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Autore: Redazione StudioNews

Tumori, oggi giornata nazionale malato Oncologico

Tumori, oggi giornata nazionale malato OncologicoRoma, 21 mag. (askanews) – “La giornata di oggi è fondamentale per evidenziare i bisogni dei pazienti oncologici e confermare l’impegno dell’industria farmaceutica nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci antitumorali”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della XVIII Giornata nazionale del Malato Oncologico che si celebra ogni anno la terza domenica di maggio.

“Il progresso nel campo della ricerca oncologica ha portato – aggiunge in una nota – a una maggiore comprensione delle cause genetiche e molecolari dei tumori, potenziando notevolmente la diagnosi precoce e la terapia mirata. Grazie a questi progressi, molti pazienti affetti da cancro possono beneficiare di cure più efficaci e con minori effetti collaterali, migliorando la loro qualità di vita e aumentando la sopravvivenza. Sono oltre 8.000 i farmaci attualmente in fase di ricerca e sviluppo a livello globale (fonte: Citeline 2023).

In Italia gli studi clinici – secondo un’indagine Altems – sono circa mille, di cui la metà in oncologia. Studi che, oltre a garantire l’accesso alle nuove cure ai cittadini, permettono risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale: ogni euro investito dalle aziende in quest’area produce infatti un beneficio complessivo per il SSN di 3,35 euro. Secondo il presidente di Farmindustria “Si può fare ancora di più: perfezionando gli stili di vita, puntando sulle diagnosi precoci e assicurando un accesso alle cure rapido, equo ed omogeneo. Il malato oncologico, anche dopo la guarigione, ha bisogno di un’assistenza multidisciplinare e multidimensionale, che riguarda non solo lui ma l’insieme dei suoi caregiver.

In questo senso va il Piano Oncologico Nazionale, sviluppato secondo un approccio globale e intersettoriale. Senza dimenticare il necessario rafforzamento del network pubblico-privato, il potenziamento dei servizi come la medicina di prossimità, di telemedicina, di connected care e delle applicazioni delle tecnologie digitali. A supporto dell’assistenza e del lavoro di ricercatori, medici e tutto il personale sanitario.

Per guardare con fiducia al futuro – conclude Cattani – è importante coniugare l’innovazione e lo sviluppo di nuove terapie, che hanno impatto sulla qualità di vita dei cittadini, con ogni tipo di iniziativa non solo assistenziale ma anche culturale ed educativa. Vogliamo continuare a essere sempre più e meglio al fianco dei malati. E continueremo ad impegnarci per un futuro senza cancro.”

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavette

Europei ritmica, Sofia Raffaeli oro palla e clavetteRoma, 21 mag. (askanews) – Bis d’oro per Sofia Raffaeli. La ginnasta azzurra ha vinto la medaglia d’oro nella palla e nelle clavette agli Europei di ginnastica ritmica, in corso a Baku. Sofia Raffaeli, argento ieri nel concorso individuale all around, ha realizzato 33.650 punti, superando la bulgara Stiliana Nikolova e la azera Zohra Aghamirova. Nella finale al cerchio, Raffaeli ha chiuso al quarto posto (32-50 punti), mentre la medaglia d’oro è stata vinta dall’ucraina Viktoriia Onopriienko (33.250). Sofia Raffaeli ha poi fatto il bis imponendosi nella finale nelle clavette, con il punteggio di 33mila punti.

“Nelle specialità sono più tranquilla perché ogni finale è a sé – ha dichiarato la “formica atomica” in mixed zone al termine della gara – Nonostante un piccolo errore al cerchio sapevo che la gara non era compromessa come potrebbe essere un errore nell’All Around. Ho resettato e pensato solo a quelle dopo. Ancora non ho realizzato di essere vicecampionessa europea e di aver raggiunto un altro primato per la ritmica azzurra dopo la mia vittoria al Mondiale di Sofia ma sono davvero molto felice anche se so di non aver dato il massimo. Oggi sono entrata in pedana con questa voglia e il risultato si è visto”.

