Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Ucraina, Papa: il Signore chiederà conto di tutte le lacrime sparse

Ucraina, Papa: il Signore chiederà conto di tutte le lacrime sparseCittà del Vaticano, 19 nov. (askanews) – E’ la “parola Pace, purtroppo dimenticata dal mondo d’oggi, che vorremmo sentire risuonare nelle famiglie, nelle case e nelle piazze della cara Ucraina. Purtroppo, almeno per ora, non è così!”. A constatarlo tristemente è Papa Francesco che ha inviato oggi una lettera al nunzio apostolico in Ucraina, arcivescovo Visvaldas Kulbokas, in occasione dello scoccare dei primi mille giorni di conflitto che, come ha sottolineato lo stesso pontefice, ha già provocato “numerose vittime”, “bambini e adulti, civili e militari, come pure i prigionieri, che si trovano spesso in deplorevoli condizioni”.


Francesco ha parlato di “aggressione militare di ampie dimensioni che gli ucraini stanno subendo. So bene – ha quindi aggiunto – che nessuna parola umana è in grado di proteggere le loro vite dai bombardamenti quotidiani, né consolare chi piange i morti, né curare i feriti, né rimpatriare i bambini, né liberare i prigionieri, né mitigare i crudi effetti dell’inverno, né riportare la giustizia e la pace”. “Mi unisco a loro, cosicché sia più forte il grido che si innalza verso il Cielo, dal quale viene l’aiuto: ‘Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra’”.


“Che il Signore consoli i nostri cuori e rafforzi la speranza che, mentre raccoglie tutte le lacrime sparse e ne chiederà conto, Egli rimane accanto a noi anche quando gli sforzi umani sembrano infruttuosi e le azioni non sufficienti. Con la fiducia che sarà Dio a pronunciare l’ultima parola su questa immane tragedia”, ha concluso Papa Francesco.

Mulino Bianco cavalca il trend dell’avena con un nuovo pancake

Mulino Bianco cavalca il trend dell’avena con un nuovo pancakeMilano, 19 nov. (askanews) – Dopo il lancio nel 2021, Mulino Bianco amplia la sua offerta di pancake con una nuova versione con farina d’avena e cacao, che strizza l’occhio a più salutisti tra i consumatori. L’avena, da sempre considerato cereale povero, ha avuto il suo riscatto soprattutto nell’ultimo anno entrando nel pantheon dei superfood e trainando così le vendite degli alimenti che la annoverano tra gli ingredienti: secondo l’Osservatorio Immagino, infatti, nell’ultimo anno i prodotti contenenti avena sono cresciuti del 18,4% a valore e del 6% a volume, spinti dall’aumento del 9,2% dell’offerta.


Cavalcando questo trend, Mulino Bianco ha innovato la ricetta classica del suo pancake contribuendo ad ampliare la popolarità di questo cereale e provando così a conquistare una quota più ampia in questo mercato. La frittellina americana, infatti, negli ultimi anni si è fatta largo nelle colazioni, e non solo, degli italiani: con un bacino di quasi 5 milioni di famiglie consumatrici (tra prodotti già pronti e preparati) il mercato dei pancake lo scorso anno si è attestato sui 50 milioni di euro, e quest’anno è atteso ancora in crescita. A spingere questa crescita sono soprattutto dai giovani: la metà dei consumatori, infatti, ha tra i 18 e i 35 anni. In questo mercato, i pancake Mulino Bianco sono scelti da un milione di famiglie: degli oltre 12 milioni di confezioni venduti in Italia lo scorso anno il 38% sono stati prodotti dall’azienda di Parma nello suo stabilimento di Melfi, a circa 60 chilometri da Potenza.


