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Autore: Redazione StudioNews

Mattarella all’Altare della Patria (con Meloni e La Russa) e in Piemonte

Mattarella all’Altare della Patria (con Meloni e La Russa) e in PiemonteRoma, 25 apr. (askanews) – Sono iniziate questa mattina le celebrazioni istituzionali per il 25 aprile, con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha deposto una corona d’alloro sulla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria, seguito alla premier Giorgia Meloni, dai presidenti della Camera e del Senato, Fontana e La Russa, nonché dal ministro della Difesa Guido Crosetto che ha accompagnato poi il presidente in Piemonte. Qui Mattarella visita prima il parco della Resistenza a Cuneo, dove ha deposto una corona al Monumento della Resistenza; si recherà in seguito alla casa museo di Duccio Galimbertie parteciperà alla cerimonia al teatro Toselli, che si concluderà con il suo discorso per poi andare a Borgo San Dalmazzo e a Boves. Dal canto suo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha reso omaggio al mausoleo delle Fosse Adeatine.

25 aprile, Dureghello: no alle ambiguità, antifascismo valore assoluto

25 aprile, Dureghello: no alle ambiguità, antifascismo valore assolutoRoma, 25 apr. (askanews) – “Penso che non ci debbano essere ambiguità: deve essere netto il messaggio che deve passare senza strumentalizzazioni e senza alcun annacquamento del passato”. Lo ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello commentando la lettera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al ‘Corriere’, a margine della cerimonia a Porta San Paolo a Roma per il 25 aprile.

“Non si tratta – ha aggiunto – di nostalgie ma del coraggio del valore assoluto dell’antifascismo, innegabilmente riconosciuto da noi tutti e riconosciuto dalla Costituzione che ci rende ancora cittadini liberi e democratici. Il 25 aprile è di tutti. Non ci sono stati colori politici, differenze di religione, nessun distinguo tra chi ha scelto in quei giorni e in quegli anni di sacrificare se stesso per donarci la libertà. Ritroviamo questo valore di unità, facciamo in modo che nessuno se ne appropri né da una parte né dall’altra e che non ci siano strumentalizzazioni”.

Al via Pet Camper Tour, campagna itinerante contro abbandono animali

Al via Pet Camper Tour, campagna itinerante contro abbandono animaliRoma, 25 apr. (askanews) – Pronti, partenza, via! Torna on the road per il terzo anno consecutivo il Pet Camper Tour, la campagna/evento itinerante che si pone lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’abbandono degli animali, ma anche di tutelare quelli selvatici, poiché in entrambi i casi possono circolare liberamente sulle strade con il rischio di tragiche collisioni con gli automobilisti che non guidano con prudenza.

Con lo slogan “Fai la differenza. Anche in strada il mondo è di tutti #superatimasoloinamore” l’associazione Pet Carpet, ente educativo e culturale per la salvaguardia dell’ambiente e degli animali, fondato e presieduto dalla giornalista Federica Rinaudo, si prepara ad attraversare il centro Italia con 3 tappe per il 2023, in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Anas (Gruppo Fs Italiane), nelle quali affrontare il delicato tema della sicurezza stradale e del rispetto dell’ambiente con tutte le sue creature. Il coloratissimo camper a 4 zampe per questa edizione ha scelto di sostare in tre regioni, Abruzzo, Lazio, Umbria, nelle quali sono previsti raduni di camper con animali al seguito, proprio per illustrare l’importanza, sia nelle gite fuori porta che in vacanza, di seguire delle semplici ma fondamentali regole per viaggiare insieme. Il progetto, che si sviluppa nei mesi di aprile, maggio, giugno, realizzato grazie al sostegno di realtà leader come Vitakraft e Pet Store Conad, prevede diverse iniziative incentrate sul forte legame che unisce uomini e animali. Tra le opportunità per i visitatori quelle di: incontrare esperti e volontari di associazioni in grado di fornire preziosi consigli, partecipare gratuitamente a giochi e quiz per ricevere gadget e omaggi in regalo, lasciare la propria testimonianza attraverso il racconto di una video dedica del cuore che adulti e bambini potranno registrare sul posto con un team di video maker. Le video dediche più belle saranno poi selezionate per il Pet Carpet Film Festival, la kermesse cinematografica internazionale sul mondo animale che si terrà a settembre.