Maltempo, su A14 tra Faenza e Forli si circola fino alle 21

Maltempo, su A14 tra Faenza e Forli si circola fino alle 21Roma, 21 mag. (askanews) – Sulla A14 Bologna – Taranto, nel tratto riaperto tra Faenza e Forlì, si circola su tre corsie in direzione sud e in due corsie in direzione nord. Confermata la chiusura notturna, in entrambe le direzioni, dalle 21,00 di oggi alle 06,00 di domani 22 maggio per le attività di ripristino del manto stradale. Lo rende noto la Polizia di Stato in un comunicato.

Si prevede di adottare analogo provvedimento dalle ore 21,00 di domani fino alle ore 06,00 di martedì 23 maggio. Di concerto con gli Enti locali e ANAS, sono stati individuati i percorsi alternativi : agli utenti che da Bologna sono diretti verso Ancona/Pescara , dopo l’uscita a Faenza, si consiglia di percorrere Via Granarolo , poi Via F.lli Rosselli , poi la S.S. 9 “via Emilia”, poi la S.S. 727, infine la S.S.67 per poi rientrare a Forli’.

Percorso inverso per chi da Pescara/Ancona e’ diretto verso Bologna. Sulla SS16 al km 148, svincolo di Via Faentina permane la chiusura delle rampe in uscita in entrambe le direzioni . Permane la chiusura del tratto tra il km 171+000 e 173+000 – località Cervia – in entrambi i sensi di marcia, per intervento urgente da parte dei VV.FF. di drenaggio dell’acqua presente. Il traffico al momento è deviato sulla viabilità interna del Comune di Cervia.

E’ ancora vigente il provvedimento del Prefetto di Ravenna che ha disposto il divieto di circolazione dei veicoli commerciali con massa superiore a 5 tonnellate su tutte le strade comunali, provinciali e statali della provincia di Ravenna – fatta eccezione per le autostrade e gli itinerari ad esse alternativi, fino a cessate esigenze (salvo rivalutazioni sulla base dell’evolversi della situazione); sono esclusi dal divieto i mezzi di soccorso e in genere tutti quelli utilizzati dagli attori del sistema di Protezione Civile per fare fronte all’emergenza. Fino a alle ore 12:00 di domani 22 maggio è ancora vigente il divieto di circolazione per i veicoli di massa superiore alle 3,5 t sulla SS 3 bis Tiberina (E45) in direzione di Cesena. Pertanto all’uscita di San Sepolcro detti mezzi vengono indirizzati in direzione di Arezzo sulla SS 73 per raggiungere la A1 e proseguire in direzione di Bologna.

Permane chiusa in via precauzionale per innalzamento del livello idrico del torrente Ghiandone, la SS 589 “Dei Laghi di Avigliana” in località Barge (CU) dal km 49+050 al km 57+000. Causa frana è tuttora interdetta la circolazione a tutti i veicoli sulla SS 71 tra il km 250+000 ed il km 244+800 in località Bivio Montegelli nella provincia di Forli-Cesena. La Polizia di Stato segnala infine che persiste la necessita’ di non recarsi nelle province di Forli’- Cesena e Ravenna dove la viabilita’ secondaria e’ ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino.

Club Alpino Italiano,Giacomo Benedetti rieletto a vicepresidenza gen.

Club Alpino Italiano,Giacomo Benedetti rieletto a vicepresidenza gen.Roma, 21 mag. (askanews) – Giacomo Benedetti (58 anni, iscritto al Cai Uget Valpellice) è stato rieletto alla Vicepresidenza generale del Club alpino italiano. Le elezioni si sono tenute nelle giornate di ieri e di oggi a Biella, nel corso dell’Assemblea nazionale dei Delegati 2023 del Cai.

All’assemblea – informa una nota del Cai – hanno partecipato 444 delegati con 306 deleghe, in rappresentanza di 305 Sezioni Cai di tutta Italia, per un totale di 750 voti. A Benedetti ne sono andati 376, ad Angelo Ennio De Simoi (iscritto alla Sezione di Feltre) 280 e a Carlo Alberto Garzonio (iscritto alla Sezione di Firenze) 85. Il Comitato Direttivo Centrale del Cai è quindi composto dal Presidente generale Antonio Montani, dai Vicepresidenti generali Giacomo Benedetti, Laura Colombo e Manlio Pellizon e dal Componente aggiunto Angelo Schena.

