Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Inflazione eurozona risale al 7% ad aprile ma frena dinamica di fondo

Inflazione eurozona risale al 7% ad aprile ma frena dinamica di fondoRoma, 2 mag. (askanews) – L’inflazione dell’eurozona è tornata ad alzare leggermente la testa ad aprile, con una crescita dei prezzi al consumo su base annua pari al 7%, a fronte del 6,9% cui era rallentata a marzo, dopo l’8,5% di febbraio. Lo riporta Eurostat, con la sua stima preliminare secondo cui in un mese i prezzi hanno registrato un incremento dello 0,7%.

Il dato è sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. I dati disaggregati forniti dall’ente di statistica comunitario rilevano invece un primo, seppure solo lieve, rallentamento della “inflazione di fondo”, cioè dell’indice depurato da componenti come energia, alimentari e altre voci volatili: ad aprile ha segnato un 5,6% su base annua, dopo il 5,7% che aveva raggiunto a marzo. La voce energia, dal meno 0,9% annuo segnato a marzo ha ritrovato un valore positivo con un 2,5% su base annua ad aprile, ma ha continuato a calare della variazione mensile con un meno 0,8%, secondo Eurostat. Sui servizi la dinamica di crescita dei prezzi ha continuato ad accelerare al 5,2% annuo ad aprile dal 5,1% di marzo con un rialzo mensile dell’1,2%.

Eurostat anche riportato rallentamenti della crescita sui beni alimentari, in particolare per quelli non lavorati con un 10% annuo ad aprile a fronte del 14,7% di marzo e un meno 1,5% rispetto al mese precedente. I prezzi di alimentari lavorati, alcolici e tabacchi si sono attestati al 14,7% annuo ad aprile, un decimale di punto in meno rispetto a marzo con un rialzo dal mese precedente dello 0,7%. Questi dati verranno ora attentamente analizzati dalla Bce, che punta con la sua manovra di inasprimento su tassi di interesse e politica monetaria a favorire un ritorno dell’inflazione al suo valore obiettivo del 2%. Giovedì tornerà a riunirsi il consiglio direttivo e è previsto che venga operato un nuovo rialzo ai tassi di interesse, la cui portata è ancora da stabilire.

Inflazione, Istat: ad aprile risale all’8,3%, pesa caro-energia

Inflazione, Istat: ad aprile risale all’8,3%, pesa caro-energiaRoma, 2 mag. (askanews) – Torna a salire l’inflazione. Secondo le stime dell’Istat, ad aprile, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente.

L’accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%) e, in misura minore, a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,3% a +6,7%) e dei Servizi vari (da +2,5% a +2,9%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli Energetici regolamentati (da -20,3% a -26,4%) e dal rallentamento di quelli degli Alimentari lavorati (da +15,3% a +14,7%), degli Alimentari non lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,3% a +6,0%). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano un nuovo rallentamento in termini tendenziali (da +12,6% a +12,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano la loro crescita (da +7,6% a +8,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l’indice generale e a +4,6% per la componente di fondo.

Media e digitale, Aidr: importanti adesioni al progetto Ue MetaEdicola

Media e digitale, Aidr: importanti adesioni al progetto Ue MetaEdicolaRoma, 2 mag. (askanews) – Sono 65 le adesioni dei mezzi d’informazione online e dalla società civile giunte da Italia, Spagna, Germania, Belgio e Slovenia, per la partecipazione al progetto denominato MetaEdicola, proposto dalla Fondazione Aidr (www.aidr.it) in collaborazione con la Fondazione Creativi Italiani (www.creativitaliani.it) e dai rispettivi partner, nell’ambito dell’avviso pubblico “Partenariati per il giornalismo”, promosso dalla Commissione europea all’interno del programma “Europa Creativa”.