Ad ospitare il Pet Camper Tour sarà in apertura tour l’incantevole località di Sulmona, patria di Ovidio, che dal 29 aprile all’1 maggio organizza la prima edizione del raduno “Sulmona Città della Giostra – CaNmper Amici” con oltre 200 flotte che hanno aderito all’appuntamento che prevede tre giorni di festa nella suggestiva cornice di Piazza Garibaldi con visite guidate ai musei e ai monumenti, intrattenimenti musicali e stand con prodotti tipici del territorio. Sarà invece la storia e la cultura del viterbese ad accogliere nel Lazio, dal 27 al 28 maggio, il Pet Camper Tour alla prima edizione del “Raduno Camper dell’Infiorata a Corchiano” che dopo il tripudio di colori e profumi si sposterà, il 10 e 11 giugno, ad Assisi, nelle splendide colline umbre, luogo di nascita di San Francesco, uno dei Santi patroni dell’Italia e soprattutto degli animali. Oltre 350 i camperisti presenti da ogni parte del mondo per la 44 EuroCC 2023. Camper Club Gubbio e F.I.C.M. Un lavoro di squadra che coinvolgerà tutti gli amanti degli amici a quattro zampe, con le ali e con la coda, per una mission solidale che si avvale anche di un vademecum stilato da Polizia di Stato, Anas e Pet Carpet (info su www.petcarpetfestival.it) per imparare ad osservare un corretto comportamento alla guida: – Guidare non è uno scherzo, quindi non distrarti! – Se al mattino presto, all’imbrunire o di notte ti trovi nelle vicinanze di una campagna, bosco o cespuglio, fai molta attenzione: un animale potrebbe comparire all’improvviso tagliandoti la strada. – Se vedi un animale sul ciglio di una strada, rallenta e non accecarlo con gli abbaglianti. – Se l’animale è proprio in mezzo alla strada, rallenta e, se occorre, accostati in condizione di sicurezza, utilizzando le quattro frecce! I conducenti dei veicoli che sopraggiungono capiranno che c’è un ostacolo. Usa il clacson e i fari anabbaglianti, vedrai che l’animale si allontanerà e tu potrai riprendere il viaggio. – Non sterzare improvvisamente e non invadere le altre corsie per schivare un animale, è pericoloso per te e per gli altri. Mantieni sempre una velocità adeguata così avrai il tempo di frenare. – Se investi un animale vagante, mantieni la calma, ferma il veicolo, aziona le quattro frecce, indossa il giubbotto catarifrangente e posiziona il triangolo di emergenza: collocalo però ad almeno 50 metri alle spalle del veicolo (100 mt. in autostrada). – Chiama subito il 112 se investi un animale e ricordati di comunicare dove ti trovi e la posizione dell’animale. I soccorsi non tarderanno ad arrivare.

Inoltre da ricordare: – L’investimento di un animale, che sia un cane, un gatto, un capriolo o qualsiasi altro animale selvatico o d’affezione, dev’essere obbligatoriamente denunciato altrimenti si incorre nella violazione dell’art. 189 del Codice della Strada che prevede sanzioni fino a 1691 euro. – Appropriarsi o portar via l’animale selvatico morto costituisce reato perseguito penalmente.

