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Autore: Redazione StudioNews

Inflazione eurozona si conferma in netta frenata al 6,9% a marzo

Inflazione eurozona si conferma in netta frenata al 6,9% a marzoRoma, 19 apr. (askanews) – Eurostat ha confermato il netto rallentamento dell’inflazione media dell’eurozona nel mese di marzo: la crescita dei prezzi al consumo su base annua si è attestata al 6,9%, a fronte dell’8,5% che aveva segnato a febbraio. In base ai dati destagionalizzati, in un mese i prezzi sono aumentati dello 0,9% nell’insieme dell’Unione monetaria.

Al tempo le tabelle diffuse dall’ente di statistica comunitario confermano la persistenza di pressioni al rialzo sull’inflazione di fondo, cioè depurata da energia, alimentari e altre voci particolarmente volatili, che a differenza dell’indice generale ha continuato ad accelerare a marzo con un 5,7% annuo, a fronte del 5,6% di febbraio. In questo caso in un mese i prezzi sono saliti dell’1,3%. La dinamica dell’inflazione viene attentamente monitorata dalla Bce che dalla scorsa estate ha avviato una energica manovra di inasprimento monetario, in prima battuta mediante rialzi dei tassi di interesse proprio per contrastare il carovita, cercando di farlo tornare al suo obiettivo del 2%. Lunedì scorso la presidente della Bce, Christine Lagarde aveva sostenuto che la manovra di rialzo dei tassi “sta iniziando a funzionare” proprio in riferimento al calmieramento dell’inflazione.

Ucraina, Mattarella: respingere tentativi frammentazione Nato-Ue

Ucraina, Mattarella: respingere tentativi frammentazione Nato-UeCracovia, 19 apr. (askanews) – Per “salvaguardare la pace fra le nazioni, affrontare i rischi globali che interpellano tutto il mondo – missione da cui, colpevolmente, ci allontana, oggi, la furia bellicista russa – significa anzitutto respingere la tentazione della frammentazione della solidarietà fra Paesi liberi, cementata nella esperienza dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università Jagellonica a Cracovia nel corso della visita di Stato in Polonia.

Mattarella:se Ue somma interessi nazionali perennemente instabile

Mattarella:se Ue somma interessi nazionali perennemente instabileCracovia, 19 apr. (askanews) – Se rimane una somma di interessi nazionali l’Unione europea non sarà mai protagonista perchè “perennemente instabile”. Ne è convinto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso all’università Jagellonica di Cracovia ha citato i fondatori dell’Ue Jean Monnet, a proposito della capacità dell’Europa di crescere attraverso le crisi, e Robert Schumann sulla necessità della solidarietà tra i paesi del continente.

Per il capo dello Stato è “del tutto inadeguato pensare a un’Europa frutto della affannosa rincorsa ad affrontare problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri. In altri termini, l’esigenza di fare dell’Europa una protagonista non trova adeguata risposta nella visione di un’Unione come somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali, quindi, per definizione, perennemente instabile”. E’ fondamentale per Mattarella “dare vita a una identità di valori e una comunità di destino, che coinvolgano i popoli che la animano, con il pieno processo democratico che vede protagonisti i cittadini europei”.

Geoscienze, EPOS lancia Portale europeo per accesso aperto ai dati

Geoscienze, EPOS lancia Portale europeo per accesso aperto ai datiRoma, 19 apr. (askanews) – Dopo oltre 20 anni di ricerca e innovazione, il prossimo 25 aprile l’infrastruttura di ricerca europea EPOS (European Plate Observing System) presenterà ufficialmente il suo Data Portal alla comunità scientifica che si riunirà a Vienna per l’Assemblea Generale annuale dell’European Geosciences Union (EGU).