Il plant lucano negli ultimi 10 anni ha registrato un forte impegno sul fronte della sostenibilità, con un risparmio idrico pari al 30% e quello di Co2 del 26%. Nell’ultimo periodo, inoltre, Barilla ha investito oltre 30 milioni di euro in innovazione, sostenibilità e miglioramento della qualità dei prodotti. In particolare i due principali investimenti hanno interessato due delle linee produttive: uno per la realizzazione della nuova linea di Pancake, e il secondo per avviare la linea produttiva di Fisarmoniche. Esteso su un’area di 202.000 metri quadrati, oggi il plant conta otto linee dedicate a 20 ricette differenti, con una capacità massima di 83.000 tonnellate l’anno.

”Premio De Sanctis Sostenibilità” al cardinale Gianfranco Ravasi

”Premio De Sanctis Sostenibilità” al cardinale Gianfranco RavasiMilano, 19 nov. (askanews) – La divulgazione appropriata di una cultura della sostenibilità, le buone pratiche in tema ambientale affermate nella prassi, attraverso esperienze imprenditoriali e “start up” di successo. Gianfranco Ravasi, Roberto Sancinelli, Alessandro Lanza e il Comitato nazionale del volontariato di protezione civile: prestigiose carriere che si sono distinte nell’ambito della salvaguardia ambientale. Tutti nomi di grande prestigio, i vincitori della Prima edizione del Premio De Sanctis Sostenibilità, i cui riconoscimenti verranno assegnati nel corso di una cerimonia che avrà luogo a Roma il 26 novembre 2024, presso la Camera dei Deputati, nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari.


Organizzata in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Camera dei Deputati, con la partecipazione di Aci, Snam, Eni, Erion, Gewiss, Bcode, Ecomed, con il patrocinio Rai e la Media partnership del Gruppo Editoriale Athesis, la cerimonia della consegna delle medaglie ai vincitori si terrà alla presenza del presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis; del presidente del Premio De Sanctis, Gianni Letta; dell’on. Paolo Barelli. L’incontro, moderato da Maria Antonietta Spadorcia, vicedirettore Tg2, sarà concluso da un intervento di saluto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, presidente della Giuria. In un anno particolarmente segnato dall’emergenza climatica, nasce il Premio Sostenibilità, con l’intento di individuare personalità, enti e associazioni che si sono distinte nella promozione e nella salvaguardia ambientale e delle esperienze sostenibili. Organizzato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il riconoscimento è indirizzato a figure autorevoli che si sono distinte per l’eco-innovazione ed efficacia degli esiti ambientali conseguiti, nonché del loro potenziale di diffusione e che sono riuscite a rinnovarsi contribuendo in maniera rilevante alla crescita economica, ambientale e sociale del Paese, attestando nuove capacità di trasformazione, innovazione e impegno verso la sostenibilità.


La giuria è costituita da Gianni Letta, presidente del Premio De Sanctis; presidente della Giuria: Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; vicepresidente della Giuria: Alessandra Gallone, ex senatrice, consulente in materia ambientale del MASE; Giuseppe Zafarana, Presidente Eni; Paolo Scaroni, Presidente Enel; Monica de Virgiliis, Presidente di Snam; Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI; Edo Ronchi, ex ministro, presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile; Stefano Ciafani, Presidente Legambiente; Luciano Di Tizio, Presidente WWF; Carlo Doglioni, Presidente Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia; Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento Protezione Civile; Donatella Bianchi, giornalista conduttrice “Mare Blu”; Nicola Carlone, Comandante Generale Capitanerie di Porto – Guardia Costiera; Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore Marina Militare; Antonio Montani, presidente Comunità Alpina Italiana; Danilo Bonato, Direttore Generale Erion; Fabrizio Curcio, già Capo Dipartimento Protezione Civile. Obiettivo della Fondazione De Sanctis e, di conseguenza, del Premio, è quello di rendere l’eredità di Francesco De Sanctis, letterato, filosofo, senatore del Regno e ministro della Pubblica istruzione, base di partenza per un progetto culturale che intende attualizzare l’opera e il pensiero del grande studioso rendendoli così materia viva e contemporanea, non solo a livello nazionale ma anche europeo. Con questa prospettiva la Fondazione fa della diffusione internazionale dell’identità letteraria, filosofica e artistica italiana la propria principale missione, con un’attenzione particolare alle radici meridionali e uno sguardo attento sul presente e sulle realtà culturali europee che da quelle stesse radici si sono sviluppate.