Meloni: 25 aprile data spartiacque, sia momento di ritrovata concordia nazionale

Meloni: 25 aprile data spartiacque, sia momento di ritrovata concordia nazionaleRoma, 25 apr. (askanews) – Il 25 aprile sia “un momento di ritrovata concordia nazionale”, scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera al ‘Corriere della Sera’. La data che oggi ricordiamo, “il 25 Aprile 1945 segna evidentemente uno spartiacque per l’Italia”. Fu “la fine della Seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista, del Ventennio fascista, delle persecuzioni anti ebraiche, dei bombardamenti e di molti altri lutti e privazioni che hanno afflitto per lungo tempo la nostra comunità nazionale. Purtroppo, la stessa data non segnò anche la fine della sanguinosa guerra civile che ave va lacerato il popolo italiano”. Ed è “doveroso ricordare che, mentre quel giorno milioni di italiani tornarono ad assaporare la libertà, per centinaia di migliaia di nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia iniziò invece una seconda ondata di eccidi e il dramma dell’esodo”.

“Il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”, scrive la premier, evdenziando che anche chi “dal processo costituente era rimasto escluso per ovvie ragioni storiche, si impegnò a traghettare milioni di italiani nella nuova repubblica parlamentare, dando forma alla destra democratica. Una famiglia che negli anni ha saputo allargarsi, coinvolgendo tra le proprie fila anche esponenti di culture politiche, come quella cattolica o liberale, che avevano avversato il regime fascista. È nata così una grande democrazia, solida, matura e forte, pur nelle sue tante contraddizioni, e che nel lungo Dopoguerra ha saputo resistere a minacce interne ed esterne, rendendo protagonista l’Italia nei processi di integrazione europea, occidentale e multilaterale”. Oggi in Italia “nessuno sarebbbe disposto a rinunciare alle libertà guadagnate” e “libertà e democrazia sono un patrimonio per tutti, piaccia o no a chi vorrebbe che non fosse così”, continua la presidente del Consiglio, “questa non solo è la conquista più grande che la nostra Nazione possa vantare ma è anche l’unico, vero antidoto a qualsiasi rischio autoritario”.

E un monito sulle dinamiche globali oggi. “In tutto il mondo le autocrazie cercano di guadagnare campo sulle democrazie e si fanno sempre più aggressive e minacciose, e il rischio di una saldatura che porti a sovvertire l’ordine internazionale che le democrazie liberali hanno indirizzato e costruito dopo la fine del secondo conflitto mondiale e la dissoluzione dell’Unione Sovietica è purtroppo reale”, afferma Meloni. “In questo nuovo bipolarismo l’Italia la sua scelta di campo l’ha fatta, ed è una scelta netta. Stiamo dalla parte della libertà e della democrazia, senza se e senza ma, e questo è il modo migliore per attualizzare il messaggio del 25 Aprile. Perché con l’invasione russa dell’Ucraina la nostra libertà è tornata concretamente in pericolo”.

25 aprile, Berlusconi: siamo un popolo capace di superare ogni divisione

25 aprile, Berlusconi: siamo un popolo capace di superare ogni divisioneRoma, 24 apr. (askanews) – “Siamo un grande popolo, capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani. Questo è un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile, che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna”. Lo scrive il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in una nota diffusa alla vigilia delle celebrazioni del 25 aprile, “occasione – sottolinea Berlusconi – per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese”.

“Nel 2009, poche settimane dopo il terribile Terremoto che colpì l’Aquila – scrive il leader di Forza Italia -, mi recai a Onna per celebrare la Festa della Liberazione. Avevo scelto quel piccolo comune d’Abruzzo, che era stato teatro di una tremenda strage operata dai nazisti durante la guerra e che aveva subito profondi danni e gravi perdite per il terremoto, perchè avevo visto nello slancio di solidarietà che aveva unito tutti gli italiani alle popolazioni colpite, lo stesso spirito che tanti anni prima aveva consentito all’Italia di risorgere dalle rovine della guerra”. “In quella occasione – ricorda Berlusconi – avevo rievocato lo ‘spirito di unità nazionale’ che animò tutti i protagonisti della resistenza che seppero accantonare le differenze più profonde, politiche, religiose, sociali, per combattere insieme una battaglia di civiltà e di libertà per se stessi e per i loro figli. I cattolici e i comunisti, i liberali e i socialisti, i monarchici e gli azionisti, e con loro i militari rimasti fedeli non ad un’idea politica ma all’onore della Patria, pur mossi da ideali profondamenti diversi e da una diversa visione del futuro della Nazione, di fronte a un dramma comune, scrissero, ciascuno per la propria parte, ma con eguali dignità e passione, una grande pagina della nostra storia. Una straordinaria pagina – sottolinea Berlusconi – sulla quale si fonda la nostra Costituzione, baluardo delle nostre libertà e dei nostri diritti”.

