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Autore: Redazione StudioNews

Basket Nba, LeBron: “Potrei andare avanti altri 5-7 anni”

Basket Nba, LeBron: “Potrei andare avanti altri 5-7 anni”Roma, 31 dic. (askanews) – Quaranta anni e non sentirli. LeBron James, nel giorno del suo 40esimo compleanno ha parlato con i media, e rispondendo a una domanda su quanto ancora sarebbe in grado di andare avanti ha detto. “Quando mi ritirerò non sarà perché non sarò più in grado di giocare ad alto livello. A essere onesti, se davvero lo volessi, potrei continuare probabilmente per altri 5-7 anni. Se davvero lo volessi. Ma non è una cosa che voglio fare”. Alla sua 22^ stagione in carriera, record ogni epoca condiviso con Vince Carter, James è ancora in grado di mettere assieme 23.5 punti, 8 rimbalzi e 9 assist di media sfiorando il 50% al tiro, e i suoi Lakers nonostante vari momenti di alti e bassi hanno un record di 18-13 e sono in corsa per un piazzamento nella Western Conference, a pari record con i Denver Nuggets sesti e a una gara di distanza dal quarto posto occupato da Dallas. Anche James, però, è consapevole che le possibilità di vincere il quinto titolo quest’anno non sono così elevate: “In questo momento siamo una buonissima squadra e abbiamo la possibilità di competere con chiunque. Ma siamo al massimo livello? Possiamo vincere il titolo ora come ora? No, non credo. Ma è un bene perché significa che abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. Ma non credo che sarà questo a determinare quanto ancora rimarrò in campo, perché non cambierebbe la mia carriera in un senso o nell’altro”.

Scholz: il futuro della Germania non sarà deciso dai padroni dei social

Scholz: il futuro della Germania non sarà deciso dai padroni dei socialRoma, 31 dic. (askanews) – Il futuro della Germania “non sarà deciso dai proprietari dei canali dei social media”. E’ quanto dirà il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo discorso di fine anno, anticipato dai media, facendo chiaro riferimento al sostegno espresso dal proprietario di X, Elon Musk, per il partito dell’estrema destra AfD.


Scholz sottolineerà che solo i cittadini tedeschi hanno il potere di decidere “dove andrà la Germania” dopo le elezioni del prossimo 23 febbraio, “non sarà deciso dai proprietari dei canali dei social media”.

Le “zone rosse” potrebbero essere in contrasto con la Costituzione

Le “zone rosse” potrebbero essere in contrasto con la CostituzioneMilano, 31 dic. (askanews) – “Magistratura democratica condivide le preoccupazioni espresse dalla Camera penale di Milano nel documento del 30 dicembre 2024, relativamente al provvedimento del 27 dicembre scorso, con il quale il Prefetto di Milano ha istituito zone rosse al fine di fronteggiare ‘la presenza di soggetti molesti e aggressivi, dediti alla commissione di reati e non in regola con la normativa in materia di immigrazione, tale da incidere negativamente sulla percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti che fruiranno di quelle aree’”. Lo si legge in una nota dell’esecutivo di Magistratura democratica.


“Analoghi provvedimenti amministrativi sono stati emanati in molte città da altri prefetti su direttiva del ministro dell’Interno. Come giuristi non possiamo che richiamare, da un lato, il disposto dell’articolo 16 della Costituzione, secondo il quale ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza, mentre nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche; e, dall’altro lato, il disposto dell’articolo 13 della Costituzione, secondo il quale non è ammessa nessuna forma di restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria” ha proseguito Md. “Il divieto di accedere a determinate zone della città e l’allontanamento forzoso, in caso di violazione del divieto, sono rivolti ai soggetti che assumano atteggiamenti aggressivi e minacciosi, ma anche semplicemente ‘molesti’, i quali risultino destinatari di mere ‘segnalazioni’ all’Autorità giudiziaria per un’amplissima categoria di reati (contro il patrimonio, contro la persona, in materia di stupefacenti, danneggiamento, porto di oggetti atti a offendere e altri) e comunque ostacolino la piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate” ha proseguito l’associazione.


