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Autore: Redazione StudioNews

Coldiretti: bene rinvio applicazione Regolamento deforestazione

Coldiretti: bene rinvio applicazione Regolamento deforestazioneRoma, 14 nov. (askanews) – Il rinvio dell’applicazione del Regolamento EUDR sulla deforestazione votato dal Parlamento Europeo è in linea con le richieste avanzate da Coldiretti e Filiera Italia in tutte le sedi, per tutelare l’agroalimentare Made in Italy rispetto ai rischi di un insostenibile appesantimento burocratico.


Secondo quanto riportato nel testo votato dal PE, l’applicazione del Regolamento slitta al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese, mentre per le micro e piccole imprese si applicherà a partire dal 30 giugno 2026. Inoltre, importante l’inserimento della classe “rischio zero”, che consentirà una consistente riduzione degli obblighi per gli agricoltori italiani con conseguente semplificazione degli oneri burocratici. Si tratta, spiega Coldiretti, di modifiche che confermano gli obiettivi del Regolamento nella lotta alla deforestazione su cui da sempre Coldiretti e Filiera italia sono schierate, ma rappresentano una opportunità di semplificazione per le nostre imprese, consentendo di distinguere tra chi fa deforestazione come il Brasile e chi, come l’Italia, non ha ridotto la propria superficie forestale con un progressivo aumento negli anni, fino a raggiungere gli 11 milioni di ettari.


Al voto odierno dell’europarlamento seguirà una fase negoziale con Consiglio e Commissione che, auspichiamo, si possa concludere in tempi brevi con l’approvazione delle modifiche e, quindi, del testo finale nei tempi utili per rendere applicabile la semplificazione e il rinvio.

Università Parma, convegno “Liberarsi dalla necessità del carcere”

Università Parma, convegno “Liberarsi dalla necessità del carcere”Roma, 14 nov. (askanews) – La sede centrale dell’Università di Parma ospiterà dal 18 al 21 novembre il convegno Liberarsi dalla necessità del carcere (1984-2024). L’attualità del pensiero di Mario Tommasini, organizzato dai docenti e dalle docenti dell’Ateneo Fabio Cassibba, Antonio D’Aloia, Maria Inglese, Vincenza Pellegrino, Chiara Scivoletto, Veronica Valenti.


L’iniziativa vuole innanzitutto ricordare il convegno che, proprio quarant’anni fa, Mario Tommasini organizzò all’Università e che a livello nazionale rimane tutt’oggi una testimonianza indelebile della forza del suo pensiero: del suo impegno sociale e culturale a tutela dei diritti delle persone più fragili ed emarginate della società, del suo agire per arrivare a un cambiamento culturale e giuridico rispetto alle dimensioni delle cosiddette “Istituzioni totali”, anche attraverso un modello di azione politica e sociale in grado di superare la distanza tra Istituzioni e cittadinanza e di costruire un ponte permanente tra “il dentro” e “il fuori” del carcere. Si legge negli atti di quel convegno: “Il lungo cammino per liberarsi dalla necessità del carcere potrà percorrersi se due voci, quella degli internati e quella dei cittadini liberi, si incontreranno, se si privilegerà l’emancipazione al posto della punizione, l’accettazione delle ragioni del conflitto al posto della vittoria del più forte, le ragioni dei bisogni al posto di quelle della conservazione, la trasformazione sociale di aree del paese invece della pura criminalizzazione dei quartieri e delle periferie”.


