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Autore: Redazione StudioNews

Food star Benedetta Rossi ospite a Zoomarine il 16 aprile

Food star Benedetta Rossi ospite a Zoomarine il 16 aprileRoma, 13 apr. (askanews) – Il suo punto di forza in cucina? Tutto, ma proprio tutto, passando dai primi piatti ai dolci. Non è un caso, quindi, se Benedetta Rossi sia diventata la food star tra le più famose d’Italia e sarà proprio lei, il prossimo 16 aprile al Parco Zoomarine, ad inaugurare ufficialmente le nuove attività targate Soluna Experience ispirate alla serie animata Super Benny, il cartoon che l’ha resa ancora più celebre e dedicato alla sua famiglia con le loro voci originali (in onda sul canale televisivo Frisbee).

Per la gioia dei bambini, e anche delle mamme, Super Benny sarà protagonista: nell’area meet & greet dove incontrare per l’occasione le mascotte ufficiali della serie di grande successo, nell’area kids con giochi digitali e un orto dove i bambini possono giocare e scoprire le proprie abilità da piccoli chef. nell’area ristorante interamente brandizzata. Insieme a Talks Media, agenzia di riferimento per Fatto in Casa da Benedetta, Soluna Experience veicola attività esperienziali sostenibili volte a sensibilizzare i bambini e le loro famiglie al rispetto del pianeta. “La presenza di Benedetta Rossi a Zoomarine ci rende profondamente orgogliosi del lavoro svolto”, afferma Tonio Cancemi, Head of Project di Soluna Experience. Fortemente voluto dal direttore generale del Parco Alex Mata, questo progetto prevede una serie di iniziative aventi la finalità di aiutare le giovani generazioni a comprendere l’importanza di mangiare in modo sano ed equilibrato grazie al Menù ispirato alla blogger. Durante la giornata previsti anche una serie di laboratori dedicati ai futuri piccoli chef nel rispetto dell’ambiente.

Tra le novità e le nuove attrazioni del parco per il 2023 c’è da sottolineare la nascita di un giovane esemplare di Alpaca, nato da mamma Niobe che è dolcissima come il suo cucciolo, e l’ennesimo salvataggio di una tartaruga marina Caretta caretta, arrivata al Centro di Primo Soccorso della Fondazione Zoomarine da Montalto di Castro, dove è stata trovata spiaggiata dagli operatori della rete regionale Tartalazio e che ora è sotto osservazione di veterinari e biologi del parco che la seguono con amore e dedizione, speranzosi di poterla rimettere al più presto in libertà.

Cristina D’Avena sbarca nel mondo dei videogiochi

Cristina D’Avena sbarca nel mondo dei videogiochiRoma, 13 apr. (askanews) – Cristina D’Avena sbarca nel mondo dei videogiochi. Esce domani “Ti cercherò” (Genshin Impact), un brano che celebra Genshin Impact, videogame popolare in Italia e nel mondo. Ad interpretarlo è l’icona della musica pop italiana e regina delle sigle tv, che è anche autrice del brano.

Il connubio Cristina D’Avena e Genshin Impact non è casuale: questo gioco di ruolo, appartenente al genere Adventure RPG a mondo aperto e pubblicato a fine 2020 dalla HoYoverse, ha vinto ogni genere di premi e riconoscimenti e conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo, diventando popolare ovunque, dall’America al Giappone, anche in Italia, riscuotendo un successo che non si vedeva dai tempi di Fortnite e Minecraft. Nello stile grafico ricorda i grandi capolavori dell’animazione, ha comandi semplici e intuitivi e una trama ricca di colpi di scena, spesso paragonata per profondità a serie come Il Signore Degli Anelli e Il Trono Di Spade. “Sono davvero felicissima di essere parte integrante di questa attività tanto attesa – ha commentato Cristina D’Avena – quando me l’hanno proposta ho detto subito di sì. Guardando le immagini di Genshin Impact ho notato le molte somiglianze con i tanti bellissimi cartoni di cui ho interpretato le sigle nel corso della mia carriera. Con il compositore Cristiano Macrì abbiamo deciso di creare un brano epico ed emozionante che potesse rispecchiare al meglio le tematiche del gioco: appassionanti e mai scontate. Spero che al pubblico piaccia, e che convinca tutti ad avventurarsi nel fantastico mondo di Genshin Impact per scoprire di persona la bellezza di questo gioco, magari, perché no, ascoltando questa mia nuova canzone in sottofondo”.

