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Autore: Redazione StudioNews

Lombardia, Bertolaso: ridurre liste attesa soprattutto oncologici

Lombardia, Bertolaso: ridurre liste attesa soprattutto oncologiciMilano, 14 apr. (askanews) – “Una delle nostre priorità, in Lombardia, è in generale ridurre le liste d’attesa, soprattutto per quanto riguarda i pazienti oncologici”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, intervenendo in collegamento alla ‘Presentazione dello studio sulle spese socio-sanitarie sostenute dai pazienti oncologici’. Il rapporto, promosso dalla F.A.V.O. (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), è stato presentato questa mattina, a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.

“Stiamo intervenendo – ha affermato Bertolaso – con varie azioni. E’ chiaro che incontriamo parecchie difficoltà perché dobbiamo fare i conti con carenze di personale. Pertanto è fondamentale arginare la ‘migrazione’ di medici italiani verso altri Paesi. E’ vergognoso che i nostri giovani vengano formati nelle migliori Università italiane e siano poi costretti ad andare all’Estero per ottenere uno stipendio appropriato”. Sul tema delle spese che i pazienti affetti patologie oncologiche “devono sostenere perché costretti a spostarsi dalla propria regione d’origine – ha proseguito Bertolaso – bisogna dire innanzitutto che ogni sforzo deve essere fatto perché queste persone siano in grado di ricevere la stessa qualità di cura senza dover affrontare trasferte lontane da casa. In attesa che ciò avvenga sarebbe opportuno che le grandi compagnie di trasporto aereo, ferroviario o autostradale, promuovessero tariffe agevolate, così come talvolta fanno in occasione di eventi sportivi o simili”.

Bertolaso ha chiuso il suo intervento affrontando il tema della prevenzione: “Occorre un grande gioco di squadra a livello nazionale – ha detto – affinché sia le donne che gli uomini siano maggiormente sensibilizzati sull’importanza degli screening oncologici. Sempre più frequentemente, infatti, ci troviamo davanti al paradosso che gli slot che lasciamo a disposizione per tali attività non vengano occupati, mentre si accumulano liste d’attesa per le stesse visite ed esami, come ecografie o mammografie, che vengono richieste attraverso la medicina generale. Questo accade perché manca l’informazione: in tal senso, si deve fare di più. E dobbiamo farlo tutti insieme”

Campiello Giovani: selezionata la cinquina finalista a Verona

Campiello Giovani: selezionata la cinquina finalista a VeronaVerona, 14 apr. (askanews) – È stata selezionata oggi a Verona la cinquina finalista della 28ma edizione del Campiello Giovani, concorso letterario rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 22 anni, organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto.

I cinque finalisti sono Elisabetta Fontana, 21 anni di Como (CO), con il racconto “Sotto la pelle”; Valeria Lanza, 18 anni di Orsenigo (Como), con il racconto “Ifi e Lante”; Ester Mennella, 18 anni di Foggia, con il racconto “Il portiere più scarso della storia”; Chiara Miscali, 19 anni di Ardauli (Oristano), con il racconto “La a quattrocentoquaranta hertz”; Emanuele Tomasoni, 18 anni di Brescia, con il racconto “Tra sorrisi e macerie”. I racconti sono stati scelti dal Comitato Tecnico composto da Ermanno Paccagnini, Giulia Belloni, Michela Possamai e Daniela Tonolini.

L’annuncio della cinquina è avvenuto durante uno spettacolo al Teatro Nuovo di Verona, organizzato in collaborazione con Confindustria Verona, che ha visto protagonisti i 25 semifinalisti di questa edizione del Campiello Giovani. A condurlo, Federico Basso e Davide Paniate, conduttori e autori di diverse edizioni di Zelig, con la partecipazione anche di cinque ospiti speciali dalle scorse edizioni del Premio: Mattia Conti, Camilla Tibaldo, Lorenzo Nardean, Eva Luna Mascolino e Alberto Bartolo Varsalona che hanno dialogato con gli aspiranti scrittori in gara. Durante l’appuntamento il pubblico ha potuto assistere alle esibizioni della scuola di danza veronese “Les Petit Pas” e degli allievi della Scuola di teatro del Teatro Nuovo di Verona.

