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Autore: Redazione StudioNews

Leonardo a Doha per il tour mondiale Vespucci e Villaggio Italia

Leonardo a Doha per il tour mondiale Vespucci e Villaggio ItaliaRoma, 16 dic. (askanews) – Leonardo, gruppo industriale internazionale operativo nei settori Aerospazio, Difesa e Sicurezza, partecipa come main sponsor al Villaggio Italia e al Tour Mondiale Vespucci, in rappresentanza dell’eccellenza nazionale in ambito high-technology.


In Qatar, dove la storica nave scuola della Marina Militare sosta dal 16 al 22 dicembre, Leonardo gioca un ruolo chiave come partner delle istituzioni nazionali, cui l’azienda ha fornito soluzioni tecnologiche in praticamente tutti i settori in cui opera e che, da quasi 25 anni, contribuiscono alla sicurezza del Paese e della popolazione. Leonardo è presente in Qatar con un ufficio di rappresentanza e una filiale a Doha, dove ha fornito sistemi per il controllo del traffico aereo, radar meteorologici e sensoristica avanzata sia per il vecchio sia per il nuovo aeroporto internazionale. Lo spazio aereo del Qatar è protetto grazie a un sistema di sorveglianza e difesa aerea progettato e prodotto da Leonardo, che partecipa anche alla fornitura di aerei e sistemi per l’addestramento avanzato dei piloti. Inoltre, Leonardo contribuisce alla sicurezza fisica e informatica del Qatar, fornendo soluzioni tecnologiche di ultima generazione per prevenire gli attacchi informatici e supportare gli operatori a migliorare la sicurezza di dati, informazioni e infrastrutture. Nel Paese, l’azienda ha anche una presenza significativa nel settore dell’ala rotante: sono oltre 70 gli elicotteri Leonardo che svolgono missioni di trasporto offshore, pubblica utilità, sorveglianza, ricerca e soccorso e servizi di trasporto medico di emergenza. Proprio queste le capacità rappresentate dai modelli degli elicotteri AW139, AW169, AW189 e dell’aereo ATR-72 in esposizione presso il Villaggio Italia, dove Leonardo avrà anche modo di raccontare il ruolo chiave che può giocare nei processi di digitalizzazione.


Il Tour Mondiale Vespucci e il Villaggio Italia stanno portando nei principali porti del mondo le eccellenze italiane in tanti settori, e l’alta tecnologia applicata a difesa e sicurezza è uno dei più importanti, per garantire lo sviluppo e la libertà dei popoli e delle nazioni. Per questo, le persone di Leonardo lavorano ogni giorno, sviluppando tecnologie innovative che includono anche Intelligenza Artificiale, automazione, elaborazione dei dati e gestione delle informazioni, per accompagnare la trasformazione digitale dei propri clienti in tutto il mondo.

Suez: Patrizia Rutigliano nuovo Ceo delle attività in Italia

Suez: Patrizia Rutigliano nuovo Ceo delle attività in ItaliaMilano, 16 dic. (askanews) – Suez, leader nelle soluzioni per l’economia circolare nei settori dell’acqua e dei rifiuti, ha nominato Patrizia Rutigliano nuovo Ceo delle sue attività in Italia. Lo comunica una nota.


Patriza Rutigliano sarà responsabile sia per le attività idriche sia di gestione dei rifiuti di Suez in Italia. La sua azione si concentrerà sullo sviluppo di soluzioni innovative per ottimizzare la gestione dell’acqua e dei rifiuti, promuovendo iniziative di economia circolare e cooperando attivamente anche con istituzioni istituzionali e comunità locali. La carriera della Rutigliano è iniziata nel giornalismo, per poi proseguire nella pubblica amministrazione come portavoce del Comune di Milano. Dal 2001 al 2009, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità nel team di Corporate Affairs di Fastweb e Autogrill. Nel 2009 è entrata in Snam come Executive Vice-President Institutional Affairs, Esg & Sustainability, Communication & Marketing, dov’è rimasta fino al 2022. Dal 2023, siede nel cda di Acea, di cui Suez detiene una partecipazione del 23%, e ricopre tuttora il ruolo di consigliere indipendente di Poste Italiane.