Il videoclip ufficiale di “Ti Cercherò (Genshin Impact)” sarà disponibile sul canale YouTube di Cristina D’Avena e il brano sarà ascoltabile attraverso tutte le piattaforme digitali.

A Roma 18 aprile evento su transizione ecologica e futuro automotive

A Roma 18 aprile evento su transizione ecologica e futuro automotiveRoma, 13 apr. (askanews) – Un evento di approfondimento e confronto con istituzioni, categorie e stakeholder sulla transizione del settore automotive verso l’elettrico e lo stop ai motori endotermici nel 2035. E’ l’obiettivo del convegno “Il futuro dell’automotive nell’era della transizione ecologica” che si terrà martedì 18 aprile a Roma, con inizio alle 9,30, presso la sala della Società Dante Alighieri in Piazza di Firenze 27. L’evento è organizzato dall’Intergruppo parlamentare Amici dei Motori in collaborazione con ‘Città dei Motori’, la rete Anci che associa ad oggi 38 Comuni del ‘Made in Italy’ motoristico.

“Vogliamo mettere a confronto tutti i principali portatori di interesse del settore automotive, fuori da tifoserie e pregiudizi, per costruire una posizione comune di sintesi tra tutte le forze politiche”, dichiara Stefano Vaccari, deputato e neopresidente dell’Intergruppo parlamentare, che conta ad oggi 38 adesioni tra senatori e deputati di tutti i gruppi politici. Luigi Zironi, presidente di Città dei Motori e sindaco di Maranello, da parte sua sottolinea: “Siamo di fronte ad una trasformazione epocale, che inciderà sull’intero settore e che inevitabilmente avrà importanti ricadute anche sullo sviluppo delle città che hanno questa vocazione produttiva. Farsi trovare pronti a gestire questo cambiamento, per non subirlo, è dunque un’assoluta priorità a livello nazionale”. Nel corso dell’evento sono previsti, tra gli altri, gli interventi di Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria, Adolfo De Stefani Costantino, presidente Federauto, Stefano Ciafani, presidente Legambiente, Leonardo Artico, responsabile industria e formazione di Motus-E, Marco Stella, vice presidente Anfia, Simone Marinelli, coordinatore Fiom-Cgil settore automotive, Stefano Boschini, coordinatore Fim-Cisl settore automotive, Rocco Palombella, segretario generale Uilm-Uil, Daniele Parolo, vice presidente nazionale CNA e di Luigi Zironi per la rete ‘Città dei Motori’. I lavori saranno presieduti e introdotti dal senatore Gianni Berrino, vice presidente dell’Intergruppo, mentre le conclusioni saranno affidate a Stefano Vaccari.

Album e tour solista di Drast, dà voce ai post-millennials

Album e tour solista di Drast, dà voce ai post-millennialsMilano, 13 apr. (askanews) – Drast (Psicologi) in tour dall’11 aprile per presentare il suo album d’esordio da solista, “Indaco” uscito il 24 Marzo e anticipato dal singolo “Tutta la vita” (14/03).

Dopo l’annuncio della momentanea pausa degli Psicologi, che dalla sua nascita ha dato voce alle incertezze dei post-millennials incontrando grande favore di pubblico e critica, anche Drast (che del duo rappresenta il lato più indie-pop) ha annunciato il suo primo tour solista. Dopo le oltre 60 date nazionali e internazionali insieme a Lil Kvneki, grazie alle quali ha calcato palchi importanti come Rock in Roma, Carroponte e lo Sziget Festival di Budapest, Drast con “Indaco” ci mette la faccia e propone una formula live inedita e più strumentale, in linea con le sonorità internazionali dell’album. Drast (Marco De Cesaris) è un cantautore e producer napoletano classe 2001, ha proprio scelto la sua città per dare il via al tour che lo porterà a Bologna, Padova, Roma, Milano, Torino e Firenze.