Enrico Carraro, Presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Il Campiello, ha espresso il suo orgoglio per “questa iniziativa che dà voce al talento e alle capacità dei nostri ragazzi, ai quali voglio fare le mie congratulazioni e gli auguri per un futuro pieno di soddisfazioni. Il Campiello Giovani rappresenta la volontà degli industriali del Veneto di offrire spazio alla creatività e alla crescita culturale dei giovani, perché rappresentano il nostro futuro e perché il loro impegno e le loro doti possono garantire la continuità di quanto viene seminato oggi».

Il primo ministro etiope Ali ha accolto Meloni ad Addis Abeba

Il primo ministro etiope Ali ha accolto Meloni ad Addis AbebaAddis Abeba, 14 apr. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’aeroporto Internazionale Bole di Addis Abeba, accolta dal primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali.

Dopo gli onori militari e la rassegna della Guardia d’Onore, Meloni e il premier etiope hanno avuto un colloquio in un salone dell’aeroporto. Presente anche l’ambasciatore d’Italia, Agostino Palese. Della delegazione italiana fa parte anche Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.La premier è adesso attesa alla sede dell’Unione Africana per un incontro con il presidente Moussa Faki Mahamat.

 

Crosetto: ex Spolettificio esempio valorizzazione beni Stato

Crosetto: ex Spolettificio esempio valorizzazione beni StatoNapoli, 14 apr. (askanews) – Il protocollo siglato a Torre Annunziata (Napoli) per la rigenerazione e la valorizzazione dello Stabilimento militare Spolette è “un esempio di come i beni dello Stato possono essere valorizzati, reimpiegati, mantenere in parte la funzione che hanno, in questo caso, da centinaia di anni”. A dirlo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha siglato l’intesa con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Torre Annunziata. “I beni dello Stato vanno custoditi, da chi li amministra pro tempore, come se fossero i propri. Beni che possono essere riutilizzati sia pensando alla cultura, che di un territorio come questo rappresenta un motore fondamentale, sia pensando alle esigenze di sicurezza e legalità del territorio sia aprendosi, nel contempo, alla voglia di futuro e al bisogno di lavoro della collettività. Ma soprattutto, il protocollo di oggi, è l’esempio di quanto sia importante abbattere le barriere che esistono tra pezzi dello Stato. Uno Stato che si riconosce come organismo unico, in cui ognuno fa la sua parte e che viene prima di qualunque Governo o partito o persona che ne fa parte. Un patrimonio collettivo che riesca a far emergere le potenzialità del nostro Paese superando tutti gli steccati che ci dividono. Anche così possiamo riscoprire quanto la nostra grandezza dipende dalla capacità di operare, lavorare e stare insieme”, ha aggiunto Crosetto.

Meloni arrivata ad Addis Abeba, colloquio con premier Aliy

Meloni arrivata ad Addis Abeba, colloquio con premier AliyAddis Abeba, 14 apr. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’aeroporto Internazionale Bole di Addis Abeba, accolta dal primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali.

Dopo gli onori militari e la rassegna della Guardia d’Onore, Meloni e il premier etiope hanno avuto un colloquio in un salone dell’aeroporto. Presente anche l’ambasciatore d’Italia, Agostino Palese. Della delegazione italiana fa parte anche Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. La premier è adesso attesa alla sede dell’Unione Africana per un incontro con il presidente Moussa Faki Mahamat.

Juice, Sapienza alla guida dello strumento di radioscienza 3GM

Juice, Sapienza alla guida dello strumento di radioscienza 3GMMilano, 14 apr. (askanews) – La missione dell’Esa, sfociata nel lancio in orbita della sonda JUICE (Jupiter Icy Moon Explorer) che raggiungerà Giove nel 2031, vede un’importante partecipazione dell’Italia attraverso l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e diversi enti e università tra i quali Sapienza Università di Roma, che hanno partecipato alla realizzazione di 3 strumenti: lo strumento di radioscienza e geofisica 3GM, il radar RIME, la camera JANUS.

