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Autore: Redazione StudioNews

Sip: bene stretta su pediatri a gettone ma occorre strategia uscita

Sip: bene stretta su pediatri a gettone ma occorre strategia uscitaRoma, 18 apr. (askanews) – La “stretta” decisa dal governo sul ricorso ai Pediatri a gettone è giusta e condivisibile, ma occorre trovare una “strategia di uscita” per garantire la sopravvivenza di molti reparti di Pediatria. L’appello arriva dalla Società Italiana di Pediatria, che sottolinea come l’aumento progressivo dell’età media dei Pediatri e del numero di pensionamenti, sia nel territorio che in ospedale, e il numero crescente di pediatri che scelgono di lasciare l’ospedale per dedicarsi al territorio o all’attività privata, stiano mettendo a rischio il funzionamento stesso di molte strutture ospedaliere di Pediatria e di Punti Nascita, nei quali non si riesce più ad assicurare la continuità dell’assistenza. Proprio per tale ragione numerose realtà, per tamponare l’emergenza personale, sinora hanno fatto ricorso ai medici gettonisti, con poco controllo su professionalità e competenza degli operatori ed a discapito della sicurezza delle cure. Un fenomeno certamente da contrastare, prevedendo però adeguate contromisure, senza le quali ben 65 Pediatrie di tutta Italia rischierebbero la paralisi.

Quali le proposte avanzate dalla Società Italiana di Pediatria? “La razionalizzazione delle piccole Strutture Ospedaliere di Pediatria (ormai quasi esclusivamente dedicate ad una attività ambulatoriale di “emergenza”, spesso in condizioni di estrema precarietà assistenziale e strettamente collegate al mantenimento di Punti Nascita substandard) può rappresentare un primo intervento, ma non in grado, da sola, di dare una risposta efficace e duratura. Altro provvedimento utile per tamponare la criticità della situazione può essere rappresentato dal ricorso all’attività aggiuntiva (con remunerazioni orarie sovrapponibili a quelle riservate ai gettonisti) da parte di specialisti dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, superando il limite dell’appartenenza alla stessa Azienda e favorendo una disponibilità su base regionale (ed eventualmente anche extraregionale)”. Nella consapevolezza di come sia però necessaria una strategia di cambiamento di più ampio respiro, la Società Italiana di Pediatria propone che, “almeno fino al superamento della situazione di emergenza, sia modificata la modalità di accesso al mondo del lavoro dei giovani Pediatri e degli specializzandi dell’ultimo biennio del percorso formativo, strutturando un rapporto di lavoro che preveda lo svolgimento dell’attività assistenziale da parte di ciascun professionista sia in Ospedale che sul Territorio. Questa modalità, da considerare obbligatoria per tutti i nuovi Pediatri assunti dal SSN, potrebbe essere estesa, su base opzionale, anche a coloro che già prestano servizio, sia come pediatri ospedalieri che come pediatri di libera scelta. Un modello organizzativo di questo tipo potrebbe ridurre il fenomeno della “fuga” dagli ospedali e, al tempo stesso, consentire una migliore copertura territoriale anche nelle aree geografiche più svantaggiate. Sarà necessario declinare meglio le modalità di strutturazione dei diversi contratti di lavoro e definire gli aspetti economici, ma il superamento del rapporto di esclusività appare il passaggio fondamentale sul quale costruire i nuovi modelli operativi dell’assistenza pediatrica e neonatologica nel nostro Paese”. “Già oggi, infatti”, conclude la Società Italiana di Pediatria, “non vi sono i medici specialisti in Pediatria necessari per mantenere l’attuale sistema organizzativo, realizzatosi nel nostro Paese a partire dal 1980, che prevede una assistenza pediatrica territoriale distinta e non integrata con quella ospedaliera. Il gap già esistente è destinato ad aumentare nei prossimi 3-4 anni, nonostante la riduzione della natalità e l’aumento del numero dei contratti per le scuole di specializzazione, per il numero elevato di pensionamenti tra i pediatri di famiglia e di dimissioni volontarie tra i pediatri ospedalieri”.