Ciò con l’intento anche di “decostruire” i tanti pregiudizi sociali sulla condizione delle persone ristrette, che ne rendono a volte molto difficile il rinserimento sociale, e sperimentare percorsi innovativi che consentano di attuare il modello costituzionale di esecuzione della pena (scritto all’articolo 27 della Costituzione) e colmare lo iato tra quel modello costituzionale e la realtà delle carceri italiane. Il convegno si aprirà lunedì 18 novembre alle 9 in Aula Magna con i saluti istituzionali e con la proiezione del docufilm di Fabio Cavalli Viaggio in Italia: la corte costituzionale nelle carceri, in cui sono raccolti i dialoghi tra i giudici della Corte costituzionale e le persone ristrette e che rappresenta, anche da un punto di vista giuridico, un vero e proprio spartiacque. A seguire sono previsti gli interventi di Mauro Palma, già Presidente del Collegio del Garante nazionale dei diritti delle Persone private della libertà personale e Samuele Ciambriello, Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali. La sessione sarà moderata dai docenti dell’Università di Parma Antonio D’Aloia, Fabio Cassibba e Veronica Valenti.


Nel pomeriggio, nella sessione In ricordo di Mario Tommasini, dopo i saluti istituzionali la giornalista Carla Chiappini dialogherà con Luigi Pagano, già Vice capo vicario del DAP, direttore di numerosi Istituti di pena, Provveditore alle carceri di Piemonte e Lombardia, che condurrà un’analisi sulle stagioni della politica penitenziaria esplorandone le zone di luce e di ombra. Seguirà una tavola rotonda in cui docenti, garanti, volontari e volontarie, psichiatre e psichiatri, operatori e operatrici sociali e del Terzo settore che hanno condiviso lo spirito e le battaglie di Mario Tommasini si confronteranno sull’attualità del suo pensiero a quarant’anni di distanza da quando fu fondato il movimento “Liberarsi dalla necessità del carcere”. Martedì 19 novembre la mattinata sarà dedicata a una riflessione interdisciplinare, con studiose ed esperte della materia, sulla giustizia riparativa, sullo stato dell’arte della “Riforma Cartabia” e sulla necessità di superare la visione carcero-centrica che caratterizza il sistema di esecuzione penale. Il pomeriggio sarà invece dedicato all’importanza della cura dell’affettività in carcere, partendo da una riflessione a più voci sui contenuti e sulle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 10 del 2024 (che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione che non consente lo svolgimento in carcere di incontri intimi e riservati) e su alcuni contenuti del “DDL sicurezza” in grado di incidere sullo status delle madri-detenute e delle loro bambine e bambini.


Mercoledì 20 novembre il tema della mattina saranno il disagio psichico in carcere e le problematiche legate all’organizzazione delle REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Sono previste anche la lettura di alcuni scritti di detenuti, studenti del Polo Universitario Penitenziario di Parma, raccolti dalla redazione della Rivista “Cerchioscritti” e la proiezione di alcuni video realizzati da Liberi dentro Eduradio &TV. Nel pomeriggio focus sul contributo che le neuroscienze, l’IA e l’etnopsichiatria possono dare per migliorare la condizione detentiva e sull’importanza di creare ponti fra la città e il carcere. Il convegno si chiuderà nella mattinata di giovedì 21 novembre con una riflessione sull’importanza della cura del tempo in carcere (e fuori dal carcere) e delle attività lavorative, di studio, culturali, teatrali per il reinserimento sociale, e con un ulteriore approfondimento sul teatro in carcere. L’iniziativa è patrocinata dalla Fondazione Mario Tommasini, dalla Conferenza dei Garanti territoriali, dal CIRS, dall’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma e dal Circolo culturale Il Borgo, ed è realizzata con il sostegno della Fondazione Cariparma.

Pompei si candida a Capitale della Cultura 2027

Pompei si candida a Capitale della Cultura 2027Roma, 14 nov. (askanews) – “Quella che affrontiamo è una sfida eccezionale che contiene una promessa. Una promessa unanime di apertura e inclusione che si estende dall’entroterra vesuviano fino al mare della Costiera sorrentina e amalfitana. E che da lì guarda all’Italia e al mondo intero”. Il Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio presenta così, nel corso di una conferenza stampa, la candidatura di Pompei a Capitale della Cultura 2027, candidatura, cosa mai vista prima, appoggiata da 102 Comuni campani e le più dinamiche Associazioni e Fondazioni del territorio.