“Si tratta di evidenti compromissioni della libertà di circolazione e della libertà personale, adottate in forza di un’ordinanza prefettizia ed eseguite a discrezione delle forze di polizia nell’individuarne i destinatari, con espresso pregiudizio verso le persone migranti, in palese violazione delle riserve di legge e di giurisdizione costituzionalmente garantite a presidio delle libertà fondamentali” ha osservato. “Non solo. La giustificazione del provvedimento con ragioni che attengono alla ‘percezione di sicurezza dei cittadini e dei turisti’ nei confronti di persone ‘non in regola con la normativa in materia di immigrazione’ sembra alludere proprio a una giustificazione politica del provvedimento, visto che non si fa riferimento a fatti di reato né ad autori di reato ma a meri sospetti, a dispetto del chiarissimo dettato costituzionale secondo il quale, vale la pena ribadirlo ancora, nessuna restrizione degli spazi di libertà può essere determinata da ragioni politiche” ha continuato.


“Preoccupa inoltre la tendenza ad acuire, anche per via istituzionale (quando le istituzioni dovrebbero invece cercare di porvi rimedio) le diseguaglianze del tessuto urbano, sempre più spaccato in zone di serie A, riservate a cittadini e turisti benestanti, e zone di serie B, lontane dalle luci del centro e verso le quali ‘i disturbatori’ saranno verosimilmente allontanati, così esasperando le criticità delle zone già problematiche della città, che invece avrebbero più bisogno di politiche istituzionali di sostegno, integrazione e ricomposizione dei conflitti, per la sicurezza – quella vera, non quella ‘percepita’ – di tutti” ha concluso l’associazione.

Ancora non è chiaro da dove ha avuto origine il virus del covid, l’Oms chiede alla Cina

Ancora non è chiaro da dove ha avuto origine il virus del covid, l’Oms chiede alla CinaRoma, 31 dic. (askanews) – Alla comparsa del Covid-19, la Cina ha “condiviso informazioni sull’epidemia e sulla sequenza genetica del virus con l’Oms e la comunità internazionale”, mettendo anche a disposizione la propria “esperienza in materia di prevenzione, controllo, diagnosi e cura senza riserve”. E’ quanto ha dichiarato oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, nel briefing con la stampa.


Ieri il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sollecitato Pechino “a condividere i dati in modo da poter comprendere le origini del Covid-19”, affermando che si tratta di “un imperativo morale e scientifico” perché “senza trasparenza, condivisione e cooperazione tra i Paesi il mondo non può prevenire e prepararsi adeguatamente a future epidemie e pandemie”. “Per quanto riguarda il tracciamento dell’origine del Covid-19 – ha replicato oggi Mao, citata dal Global Times – la Cina ha condiviso la maggior parte dei dati e dei risultati della ricerca e ha dato il maggiore contributo alla ricerca globale sul tracciamento delle origini del Covid-19”. La portavoce ha quindi ricordato che “esperti internazionali dell’Oms hanno dichiarato più volte che durante le loro visite in Cina hanno visitato tutti i luoghi desiderati, incontrato tutte le persone interessate e analizzato tutto il materiale pertinente”.

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolge

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolgeMilano, 31 dic. (askanews) – Quella su un eventuale rimpasto di governo “è una discussione che non mi coinvolge e alla quale non partecipo. Mi è stato affidato il compito di guidare da ministro l’istituzione a cui ho dedicato tutta la mia vita, senza che abbia mai chiesto di farlo. E fino a quando mi sarà richiesto mi interessa solo far bene il mio lavoro”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista a La Stampa.