“Sono entusiasta di questa nuova sfida – ha affermato -. Suez in Italia può giocare un ruolo chiave nella transizione verso un’economia circolare, applicando le soluzioni e le tecnologie innovative che il Gruppo ha sviluppato in oltre 40 paesi per affrontare i cambiamenti climatici e la scarsità di risorse”.

E’ aperta un’importante mostra su Demetrio Stratos a Ravenna

E’ aperta un’importante mostra su Demetrio Stratos a RavennaRoma, 16 dic. (askanews) – E’ stata appena inaugurata a Palazzo Malagola di Ravenna Fino ai limiti dell’impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979. Secondo movimento, la mostra curata dall’artista e co-fondatrice delle Albe Ermanna Montanari e dal docente e studioso Enrico Pitozzi – entrambi ideatori e direttori artistici del Centro internazionale di ricerca vocale e sonora Malagola – che presenta una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito alla fine del 2022 dal Comune di Ravenna, con cofinanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente dalla vedova Stratos Daniela Ronconi Demetriou e che proprio in Malagola ha trovato la sede ideale per la sua cura e la sua fruizione.


La mostra, che ha come curatori associati Marco Sciotto e Dario Taraborrelli, è a ingresso gratuito e sarà visitabile fino al 22 dicembre, per poi riaprire dal 7 al 31 gennaio 2025. Fino ai limiti dell’impossibile è un “secondo movimento”, una nuova preziosa tappa nel percorso di conservazione e valorizzazione di un patrimonio documentale di inestimabile valore riguardante una delle figure più importanti nel campo delle arti performative del Novecento, che ha fatto della ricerca sulla vocalità il tratto distintivo del proprio percorso artistico: arriva infatti a un anno di distanza da Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo, una iniziale esposizione dei primissimi materiali sottoposti a un lavoro di riordino, catalogazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) che ha riscosso subito un notevole successo di pubblico e di studiosi. E da quel momento l’archivio è diventato disponibile per la fruizione pubblica. Se il “primo movimento” presentava un nucleo di materiali riguardanti Demetrio Stratos e il suo rapporto con altri artisti, John Cage su tutti, lo spirito di questo “secondo movimento” è l’apertura della ricerca vocale di Stratos alla dimensione extraeuropea, alle musiche dal mondo e alla loro relazione con la diplofonia e con il canto armonico che in Fino ai limiti dell’impossibile troverà il suo culmine in una delle stanze di Palazzo Malagola appositamente dedicata all’ascolto immersivo.


“Intorno ai limiti del linguaggio prende dunque corpo il secondo movimento dell’esposizione dei materiali. Ed è qui che assumono il loro pieno valore due modi che non solo Stratos pratica, ma che esprime pedagogicamente nella loro piena consapevolezza tecnico-anatomica: il controllo del respiro e la ripetizione, che risuonano sia in Antonin Artaud che nella ricerca da autodidatta sul canto difonico” affermano Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari. “Il controllo del respiro è tecnica ascetica, piena consapevolezza che la voce non inizia ma affiora, s’inscrive in un movimento che già da sempre è presente e si dispiega silente, in attesa che un soffio la esprima, la prema fuori, la lasci affiorare in tutto il suo incanto. Lo sa bene Artaud, nella sua radicale urgenza di rifondare il teatro a partire dalla riscoperta di una parola prima della parola, tensione poetica consegnataci nell’opera Pour en finir avec le jugement de Dieu (1947) che Stratos registrò nel 1978. Così come lo sanno bene i cantori mongoli, e più in generale le tradizioni sonore dell’area del mediterraneo, che Stratos frequenta assiduamente”. Alla documentazione appartenente all’archivio – tra cui materiali audiovisivi di performance, lezioni e concerti, appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, strumenti musicali, oggetti, cimeli, capi d’abbigliamento, libri, dischi in vinile, manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca, la rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, alcuni dei quali sono stati messi in mostra nel 2023 – si aggiungono per questo “secondo movimento” documenti inediti sulle performance di Stratos, a partire da quelle che convocano Antonin Artaud e quelle relative a Le milleuna, lavoro in collaborazione con Nanni Balestrini e la coreografa Valeria Magli. E poi ancora materiali riguardanti la sua partecipazione al progetto/happening del 1978 Il treno di John Cage, il suo contributo come autore delle musiche Satyricon diretto da Gabriele Salvatores nella stagione ’78-79 del Teatro dell’Elfo.