“Ringrazio -ha affermato Lo Sapio-chi ha creduto in noi e ha deciso di sostenerci con un’apposita delibera e sottoscrivendo un Protocollo d’intesa. Si tratta di una straordinaria prova di compattezza che mi ha sorpreso positivamente e che mi inorgoglisce. La nuova Destinazione Pompei è in grado attualmente, e lo sarà ancora di più in futuro, di attrarre l’interesse di star di livello mondiale come Madonna e Bocelli. Serve all’Italia intera una Capitale della Cultura capace di offrire contenuti al massimo livello possibile”. Sono diversi i progetti a sostegno della candidatura che hanno l’obiettivo di proporre un nuovo modello di crescita basato su uno sviluppo economico e culturale sostenibile, sulla diffusione del benessere sociale, sull’inclusione e la coesione e sulla creazione di un brand territoriale: “Vogliamo diventare -ha spiegato il Sindaco di Pompei- il motore del Paese che sappia imporre all’Italia e al mondo un nuovo modello. Abbiamo a disposizione un budget, già pianificato, di oltre 4 milioni di euro per la gestione degli eventi del 2027 e per tutte le attività preliminari previste da novembre del prossimo anno. In totale, gli investimenti raggiungeranno i 36 milioni di euro tutti in via di finanziamento con progettazioni esecutive. La novità è che, al di là del successo della nostra proposta, i benefici sul territorio resteranno a futura memoria”.


Si stima infatti che le infrastrutture e i trasporti segneranno un +25%, che il traffico calerà del 10%, che i servizi cresceranno del 20% e che la povertà calerà del 15%: “Sono dati di grande importanza -ha sottolineato Lo Sapio. Senza dimenticare il miglioramento dell’impatto ambientale e il fatto che, per ogni milione di euro speso, il Roi, ovvero il rendimento degli investimenti effettuati, sarà di 1,25 milioni di euro. Così facendo, siamo sicuri che la brand reputation di Pompei andrà a rafforzarsi. Abbiamo avuto, nel 2023, quasi 4 milioni di visitatori, con una permanenza media per notte di 2,08: la sfida è di motivare i visitatori a vivere la nostra città con una media di permanenza che superi sopra le 4 notti, attivando un flusso continuo per 365 giorni l’anno. Ma perché ciò accada, occorrono proposte avvincenti ed è questo che vogliamo fare con i progetti messi in campo per la candidatura a Capitale della Cultura 2027”. Luce e santità è uno dei progetti, un omaggio alla storia della città nel segno della bellezza e della cultura. Un percorso immersivo fra cultura, architettura, paesaggio, fede e tradizioni: “L’intero Centro storico -ha ricordato il Primo cittadino di Pompei- si trasformerà in un vero e proprio museo a cielo aperto attraverso l’illuminazione scenografica e il videomapping proiettato sui siti storici della città. A fare da contraltare all’antico, le dieci sculture di luce del maestro Marco Lodola che raffigurano, fra gli altri, star della musica del calibro di Jimi Hendrix, David Bowie, i Beatles e Freddy Mercury. Ne verrà fuori un palcoscenico dove si incontrano passato e presente per regalare a Pompei e ai turisti un percorso luminoso fra il mistico e la meraviglia profana di un territorio in festa. Ma in calendario vi sono anche altre iniziative, come l’allestimento nei locali del nuovo Museo Civico della mostra d’arte con i capolavori del ‘700 veneziano, un concerto sinfonico-pop, e forse una sorpresa che, se confermata, avrà il sapore dell’eccezionalità”.


