo headliner del Nameless FestivalMilano, 25 nov. (askanews) – Nameless Festival svela il primo headliner dell’edizione 2025: salirà sul palco il dj e produttore di fama mondiale Martin Garrix. L’evento ritorna dal 31 maggio al 2 giugno 2025 tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (LC). Già esaurito un terzo dei biglietti disponibili.


Martin Garrix, che ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “Told You So”, che include l’esplosiva collaborazione con la cantante pop-elettronica in ascesa Jex, è uno dei DJ e produttori più giovani e di successo al mondo e un’icona della musica pop ed elettronica. Originario dei Paesi Bassi, ha raggiunto il successo internazionale a soli 17 anni con il singolo “Animals” (2013), che ha dominato le classifiche mondiali e ha ridefinito il panorama dell’EDM, trasformandolo in un fenomeno culturale globale. Ha collaborato con artisti come Dua Lipa, Bono, Khalid e Bebe Rexha, con cui ha creato hit memorabili come”In The Name Of Love” e “We Are The People”. Fondatore dell’etichetta STMPD RCRDS e di uno studio ad Amsterdam, si è esibito nei principali festival mondiali e ha vinto cinque volte il titolo di “Miglior DJ” posizionandosi al primo posto della classifica di DJ Mag. Instancabile innovatore, ha pubblicato album e singoli di successo come “Sentio” e “Real Love”. Martin Garrix è stato capace di coniugare talento e imprenditorialità, diventando una leggenda della musica elettronica. Attualmente vanta 12 Dischi di Platino e 4 Dischi d’Oro in Italia. Con questo annuncio Nameless Festival inaugura ufficialmente la line up più eterogenea di sempre, che verrà comunicata nei prossimi mesi accompagnando il pubblico verso quella che si prospetta un’edizione ricca di novità, tutte volte a rendere l’esperienza al Festival la più soddisfacente e migliore possibile, ottimizzando al massimo i servizi, l’accoglienza e la composizione degli spazi. Tra queste, la disposizione di shuttle e navette gratuite, l’eliminazione del sistema dei token, distribuzione gratuita di acqua e l’accesso gratuito alle aree parcheggio.


L’annuncio del primo headliner giunge a pochi giorni dall’ottenimento di un altro grande riconoscimento: Nameless Srl si è posizionata nella Top20 della classifica “Leader della Crescita 2025” stilata da II Sole 24 Ore e Statista e ha conquistato la prima posizione tra le aziende operanti nel settore degli eventi dal vivo. Ad ospitare Nameless Festival nel 2025 sarà nuovamente la vastissima area di 400.000 mq situata tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, in provincia di Lecco, sede dell’evento dal 2022. Gli enormi spazi a disposizione, immersi nella natura incontaminata e incorniciati dalle montagne, permetteranno di ampliare ancora le aree concerti e i servizi, al fine di accogliere in totale sicurezza un pubblico sempre più numeroso.

Violenza donne, a Milano banco informazioni su strumenti supporto

Violenza donne, a Milano banco informazioni su strumenti supportoMilano, 25 nov. (askanews) – Si è conclusa la ‘due giorni’ contro la violenza sulle donne organizzata da Regione Lombardia in piazza San Babila, a Milano, in collaborazione con la Polizia di Stato e con il supporto di Alfaparf Milano e del Gruppo Nestlé in Italia. Presenti all’evento anche le operatrici dei Centri antiviolenza Svs Dad – Donna Aiuta Donna, SVSeD – Soccorso Violenza Sessuale e Domestica, Fondazione asilo Mariuccia, Farsi Prossimo.


In piazza San Babila, ieri e oggi, è stato allestito un ‘villaggio antiviolenza’, con una grande pagoda e il camper della Polizia di Stato. Esperti della Questura e operatrici della Rete dei Centri Antiviolenza hanno fornito informazioni sui servizi di supporto disponibili in Lombardia per le donne vittime di violenza. “La violenza sulle donne – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa – è un fenomeno odioso che ci riguarda tutti, uomini e donne, e che può essere contrastato soltanto attraverso la diffusione della cultura del rispetto e della parità a tutti i livelli, in famiglia, a scuola, sul posto di lavoro. L’iniziativa odierna ci ha visti protagonisti, insieme alla Polizia di Stato, di una campagna di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione contro la violenza sulle donne, che sia fisica o psicologica”.