Roma, torna “Viecce”: podcast sulla vita nei quartieri della città

Roma, torna “Viecce”: podcast sulla vita nei quartieri della cittàRoma, 19 nov. (askanews) – Torna “Viecce!”, la serie podcast di Roma Capitale dedicata alla vita nei quartieri della città. Dopo il successo della prima stagione, a partire dal 22 novembre ogni settimana saranno disponibili – con nuovi ospiti e nuovi racconti su nuovi quartieri – due episodi sulle principali piattaforme di streaming e sul sito di Roma Capitale, per un viaggio semiserio tra aneddoti, vicoli, piazze e locali.


Cinque nuovi talenti pronti a raccontare altrettanti quartieri della città: Balduina, Trieste-Salario, Eur, le Torri e San Lorenzo, portati ai microfoni di “Viecce!” rispettivamente da Michela Giraud, Saverio Raimondo, Diana Del Bufalo, Ilenia Pastorelli e Luca Ravenna. Ad accompagnarli tra le loro vie del cuore, Giorgio Maria Daviddi, romano doc e voce del Trio Medusa. In questa nuova stagione anche un ospite speciale: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che porterà nel podcast i ricordi della sua infanzia e adolescenza all’Appio Latino. La nuova stagione si aprirà il 22 con Michela Giraud, l’”ambasciatrice della Balduina nel mondo”, che ne racconterà senza freni ogni sfumatura. Si proseguirà martedì 26 novembre con Saverio Raimondo, il professore della stand-up comedy italiana, che terrà una vera lezione sul quartiere Trieste – Salario, dove è nato e cresciuto e che definisce “l’Upper East Side romano”. In uscita il 29 novembre l’episodio con il primo cittadino Roberto Gualtieri, che sceglie di ripercorrere i suoi ricordi all’Appio Latino, tra le partite di pallone a Villa Scipioni e il suo primo concerto a piazza Re di Roma.


Si continua martedì 3 dicembre con Diana Del Bufalo, attrice, comica, ballerina, all’Eur, quartiere della sua adolescenza, tra capolavori architettonici, primi baci in macchinetta e il laghetto più amato della città. Ospite della quinta puntata venerdì 6 dicembre, Ilenia Pastorelli, attrice dalla personalità eclettica e vincitrice di un David di Donatello. Dall’infanzia a Torre Angela alle vedute di Tor Bella Monaca, a pochi passi da casa la sua puntata racconterà la vita fuori dal centro. A chiudere, martedì 10 dicembre, la seconda stagione di “Viecce!” sarà il lombardo Luca Ravenna, che ha scelto Roma come teatro delle sue gesta artistiche, fino a essere soprannominato dagli abitanti del suo quartiere d’adozione “er milanese di San Lorenzo”. “Viecce! La vita nei quartieri di Roma” è un progetto di Roma Capitale, ideato e prodotto da MNcomm e Dopcast, nato per valorizzare la vita nei quartieri di Roma, la loro eterogeneità e il legame che unisce indissolubilmente i romani alle zone della città in cui vivono, per nascita o adozione.

In 2023 cresce export farine italiane in Usa e Canada

In 2023 cresce export farine italiane in Usa e CanadaRoma, 19 nov. (askanews) – Cresce l’export di farine italiane, che nel 2023 ha raggiunto quota 350 milioni di euro. E il 17% di queste farine è biologico. Inoltre, è in aumento l’esportazione verso Stati Uniti e Canada: le statistiche ufficiali del Sinab e di UN COmtrade a fine 2023 segnalano un export italiano di farine di frumento e semole biologiche verso i due paesi complessivamente pari a 4,456 milioni di euro. Più in dettaglio, l’export negli Stati Uniti è stato pari a 4,063 milioni di euro mentre quello in Canada è stato pari a 393.000 euro, in crescita anche se in misura meno rilevante rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti.