Nel corso della conferenza stampa inoltre sono stati ricordati i cantieri già avviati e quelli di prossima apertura. Per il capitolo dedicato alle infrastrutture, è in realizzazione l’hub di scambio tra la linea RFI e la Circumvesuviana per aumentare l’accessibilità agli scavi e potenziare i collegamenti con il territorio ed è esecutiva anche la realizzazione di un anello verde per il Parco Archeologico al fine di sfruttare le caratteristiche intrinseche del sito, valorizzando e arricchendo l’offerta culturale e paesaggistica: “Importante poi -ha detto Lo Sapio- la riqualificazione di piazza Bartolo Longo e tutte le altre opere che andranno a completarsi entro il 2026: l’implementazione della Comunità energetica pompeiana per la produzione di energia rinnovabile, un nuovo ecosistema digitale per integrare il settore culturale e turistico con le attività economiche locali e migliorare i servizi ai visitatori e la ristrutturazione del Teatro Grande. Il progetto UNESCO di pedonalizzazione attraverso il modello vincente della rigenerazione urbana sarà realizzato entro in primi sei mesi del 2025. Questa insomma è la nostra Road map per fare di Pompei e dei Comuni limitrofi un modello di sviluppo a cui guardare con interesse e ammirazione. La nuova Destinazione Pompei sia un’opportunità storica per il Paese”.

Nuovo focolaio Psa in Piemonte, Assosuini scrive a Filippini

Nuovo focolaio Psa in Piemonte, Assosuini scrive a FilippiniRoma, 14 nov. (askanews) – Il nuovo focolaio di Peste Suina Africana (PSA) in Piemonte “è esattamente la notizia che speravamo di non ricevere, specialmente con l’arrivo della stagione fredda, periodo che rende ancora più difficile il controllo dell’infezione”. Così in una nota Assosuini, che si riferisce al recente caso nell’allevamento di Frassineto Po, in provincia di Alessandria. Una conferma che, “nonostante qualche ottimismo, l’epidemia non è sotto controllo e richiede la massima attenzione. Noi allevatori abbiamo adottato ogni misura possibile per arginare il problema nei nostri allevamenti, ma senza un intervento deciso e risolutivo per debellare la malattia nei cinghiali selvatici, è difficile pensare di poter eliminare il rischio di contagio”.


Per dare un contributo concreto e cercare soluzioni, Assosuini ha scritto una lettera a Giovanni Filippini, Commissario Straordinario per l’emergenza PSA, avanzando alcune proposte “che riteniamo fondamentali”. Nella lettera si suggerisce un piano di abbattimenti più mirato, iniziando dalle aree non infette e coordinando le operazioni in modo da evitare che i cinghiali si spostino, diventando veicoli di contagio per altri animali. Inoltre, si evidenzia la vulnerabilità della Lombardia, che rappresenta il 60% della produzione suinicola italiana ma dispone di un solo Gruppo Operativo Territoriale (GOT), inadeguato per la gestione dell’emergenza su scala regionale. “Abbiamo chiesto una maggiore trasparenza sui numeri degli abbattimenti e regole comuni per le zone CEV (Cluster Epidemiologici Veterinari) per migliorare la gestione dell’epidemia”.


Infine, “sollecitiamo – concludono – chiarimenti sui risarcimenti per le aziende che hanno dovuto chiudere o ridurre la produzione a causa della PSA. Ora attendiamo una risposta concreta dalla Presidenza del Consiglio, consapevoli che solo azioni rapide e finanziamenti adeguati possono realmente fare la differenza”.

Il Brasile vince l’Ernesto Illy international coffee award 2024

Il Brasile vince l’Ernesto Illy international coffee award 2024Milano, 14 nov. (askanews) – E’ il Brasile il vincitore 2024 dell’Ernesto Illy international coffee award, il riconoscimento, intitolato alla memoria del fondatore della illycaffè. La Fazenda Serra do Boné di Matheus Lopes Sanglard si è aggiudicata infatti il premio best of the best, con un caffè prodotto con la cosiddetta tecnica del “despolpado”, che massimizza la quantità di zuccheri e aromi.


