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Autore: Redazione StudioNews

Lazio, Rocca incontra le parti sociali comparto Funzione pubblica

Lazio, Rocca incontra le parti sociali comparto Funzione pubblica




Lazio, Rocca incontra le parti sociali comparto Funzione pubblica




















Roma, 7 apr. (askanews) – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha incontrato questa mattina presso la Sala Aniene del Palazzo della Giunta Regionale, i rappresentanti della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Csa. E’ quanto riferisce una nota.

Una riunione – si sottolinea – durata oltre un’ora e mezzo, improntata alla massima collaborazione fra Governo regionale e parti sociali. Presenti i vertici regionali e aziendali della Funzione Pubblica: per la Cgil Giancarlo Cenciarelli e Massimo Di Giacomo, per la Cisl Giancarlo Cosentino e Remo Coniglio, per la Uil Sandro Bernardini e Franco Marcocci e per Csa Valerio Secco. Al centro della discussione il tema del personale regionale, in un’ ottica di valorizzazione delle risorse interne e di corretta perimetrazione dei diversi servizi.

Il presidente Rocca ha annunciato che, nei prossimi giorni, sarà individuato il nuovo Direttore Generale della Regione Lazio e, di conseguenza, si riorganizzeranno le sedi vacanti. In questo senso, la priorità assoluta sarà data alla Direzione Regionale della Salute. Rocca ha espresso soddisfazione per il lavoro portato avanti dagli uffici, in tal senso, al netto di sofferenze croniche di cui soffre la Funzione Pubblica nel suo complesso. Grande rilevanza al comparto sanità, oggetto di un prossimo tavolo di confronto con le parti sociali, già calendarizzato per il prossimo 28 aprile.

Rocca ha anticipato alcuni intendimenti – si precisa sempre nella nota – dell’amministrazione Regionale per ridare centralità alla dignità degli operatori sanitari. Ad esempio, sul tema delle aggressioni subìte dal personale, verrà prevista la possibilità che a denunciare gli episodi di violenza possa essere diretta e te l’azienda sanitaria, laddove la fattispecie preveda la procedibilità d’ufficio. Va ricordato, infatti, che il recente Decreto Legge numero 34 del 30 marzo 2023 ha inasprito le pene per coloro che compiono atti di violenza contro i professionisti della sanità attraverso una modifica diretta all’art. 583- quater del Codice Penale che regola i casi di violenze su operatori sanitari e pubblici ufficiali in servizio. La Regione Lazio – si legge nel comunicato- esprime soddisfazione per il clima di concordia e collaborazione con le parti sociali e ribadisce la centralità del personale al fine di garantire la corretta ed efficiente erogazione, da parte dell’amministrazione, dei servizi ai cittadini.

Pechino: il futuro di Taiwan è nella riunificazione cinese

Pechino: il futuro di Taiwan è nella riunificazione cinese




Pechino: il futuro di Taiwan è nella riunificazione cinese



















Roma, 7 apr. (askanews) – Il futuro di Taiwan risiede nella riunificazione con la Cina e le differenze sistemiche tra Pechino e Taipei non saranno d’ostacolo alla riunificazione. L’ha affermato oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa.

“Il futuro di Taiwan risiede nella riunificazione della Cina e il benessere delle persone a Taiwan dipende dal ringiovanimento della nazione cinese. La differenza nei sistemi attraverso lo Stretto non è una barriera alla riunificazione o una scusa per la divisione”, ha detto Mao, aggiungendo che il principio “un paese, due sistemi” terrà “in piena considerazione” la realtà di Taiwan ed è la base per risolvere la questione intorno all’isola. Gli sforzi per sostenere l’indipendenza dell’isola in modo da contenere la Cina sono pericolosi e non porteranno da nessuna parte, ha detto ancora la portavoce.

Nel corso della giornata, l’ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou, in conclusione della sua prima visita nella Cina continentale, ha criticato l’attuale leadership taiwanese per aver aggravato la situazione nella regione. “I nostri politici continuano a mettere in pericolo Taiwan. Il futuro è una scelta tra pace e guerra”, ha dichiarato Ma . Mercoledì la presidente taiwanese Tsai Ing-wen ha incontrato il presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy e altri legislatori a Los Angeles, in California, durante il suo “transito” negli Usa.