Oltre al focus sulle musiche extra-europee, un altro nucleo tematico attorno al quale è organizzata la mostra è quello sul “gesto”: il gesto vocale, i gesti che mettono in campo il corpo e la voce. “Questi tratti della ricerca vocale di Stratos, possono essere pensati come gesti vocali che – nell’incedere del dittico espositivo – si depositano in tracce di volta in volta specifiche, trovando forma in materiali visivi, negli appunti, negli schizzi, nelle partiture a-sistematiche e nei materiali sonori registrati, restituendoci il profilo di una figura artistica prismatica e insofferente alle definizioni, lontano tanto dalla «scena ufficiale» del rock o del pop quanto da quella «d’autore» di quegli anni” aggiungono i due curatori della mostra e direttori artistici di Malagola. Ben 7 gli ambienti differenti in cui si articola la mostra: una sala sarà dedicata a manifesti che attraversano la storia degli Area e di Stratos solista, una sala cinema con materiali audiovisivi di lunga durata, una sala dedicata a materiali cartacei e fotografici con frammenti di materiali audiovisivi da fruire in un monitor “d’annata”; tre sale dedicate all’ascolto di cui una per ascolto immersivo, una con proposta di ascolti in cuffia associati a materiali esposti all’interno della sala e una sala con una selezione di ascolti che il pubblico potrà scegliere da un menù touch e che propongono canti e musiche di popoli dal mondo presenti nella collezione di dischi di Stratos e le musiche realizzate per il Satyricon; e, in chiusura, una nicchia contenente una serie di oggetti, cimeli e materiali appartenuti all’artista.


Una mostra preziosa, dunque, che ancora di più restituisce la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Demetrio Stratos. Infine, per questa nuova occasione, verrà realizzata una versione aggiornata del catalogo pubblicato da Sigaretten Edizioni Grafiche dal titolo Noi non crediamo nello stile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979, comprendente sia il Primo – Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo – che il Secondo movimento, Fino ai limiti dell’impossibile.

Ue approva aiuti di Stato da 167 mln a settore agricolo italiano

Ue approva aiuti di Stato da 167 mln a settore agricolo italianoBruxelles, 16 dic. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, oggi a Bruxelles, un regime di aiuti di Stato italiano da 167 milioni di euro per sostenere la produzione del settore agricolo primario, nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.


Il regime di aiuti è stato approvato nell’ambito del “Quadro temporaneo di crisi e transizione” per gli aiuti di Stato adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023 e il 2 maggio 2024. Gli aiuti consisteranno in importi limitati sotto forma di riduzioni dei contributi sociali. La misura sarà aperta ai datori di lavoro del settore della produzione agricola primaria in alcuni territori delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, colpite dalle inondazioni del maggio 2023 e che sono già a rischio di perdere liquidità finanziaria a causa delle difficoltà del mercato agricolo provocate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo. In particolare, gli aiuti non supereranno i 280.000 euro per beneficiario, e saranno concessi entro e non oltre il 31 dicembre 2024.


La Commissione ha approvato il regime di aiuti dopo aver concluso che è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107(3)(b) del Trattato sul funzionamento dell’Unione e con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato.

Nexi, protocollo con la Polizia di Stato contro le frodi digitali

Nexi, protocollo con la Polizia di Stato contro le frodi digitaliRoma, 16 dic. (askanews) – Nexi e la Polizia di Stato hanno firmato un protocollo per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici nel settore finanziario italiano, mentre il crescente utilizzo di sistemi digitali sui pagamenti implica anche un aumento delle frodi con questi sistemi. La cerimonia si è svolta questa mattina a Roma, presso la sede del Centro Studi Americani.