Il progetto europeo MetaEdicola mira a supportare le organizzazioni dei media e del giornalismo indipendente, attivi in settori di particolare rilevanza per la democrazia e la partecipazione civica, come i media locali, regionali e comunitari, nell’adozione delle moderne tecnologie nella misura in cui ciò contribuisca al pluralismo dei media e a un panorama mediatico diversificato. Nello specifico, il progetto MetaEdicola consentirà di creare una realtà virtuale in cui ogni mezzo d’informazione avrà il suo spazio dedicato per gestire le notizie in modo smart e interattivo. I lettori, tramite avatar, avranno inoltre l’opportunità di interagire con le informazioni pubblicate, scambiare opinioni con altri lettori e con gli stessi giornalisti, creando così una comunità attorno a ciascuna notizia. “Si tratta di una grande opportunità per i mezzi d’informazione e per la società civile, di creare momenti di coinvolgimento, scambio e persino generare nuove notizie in tempo reale e attraverso le tecnologie, proprio nel momento in cui l’UE annuncia l’anno europeo delle competenze – ha sottolineato il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri -. Sono ormai diversi gli anni che proponiamo il premio ‘Digital News’ con l’obiettivo di stimolare giornalisti, comunicatori e manager che collaborano con i mezzi d’informazione e che si distinguono per creatività, innovazione e pragmatismo nell’ambito dei contenuti digitali”.

“Il modo di accedere alle notizie – ha spiegato ancora Nicastri -, è profondamente cambiato nel corso di questi ultimi anni. Con il progetto MetaEdicola vogliamo supportare i mezzi d’informazione che sono importanti per la democrazia e che non hanno i mezzi per adattarsi ai moderni ambienti del digitale, creando nuove opportunità di coinvolgimento attorno alla notizia, affinché continuino a fornire una fonte di prima mano di notizie originali ai cittadini e contribuiscano a rendere responsabili i responsabili delle decisioni”.

Al via Actris-Eric: dati e servizi per la ricerca atmosferica

Al via Actris-Eric: dati e servizi per la ricerca atmosfericaRoma, 2 mag. (askanews) – È stato formalmente costituito il 25 aprile ACTRIS-ERIC, il consorzio dell’Infrastruttura di ricerca europea ACTRIS (Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure), la cui missione è fornire dati e servizi all’avanguardia per la ricerca sull’atmosfera e sul clima. I Paesi fondatori sono 17, e mettono in comune le proprie risorse per aprire l’accesso a un’ampia gamma di tecnologie, servizi e risorse nel campo delle scienze atmosferiche. L’istituzione di ACTRIS-ERIC concretizza uno sforzo a lungo termine iniziato nel 2011 e perseguito e condiviso da diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, che vi partecipa con una rete di istituzioni, tra le quali il CNR e l’INFN. L’istituzione di ACTRIS-ERIC – si legge sul sito dell’INFN – testimonia il progresso di ACTRIS da una rete basata su progetti a un’infrastruttura di ricerca matura e sostenibile.

“Grazie ad un’intensa cooperazione internazionale, in soli dieci anni siamo stati in grado di costruire e rendere operativi strumenti scientifici all’avanguardia che aprono opportunità senza precedenti per scoperte rivoluzionarie”, afferma Paolo Laj, coordinatore scientifico ad interim di ACTRIS. “ACTRIS sta consolidando la sua posizione nel panorama nazionale, europeo e internazionale, ampliando il suo ruolo di attore chiave a sostegno della ricerca ambientale. La qualità dei servizi, la cultura dell’innovazione aperta, la prontezza e flessibilità nel rispondere alla domanda delle varie comunità degli utenti aumenteranno il livello di fiducia e collaborazione tra ACTRIS e i suoi partner”. La Finlandia ospiterà la sede statutaria e gestirà il coordinamento generale di ACTRIS, mentre l’Italia gestirà l’accesso ai servizi di ACTRIS. L’Italia è infatti uno dei Paesi fondatori di ACTRIS, avendo avuto sin dall’inizio ruoli chiave nel coordinamento dell’infrastruttura europea. La partecipazione italiana ad ACTRIS conta sul contributo dell’INFN con i laboratori LABEC a Firenze e ChAMBRe a Genova, del CNR, del Gruppo dell’Osservatorio Atmosferico e Telerilevamento LIDAR del Centro di Eccellenza CETEMPS del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila, del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA, del Dipartimento di Scienze Pure e Applicate dell’Università di Urbino Carlo Bo, dell’Università del Salento e dell’Università di Napoli Federico II che ospita, presso il Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”, il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA).