Pd, Schlein presenta segreteria: mix tra rinnovamento e solidità

Pd, Schlein presenta segreteria: mix tra rinnovamento e solidità




Pd, Schlein presenta segreteria: mix tra rinnovamento e solidità



















Roma, 7 apr. (askanews) – Il Partito democratico ha la nuova segreteria. Ad annunciarlo nel corso di una diretta Instagram è stata la segretaria, Elly Schlein: “Questa squadra che abbiamo composto – ha spiegato – penso sia un giusto mix tra rinnovamento, apertura e solidità, competenze. A partire dalle competenze interne, allargando poi ai mondi esterni. Ci aspetta un grande lavoro”.

La coordinatrice della segreteria Pd sarà Marta Bonafoni, ex capogruppo della Lista Zingaretti alla Regione Lazio, che avrà anche la delega al terzo settore e all’associazionismo. A seguire le altre cariche assegnate oggi. Alessandro Alfieri(Riforme e Pnrr), Davide Baruffi (Enti Locali), Stefania Bonaldi (Pubblica amministrazione, professioni e innovazione), Annalisa Corrado (Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030), Alfredo D’Attorre (Università), Marco Furfaro (Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare), Maria Cecilia Guerra (Lavoro), Camilla Laureti (Politiche agricole), Marwa Mahmoud (Partecipazione e formazione politica), Pierfrancesco Majorino (Politiche migratorie e Diritto alla Casa), Irene Manzi (Scuola, educazione dell’infanzia, istruzione, povertà educativa), Antonio Misiani (Economia, finanze, imprese e infrastrutture), Giuseppe Provenzano (Esteri, Europa, cooperazione internazionale), Vincenza Rando (Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza), Sandro Ruotolo (Informazione, cultura, culture e memoria), Marco Sarracino (Coesione territoriale, Sud e aree interne), Marina Sereni (Salute e sanità), Debora Serracchiani (Giustizia), Igor Taruffi (Responsabile Organizzazione), Alessandro Zan (Diritti).

Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla segreteria sia la portavoce della conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i giovani democratici. Inoltre verranno costruiti una serie di dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche, tra cui: Dipartimento delle politiche per lo sport (Mauro Berruto), Dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data (Annarosa Pesole), Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione (Iacopo Melio). Infine: Giovanni Gaspare Righi sarà capo segreteria di Elly Schlein, Flavio Alivernini sarà portavoce della segretaria responsabile comunicazione del Partito democratico.

I nomi della nuova segreteria del Pd di Schlein

I nomi della nuova segreteria del Pd di Schlein




I nomi della nuova segreteria del Pd di Schlein



















Roma, 7 apr. (askanews) – “Questa squadra che abbiamo composto penso sia un giusto mix tra rinnovamento, apertura e solidità, competenze. A partire dalle competenze interne, allargando poi ai mondi esterni. Ci aspetta un grande lavoro”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein durante una diretta Instagram.

La nuova segreteria sarà composta da: Alessandro Alfieri(Riforme e Pnrr), Davide Baruffi(Enti Locali), Marta Bonafoni (Coordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo), Stefania Bonaldi (Pubblica amministrazione, professioni e innovazione), Annalisa Corrado(Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030), Alfredo D’Attorre (Università, Marco Furfaro-Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare), Maria Cecilia Guerra (Lavoro), Camilla Laureti (Politiche agricole), Marwa Mahmoud (Partecipazione e formazione politica), Pierfrancesco Majorino (Politiche migratorie e Diritto alla Casa) Irene Manzi (Scuola, educazione dell’infanzia, istruzione, povertà educativa), Antonio Misiani (Economia, finanze, imprese e infrastrutture), Giuseppe Provenzano (Esteri, Europa, cooperazione internazionale) Vincenza Rando: Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza), Sandro Ruotolo (Informazione, cultura, culture e memoria), Marco Sarracino (Coesione territoriale, Sud e aree interne), Marina Sereni (Salute e sanità), Debora Serracchiani (Giustizia), Igor Taruffi (Responsabile Organizzazione), Alessandro Zan (Diritti). Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla segreteria sia la portavoce della conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i giovani democratici.