Nato nel 2007 con l’obiettivo di sviluppare un piano di integrazione a lungo termine per la condivisione di dati e prodotti scientifici, – informa una nota – negli anni EPOS ha integrato in un’unica infrastruttura distribuita circa 150 infrastrutture di ricerca nazionali da 25 Paesi europei. Nel 2018, EPOS ha ottenuto dalla Commissione Europea lo status giuridico di ERIC (European Research Infrastructure Consortium), ovvero di Consorzio Europeo di Infrastrutture di Ricerca ‘EPOS ERIC’ con sede a Roma, presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), e coinvolge attualmente diciassette Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Islanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Svezia e Regno Unito; Germania e Svizzera partecipano come osservatori. “La visione di EPOS è, da sempre, promuovere l’accesso aperto e facilitare l’utilizzo integrato di dati multidisciplinari per favorire ricerca e innovazione; è stato questo il faro che ci ha guidati nella realizzazione del Data Portal che presenteremo il 25 aprile a Vienna”, spiega Lilli Freda, Direttore Esecutivo di EPOS ERIC. “Il Data Portal favorirà, attraverso l’accesso ad una mole di dati, prodotti e servizi senza precedenti per gli utenti (comunità scientifica, istituzioni, decisori politici), il progresso della ricerca e la comprensione dei processi fisici e chimici che governano i fenomeni naturali del sistema Terra come i terremoti, le eruzioni vulcaniche, i maremoti. EPOS è, ad oggi, il primo e unico esempio di ‘infrastruttura di ricerca’ per lo studio della Terra solida – prosegue Freda – “e aiuterà non solo i ricercatori di oggi e di domani, ma anche i governi nazionali nel loro sempre più delicato compito di individuare strumenti per la mitigazione dei rischi naturali a beneficio dell’intera società, promuovendo contestualmente investimenti in ricerca e innovazione”.

Il Data Portal di EPOS è il frutto di un lavoro corale. Nell’ultimo ventennio un team internazionale di circa 600 esperti ha lavorato in sinergia all’integrazione e armonizzazione di oltre 60 tipi di dati provenienti dalle diverse discipline che compongono le scienze della Terra solida. I partecipanti all’Assemblea Generale della European Geosciences Union (EGU) potranno constatare i risultati di questo impegno visitando lo stand di EPOS, utilizzando il Data Portal e assistendo alla presentazione di casi di studio sviluppati da giovani ricercatori.

Vino, il Chianti Lovers vola in Asia con un doppio evento

Vino, il Chianti Lovers vola in Asia con un doppio eventoRoma, 19 apr. (askanews) – Le eccellenze del vino toscano volano in Asia con un doppio appuntamento del Chianti Lovers. La prima tappa sarà il 18 aprile a Tokyo (Giappone), poi il 20 aprile a Seoul (Corea). Il Consorzio Vino Chianti e le sue aziende porteranno i sapori e il gusto del territorio toscano in Oriente grazie a un nuovo tour promozionale che proseguirà anche nei prossimi mesi. In queste prime due tappe saranno presentate oltre 40 etichette. In entrambe le giornate verrà proposta una Masterclass di conoscenza e approfondimento della Denominazione e delle sessioni di incontri B2B attraverso dei walk around tasting aperti agli importatori e con protagoniste le aziende della denominazione presenti con una propria postazione. Il Consorzio Vino Chianti tornerà in Asia a giugno con un secondo Chianti Lovers Asian Tour che farà tappa a Ho Chi Minh (20 giugno) e in seguito a Bangkok (22 giugno).

Il Giappone e la Corea del Sud rappresentano due mercati di riferimento per l’Asia, anche se con interpretazioni, culture e gastronomie piuttosto diverse: nel paese del Sol Levante la conoscenza dei vini italiani è forse tra le più mature nel mondo e la sua cucina è molto minimalista, a tratti crudista, con grande rispetto per i gusti puri e la ricerca del cosiddetto “umami” in molte sue ricette; la Corea invece ben incarna il nuovo che avanza. Il Chianti prosegue la sua marcia e promozione in questi paesi giocando sempre di più sulla sua versatilità, e per questo in apertura delle due giornate di eventi, si proporranno delle masterclass centrate sulle categorie “Superiore” per Tokyo, e la sempreverde “Annata” per la Seoul. I due seminari, che consisteranno in due degustazioni orizzontali delle annate 2020 e 2021, saranno condotti rispettivamente dallo specialista Isao Miyajima e dalla Wine Educator In Soon Lee, coordinati da Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio.

“L’Asia rappresenta per il vino toscano un importante punto di riferimento, sia per il presente che per il futuro – afferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. E’ un mercato che guardiamo con assoluto impegno ed interesse, perché può dare grandi opportunità ai nostri imprenditori, permettendogli di esportare etichette di qualità e accrescendo ancora di più il valore del brand Toscana nel mondo. Questi due appuntamenti a Tokyo e a Seoul, così come i prossimi che seguiranno, sono fondamentali per allacciare rapporti in altri Paesi e far conoscere i metodi di lavoro, i prodotti e le caratteristiche che rendono uniche le aziende toscane nel mondo”. Nel 2022 è stato stimato che il vino italiano in Giappone abbia avuto una crescita di volumi del 18,4%, il doppio del totale delle importazioni di vino dal Sol Levante (+9,2%). Mentre in Corea del Sud su 565 milioni di dollari di importazioni di vino, 86 sono stati di bottiglie provenienti dall’Italia (il 15%). La tipologia più vino italiana più esportata è quella dei rossi, poi bianchi e spumanti.