“Noi – afferma il presidente di Forza Italia – siamo un grande popolo, capace di rimanere unito di fronte alle emergenze e che, all’occorrenza, oggi come ieri, è capace di superare ogni divisione e ogni contrasto per conseguire il bene dell’Italia e degli italiani. Questo è un patrimonio, un principio fondante della nostra convivenza civile, che appartiene a tutti gli italiani, senza esclusione alcuna. L’anniversario del 25 aprile 1945 è dunque l’occasione per riflettere sul passato, ma anche per ragionare sul presente e sull’avvenire di questo nostro meraviglioso Paese”. “E dunque – conclude Berlusconi – ‘Viva il 25 aprile’, la festa della libertà, della pace e della democrazia. La festa di tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi!”.

Sanità digitale, Liguria prima regione a dotarsi dell’App mi@Salute

Sanità digitale, Liguria prima regione a dotarsi dell’App mi@SaluteRoma, 24 apr. (askanews) – Parte dalla Liguria l’App mi@Salute dedicata a tutti i cittadini italiani che intendono consultare la propria storia clinica, anche attraverso i dati del Fascicolo Sanitario Elettronico.

La piattaforma innovativa è stata presentata durante la cerimonia di consegna di tablet con applicazione dedicata in favore dei degenti dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova. L’iniziativa, che rientra nel programma dell’anno europeo delle competenze, è stata promossa dalla Fondazione Aidr – Italian Digital Revolution (www.aidr.it) in collaborazione con il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino, alla presenza del presidente della Regione Liguria, dell’assessore alla Sanità della Regione Liguria, dell’amministratore unico di Liguria Digitale, Enrico Castanini, del direttore generale del Policlinico, Marco Damonte Prioli e di Mauro Nicastri, presidente della Fondazione Aidr, e Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale – Fondazione Aidr. I 10 tablet, donati dai partner tecnologici della Fondazione Aidr, FujiFilm Italia e Normadec, sono dotati di un’App dedicata di ultima generazione, che consente a tutti i cittadini di consultare la propria storia clinica, anche attraverso l’interoperabilità del fascicolo sanitario, su tutto il territorio nazionale, rendendo così disponibile per ogni paziente l’intero fascicolo sanitario, a prescindere della regione in cui decida di sottoporsi a visita medica.

“La Regione Liguria – ha sottolineato il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – ha accolto con molto interesse la proposta presentata oggi dalla Fondazione Aidr. Portare i dati sanitari dei pazienti nel modo più veloce e fruibile è uno degli obiettivi che dobbiamo raggiungere per consentire quella snellezza che ci può aiutare anche ad abbattere le liste d’attesa che si sono create a causa del Covid. Questa applicazione è quindi un esempio di come la tecnologia può essere messa al servizio dei cittadini semplificando loro la vita, soprattutto in ambito sanitario. Ne abbiamo avuto altri esempi anche durante la pandemia, basti pensare al portale realizzato da Liguria Digitale per la prenotazione dei vaccini anti Covid su tutto il nostro territorio oppure con la dematerializzazione delle ricette in collaborazione con le farmacie. E il fatto che sia stato scelto il Policlinico San Martino e l’istituto di Malattie infettive è un segno della stima di cui gode il nostro principale ospedale regionale”. “Si tratta – ha dichiarato durante la cerimonia il professore Matteo Bassetti – di un passo in avanti fondamentale in direzione della interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico a tutela del cittadino, il quale potrà condividere con i medici la sua storia clinica, e al contempo aiuterebbe molto noi medici nella semplificazione e maggior appropriatezza di cure; consentendoci anche di evitare ripetizioni di esami inutili, che attualmente ingolfano e allungano le liste d’attesa. In questa direzione sarà fondamentale la sensibilizzazione dei medici, che dovranno informare i cittadini dei vantaggi della nuova tecnologia”.