Onori (M5s): a rischio corsi lingua e cultura italiana all’estero

Onori (M5s): a rischio corsi lingua e cultura italiana all’esteroRoma, 13 apr. (askanews) – “Nel corso del question time di oggi in Commissione Esteri Camera ho voluto portare all’attenzione del governo, della Farnesina in particolare, il problema dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero che stanno vivendo una situazione critica a causa del mancato ricevimento dei contributi finanziari del ministero degli Esteri. A causa di questa situazione gli enti gestori di questi servizi non riescono a pagare gli insegnanti e rischiano il fallimento”. Lo ha dichiarato la deputata Federica Onori, eletta nella circoscrizione estero, ripartizione Europa, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio.

“Si tratta di un tema è molto sentito dai circa 6 milioni di italiani all’estero, in quanto tali corsi rappresentano la possibilità concreta di tenere vivo il legame culturale con l’Italia per i figli degli emigrati”, ha aggiunto. sottolineado di aver “chiesto al governo cosa intenda fare per risolvere questo problema, in particolare in merito all’auspicabile semplificazione della circolare n. 4 del 2022”. “Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, pur riconoscendo l’importanza della tematica, si è limitato a spiegare nel dettaglio la problematica situazione del Comitato attività scolastiche e culturali italiane di Berna. Tuttavia, alla luce di quanto da me illustrato in una prospettiva ampia, non limitata al caso specifico di Berna, pare poco lungimirante eludere una questione di rilevanza strutturale nel contesto ossia: quale sia l’approccio generale del governo di fronte a una situazione che riguarda non solo la comunità italiana in Svizzera ma anche quella in Germania e in molti altri Paesi. L’auspicio è che il governo chiarisca meglio la sua posizione in merito. Io e il Movimento 5 Stelle rimaniamo a disposizione per ragionare sulle soluzioni più opportune”, ha concluso la deputata cinquestelle.

Sciarra avverte:Consulta è custode e garante diritti Costituzione

Sciarra avverte:Consulta è custode e garante diritti CostituzioneRoma, 13 apr. (askanews) – Una Corte Costituzionale che “ascolta, attenta alla persona, alla tutela dei diritti e dei beni primari” come “l’ambiente”, definito “‘entità organica di valore costituzionale primario”. E’ quella tratteggiata dalla presidente della Consulta, Silvana Sciarra, nella sua relazione sull’attività del 2022, letta in occasione della riunione straordinaria della Corte alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle più alte cariche dello Stato.

Nel corso del suo intervento, la presidente ha ricordato come la Corte, “istituzione di garanzia, mantenga la sua funzione di custode della Costituzione” anche quando “valorizza i parametri europei e convenzionali, integrandoli con quelli nazionali”. Una Corte costituzionale “vigile e al tempo stesso permeabile, dinamica, proiettata in universi ordinamentali più ampi, sulla scorta delle clausole di apertura all’Europa e al mondo previste dalla nostra Costituzione”, ha sottolineato Sciarra. La presidente ha evidenziato poi il ruolo della Corte nell’ordinamento repubblicano, “garante nel rispetto del riparto di competenze tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome; di una Corte arbitro nei conflitti tra enti e tra poteri; di una Corte protesa, nei giudizi di ammissibilità dei quesiti referendari, a tutelare i diritti dei cittadini chiamati a votare”.

Nella sua relazione, la presidente Sciarra ha seguito un ‘file rouge’, citando alcune parole chiave: famiglia, minori, solidarietà, parità, salute, lavoro, ambiente e, soprattutto, persona – in cui si coglie “la funzione della Corte che assicura il rispetto della Costituzione, costantemente aperta al confronto con il Parlamento, chiamato a dare sviluppo concreto ai diritti”. In tema di sanità, la presidente ha anche “sollecitato” il parlamento “ad aggiornare i Livelli essenziali di assistenza (Lea), al fine di evitare l’obsolescenza delle cure e garantire l’eguaglianza nell’accesso alle migliori prestazioni sul territorio nazionale”. Mentre in materia di lavoro ha evidenziato come “pur affermando che non può essere sindacato il merito delle scelte organizzative del datore di lavoro, la Corte ha ribadito che il licenziamento deve avere una giustificazione e deve presentarsi quale ultima ratio”.

Dopo la riunione straordinaria della Corte, la presidente Sciarra, in conferenza stampa, ha, tra le altre cose, ribadito che i “diritti dei minori”, anche di coppie omogenitoriali, “sono un punto fermo” per la Corte Costituzionale. Sollecitata anche sull’ergastolo ostativo ha detto che “la scelta” della Consulta di rinviare gli atti alla Cassazione, dopo l’approvazione della nuova normativa in materia “non è stata buonista”.

