Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Porsche: consegne I trim. +18% a 80.767 vetture, in calo Taycan

Porsche: consegne I trim. +18% a 80.767 vetture, in calo TaycanMilano, 17 apr. (askanews) – Porsche chiude il primo trimestre 2023 con un aumento delle consegne del 18% a 80.767 vetture. “Siamo soddisfatti di questo eccezionale risultato. Mostra la forte domanda dei nostri prodotti e la forza del nostro marchio”. ha affermato Detlev von Platen, membro del consiglio esecutivo per le vendite e il marketing di Porsche. “È particolarmente positivo che siamo stati in grado di registrare guadagni in tutte le regioni, nonostante la situazione economica ancora instabile e la disponibilità limitata di componenti”.

Le consegne in Europa sono aumentate del 14% a 18.420 auto di cui 8.247 in Germania (+19%). In Cina, il più grande mercato unico per Porsche, il produttore ha consegnato 21.365 vetture (+21%) grazie alla ripresa dopo le restrizioni covid. In Nord America, le consegne sono state pari a 19.651 veicoli (+30%). Nei mercati esteri ed emergenti, sono state consegnate 13.084 auto (+5%). In evidenza le vendite di Suv. Le consegne di Macan sono state pari a 23.880 unità (+30%), di Cayenne a 23.387 (+23%). L’iconica 911 rimane una delle preferite dai clienti con 11.063 esemplari consegnati (+19%), mentre la Panamera tocca quota 8.479 unità (+10%). In calo le consegne dell’elettrica Taycan a 9.152 unità (-3%) a causa di strozzature nelle forniture. I modelli 718 Boxster e 718 Cayman hanno contribuito con altre 4.806 consegne (+6%).

“Il nostro obiettivo è una crescita orientata al valore. Perseguiamo l’obiettivo di produrre sempre un veicolo in meno rispetto alle richieste del mercato”, afferma Detlev von Platen. “Il buon inizio ci rende fiduciosi per il resto dell’anno. Allo stesso tempo, rimaniamo vigili e flessibili in un ambiente che rimane impegnativo”.

Spazio, la missione Euclid dell’ESA in viaggio verso la Florida

Spazio, la missione Euclid dell’ESA in viaggio verso la FloridaRoma, 17 apr. (askanews) – Ha iniziato il suo viaggio dal porto di Savona verso la Florida il satellite Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea. Prossima tappa la rampa di lancio di Cape Canaveral da dove sarà lanciato con un razzo Falcon 9 di Space X il prossimo luglio per posizionarsi a circa 1,5 milioni di km da Terra, realizzando una mappa 3D della posizione di miliardi di galassie, per studiare la materia oscura e l’energia oscura, che costituiscono circa il 96% del contenuto dell’Universo, ma di cui ancora non conosciamo la natura.

L’Italia, attraverso il contributo scientifico e finanziario dell’Agenzia Spaziale Italiana – si legge sul sito dell’ASI – riveste un ruolo importante in Euclid, avendo partecipato sin dall’inizio alla progettazione e costruzione degli strumenti della missione ed essendo responsabile del coordinamento dell’analisi preliminare dell’enorme mole di dati a terra (Science Ground Segment). Gli istituti scientifici e gli atenei coinvolti nella costruzione degli strumenti e nelle attività scientifiche di preparazione della missione sono l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Università di Bologna, l’Università di Milano, l’Università di Genova, l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università di Ferrara, l’Università di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, il Centro di Ateneo di Studi e Attività Spaziali di Padova. Di particolare rilevanza anche il contributo delle industrie italiane di settore, impegnate in prima linea in tutte le fasi della realizzazione di Euclid. Tra queste, Thales Alenia Space, azienda capofila per la costruzione del satellite e del suo modulo di servizio, e responsabile del suo trasferimento a Cape Canaveral, la OHB Italia di Milano, la SAB Aerospace di Benevento e la TEMIS di Milano e, per Science Data Center italiano, la ALTEC di Torino.

Euclid è una missione europea, costruita e gestita dall’ESA, con il contributo della NASA. Selezionata dall’ESA nel 2011, è stata formalmente adottata nel programma scientifico dell’agenzia nel 2012. Il Consorzio Euclid, composto da oltre 2000 scienziati provenienti da 300 istituti di 13 paesi europei, e di Stati Uniti, Canada e Giappone, ha fornito gli strumenti scientifici e l’analisi dei dati scientifici. Ad oggi gli studi cosmologici confermano che l’universo è in espansione accelerata e uno degli scopi di Euclid sarà capire quale siano la natura e le proprietà dell’energia oscura, sorgente responsabile di questa accelerazione e tutt’ora ignota. L’energia oscura rappresenta da sola circa il 70% dell’attuale contenuto energetico del cosmo. Insieme con la materia oscura, che non emette luce ma di cui si può dedurre la presenza attraverso l’interazione gravitazionale con la materia ordinaria, l’energia oscura controlla l’evoluzione passata, presente e futura dell’universo.