Ordine al Merito a Garippo, costruttore di ponti Italia-Germania

Ordine al Merito a Garippo, costruttore di ponti Italia-GermaniaRoma, 18 apr. (askanews) – L’Ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, ha consegnato lunedì 17 aprile presso la sua residenza, Villa Almone a Roma, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito (Verdienstkreuz am Bande) della Repubblica Federale di Germania a Francescantonio Garippo.

A conferirla è stata il presidente federale Frank-Walter Steinmeier, perché Garippo per molti anni – spiega l’Ambasciata in una nota – si è adoperato con straordinario impegno in ambito imprenditoriale, sindacale e politico: “All’età di 26 anni, Garippo è stato uno dei più giovani membri della storia della Volkswagen (VW) a essere essere eletto nel consiglio di fabbrica. Si è battuto con successo affinché i dipendenti stranieri avessero piena codeterminazione e parità di trattamento nel lavoro dell’azienda, secondo il principio della performance. Il concetto di integrazione molto avanzato della città di Wolfsburg è dovuto non da ultimo ai 37 anni di impegno di Garippo come membro dell’IG Metall e anche al suo lavoro come politico locale”. E poi, si legge nella nota, “nel suo paese natale, Garippo si è impegnato anche nella formazione professionale per creare prospettive professionali, soprattutto per i giovani. Nella sua provincia di Salerno, nel 2017 ha avviato un progetto pilota per la formazione professionale duale, basato sul modello tedesco, che unisce l’istruzione in aula e la formazione sul posto di lavoro”.

“Francescantonio Garippo è un costruttore di ponti tra Italia e Germania – ha commentato l’ambasciatore Elbling – Un vero cittadino europeo. Si è impegnato in modo straordinario all’interno della Volkswagen AG a Wolfsburg per sostenere i dipendenti – italiani e non – nonché i giovani. E come esponente sindacale e sindaco nella città di Wolfsburg ha svolto un importantissimo ruolo di integratore nel seno della società tedesca. Garippo è un ambasciatore del modello tedesco della formazione professionale. Con il suo iter e il suo impegno personale, e senza mai dimenticare le sue radici italiane, ha contribuito a rafforzare il legame tra i nostri paesi e le nostre società civili”. (Copyright foto Deutsche Botschaft Rom)

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carnefici

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carneficiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.

Vino, 32esima edizione Merano WineFestival si terrà dal 3 al 7 novembre

Vino, 32esima edizione Merano WineFestival si terrà dal 3 al 7 novembreMilano, 18 apr. (askanews) – La 32esima edizione del Merano WineFestival si terrà da venerdì 3 a martedì 7 novembre prossimi. Cinque giornate all’insegna della qualità, con i migliori prodotti wine & food italiani e internazionali, selezionati da “The WineHunter” Helmuth Köcher a dal suo team di degustazione: oltre 600 le aziende previste al festival, suddivise tra gastronomia, vino e champagne.

L’edizione 2023 della manifestazione nella cittadina in provincia di Bolzano, torna al suo format classico. Il venerdì è dedicato a “Naturae et Purae” con un ampio focus su vini biologici, biodinamici, organici e orange. Da sabato a lunedì al Kurhaus ci sono le eccellenze “The WineHunter”, il martedì c’è “Catwalk Champagne”, mentre alla Gourmet Arena tornano i migliori prodotti Food-Spirits-Beer assieme agli showcooking. Al Kurahus ci sono “International”, lo spazio dedicato ai prodotti internazionali, e “The Festival” che include le menzioni speciali Platinum, Iconic e Unique. Infine “Next Platinum” che racchiude le “promesse” del futuro nelle diverse categorie. Altra novita di quest’anno riguarda le nuove menzioni. “Iconic” sono i vini che rappresentano un riferimento di eccellenza per un territorio specifico a livello nazionale o internazionale, insigniti The WineHunter Award Gold, una referenza di eccellenza sui mercati nazionali e internazionali da almeno 25 anni e prodotti da aziende fondate da almeno 50 anni, che si identificano come “capisaldi” per il settore enologico. “Unique” sono prodotti unici per tipologia di vinificazione e-o affinamento, per vitigno unico, per condizioni pedoclimatiche “estreme-eroiche”, riconosciute con The WineHunter Award Gold. In questa categoria vengono inseriti anche vini in commercio dopo almeno dieci anni dall’imbottigliamento. Infine “Next platinum”, le “future promesse”, ovvero prodotti di alto spessore e qualità, che hanno ricevuto almeno un riconoscimento The WineHunter Award Gold.