I dati sono stati resi noti da Italmopa che oggi ha presentato i dati sulle esportazioni delle farine e delle semole, in particolare negli Stati Uniti e in Canada, con un focus speciale sulle produzioni biologiche, nell’ambito del programma internazionale “Pure flour from Europe”, cofinanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla promozione di farine e semole biologiche Made in Europe e, più in particolare, Made in Italy, negli USA e in Canada. Visto che ormai la cucina mondiale è sempre più orientata verso l’utilizzo di materie prime d’eccellenza, la richiesta di farine e semole biologiche made in Europe e, più in particolare, made in Italy, è aumentata e l’aumento della richiesta di farine italiane in Usa e Canada conferma come i consumatori dei due mercati target del programma siano sempre più attenti e sensibili al tema del biologico, ricercando e preferendo spesso il consumo di questi prodotti rispetto a quelli convenzionali.


Di fatto, la crescita dell’export di farina di frumento tenero biologico rispetto al 2021 (ovvero prima dell’avvio del programma Pure Flour from Europe negli Stati Uniti ed in Canada) è stata del 224,6%, mentre quello di farina di frumento duro e di semole biologiche rispetto al 2021 è stata pari al 480,6%. Più in generale, l’Italia ha esportato nel 2023 in tutto il mondo farine di frumento e semole per circa 350,9 milioni di euro (+13,9 milioni rispetto al 2022), di cui il 17% proveniente da produzioni biologiche. Nel dettaglio, l’Italia esporta per 253,1 milioni di euro di farina di frumento a livello mondiale (310.602 tonnellate di farina di frumento) e 97,8 milioni di euro di semole (132.062 tonnellate di semole). Per quanto riguarda il biologico l’export di farine di frumento vale 41,7 milioni di euro mentre per le semole biologiche 18,6 milioni di euro.

Confagri: preoccupano prezzi in calo soia,non abbandonare comparto

Confagri: preoccupano prezzi in calo soia,non abbandonare compartoRoma, 19 nov. (askanews) – Soffre il comparto della soia italiana. Il prezzo della proteoleaginosa è in forte flessione: a ottobre ha raggiunto 433 euro a tonnellata, il secondo valore più basso da aprile 2022, con una diminuzione del 37% e una perdita di 257 euro a tonnellata. L’Italia è il primo produttore europeo di soia e uno dei principali al mondo, dove la leadership è del Brasile, seguito da Stati Uniti, Argentina, India e Cina. Nell’area continentale europea i principali Paesi coltivatori di soia, dopo l’Italia, sono la Serbia con 219mila ettari, la Romania con 155mila, la Francia con 154mila.


Deborah Piovan, presidente della Federazione di prodotto Proteoleaginose di Confagricoltura, sottolinea in una nota che oltre ai prezzi bassi, ci sono anche altri fattori che preoccupano le aziende agricole, come le condizioni climatiche avverse, le incertezze geopolitiche e l’aumento dei costi di produzione. “Tutti elementi – spiega – che contribuiscono a rendere il mercato sofferente per gli agricoltori. Come Confederazione siamo attenti anche alle dinamiche di formazione del prezzo del prodotto, che potrebbe trarre giovamento da una pluralità di sbocco più ampia, visto anche che le importazioni sono cresciute e frenano il nostro comparto”. Nonostante lo sforzo delle imprese italiane di aumentare gli attuali 303mila ettari coltivati (erano 176mila nel 2006), l’import è infatti aumentato considerevolmente, raggiungendo 2,3 milioni di quintali nel 2023 (erano 1,5 milioni nel 2006), con una percentuale di autoapprovvigionamento pari al 32%.


La soia è uno dei principali prodotti agricoli a livello globale, ingrediente fondamentale in ambito zootecnico, fonte di proteine vegetali tra le più ricche e complete disponibili. Questo la rende un alimento ideale per diverse specie animali, in particolare per il pollame, i suini e i bovini. Nel nostro Paese è di vitale importanza per l’alimentazione zootecnica per la produzione di latte destinato alla trasformazione casearia, e di carne, anche per la preparazione di salumi. “Per questo – conclude Piovan – è necessario difendere e rafforzare la nostra produzione. Il comparto non può essere lasciato solo”.

