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Autore: Redazione StudioNews

La Sapienza, Padova, Politecnico di Milano e Luiss tra le migliori università al mondo

La Sapienza, Padova, Politecnico di Milano e Luiss tra le migliori università al mondo


La Sapienza, Padova, Politecnico di Milano e Luiss tra le migliori università al mondo – askanews.it



La Sapienza, Padova, Politecnico di Milano e Luiss tra le migliori università al mondo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il sistema universitario italiano sale nelle classifiche internazionali. Secondo la tredicesima edizione del QS World University Rankings by Subject, compilata dagli analisti della formazione universitaria mondiale di QS Quacquarelli Symonds, 56 università italiane ottengono 530 piazzamenti (+39 rispetto all’edizione 2022) nelle 54 discipline accademiche che compongono la classifica (incluse tre nuove rispetto alla scorsa edizione: Scienza dei Dati, Marketing e Storia dell’Arte) e 96 piazzamenti (+2 rispetto alla scorsa edizione) nelle classifiche delle cinque macro aree di di studio (Arti e scienze umane, Ingegneria e tecnologia, Scienze della vita, Scienze naturali e Scienze sociali). L’Italia è la settima nazione al mondo per numero di posti in classifica (dopo USA, Regno Unito, Cina, Australia, Germania e Canada): quest’anno la performance complessiva migliora del 6.8% e inoltre si riaggiudica un primato mondiale grazie a La Sapienza – Università di Roma che si conferma la migliore al mondo in “Studi Classici e Storia Antica”.

Le università italiane con il maggior numero di posti in classifica sono La Sapienza di Roma (43, +20.9%), seguita da Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (44, +13.3%) e dall’Università di Padova (32, +25%); il Politecnico di Milano vanta il maggior numero di piazzamenti tra i top 10, 20 e 50 mentre l’Università di Bologna tra i top 100 e i top 200. Tra le Università con almeno cinque posti in classifica, Luiss Guido Carli è quella che migliora di più, con una crescita del 60%. Tra i Paesi UE, l’Italia è seconda per numero di piazzamenti in classifica, dopo la Germania; seconda per numero di posti in classifica tra i primi dieci al mondo, dopo i Paesi Bassi; seconda anche per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo (solo la Germania ne ottiene di più); è quinta per il miglioramento della performance rispetto allo scorso anno (seconda se si considerano solamente le nazioni con almeno 10 università classificate). Le discipline accademiche con il maggior numero di Dipartimenti universitari italiani classificati sono Medicina, Fisica e Astronomia, e Biologia.

Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata

Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata


Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata – askanews.it



Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata – askanews.it



















Città del Vaticano, 22 mar. (askanews) – “L’acqua non può essere oggetto di sprechi o di abusi o motivo di guerre ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. Così Papa Francesco, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, ha voluto rivolgere un nuovo richiamo per la preservazione di quello che ha definito un “bene primario” per l’umanità. Riferendosi alla Giornata mondiale dell’acqua, che ricorre oggi, il Papa ha detto: “Tornano alla mente le parole di San Francesco d’Assisi: ‘Laudato sì o mi Signore per sora acqua la quale è molto utile, e umile e preziosa e casta’. In queste parole semplici sentiamo la bellezza del creato e la consapevolezza delle sfide che implica prendersene cura. – ha detto Papa Bergoglio – In questi giorni si svolge a New York la seconda conferenza dell’acqua dell’organizzazione delle Nazioni Unite. Prego per il buon esito dei lavori e auspico – ha aggiunto – che l’importante evento possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua, di questo bene primario”.

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire

Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire


Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



Lagarde: le banche europee sono solide, ma se è necessario la Bce è pronta ad agire – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il settore bancario europeo “gode di buona capacità di tenuta e solide posizioni di capitale e liquidità”, ma “alla luce della recente volatilità nei mercati finanziari siamo pronti ad agire e fornire, se necessario, liquidità a sostegno del sistema finanziario e a preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento alla conferenza annuale The ECB and Its Watchers.

“Ma deve essere chiaro che non occorrono compromessi fra la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria. Come abbiamo dimostrato più volte, siamo in grado di stabilire l’orientamento adeguato di politica monetaria per tenere a bada l’inflazione e al tempo stesso utilizzare altri strumenti per far fronte ai rischi per la trasmissione della politica monetaria – ha sostenuto -. Lo abbiamo fatto quando abbiamo deciso di ricorre in maniera più flessibile ai reinvestimenti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica e quando abbiamo approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Grazie a questi programmi, la normalizzazione dei tassi è proseguita senza intoppi”.

Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno

Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno


Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno – askanews.it



Quali sono i proiettili all’uranio impoverito che Londra vuole dare a Kiev e cosa fanno – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il Regno Unito ha annunciato la sua intenzione di inviare all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, nonostante le polemiche degli anni scorsi sulla legalità del loro utilizzo in teatri di guerra. Le armi perforanti contenenti uranio impoverito restano in dotazione a diversi Paesi del mondo. La Gran Bretagna ne possiede almeno due tipi: le Charm 1 e le Charm 3. Entrambi possono essere utilizzati come munizioni per i cannoni da 120 millimetri, montati su alcuni carri armati in dotazione all’esercito. E’ anche il caso dei Challenger 2, i tank che il governo guidato da Rishi Sunak si è impegnato a inviare all’Ucraina. L’uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio, utilizzato sia in ambiti civili che militari. Il suo utilizzo è agevolato dai bassi costi e da una facile reperibilità. In campo militare, l’uranio impoverito è utilizzato nelle munizioni anticarro e per perforare i mezzi corazzati. Dopo un trattamento specifico, infatti, l’uranio impoverito diventa duro e resistente, denota un’elevata densità e risulta molto efficace proprio se utilizzato con il fine di penetrare i mezzi corazzati del nemico.

Nella fabbricazione del proiettile all’uranio impoverito è utilizzata anche una piccola percentuale di plutonio. Il plutonio e l’uranio, all’atto dell’esplosione, sviluppano una piccola reazione atomica che eleva la temperatura del punto di contatto del proiettile. Così facendo, la corazza di un carro armato viene penetrata e fusa. Dopo l’impatto, una parte dell’uranio contenuto inizialmente nel proiettile si dissolve nell’aria. La sua radioattività è considerata di basso livello ma l’esposizione a questo materiale può causare danni a pancreas, reni, stomaco, intestino. In taluni casi può avere effetti carcinogeni o creare malformazioni in uno o più organi del feto. Uno dei rischi più importanti è legato all’inalazione del materiale polverizzato o alla sua introduzione nell’organismo tramite cibo o acqua. Manifestazioni di tossicità sono poi possibili anche nel caso di contatto attraverso ferite. Le malattie sviluppate dai militari durante le guerre in Iraq, Afganistan e nei Balcani sono state definite come Sindrome della Guerra del Golfo e Sindrome dei Balcani.

Lagarde: non ci preimpegnamo né a nuovi rialzi tassi né a uno stop

Lagarde: non ci preimpegnamo né a nuovi rialzi tassi né a uno stop


Lagarde: non ci preimpegnamo né a nuovi rialzi tassi né a uno stop – askanews.it



Lagarde: non ci preimpegnamo né a nuovi rialzi tassi né a uno stop – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Esercizio di equilibrismo da parte della presidente della Bce, Christine Lagarde. “Data l’elevata incertezza, è ancora più importante che la traiettoria dei tassi sia fondata sui dati. Ciò implica che, a priori, non ci impegniamo a innalzare ulteriormente i tassi né che abbiamo finito di aumentarli”, ha affermato nel suo intervento alla conferenza annuale The ECB and Its Watchers.

Ma al tempo stesso “se lo scenario di base delle nostre proiezioni più recenti sarà confermato, avremo ancora molta strada da fare – ha aggiunto – per assicurare che le pressioni inflazionistiche siano disinnescate”. Dopo l’area euro è stata colpita da uno shock inflazionistico, che si sta trasmettendo all’economia, ora ci si attende che quest’anno il caro vita mostri “una brusca flessione – ha detto – per effetto del calo dei prezzi dell’energia e dell’allentamento delle strozzature dell’offerta, ma la dinamica dell’inflazione di fondo rimane vigorosa”.

In questo quadro “il nostro traguardo è chiaro: dobbiamo riportare tempestivamente l’inflazione all’obiettivo di medio termine e lo faremo. Abbiamo bisogno però di una strategia solida” che nella situazione attuale “richiede un approccio fondato sui dati per definire la politica monetaria e una chiara funzione di reazione, affinché l’opinione pubblica comprenda le fonti di informazione che saranno importanti per noi”. Lagarde ha spiegato che il futuro della politica monetaria “sarà determinato da tre fattori: la nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”.

Allo stesso tempo, guardando alle tensioni su Borse e banche delle ultime sedute “non occorrono compromessi fra la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria. Disponiamo di tutta una gamma di strumenti per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario, se necessario, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”, ha assicurato.

Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun

Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun


Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun – askanews.it



Cooperazione, formazione magistrati Scuola Sant’Anna in Camerun – askanews.it



















Firenze, 22 mar. (askanews) – L’attività di cooperazione tra Italia e Camerun prosegue grazie al nuovo corso di alta formazione in tema di crimini internazionali (Yaoundé, 20-23 marzo 2023), a favore dei magistrati locali, organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e promosso in collaborazione con il Ministero della Giustizia del Camerun e ospitato da ENAM (École Nationale d’Administration et de Magistrature).

Il corso vede anche la partecipazione in qualità di docente di Flavia Lattanzi, docente di Diritto internazionale presso l’Università Roma Tre e Giudice del Tribunale Penale Internazionale per la ex-Iugoslavia e per il Ruanda, e il Apollin Koagne Zouapet, legal officer della Corte internazionale di giustizia. La cerimonia di apertura del corso ha potuto contare sulla partecipazione dell’Ambasciatore italiano in Camerun, Filippo Scammacca del Murgo, che ha avuto l’occasione di salutare i partecipanti, apprezzare il loro interesse per le tematiche trattate e rinnovare la sua gratitudine per queste importanti occasioni di apprendimento, dialogo e cooperazione tra i due Paesi. L’organizzazione del corso rientra nel progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei Paesi africani attraverso la formazione” (2022-2023), finanziato dal MAECI e con il coordinamento scientifico di Andrea de Guttry, docente di Diritto internazionale dell’Istituto DIRPOLIS (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna.

“Questa iniziativa – commenta Andrea de Guttry – consolida ulteriormente l’impegno italiano in Camerun e mette in evidenza il ruolo di primo piano della Scuola Superiore Sant’Anna, grazie al supporto del MAECI, nel progettare e condurre attività di cooperazione tecnica e nel rendere più forte lo stato di diritto in quest’area così cruciale per la stabilità del continente africano e dell’Europa”.

EdiliziaAcrobatica fa shopping a Dubai, acquista il 51% di Enigma

EdiliziaAcrobatica fa shopping a Dubai, acquista il 51% di Enigma


EdiliziaAcrobatica fa shopping a Dubai, acquista il 51% di Enigma – askanews.it



EdiliziaAcrobatica fa shopping a Dubai, acquista il 51% di Enigma – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – EdiliziAcrobatica – società leader in Europa nei lavori di manutenzione e ristrutturazione in doppia fune di sicurezza, quotata sul mercato Euronext Growth di Milano e Parigi – ha finalizzato l’acquisizione del 51% del capitale di Enigma Capital Investments, holding di diritto emiratino con sede a Dubai, a capo di un gruppo attivo nel Middle East nel settore dell’edilizia, del rope access e di pulizia di grandi edifici residenziali e commerciali. Sarà dunque un’azienda italiana ad occuparsi della pulizia degli esterni del Burj Khalifa, il grattacielo simbolo di Dubai.

“Questo è solo un primo passo in un mercato attivo e dinamico come quello arabo e mediorientale – ha commentato Riccardo Iovino, Ceo & Founder di EdiliziAcrobatica -. Da oggi per tutti noi si apre una nuova ed entusiasmante sfida che sappiamo di poter vincere proprio grazie a Enigma, leader assoluta nel settore in questo territorio. Una sfida che ci vede protagonisti in un territorio che presenta infinite possibilità e nel quale abbiamo intenzione di fare la differenza, esattamente come abbiamo fatto in Italia e in Europa, forti di un know how che ci qualifica ovunque come partner d’elezione. Il nostro progetto di rivoluzionare il modo di fare edilizia nel mondo prosegue nel Middle East, ma di certo questa non sarà la nostra ultima tappa”.

Bce, Nagel: lotta inflazione non è finita, dobbiamo essere più ostinati

Bce, Nagel: lotta inflazione non è finita, dobbiamo essere più ostinati


Bce, Nagel: lotta inflazione non è finita, dobbiamo essere più ostinati – askanews.it



Bce, Nagel: lotta inflazione non è finita, dobbiamo essere più ostinati – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – “La nostra lotta contro l’inflazione non è finita”. Lo ha dichiarato il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, in una intervista al Financial Times. “Non c’è dubbio che le pressioni sui prezzi siano forti e di ampia portata in tutta l’economia. Se vogliamo domare questa inflazione ostinata, dovremo essere ancora più ostinati”.