La ministra Calderone: abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire

La ministra Calderone: abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprireRoma, 19 apr. (askanews) – “Oggi abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, intervenendo al forum di Confcommercio. “Mettere il lavoro al centro è il cuore di tutte le riflessioni” perché “senza lavoro non c’è affermazione della dignità delle persone”, ha aggiunto il ministro del Lavoro. “Quando l’impresa funziona e va avanti produce lavoro – ha proseguito Calderone – quando si dice che in alcuni settori cresce il lavoro precario si affermano talvolta anche delle grandi imprecisioni. L’imprenditore, quando ha risorse di qualità, investe sul lavoro”. E’ necessario “rivedere alcuni strumenti il reddito di cittadinanza nella parte che deve essere assegnata all’accompagnamento delle persone al lavoro, riscrivendo le politiche attive” ha sottolineato infine il ministro, annunciando che “siamo in chiusura sulla misura di inclusione (Mia)”.

La tregua in Sudan non regge, attacchi aerei a Khartoum

La tregua in Sudan non regge, attacchi aerei a KhartoumRoma, 19 apr. (askanews) – Non regge in Sudan la tregua tra le forze armate sudanesi, leali al presidente del Consiglio sovrano di transizione, il generale Abdel Fattah al-Burhan, e le Rapid Suport Forces (RSF), le forze paramilitari comandate dal vice presidente, Mohamed Hamdan Dagalo. La capitale del Sudan Khartoum è stata scossa questa mattina da diversi attacchi aerei, nonostante la tregua umanitaria di 24 ore annunciata ieri dall’esercito e dalle forze paramilitari di supporto rapidi. Stando a quanto riferito dagli abitanti citati da Bloomberg, l’aviazione avrebbe colpito il comando generale dell’esercito, uffici delle forze paramilitari e l’area densamente popolata di Amarat.

Secondo l’emittente Al-Arabiya, la difesa aerea sudanese starebbe prendendo di mira i siti e le rotte di rifornimento utilizzate dalle Forze di supporto rapido. “Tutta la nostra casa ha tremato”, ha detto a Bloomberg una residente ad Amarat, riferendo di tre esplosioni consecutive: “Non è stata un’esplosione normale”. Ieri esercito e forze paramilitari avevano annunciato una tregua di 24 ore per consentire l’evacuazione dei feriti e il passaggio sicuro dei civili dopo quattro giorni di scontri che hanno provocato almeno 185 morti e circa 1.800 feriti.