“La parola d’ordine è semplificazione e sicuramente l’informatica, attraverso strumenti facili come i tablet, consente al cittadino di poter condividere velocemente notizie sanitarie evitando inutili percorsi aggiuntivi, esami clinici e strumentali che altro non fanno che appesantire il sistema – ha aggiunto l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Questo è il presente e sarà certamente il futuro con l’opportunità quindi, anche da remoto, di poter condividere dati sanitari con il proprio medico senza doversi recare fisicamente in studio: tutto ciò limiterà così il numero delle visite che a volte sono soltanto valutazioni di esami e interpretazioni di dati”. “Ringrazio i donatori per i device – ha affermato il direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino, Marco Damonte Prioli – che saranno integrati nel sistema operativo del nostro Policlinico. Il nostro ospedale, grazie alla costante collaborazione con Liguria Digitale e il suo amministratore unico Enrico Castanini, sta innalzando gli standard tecnologici. Il San Martino intende perseguire una strada sempre più mirata all’alta complessità di cura, che inevitabilmente sposta l’asticella degli investimenti verso la tecnologia e le sue derivazioni, in ogni settore della medicina compreso quello delle Malattie Infettive, reparto di eccellenza e di fama nazionale diretto dal prof. Bassetti.

“Già nel corso di un precedente convegno promosso da Aidr nei mesi scorsi a Roma, alla presenza del professore Bassetti – ha rimarcato il presidente della Fondazione, Mauro Nicastri – avevamo lanciato un patto per l’interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico, quale strumento a tutela dei cittadini, nell’ottica di una fruizione dei dati da parte dei sanitari su tutto il territorio il territorio nazionale. Oggi siamo orgogliosi di aver contribuito a costruire un altro tassello fondamentale in questa direzione”. “Questa App consentirà una gestione puntuale e aggiornata del quadro clinico dei pazienti – ha evidenziato infine Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e Responsabile Osservatorio Sanità Digitale AIDR -. Già nei mesi scorsi ci eravamo fatti portavoce di questa fondamentale implementazione all’interno del fascicolo sanitario elettronico e grazie alla collaborazione di istituzioni e aziende, abbiamo fatto un notevole passo in avanti”.

Sudan, Tajani: orgoglioso di accogliere italiani a Ciampino

Sudan, Tajani: orgoglioso di accogliere italiani a CiampinoRoma, 24 apr. (askanews) – “Felice e orgoglioso di accogliere i connazionali di rientro dal Sudan. Operatori umanitari, diplomatici e militari che con impegno e dedizione ancora una volta hanno fatto onore all’Italia. Grazie all’Unità di Crisi, al ministero della Difesa e a Palazzo Chigi”, ha scritto su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani postando le foto dell’accoglienza del primo gruppo di italiani e stranieri atterrato a Ciampino nell’ambito dell’operazione di evacuazione dal Sudan.

I primi connazionali evacuati dal Sudan sono atterrati poco dopo le ore 20.25 all’aeroporto militare di Ciampino a bordo di un velivolo KC-767 dell’Aeronautica Militare. Sul volo anche il personale dell’ambasciata italiana a Khartoum, e l’ambasciatore Michele Tommasi che ha parlato di “momenti delicati” e di un’operazione condotta “perfettamente” e seguita “passo dopo passo” dall’Unità di crisi. Insieme a loro anche i militari della Joint Evacuation Task Force (JETF), il team militare della Difesa composto anche da Forze speciali che ha gestito sul campo le operazioni di evacuazione dal Sudan.

In nottata è previsto l’arrivo di un secondo velivolo: un C-130 con a bordo altri civili evacuati. Due velivoli distinti per un totale di 83 connazionali rimpatriati e 13 stranieri.