In Italia, nel 2023, i pagamenti digitali hanno rappresentato circa il 35% del valore totale dei consumi, in continua crescita, riporta un comunicato congiunto di Nexi e e Polizia di Stato. Inoltre, è sempre più diffusa la modalità contactless, sia con carte fisiche che con dispositivi (smartphone o smartwatch) dotati di tecnologia Nfc. Negli ultimi anni è cresciuto anche il numero e il livello delle minacce informatiche. Nexi ricorda di essere è da sempre impegnata per la prevenzione e il contrasto degli attacchi e per la protezione dei clienti dalle frodi online. Oltre ad investire nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie e servizi sempre più innovativi ed evoluti, Nexi unisce le proprie forze a quelle del settore e delle istituzioni per aumentare la consapevolezza dei clienti e sensibilizzarli ad un uso sicuro degli strumenti e dei canali digitali.


Secondo Fabio Bernasconi, vice capo del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria della Banca d’Italia, il contrasto delle frodi nell’utilizzo dei pagamenti elettronici è una parte importante dell’operato dell’istituzione, anche attraverso iniziative di educazione finanziaria – come la recente campagna ‘Occhio alle Truffe’ realizzata congiuntamente con le associazioni dei consumatori – volte ad agevolare i cittadini a riconoscere le truffe e a conoscere gli strumenti di tutela, quali gli esposti e l’Arbitro Bancario Finanziario. Sui pagamenti digitali “il tasso di frode non è particolarmente rilevante ed è in discesa allo 0,014%, ma crescendo i pagamenti cresce anche il rischio di frode – ha detto Bernasconi -: ogni 100mila clienti ci sono 2700 frodi, e l’importo delle frodi è in diminuzione a circa 80 euro, perché si usano pagamenti elettronici anche per importi più piccoli”.


“Il contributo delle Istituzioni, in particolare della Polizia di Stato, ai progetti di prevenzione per la sensibilizzazione degli utenti, come il video podcast ‘Non Cliccare Qui’ – secondo Luigi Rinella, direttore centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica – è un modo nuovo di interpretare il partenariato per la prevenzione e il contrasto delle frodi. Nexi riveste un ruolo di fondamentale importanza ed è un punto di riferimento per le attività di polizia. Con la firma del protocollo di intesa si è rinnovato e rafforzato un rapporto professionale consolidato nel tempo che ha tra gli obiettivi principali quello della tutela del sistema economico del Paese dei cittadini”. L’amministratore delegato di Nexi, Bernardo Mingrone ha rivendicato come la società “in qualità di PayTech leader in Europa è da sempre impegnata a offrire un sistema sicuro, tempestivo ed efficiente, che risponda prontamente alle esigenze dei nostri clienti. Siamo qui oggi perché crediamo fermamente che la sicurezza e la fiducia degli utenti siano due pilastri fondamentali per una sempre maggiore diffusione dei pagamenti digitali ed è su questo fronte che siamo al fianco delle nostre Banche Partner e collaboriamo attivamente con le istituzioni. Siamo quindi molto orgogliosi del protocollo di intesa con la Polizia di Stato perché è un passo importante che testimonia il nostro impegno nella lotta contro il crimine informatico per una maggiore consapevolezza a tutela dei consumatori”.


I sistemi di Nexi monitorano in tempo reale una media di 1,5 milioni di transazioni ogni ora, analizzando in pochi millisecondi un ampio raggio di parametri per ciascuna di esse, come il luogo in cui vengono effettuate, il dispositivo utilizzato per l’autorizzazione, l’orario, l’importo e la frequenza. Capacità e velocità di calcolo che sono oggi ancora più veloci ed efficienti grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale e ad un team di oltre 100 esperti data scientist e analisti che possiedono le competenze necessarie per garantire la stabilità e la sicurezza del sistema, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sviluppare tecnologie in grado di prevenire ogni genere di frode e analizzare e gestire quelle intercettate. L’incontro di questa mattina è stato anche l’occasione per parlare di educazione e sensibilizzazione dei consumatori con Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha collaborato con Nexi alla realizzazione di “Non Cliccare Qui”, serie di video podcast prodotta da Will Media e disponibile sulle piattaforme digitali. Il progetto, fortemente voluto da Nexi, coinvolge vari attori che ogni giorno sono impegnati nella difesa del consumatore, a partire dalle associazioni, i giornalisti e le Forze dell’Ordine. Perché per costruire un ecosistema solido occorre lavorare in sinergia, un approccio che permette di affrontare le sfide globali con una visione integrata. “Con il videopodcast ‘Non Cliccare Qui’ – commenta Massimiliano Dona – ci siamo posti l’obiettivo di informare e educare l’ascoltatore sulle principali tipologie di frodi online utilizzando un linguaggio semplice e diretto. Durante le puntate abbiamo raccontato, insieme agli ospiti che sono venuti a trovarci, le dinamiche e le leve psicologiche tipiche delle truffe online, la cui conoscenza e comprensione rappresenta una importante arma di difesa a disposizione del consumatore”.