“Porto con orgoglio risultati importanti: nella lotta alla criminalità organizzata in termini di arresti rilevanti, a partire dalla cattura di Matteo Messina Denaro, e di tante operazioni anticrimine; nella gestione dell’ordine pubblico, con le forze di polizia che stanno garantendo il diritto di manifestare con una gestione accorta ed equilibrata; nei servizi di controllo del territorio delle nostre città, accrescendo progressivamente la presenza ‘su strada’ delle forze di polizia nei luoghi dove ce n’è maggiormente bisogno; sul fronte dell’antiterrorismo, con un sistema finora efficace di prevenzione e contrasto nei confronti dei soggetti pericolosi” ha aggiunto. “Da 36 anni lavoro al Viminale e nessuno meglio di me può comprendere i sentimenti di Salvini, in primis la gratitudine verso forze di polizia, vigili del fuoco, prefetture, apparati del dicastero: migliaia di uomini e donne impegnati a garantire la sicurezza. E, con ciò, affermando l’essenza più profonda dello Stato. Un ministro dell’interno non occupa un posto di potere ma svolge un alto incarico al servizio della collettività, è normale che una simile esperienza ti affascini e ti rimanga nel cuore” ha concluso riferendosi all’ipotetico ritorno di Salvini al Viminale.

Manovra,Marrella:Nel segno della continuità, sui redditi serve cura da cavallo

Manovra,Marrella:Nel segno della continuità, sui redditi serve cura da cavalloRoma, 31 dic. (askanews) – “La legge di Bilancio è in linea con quello che erano le previsioni, anche se magari non si riesce a dare un forte taglio alle tasse, c’è la conferma dei tre scaglioni dell’Irpef e vengono rafforzati i bonus per la famiglia”. Così in una nota, Domenico Marrella, Segretario Generale della Confael, commenta l’approvazione definitiva della manovra finanziaria. Marrella sottolinea che tra gli aspetti positivi “Vengono aiutati i redditi medio bassi, i dipendenti del settore privato in particolare otterranno anche un lieve incremento degli stipendi, un intervento che segue quelli di cui hanno beneficiato nei mesi scorsi gli esponenti delle forze dell’ordine e i dipendenti del pubblico impiego. Giudizio positivo sulle maggiori risorse che vengono destinate alla Sanità, e le misure sulla Scuola che sembrano preannunciare un’inversione di tendenza”.


Il bonus alle famiglie per la natalità e le iniziative per gli over-65 “vanno nella direzione del sostegno ai redditi più bassi – prosegue il Segretario Generale della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori. – Chi ha un reddito medio-alto, invece, non potrà più beneficiare di una serie di detrazione e quindi c’è un tentativo di redistribuzione della ricchezza”. Sui redditi, tuttavia, il leader della Confael sottolinea che “serve una cura da cavallo, gli interventi del governo non sono sufficienti perché l’incremento dei prezzi al consumo è elevatissimo e le retribuzioni non solo sono ferme, ma il potere di acquisto degli italiani addirittura si riduce. Il termometro, il punto di equilibrio, è il rapporto tra il salario medio e il costo di un’automobile, e basta fare un confronto con quello che succedeva 30 anni per capire che stipendi e pensioni non sono più adeguati”. Si poteva e si doveva fare di più anche per le pensioni: “Riconosciamo che la coperta è sempre corta – prosegue Marrella, – ma non sono state toccate per nulla le pensioni di invalidità civile e le pensioni di assistenza, le minime invece riceveranno un piccolissimo aumento di 2 euro scarsi. È un aumento troppo tenue, rispetto ai benefici che ottiene chi è ancora attivo al lavoro. Quantomeno però è stata introdotta la possibilità di anticipare la pensione per chi poi può dimostrare di avere almeno 25 anni di contributi versati a fondi alternativi”. “Bene la lotta all’evasione – sottolinea ancora Marrella, – anche se il concordato è stato un mezzo flop e probabilmente servono strumenti differenti. Ci sono moltissime persone che hanno debiti con il fisco e sono in grado di dare una mano all’azienda Italia, per questo è necessario recuperare più soldi possibili e reinvestirli”.


Per il 2025, conclude il Segretario Generale della Confael, “auspichiamo un maggiore dialogo con le parti sociali autonome moderate come la Confael. Vogliamo dare il nostro contributo, in particolare su tutto quello che è il terzo settore, le disabilità”.

