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Autore: Redazione StudioNews

Alcune delle cose importanti che ha detto Mattarella su Manzoni

Alcune delle cose importanti che ha detto Mattarella su ManzoniMilano, 22 mag. (askanews) – “Manzoni si è sempre sottratto, per la sua proverbiale riservatezza e anche per ragioni di salute, alla militanza politica in senso stretto. Ma è considerato, ben a ragione, un ispiratore e un propulsore del nostro Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Ed è, a tutti gli effetti, un padre della nostra Patria”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni. Il presidente ha continuato: “il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”. Per Mattarella lo scrittore fa riflettere anche “sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: ‘Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune’”. “La ‘Storia della Colonna infame’, un capolavoro di letteratura civile, compreso e rivalutato solo a partire dal secolo scorso, ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere, politico, legislativo o giudiziario, si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità, che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere, produce tragedie, lutti e rovine” ha sottolineato.

“Alessandro Manzoni ci ha regalato – ancora Mattarella – alcune delle pagine più belle e intense della nostra letteratura. Il suo altissimo senso morale, la sua ispirazione ideale, insieme umana e cristiana, ci è continuamente di riferimento e da sprone. Come tutti gli spiriti eletti e gli artisti universali, Manzoni parla tuttora all’uomo di oggi, alle sue inquietudini e alle sue ricerche di senso, con voce autorevole, ferma e appassionata. Anche per questo, oggi, gli rendiamo omaggio”. “A proposito del Romanticismo e del Risorgimento italiano si cita spesso la triade Dio, Patria e Famiglia, quasi in contrapposizione alla triade della Rivoluzione Francese, Libertà, Eguaglianza, Fraternità. È una cesura eccessivamente schematica”, così il presidente della Repubblica. “Il romantico e cattolico Manzoni, in verità, non rinnega i valori della Rivoluzione Francese, anzi, li approva e li condivide, insistendo soprattutto sul quello più trascurato, la fraternità. La Rivoluzione Francese, secondo Manzoni, aveva tradito questi valori, perché, con il giacobinismo, si era trasformata nell’ideologia del Terrore e della violenza”, ha osservato il capo dello Stato. “Nulla, per l’autore dei Promessi Sposi, è più nefasto delle teorie politiche astratte che immolano sull’altare della ragion di Stato i diritti di uomini o di intere popolazioni. Nulla, per lui, è più sacro della vita umana. La verità deve prevalere sulla menzogna, la tolleranza sull’odio, la pietà sulla violenza, la morale sul calcolo di convenienza”.

“Nell’idea manzoniana di libertà, giustizia, eguaglianza e solidarietà si può scorgere una anticipazione della visione di fondo della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948” e dai diritti dell’uomo “la concezione manzoniana si allarga a quella del diritto internazionale e dei rapporti tra gli Stati, dove si ritrova una critica lucida e serrata al nazionalismo esasperato”, così Sergio Mattarella, “Perché la moralità, la fraternità e la giustizia devono prevalere sugli odi, sugli egoismi, sulle inutili e controproducenti rivalità” ha concluso.

Auto, Powy: Swiss Life AM rileva maggioranza per 84 mln

Auto, Powy: Swiss Life AM rileva maggioranza per 84 mlnMilano, 22 mag. (askanews) – Un fondo gestito da Swiss Life Asset Managers ha rilevato per 84 milioni di euro la quota di maggioranza di Powy, azienda di Torino che realizza stazioni di ricarica per veicoli elettrici quick, fast e ultra-fast. I fondatori e azionisti Federico Fea e Andrea Brentan continueranno a gestire Powy rispettivamente come Ceo e presidente.

Powy gestisce oltre 400 punti di ricarica in circa 150 diverse location premium in Italia e Spagna. Sin dall’inizio dell’attività nel 2021, la strategia di Powy si è focalizzata su location premium per realizzare il suo network di ricarica. “Siamo lieti di aver conquistato la fiducia dei fondatori e azionisti di Powy che siamo entusiasti di supportare nella prossima fase di sviluppo”, commenta Gianfranco Saladino, Head Value-Add Infrastructure di Swiss Life Asset Managers.