Terzo Polo, si consuma il divorzio tra Calenda e Renzi: addio al partito unico

Terzo Polo, si consuma il divorzio tra Calenda e Renzi: addio al partito unicoRoma, 13 apr. (askanews) – Alla fine non resta molto. Oggi, solo la promessa, la solita, classica e mendace, di quando un amore finisce, quella a cui aggrapparsi per un po’ senza crederci: magari ci ri-incontriamo. Magari, sì, fuor di metafora Italia Viva e Azione – le due forze politiche che a giugno dovevano iniziare il percorso per diventare partito unico con un bel congresso “democratico” e “partecipato” – potranno fare alleanze à la carte in vista di elezioni locali, nazionali o europee. Ma anche questa prospettiva e non solo quella, naufragata definitivamente oggi, del partito unico, appare assai improbabile dopo tre giorni in cui sono volati gli stracci tra i due gruppi dirigenti. Soldi, leadership, eredità dei moderati, orizzonte Europee, caratteri dei leader: la conclusione, dopo molte parole, tweet, video e dichiarazioni alla stampa, è che tra Matteo Renzi e Carlo Calenda c’è un serio “problema di fiducia reciproca”.

Che, al netto del balletto di accuse su chi è che non ha voluto il partito unico e su chi non ha voluto rinunciare a cosa (scioglimento dei due partiti? Leopolda? Contributi del 2 per mille?), è davvero una bella gatta da pelare visto che ci sono gruppi unici sia alla Camera che al Senato. Che fine faranno? E qui si torna alla questione dei soldi perchè per ogni parlamentare dentro a un gruppo è previsto un contributo di circa 50mila euro da parte dell’amministrazione di Montecitorio e di Palazzo Madama. Servirà quantomeno un accordo tecnico tra i due partiti per non perdere risorse. Le ipotesi che si profilano sono almeno due. La prima è di mantenere i gruppi unici ma con una filosofia per così dire da gruppo misto, senza, quindi, un patto politico. La seconda è immaginare gruppi autonomi, cosa che al Senato sarebbe alla portata del partito di Matteo Renzi a cui manca un solo senatore per diventare un gruppo a sè: Iv ha 5 senatori, il numero minimo previsto è fissato a sei. Un obiettivo non irraggiungile, suggeriscono i bene informati, guardando anche quello che sta succedendo sia nel centrodestra – leggi Forza Italia alle prese con i problemi di salute del fondatore – sia nel centrosinistra dove la guida più a sinistra di Elly Schlein ha già causato qualche malumore tra cattolici e moderati Dem.

Per quanto riguarda la Camera – dove per costituire un gruppo servono venti deputati – il presidente Lorenzo Fontana, si fa osservare, ha già concesso deroghe – vedi i casi di Noi moderati di Maurizio Lupi e dei 12 deputati di Alleanza Verdi Sinistra di Nicola Fratoianni – e si potrebbe orientare in questo senso qualora il gruppo dei 9 deputati di Italia Viva raggiungesse i 12 membri. Per quanto riguarda Azione – che al Senato ha 4 senatori – alla Camera ne ha già 12. Fin qui i soldi, ma poi c’è la politica. Da parte sua Calenda, secondo il quale “il progetto del partito unico con Italia Viva è naufragato per la semplice ragione che Renzi ha ripreso direttamente in mano IV due mesi fa e non vuole rinunciarvi”, ha rilanciato il progetto sostenendo che “da domani riprenderemo con @Azione_it il lavoro per la costruzione di un partito liberale, popolare e riformista”. Renzi, che ha scritto di “polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo” non vedendo “il motivo politico per la rottura”, si è riunito nel pomeriggio con i suoi e il progetto, al termine della consultazione, potrebbe essere lo stesso di Calenda: proseguire sulla strada del partito liberale e riformista. Insomma, non è nato il partito unico, ma ne potrebbero nascere due.