Il Questore di Milano Bruno Megale ha sottolineato come “la campagna della Polizia di Stato rappresenti uno strumento concreto di ascolto e di divulgazione, non solo per le donne ma per tutti coloro che vogliano essere parte attiva di un cambiamento. L’aumento di denunce sporte alla Questura di Milano da parte di donne vittime di violenza fisica e psicologica, di maltrattamenti e stalking e la loro conoscenza dello strumento di prevenzione dell’ammonimento dimostra come ci sia stata un’evoluzione nella cultura: è necessario, pertanto, continuare con queste attività per educare e formare adulti e giovani a partire dall’età scolastica”. “Abbiamo deciso deciso di sostenere come main sponsor la campagna di Regione Lombardia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne – ha affermato Attilio Brambilla, vice presidente di Alfaparf Group S.p.A -perché crediamo fermamente che prendersi cura di sé non significhi solo valorizzare la bellezza esteriore ma anche tutelare la propria dignità e i propri diritti. Il nostro impegno è promuovere il benessere e l’autostima di ogni donna, affinché possa vivere una vita libera da ogni forma di violenza e oppressione”.


“Sosteniamo questa importante iniziativa promossa da Regione Lombardia – ha dichiarato Manuela Kron, Corporate Affairs Director Nestlé – unendo il nostro impegno a quello di tante istituzioni e di molte altre aziende per dare voce alla lotta contro la violenza sulle donne. Siamo sempre stati felici che Baci Perugina sia visto come una metafora di affetto e legami autentici: è nella sua essenza essere un’icona di emozioni e amore universale, per questo motivo lo riteniamo il nostro ‘portavoce’ più significativo per partecipare a questa sensibilizzazione così importante. Vogliamo trasmettere un messaggio di rispetto e solidarietà”.

Boschi: in Toscana 1,35 mln per gli operai forestali

Boschi: in Toscana 1,35 mln per gli operai forestaliRoma, 25 nov. (askanews) – In arrivo 1 milione e 350mila euro per gli operai forestali. La giunta regionale toscana ha deliberato di rendere disponibili ulteriori risorse a favore degli enti competenti in materia di forestazione da destinare al lavoro delle maestranze impegnate anche nella lotta attiva AIB e nella cura del Patrimonio Agricolo Forestale regionale.


“Come avevo assicurato a giugno – ha detto il presidente Eugenio Giani – ho reintegrato appena è stato possibile le risorse tagliate in un primo momento all’attività degli operai forestali, così da assicurare la piena operatività delle maestranze in forza agli enti”. “Attività fondamentale quella degli operai forestali – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – La valorizzazione di un territorio forestale estremamente ricco di emergenze naturali ed ambientali, come è quello toscano, deve passare necessariamente da una gestione corretta, attenta alla difesa del territorio e ad una sempre maggiore resilienza ai cambiamenti climatici”.


Con la stessa delibera è stata approvata tutta l’attività di comunicazione con la quale la Regione Toscana, in qualità di coordinatrice della Rete Mediterranea, promuoverà le iniziative finalizzate alla capitalizzazione e diffusione delle esperienze e buone pratiche realizzate in materia di gestione forestale sostenibile. La Regione Toscana ha assunto infatti da 5 anni il ruolo di coordinamento del Segretariato della Rete Mediterranea delle Foreste Modello, esempio di cui cui la Toscana ha il primato visto che la prima foresta Modello in Italia è stata quella delle Montagne Fiorentine.

Vino, Hofstatter: due nuovi cru di vigna e un’altra bolla dealcolata

Vino, Hofstatter: due nuovi cru di vigna e un’altra bolla dealcolataMilano, 25 nov. (askanews) – Nemmeno il tempo di gioire per il via libera della zonazione dell’Alto Adige, con le 86 Unità geografiche aggiuntive (Uga), che Martin Foradori, motore di questo progetto non solo come guida di Hofstatter ma anche come vicepresidente del Consorzio, lancia altri due nuovi vini che vanno ancora più in profondità nel concetto di cru. E’ l’idea della “Vigna”, introdotta nel 1987 con il “Barthenau Vigna S. Urbano Pinot Nero” dalla terza generazione alla guida di Tenuta J. Hofstatter rappresentata da Paolo Foradori.