Le osservazioni di Euclid esploreranno quindi come l’universo sia evoluto negli ultimi dieci miliardi di anni, rispondendo a domande fondamentali sul funzionamento della gravità, sulla fisica dell’universo primordiale e sulle condizioni iniziali da cui hanno avuto origine le strutture cosmiche che oggi osserviamo. Il satellite Euclid è composto da un telescopio di 1,2 m di diametro ed è dotato di due strumenti scientifici in grado di compiere osservazioni complementari: una fotocamera da 610 megapixel che opera nelle lunghezze d’onda del visibile (VIS – VISibile imager) e uno spettro-fotometro nel vicino infrarosso (NISP – Near Infrared Spectrometer and Photometer). I due strumenti consentiranno, rispettivamente, di misurare con elevata precisione la distribuzione della materia, sia quella ordinaria che quella oscura, mettendo alla prova le equazioni che governano l’evoluzione dell’universo e gli effetti della gravità su grandissima scala. Queste misure avranno anche un grande impatto sulla fisica delle particelle, in particolare nella comprensione di una delle particelle più sfuggenti dell’universo, il neutrino.

Lombardia, Fontana: nel 2032 1 mln utenti treno a giorno in regione

Lombardia, Fontana: nel 2032 1 mln utenti treno a giorno in regioneMilano, 17 apr. (askanews) – Nel 2032, in Lombardia, ogni giorno, 1 milione di persone si muoverà in treno. Oggi sono 600.000 le persone che si muovono su ferro e prima del Covid erano 820.000. Questo uno dei presentanti da Fnm in occasione dell’evento ‘Dalle Smart City alla Senseable City’, cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche) e Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile).

Con queste previsioni bisogna studiare scenari di evoluzione delle città del futuro, all’interno delle quali una quantità enorme di dati fornirà elementi decisivi per interpretare le scelte dei cittadini e, di conseguenza, orientare le decisioni sulla realizzazione di nuovi servizi. “Credo che sia importante continuare quello che abbiamo iniziato con l’incontro ‘Lombardia 2030’ – ha detto il presidente Attilio Fontana – cioè progettare il futuro per poi realizzarlo. Il mondo sta cambiando e ci sono le condizioni per avere città più inclusive, più sostenibili e più socialmente coese”. “La sfida da vincere – ha aggiunto Lucente – è quella della mobilità sostenibile. Visti i dati presentati da Fnm, è necessario avere una visione dei trasporti dove l’ecosostenibilità si fonde alla tecnologia e all’innovazione. Ecco perché mi piace pensare alla Lombardia come ad un unico grande hub dell’intermodalità, dove non vi sono più distanze tra città e periferie. Il trasporto di merci e passeggeri non può subire rallentamenti. ‘interconnessione tra ferro e gomma dovrà essere la prassi. La nostra regione avrà il ruolo di capofila a livello nazionale”.

“Stiamo lavorando – ha concluso l’assessore Terzi – per rendere Regione Lombardia più connessa dal punto di vista infrastrutturale, non solo manutenendo al meglio quanto abbiamo, ma anche attraverso importanti investimenti in tecnologia. Un’idea di infrastrutture più moderna, che tenga anche conto dello sviluppo tecnologico delle nostre città compresa la possibilità di recuperare e rilasciare dati, come si evince anche da alcune delle applicazioni presentate oggi. Ci crediamo molto e ci siamo dati come obiettivo quello della Lombardia del 2030, quindi non domani ma nemmeno fra troppo tempo”.