”Musica Libera” Piero Pelù duetta per la prima volta con Alborosie

”Musica Libera” Piero Pelù duetta per la prima volta con AlborosieMilano, 13 apr. (askanews) – Sarà disponibile da venerdì 21 aprile in tutti gli store digitali e per la programmazione radiofonica “Musica Libera”, il brano inedito che vede per la prima volta Piero Pelù collaborare con la star internazionale del reggae Alborosie.

Il brano, scritto da Pelù, Alborosie e Stefano Massini (che con The Lehman Trilogy ha conquistato cinque premi su otto nomination ai Tony Awards 2022, gli Oscar del teatro e del musical), sarà pubblicato su etichetta EPIC/Sony Music Italia e disponibile per il preadd e il presave su https://forms.sonymusicfans.com/campaign/piero-pelu-alborosie-musica-libera-6gtrpttb3xgilt7ggcmf8j/. “Musica Libera” segna il ritorno alla musica di Pelù a tre anni di distanza dall’ultimo album “Pugili Fragili” che conteneva il brano in gara a Sanremo 2020 “Gigante” (disco d’oro).

L’inedito duetto tra Piero Pelù e Alborosie segna l’unione di due mondi apparentemente lontani, il rock e il reggae, dando vita ad un brano dal sapore estivo ma con un messaggio universale importante di libertà e fratellanza a partire dai generi musicali. Al primo ascolto si può rimanere stupiti dall’incursione di Piero Pelù nel mondo reggae ma la poliedrica carriera dell’autore, cantautore, attore e vero e proprio animale da palcoscenico dimostra quanto Pelù ami viaggiare oltre i confini e sia sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da esplorare che si tratti di musica, letteratura, cinema, teatro o arte. Pelù sarà impegnato questa estate nel Tour estremo live 2023, la lunga serie di appuntamenti che vedrà protagonista il rocker toscano sui palchi dei festival e delle rassegne più importanti d’Italia per una estate all’insegna dell’energia e del divertimento dal grande cuore rock.

Il tour, un viaggio da nord a sud per la penisola, prenderà il via il 7 luglio da Matera per poi proseguire per tutta l’estate in quello che si preannuncia un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati della musica dal vivo e del rock. Sono stati annunciati oggi due nuovi appuntamenti: il 9 agosto ad Asiago (VI) e l’11 agosto a Follonica (GR). I biglietti per questi nuove date sono disponibili dalle ore 15.00 di oggi, giovedì 13 aprile.

Per il TOUR ESTREMO LIVE 2023, Pelù ha radunato e rinnovato i suoi Bandidos (Alessandro “Finaz” Finazzo alle chitarre e voce, Valerio “Voodoo” Recenti al sinth, tastiere, sampless e voce, Luc “Mitraglia” Martelli alla batteria, percussioni, sampless e cori, Dado “Black Dado” Neri al basso maggiorato e cori) per immergere il pubblico nelle sue inconfondibili sonorità vocali e sonore tra i classici del suo repertorio da solista e da frontman dei Litfiba.

Bye bye Terzo Polo,divorzio Calenda-Renzi.Ma su gruppi si tratta

Bye bye Terzo Polo,divorzio Calenda-Renzi.Ma su gruppi si trattaRoma, 13 apr. (askanews) – Alla fine non resta molto. Oggi, solo la promessa, la solita, classica e mendace, di quando un amore finisce, quella a cui aggrapparsi per un po senza crederci: magari ci ri-incontriamo. Magari, sì, fuor di metafora Italia Viva e Azione – le due forze politiche che a giugno dovevano iniziare il percorso per diventare partito unico con un bel congresso “democratico” e “partecipato” – potranno fare alleanze à la carte in vista di elezioni locali, nazionali o europee. Ma anche questa prospettiva e non solo quella, naufragata definitivamente oggi, del partito unico, appare assai improbabile dopo tre giorni in cui sono volati gli stracci tra i due gruppi dirigenti. Soldi, leadership, eredità dei moderati, orizzonte Europee, caratteri dei leader: la conclusione, dopo molte parole, tweet, video e dichiarazioni alla stampa, è che tra Matteo Renzi e Carlo Calenda c’è un serio “problema di fiducia reciproca”.