Nel summit “Respiro e Grido della Terra” esperti e comunicatori discuteranno di come fronteggiare il “climate change” e le conseguenze del suo impatto su viticoltura e agricoltura. Archiviati “Wine & Siena” (27-30 gennaio) e il Farm Food Festival al Kurhaus (25 marzo), i prossimi appuntamenti saranno a Castigliole D’Asti dal 18 al 21 maggio per il “Monferrato WineFestival – Monferrato Identity”, alla Villa Reale di Monza con il “Tasting More Time” il 27 e 28 maggio, e un evento internazionale in Georgia dal 6 all’11 giugno, “per promuovere lo speciale mondo e la storia dei vini georgiani, sempre più conivolti anche all’interno del festival meranese”.

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenza

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenzaAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo e l’indifferenza, il delirio e la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, fondamento del nostro convivere pacifico”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Chi aggredisce l’ordine internazionale fondato su questi principi deve sapere che i popoli liberi sono e saranno uniti e determinati nel difenderli”, ha assicurato.

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdono

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdonoAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau, parlando della Shoah.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”Roma, 18 apr. (askanews) – “Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenendo al congresso nazionale della Cisal. Parlando dell’immigrazione, il ministro ha sottolineato che “questa risorsa va attinta dopo che si è esaurita la richiesta interna di lavoro”, ribadendo che “il primo nemico dell’immigrazione è quella illegale e clandestina”. Le parole di Lollobrigida hanno scatenato forti critiche da parte dell’opposizione.

Rapporto Thales: cyber attacchi in aumento a livello globale

Rapporto Thales: cyber attacchi in aumento a livello globaleMilano, 18 apr. (askanews) – Gli attacchi ransomware a livello globale sono in aumento, così come i rischi riguardanti i dati sensibili su cloud; lo rivela Thales nel Rapporto Annuale sulle Minacce Informatiche (2023 Thales Data Threat Report) condotto su circa 3.000 professionisti IT provenienti da organizzazioni pubbliche e private di 18 diversi Paesi, tra cui l’Italia.

I dati dicono che il 48% dei professionisti IT intervistati a livello globale segnala un aumento degli attacchi ransomware che negli scorsi 12 mesi hanno interessato il 22% delle aziende. Il 51% delle aziende, inoltre, non dispone di un piano formale per proteggersi dal ransomware mentre il 55% di coloro che hanno recentemente subito una violazione dei dati del cloud identifica l’errore umano come causa principale. Dall’indagine, condotta da 451 Research intervistando organizzazioni del settore pubblico e privato, emerge che il principale obiettivo degli attacchi informatici sono, appunto, i dati sul cloud. Oltre un quarto (28%) degli intervistati nel mondo (il 46% in Italia) afferma che lo storage basato su cloud è il principale obiettivo, seguito dai dispositivi degli utenti finali (44%). L’aumento degli attacchi al cloud è dovuto alla crescita del lavoro che si sposta sul cloud, infatti il 75% degli intervistati dichiara che il 40% dei dati archiviati nel cloud è ora classificato come sensibile rispetto al 49% degli intervistati nel 2022.