Parkinson, disfunzione circuito neuronale alla base rigidità muscolare

Parkinson, disfunzione circuito neuronale alla base rigidità muscolareRoma, 17 apr. (askanews) – Uno dei tratti caratteristici della Malattia di Parkinson è la rigidità muscolare, un aumento patologico del tono muscolare che si manifesta con una contrazione sostenuta e involontaria, che costituisce una invalidante limitazione della mobilità, talvolta associata a dolore cronico. Ad oggi sono ancora poco chiari i meccanismi alla base del fenomeno, del quale non è disponibile neanche una misura strumentale affidabile. Uno studio internazionale, coordinato dalla Sapienza in collaborazione con la University College di Londra e il National Institutes of Health (NIH), Bethesda (USA), introduce una nuova ipotesi interpretativa secondo cui la rigidità è legata alla disfunzione di uno specifico circuito neuronale che include connessioni funzionali tra midollo spinale, cervelletto e la formazione reticolare del tronco dell’encefalo. Il lavoro, che chiarisce rilevanti aspetti fisiopatologici della rigidità, affrontando anche il problema dello studio sperimentale di questo segno clinico, è stato pubblicato sulla rivista Brain.

Grazie a un innovativo protocollo sperimentale che ha visto l’utilizzo di una innovativa strumentazione robotica, associata e sincronizzata a specifiche misure neurofisiologiche e biomeccaniche, è stato possibile valutare con un algoritmo le caratteristiche della muscolatura e l’attività nervosa riflessa di 20 pazienti affetti dalla malattia di Parkinson e 25 soggetti sani di controllo con caratteristiche anagrafiche ed antropometriche simili. “Il principale traguardo scientifico del nostro studio – spiega Antonio Suppa del Dipartimento di Neuroscienze Umane della Sapienza – consiste nella dimostrazione sperimentale che la rigidità nella Malattia di Parkinson dipende da specifiche alterazioni del controllo nervoso del tono muscolare (es. aumento velocità-dipendente dei riflessi di lunga latenza) che a loro volta riflettono una disfunzione nelle connessioni tra midollo spinale, cervelletto e formazione reticolare del tronco dell’encefalo”. La Malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa assai frequente nella popolazione generale (circa 300.000 pazienti in Italia) e purtroppo in continua crescita secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità. Una più approfondita conoscenza dei suoi principali segni e sintomi clinici risulta fondamentale anche nell’ottica di una più appropriata pianificazione e programmazione di interventi specifici di sanità pubblica.

Lombardia,da Regione 30 mln per riqualificare e realizzare alberghi

Lombardia,da Regione 30 mln per riqualificare e realizzare alberghiMilano, 17 apr. (askanews) – Regione Lombardia lancia un bando che stanzia 30 milioni di euro a sostegno degli investimenti per la riqualificazione e la realizzazione delle strutture ricettive. Un’opportunità per il comparto turistico lombardo e la relativa filiera i cui contenuti sono disponibili da oggi sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia (Burl), mentre la presentazione delle domande sarà aperta il 4 maggio. Potranno aderire all’iniziativa gli alberghi e tutte le tipologie di strutture ricettive, inclusi rifugi, ostelli e campeggi.

“L’obiettivo è quello di innalzare sempre più la qualità dell’offerta turistica incentivando gli investimenti e valorizzando la capacità d’accoglienza che contraddistingue lo stile lombardo” ha commentato in una nota l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali. “Con questi fondi, messi a disposizione grazie anche ai contributi europei oltre a quelli regionali e statali – ha aggiunto – intendiamo dare un importante impulso al settore turistico che costituisce un pilastro fondamentale dell’economia lombarda”. La misura si rivolge alle micro, piccole e medie imprese che gestiscono strutture ricettive alberghiere (alberghi o hotel, residenze turistico alberghiere, condhotel, alberghi diffusi) e ricettive non alberghiere (villaggi turistici, campeggi, aree di sosta, foresterie, locande, case appartamento vacanza in forma imprenditoriale, rifugi, ostelli per la gioventù, case per ferie) con sede in Lombardia.

“Il comparto sta tornando a ‘correre’ e, come Regione, vogliamo consolidare e rilanciare questa crescita, per rendere la Lombardia sempre più attrattiva e competitiva – ha proseguito Mazzali- anche in vista di importanti eventi che vedono il nostro territorio protagonista: da ‘Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023’ alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”. L’agevolazione, a fondo perduto fino ad un massimo di 500.000 sulla base del regime di aiuto, potrà essere utilizzata per coprire, fino a un massimo del 50%, le spese destinate all’acquisto di arredi, macchinari, attrezzature hardware e software, all’esecuzione di opere edili-murarie e impiantistiche, progettazione e direzione lavori e ad altre spese generali.