Il premio è stato assegnato da una giuria internazionale indipendente di nove esperti che hanno scelto il migliore tra i vincitori delle nove monorigini che compongono la ricetta del blend illy: Brasile, Costa Rica, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Ruanda. A Sms cluster Ecom del Nicaragua, invece, è andato il premio Coffee Lovers’ Choice, votato dai consumatori che nelle settimane precedenti all’evento hanno degustato alla cieca gli stessi campioni nei caffè illy di tutto il mondo.


“Per il secondo anno consecutivo un’azienda brasiliana che adotta pratiche rigenerative ci ha regalato il migliore caffè al mondo. Nella Fazenda Serra do Bonè vengono preservate la salute del suolo, la biodiversità, e le sorgenti di acqua grazie all’utilizzo di fertilizzanti organici, alla lotta biologica e al riutilizzo dei sotto prodotti di lavorazione – afferma Andrea Illy, presidente di illycaffè – Notiamo nuovamente segnali importanti che confermano quanto l’agricoltura rigenerativa sia la strada giusta verso una produzione più resiliente in grado di garantire una produttività elevata e una qualità superiore, di cui il caffè è l’apripista con i maggiori tassi di crescita”. La giuria internazionale che ha decretato il vincitore del best of the best era composta da Massimo Bottura, chef di Osteria Francescana e di Casa Maria Luigia e fondatore di Food for Soul, Viki Geunes, chef e proprietario del ristorante Zilte di Anversa, detentore di tre stelle Michelin, Felipe Rodriguez, Head Chef per tutti i ristoranti del Rosewood Complex a San Paolo, Vanúsia Nogueira, direttore esecutivo dell’International coffee organization, i degustatori professionisti Q Grader Felipe Isaza e Dessalegn Oljirra Gemeda, e tre giornalisti.


La giuria ha descritto il caffè vincitore dell’Ernesto Illy International Coffee Award come è un caffè cremoso, dolce e corposo dall’equilibrio elegante, ricco di sapori di frutta fresca, saturo di note di caramello, delicati sussurri di zucchero di canna e un persistente retrogusto di cioccolato con sfumature floreali di gelsomino. È un caffè elegantemente equilibrato ed estremamente complesso, che rappresenta magnificamente le caratteristiche gustative della sua origine. L’Ernesto Illy International Coffee Award è anche un’importante momento di incontro per i rappresentanti di tutta la filiera del caffè, dai produttori agli esportatori, dai trader alle istituzioni che si sono dati appuntamento al quartier generale delle Nazioni Unite di New York per partecipare alla tavola rotonda “Alleanza globale per il caffè: mobilitare un fondo pubblico-privato per combattere il cambiamento climatico” insieme al presidente Andrea Illy e all’ambasciatore dell’Italia alle Nazioni Unite Maurizio Massari, Vanusia Nogueira (Executive Director dell’International Coffee Organization), Massimo Bottura (Chef e UNEP Goodwill Ambassador), Andrea De Marco (Project Manager per UNIDO), Raina Lang (Direttrice del Sustainable Coffee al Conservation international) e Jamil Ahmad (Direttore UNEP per la sede di New York).

Fao: consumo mondiale olio oliva limitato da prezzi elevati

Fao: consumo mondiale olio oliva limitato da prezzi elevatiRoma, 14 nov. (askanews) – I prezzi elevati dell’olio di oliva ne limiteranno per ora il consumo mondiale, nonostante sia prevista una produzione in aumento in tutti i paesi produttori, tranne l’Italia. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto Food Outlook della Fao, che traccia i principali mercati di alimenti e bevande e analizza in un focus i segmenti dell’olio d’oliva e dei fertilizzanti. L’olio è prodotto e consumato principalmente nella regione del Mediterraneo e il suo prezzo è aumentato vertiginosamente a causa del calo della produzione negli ultimi anni.