Inoltre verranno costruiti una serie di dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche, tra cui: Dipartimento delle politiche per lo sport (Mauro Berruto), Dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data (Annarosa Pesole), Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione (Iacopo Melio). Infine: Giovanni Gaspare Righi sarà capo segreteria di Elly Schlein, Flavio Alivernini sarà portavoce della segretaria responsabile comunicazione del Partito democratico.

JOOP 2023: gli oli Evo più prestigiosi si sfidano a Tokyo

JOOP 2023: gli oli Evo più prestigiosi si sfidano a Tokyo




JOOP 2023: gli oli Evo più prestigiosi si sfidano a Tokyo



















Roma, 7 apr. (askanews) – La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) ha annunciato oggi durante la cerimonia di premiazione tenutasi a Tokyo, i vincitori di Japan Olive Oil Prize (Joop) e Joop Design Award.

Un concorso ormai affermatosi come una delle competizioni più rigorose e importanti del mondo, che da 11 anni persegue l’obiettivo di promuovere le eccellenze olearie in Giappone e in Asia. In quest’edizione hanno partecipato 538 etichette, provenienti da 23 Paesi. Gli oli finalisti sono stati sottopposti all’analisi in blind tasting della giuria di 11 giudici internazionali certificati, supervisionati da tre panel leader: Konstantinos Liris (Grecia), Antonio G. Lauro (Italia), Miciyo Yamada (Giappone).

La rigorosa selezione ha proclamato i vincitori nelle categorie IGP, DOP, Biologico, Monocultivar, Blend e Aromatizzato. A seconda del punteggio ottenuto, agli oli sono stati attribuiti i premi Best in Class, Gold e Silver. “JOOP dopo 11 anni, una grande partecipazione di etichette internazionali, una giuria eccellente e un’ attenta selezione e’ diventato il concorso leader in Asia. Un olio premiato in questa competizione può avere buone possibilità di entrate nel mercato Giapponese oltre a quello di altri Paesi del sud est asiatico, compresa la Cina. E’ importante per i produttori la costanza, ogni azienda dovrebbe avere ogni anno 2 o 3 premi importanti per mantenere la propio credibilità sul mercato. Il Joop e’ sicuramente un concorso che risponde a questa necessità – ha affermato il panel leader Konstantinos Liris

Nell’ambito di JOOP, da 4 anni il concorso JOOP Design Award premia i produttori che si sono distinti nel comunicare l’identità del loro prodotto, attraverso il logo, l’etichettatura e il design della bottiglia. Anche quest’anno il concorso vede la partecipazione di una giuria di creativi di fama internazionale: Hasuike Makio (Giappone), Ashizawa Keiji (Giappone), Araki Kosuke (Giappone), Bret Recor (USA), Giulio Iacchetti (Italia), Anselmo Tumpic (Croazia), Prompong Hakk (Thailandia) e Yesim Eröktem, Doganberk Demir (Turchia).

“Il nostro lavoro non finisce con la premiazione, ma continua tutto l’anno, attraverso il coordinamento di attività di promozione nella grande distribuzione, partecipazione a fiere, organizzazione di eventi ad hoc rivolti agli importatori come gli Open Day, oltre a master class dedicate a promuovere la cultura dell’ olio Evo nelle più prestigiose scuole di cucina in Giappone” ha commentato Davide Fantoni, General Manager della Camera di Commercio Italiana in Giappone. ll Giappone continua a mostrare buone prospettive di ampliamento per un valore totale di importazione di olio extra vergine d’ oliva pari a 220 milioni di euro nel 2022 (+ 8 % dal 2020) e con volumi pari a 47 mila tonnellate . Le importazioni dall’Italia rappresentano il 40% del valore importato complessivamente dal Sol Levante, per un valore di 88 milioni di euro e con volumi pari a 16 mila tonnellate nel 2022 (fonte:elaborazione su dati Dogane giapponesi).

Bankitalia: attività economica leggermente aumentata in I trim

Bankitalia: attività economica leggermente aumentata in I trim




Bankitalia: attività economica leggermente aumentata in I trim



















Roma, 7 apr. (askanews) – L’attività economica è leggermente aumentata nel primo trimestre in Italia, sostenuta dal settore manifatturiero che beneficia della discesa dei corsi energetici e dell’allentamento delle strozzature lungo le catene di approvvigionamento. E’ la stima della Banca d’Italia, secondo cui la spesa delle famiglie è rimasta debole, a fronte di un’inflazione ancora alta.