3GM (Gravity and Geophysics of Jupiter and the Galilean Moons), guidato da Luciano Iess, del Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza, comprende un transponder in banda Ka e un oscillatore ultrastabile (USO), realizzato dall’Agenzia Spaziale Israeliana (ISA). Questo insieme di strumenti sarà utilizzato per misurare il campo di gravità e la struttura profonda delle lune ghiacciate, per determinare l’estensione dell’oceano interno di Ganimede e per studiare l’atmosfera di Giove. La strumentazione di 3GM comprende anche un accelerometro ad alta precisione (HAA), necessario per calibrare i disturbi dinamici interni del satellite, in particolare dovuti al movimento del propellente nei serbatoi. RIME (Radar for Icy Moon Exploration), radar sottosuperficiale ottimizzato per penetrare la superficie ghiacciata dei satelliti galileiani fin alla profondità di 9 km con una risoluzione verticale fino a 30 m.Il radar RIME è frutto di una collaborazione tra l’Università di Trento e il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. JANUS (Jovis, Amorum ac Natorum Undique Scrutator) è una camera ottica per studiare la morfologia e i processi globali regionali e locali sulle lune e per eseguire la mappatura delle nubi di Giove. Importante, inoltre, il coinvolgimento italiano per quanto riguarda la testa ottica dello strumento MAJIS (Moons and Jupiter Imaging Spectrometer), uno spettrometro iper-spettrale a immagine per osservare le caratteristiche e le specie minori della troposfera di Giove nonché per la caratterizzazione dei ghiacci e dei minerali sulle lune ghiacciate. Ai team scientifici dei quattro strumenti finanziati dall’Asi partecipano molte università e istituti di ricerca italiani e stranieri. I Principal Investigator di 3GM, RIME e JANUS appartengono rispettivamente a Sapienza Università di Roma, all’Università di Trento e all’Inaf – Istituto Nazionale di Astrofisica, a cui appartiene anche il Co-Principal Investigator di MAJIS.

James Senese Jnc, fuori il nuovo singolo “Senza libertà”

James Senese Jnc, fuori il nuovo singolo “Senza libertà”Roma, 14 apr. (askanews) – “Senza libertà” è il nuovo singolo di James Senese Jnc, disponibile da venerdì 14 aprile e che anticipa l’uscita del prossimo album di inediti prevista a maggio prossimo.

A quarant’anni di distanza dal suo esordio come solista con “James Senese” (1983 – Polydor) e con una carriera alle spalle che lo ha sempre visto impegnato nel sociale, tanto nei contenuti quanto nell’attitudine, Senese torna con un nuovo brano dal titolo “Senza libertà”, un grido di dolore per chi si è visto portare via il proprio futuro dalla guerra e oggi è costretto a nascondersi, una canzone quanto mai attuale nelle tematiche affrontate. Trovando le proprie radici nella musica nera e i numi tutelari nelle figure di Miles Davis e John Coltrane, l’energia e l’identità del suo sax è rimasta inalterata nel corso della sua carriera, dai seminali Showmen con Mario Musella ai Napoli Centrale, passando per le collaborazioni con l’amico Pino Daniele e il sodalizio artistico e fraterno che lo ha legato a Franco Del Prete, arrivando alle porte di questo nuovo lavoro con la stessa voglia di cantare e suonare le storie degli ultimi e dei vinti.

“Viviamo in un momento storico molto complesso, in cui lo spettro della guerra che ha segnato in maniera profonda il secolo scorso continua a ripresentarsi sempre più vicino a noi” ha affermato James Senese. “L’idea del brano è quella di poter affrontare la questione dal punto di vista di chi questa sofferenza la subisce, perché il dolore che provoca è uguale per ognuno di noi e non fa distinzione sul colore della pelle. Credo che dovremmo tentare di trarre degli insegnamenti più profondi dalla storia recente”, ha aggiunto, sottolineando che “la possibilità di immaginare il proprio futuro e, più in generale, la possibilità di sentirsi liberi di condurre la propria vita in tranquillità sono principi fondamentali per l’essere umano”. In contemporanea all’uscita del nuovo singolo, prosegue il tour di James Senese Jnc per presentare dal vivo i brani più significativi del proprio repertorio oltre a molto del materiale del suo prossimo album: il 20 maggio sarà a Mestre (Teatro Corso), il 21 a Milano (Sala Verdi del Conservatorio), il 17 giugno a Napoli (Arena Flegrea), il 25 giugno a Vigliano Biellese (La Fonderia Musicale), il 23 luglio a Polignano a Mare (Ad Libitum) e il 5 agosto alla Casa del Jazz a Roma.