All’Iic di Praga l’Italian-Czech Business Forum & Start-up Contest

All’Iic di Praga l’Italian-Czech Business Forum & Start-up Contest

Roma, 19 apr. (askanews) – È in programma oggi nella Cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga il business forum italo-ceco sui temi della digitalizzazione e della sostenibilità, con una conferenza tematica e una start-up contest che prevede la presentazione e la premiazione di alcune eccellenze di settore italiane e ceche. L’evento rappresenta la tappa ufficiale per la Repubblica Ceca del roadshow internazionale We Make Future Rimini Festival, festival e fiera internazionale certificata dove persone e imprese incontrano la tecnologia, il digitale e l’intelligenza artificiale per costruire un futuro migliore. Nel contesto di una vetrina che porterà in Italia il meglio dell’innovazione tecnologica mondiale, l’edizione 2023 del festival si terrà dal 15 al 17 giugno, in una tre giorni di iniziative con circa 100 eventi, oltre 400 espositori, più di 1.000 start-up, presenze annunciate da 85 Paesi e più di 1.000 relatori da tutto il mondo, in un format unico che abbina formazione, business, incontri B2B, networking, cultura, concerti, show e intrattenimento, all’interno di 10 padiglioni della zona Fiera di Rimini. Il segmento praghese del festival sarà aperto dai saluti dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Ceca, Mauro Marsili, del Consigliere del Vice ministro dell’Industria e del Commercio ceco, David Muller, e dell’Assessore di Praga Capitale con deleghe a Smart city, ICT, scienza e innovazione, Daniel Mazur, cui seguiranno i lavori della conferenza e le attività di networking. Il compito di delineare su scala bilaterale lo stato dell’arte nel campo della digitalizzazione e della sostenibilità e di presentare alcune best practices di settore spetterà a Karel Kotoun, Strategy & Consulting Lead for Banking in Central Europe dell’Accenture, a Cyril Klepek, fondatore e CEO del marketplace Cyrkl, ad Alessandro Pasquale, Presidente esecutivo della società Mattoni 1873, ad Andrea Leskovská, del gruppo Generali Ceska Pojistovna, e a Zuzana Bedrichova, rappresentante per la Repubblica Ceca del “Vienna Up Start up Festival”. L’ampio spettro dell’iniziativa si evince anche dalla nutrita partecipazione di start-up italiane e ceche che nel corso del forum presenteranno soluzioni innovative, spaziando dal marketing alla comunicazione, dai servizi cloud alla domotica, dal monitoraggio ambientale alla smart energy e all’automazione, senza trascurare le piattaforme omnicanali e l’elettromobilità. Le migliori start-up saranno premiate da una giuria di specialisti durante un ricevimento pomeridiano nei saloni dell’Ambasciata, che vedrà la partecipazione anche di investitori e dell’Ambasciatore Stefano Stefanini, membro del Comitato Promotore Roma EXPO 2030, in missione in questi giorni a Praga. Come ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca (CAMIC), Danilo Manghi: “La Camera collabora da due anni con il WMF, con l’obiettivo di promuovere questo importante appuntamento in Repubblica Ceca e favorire la presenza ceca nelle prossime edizioni. I temi del festival sono strategici per l’Italia e la Repubblica Ceca e da parte nostra vediamo un grande potenziale per la creazione di nuove sinergie tra le aziende italiane e ceche. L’obiettivo è poter ripetere l’evento ogni anno, magari con nuovi focus settoriali, in grado di mettere in evidenza le eccellenze di entrambi i Paesi”. Sul fronte istituzionale, l’Ambasciatore Marsili ha posto l’accento sull’importanza dello sviluppo sostenibile come condizione per un futuro migliore a livello globale, nel momento in cui gli strumenti digitali e l’innovazione sono in grado di garantire l’accesso egualitario ai servizi nel rispetto dell’ambiente. Il diplomatico italiano ha inoltre rimarcato come l’Italian-Czech Business Forum & Start-up Contest rientri nel quadro delle iniziative a sostegno della candidatura di Roma ad ospitare l’Expo del 2030. Organizzano la WMF di Rimini e la CAMIC, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura, l’agenzia CzechTrade e il comune di Praga Capitale. Sponsor dell’iniziativa: Accenture, Mattoni 1873, Generali Pojistovna e Vienna Start up Festival.

Fascicolo sanitario elettronico, Aidr: a ospedale Genova App interoperabile

Fascicolo sanitario elettronico, Aidr: a ospedale Genova App interoperabileRoma, 19 apr. (askanews) – Cerimonia di consegna di tablet con applicazione dedicata per l’interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico, in favore dell’ospedale San Martino di Genova. L’iniziativa di solidarietà, promossa dalla Fondazione Aidr – Italian Digital Revolution in collaborazione con il professor Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino, si svolgerà il prossimo 24 aprile alle 16:30 alla presenza del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale, il direttore generale, Marco Prioli, Angelo Gratarola Assessore Sanità Regione Liguria , Mauro Nicastri, presidente della Fondazione Aidr, Andrea Bisciglia, cardiologo PO San Filippo Neri di Roma e responsabile dell’Osservatorio Sanità Digitale – Fondazione Aidr.

I 10 tablet, donati dalle aziende FujiFilm Italia e Normadec, saranno dotati di un App dedicata di ultima generazione che consentirà l’interoperabilità del fascicolo sanitario. “Si tratta – sottolinea il presidente della Fondazione Aidr, Mauro Nicastri – di una piattaforma che consentirà al personale sanitario e all’assistito la consultazione dei documenti del fascicolo sanitario relativi a eventi clinici che hanno avuto luogo anche in regioni o province autonome diverse da quella di residenza dell’assistito. L’iniziativa rientra nel programma dell’anno europeo delle competenze che stiamo portando avanti in collaborazione con il Parlamento e le Commissione europea in Italia”.