«Sono commosso dalla rinnovata fiducia manifestatami dalle Delegate e dai Delegati», ha affermato Benedetti. «Porterò avanti il lavoro iniziato in questi mesi, continuando i progetti che riguardano i rifugi, i sentieri, in particolare il Sentiero Italia CAI, e le scuole do ogni ordine e grado. Garantirò il massimo impegno per ottenere i risultati migliori per il Sodalizio». BENITO MUSSOLINI CANCELLATO DALL’ALBO DEI SOCI ONORARI DEL CAI

Nel corso dell’assemblea – si legge ancora nella nota – il Cai, impegnato dallo scorso anno in un percorso di recupero della memoria, autocritica e rielaborazione etica per riconoscere la propria responsabilità nel dare continuità alla politica razziale fascista, ha rimosso il nome di Benito Mussolini dall’Albo dei Soci onorari. Mussolini divenne Socio onorario nel 1926, negli anni che videro il Cai alle dirette dipendenze del Partito Nazionale Fascista. «Questo è un atto di coerenza», ha sottolineato il Presidente generale del Cai Antonio Montani. «Personalmente non so perché nel 2023 quel nome fosse ancora nell’elenco, a fianco di grandi nomi della storia dell’alpinismo, ma da domani non ci sarà più. I principi fondanti del Club alpino italiano sono incompatibili con ogni forma di regime totalitario. La recuperata memoria sia ora affidata alle generazioni future».

In questo senso il Cai ha emesso un Bando per la conservazione e catalogazione degli archivi storici delle proprie Sezioni, con la finalità della ricerca di documenti e di altre fonti utili alla ricostruzione storica, a testimonianza dell’epurazione dei soci per effetto delle leggi razziali del 1938. Il bando è stato emesso a gennaio 2023 e copre tutte le spese inerenti da maggio 2022 al 30 settembre 2023. RELAZIONE SULLO STATO DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Il Presidente generale Antonio Montani ha illustrato la Relazione generale annuale sullo stato del Club alpino italiano, evidenziando i tanti progetti e iniziative messi in campo grazie ai fondi ministeriali. Si è soffermato poi sul rilancio del comparto culturale e dell’alpinismo e dell’arrampicata a tutti i livelli del Sodalizio, sul coinvolgimento dei giovani nella governance dell’associazione, sui rapporti con la politica e sulla crisi climatica.

Per quanto riguarda l’alpinismo, «con il progetto del Cai Eagle Team abbiamo dimostrato di essere ancora in grado di portare avanti una proposta alpinistica di alto livello. Ora dobbiamo impegnarci nella formazione a tutti i livelli, per soddisfare la crescente richiesta di alpinismo nella società».

Relativamente ai giovani dirigenti sezionali, Montani ha notato in loro «una straordinaria voglia di partecipare alla nostra vita associativa, con motivazione e competenza. Dobbiamo dar loro una fiducia sempre maggiore».

Sui rapporti con la politica, il Presidente generale ha evidenziato come «il Cai oggi sia riconosciuto dalle istituzioni come il più autorevole interlocutore per tutte le istanze che riguardano la montagna. In questo senso ci stiamo impegnando affinché i rifugi e i sentieri abbiano una chiara definizione nella normativa nazionale, che tutt’ora manca. È un passo necessario in vista di leggi che, riconoscendo la loro specificità, prevedano deroghe su una serie di regolamentazioni».

Montani ha concluso la sua relazione soffermandosi sulla necessità di affrontare come Cai le conseguenze della crisi climatica. «Lo faremo con il Congresso che organizzeremo a Roma il prossimo novembre, nel corso del quale discuteremo su come debba cambiare il nostro approccio alla montagna, come visione e non solo come frequentazione. Ne parleremo nella Capitale perché vogliamo rivolgerci alla politica, mostrando la direzione da seguire per lo sviluppo sostenibile delle Terre alte».