Ue, Consiglio Esteri: esordio di Kallas su Siria, Ucraina e Georgia

Ue, Consiglio Esteri: esordio di Kallas su Siria, Ucraina e GeorgiaBruxelles, 16 dic. (askanews) – L’Ue deve prendere contatto a livello diplomatico con il nuovo governo che si è inseditao in Siria, guidato dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham, dopo la caduta del regime di Bashar al Assad, e decidere a che livello stabilire le relazioni con il nuovo regime, anche tenendo conto du quello che faranno tutti gli attori regionali arabi, la Turchia e gli Stati Uniti, perché “la Siria affronta un futuro ottimista, positivo ma piuttosto incerto e dobbiamo assicurarci che vada nella giusta direzione” Lo ha affermato stamattina Kaja Kallas, parlando alla stampa stamattina all’arrivo al suo primo Consiglio affari esteri che presiederà come nuova Alta Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue.


Durante la riunione ministeriale, ha detto Kallas, “affronteremo tre argomenti principali: prima la Siria, poi l’Ucraina e poi la Georgia. Per quanto riguarda la Siria, sabato ero in Giordania – ha ricordato – a un incontro con le nazioni arabe, così come con la Turchia e gli Stati Uniti, per discutere i principi dell’impegno con la nuova leadership della Siria, cosa ci si aspetta da loro. Penso che sia molto importante che gli attori regionali e quelli internazionali vedano la situazione allo stesso modo, e vogliano che questo paese sia stabile e pacifico, compreso il governo in carica. Penso che fosse importante concordare su questi principi”. “Ho anche incaricato i più importanti diplomatici europei in Siria – ha riferito l’Alta Rappresentante – di andare a Damasco per stabilire contatti con il nuovo governo e la gente del posto. Quindi, oggi discuteremo nel Consiglio per gli Affari esteri su come impegnarci con la nuova leadership della Siria e a quale livello impegnarci con loro, e naturalmente quali altri passi siamo disposti a compiere se vediamo che la Siria va nella giusta direzione”.


“Sull’Ucraina – ha aggiunto Kallas -, i ministri degli Esteri oggi adotteranno il 15° pacchetto di sanzioni” contro la Russia e gli altro attori che hanno responsabilità nella guerra di aggressione ruussa. Il pacchetto “include sanzioni alla flotta ombra” che aggira le sanzioni contro il petrolio russo, “e ai funzionari della Corea del Nord e alle aziende cinesi che stanno consentendo questa guerra. Inviamo un messaggio chiaro, che chiunque consenta a questa guerra di continuare deve pagare un prezzo”. A un giornalista che chiedeva se si parlerà del possibile invio di contingenti militari europei per mantenimento della pace in Ucraina, nel caso in cui vi sia un cessate il fuoco con la Russia (un’ipotesi di alcuni leader dell’Ue parleranno a una cena informale alla Nato mercoledì), l’Alta Rappresentante ha risposto: “Beh, prima deve esserci la pace, per poter inviare le forze di mantenimento della pace; e la Russia non vuole la pace, questo è molto chiaro”. Kallas ha citato a questo punto un’intervista di una settimana fa di Sergey Lavrov, il ministro degli Esteri russo, a Tucker Carlson dell’AP: “Se guardate l’intervista – ha detto -, è chiaro che non hanno fatto un passo indietro dai loro obiettivi, quindi non possiamo discuterne”.