“Partecipare a grandi collaborazioni internazionali è nella natura dell’INFN, e in ACTRIS il nostro Istituto mette al servizio della rete europea conoscenze e strutture che possono portare un contributo importante allo studio di quei processi atmosferici che, nei prossimi decenni, determineranno in buona parte il futuro del pianeta e dell’umanità”, spiega Paolo Prati, rappresentante dell’INFN in ACTRIS Italia. “Affrontare questa sfida è motivo di orgoglio e sottolinea, ancora una volta, le tante ricadute che la ricerca di base sulle leggi fondamentali della natura restituisce alla società”, conclude Prati. ACTRIS con i suoi siti osservativi costituisce la più grande infrastruttura di ricerca atmosferica distribuita al mondo, che ha consentito negli anni una comprensione più approfondita delle cause del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. Il monitoraggio della variabilità nel tempo e nello spazio dei costituenti atmosferici a breve permanenza in atmosfera (aerosol, nubi e gas in traccia) da 80 piattaforme di osservazione in Europa e non solo, per oltre un decennio, ha fornito una visione senza precedenti dell’efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni in Europa, ma ha anche evidenziato i complessi meccanismi di feedback che agiscono sul sistema climatico. Ora, con l’istituzionalizzazione di ACTRIS nella forma di un ERIC si aprono le porte ai ricercatori, alle imprese e più in generale ai Paesi, per favorire ancor più l’accesso libero alle informazioni chiave sullo stato dell’atmosfera, per condividere le migliori piattaforme osservative di ricerca in Europa e per sostenere il processo decisionale con tutte le competenze scientifiche di riferimento.

ACTRIS offre ai suoi utenti un accesso aperto a strumenti, competenze, opportunità di formazione e servizi di gestione dei dati FAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable). Ogni anno, oltre 5.000 utenti distribuiti in circa 50 Paesi del mondo utilizzano i dati di ACTRIS per le loro ricerche, consentendo previsioni atmosferiche affidabili, tra cui avvisi di pericolo a breve termine per il meteo e la salute, nonché valutazioni a lungo termine dei cambiamenti climatici. L’INFN partecipa ad ACTRIS con due strutture di ricerca uniche: il LABEC (Laboratorio di tecniche nucleari per l’Ambiente e i Beni Culturali) della Sezione di Firenze e ChAMBRe (Chamber for Aerosol Modelling and Bio-aerosol Research) della Sezione di Genova. I due laboratori sono oggi sinergicamente inclusi nell’ERIC-ACTRIS, il LABEC ospitando il centro di riferimento europeo per la caratterizzazione elementale del particolato atmosferico (Elemental Mass Calibration Centre, EMC2) e ChAMBRe come “national facility” specializzata nello studio della componente biologica e delle proprietà ottiche degli aerosol atmosferici ovvero l’inquinante più elusivo con impatti molto significativi sia sulla salute che sulla sfida epocale dei cambiamenti climatici.

Il CNR ha contribuito notevolmente al raggiungimento di tale successo ricoprendo anche ruoli strategici e di coordinamento: gli Istituti coinvolti sono l’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Cnr-Imaa), l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac) e l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), che ospitano 4 siti osservativi e 2 piattaforme mobili. Il Cnr-Imaa gestisce e coordina a livello europeo sia l’accesso ai servizi di ACTRIS, sia l’unità del Data Centre per la componente di aerosol remote sensing, e partecipa inoltre al centro europeo per la definizione, ottimizzazione e avanzamento delle osservazioni lidar di aerosol.

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in Ucraina

Secondo gli Usa da dicembre oltre 20.000 soldati russi sono morti in azione in UcrainaRoma, 2 mag. (askanews) – Più di 20.000 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti in Ucraina dallo scorso mese di dicembre, secondo le stime statunitensi. Altri 80.000 sono rimasti feriti, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, citando l’intelligence. La metà delle vittime proviene dalla compagnia di mercenari Wagner, nelle ultime settimane operativa in particolare nella città orientale di Bakhmut.