Borrell: Pechino ha preso distanze da suo ambasciatore a Parigi

Borrell: Pechino ha preso distanze da suo ambasciatore a ParigiBruxelles, 24 apr. (askanews) – “E’ stato importante, e ci tengo a segnalarlo, che Pechino abbia preso le distanze dalle dichiarazioni inaccettabili del suo ambasciatore a Parigi. Ieri avevo detto su Twitter che speravo che queste ossservazioni o dichiarazioni dell’ambasciatore non fossero la posizione ufficiale della Cina; e ora abbiamo una risposta concreta che non lo sono. Quindi è una buona notizia”.

Lo ha affermato l’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Affari Esteri di oggi a Lussemburgo, in riferimento alle dichiarazioni dell’ambasciatore cinese a Parigi, Lu Shaye, secondo cui la Crimea apparterrebbe alla Russia e i paesi dell’ex Unione sovietica non avrebbero uno “status effettivo” di Stati sovrani nel diritto internazionale. “Ora – ha osservato Borrell -, nel comportamento degli ambasciatori di tutto il mondo può succedere che vi sia un’espressione sbagliata, o una frase espressa in modo equivoco. Non entro in questa faccenda, è una questione che riguarda il Ministero degli Esteri cinese. Quello che volevo sapere è quale fosse la posizione ufficiale. Questo è stato chiarito, e, come previsto, non mette in discussione la sovranità delle ex repubbliche sovietiche, siano esse nel Baltico, o in Asia centrale, o nel Caucaso. Ci possono essere altri problemi, ma credo che questo incidente, debitamente chiarito, sia servito”.

“Credo che le spiegazioni che abbiamo ricevuto dal ministero degli Esteri cinese in Cina siano sufficienti”, ha tagliato corto l’Alto rappresentante. “Sulla Cina: come è noto, la mia visita” a Pechino “ha dovuto essere riprogrammata”, ma bisogna “parlarsi per capirsi meglio. Insistiamo sull’idea, e io personalmente insisto sull’idea, che ci sono aree in cui i nostri interessi convergono e dobbiamo lavorare insieme. Le sfide globali non si risolvono senza la Cina”, come per il clima, o la salute mondiale. “Ma noi ci aspettiamo anche – ha ricordato Borrell – che la Cina agisca in difesa delle regole e delle norme internazionali, in modo del tutto non selettivo”. E in particolare, “quando si tratta della Russia che giustifica la guerra contro l’Ucraina, la Cina in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza ha la responsabilità di difendere la carta delle Nazioni Unite”.

“Ma sulla Cina – ha annunciato Borrell – dovremo continuare a discutere sulla prossima riunione di Gymnich”, la riunione informale dei ministri degli Esteri che si svolgerà in Svezia; “stiamo preparando un ‘position paper’ che aggiorna e ricalibra la nostra strategia nei confronti della Cina, così come è stata definita nel 2019, che è molto tempo fa; stiamo studiando come attuare un nuovo approccio. Anche in questo caso la politica estera deve essere definita dal Consiglio dell’Unione europea, e lavoreremo per presentarla con un’analisi, il ‘position paper’, che sarà discusso dai leader” dei Ventisette. “Oggi c’erano troppi temi all’ordine del giorno per poter approfondire il tema della Cina, ma sarà un tema permanente di cui parleremo al Gymnich”. “Non si tratta di riscoprire la ruota, o di cambiare tutto: è chiaro che la definizione della Cina come concorrente, partner e rivale (che era stata affermata nel 2019, ndr) è ancora molto valida, perché rispecchia fedelmente la situazione; puoi combinare questi tre elementi in proporzioni diverse e trovare un mix diverso. Tutto dipende da come li combini; e oggi è chiaro che la dimensione della rivalità è aumentata, ma non sono diminuite le dimensioni del partneriato, né la dimensione della competizione; al contrario, è aumentata anche la dimensione della concorrenza”, ha spiegato l’Alto Rappresentante.