IA e telemedicina, sabato Schillaci e Mantoan a Bari a “Caduceo d’oro”

IA e telemedicina, sabato Schillaci e Mantoan a Bari a “Caduceo d’oro”Roma, 19 nov. (askanews) – La XVIII edizione del Caduceo d’Oro si terrà sabato 23 novembre 2024, alle ore 16:00, nel Salone San Nicola del Palazzo della Camera di Commercio, in Corso Cavour 2, a Bari. L’evento, promosso dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat presieduto da Luigi D’Ambrosio Lettieri, sarà dedicato alle innovazioni tecnologiche applicate alla sanità, con un focus particolare su Intelligenza Artificiale, Telemedicina e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).


Tra gli ospiti d’eccezione il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che terrà la prolusione inaugurale e riceverà il Caduceo d’Oro 2024 per il suo contributo al miglioramento del sistema sanitario. Concluderà i lavori il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato con un intervento sull’innovazione digitale a supporto della sanità pubblica. “Le nuove frontiere della tecnologia a supporto della Sanità” è il tema di una tavola rotonda su cui si confronteranno esperti e rappresentanti istituzionali. Tra i partecipanti:


Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas Marco Marsella, Direttore della Commissione Europea per la Modernizzazione dei Sistemi Sanitari Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia Andrea Mandelli, Presidente della FOFI Marco Cossolo, Presidente Federfarma Nazionale Arturo Cavaliere, Presidente Sifo L’evento si concluderà con la consegna delle Benemerenze d’anzianità professionale e il giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine.

Meloni difende Valditara e Delmastro, dispiaciuta per l’Umbria

Meloni difende Valditara e Delmastro, dispiaciuta per l’UmbriaRio de Janeiro, 19 nov. (askanews) – Giorgia Meloni difende il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni, e rivendica il sostegno a Donatella Tesei in Umbria, facendo buon viso a cattivo gioco: “Ogni tanto fa anche bene perdere per mantenere i piedi per terra”.


La presidente del Consiglio incontra i giornalisti all’uscita dall’hotel a Rio de Janeiro, prima della seconda e ultima giornata del G20, al termine del quale si sposterà a Buenos Aires, dove domani è in programma un bilaterale con il presidente argentino Javier Milei. E oltre ai temi internazionali, nelle domande emergono le questioni aperte in Italia, a partire dai ‘casi’ che hanno riguardato i due membri dell’esecutivo. Valditara, ieri, in un videomessaggio alla presentazione della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dal fidanzato, aveva detto che “il patriarcato non c’è più” e che “l’incremento di fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da un’immigrazione illegale”. Parole che Meloni non condanna, anzi in qualche modo fa proprie: “Quello della violenza sulle donne – afferma – è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questa materia” e questa “è una delle ragioni per le quali l’Italia lavora per fermare l’immigrazione illegale di massa”. Poi ci sono “anche delle ragioni culturali che noi dobbiamo continuare a combattere” e “il governo è impegnato a 360 gradi per combattere una piaga rispetto alla quale non possiamo indietreggiare minimamente o girarci dall’altra parte”.