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegue

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegueRoma, 31 dic. (askanews) – Giorgia Sallusti, punto di riferimento per gli appassionati letterari del Giappone e non solo, chiude la sua libreria Bookish, a Montesacro. Ma le attività della libreria in qualche modo proseguono. La stessa Sallusti lo spiega in una lettera aperta.


È dunque arrivato quel momento, scrive: Bookish libreria chiude, Bookish si trasforma. Sono passati dieci anni da quando la vostra affezionata libraia ha montato gli scaffali, dipinto l’insegna e finalmente ha aperto le sue porte: in tutto questo tempo, voi lettrici e lettori siete stati la spinta vitale che ha fatto di Bookish la libreria accogliente che è stata.


Adesso però è il momento di cambiare: io stessa ho scritto, tradotto, raccontato libri in giro per l’Italia nei mesi e negli anni passati, e lo farò ancora in futuro. E siccome Bookish ha bisogno di una cura e delle attenzioni che io non riesco più a dare, e siccome ancora ahimè non ho il potere della duplicazione come Naruto, allora trovo necessario chiudere queste piccole porte di legno che ho attraversato ogni mattina. In questi dieci anni Bookish è stata un salotto accogliente per chiunque volesse chiacchierare di libri e non solo; è stata parte di una rete culturale e solidale sul territorio, che certamente non muore qui; si è fatta portavoce di lotte femministe, di inclusione, di amore per le diversità e le voci del mondo.


Ha portato avanti un gruppo di lettura, ha portato i libri in giro per tutto il municipio, ha fatto incominciare a leggere chi nemmeno ci pensava. Soprattutto, per me, è stata un modo per conoscervi, per accogliere i vostri consigli e le vostre impressioni, per crescere come libraia e come lettrice, e di questo vi sono grata.


Grazie a tutte le persone che sono passate almeno una volta, ma qui voglio ringraziare in special modo e con tutto il cuore le persone che ci son state fin dall’inizio e che non hanno mai smesso di considerare Bookish la propria casa. È stato faticoso, ma di grande soddisfazione. Sono stata una libraia solitaria, qui da Bookish, ma circondata da tanto affetto, il vostro. Ma non disperate! Bookish non muore mica qui, e continua in altri progetti, eccoveli: The bookish bookclub: il gruppo di lettura di Bookish, coordinato da Carla Gambale, resta saldo al suo posto una volta al mese, e nei suoi canali discord e telegram. La selezione di Bookish sulla letteratura orientale sarà ospitata in un piccolo spazio dedicato in un’altra libreria amica, Sinestetica, a viale tirreno 70. Questo perché puoi togliere una libraia da una libreria, ma non puoi togliere la libreria da una libraia. O qualcosa del genere. La libraia stessa la trovate di tanto in tanto da Sinestetica a far cose o a chiacchierare col libraio. Le pagine social resteranno attive per continuare a consigliarvi tutti i libri belli che arrivano sugli scaffali delle librerie. Nei Japan Days del Mercatino giapponese troverete sempre lo stand con la selezione di Bookish sulla letteratura giapponese. E quindi: Bookish resta aperta dal 7 gennaio al 7 febbraio, periodo in cui potrete venire a comprare tutti i libri che sono qui sugli scaffali, molti in sconto.

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i Lea

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i LeaMilano, 30 dic. (askanews) – Il Decreto del ministero della Salute prevedeva per oggi l’entrata in vigore dei nuovi Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, ossia le prestazioni che il Servizio Sanitario nazionale deve erogare a tutti i cittadini a titolo gratuito, appoggiandosi anche alle strutture private accreditate, alle quali viene riconosciuto il rimborso per le prestazioni erogate. Il decreto ha aggiornato anche i tariffari e, dopo il ricorso di molti soggetti della sanità privata, che ritengono tali tariffe troppo basse, il Tar del Lazio oggi ha sospeso il decreto del ministero guidato da Schillaci.