E ha aggiunto: “Mentre continuiamo a parlare della Cina, i nostri rapporti commerciali con essa continuano ad aumentare. La stessa cosa era accaduta la dipendenza energetica della Russia: tutti nel mondo parlavano della dipendenza energetica dalla Russia, mentre quella dipendenza continuava ad aumentare. Noi continuiamo ad avere un rapporto economico, finanziario e commerciale con la Cina di tale importanza che non può essere ignorato: ci sono quasi 12,5 miliardi di euro al giorno di relazioni commerciali, e questa cifra è in aumento”. “Quindi – ha sottolineato Borrell – dobbiamo continuare a lavorare su questo trittico. Ma dove sia il baricentro di questo trittico, il punto di equilibrio di quel triangolo, dipende dal peso di ogni vertice. Parlando in termini di meccanica, in un triangolo con tre vertici dipende la direzione in cui il tirangolo si inclina dipende dal peso di ciascun vertice. Ma questi tre lati del triangolo continueranno comunque ad esistere”.

“Quello che faremo, con i dati attuali, diversi da quelli di qualche anno fa, e con l’atteggiamento degli Stati Uniti, diverso da quello di quattro o cinque anni fa, sarà ricalibrare il nostro approccio verso la Cina, tenendo conto conto dei punti di vista espressi dalla presidente della Commissione europea, naturalmente, e di quelli dei capi di Stato e di governo dei diversi paesi dell’Unione. E ovviamente del nostro, quello dei ministri degli Esteri, che hanno il compito di proporre al Consiglio europeo una politica estera così importante come lo è il rapporto con la Cina”, ha concluso l’Alto Rappresentante.

Alcuni italiani sono rimasti in Sudan

Alcuni italiani sono rimasti in SudanRoma, 24 apr. (askanews) – “Tutto si sta concludendo nel modo migliore, in Sudan sono rimasti alcuni italiani che non sono voluti partire, fanno parte di ong e qualche missionario che ha deciso di rimanere in Sudan, continueremo a seguire anche loro con grande attenzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani da Ciampino, poco prima dell’atterraggio del primo aereo con i connazionali evacuati da Khartoum a causa dei combattimenti. Tajani ha poi specificato che oggi rientrano 83 italiani e 13 stranieri evacuati ieri da Khartoum.

Franco Masini, il coordinatore medico per Emergency del Centro Salam di Khartoum, il più grande ospedale di cardiochirurgia di tutta l’Africa, ha deciso di restare in Sudan, nonostante i combattimenti in corso, e con lui sono rimasti “altri 38 italiani, medici e infermieri”. “Non c’erano alternative – ha spiegato Masini al Corriere della Sera – che fine farebbero gli 81 pazienti che abbiamo in questo momento? Li lasciamo in mezzo alla battaglia? Dobbiamo restare”. Il coordinatore di Emergency ha spiegato che “sono partiti per l’Italia solo in sette, tre erano a fine missione, gli altri quattro sono amministrativi, perciò il loro contributo non era più essenziale, qui le banche ormai sono tutte chiuse”. Masini era grande amico di Gino Strada: “Oggi vi dico che qui a Khartoum Gino ci sarebbe servito moltissimo, lui aveva una capacità unica di rapportarsi con le diverse fazioni. Anche pensando a lui, ho deciso di restare”. Dall’inizio delle ostilità, il 15 aprile scorso, il personale vive accampato in ospedale: “Nessuno torna a casa, ogni tanto sentiamo gli spari qui vicino che arrivano dal ponte sul Nilo”. “Viveri ne abbiamo perché i nostri fornitori sudanesi malgrado i rischi sono venuti giorni fa con un carico. Ma se continuano i combattimenti, tra un mese i farmaci cominceranno a scarseggiare”, ha denunciato.