Altra polemica è quella su Delmastro, il sottosegretario che non per la prima volta è al centro del dibattito per alcune sue affermazioni. L’ultima, pochi giorni fa: presentando un nuovo veicolo della polizia penitenziaria Delmastro ha definito “una gioia” che i cittadini sappiano come “incalziamo chi sta dietro quel vetro e non lo lasciamo respirare”. Parole per cui le opposizioni hanno chiesto le dimissioni, ma che Meloni tenta di minimizzare. “Ha detto – afferma – che gode nel vedere non respirare la mafia, se questo vi scandalizza ne prendo atto. Io non sono scandalizzata dal fatto che qualcuno dica che questo governo non vuole far respirare la mafia”. All’indomani del voto in Emilia-Romagna e Umbria, con la vittoria del centrosinistra in entrambe le regioni, c’è modo di parlare anche del voto. “I cittadini hanno sempre ragione”, ribadisce come in altre occasioni, dicendosi in particolare “dispiaciuta” per il risultato umbro, pur facendo il suo “in bocca al lupo” ai due presidenti eletti. Meloni smentisce anche un suo ipotizzato scarso entusiasmo per la ricandidatura della leghista Tesei: “Ricostruzioni surreali” le definisce, perchè “ha lavorato bene, l’ho sostenuta e lo rivendico”. Poi “i cittadini hanno scelto un’altra parte, ne prendiamo atto, faremo le nostre valutazioni” e “bisogna interrogarsi per capire cosa non abbia funzionato”. Ma non c’è – è sicura – un problema di “consenso” e anzi “ogni tanto fa anche bene perdere per mantenere i piedi per terra”.


Infine, sollecitata dai cronisti, torna sulle parole di Elon Musk contro i giudici italiani, che avevano imbarazzato lei e l’esecutivo e costretto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a intervenire. “Penso – afferma – che le parole del presidente Mattarella siano state importanti, sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità contro le ingerenze e mi sorridere la sinistra che si straccia le vesti contro le ingerenze quando ha fatto campagne elettorali chiedendo a Scholz di dire come votare o chiedendo all’Ue di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Tra le tante imprese che Elon Musk ha portato a casa c’è anche quella di costringere la sinistra a difendere la sovranità nazionale, impresa probabilmente più difficile anche di arrivare su Marte”, ironizza.

Cinema, al via Cinemateca, rassegna di cinema d’archivio italiano

Cinema, al via Cinemateca, rassegna di cinema d’archivio italianoRoma, 19 nov. (askanews) – Il Centro Sperimentale di Cinematografia collabora alla prima edizione di Cinemateca, nuova rassegna culturale dedicata alla valorizzazione del patrimonio cinematografico italiano. L’evento si svolgerà a Villa Erba (Cernobbio), la storica dimora di Luchino Visconti che apre le sue porte dal 29 novembre al primo dicembre.


Cinemateca è un lavoro di ricerca e selezione diventa il palinsesto di tre giorni che si sviluppa nelle diverse sale della villa, alternando proiezioni di cinema inedito, introvabile o dimenticato a una serie di incontri con personalità del mondo del cinema, da sceneggiatori a registi e attori, per dare vita a un momento di approfondimento e confronto. Ogni sala accoglie il pubblico in un’atmosfera sofisticata e al tempo stesso domestica. Per l’occasione, arredi contemporanei entrano in dialogo con i decori di questi interni e con la loro storia. Il risultato è la sensazione di venire invitati nella dimora privata che ha accolto e ispirato negli anni il lavoro di Luchino Visconti. Per tutta la durata dell’evento le sale torneranno a vivere di cultura, con proiezioni storiche e contemporanee, con incontri e presentazioni. Cinemateca è un progetto Wonderlake Como in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia, realizzato con il sostegno di Città di Como, Provincia di Como, Camera di Commercio Como-Lecco.