“Proseguirebbe invece l’accumulazione di capitale – afferma l’istitzione nel suo Bollettino economico -. Le imprese intervistate tra febbraio e marzo nell’ambito delle indagini della Banca d’Italia segnalano che le condizioni per investire sono divenute meno sfavorevoli”. Guardando al quadro generale internazionalie, “nei primi mesi dell’anno sono proseguite la debolezza dell’economia mondiale e quella del commercio internazionale, connesse con la perdurante incertezza geopolitica e con la persistenza dell’inflazione su livelli elevati nelle principali economie avanzate. Le istituzioni internazionali confermano la prospettiva di un rallentamento del Pil globale per l’anno in corso – prosegue Bankitalia – seppure meno pronunciato di quanto stimato nell’autunno del 2022”.

Bankitalia: “Impatto Svb e Credit Suisse in Italia contenuto”

Bankitalia: “Impatto Svb e Credit Suisse in Italia contenuto”




Bankitalia: “Impatto Svb e Credit Suisse in Italia contenuto”




















Roma, 7 apr. (askanews) – In Italia l’impatto delle tensioni seguite ai dissesti della Silicon Valley Bank negli Usa, e del credit Suisse Svizzera “è stato in linea con quello del resto delle banche europee, e nel complesso contenuto”. Lo rileva la Banca d’Italia, in un riquadro di analisi nel Bollettino economico riportando come “dopo aver subito una flessione di circa il 15 per cento nei giorni successivi al fallimento di Svb, nelle settimane seguenti le quotazioni azionarie sono risalite dell’8 per cento e alla fine di marzo risultavano in crescita del 17 per cento rispetto ai valori di inizio anno”.

“Il rapporto tra il valore di mercato e quello contabile (price-to-book ratio) delle maggiori banche italiane quotate si collocava alla stessa data al 70 per cento (dal 75 di inizio marzo), mentre le aspettative degli analisti sul rendimento a un anno del capitale e delle riserve (return on equity, Roe) rimanevano sostanzialmente invariate – dice ancora Bankitalia – intorno al 9 per cento”. Il differenziale di rendimento tra le obbligazioni delle banche italiane e i tassi privi di rischio si è allargato in misura analoga alla media dell’area dell’euro, prosegue l’analisi.

L’istituzione di Via nazionale sottolinea inoltre come “in Italia, come nel resto dell’area, tutte le banche, indipendentemente dalla loro dimensione, sono assoggettate sia al rispetto di requisiti prudenziali (anzitutto di capitale e di liquidità) in linea con quelli previsti dagli accordi di Basilea, sia a un regime di supervisione rigoroso e basato sulle migliori prassi internazionali”. “Negli ultimi anni il rafforzamento dei bilanci degli intermediari italiani (conseguito anche sotto la spinta dell’ampia revisione regolamentare successiva allo scoppio della crisi finanziaria globale e di quella dei debiti sovrani dell’area dell’euro) è stato significativo. Alla fine dello scorso anno il livello medio di patrimonializzazione, valutato con riferimento al capitale di migliore qualità, era più elevato della media delle maggiori banche europee e oltre il doppio di quello osservato poco prima della crisi finanziaria globale”, si legge.

Nel frattempo “l’incidenza dei prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti (non-performing loans ratio, Npl ratio) era scesa su livelli contenuti e in linea con la media europea”. E in particolare “l’esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario è oggetto di costante monitoraggio da parte della supervisione. Degli approfondimenti condotti, anche alla luce dei mutati orientamenti di politica monetaria, si è già tenuto conto lo scorso anno nella definizione del requisito di capitale aggiuntivo di secondo pilastro per le banche direttamente vigilate dalla Banca d’Italia (less significant institutions, Lsi). Le minusvalenze del portafoglio di titoli di debito valutati al costo ammortizzato (che non determinano un effetto diretto sulla redditività o sul patrimonio) emergerebbero solo nel caso in cui le banche si trovassero nella necessità di vendere i titoli prima della scadenza. Questa eventualità – sottolinea Bankitali – è tuttavia poco probabile, anche per il fatto che i presidi di liquidità risultano adeguati in un orizzonte sia di breve periodo (anche in condizioni di stress) sia di medio termine”.