La guerra in Ucraina e la Finlandia nella Nato, come è cambiato il Mar Baltico

La guerra in Ucraina e la Finlandia nella Nato, come è cambiato il Mar BalticoHelsinki, 19 apr. (askanews) – “È una cosa fantastica” l’ingresso della Finlandia nella Nato, “per quanto riguarda la sicurezza della regione e del Paese: un’ampia maggioranza del popolo finlandese sostiene l’ingresso. Tutto è cambiato quando la Russia ha attaccato l’Ucraina”. Questo il commento, rilasciato ai microfoni di askanews dall’ambasciatore finlandese in Estonia Vesa Vasara. Il diplomatico si trova a Helsinki per l’arrivo del nuovo ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna che si è recato in queste ore in Finlandia per il suo primo viaggio ufficiale: ennesima dimostrazione del rafforzamento dell’asse baltico lungo il fronte orientale. Tsahkna ha incontrato il collega Pekka Haavisto, reduce dalla storica cerimonia a Bruxelles del 4 aprile, culminata con la bandiera finlandese issata davanti alla sede dell’alleanza militare.

“La visita del ministro degli Esteri estone in Finlandia all’inizio del suo mandato è un riflesso degli stretti legami tra Finlandia ed Estonia”, ha affermato Haavisto in un comunicato. E di fatto percorre quel complicato, e ora moltiplicato, confine nord orientale Nato con la Russia che comincia con la Norvegia (197 km) ma che si estende – dopo l’ingresso della Finlandia nell’alleanza militare – per altri 1850 chilometri: tra la Finlandia e la Russia descrive una linea di demarcazione di 1.340 km, tra l’Estonia e la Russia di 294 km (delineato per la prima volta nel 1918, quando l’Estonia dichiarò la sua indipendenza dalla Russia) mentre il confine tra la Lettonia e la Russia si estende per 217 km. Ma il confine riguarda anche il Mar Baltico: in questi giorni si sono fatte notare due fregate della NATO, attraccate a Helsinki fino a domenica (e per la prima volta da quando la Finlandia è entrata ufficialmente nell’alleanza di difesa all’inizio di questo mese): l’FGS Mecklenburg-Vorpommern della Marina tedesca e l’NRP Bartolomeu Dias della Marina portoghese fanno entrambe parte dello Standing Nato Maritime Group 1 (SNMG1), un’unità navale di risposta immediata della NATO.

Il tutto poco prima che nella vicina Svezia iniziasse lunedì 17 aprile la più grande esercitazione militare degli ultimi 25 anni: Aurora 23, che simula il respingimento di un attacco alla Svezia e la ricezione di aiuti esteri e si concentra sulla Svezia meridionale e sull’isola strategicamente importante di Gotland. Più di 26.000 soldati provenienti da 14 paesi, inclusi gli Stati Uniti e Paesi NATO come Francia e Germania, partecipano a settimane di esercitazioni “per aria, a terra e in mare”, secondo una dichiarazione delle forze armate svedesi. Le operazioni di volo verranno effettuate in tutta la Svezia e nel Mar Baltico. “Il Baltico in passato fu un ‘lago’ russo, oggi è un ‘lago’ della Nato” afferma una fonte a Helsinki, facendo riferimento al passato zarista, ma anche specificando che questo oggi è anche il risultato della reazione psicologica della società e della politica e dello spostamento repentino di Paesi tradizionalmente neutrali (come Finlandia e Svezia, appunto), in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.

“Stiamo ricevendo grandi truppe, quindi ci sarà molto traffico (militare) sulle strade pubbliche”, ha detto il generale di brigata Stefan Andersson, che guida l’esercitazione, a Dagens Nyheter: una dichiarazione ampiamente ripresa dalla stampa finlandese. “Gli Stati Uniti partecipano ad Aurora 23 con, tra l’altro, 700 marines, attraverso il confine terrestre dalla Norvegia” scrive Ilta Sanomat. “I missili antiaerei Patriot recentemente acquisiti dalla Svezia saranno portati a proteggere la capitale Stoccolma in connessione con l’esercitazione militare. Un dettaglio interessante dell’esercitazione militare è l’annuncio del lancio trasmesso dalla radio svedese il 24 aprile. L’annuncio trasmesso sul canale P4 su tutto il territorio nazionale testa il flusso di informazioni in caso di una possibile situazione reale” aggiunge. Al momento, l’adesione della Svezia alla NATO, a differenza della vicina Finlandia, è ancora ostaggio delle mancate ratifiche di Turchia e Ungheria. E sarà al centro del vertice Nato dell’11 e 12 luglio a Vilnius, a riprova proprio del fatto che tutto è cambiato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.

(Di Cristina Giuliano e Serena Sartini)