A Jaen, in Spagna, i prezzi all’ingrosso dell’olio extravergine di oliva spremuto a freddo hanno raggiunto i 9818 dollari a tonnellata a gennaio 2024, rispetto ai 3655 dollari di due anni prima. Attualmente, il raccolto spagnolo del 2024 supererà la media decennale, con una produzione in espansione anche in Grecia, Tunisia e Turchia, ma non in Italia. La Fao ricorda che nonostante gli ulivi siano noti per la loro straordinaria longevità, reagiscono comunque agli stress climatici. I produttori dovrebbero quindi prendere in considerazione pratiche di gestione più sostenibili dell’acqua e del suolo. “Dato il grande potenziale di espansione delle esportazioni di olio d’oliva, i governi potrebbero offrire supporto agli olivicoltori, come programmi assicurativi e misure per controllare la diffusione delle malattie”, ha affermato l’economista della FAO Di Yang.


Il Food Outlook ha anche aggiornato il suo monitoraggio dei mercati dei fertilizzanti, rilevando bruschi cali nelle quotazioni dei prodotti azotati, che seguono da vicino i prezzi del gas naturale, nonché dei fertilizzanti potassici. Tuttavia, i fertilizzanti fosfatici non hanno mostrato un calo più ampio, dovuto in parte alle barriere commerciali in corso.

Vino, Camillo Pugliesi nominato Dg del Consorzio vini Doc Sicilia

Vino, Camillo Pugliesi nominato Dg del Consorzio vini Doc SiciliaMilano, 14 nov. (askanews) – Camillo Pugliesi è stato nominato direttore generale del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia. Avvocato siciliano classe 1984, Pugliesi è socio fondatore di ImpresaItalia Consulting, società specializzata in consulenza e finanza agevolata per le imprese vitivinicole e gli enti di promozione e tutela dei prodotti regionali. Lo ha annunciato il presidente del Consorzio, Antonio Rallo, spiegando che il suo ingresso “porta un nuovo slancio al nostro gruppo, che già oggi può contare su un’eccellente squadra di professionisti: insieme, con questo contributo in più, ci apriamo a nuove prospettive di crescita per il settore vitivinicolo siciliano”.


L’ente consortile ha spiegato che “dal prossimo primo dicembre, il suo arrivo al Consorzio sarà segnato da obiettivi chiari e ambiziosi: intensificare i rapporti con i soci, ampliare le opportunità di promozione territoriale, rafforzare le relazioni con le istituzioni”. “Sono felice di entrare a far parte di una squadra già forte e coesa, con la quale mi prefiggo di lavorare con passione per contribuire allo sviluppo del territorio, del settore vitivinicolo e del futuro del comparto siciliano, puntando su strategie di crescita condivise e innovazione” ha dichiarato Pugliesi, sottolineando che tra le sue priorità rientra il rilancio del Piano vitivinicolo regionale, “documento programmatico di fondamentale importanza che non riceve un aggiornamento dagli anni ’90 e che nei prossimi mesi sarà al centro delle discussioni, con l’obiettivo di tracciare una visione lungimirante per il futuro del comparto vitivinicolo siciliano”.

Accordo Cia-Jief per rafforzare made in Italy in Giappone

Accordo Cia-Jief per rafforzare made in Italy in GiapponeRoma, 14 nov. (askanews) – Un programma operativo condiviso che tiene insieme una serie di progetti e obiettivi, dall’Expo 2025 di Osaka alla campagna sugli agriturismi “CIAndiamo” per i viaggiatori giapponesi, dal potenziamento della promozione dell’agroalimentare Made in Italy alle sinergie su digitalizzazione, gestione del rischio in agricoltura, ricambio generazionale e rilancio delle aree interne. Questi gli asset principali del nuovo protocollo d’intesa tra Cia-Agricoltori Italiani e Japan Italy Economic Federation (JIEF), siglato a Roma dai rispettivi presidenti Cristiano Fini e Daniele Di Santo.