Bagnaia, frattura parziale dell’astragalo: ma al Mugello ci sarà

Bagnaia, frattura parziale dell’astragalo: ma al Mugello ci saràRoma, 21 mag. (askanews) – Dopo la caduta al GP di Francia, Pecco Bagnaia ha rimediato una piccola frattura all’astragalo del piede destro, come comunicato dalla Ducati. “Poiché Bagnaia avvertiva ancora un po’ di dolore alla caviglia destra, dopo la caduta di domenica scorsa in Francia, è stato sottoposto a ulteriori controlli a Misano che hanno riscontrato una piccola frattura parziale dell’astragalo. Questo lieve infortunio non gli impedirà di partecipare al prossimo GP d’Italia”. Una notizia confermata anche dallo stesso Pecco che su Instagram ha rassicurato i suoi tifosi: “Questo non comprometterà la mia partecipazione al Gran Premio del Mugello tra tre settimane. In questo periodo di pausa lavorerò per arrivare al 100% al mio GP di casa”.

Friday for future contestano Meloni nei territori dell’alluvione

Friday for future contestano Meloni nei territori dell’alluvioneForlì, 21 mag. (askanews) – “Quello che lei ha definito maltempo in realtà è una crisi climatica, frutto del riscaldamento globale che stanno causando i combustibili fossili che anche questo governo continua a finanziare”. Per questo motivo un gruppo di rappresentanti del Friday for future ha deciso di presentarsi questa mattina davanti alla prefettura di Forlì dove è attesa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine della sua visita ai territori colpiti dall’alluvione in Romagna.

“Tutti i governi in passato non hanno fatto altro che ignorare la comunità scientifica e tutti sono responsabili dei disastri che stanno avvenendo adesso – ha detto Agnese Casadei portavoce di Friday for future -. Il governo Meloni è ancora più colpevole perché non solo continua a negare che ci sia la crisi climatica ma continua anche a investire a investire sul gas, nonostante gli studi abbiano dimostrato che il gas non è un’energia di transizione e non possiamo permetterci di continuare a essere schiavi né del gas russo né quello di altri paesi”.La maggioranza al governo, dicono i giovani con gli stivali di gomma e badili, dopo aver prestato servizio come volontari a spalare fango nelle zone più colpite di Forlì. “Meloni ancora parla di maltempo – ha aggiunto Giacomo Zattini, portavoce di Friday for future -. Le persone del suo partito mettono in discussione la crisi climatica. C’è ancora negazionismo al governo e la Meloni è responsabili di questo. Ed è responsabile di tutti gli investimenti sui combustibili fossili che causano eventi come questo”.

Accanto alla protesta, c’è un impegno dei giovani nelle zone colpite dall’alluvione: “C’è lavoro da fare, siamo qui a spalare. Ma il negazionismo al governo sta continuando a fare danni e continuerà a farli anche nei prossimi anni. Questi eventi non stanno insegnando niente”. Continueremo a spalare e continueremo a dire la nostra” ha aggiunto Zattini. 

Maltempo, Bonaccini a Cesena insieme con sindaco Lattuca

Maltempo, Bonaccini a Cesena insieme con sindaco LattucaRoma, 21 mag. (askanews) – Il grande cuore delle persone e la macchina operativa per affrontare e uscire dalle drammatiche conseguenze dell’alluvione. I cittadini, donne e uomini, volontari e giovani arrivati da tutta Italia, Protezione civile regionale e nazionale, Vigili del fuoco, Polizia locale, Forze dell’ordine, tante associazioni. Tutti impegnati per liberare le case e le strade dal fango.

Questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, assieme al sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha fatto un sopralluogo nella città romagnola nei giorni scorsi invasa dall’acqua in molte vie. Dove i residenti e la comunità stanno affrontando un faticoso ritorno alla normalità. “Insieme al sindaco Lattuca- afferma Bonaccini- abbiamo fatto il punto della situazione al centro comunale di protezione civile e recandoci nelle strade alluvionate: abbiamo ascoltato i cittadini, donne e uomini che stanno dimostrando una forza e una voglia di reagire straordinarie. Lo stesso volontari e volontarie e tutto il sistema regionale. Molte persone mi hanno voluto dire che credono nella nostra terra: siamo e saremo al loro fianco e lo ribadisco, ricostruiremo tutto”.