Lillo e Greg in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 19 aprile

Lillo e Greg in scena al Teatro Olimpico di Roma dal 19 aprileRoma, 14 apr. (askanews) – Lillo e Greg tornano in scena al Teatro Olimpico di Roma, dal 19 aprile al 14 maggio, con “Il Mistero dell’Assassino Misterioso” di Pasquale Petrolo e Claudio Gregori. Lo spettacolo, con la regia di Lillo e Greg e Claudio Piccolotto, vede nel cast il duo comico, Vania Della Bidia, Marco Fiorini, Giulia Ottonello e Luca Intoppa.

Ambientato in un algido maniero nelle campagne inglesi, tra l’omicidio di un’anziana contessa, un misterioso maggiordomo, un investigatore metodico, un’infermiera dal bizzarro passato e una stravagante famiglia di sospettati, ha tutti gli ingredienti di un giallo alla Agatha Christie, se non fosse che come protagonisti ci sono Lillo e Greg. “Il Mistero dell’Assassino Misterioso” è da sempre uno dei più grandi successi del duo, in cui la narrazione metateatrale, con un pizzico di perfidia, svela e scardina il delicato equilibrio dei rapporti interpersonali tipici di moltissime compagnie teatrali; che poi sono le stesse dinamiche che funestano i rapporti umani: gelosie, meschinità, invidie, rancori e falsità.

Tra vintage e Motown, Nina Zilli torna in “Innamorata (F…U!”

Tra vintage e Motown, Nina Zilli torna in “Innamorata (F…U!”Roma, 14 apr. (askanews) – Dopo un aver scritto un libro, collaborato con diversi artisti del panorama urban italiano, pubblicato nuova musica e recitato in un film, Nina Zilli torna con il colorato singolo “Innamorata (F…U!)” (https://capitol.lnk.to/innamoratafu; Capitol Records Italy/Universal Music), prodotto da Danti e con la speciale partecipazione di Saturnino al basso.

Con la sua ironia e il suo timbro unico, Zilli ci racconta di quanto nella vita si possa rimanere scottati, ci si innamori senza sapere il perché… ma alla fine, si sa, l’amore è così, non si spiega. Il brano è fuori ovunque da oggi, venerdì 14 aprile, ed è accompagnato da un videoclip, https://www.youtube.com/watch?v=KnfRDZjisvc prodotto da One Fingerz e diretto da Mauro Russo, con un cast d’eccezione: Danti, Le Donatella, Katia Follesa, Articolo 31 e Alvin.

“Il brano ha tutti quei riferimenti super Motown che piacciono a me, che caratterizzano la mia musica da quando ho iniziato – racconta Nina Zilli – C’è tutta la parte vintage che mi rappresenta, negli arrangiamenti, nel modo di scrivere. Questo è un pezzo molto divertente che mi ricorda le atmosfere anni ’60, translate però nella modernità. Inoltre, si sente anche l’influenza dell’urban, delle produzioni di Danti.” Riguardo al videoclip l’artista racconta: “Il video è come se fosse il prosieguo di ‘Vasco a San Siro’, sempre girato da Mauro Russo, lì Danti mi dà l’anello e in questo, invece, ci sposiamo e io sono anche incinta, un continuo tanto fantastico quanto inaspettato. Sono intervenuti dei grandi amici, perché per noi è un grande momento e ci fa sempre piacere. Avessimo avuto più tempo avremmo messo dentro altri 200 camei”.

In questo ultimo anno abbiamo visto l’artista cimentarsi nel suo primo romanzo “L’ultimo di sette”, pubblicare nuova musica con il singolo “Munsta” e collaborare con artisti come Danti in “Vasco a San Siro” e Inoki e DJ Shocca in “Sorelle”, per poi concludere l’anno cimentandosi nella recitazione nel film “La California”, che ha riscosso molto successo ottenendo importanti riconoscimenti.