Il tribunale ha sostenuto che il nuovo decreto tariffe “è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza” e la trattazione collegiale per la camera di consiglio è stata fissata per il prossimo 28 gennaio. Ora la decisione del Tar posticipa anche l’entrata in vigore dei nuovi Lea.

Milano, Museo della Scienza chiude 2024 con 600mila visitatori

Milano, Museo della Scienza chiude 2024 con 600mila visitatoriMilano, 30 dic. (askanews) – Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha chiuso il 2024 con un attivo di 315 giorni di apertura e oltre 600.000 visitatori, di cui circa 90.000 ospiti di eventi; sono stati più di 46.000 coloro che hanno partecipato alle attività nei laboratori interattivi e alle visite guidate durante il weekend. Numeroso il pubblico proveniente dall’estero che ha rappresentato il 53% del totale.


“Il museo dedicato a Leonardo da Vinci, nel 2024, con coerenza e risultati significativi, ha aderito alla propria visione-missione: offrire a tutti, attraverso strumenti diversi e aggiornati, una chiave di lettura per comprendere un divenire del mondo complesso, in cui Scienza e Tecnologia hanno un ruolo sempre più centrale ma non divergente dai fondamentali valori umanistici. Nell’ambito del nostro ruolo, le iniziative realizzate nel 2024, sono state foriere e anticipatrici di un 2025 particolarmente impegnativo, dedicato a identificare ed evidenziare i nuovi e repentini scenari, mantenendo saldi i nostri valori identitari. Il nostro è un ambiente – reale o digitale – sempre più accogliente e attento alla propria crescita e all’equilibrio – fra investimenti e sostenibilità economica delle risorse necessarie. Questa crescita comprende anche le relazioni che alimentano l’innovazione e lo sviluppo culturale, rispecchiando la nostra forte volontà di inclusione. Tale approccio va oltre la visione di marketing, per spingerci nella responsabilità sociale che è il perno del nostro agire”, dichiara Fiorenzo Marco Galli, direttore generale del museo. Il 2024 è stato un anno importante anche dal punto di vista didattico: i gruppi scolastici che hanno visitato il Museo e sperimentato i 165 percorsi educativi proposti, sono stati 4.350. Inoltre, sono stati coinvolti più di 630 insegnanti e sono state erogate 175 ore totali di formazione nel corso di specifici incontri di sviluppo professionale. Il patrimonio culturale del Museo comprende 21.600 beni facenti parte delle sue collezioni di cui 160 acquisiti nel 2024, 36 esposizioni permanenti tematiche, 14 laboratori e 3 opere d’arte digitale interattiva: i nuovi percorsi che vengono proposti sono aggiornati in uno studiato equilibrio con la didattica digitale.


Tra le novità del 2024, particolare importanza hanno avuto l’inaugurazione di Playlab, lo spazio educativo di 400 mq che vuole essere il primo Museo che le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni visiteranno nella loro vita e il lancio di Planetario Perduto, il primo escape game del Museo da giocare interamente all’interno dei suoi oltre 50.000 mq. L’anno appena concluso ha visto l’offerta del Museo arricchirsi: il tram Carrelli 1928, simbolo di Milano e dell’Italia nel mondo, entrato a far parte delle collezioni; il calco in gesso della Nike di Samotracia ospitato nel Padiglione Navale, restaurato; iniziative dedicate ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi tra cui una serie podcast e un volume per scoprire le collezioni storiche del Museo dedicate all’inventore; attività speciali per il 70° anniversario della spedizione in vetta al K2; l’offerta d’arte digitale si è arricchita dell’installazione interattiva Kinfolk e dell’opera d’arte generativa Infinity , entrambe create dal collettivo britannico Universal Everything.