Alla fine dello scorso anno il liquidity coverage ratio (Lcr) e il net stable funding ratio (Nsfr) erano in media rispettivamente pari a circa il 190 e il 130 per cento, “molto al di sopra dei minimi regolamentari (in entrambi i casi pari al 100 per cento) e superiore ai valori medi delle maggiori banche europee; nessun intermediario evidenziava un valore inferiore alla soglia minima. Inoltre più della metà dell’ammontare complessivo dei depositi bancari detenuti dalla clientela era protetto dai sistemi di garanzia nazionali”. Ad ogni modo, dato il contesto di elevata incertezza, “le autorità di vigilanza europee e nazionali continuano a seguire da vicino l’evoluzione della situazione degli intermediari”, conclude l’analisi.

Secondo l’Istat la natalità in Italia è al minimo storico

Secondo l’Istat la natalità in Italia è al minimo storico




Secondo l’Istat la natalità in Italia è al minimo storico




















Roma, 7 apr. (askanews) – Alla luce dei primi risultati provvisori, “la popolazione residente in Italia al primo gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3 per mille. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5ë), sia soprattutto al 2020 (-6,7ë), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014”. Il dato è riferito dall’Istat che ha diffuso gli indicatori demografici per il 2022.

I punti principali – si aggiunge – sono la “natalità al minimo storico, mortalità ancora elevata: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti”. C’è un “recupero di attrattività nei confronti dell’estero: il saldo migratorio netto sale da +88mila nel 2020 e +160mila nel 2021 a +229mila nel 2022”. Rispetto ai “movimenti migratori interni” questi sono in crescita: “i trasferimenti di residenza tra comuni sono 1 milione 484mila, +4% rispetto al 2021, +10% rispetto al 2020. Lieve crescita del numero degli stranieri: La popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9ë) sull’anno precedente”. Secondo l’Istat è “appurato che nel 2022 la popolazione residente presenta una decrescita simile a quella del 2019 (-2,9ë), sul piano territoriale si evidenzia un calo demografico importante che interessa il Mezzogiorno (-6,3ë). Il Centro (-2,6ë) e soprattutto il Nord (-0,9ë), che pur presentano un saldo demografico negativo, hanno valori migliori della media nazionale. Sul piano regionale, la popolazione risulta in aumento solo in Trentino-Alto Adige (+1,6ë), in Lombardia (+0,8ë) e in Emilia-Romagna (+0,4ë). Le regioni, invece, in cui si è persa più popolazione sono la Basilicata, il Molise, la Sardegna e la Calabria, tutte con tassi di decrescita più bassi del -7 per mille”.

“Su base nazionale, il calo della popolazione è frutto di una dinamica demografica sfavorevole che vede un eccesso dei decessi sulle nascite, non compensato dai movimenti migratori con l’estero. I decessi sono stati 713mila, le nascite 393mila, toccando un nuovo minimo storico, con un saldo naturale quindi di -320mila unità. Le iscrizioni dall’estero sono state pari a 361mila mentre 132mila sono state le cancellazioni per l’estero. Ne deriva un saldo migratorio con l’estero positivo per 229mila unità, in grado di compensare solo in parte l’effetto negativo del pesante bilancio della dinamica naturale”. “Sul versante della mobilità interna, nel 2022 si rileva un aumento del volume complessivo dei movimenti del 4%, con 1 milione 484mila trasferimenti di residenza registrati tra Comuni contro 1 milione 423mila dell’anno precedente. Infine, le ordinarie operazioni di allineamento e revisione delle anagrafi (saldo per altri motivi) comportano un saldo negativo per ulteriori 88mila unità”.

“La popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9ë) sull’anno precedente. L’incidenza degli stranieri residenti sulla popolazione totale è dell’8,6%, in leggero aumento rispetto al 2022 (8,5%). Quasi il 60% degli stranieri, pari a 2 milioni 989mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11%, la più alta del Paese. Risulta attrattivo per gli stranieri anche il Centro, dove risiede un milione 238mila individui (25% del totale) con un’incidenza del 10,6%, al di sopra della media nazionale. Il Mezzogiorno ha invece meno presenza straniera, 824mila unità (16%), per un’incidenza del 4,2 per cento”.

Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche

Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche




Fvg, Fedriga: vogliamo potenziare strutture pubbliche




















Trieste, 7 apr. (askanews) – “Noi vogliamo continuare a potenziare le strutture sanitarie pubbliche, come abbiamo dimostrato in termini di finanziamento e col mettere a terra la riforma sanitaria, ma se può venire un supporto anche dall’ accreditato che, voglio ricordare, garantisce delle prestazioni universalistiche gratuite, ben venga”. Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Fvg, facendo il punto sul servizio sanitario. “Qui non stiamo parlando ovviamente del privato, quello in cui il cittadino paga, ma del privato che fa parte del sistema pubblico, e che sicuramente può svolgere un ruolo di supporto importante. Però – ha precisato il presidente – dev’essere controllato dal pubblico e gestito dal pubblico in termini di sevizi che deve erogare”. Fedriga ha ricordato che nella stragrande maggioranza delle Regioni, tranne la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano l’apporto del privato accreditato “è ben superiore” a quello del Friuli Venezia Giulia. “In Veneto è del 15%, noi siamo all’8.9, in Emilia Romagna è del 14%, in Campania si supera addirittura il 20 come in Puglia”.

Quest’anno si protrae la stagione dei virus

Quest’anno si protrae la stagione dei virus




Quest’anno si protrae la stagione dei virus




















Roma, 7 apr. (askanews) – E’ ancora in corso una stagione di malanni particolarmente violenta: a pesare non è soltanto la circolazione del virus influenzale, ma anche di quello sincinziale. Tale combinazione ha comportato un importante impatto sia in termini numerici che in ospedalizzazioni. Basti ricordare che solo il virus influenzale porta al decesso ogni anno tra i 5mila e i 15mila italiani. “Se negli anni scorsi, in questi giorni, la stagione influenzale poteva dirsi ormai chiusa, quest’anno si protrarrà almeno sino a fine aprile – sottolinea Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT-Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – . Diverse le cause: le avverse e alterne condizioni meteorologiche; la ridotta campagna di vaccinazione antinfluenzale; la scarsa immunità della popolazione, conseguenza delle misure di contenimento del Covid19. A proposito dell’ultimo punto, il contenimento anticoronavirus, che è stato certamente utile al fine di evitare la sua diffusione massiva, ha ridotto anche la circolazione di altri virus, lasciando la popolazione sguarnita, soprattutto quella più giovane e non vaccinata, nei confronti degli altri virus. Allo stato attuale, occorrerebbe monitorare la situazione per stabilire se siamo di fronte ad un unicum o se l’attuale situazione rischia di diventare sempre più frequente”.

“La stagione influenzale di quest’anno ha avuto caratteristiche particolari – spiega Claudio Cricelli, Presidente dei medici di famiglia SIMG – è iniziata presto, alla 42esima settimana e non all’abituale 48esima, per poi raggiungere un picco alto e duraturo e poi continuare a tenersi parecchio alta per tutta la stagione invernale. Allo stato attuale, si osserva un calo lento e progressivo, ma siamo ancora sopra la soglia epidemica: se tra adulti e anziani si parla solo di 5,8 casi per 1000 abitanti, per i bambini risulta molto elevata”. “Particolarmente importanti i numeri totali delle sindromi simil influenzali: alla fine di marzo si parlava di circa 13 milioni di cittadini coinvolti, numero destinato ad aumentare fino a fine aprile – conclude Cricelli – . Ad essere circolato non è stato soltanto il virus dell’influenza, soprattutto quello A rispetto a quello B, ma anche tanti altri simili: in particolare quello Sars Cov2, il virus respiratorio sincinziale, l’adenovirus, quello da raffreddore. Le complicanze registrate, che sono state prevalentemente di tipo respiratorio e che hanno colpito soprattutto gli anziani, ci fanno ribadire un concetto: l’unico strumento che disponiamo per la profilassi dell’influlvoenza è il vaccino. Ancora una volta, occorre insistere e tentare di aumentare il tasso di aderenza alla vaccinazione”.