La missione Juice dell’Esa in viaggio verso Giove e le sue lune

La missione Juice dell’Esa in viaggio verso Giove e le sue luneRoma, 14 apr. (askanews) – La missione dell’Agenzia spaziale europea Juice ha iniziato il suo lungo viaggio verso Giove e le sue lune Callisto, Europa e Ganimede. Il secondo tentativo di lancio – dopo lo stop arrivato ieri per condizioni meteo avverse con pericolo di fulmini – è andato oggi a buon fine. Il razzo Ariane 5 con a bordo la sonda europea è partito come previsto alle 14.14 ora italiana dalla base di Kourou in Guyana francese. E’ iniziato dunque il viaggio di Juice (Jupiter Icy Moons Explorer) che impiegherà circa 8 anni per raggiungere, nel luglio 2031, il gigante gassoso – distante oltre 600 milioni di chilometri dalla Terra – dopo aver effettuato flyby con Venere, con la Terra e con il sistema Terra-Luna una manovra quest’ultima che consentirà un risparmio significativo di propellente. La sonda trascorrerà molti mesi intorno a Giove completando sorvoli ravvicinati di Europa, Ganimede e Callisto ed effettuando un tour orbitale di Ganimede la più grande delle tre Lune, considerata quasi un nano-pianeta con caratteristiche molto particolari come la presenza di una sottile atmosfera ricca di ossigeno, oceani sotterranei che potrebbero potenzialmente ospitare forme di vita, ed è l’unica luna del Sistema Solare ad avere un proprio campo magnetico. La missione scientifica di Juice inizierà 6 mesi prima dell’arrivo a Giove e l’Esa si aspetta che le prime immagini interessanti potranno arrivare nel febbraio 2032 dopo il primo flyby di Ganimede e il primo passaggio ravvicinato al pianeta. L’obiettivo della missione – che ha una durata nominale di 4 anni ed è stata selezionata nel 2012 come prima missione di classe Large del programma Cosmic Vision- è lo studio delle lune ghiacciate dotate di oceani di acqua per capire se possa esserci o esserci stata in passato vita sul sistema gioviano. La comunità scientifica si aspetta importanti informazioni sul sistema gioviano per poter formulare teorie sempre più precise riguardo alle condizioni di formazione dei pianeti e delle loro lune, e per lo studio di ambienti in grado di ospitare la vita. Juice vede una forte partecipazione del nostro Paese che sotto l’egida dell’Agenzia spaziale italiana ha imbarcato sulla navicella tanta scienza e tecnologia, frutto del lavoro di enti, università e industrie italiane. Dei 10 strumenti a bordo tre – la camera ottica JANUS, il radar RIME, lo strumento di radio scienza 3GM – sono sotto la guida dell’Italia (e la metà sotto la responsabilità dell’Inaf) con principal investigator, rispettivamente, Pasquale Palumbo dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Lorenzo Bruzzone dell’Università degli Studi di Trento e Luciano Iess della Sapienza di Roma; e uno, lo spettrometro MAJIS, frutto di un accordo bilaterale tra l’Asi e l’agenzia spaziale francese Cnes, è sotto la responsabilità francese ma ha come co-principal investigator Giuseppe Piccioni dell’Inaf di Roma. La realizzazione degli strumenti ha visto il coinvolgimento dell’industria nazionale. La camera multispettrale ad alta risoluzione JANUS e la testa ottica di MAJIS sono state realizzate da Leonardo, mentre il radar RIME e lo strumento 3GM sono stati realizzati da Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) in Italia. Leonardo ha anche fornito i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria, con una superficie di 85 metri quadrati, per fornire la potenza elettrica necessaria a una distanza di oltre 750 milioni di km dal Sole dove le temperature raggiungono i -230°C. La generazione costante di energia elettrica è un requisito indispensabile, senza il quale la missione non potrebbe perseguire gli obiettivi scientifici. Strumenti preziosi affidati a un veicolo spaziale attrezzato per affrontare durante il suo lungo viaggio condizioni estreme: temperature superiori a 250°C durante i sorvoli ravvicinati di Venere che scendono drasticamente a -230°C in prossimità di Giove; scarsità di luce, 25 volte più debole che sulla Terra; forti radiazioni. A bordo di Juice anche un omaggio a Galileo che, per primo, nel 1610 osservò con un telescopio Giove e le sue quattro lune più grandi (Io, Europa, Ganimede e Callisto) notando che questi quattro piccoli corpi, da allora noti come “satelliti galileiani”, cambiavano posizione notte dopo notte. Più di 400 anni dopo un veicolo spaziale sorvolerà le lune di Giove in cerca di risposte sulla formazione dei pianeti e sul Sistema solare, portando con sé idealmente lo scienziato che per primo le osservò: sulla sonda è stata infatti collocata una placca con alcune immagini dalla copia del “Sidereus Nuncius” – il volume in cui Galileo pubblicò le sue osservazioni – messa a disposizione dall’Inaf.