Migranti, Mattarella: Sudan allarma, da Wagner pressione in Africa

Migranti, Mattarella: Sudan allarma, da Wagner pressione in AfricaVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Ci sono pressioni e iniziative destabilizzanti in Africa. Quanto avviene in queste ore in Sudan è allarmante, l’azione della Wagner in tanti paesi africani richiama un grande allarme della Nato e dell’Ue e richiede un’azione attiva e protagonista dell’Ue che si impegni fortemente su questi fronti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il colloquio con il presidente polacco Andrezej Duda, primo incontro istituzionale della visita di Stato in Polonia.

Dl Cutro, al via voti in commissione. Opposizioni sul piede di guerra

Dl Cutro, al via voti in commissione. Opposizioni sul piede di guerraRoma, 17 apr. (askanews) – In commissione Affari costituzionali del Senato al via le votazioni sugli emendamenti presentati al dl sui migranti, varato dopo la tragedia di Cutro. Bocciate le prime proposte delle opposizioni sulle procedure semplificate di rilascio del nulla osta al lavoro per gli stranieri, subito dopo si è cominciato a votare i sub-emendamenti ai testi del governo, su cui il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha espresso tutti pareri negativi.

L’opposizione è sul piede di guerra, con interventi a raffica sulle singole proposte e più in generale sulla politica messa in campo dall’esecutivo contestata per la “poca umanità”, “incapacità di cogliere come questa politica diventi negativa per l’economia nazionale” e in direzione contraria alle “esigenze del Paese” e “dannoso per l’intera collettività” con “un aumento dell’irregolarità”. La minoranza interviene sulle proposte che vanno dal potenziamento delle strutture di accoglienza governative e degli hotspot alla gestione da parte della Croce Rossa dell’hotspot di Lampedusa, dal servizio di trasporto marittimo aggiuntivo per il traferimento dei migranti al ‘dirottamento’ di chi è in attesa della risposta sulla domanda di protezione internazionale dal sistema di accoglienza e integrazione (Sai) degli enti locali ai centri governativi.

Poi si passa al secondo emendamento del governo e al subemendamento della maggioranza che, di fatto, punta ad azzerare la protezione speciale e su cui il parere di governo e relatore è positivo.

Mattarella: sui migranti serve una nuova politica di asilo nell’Ue

Mattarella: sui migranti serve una nuova politica di asilo nell’UeVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Nessuno Stato da solo può affrontare il problema delle migrazioni, va affrontato insieme. Questo richiama la responsabilità dell’Unione europea per una nuova politica di asilo superando le vecchie regole ormai della preistoria”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente polacco Duda a Varsavia.

“Le migrazioni sono un fenomeno che la Polonia conosce bene – ha ricordato il capo dello Stato – non solo per i milioni di profughi dall’Ucraina, una accoglienza che ammiriamo, ma anche quelli che arrivano dai confini della Bielorussia. Tutto questo richiede, lo sappiamo bene in Italia, che venga affrontato come problema Ue”.

Mattarella in Polonia: amicizia e collaborazione tra nostri popoli

Mattarella in Polonia: amicizia e collaborazione tra nostri popoliVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Amicizia e simpatia lega i nostri popoli da sempre, c’è una grande collaborazione ed è per me molto importante questa visita per ribadire questa amicizia”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dei colloqui al Palazzo presidenziale di Varsavia con il presidente della Repubblica di Polonia, Andrezej Duda.

“L’interscambio commerciale è in crescita, come la collaborazione tra le nostre aziende, e anche sul piano culturale, scambio tradizionale, nasce tanto tempo addietro – ha ricordato il capo dello Stato -. Sono lieto di andare domani all’università e a Cracovia, la nostra amicizia è stata consacrata a Montecassino, dove i giovani polacchi hanno dato un contributo per la nostra libertà, è stato importante per l’esito della seconda guerra mondiale. E’ stato un onore essere presente 4 anni fa con Duda e lo sarà anche l’anno venturo”.

Migranti, Mattarella: serve una nuova politica di asilo in Ue

Migranti, Mattarella: serve una nuova politica di asilo in UeVarsavia, 17 apr. (askanews) – “Nessuno Stato da solo può affrontare il problema delle migrazioni, va affrontato insieme. Questo richiama la responsabilità dell’Unione europea per una nuova politica di asilo superando le vecchie regole ormai della preistoria”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente polacco Duda a Varsavia.

“Le migrazioni sono un fenomeno che la Polonia conosce bene – ha ricordato il capo dello Stato – non solo per i milioni di profughi dall’Ucraina, una accoglienza che ammiriamo, ma anche quelli che arrivano dai confini della Bielorussia. Tutto questo richiede, lo sappiamo bene in Italia, che venga affrontato come problema Ue”.