Che, al netto del balletto di accuse su chi è che non ha voluto il partito unico e su chi non ha voluto rinunciare a cosa (scioglimento dei due partiti? Leopolda? Contributi del 2 per mille?), è davvero una bella gatta da pelare visto che ci sono gruppi unici sia alla Camera che al Senato. Che fine faranno? E qui si torna alla questione dei soldi perchè per ogni parlamentare dentro a un gruppo è previsto un contributo di circa 50mila euro da parte dell’amministrazione di Montecitorio e di Palazzo Madama. Servirà quantomeno un accordo tecnico tra i due partiti per non perdere risorse. Le ipotesi che si profilano sono almeno due. La prima è di mantenere i gruppi unici ma con una filosofia per così dire da gruppo misto, senza, quindi, un patto politico. La seconda è immaginare gruppi autonomi, cosa che al Senato sarebbe alla portata del partito di Matteo Renzi a cui manca un solo senatore per diventare un gruppo a sè: Iv ha 5 senatori, il numero minimo previsto è fissato a sei. Un obiettivo non irraggiungile, suggeriscono i bene informati, guardando anche quello che sta succedendo sia nel centrodestra – leggi Forza Italia alle prese con i problemi di salute del fondatore – sia nel centrosinistra dove la guida più a sinistra di Elly Schlein ha già causato qualche malumore tra cattolici e moderati Dem.

Per quanto riguarda la Camera – dove per costituire un gruppo servono venti deputati – il presidente Lorenzo Fontana, si fa osservare, ha già concesso deroghe – vedi i casi di Noi moderati di Maurizio Lupi e dei 12 deputati di Alleanza Verdi Sinistra di Nicola Fratoianni – e si potrebbe orientare in questo senso qualora il gruppo dei 9 deputati di Italia Viva raggiungesse i 12 membri. Per quanto riguarda Azione – che al Senato ha 4 senatori – alla Camera ne ha già 12. Fin qui i soldi, ma poi c’è la politica. Da parte sua Calenda, secondo il quale “il progetto del partito unico con Italia Viva è naufragato per la semplice ragione che Renzi ha ripreso direttamente in mano IV due mesi fa e non vuole rinunciarvi”, ha rilanciato il progetto sostenendo che “da domani riprenderemo con @Azione_it il lavoro per la costruzione di un partito liberale, popolare e riformista”. Renzi, che ha scritto di “polemiche inspiegabili dentro il Terzo Polo” non vedendo “il motivo politico per la rottura”, si è riunito nel pomeriggio con i suoi e il progetto, al termine della consultazione, potrebbe essere lo stesso di Calenda: proseguire sulla strada del partito liberale e riformista. Insomma, non è nato il partito unico, ma ne potrebbero nascere due.

Lombardia, Fontana: altri 40 mln per ripartenza economica regione

Lombardia, Fontana: altri 40 mln per ripartenza economica regioneMilano, 13 apr. (askanews) – La Giunta regionale della Lombardia ha approvato uno stanziamento di ulteriori 40.102.000 euro per il piano regionale di riparteza economica. Serviranno a finanziare altri 239 progetti (per un totale di 38.990.000 euro) e a integrarne 3 già inseriti (1.112.000 euro), vale a dire Palazzetto dello sport di Varese (+500.000 euro); rotatoria tra via Trieste e via Verdi a Cassina de’ Pecchi (112.00 euro) e due nuove rotatorie sulla SP39 nei comuni di Mediglia e Tribiano (in provincia di Milano per 500.000 euro).

La delibera è stata proposta dal presidente, Attilio Fontana, di concerto con il vicepresidente e assessore al Bilancio e Finanza, Marco Alparone e gli assessori Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo Risorsa idrica) e Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile). “Il testo – ha commentato il presidente Attilio Fontana – contiene l’integrazione e le modifiche del Programma degli interventi per la ripresa economica del Piano Lombardia con il quale vogliamo sostenere concretamente la ripresa economica dopo la pandemia, garantendo ai Comuni i fondi per la realizzazione dei progetti cardine e volàno di sviluppo. Così a fronte di spostamenti e adeguamenti, ad esempio, il finanziamento concesso per il palazzetto e per il museo del basket di Varese passa da 2 a 2,5 milioni a seguito dell’aumento dei costi”.

“I fondi per gli altri 239 progetti consentiranno di sostenere la ripresa economica della nostra Lombardia per renderla sempre più attrattiva e competitiva sotto diversi aspetti e confermarle il ruolo di locomotiva del Paese” ha aggiunto Fontana.