Nella Sala 1-Contemporanei, ci sarà una selezione di esercitazioni e saggi di diploma, in forma di cortometraggi, di aspiranti registi durante gli anni di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia dell’ultimo decennio, tra il 2012 e il 2022, degli autori Valerio Ferrara, Alberto Palmiero, Margherita Ferrari, Piero Messina, Giovanni Dota, Lorenzo Tardella, Letizia Lamartire, Ernesto Censori, Daniele Pini, Mino Capuano, Francesco Bruni, Ado Hasanovic. Nella Sala 2-Storici, una selezione di esercitazioni e saggi di diploma, in forma di cortometraggi, di aspiranti registi durante gli anni di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta. Tra gli autori: Francesca Archibugi, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Fabio Garriba, Umberto Lenzi, Gabriele Muccino, Folco Quilici, Paolo Virzì. Nella Sala 3-Al Centro del Cinema si raccontano ottant’anni di vita e attività del Centro Sperimentale di Cinematografia attraverso gli occhi di coloro che nel corso del tempo sono passati per le sue aule. Dal fascismo alla Seconda guerra mondiale, dal miracolo economico alla contestazione, dagli anni Ottanta a oggi, il documentario ripercorre, attraverso l’uso esclusivo di materiali di repertorio degli Archivi della Cineteca Nazionale e dell’Istituto Luce, il rinnovarsi del costume e dell’immaginario del Paese. Stagione dopo stagione, attraverso le testimonianze e le opere di coloro che hanno frequentato il Centro Sperimentale, il film rappresenta l’avvicendarsi delle forme estetiche e sociali che per quasi un secolo hanno animato il dibattito culturale italiano. Al Centro del cinema, il documentario realizzato per gli ottant’anni del Centro Sperimentale di Cinematografia è stato supervisionato da Gianni Amelio e Roberto Perpignani e presentato alla 72° Mostra del Cinema di Venezia (2015) nella sezione Cinema nel giardino.


Nella Sala 4- L’atto creativo ci sarà una selezione di registrazioni tratte dal ciclo di incontri L’atto creativo, ideati da Daniele Luchetti. Incontri tra protagonisti, non solo del mondo dello spettacolo e gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia: Woody Allen, Franco Battiato, Jannis Kounellis. A seguire un approfondimento sulla figura di Luchino Visconti grazie alle proiezioni dei film documentari prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia: Luchino Visconti a Villa Erba, di Federico Ramundo (2005, 15′) e Per Luchino Visconti, di Alessandro Dionisio (1989, 35′). Tra gli incontri in programma, il 29 novembre alle 19.30 quello con Celeste Dalla Porta, in dialogo con Marcello Foti. La giovane attrice italiana, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia nel biennio 2019-2021, è la protagonista di Parthenope, il nuovo film di Paolo Sorrentino. Il 30 novembre, alle 15, “Il cinema come fatto sociale e culturale: un confronto tra ieri e oggi”, conversazione con Flavio De Bernardinis e Domenico Monetti”; alle 16.30, invece, la presentazione del libro “Champagne e cambiali. Nuove storie e leggende dei produttori italiani da Cinecittà a Hollywood”, (Minimum Fax, csc, 2024). Incontro con gli autori Luca Pallanch e Domenico Monetti moderato da Steve della Casa, letture di Riccardo Rossi. Infine, alle 19.30 “Il viaggio dello sceneggiatore. Incontro con Nicola Guaglianone”, in dialogo con Marcello Foti.


Il primo dicembre, “Le isole di Luchino”, con Anton Giulio Mancino. L’opera e la vita di Luchino Visconti, rilette congiuntamente attraverso l’identità dei principali suoi spazi domestici di riferimento, creativi e privati, da Grazzano a Cernobbio, da Roma a Ischia, brilla di una luce nuova, inedita e spesso non allineata alla tradizione biografica e storiografica corrente. Alle 16.30, “Luchino Visconti. Epistolario (1920-1961)”, incontro con l’autrice Caterina d’Amico de Carvalho. In occasione del lancio della sua prima edizione, Cinemateca, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, propone in anteprima assoluta la proiezione della pellicola restaurata dalla Cineteca Nazionale “Una Storia Milanese” di Eriprando Visconti (1962, 75′), domenica 24 novembre dalle ore 10.00 presso il cinema Astra di Como. Il restauro è il frutto di una collaborazione tra il CSC-Cineteca Nazionale e le società coproduttrici del film, Galatea (Milano), rappresentata dalla società Intramovies (Roma), e Cinématographique Lyre (Parigi). La versione integrale del film è stata ricostruita e restaurata in 4K a partire dal negativo scena originale e dai cartelli originali. La colonna originale italiana è stata digitalizzata e restaurata a partire dal negativo sonoro ottico e da una copia positiva. Una copia 35mm d’epoca è stata utilizzata come riferimento per recuperare il tono fotografico originale. Le lavorazioni sono state eseguite nel 2020 presso il laboratorio Cinecittà S.p.a..