I ministri degli Esteri discuteranno infine “sugli sviluppi che stiamo vedendo in questo momento in Georgia, che non stanno andando nella giusta direzione”, ovvero “nella direzione in cui dovrebbe andare un paese candidati. Perciò discuteremo – ha spiegato l’Alta Rappresentante – quali sono le conseguenze per il governo georgiano che usa la repressione e tutti gli strumenti che sta usando contro l’opposizione nel Paese. Che cosa possiamo fare dalla parte europea? Una questione è ovviamente quella delle sanzioni, e l’altra è anche limitare il regime dei visti” che permettono a queste persone di viaggiare nell’Ue. Su questo punto, come è noto, c’è un problema perché l’Ungheria è assolutamente contraria a sanzionare la Georgia. “Abbiamo avuto delle discussioni e ovviamente – ha detto Kallas – siamo 27 democrazie con le loro idee, quindi ci vuole tempo, ma sì, abbiamo proposto l’elenco per queste persone da sanzionare, persone che usano davvero la forza e la violenza contro l’opposizione, e stiamo anche discutendo del regimi dei visti, di come eventualmente limitarli” per le persone responsabili, “e se decidere di incaricare la Commissione europea di elaborare quella proposta”.


La lista delle sanzioni, ha precisato, “è già stata proposta, la discussione non più tanto su questo, ma tutti devono essere d’accordo sulla lista, quindi non ci siamo ancora. Vedremo se ci arriveremo, e che cosa succederà alle elezioni presidenziali, poi la presidente (quella attuale, Salomé Zourabichvili, ndr) è in carica e fino al 29 dicembre: potrebbe succedere molto nel frattempo”. Tornando sulla Siria, in risposta alle domande dei giornalisti, Kallas ha spiegato che “prima dobbiamo discutere a quale livello ci impegnamo con la nuova leadership siriana, e poi che tipo di misure siamo disposti a prendere per avere relazioni con loro”. Perché, ha sottolinetao, “per noi non sono solo le parole che contano, ma vogliamo vedere i fatti andare nella giusta direzione: non è solo quello che dicono, ma anche quello che fanno. Penso che le prossime settimane e mesi mostreranno se andranno nella giusta direzione e penso che allora saremo anche aperti a discutere i prossimi passi”. L’Alta rappresentante ha poi osservato che non è vero che l’Ue si stia muovendo troppo lentamente riguardo all’evolvere della situazione in Siria: “Penso che siamo stati molto rapidi in questo processo. Voglio dire, sabato ero in Giordania e abbiamo discusso con i Paesi arabi, così come con la Turchia e gli Stati Uniti, su come impegnarci e quali sono le condizioni per impegnarci, e quello che ci attendiamo” con il nuovo regime siriano. “E penso che sia molto importante che abbiamo la stessa visione del quadro della situazione, perché sono importanti non solo gli attori internazionali, ma anche gli attori regionali. Penso che non possiamo lasciare un vuoto, e che non l’abbiamo fatto. Voglio dire: il nostro diplomatico più importante in Siria andrà a Damasco oggi, avrà i contatti lì e discuteremo anche con i ministri degli Esteri su quale sarà il livello di impegno e come procedere da qui in avanti. Quindi, penso che in termini di funzionamento normale dell’Unione europea siamo stati piuttosto rapidi”. Quanto al messaggio ai siriani riguardo al ruolo della Russia e dell’Iran, che si sono improvvisamente e inaspettatamente disimpegnati dal sostegno al regime di Assad, determinandone la caduta, Kallas ha rilevato che questo “mostra chiaramente a tutti, e possiamo anche parlarne liberamente, che, sapete, Russia e Iran non sono vostri amici, non vi aiutano se siete nei guai. Hanno abbandonato il regime di Assad, e questo è un messaggio molto chiaro, che mostra che sono indeboliti, e penso – ha concluso – che questo sia un messaggio positivo per il mondo”.