Secondo Nagel, l’inflazione dell’eurozona deve scendere “in modo significativo e sostenibile” dall’8,5% prima che la Bce smetta di aumentare i costi di finanziamento. “C’è ancora un po’ di strada da fare, ma ci stiamo avvicinando al territorio restrittivo”, ha aggiunto, spiegando che una volta che la Bce avrà smesso di alzare i tassi dovrà resistere alle richieste di tagliarli. In questo modo, “l’inflazione tornerebbe a salire”, come dopo gli shock petroliferi degli anni ’70. Parlando invece della vicenda Credit Suisse e delle obbligazioni Additional Tier 1 (AT1), che sono state spazzate via nell’ambito del salvataggio di Ubs, Nagel ha osservato: “Coloro che traggono profitto dalle opportunità dovrebbero anche prendersi la loro parte quando i rischi si materializzano. Questo è stato uno degli insegnamenti della crisi finanziaria globale”. Nagel ha comunque confermato che l’eurozona non seguirà la decisione dell’autorità svizzera a riguardo.

Un QR code per superare, nel mondo creditizio, le provvigioni a nero

Un QR code per superare, nel mondo creditizio, le provvigioni a nero


Un QR code per superare, nel mondo creditizio, le provvigioni a nero – askanews.it



Un QR code per superare, nel mondo creditizio, le provvigioni a nero – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Un fenomeno tutto italiano permette a chi non è iscritto negli apposti albi di fare da intermediario e ricevere in contanti la ricompensa per la propria attività. Dai professionisti del settore, una proposta che, affidandosi a un semplice telefonino, permette di abbattere l’ostacolo e garantire il consumatore finale. Nel rispetto delle norme vigenti

Un Qr code per combattere provvigioni ricevute sottobanco. I Mediatori creditizi e gli Agenti in attività finanziaria devono, per svolgere la propria attività, essere iscritti in un apposito albo, ma un fenomeno tutto italiano supera l’ostacolo e permette a chiunque di poter segnalare un cliente per un prestito o una cessione del quinto e percepire, a nero, la percentuale pattuita: “Accade spesso – spiega Alfredo Verna, Ceo di Finvera – che ci si improvvisa in un ruolo che invece deve esser svolto secondo una ben precisa etica professionale. L’Oam, l’Organismo competente in via esclusiva e autonoma per la gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi, nasce proprio con questo obiettivo: affidare a persone preparate e con regole rigide un lavoro che, sotto diversi aspetti, è delicato. Purtroppo, però, la realtà è un’altra”. La realtà, quella che si vive ogni giorno, fotografa invece un modus operandi decisamente diverso: “Si vedono spesso in diversi contesti – dice ancora Verna – punti di aggregazione sociale ed economica che fanno da back office per raccogliere i desiderata di persone in cerca di liquidità. Per questo ho pensato che affidarsi alla tecnologia potesse superare il problema. Come? Nelle mie locandine ho inserito un Qr code che permette a chi ne avesse bisogno di aprire in automatico, con un semplice telefonino, un modulo da riempire per chiedere il finanziamento. Ma non solo. Sempre attraverso l’utilizzo del Qr code, grazie all’ausilio di una società specializzata come la Ubigle, abbiamo sviluppato un sistema di realtà aumentata consente di comprendere ancor più facilmente la procedura da eseguire. Infine, il Qr code, è dotato di codice alfanumerico che permette di riconoscere l’origine del lead. Questo permette, se il contratto dovesse andare a buon fine, di pagare la pubblicità a chi quel lead lo ha prodotto. Denaro sul quale poi si pagheranno regolarmente le tasse”.

Una sorta di porta a porta tecnologico che, da un lato, garantisce la qualità professionale e, dall’altro, il rispetto delle norme vigenti: “Pagare la pubblicità a esito positivo -afferma Verna- e rinnovare ogni due mesi il rapporto in base al flusso prodotto, permette al consumatore finale di poter affidarsi a persone che, essendo iscritte all’Oam, hanno la sensibilità adatta e la professionalità richiesta. Ma non solo: il metodo che adotto ha il pregio di azzerare quel fenomeno, tutto italiano, che si basa appunto su provvigioni non dichiarate e saldate in contanti, con tutte le conseguenze del caso. Fenomeno peraltro che, in molti casi, si annida in centri di aggregazione che nascono invece per tutelare i diritti. Un controsenso”. La tecnologia, dunque, ma non solo. Il nero lo si può combattere anche in altri modi: “Sono del parere -sostiene Verna- che si debba trovare una soluzione per poter affrontare e superare questa situazione diffusa e scarsamente corretta. Sono in tanti, per la loro attività, a ricevere e trattare i dati sensibili delle persone. Penso, ad esempio, ai Caf e ai Patronati che, lavorando sull’Isee o sulla la Dichiarazione dei redditi, sanno tutto di chi a loro si rivolge. Penso ancora agli Agenti immobiliari che, occupandosi della compravendita di appartamenti, spesso accompagnano gli acquirenti in banca per la concessione dei mutui. Mi chiedo allora perché non ufficializzare quello che in realtà già viene fatto, perché non dare loro la possibilità, dopo aver seguito corsi appositamente studiati, di segnalare, senza dover ricorrere a sotterfugi e con la necessaria professionalità, i propri clienti agli esperti del credito. Ecco, penso che su questo tema si debba avviare una riflessione seria e accurata. Una volta per tutte”.

Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza

Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza


Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza – askanews.it



Francia, Macron: popolo si esprime tramite eletti, non in piazza – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dopo la mancata approvazione lunedì all’Assemblea nazionale di due mozioni di censura contro la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron (che oggi parlerà al telegionale delle 13) ha voluto rimobilitare le sue truppe. Martedì sera, quindi, il presidente della Repubblica ha ricevuto i deputati ei senatori della maggioranza durante un ricevimento all’Eliseo. Obiettivo: serrare i ranghi dopo l’incomprensione e lo sgomento provocato dalle proteste sulla riforma delle pensioni.

Di fronte agli episodi di violenza che ogni sera colpiscono diverse grandi città, il presidente mostra i muscoli. “La nostra rotta è chiara. Dobbiamo garantire l’ordine democratico e repubblicano (…) un ordine che abbia una società equilibrata e rispettosa, ma dove le istituzioni siano al centro”, ha insistito Emmanuel Macron, rifiutando che “si stabilisca una forma di inversione di valori”, secondo i commenti riportati dai partecipanti. Il Capo dello Stato si è spinto anche un po’ oltre: “la folla” ha detto, non ha “alcuna legittimità di fronte al popolo che si esprime sovrano attraverso i suoi eletti”. Mentre le opposizioni hanno criticato nei giorni scorsi un articolo costituzionale sinonimo di negazione democratica, cioè la scelta di non sottoporre al voto la riforma delle pensioni, Emmanuel Macron ha ostinatamente difeso il processo scelto. “Usare la Costituzione per fare una riforma è sempre un bene se vogliamo essere rispettosi delle nostre istituzioni”, ha tuonato il capo dello Stato. Perché dopo aver visto il governo Borne a malapena salvato durante la mozione di censura del gruppo Liot, respinta per nove voti, le opposizioni hanno trovato lì carburante per continuare la loro lotta. “In democrazia, non è perché un testo passa per pochissime voci che è illegittimo. (…)e ha aggiunto: il voto di ieri ha mostrato che “non c’è maggioranza alternativa alla sua”.

Se la decisione di attivare la norma 49.3 (cioè di non votare in aula la riforma dell’età pensionabile) è stata criticata tanto dalle opposizioni quanto dai sindacati, il presidente della Repubblica riconosce che, dalla presentazione della riforma a inizio gennaio, l’esecutivo “non è riuscito a condividere il vincolo con i politici forze e forze sociali. Un modo per “ringraziare” meglio la sua maggioranza che “è stata presente fino alla fine”. Ed Emmanuel Macron per blandire ulteriormente il suo pubblico ha aggiunto: “I miei ringraziamenti vanno anche a tutti voi perché i gruppi di maggioranza hanno retto in maniera impeccabile. Lei ha tenuto i dibattiti in circostanze senza precedenti di inciviltà, brutalità e molestie con commenti inaccettabili. Soffiando caldo e freddo, l’inquilino dell’Eliseo augura d’ora in poi l’apertura di “un periodo in cui è necessario placare, calmare, tornare in campo e ascoltare la rabbia”. Va detto che il presidente non perde occasione per inveire contro i comportamenti e gli sfoghi dei Nupes in Assemblea. In un contesto molto esplosivo dove il ministro del Lavoro è stato il bersaglio preferito dell’opposizione durante il dibattito parlamentare, Emmanuel Macron ha approfittato di trovarsi davanti alle sue truppe per “avere una parola speciale per Olivier Dussopt che ha portato il testo con grande coraggio nonostante attacchi atroci”.

Mentre la riforma deve ancora essere varata ed esaminata dal Consiglio costituzionale, Emmanuel Macron guarda già al futuro per ricominciare il suo secondo quinquennio: “Dobbiamo anche fare progressi su tre grandi progressi per i francesi: sanità, scuola e educazione.’ecologia. E allo stesso tempo, dobbiamo organizzare la società della piena occupazione per pensare alla fine delle carriere, lunghe e dolorose carriere mentre la disoccupazione degli anziani è al minimo da quindici anni. A Emmanuel Macron non resta che spiegare ai francesi le sue scelte e le sue ambizioni. In questo senso, il presidente sarà ospite del telegiornale di TF1 e France 2 mercoledì alle 13:00.