Il rapporto mette in luce le strategie messe in atto dalle aziende per proteggere i propri dati, in uno scenario in cui gli attacchi informatici sono in continua evoluzione. Gli intervistati ritengono che la principale causa di violazioni dei dati cloud è costituita da semplici errori umani, come errori di configurazione o sviste che possono portare accidentalmente a violazioni dei sistemi. Il 55% di coloro che hanno subito una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi, ritiene che la causa principale sia la configurazione errata, seguito dal mancato utilizzo di MFA (20%). Il report rileva che la gestione delle identità e degli accessi (IAM) sia la migliore difesa, infatti il 28% degli intervistati la identifica come lo strumento più efficace per mitigare questi rischi.

Nel frattempo, la gravità degli attacchi ransomware sembra essere in calo rispetto al 2022. Il 35% degli intervistati riferisce che il ransomware ha avuto un impatto significativo, contro il 44% degli intervistati del 2022. Anche la spesa si sta muovendo nella giusta direzione, il 61% degli intervistati riferisce che aumenterebbe il budget per acquisire strumenti atti a prevenire attacchi ransomware – rispetto al 57% nel 2022 – ma le risposte rispetto al ransomware rimangono non coerenti. Solo il 49% delle aziende riferisce di avere un piano formale per far fronte ad attacchi ransomware, mentre il 67% segnala perdita di dati causati da attacchi ransomware. La sovranità digitale sta diventando sempre più importante per i professionisti IT responsabili della privacy e della sicurezza dei dati. Nel complesso, il rapporto Thales rileva che la sovranità dei dati rimane, per le imprese, una sfida sia a breve che a lungo termine. L’83% esprime preoccupazione per la sovranità dei dati e il 55% (63% in Italia) concorda sul fatto che la privacy dei dati e la compliance del cloud sono diventate sempre più difficili, probabilmente a causa dei requisiti per il raggiungimento della sovranità digitale.

Anche le minacce provenienti dai computer quantistici che attaccano gli schemi di crittografia classici è motivo di preoccupazione per le organizzazioni. Il Rapporto Thales rileva che Harvest Now, Decrypt Later (“HNDL”) e la futura decrittografia della rete costituiscono i maggiori problemi di sicurezza del calcolo quantistico, con rispettivamente il 62% e il 55% che segnalano preoccupazioni. Mentre la crittografia postquantistica (PQC) risulta essere la disciplina per contrastare queste minacce, il rapporto rileva che il 62% delle organizzazioni ha cinque o più sistemi di gestione chiave, presentando una sfida per PQC e l’agilità crittografica. “Le aziende continuano ad essere molto preoccupate dalle minacce informatiche, sebbene i risultati del nostro rapporto indicano che si stanno compiendo buoni progressi in alcune aree – ha commentato Sergio Sironi, Direttore Commerciale Sud Europa per la business line Cloud Protection & Licensing – dal rapporto emerge che i risultati italiani sono per lo più comparabili con quelli del resto del mondo, ad eccezione di due dati: in particolare quasi la metà degli intervistati – 46% in Italia – denuncia di aver subito una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi, contro il 37% a livello globale e – sempre il 46% in Italia – afferma che lo storage sul cloud è il principale obiettivo. Circostanza sicuramente legata al fatto che il lavoro è oggi sempre di più ‘ibrido’. La grande novità emersa dalla ricerca 2023 è inoltre l’importanza della sovranità digitale che sta diventando cruciale per i responsabili IT delle aziende, i quali hanno sempre più necessità di conoscere come vengono archiviati i dati”.

Salone del Mobile, un divano rivestito al 100% con PET riciclato

Salone del Mobile, un divano rivestito al 100% con PET riciclatoRho, 18 apr. (askanews) – Un divano e una poltrona realizzati con un tessuto realizzato al 100% da plastica PET riciclata. Al Salone del Mobile di Milano Nicoletti Home ha presentato, tra le novità della collezione 2023, anche una linea di prodotti che guardano con decisione al tema della sostenibilità.