“La mano del vignaiolo deve guidare, senza mai forzare, il processo di nascita e maturazione di un vino – dice il produttore – la cui bellezza autentica affonda le sue radici nei singoli vigneti”. Ed ecco allora le due nuove etichette: il “Pinot Nero 2022 Barthenau Vigna Herbsthofl” e il “Gewurztraminer 2022 Vigna Castello Rechtenthal”. Il Blauburgunder è figlio di un vigneto, l’Herbsthofl appunto, posto tra i 430 e i 460 metri di altitudine nella parte più alta della Tenuta Barthenau su un suolo di argilla con ghiaia calcarea, ed è frutto di una selezione massale della storica Vigna Roccolo (classe 1942). Dopo la fermentazione per una decina di giorni con le bucce a contatto con il mosto, matura per un annetto in botti piccole di rovere francese e infine in un’unica grande botte di rovere per altri 12 mesi. Vino di razza, diritto e preciso, promette un lungo e felice invecchiamento e testimonia una volta di più come Mazon (con Glen) sia il territorio d’elezione del Pinot Nero del Sudtirol e oggi una delle Unità geografiche aggiuntive più conosciute. Qui nascono infatti anche gli altri due Blauburgunder da singolo vigneto: il “Barthenau Vigna S. Urbano” e il “Barthenau Vigna Roccolo”. Per quanto riguarda invece il Gewurztraminer, le uve crescono sul vigneto sul versante con pendenze fino al 60% a Soll (questo il nome della Uga) sopra il Castello di Rechtenthal, ai piedi del Monte Roen (2.116 metri). Un vigna a circa 400 metri sul livello mare e sopra il “Rio Inferno”, sul versante Ovest della valle dell’Adige, un terreno di rocce sedimentarie marine ricche di calcare e influenzato da correnti fresche, a un tiro di scoppio dalla Vigna Kolbenhof, da cui nasce l’altro super cru di Traminer aromatico prodotto dalla Tenuta di Termeno. Vinificato in grandi botti di legno, matura per 24 mesi sui lieviti fini con il risultato di ottenere un vino moderno, snello ma piacevolmente complesso e intrigante.


Oggi Martin Foradori è affiancato non solo dalla moglie Beatrix ma, ufficialmente dal marzo scorso, anche dai figli Emma e Niklas. Quest’ultimo, che ha appena compiuto 27 anni, ha già messo in saccoccia un buon numero di esperienze in Cantine europee ed extraeuropee e una laurea in Viticoltura ed Enologia. “Dopo 32 anni – racconta Martin Foradori – quest’anno è stata la prima volta che durante la tutta la vendemmia e tutta la vinificazione non ho mai messo piede in cantina: la quinta generazione è attiva e io ho dato in mano la vinificazione a mio figlio e io mi concentro su marketing e vendite, e spero in futuro di potermi dedicare molto di più all’azienda che abbiamo in Mosella (Dr. Fischer, acquisita nel 2014, ndr)”. Ed è stato proprio Niklas Foradori nel 2019, di ritorno dalla Germania, a fare assaggiare dei dealcolati a sua padre, contribuendo alla decisione di dare vita un anno dopo alla linea alcol free Steinbock, un fermo e una bollicina a base di Riesling, che a fine gennaio 2025 saranno accompagnati da un altro spumante prodotto dealcolando un più leggiadro e interessante Riesling Kabinett. “Un segmento questo che si attesta complessivamente su circa centomila bottiglie che per il 70% sono destinate al mercato italiano” spiega Martin Foradori, precisando che “il canale che ha risposto subito è stato quello dell’hotellerie internazionale, a cui ora stanno seguendo tutti gli altri, enoteche comprese. Oggi proponiamo anche due ‘private label’ per due insegne di Gdo italiane importanti – evidenzia – e questo è un segnale chiaro che indica che c’è una richiesta da parte dei consumatori. E’ davvero un peccato che la nostra politica non lo capisca e chiuda gli occhi continuando a fare polemica contro il dealcolato mentre Germania, Francia e Spagna ci hanno oramai sorpassato”. Se l’Italia in questo senso è ferma, Hofstatter tira diritto guardando al futuro e immaginando un dealcolato da base Pinot Nero. (Alessandro Pestalozza)