“Oltre alle risorse finanziarie per alimentare i nostri ambiziosi piani di crescita in Europa, Swiss Life Asset Managers porta in dote a Powy la sua grande esperienza nello sviluppo di società in forte crescita, la sua comprovata capacità di supportare l’implementazione delle pratiche ESG ed un vasto portafoglio di investimenti ricco di preziose potenziali sinergie”, afferma Federico Fea, co-fondatore e Ceo di Powy.

Il 25 maggio al Coni convegno “Energie. Ambiente. Sicurezza”

Il 25 maggio al Coni convegno “Energie. Ambiente. Sicurezza”Roma, 22 mag. (askanews) – Avere una panoramica integrata su temi come energia, ambiente e sicurezza ha un’importanza strategica per il benessere della generazione presenti e future. Infatti, se da una parte abbiamo la consapevolezza della crisi climatica, come vera emergenza planetaria del XXI secolo, che necessita di particolare attenzione, impegno e risorse alla realizzazione di un’ autentica riconversione ecologica integrale della società e dell’economia, dall’altra sono sempre più necessarie l’ottimizzazione, l’efficienza e il giusto mix energetico per far fronte ai costi per imprese, cittadini e famiglie nonché la definizione di regole, di norme, di contratti ed accordi, finalizzati a garantire la sicurezza sotto ogni punto di vista.

In questo contesto, le infrastrutture abilitanti svolgono un ruolo decisivo per lo sviluppo del Paese e le tecnologie emergenti, come il LiFi, hanno il compito di traghettare verso una sovrapposizione di domini dove la luce è energia, è illuminazione, è innovazione scientifica. Allo stesso tempo, le innovazioni dei materiali utilizzati nell’industria delle costruzioni, responsabili del 39% delle emissioni di anidride carbonica disperse nell’ambiente, costituiscono una grande opportunità per la società. Energie rinnovabili, materiali eco-sostenibili, infrastrutture sicure e veloci sono sistemi complessi la cui comprensione richiede di mettere in primo piano la relazione delle singole parti tra loro e con il tutto. Come si evince dall’Enciclica di Papa Francesco “Tutto è in relazione”, “tutto è collegato”, “tutto è connesso”. Promosso dall’Associazione Lex Et Ars con il supporto di To Be Srl e Assimpresa UK e con il patrocinio di Regione Lazio, del CONI, dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, di Fondazione UniVerde, dell’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, della Pontificia Università Antonianum, della Fondazione Ampioraggio, della Città Metropolitana di Roma, l’evento si pone come obiettivo quello di far comprendere l’importanza di adottare un approccio integrato per far fronte alle sfide tecnologiche e digitali che contraddistinguono la società di oggi e interessano tutti i settori.

I saluti istituzionali saranno affidati a Sergio Meucci, Presidente Associazione Lex et Ars, Paolo Pierantozzi, Segretario ANAOAI Sez. Castelli Romani, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde, Paolo Cancelli, Direttore dell’Ufficio Sviluppo della Pontificia Università Antonianum. Interverranno come relatori il Generale Umberto Rapetto, CEO HKAO, Maria Pia Palombi, Avvocato dell’Ordine degli avvocati di Tivoli, Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI, Giovanni Ritirossi, Presidente Giovani UCID Lazio, Massimo De Maio, Consulente di comunicazione ambientale, professore universitario e uno dei fondatori del “Movimento per la Decrescita Felice”, Guido Fabbri, Socio di Fondazione Ampioraggio e General Manager di Geosmartcampus, Chiara Cavalieri, Presidente dell’Associazione Italo Egiziana “Eridanus” e giovani imprenditori come Francesco Paolo Russo, CEO & Founder To Be Srl – Direttore Generale ANGI, Desirée Farletti, Co-Founder & COO RECO2, Mario Ceccarelli, Consulente SoliTek, i quali racconteranno le proprie esperienze e il lavoro che si sta facendo per creare un ecosistema solido e collaborativo in cui tradizione ed innovazione, vecchio e nuovo, esigenze e soluzioni sono in dialogo continuo. In conclusione, la consegna dei premi Lex et Ars.La moderazione è affidata al direttore di Askanews Gianni Todini. La partecipazione all’evento è gratuita. È necessario registrarsi al seguente link: bit.ly/EnergieAmbienteSicurezza