Meloni difende Valditara e Delmastro, dispiaciuta per Umbria

Meloni difende Valditara e Delmastro, dispiaciuta per UmbriaRio de Janeiro, 19 nov. (askanews) – Giorgia Meloni difende il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro, al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni, e rivendica il sostegno a Donatella Tesei in Umbria, facendo buon viso a cattivo gioco: “Ogni tanto fa anche bene perdere per mantenere i piedi per terra”.


La presidente del Consiglio incontra i giornalisti all’uscita dall’hotel a Rio de Janeiro, prima della seconda e ultima giornata del G20, al termine del quale si sposterà a Buenos Aires, dove domani è in programma un bilaterale con il presidente argentino Javier Milei. E oltre ai temi internazionali, nelle domande emergono le questioni aperte in Italia, a partire dai ‘casi’ che hanno riguardato i due membri dell’esecutivo. Valditara, ieri, in un videomessaggio alla presentazione della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dal fidanzato, aveva detto che “il patriarcato non c’è più” e che “l’incremento di fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da un’immigrazione illegale”. Parole che Meloni non condanna, anzi in qualche modo fa proprie: “Quello della violenza sulle donne – afferma – è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questa materia” e questa “è una delle ragioni per le quali l’Italia lavora per fermare l’immigrazione illegale di massa”. Poi ci sono “anche delle ragioni culturali che noi dobbiamo continuare a combattere” e “il governo è impegnato a 360 gradi per combattere una piaga rispetto alla quale non possiamo indietreggiare minimamente o girarci dall’altra parte”.


Altra polemica è quella su Delmastro, il sottosegretario che non per la prima volta è al centro del dibattito per alcune sue affermazioni. L’ultima, pochi giorni fa: presentando un nuovo veicolo della polizia penitenziaria Delmastro ha definito “una gioia” che i cittadini sappiano come “incalziamo chi sta dietro quel vetro e non lo lasciamo respirare”. Parole per cui le opposizioni hanno chiesto le dimissioni, ma che Meloni tenta di minimizzare. “Ha detto – afferma – che gode nel vedere non respirare la mafia, se questo vi scandalizza ne prendo atto. Io non sono scandalizzata dal fatto che qualcuno dica che questo governo non vuole far respirare la mafia”. All’indomani del voto in Emilia-Romagna e Umbria, con la vittoria del centrosinistra in entrambe le regioni, c’è modo di parlare anche del voto. “I cittadini hanno sempre ragione”, ribadisce come in altre occasioni, dicendosi in particolare “dispiaciuta” per il risultato umbro, pur facendo il suo “in bocca al lupo” ai due presidenti eletti. Meloni smentisce anche un suo ipotizzato scarso entusiasmo per la ricandidatura della leghista Tesei: “Ricostruzioni surreali” le definisce, perchè “ha lavorato bene, l’ho sostenuta e lo rivendico”. Poi “i cittadini hanno scelto un’altra parte, ne prendiamo atto, faremo le nostre valutazioni” e “bisogna interrogarsi per capire cosa non abbia funzionato”. Ma non c’è – è sicura – un problema di “consenso” e anzi “ogni tanto fa anche bene perdere per mantenere i piedi per terra”.


Infine, sollecitata dai cronisti, torna sulle parole di Elon Musk contro i giudici italiani, che avevano imbarazzato lei e l’esecutivo e costretto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a intervenire. “Penso – afferma – che le parole del presidente Mattarella siano state importanti, sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità contro le ingerenze e mi sorridere la sinistra che si straccia le vesti contro le ingerenze quando ha fatto campagne elettorali chiedendo a Scholz di dire come votare o chiedendo all’Ue di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Tra le tante imprese che Elon Musk ha portato a casa c’è anche quella di costringere la sinistra a difendere la sovranità nazionale, impresa probabilmente più difficile anche di arrivare su Marte”, ironizza.