Il museo, si conferma inoltre uno dei luoghi prestigiosi di Milano dove organizzare conferenze, eventi, appuntamenti musicali, presentazioni e momenti conviviali che nel 2024 sono stati oltre 220. Tra questi, l’incontro con l’astronauta Luca Parmitano in occasione del 75° Congresso Astronautico Internazionale (IAC), i primi due appuntamenti live di Fatti per Capire, il progetto di Barbara Gallavotti nato per contribuire allo sviluppo della cittadinanza scientifica che si pone come Science Media Centre italiano.

Vino, 9 aziende annunciano l’uscita dal Consorzio Oltrepò Pavese

Vino, 9 aziende annunciano l’uscita dal Consorzio Oltrepò PaveseMilano, 30 dic. (askanews) – A due giorni dalla fine del 2024 e in attesa della convocazione dell’assemblea per cambiare lo statuto attesa per gennaio 2025, nove aziende hanno annunciato le loro dimissioni dal Consorzio Oltrepò Pavese. In una nota spiegano che si tratta di imprese “appartenenti a tutte le categorie della filiera (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) e che rappresentano oltre il 27% dei voti in assemblea”.


“E’ stata una decisione sofferta ma non più prorogabile” dovuta a “mancate attuazioni di delibere assembleari ad oggi completamente affossate, che fanno presumere la volontà di non applicare la fascetta ministeriale sulle Igt e la decisione di non procedere con il Disciplinare della Docg per il cambio del nome della nostra Denominazione” precisano, sostenendo che “da mesi è stata azzerata la promozione su prodotti ritenuti ‘minori’ ma che in realtà sono quelli su cui oggi vive l’intero territorio senza minimamente preoccuparsi di uno dei caposaldi dei ‘Consorzi’ che prevede proporzionalità tra contributi versati e promozione delle singole Denominazioni”. “Non ci sentiamo più rappresentati da un Consorzio che sta inoltre cercando in tutti i modi di modificare lo Statuto che è stato da poco approvato da tutta la filiera – prosegue il comunicato – dopo un ampio confronto con Regione, con le associazioni di categoria e con i Tavoli delle Denominazioni, con lo scopo di accentrare i poteri decisionali al Cda a discapito dei soci (grandi e piccoli) e dell’intero territorio dell’Oltrepò Pavese”. Alla dura presa di posizione dei fuoriusciti, fa da contraltare una serafica risposta del Consorzio che “ritiene opportuno chiarire che queste dinamiche non incidono sulla solidità e la coesione del nostro progetto: alle 9 aziende che hanno presentato domanda di recesso hanno corrisposto altrettante richieste di adesione, mantenendo stabile il numero di associati, che oggi raggiunge il livello più alto degli ultimi anni”. La replica entra poi nel merito delle questioni sollevate, spiegando che “tali speculazioni risultano ancor più inopportune e fuori luogo, considerato che il territorio è finalmente unito attorno ad un progetto di rinascita, condiviso da chi opera con reale interesse per il benessere collettivo”.


Sul tema degli eventuali effetti sui requisiti di operatività “erga omnes”, il Consorzio presieduto da Francesca Seralvo e diretto da Riccardo Binda non si scompone ricordando che “ogni valutazione sarà effettuata, come sempre, in conformità alle richieste del Masaf alla fine dell’attuale incarico, previsto per giugno 2025″. Al momento il rischio più concreto per l’ente consortile potrebbe riguardare la perdita dell’”erga omnes” per la Denominazione Bonarda. “Il progetto di rilancio del territorio, fondato su qualità, valore, trasparenza ed etica di filiera, non sarà in alcun modo condizionato da questi eventi” ribadisce il Consorzio, rimarcando che “al contrario, le uscite hanno ulteriormente rafforzato la coesione tra le aziende che credono in un modello di filiera integrata e sostenibile, realmente impegnate a riportare l’Oltrepò Pavese al posto che merita”. Poi una prevedibile stoccata finale: “Il Consorzio, il territorio e il Cda restano compatti nella promozione di una strategia unitaria, capace di superare le dissonanze che in passato hanno penalizzato il nostro potenziale. Questo momento segna una discontinuità netta e rappresenta l’inizio di una nuova fase per il territorio”.