Colline vitate Soave sono Patrimonio agricolo di importanza mondiale

Colline vitate Soave sono Patrimonio agricolo di importanza mondialeMilano, 22 mag. (askanews) – Questa mattina nella sede della Fao a Roma si è tenuta la cerimonia ufficiale che celebra l’ingresso delle Colline Vitate del Soave tra i siti Globally importance heritage system (Giahs), Patrimonio agricolo di importanza mondiale istituito dalla Fao nel 2002.

Lo ha reso noto il Consorzio di tutela del Soave, spiegando che il Comprensorio veneto, già tra i primi in Italia ad essere riconosciuto Paesaggio rurale di interesse storico, ufficializza oggi l’ingresso tra le zone agricole del mondo che promuovono un’agricoltura sostenibile, lontana dai processi industriali, e che conserva uno stretto legame tra paesaggio, prodotti locali, comunità rurali associate. “Si tratta di un riconoscimento che ci rende pieni di orgoglio ma anche fortemente consapevoli della responsabilità che, come viticoltori, abbiamo” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Sandro Gini a margine della cerimonia, sottolineando che “siamo chiamati a vivere un tempo di grande cambiamento dove l’agricoltura non assurge più soltanto ad una funzione alimentare, per quanto nobile e vitale: l’agricoltura oggi, attraverso coloro che vi operano, è di fatto mezzo e strumento per mantenere e conservare l’ambiente al cui interno sono calate le nostre stesse vite”.

Quattro i pilastri che hanno portato il Soave all’ottenimento del riconoscimento “Giahs”: l’esistenza di un sistema caratterizzato da muretti a secco e di girappoggio lungo le colline; la diffusione della Pergola Veronese quale tipica forma di allevamento dell’uva Garganega; la presenza di cooperative storiche che negli anni hanno permesso una crescita collettiva ed equamente distribuita all’interno della Denominazione; la tecnica dell’appassimento per la produzione del Recioto di Soave, prima Docg del Veneto nel 1998. Il Consorzio ha infine annunciato l’intenzione di proseguire lungo la strada della tutela del paesaggio e della sostenibilità dei sistemi agricoli, promuovendo una crescente consapevolezza tra la sua base produttiva. In particolare per “favorire la diffusione della Pergola veronese quale forma di allevamento identitaria, rispetto ad altri sistemi; divulgare linee guida che permettano di ridurre il rischio di erosione, anche con l’impiego di nuove tecnologie; limitare l’introduzione di elementi e di materiali avulsi dal contesto storico tradizionale del Soave; proseguire col Sistema di difesa avanzata del Soave, grazie ad incontri tecnici settimanali per la gestione quotidiana del vigneto; promuovere un approccio rispettoso della propria identità paesaggistica, delle specificità e delle caratteristiche morfologiche; proseguire il lavoro per il mantenimento della biodiverstà; attivare tavoli di lavoro relativi alla questione della gestione delle risorse idriche; favorire lo sviluppo di un turismo esperienziale fortemente connesso alla stagionalità, al vino e ai prodotti locali”.

Nayma Diomedi vince 31esima edizione di Maestri dell’espresso junior

Nayma Diomedi vince 31esima edizione di Maestri dell’espresso juniorMilano, 22 mag. (askanews) – È Nayma Diomedi dell’Istituto Einstein Nebbia di Loreto (Ancona), accompagnata dal professore Alex Orologio – la vincitrice della 31esima edizione di Maestri dell’espresso junior, il concorso a premi promosso da illycaffe’ e gruppo Cimbali rivolto ai giovani talenti della caffetteria. Seconda classificata Giorgia Baudino dell’Istituto Paire di Barge (Cuneo), accompagnata dal professore Davide Oglietti. Ad Arianna Massari dell’Istituto Carlo Porta di Milano, accompagnata dal professore Antonio Grillo, è andato invece lo speciale premio della Giuria giornalisti.