Foto: Peter Bender

Salame Piemonte Igp, vendite affettato superano prodotto intero

Salame Piemonte Igp, vendite affettato superano prodotto interoRoma, 25 nov. (askanews) – Primi nove mesi con il segno positivo per il Salame Piemonte Igp, che vede crescere la produzione del 17%, le vendite del 21% e l’affettato in vaschetta del 25%. E per la prima volta le vendite dell’affettato arrivano al 54%, superando quelle del prodotto intero. Per quello che riguarda le previsioni di chiusura di fine anno, il Consorzio si dichiara moderatamente ottimista, contando di riuscire a mantenere l’attuale trend di crescita, trainato da tre fattori: crescita dell’affettato, ampliamento della gamma clienti retail e, non ultimo, il favorevole riscontro che il Salame Piemonte sta registrando all’estero.


Daniele Veglio, presidente del Consorzio, si dice molto soddisfatto dei risultati ottenuti “poiché la crescita della produzione è dovuta ad un aumento degli ordini e all’acquisizione di nuovi clienti nel canale GDO. La crescita straordinaria dell’affettato è dovuta, invece, alla scelta delle aziende di diversificare i formati, immettendo sul mercato le nuove confezioni da 80 e 60 grammi, che vengono incontro alle diverse esigenze nutrizionali dei consumatori, che richiedono porzioni ridotte o monodose, ideali, ad esempio, per un consumo pratico e veloce nella pausa pranzo”. Sul fronte dei canali di vendita viene confermata la predominanza del canale moderno (GDO + Discount) che rappresenta il 60% delle vendite, seguito dal canale vendita tradizionale, costituito dal normal trade e dai grossisti, che rappresenta il 30% delle vendite. Il restante 10% è rappresentato dall’estero. Sul fronte export, la Svezia, dove recentemente il Salame Piemonte ha incontrato un crescente interesse, sale al 1° posto, seguita da Francia e Germania e dalla Svizzera, new entry nella lista dei Paesi export. Rispetto all’anno passato, si registra un aumento della quota export, non ancora in grado di compensare la perdita del Giappone, mercato che il Consorzio spera possa presto riaprire le porte all’import dei salumi italiani.

L’Onu: ogni 10 minuti una donna uccisa dal partner o da un familiare

L’Onu: ogni 10 minuti una donna uccisa dal partner o da un familiareRoma, 25 nov. (askanews) – Un totale di 140 donne e ragazze muoiono ogni giorno per mano del loro partner o di un familiare stretto, il che significa che una donna viene uccisa ogni 10 minuti. Lo rivela un rapporto delle Nazioni Unite sui femminicidi.


Il rapporto “Femminicidi nel 2023: stime globali dei femminicidi commessi da partner intimi o familiari”, preparato da UN Women e dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), rivela che un totale di 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente l’anno scorso. “Il 60% di questi omicidi, 51.000, sono stati commessi da partner o altri membri della famiglia”, ha riassunto in una nota l’ONU. Il documento è stato pubblicato lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In particolare, la Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (ECLAC) ha presentato dati sulla violenza contro le donne nella regione. Secondo l’organizzazione, almeno 3.897 donne sono state vittime di femminicidio in 27 paesi della regione per i quali sono disponibili dati. Il segretario esecutivo della CELAC, José Manuel Salazar-Xirinachs, ha spiegato che almeno 11 donne sono state uccise ogni giorno per ragioni di genere nella regione lo scorso anno. “Questo numero doloroso e inaccettabile ci ricorda che, nonostante i progressi nelle leggi e nei protocolli, il femminicidio è ancora presente nella nostra regione ed è l’espressione estrema di modelli patriarcali e violenti”, ha affermato Salazar-Xirinachs.