“Il tentativo della Russia di un’offensiva nel Donbass in gran parte attraverso Bakhmut è fallito”, ha detto Kirby ai giornalisti. “La Russia non è stata in grado di impadronirsi di alcun territorio strategico e significativo. Stimiamo che abbia subito più di 100.000 vittime, di cui oltre 20.000 uccise in azione”, ha aggiunto. Il bilancio di Bakhmut rappresenta le perdite dall’inizio di dicembre, secondo i dati statunitensi forniti da Kirby. “La conclusione è che il tentativo di offensiva della Russia è fallito dopo mesi di combattimenti e perdite straordinarie”, ha detto il funzionario Usa.

Engineering nomina Schiano di Cola Group Chief Audit Executive

Engineering nomina Schiano di Cola Group Chief Audit ExecutiveMilano, 2 mag. (askanews) – Michelangelo Schiano di Cola entra a far parte di Engineering nel ruolo di Group Chief Audit Executive. Lo si legge in una nota. Michelangelo Schiano di Cola avrà la responsabilità di innovare il modello di audit, e più in generale di guidare l’evoluzione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Gruppo Engineering, introducendo modelli sempre più in linea con le dinamiche del business in continua evoluzione e le best practice internazionali.

Laureato in Economia presso l’università LUISS di Roma, dove ha anche acquisito un Executive MBA presso la Business School, Michelangelo inizia la sua esperienza professionale in revisione aziendale presso Arthur Andersen e, quindi, in At Kearney, per poi occuparsi di controllo di gestione in Alitalia. Successivamente, ha maturato esperienze nella Direzione Internal Audit di Eni, occupandosi di 231 e ricoprendo nel tempo ruoli di crescente responsabilità, da ultimo quello di Risk Assessment e Planning Manager.

Nel 2013 è entrato in Rai, contribuendo al rinnovamento della Direzione Internal Audit fino a ricoprire il ruolo di Responsabile Metodologie e Whistleblowing. Prima di entrare in Engineering è stato nel Gruppo Atlantia, ove oltre a ricoprire il ruolo di Responsabile Audit, ha contribuito alla definizione e al deployment del nuovo modello di audit nel Gruppo, sia in Italia che all’estero.

Lombardia, 10 giorni a Sgarbi per decidere su sua incopatibilità

Lombardia, 10 giorni a Sgarbi per decidere su sua incopatibilitàMilano, 2 mag. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia dà a Vittorio Sgarbi dieci giorni di tempo per decidere sull’incompatibilità tra la carica di consigliere al Pirellone e quella di sottosegretario alla Cultura. L’assemblea ha infatti votato a favore della relazione sul tema del presidente giunta delle elezioni, Luca Ferrazzi, prendendo così atto della causa di incompatibilità sollevata dalla giunta. Il critico d’arte avrà dunque dieci giorni di tempo entro i quali dovrà optare per una delle due cariche, pena la decadenza, una volta trascorsi i dieci giorni, da quella di consigliere regionale.

Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a imprese

Bankitalia: nel I trim nuova stretta su prestiti banche a impreseRoma, 2 mag. (askanews) – Anche in Italia nel primo trimestre i criteri di offerta sui prestiti bancari alle imprese hanno registrato un ulteriore irrigidimento che ha riflesso, come nel corso dello scorso anno, una maggiore percezione e una minore tolleranza del rischio. Lo riporta Banca d’Italia nella Indagine sul credito bancario, che va a contribuire alla statistica per l’intera eurozona effettuata dalla Bce.

L’inasprimento, a cui hanno contribuito i costi di provvista e i vincoli di bilancio, ha riguardato tutti i termini e le condizioni generali applicati ai finanziamenti. Nel frattempo, sempre nel primo trimestre le condizioni di offerta dei prestiti alle famiglie finalizzati all’acquisto di abitazioni sono divenute “lievemente più tese”, mentre quelle per il credito al consumo sono rimaste invariate. I relativi termini e le condizioni sono stati inaspriti riflettendo l’aumento dei costi di provvista e dei vincoli di bilancio.