Valente (ASI), l’Italia è una potenza spaziale a tutti gli effetti

Valente (ASI), l’Italia è una potenza spaziale a tutti gli effettiRoma, 16 dic. (askanews) – “Oggi ricordiamo i 60 anni del lancio del San Marco 1 costruito e lanciato da un team di italiani e questo ha fatto dell’Italia il terzo Paese al mondo a lanciare un satellite nello spazio dopo Stati Uniti e Russia. I 60 anni rappresentano l’ingresso ufficiale dell’Italia nello spazio, reso possibile dalla lungimiranza del prof. Broglio che è stato in grado di costruire una scuola che ancora oggi ha i propri allievi. Da allora il sistema italiano dello spazio è cresciuto, si è consolidato e oggi l’Italia è in grado di coprire tutti i domini che sono importanti: dall’osservazione della terra all’esplorazione umana e robotica, alle telecomunicazioni, alla navigazione, l’accesso allo spazio e tutto ciò che riguarda lo studio per l’acquisizione di nuove conoscenze scientifiche. E questo grazie a un ecosistema integrato che vede università, enti di ricerca e imprese – grandi, piccole, medie e startup – in grado di collaborare insieme. La via italiana allo spazio c’è, è tangibile e ci viene riconosciuta a livello internazionale. L’Italia è una potenza spaziale a tutti gli effetti”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Teodoro Valente aprendo l’evento “60 Anni dell’Italia nello Spazio: dal lancio del Satellite San Marco alla corsa alla Luna e a Marte”, organizzato dall’ASI a Roma per celebrare la quarta Giornata Nazionale dello Spazio.


In ambito nazionale Valente ha ricordato programmi di punta ad esempio nella difesa planetaria con il telescopio FlyEye o il primo programma demo sull’orbiting services, il programma Iride nel campo dell’osservazione della Terra. In ambito europeo, l’Italia che “è sostanzialmente il secondo contributore” Esa, è impegnata nei moduli per la stazione spaziale cislunare Gateway, nel programma di telecomunicazioni Moonlight, nella missione ExoMars. “Tutto quello che noi facciamo, lo facciamo per migliorare la qualità della vita dei cittadini sia nel contesto europeo che in quello internazionale, con due parole chiave: la sicurezza e la sostenibilità” ha detto Valente ricordando il contributo dello spazio alla gestione delle emergenze, al monitoraggio ambientale, all’agricoltura, alle telecomunicazioni, “con un occhio attento alle nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale e il quantum computing”. “Con l’impegno da parte nostra – ha aggiunto – di operare per un uso pacifico dello spazio che non vuol dire non tenere in considerazione che lo spazio ha caratteristiche duali che non sono più trascurabili”. A questo proposito Valente ha ricordato che “dal 2026 l’Italia coordinerà i lavori del Copuos, l’organismo delle Nazioni Unite destinato a individuare linee guida e azioni operative per un uso pacifico dello spazio”.


Infine, il presidente dell’Asi ha evidenziato il ruolo importante che avrà la base dell’Agenzia a Malindi in Kenya che “rappresenterà un hub nel continente africano per il Piano Mattei per l’Africa”.

Mattarella: Italia credibile per la ricerca della pace e la difesa dei diritti

Mattarella: Italia credibile per la ricerca della pace e la difesa dei dirittiRoma, 16 dic. (askanews) – “Lo sforzo incessante della nostra azione è stato diretto a prevenire i conflitti, a elaborare soluzioni idonee a ricostruire il capitale di fiducia tra gli Stati, oggi pericolosamente eroso. Questo ha consentito alla Repubblica di acquisire influenza e credibilità, in numerosi organismi multilaterali, a partire dalle Nazioni Unite, strumento ampiamente imperfetto ma prezioso”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenendo alla XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia.


Mattarella ha ricordato che la “paziente e determinata ricerca della pace, difesa dei diritti inviolabili della persona, capacità di sintesi tra le posizioni dei nostri principali partner sui temi prioritari dell’agenda globale, sono gli sforzi evidenti, messi in campo anche nell’esercizio della Presidenza del G7”.

Cimolai, in 2024 +20% ricavi a 350 mln, ebitda sale oltre i 30 mln

Cimolai, in 2024 +20% ricavi a 350 mln, ebitda sale oltre i 30 mlnRoma, 16 dic. (askanews) – Cimolai – il gruppo tricolore della grande carpenteria in acciaio – prosegue il percorso di rilancio confermando l’andamento positivo del 2024 e delle previsioni per il 2025. Il Consiglio di Amministrazione di Cimolai SpA, riunitosi il 13 dicembre sotto la presidenza di Marco Sciarra, ha esaminato i dati di prechiusura dell’esercizio 2024 e approvato il budget per l’anno 2025.