Violenza donne, Meloni: leggi e fondi ci sono. E’ sfida culturale

Violenza donne, Meloni: leggi e fondi ci sono. E’ sfida culturaleRoma, 25 nov. (askanews) – “L’Italia ha una legislazione molto importante” contro la violenza sulle donne, “legislazione alla quale tra l’altro ha contribuito anche questo governo, con un’ultima legge che è stata approvata un anno fa all’unanimità delle forze politiche, una delle poche cose che siamo riusciti ad approvare all’unanimità. E quindi io penso che la sfida” del cosa si può fare di più “sia soprattutto, arrivati a questo punto, una sfida di carattere culturale”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista video rilasciata alla direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola, e diffusa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.


“Le norme non mancano, gli strumenti non mancano, le risorse quelle mancano sempre, ma comunque dedichiamo delle risorse a questa materia” e quindi, “forse – ha proseguito Meloni – il dibattito non è sufficiente. Io mi sono molto interrogata, non credo di avere le risposte alla domanda” cosa si può fare di più, “però ci sono degli elementi che secondo me dobbiamo considerare: abbiamo parlato moltissimo del film di Paola Cortellesi, che racconta un tempo nel quale la sopraffazione della donna, era quasi accettata nella società. Noi in teoria non viviamo più in un tempo del genere, oggi non è accettato, eppure lei ricordava che il numero dei femminicidi rimane sostanzialmente immutato. E’ come se una volta la violenza sulle donne fosse legata di più a una degenerazione dell’idea di essere superiori che gli uomini avevano e oggi invece fosse più legata a una debolezza. Cioè prima” c’era violenza “perché in qualche maniera era socialmente accettata”, oggi, visto che “le donne non la accettano, allora c’è diciamo un’evoluzione della motivazione che porta” alla violenza contro di loro. E’ un fenomeno, a detta della premier, “che noi dobbiamo studiare e penso che su questo anche quello che sta accadendo ai giovani è qualcosa su cui ci dobbiamo molto interrogare. Se noi non capiamo un fenomeno che rimane immutato nonostante l’evoluzione della società, e non capiamo le ragioni per cui questo sta accadendo, temo che non riusciremo a essere neanche così efficaci nella soluzione”. Secondo la presidente del Consiglio la soluzione “alla base della questione che non sarà mai nelle leggi e nelle risorse, sarà sempre solo e se riusciamo a lavorare sulla dimensione culturale di questo fenomeno e penso che sia davvero una di quelle questioni sulle quali chiunque abbia qualcosa da dire deve poterlo dire, perché se noi ci chiudiamo dietro gli stereotipi, le divisioni, temo che non faremo mai il lavoro di approfondimento necessario ad affrontarlo in modo serio”.

Clima pesa su campagna bieticola ma produzione tiene a 147mila ton

Clima pesa su campagna bieticola ma produzione tiene a 147mila tonRoma, 25 nov. (askanews) – La campagna bieticola 2024 è stata penalizzata dagli eventi climatici estremi ha scelte mirate hanno contribuito a mitigare parzialmente le ripercussioni sugli standard produttivi abitualicon una produzione conclusiva che si attesta a quota 147mila tonnellate prodotte a fronte delle 155mila dello scorso anno. Lo rende noto Coprob-Italia Zuccheri, realtà produttiva che da oltre 60 anni unisce 7000 aziende agricole, di cui 4000 soci.


Un dato che è frutto di una primavera piuttosto limitante in Veneto e solo in parte favorevole nell’area emiliano-romagnola, dove molteplici aree produttive hanno subìto estesi allagamenti a causa dei fenomeni estremi e sul quale hanno inciso pesantemente, dopo le elevatissime temperature estive anche i violenti e distruttivi fenomeni precipitativi e alluvionali dell’autunno che non hanno consentito alla cooperativa di prolungare oltremodo, come da consuetudine, le tempistiche per il conferimento del prodotto in stabilimento. La campagna bieticola di quest’anno è stata infatti caratterizzata dall’incidenza di molteplici fattori idro-climatici che ne hanno per lo più condizionato l’andamento. L’avvio della campagna aveva generato inizialmente un cauto ottimismo, ma l’arrivo di una prolungata ondata di calore, nell’estate più calda di sempre, unita alle continue e distruttive precipitazioni autunnali nel comprensorio produttivo, hanno pesato inevitabilmente sulle performances, anticipando anche la conclusione della stessa raccolta.