Adesioni record quest’anno, con 56 istituti iscritti e più di 1.000 studentesse e studenti partecipanti, per un’edizione ibrida, che ha visto i ragazzi sfidarsi nuovamente in presenza per la finale e le premiazioni. Sedici gli istituti che hanno partecipato al concorso per la prima volta, due dei quali arrivati alla fase finale. “Maestri dell’Espresso Junior” è il concorso di caffetteria dedicato alle classi quarte degli istituti professionali alberghieri e della ristorazione, a tutti gli istituti Ipssar statali e gli istituti alberghieri parificati italiani e della Repubblica di San Marino. La manifestazione è nata nel 1992 dalla collaborazione tra Università del caffè, il centro d’eccellenza creato da illycaffè per diffondere la cultura di caffè di qualità, e Mumac Academy, l’accademia della macchina per caffè di gruppo Cimbali per la formazione di professionisti e coffee lovers e la promozione della cultura del caffè.

“In un contesto sfidante come quello attuale, la formazione assume un ruolo sempre più centrale nello sviluppo professionale dei ragazzi, che si stanno affacciando ad un mercato del lavoro che richiede competenze più professionali e capacità distintive – commenta Moreno Faina, direttore dell’Università del caffè – Il record di iscritti a questa edizione di Maestri dell’espresso junior, che finalmente è tornato in presenza, riconosce l’importanza della collaborazione scuola-impresa nell’acquisizione di nuove esperienze per la crescita professionale dei ragazzi”. “I risultati di questa edizione confermano che la formazione è un ingrediente fondamentale per un percorso professionale di successo e Mumac Academy è molto orgogliosa di poter contribuire attivamente a creare i giovani talenti di domani – afferma Silvia Vercellati, Mumac Academy Manager di gruppo Cimbali – Il concorso è un’esperienza che forma e accompagna studenti e docenti nel corso di un intero anno scolastico. Partecipare ad un progetto come questo significa mettersi alla prova, prepararsi, studiare, allenarsi: per gli studenti spesso la consapevolezza di ciò che si è in grado di fare e dei risultati che si possono ottenere con l’impegno è il premio più grande”.

Attraverso la formazione, che è un pilastro della collaborazione con le scuole, oltre 1.000 studenti delle classi interessate al concorso, hanno partecipato a tre sessioni formative sulla cultura e sostenibilità del caffè, il processo produttivo, la preparazione di espresso e cappuccino, la manutenzione e pulizia dell’attrezzatura. Hanno quindi preso parte a un primo test teorico di ammissione al concorso, basato sui contenuti appresi durante le ore di formazione, a seguito del quale hanno prodotto un video che doveva dimostrare la loro capacità di relazionarsi con il cliente. Otto sono stati gli allievi selezionati per la fase finale della 31esima edizione, che si sono confrontati sulla verifica dello stato di funzionamento dell’attrezzatura, sul settaggio della macinatura, sulla preparazione di alcune bevande e su una prova di degustazione. Ai finalisti è stato inoltre chiesto di preparare una ricetta a base di caffè espresso e di bevanda vegetale, valutata dai giornalisti in giuria in base all’utilizzo degli ingredienti, all’esposizione della ricetta, all’originalità della proposta e all’estetica della presentazione.

Il vincitore del 31esimo concorso si è aggiudicato uno stage alla illycaffè a Trieste mentre il secondo classificato ha vinto la partecipazione al corso di Maestro barista all’Università del caffè di Trieste. Al vincitore del Premio Giornalisti è stata conferita una targa di riconoscimento. I primi due istituti classificati, inoltre, hanno ricevuto una fornitura illycaffè e una delle attrezzature a marchio Cimbali a scelta tra una macchina espresso o tre macinadosatori.