Il primo 25 aprile per Meloni da premier

Il primo 25 aprile per Meloni da premierRoma, 24 apr. (askanews) – L’unico appuntamento in agenda, ormai da un paio di settimane, continua a essere la presenza in mattinata all’Altare della Patria con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un momento, per prassi, di raccoglimento e silenzio. Per il resto palazzo Chigi ha contribuito a creare un alone di mistero sul primo 25 aprile di Giorgia Meloni da presidente del Consiglio, nonché il primo di un governo di destra-centro. Segno che questo passaggio è vissuto come un momento di grande importanza. Quel che filtra, però, è che la premier non si limiterà a quel raccoglimento e a quel silenzio. In che forma non è ancora dato sapere – potrebbe trattarsi di una intervista o di una lettera a un quotidiano, più difficilmente un post sui social o una dichiarazione: comunque Giorgia Meloni si prepara a fare un intervento in cui – viene spiegato – pronuncerà “parole chiare” su una festa che ritiene non debba essere divisiva e su concetti, come libertà e democrazia, “che non appartengono solo alla sinistra”, sulla Costituzione come faro di tutti.

Inutile chiedere se accoglierà il suggerimento di Gianfranco Fini, che ha invitato lei e tutta la destra a pronunciare senza remore la parola antifascismo. Ma la presidente del Consiglio, viene assicurato, andrà oltre la condanna delle leggi razziali come “macchia indelebile” più volte ribadita. Anche per superare le polemiche sulla recente dichiarazione sulle Fosse ardeatine – e sull’eccidio causato dal solo fatto di essere italiani – per non dire della ‘revisione’ storica operata dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, sui fatti di via Rasella.Finora i partiti della maggioranza sono andati in ordine sparso, tanto che il punto di equilibrio tra le diverse sensibilità è stata la risoluzione presentata in Senato in cui il 25 aprile veniva affiancato a una serie di altre feste e in cui si condannavano complessivamente tutti i totalitarismi. Forza Italia, forte del famoso discorso di Onna pronunciato da Berlusconi nel 2009, sin da subito si è dichiarata pronta a partecipare in prima fila alle celebrazioni. Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per esempio, sarà alle Fosse ardeatine e con lui anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri.

Nella Lega, dopo qualche ondeggiamento, hanno cominciato a prevalere voci più nette. Come quella del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che qualche giorno fa ha dichiarato che il 25 aprile è una data “fondamentale” perché “segna la sconfitta della dittatura fascista” e “il ritorno alla libertà”. Ma anche del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha parlato di “festa fondante”. Matteo Salvini ha fatto sapere che festeggerà la “Liberazione del nostro Paese”, ma per quel che è dato sapere in agenda ci sono solo dei comizi elettorali in Brianza. Nelle scelte del partito della presidente del Consiglio, invece, a dominare sono le diverse sfumature. Non è certo il caso del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che da tempo ha annunciato che accompagnerà il capo dello Stato in Piemonte, a Cuneo e a Borgo San Dalmazzo.La Russa, dopo aver dichiarato che nella Costituzione la parola antifascismo non c’è, come noto domani sarà a Praga dove deporrà una corona al monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao prima di recarsi al campo di concentramento di Theresienstadt. Come a dire che se si condannano fascismo e nazismo non bisogna dimenticare il comunismo. Nelle ultime ore, tuttavia, anche nel partito della premier cominciano ad emergere posizioni più chiare. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, cognato e ascoltato consigliere della premier, se in un primo momento aveva spiegato di non poter partecipare a nessuna celebrazione perché impegnato nel G7 in Giappone, adesso ha deciso di anticipare il suo rientro e domani sarà a Subiaco al monumento dei martiri di Cicchetti prima di partecipare alla cerimonia ufficiale per la Festa della Liberazione. Il ministro Urso sarà invece a Porta San Paolo alla commemorazione organizzata dalla comunità ebraica di Roma. D’altra parte, già a inizio legislatura – fanno notare dal suo staff – aveva dichiarato che “il 25 aprile rappresenta una data storica per il nostro Paese, la data in cui gli italiani hanno ritrovato la libertà”.