“Abbiamo fatto ricerche – ha spiegato ad askanews Giancarlo Nicoletti, presidente di Nicoletti Home – per individuare un produttore, che è l’unico al mondo ad avere una certificazione di qualità sulla raccolta di bottiglie di plastica trasparente da 50 cl. Sono bottiglie raccolte in due regioni italiane, Piemonte e Lombardia, e da queste bottiglie viene prodotto un filato molto resistente, molto adatto anche per la produzione di mobili imbottiti”. Per produrre il tessuto necessario per un divano di 2,40 metri occorrono circa 500 bottiglie: un impatto significativo, che risponde anche, ci hanno spiegato da Nicoletti, alla domanda diretta dei clienti, estremamente attenti alla sostenibilità, che l’azienda per ora ha affrontato con la parte, per così dire, più visibile del prodotto, ossia il rivestimento del divano, ma che, ci assicurano, riguarderà progressivamente l’intera filiera. “È solo l’inizio – ha aggiunto il presidente – perché il progetto di Nicoletti Home è quello di proseguire sulla vera sostenibilità e sulla vera certificazione: i divani realizzati con questo tessuto avranno un QR code che ne certificherà la provenienza della filiera e del tessuto”.

In questo scenario, dopo due anni particolari legati al Covid e alla maggiore attenzione alla casa, ora il mercato sta continuando a evolversi, mantenendo sempre grande attenzione ai prodotti Made in Italy. “In questo contesto di mercato dinamico – ci ha detto Eustachio Nicoletti, direttore commerciale mondo di Nicoletti Home – lo scorso anno abbiamo registrato una crescita del 25%, un fatturato di 42 milioni di euro, 35 milioni fatti nel mondo e oltre 7 milioni negli Stati Uniti, attraverso la nostra società americana, Italian Homes LLC che distribuisce il marchio Nicoletti negli USA e in Canada. Quindi una crescita importante su tutti i mercati”. E i primi dati sul 2023 confermano i segni più e la tendenza espansiva. “Siamo molto positivi, siamo soddisfatti – ha aggiunto il direttore commerciale – e riteniamo che la crescita ci sarà anche quest’anno”.

E la sensazione di fermento che si percepisce nella fiera milanese sembra confermare la grande attenzione al settore e ai suoi produttori.

Vino, Uiv: riforma IG al voto in ComAgri il 20 aprile

Vino, Uiv: riforma IG al voto in ComAgri il 20 aprileMilano, 18 apr. (askanews) – Il Consiglio di amministrazione di Unione italiana vini (Uiv), che si è riunito oggi nella Cantina Planeta a Menfi (Agrigento), ha rinnovato il pieno sostegno al testo che riforma il sistema delle Indicazioni geografiche dell’Unione Europea.

“Riteniamo particolarmente importante sostenere il nuovo accordo tra i gruppi politici promosso dal relatore di Paolo de Castro e appoggiato anche dagli altri eurodeputati italiani, ed è nostra convinzione che il vino non possa rimanere ai margini delle nuove politiche di qualità Ue alla vigilia del voto, il 20 aprile, in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento (ComAgri)” ha spiegato in una nota il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti, aggiungendo che “l’auspicio nostro, come del Comitè vin europeo, è che si giunga a un responso ampiamente condiviso in favore di un testo che abbiamo seguito sino agli emendamenti di compromesso attuati”. Secondo Uiv, la riforma costituisce infatti un’opportunità per il settore del vino anche alla luce degli ultimi emendamenti che hanno contribuito a fare chiarezza su alcuni punti, come gli impegni di sostenibilità affidati al regolamento Ocm, la presenza del vino all’interno della riforma e il ruolo dell’agenzia Euipo, le cui funzioni sono ora principalmente legate al controllo dei registri.

Il Cda Uiv si è quindi espresso su un testo dove non si ravvisano pericoli in merito a una paventata perdita di specificità del vino. Viene poi apprezzata “nell’atto base la proposta della Commissione europea di rafforzare la protezione delle Dop/Igp, mentre è evidente la volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione”. Dopo il voto in ComAgri del 20 aprile, l’iter prevede, prima dell’estate, la discussione in sede plenaria del Parlamento europeo e infine, entro l’anno, gli incontri inter-istituzionali: Parlamento, Commissione e Consiglio.