A Firenze la collettiva Unici di Leonarda Zappulla

A Firenze la collettiva Unici di Leonarda ZappullaRoma, 22 mag. (askanews) – Verrà presentato a Palazzo Ximenes Panciatichi a Firenze, il 9 giugno (dalle ore 10.30 alle ore 18.00), il progetto “UNICI” ideato e curato dal critico d’arte Leonarda Zappulla con lo scopo di approfondire degli studi sulle personalità, le origini e le vite dei 41 artisti contemporanei che ha selezionato e coinvolto al fine di esaltarne, appunto, l’unicità creativa.

“L’individualità artistica, in maniera conscia o inconscia, rende singolare una creazione”, afferma Zappulla, che presenterà le opere a partire dalle 15.30. Una mostra d’arte collettiva, che sarà allestita in occasione della presentazione dell’Annuario Artisti ’23, volume d’arte edito da Sandro Serradifalco e distribuito da Mondadori, che giunto quest’anno alla sua quinta edizione, costituisce un fondamentale punto di riferimento per il collezionismo contemporaneo. L’editore Serradifalco: “Il nostro Annuario si pone l’obiettivo di rappresentare un confronto ragionato tra i grandi lasciti artistici del passato e le più attuali tendenze espressive”. Internamente ci sono dei dossier critici curati da Leonarda Zappulla, relativi al progetto UNICI dedicato a 41 artisti, e ad oltre 500 opere di artisti contemporanei commentate dal critico di chiara fama Vittorio Sgarbi in una speciale sezione dal titolo “Porto Franco”.

Calcutta torna live a dicembre 2023 con il “Relax tour”

Calcutta torna live a dicembre 2023 con il “Relax tour”Roma, 22 mag. (askanews) – Il cantautore indie-pop Calcutta, pseudonimo di Edoardo D’Erme, torna in concerto a dicembre con il “Relax tour”: 8 concerti nei palazzetti delle principali città italiane. Prima data annunciata Firenze (2-12), poi Bologna (3-12), Roma (7-12), Bari (10-12), Napoli (12-12), Padova (14-12), Torino (16-12) e Milano (18-12).

Tra gli ultimi live di Calcutta, autore di hit come “Oroscopo”, “Pesto” o “Paracetamolo”, i suoi fan ricordano l’epico concerto allo Stadio di Latina (21 luglio 2018), la sua città, e il live all’Arena di Verona (6 agosto 2018), diventato anche un film concerto e intitolato “Calcutta Tutti in Piedi”, distribuito da Lucky Red per la regia di Giorgio Testi, racconto per immagini di quella incredibile serata. Poi l’inizio del 2019 fu segnato dal tour tutto esaurito nei principali palasport italiani, una tournée a maggio e una serie di concerti esteri che hanno toccato le principali capitali europee nell’autunno di quell’anno. Tra il post-pandemia e una pausa discografica, Calcutta ha curato la veste sonora di Rai Radio2 e i jingle del Gr, Meteo e Onda Verde ed ha intensificato la sua attività di autore già emersa negli anni precedenti. Recentissimamente ha firmato il brano “Mare di Guai”, che Ariete ha portato al Festival di Sanremo 2023. Inoltre, ha collaborato con Marracash nel suo brano “Laura ad honorem” contenuta nell’album “Noi, loro, gli altri”.

Aglio bianco polesano Dop: una filiera da 6 mln euro

Aglio bianco polesano Dop: una filiera da 6 mln euroMilano, 22 mag. (askanews) – L’aglio bianco polesano Dop è uno dei simboli dei prodotti a Indicazione geografica del Veneto, una regione che, in ambito food, conta 36 prodotti Dop e Igp per un valore economico pari a 433 milioni di euro. Solo nel comparto ortofrutticolo ha 17 prodotti tutelati per un valore alla produzione di 10,5 milioni di euro (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

Presente nell’area del Polesine fin dall’epoca romana, l’aglio bianco polesano Dop può contare oggi su una filiera da 600 tonnellate di produzione certificata annua e 33 operatori capaci di generare 3,3 milioni euro di valore alla produzione, tradotti in 6 milioni euro di valore al consumo. Una produzione molto apprezzata che ha visto una crescita di produzione del +120% negli ultimi 5 anni rispetto ai cinque precedenti (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022). Ora l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del ministero dell’Agricoltura ha rinnovato l’autorizzazione, con decreto ministeriale, a Csqa per effettuare i controlli per la Denominazione di origine protetta per l’aglio bianco polesano per i prossimi tre anni.