Per il trimestre in corso, riporta ancora Bankitalia, gli intermediari si attendono un irrigidimento dei criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie mentre quelli sui finanziamenti alle famiglie rimarrebbero stabili. Secondo il monitoraggio, nel periodo in esame la domanda di credito da parte delle imprese è diminuita, riflettendo il calo degli investimenti fissi e l’aumento del livello generale dei tassi di interesse, mentre la domanda per scorte e capitale circolante continua a esercitare un contributo positivo. Anche la domanda di prestiti da parte delle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è ridotta mentre è rimasta invariata quella per finalità di consumo; in entrambi i casi, il più elevato livello dei tassi di interesse e il peggioramento della fiducia continuano ad esercitare un contributo negativo. Nel trimestre in corso le richieste di finanziamento da parte di imprese e famiglie diminuirebbero ulteriormente.

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tv

Carlo III: il nuovo re d’Inghilterra nel documentario di arte.tvRoma, 2 mag. (askanews) – In vista dell’incoronazione del 6 maggio, arte.tv presenta un documentario dedicato alla figura di Carlo d’Inghilterra e che si interroga sul suo regno.

La famiglia reale più famosa del mondo si appresta a incoronare un nuovo re: Carlo III. Il prossimo 6 maggio, infatti, il Regno Unito celebrerà il suo nuovo sovrano con una cerimonia-evento che inaugurerà un nuovo capitolo della storia del Paese. I preparativi si susseguono a pieno ritmo e, tra notizie ufficiali, conferme e defezioni da parte di artisti internazionali, cresce l’attesa per il grande giorno.

Dopo aver raccontato l’impatto della scomparsa della Regina in “I sudditi orfani della Regina Elisabetta II”, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta Carlo III Re d’Inghilterra, un documentario che vuole dipingere un ritratto del nuovo sovrano, ma anche stimolare una riflessione di ampio respiro sul futuro della corona inglese. Il documentario, per la regia di Julia Melchior, è online gratuitamente e con sottotitoli in italiano dal 27 aprile. Carlo III Re d’Inghilterra racconta la storia di una successione complessa: quella di una regina, Elisabetta II, amatissima dal suo popolo e simbolo di una Nazione, che ha lasciato il trono a un figlio con un difficile passato alle spalle. Come percepiscono i britannici il loro nuovo sovrano e che messaggio tenterà di veicolare il nuovo monarca?

A settembre, nel suo discorso d’insediamento, Re Carlo III fece eco alla defunta madre e alle parole da lei pronunciate al momento della sua ascesa al trono nel 1952, facendo esattamente la stessa promessa: servire il popolo britannico per il resto della sua vita. Eppure, il suo attingere a quella dedizione e le sue buone intenzioni sembrano ancora non bastare agli inglesi che non hanno dimenticato gli aspetti più privati della sua vita, come l’impatto della tragica morte della Principessa Diana sulla sua immagine e l’amore prima nascosto e poi esibito con Camilla, che da personaggio di secondo piano si sta rivelando una Regina Consorte sempre più gradita agli occhi dei britannici. Il documentario di arte.tv svela quindi la complessa personalità, le occasioni mancate di modernizzare la corona e le sfide future del “re tardivo”: un uomo discusso, amato, eterno outsider e ambientalista impegnato che salirà al trono all’età di 74 anni.

Ucraina: non ci risulta alcuna missione di pace del Vaticano

Ucraina: non ci risulta alcuna missione di pace del VaticanoRoma, 2 mag. (askanews) – L’Ucraina ha reso noto di “non essere a conoscenza” di una missione di pace che coinvolge il Vaticano per risolvere il conflitto con la Russia. “Il presidente Zelensky non ha acconsentito a tali discussioni per conto dell’Ucraina”, ha detto alla CNN un funzionario di Kiev vicino all’ufficio presidenziale.

“Se ci sono colloqui, stanno avvenendo a nostra insaputa o senza la nostra benedizione”, ha aggiunto la fonte ucraina. Papa Francesco ha spiegato domenica ai giornalisti che è in corso una missione del Vaticano per porre fine alla guerra in Ucraina. “La missione è in corso adesso, ma non è ancora pubblica”, ha detto dopo un viaggio di tre giorni in Ungheria. “Quando sarà pubblica, la rivelerò”, ha aggiunto il Papa.

La scorsa settimana, il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha incontrato il Santo Padre in Vaticano e ha detto di aver discusso della “formula di pace” proposta dal presidente Volodymyr Zelensky. In occasione dell’incontro, il primo ministro ha invitato il Papa a visitare l’Ucraina.