Partito dalla Fiera di Cesena, sede del centro di ritrovo volontari, Bonaccini ha poi incontrato i volontari stessi, operatori di protezione civile, Vigili del fuoco e Croce Rossa al Centro operativo comunale, il Coc di Protezione civile del Comune di Cesena e dell’Unione Comuni Valli del Savio. In questo presidio, in cui sono custodite le attrezzature, si risponde ai cittadini che chiamano, si coordinano gli interventi, si preparano pasti e ciò che serve. Subito dopo si sono recato alla scuola Don Milani, zona oltre Savio e zona Ippodromo, di fronte al Palasport, nella cui grande palestra si accumula e gestisce tutto ciò che serve e arriva per i cittadini: cibo, vestiario, attrezzi. Beni che vengono donati anche da tantissimi cittadini.

Lì le persone alluvionate trovano volontari e volontarie, tanti di associazioni e organizzazioni giovanili e scout, che preparano e distribuiscono pasti, pacchi alimentari (con anche attenzione alle allergie: c’è una linea senza glutine), nonché beni di prima necessità. Poi i sopraluoghi nelle zone alluvionate, dove le strade vengono ripulite dal fango: oltre Savio, parrocchia San Rocco, detta anche il Campino, via ex Tirassegno, Ponte Vecchio. Qui l’incontro e l’ascolto dei cittadini e dei residenti e l’impegno ribadito a fare tutto ciò che servirà per uscire dall’emergenza, ricostruire, ottenere i risarcimenti per tutti i danni subiti.

Salvini: danni da maltempo colpa anche di “ambientalismo ideologico”

Salvini: danni da maltempo colpa anche di “ambientalismo ideologico”Roma, 21 mag. (askanews) – Il disastro in Emilia Romagna è dovuto non solo alla “eccezionalità” delle piogge, ma anche ad un “ambientalismo ideologico”. Lo ha detto il vice-premier Matteo Salvini, in collegamento con il congresso di ‘Noi moderati. “Devo dire che, al di là del cambiamento climatico e delle piogge Tanti agricoltori, imprenditori che mi stanno chiamando mi sottolineano che al di là dell’eccezionalità climatica anche la mancanza della manutenzione degli argini – che uno pseudo-ambientalismo ideologico impedisce perché non bisogna disturbare le nutrie e i topi – sicuramente non ha aiutato l’acqua a scorrere verso il mare”. Insomma, “c’è un certo tipo di ecologia ideologica e ambientalista che fa il danno dell’ambiente. Ci stanno a cuore le nutrie e i topi, le lucertole e ghiri. Mi stanno molto a cuore anche ancor di più bimbi e anziani”.

Taiwan, Biden: se Cina agirà unilateralmente, ci sarà reazione

Taiwan, Biden: se Cina agirà unilateralmente, ci sarà reazioneRoma, 21 mag. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha affermato oggi in una conferenza stampa alla fine del summit G7 a Hiroshima che gli Stati Uniti continueranno a mettere Taiwan “in una posizione in cui potranno difendersi” e ha assicurato che, se la Cina dovesse tentare un cambiamento unilaterale dello status quo, c’è intesa tra Usa e alleati che sarebbe necessaria “una risposta”.

Biden ha comunque chiarito di non ritenere “inevitabile” l’idea che ci sarà un conflitto nella regione.

Biden: al G7 decisa strategia riduzione rischio Cina

Biden: al G7 decisa strategia riduzione rischio CinaRoma, 21 mag. (askanews) – I leader del G7 nel summit di Hiroshima non hanno deciso di “disaccoppiare” (decoupling) i paesi più sviluppati dalla Cina, ma di adottare una strategia di “riduzione del rischio” (de-risking). L’ha ribadito anche il presidente degli Stati uniti Joe Biden in una conferenza stampa al termine del vertice.

“Non stiamo cercando di fare il ‘decoupling’, stiamo cercando di ridurre i rischi e diversificare”, ha detto il leader americano ai giornalisti. Biden ha posto l’accento, in particolare, sull’importanza di non dipendere dalle catene di approvvigionamento cinesi, resistendo alla “coercizione economica” e contrastando “pratiche dannose che danneggiano i nostri lavoratori”. Questo, ha proseguito, “significa proteggere un ristretto insieme di tecnologie avanzate fondamentali per la nostra sicurezza nazionale”.