I dati finanziari – informa una nota dell’azienda friulana di Pordenone – registrano ottime performance dei principali indicatori: oltre 350 milioni di euro di ricavi nel 2024, in crescita del 20% sull’esercizio 2023, EBITDA oltre i 30 milioni di euro, superiore rispetto alle previsioni del Piano, utile netto di circa 13 milioni di euro, e posizione finanziaria netta, comprensiva del debito concordatario, decisamente migliore di quanto previsto dal piano concordatario. Positive anche le previsioni sui risultati prospettici per il 2025, con stime di ricavi allineate al 2024 per circa 360 milioni di euro, EBITDA superiore ai 30 milioni di euro. Il portafoglio ordini, in crescita, si attesta a oltre 850 milioni di euro, garantisce la copertura dei volumi a budget per il 2025 e circa il 65% del 2026.


Questi “significativi e positivi” risultati sono stati raggiunti dalla Società grazie anche ai numerosi progetti di ottimizzazione produttiva e finanziaria lanciati nel corso del 2024. Numerosi i progetti Cimolai attualmente in corso in tutto il mondo, tra cui: l’ELT (Extremely Large Telescope), il telescopio più grande del pianeta nel deserto cileno di Atacama, il lotto 2 della linea 17 della Metropolitana di Parigi, la nuova Torre Piloti di Genova, l’Ospedale Borgo Roma di Verona, la nuova stazione di Sesto San Giovanni, oltre ai lavori sulla Statale 106 Jonica ed i viadotti ferroviari della linea Napoli-Bari tra il tratto Frasso-Telese. Tra le ultime acquisizioni, la partecipazione di Cimolai al progetto per la realizzazione delle strutture metalliche per le sottostazioni destinate alla conversione della corrente alternata generata dai parchi eolici nel Mare del Nord e la firma di un importante accordo per la realizzazione di moduli per la liquefazione del gas destinati ai mercati esteri.


Il Presidente Marco Sciarra dichiara: “I risultati raggiunti rappresentano una conferma positiva che stiamo lavorando bene e con determinazione per consolidare la ripresa dell’azienda. Guardiamo con fiducia al futuro con obiettivi di crescita ambiziosi per il 2025 e il 2026. La forza di Cimolai risiede nella capacità di adattarsi ad un mercato in continua evoluzione, valorizzando le competenze delle nostre persone capaci di operare in tutto il mondo, investendo altresì in innovazione sostenibile”.

Eataly e Cirfood diventano soci dell’associazione Aigrim-Fipe

Eataly e Cirfood diventano soci dell’associazione Aigrim-FipeMilano, 16 dic. (askanews) – Eataly e CirFood Retail entrano in Aigrim-Fipe, l’associazione delle imprese di grande ristorazione e servizi multilocalizzate costituita all’interno di Fipe-Confcommercio.


“Questo importante sviluppo si inserisce nel percorso di rafforzamento dell’associazione già avviato con la nomina dei nuovi vertici direttivi – si legge nella nota – Lo scorso mese, infatti, Aigrim-Fipe ha eletto Riccardo Orlandi come nuovo presidente, affiancato da Corrado Cagnola nel ruolo di vicepresidente”. Il primo consiglio direttivo con i nuovi vertici ha approvato all’unanimità l’ingresso dei due nuovi soci: Eataly si unisce all’associazione con il suo modello che integra distribuzione, produzione, ristorazione e formazione, con oltre 50 punti vendita in 15 Paesi e più di 5.000 dipendenti. CirFood Retail, nata nel 2019 come società specializzata nella ristorazione commerciale, porta con sé un portfolio di marchi come Antica Focacceria S. Francesco, Kalamaro Piadinaro e Poormanger.


“Gli ingressi di Eataly e CirFood Retail in Aigrim-Fipe costituiscono un importante rafforzamento della base associativa – ha commentato Orlandi – I due nuovi soci portano con sé un bagaglio di competenze e valori che rappresentano il meglio della ristorazione italiana: da un lato, un made in Italy dalla visione globale, dall’altro, la capacità di innovare e offrire format diversificati vicini alle esigenze dei consumatori nel Paese. Siamo convinti che questo assetto rinnovato offrirà opportunità di crescita e sinergie per tutti i nostri associati, dimostrando la giusta direzione in cui stiamo andando. Quella di una rete forte, presente e in grado di incidere concretamente e positivamente sul comparto nazionale”.