“E’ stata nei fatti una stagione veramente penalizzata dal maltempo in tutte le sue fasi temporali – ha commentato il presidente di Coprob Italia Zuccheri Luigi Maccaferri – nonostante gli sforzi collettivi della cooperativa per fare il meglio possibile in corso di lavorazione, tenendo conto dello scenario climatico negativo, abbiamo mantenuto il livello produttivo che, ad ogni modo, non può ritenersi soddisfacente. Andiamo comunque da subito incontro alle necessità dei soci, soprattutto quelli che hanno maggiormente subìto i danni più gravi alle loro coltivazioni, con indennizzi e, come ulteriore novità importante, presenteremo, già nei prossimi giorni all’interno delle assemblee itineranti dei nostri soci, la nuova programmazione per la prossima campagna bieticola con novità rilevanti sia in ambito agricolo che commerciale”.

Unicredit-Bpm, Giorgetti: operazione non concordata col governo, valuteremo

Unicredit-Bpm, Giorgetti: operazione non concordata col governo, valuteremoRoma, 25 nov. (askanews) – “Citando Von Clausewitz il modo più sicuro per perdere una guerra è impegnarsi su due fronti”. L’operazione è stata “comunicata ma non concordata col governo. Come è noto esiste la golden power quindi il governo farà le sue valutazioni e valuterà attentamente quando Unicredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine di un’audizione, commentando l’Ops di UniCredit su Bpm.

Olio di oliva, esport in crescita del 59% in primi 9 mesi

Olio di oliva, esport in crescita del 59% in primi 9 mesiRoma, 25 nov. (askanews) – Torna in positivo il saldo della bilancia commerciale dell’olio made in Italy: tra gennaio e agosto 2024, infatti, gli oli di oliva italiani hanno registrato vendite fuori confine per oltre 2 miliardi di euro, mettendo così a segno una crescita a valore del 59% sul pari periodo 2023. Sono le elaborazioni di Sol2Expo sulla base degli ultimi dati Istat in occasione della Giornata Mondiale dell’Olivo che si celebra domani, 26 novembre. Un balzo, spinto anche dall’aumento dei listini, che ha riportato dopo 4 anni in positivo il saldo delle esportazioni (a +5,2 milioni di euro) e che rappresenta una buona notizia per un comparto tricolore alle prese con due campagne olearie consecutive particolarmente leggere.


Al netto della dinamica inflattiva, l’analisi di Sol2Expo rileva infatti una crescita del 5,4% anche sul fronte dei volumi, trainata dai mercati extra-europei (+9,6% il risultato a volume dei primi 8 mesi 2024) – in particolare Usa (+9,6%), Giappone (+6,1%) e Canada (+12,9%) – ma anche dalla Germania, secondo partner commerciale tricolore (a +17,9%). A fare da ambasciatore, l’olio extravergine di oliva (“EU Cat.1”), responsabile per circa l’85% delle vendite estere tra gennaio e agosto di quest’anno (supera gli 1,7 miliardi il consuntivo degli 8 mesi) con un surplus commerciale di quasi 107 milioni di euro.


Un risultato importante per il prodotto più rappresentativo di una coltura, quella dell’olivo, particolarmente strategica per il Belpease anche per il suo ruolo nella conservazione del territorio. Secondo i dati del Ministero delle Politiche agricole più del 70% dei 1,1 milioni di ettari dell’olivicoltura italiana è infatti situata in aree di collina o di montagna, dove svolge un ruolo importantissimo non solo in termini paesaggistici e culturali, ma anche di prevenzione del dissesto idrogeologico. Con una storia millenaria e un’adattabilità senza pari, l’olivo è coltivato su oltre 11 milioni di ettari nel mondo, con una presenza capillare in tutti i continenti. Sol2Expo – Full Olive Experience si terrà dal 2 al 4 marzo a Veronafiere.