Dal 2010 il Consorzio di tutela dell’Aglio bianco polesano Dop salvaguarda e valorizza questo prodotto con progettualità diversificate che vanno incontro alle esigenze sia del produttore/confezionatore sia del consumatore. È “La scelta di riconfermare Csqa, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni geografiche – afferma Massimo Tovo, presidente del Consorzio di tutela – è dettata dalla volontà di avvalersi di un ente preparatore e competente che da anni opera nel nostro territorio”. “La nostra conferma quale Ente di controllo – sottolinea Pietro Bonato, direttore generale e Ad di Csqa – è il risultato del lavoro sinergico svolto sul fronte della garanzia e della valorizzazione di questo prodotto simbolo della terra polesana e della produzione ortofrutticola veneta”.

Concorso Villa d’Este: Duesenberg SJ vince Trofeo Bmw Best of Show

Concorso Villa d’Este: Duesenberg SJ vince Trofeo Bmw Best of ShowMilano, 22 mag. (askanews) – E’ una Duesenberg SJ Speedster del 1935 con carrozzeria disegnata da Gurney Nutting la vincitrice dell’edizione 2023 del Concorso d’Eleganza Villa d’Este, che si è svolto dal 19 al 21 maggio sulle sponde del Lago di Como.

Il proprietario William Lyon ha ricevuto il prestigioso premio “Trofeo Bmw Group – Best of Show” da Helmut Käs, Head of Bmw Group Classic e presidente del Concorso d’Eleganza Villa d’Este, e Wilhelm Schmid, Ceo di A. Lange und Söhne. Oltre al trofeo, il Lyon ha ricevuto anche un modello unico del cronografo 1815 in oro bianco creato da A. Lange und Söhne. Gary Cooper, Clark Gable, Greta Garbo, James Cagney e molte altre star hanno guidato una Duesenberg negli anni ’30 così come Jay Gatsby nel remake de “Il grande Gatsby”. I fondatori dell’azienda Fred und August Düsenberg emigrarono negli Stati Uniti dalla Vestfalia (Germania) nel 1880. Il coronamento del successo arrivò nel 1932 con il modello SJ da 320 CV in grado di spingere l’enorme auto a circa 220 km/h. Il motto “it’s a Duesy” fu coniato come sinonimo di qualità.

Il pubblico, tornato in presenza, ha poi premiato la Ferrari 250 GT Spyder California del 1961 con carrozzeria Pininfarina/Scaglietti. L’auto storica di proprietà di Jonathan Hui, Keybridge Collection, Hong Kong, è la vincitrice di quest’anno della “Coppa d’Oro Villa d’Este”. Un altro momento clou è stata la prima assegnazione del “Trofeo Il Canto del Motore” a Christophe Count d’Ansembourg del Belgio, in omaggio al suono della sua Porsche 917 K del 1970.

Tutto esaurito per il Public Day di Villa d’Este, ma l’ampio parco di Villa Erba ha permesso a tutti gli appassionati di partecipare sabato all’evento “Wheels & Weisswürscht” che solitamente si svolge a Monaco. Presenti i membri di numerosi Bmw Club con più di 160 veicoli esposti e 6.000 visitatori. Straordinariamente variegata anche la domenica, con il “Concorso d’Eleganza Villa d’Este Public Day – Il Festival” che ha attirato più di 9.000 visitatori. L’appuntamento è per l’edizione 2024 è dal 17 al 19 maggio sulle rive del Lago di Como.

Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimero

Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimeroMilano, 22 mag. (askanews) – “Il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per i 150 dalla morte di Alessandro Manzoni.

Per Mattarella lo scrittore fa riflettere anche “sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: ‘Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune’”. “La ‘Storia della Colonna infame’, un capolavoro di letteratura civile, compreso e rivalutato solo a partire dal secolo scorso, ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere, politico, legislativo o giudiziario, si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità, che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere, produce tragedie, lutti e rovine” ha concluso.