Il nuovo accordo, valido per il biennio 2025-2026, rinnova una collaborazione tra le due organizzazioni che va avanti dal 2017, motore di tante iniziative strategiche per il sostegno e la valorizzazione delle imprese agricole e agroalimentari nazionali nel Paese del Sol Levante: incontri con i buyer, ospitalità in campagna per i clienti nipponici, visite aziendali, convenzioni e agevolazioni, seminari ed eventi per conoscere i rispettivi mercati e moltiplicare le occasioni di business, anche in vista del prossimo grande appuntamento con Expo 2025. D’altra parte, ricordano Cia e JIEF, il Giappone rappresenta uno dei maggiori partner commerciali per l’Italia al di fuori dell’Europa: nel 2023, le esportazioni agroalimentari nazionali verso Tokyo sono valse 1,7 miliardi di euro e, solo nel primo semestre 2024, sono cresciute del 48,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

E’ uscito il videoclip ufficiale di “Punk love storia” di Tananai

E’ uscito il videoclip ufficiale di “Punk love storia” di TananaiMilano, 14 nov. (askanews) – E’ uscito il videoclip ufficiale di “Punk love storia”, brano contenuto nell’ultimo album di Tananai, “Calmocobra”, già tra le canzoni più amate del nuovo progetto del cantautore.


Il video, prodotto da Borotalco.tv da un’idea di Stefano Clessi e Tananai con la regia di Marco Braia, segue il point of view di uno sconosciuto che, con stratagemmi, fughe, lunghe attese nei meandri più nascosti di un palasport, attende l’inizio del concerto di Tananai. Mimetizzandosi tra la folla, l’infiltrato riesce a raggiungere l’artista sul palco, salvo poi essere fermato dalla sicurezza, che ne svela finalmente l’identità. A sorpresa, sotto la maschera che lo ha celato per tutto il video, si scopre il cameo di un divertito Tiziano Ferro, artista tra i più amati della scena italiana da più di vent’anni, che Tananai omaggia in “Punk love storia” con una clearance editoriale della hit “Non me lo so spiegare”. Brano dalle sonorità elettroniche che ricordano quelle degli anni ’70-’80, prodotta da Michelangelo, “Punk love storia” è una delle tracce più aggressive del disco e racconta una love story destinata a fine male fin dal suo esordio: due cuori e un arresto, con qualcuno che ci rimane peggio dell’altro. È la donna, in questa canzone, la figura forte, a cui l’uomo è totalmente succube, tant’è che quando si tratta di rimanere accanto al proprio amato arrestato dalla polizia, la donna si dimentica di qualsiasi sentimento ci sia stato e scappa per la sua strada.


Dopo i sold out della doppietta di Milano e il tutto esaurito a Firenze, Padova e Bari, continua la tournée di Tananai “Calmocobra live 2024” nei principali palasport italiani, venerdì 15 al Palasele di Eboli (SA), al Palazzo dello Sport di Roma mercoledì 20 (sold out), al Modigliani Forum di Livorno sabato 23, all’Unipol Arena di Bologna mercoledì 27, alla Vitrifrigo Arena di Pesaro venerdì 29, concludendosi a Torino, martedì 3 dicembre presso l’Inalpi Arena. In questo tour Tananai darà vita ai suoi più grandi successi e alle novità di “Calmocobra” accompagnato dalla sua band, professionisti ma ormai anche amici e compagni di strada: Enrico Wolfgang Leonardo Cavion e Riccardo Onori alle chitarre, Daniel Bestonzo alle tastiere, Lucio Enrico Fasino al basso e Donald Renda alla batteria. Il tour abbraccia completamente lo spirito del nuovo album “Calmocobra”: il palco stesso si trasforma in una strada, con tanto di segnaletica stradale, semafori, marciapiedi e pure una panchina. Tutto cioè è il simbolo del percorso di crescita personale e artistica fatto dall’artista negli anni, ma anche rappresentazione di quella velocità che vuole abbandonare per godersi ogni singolo momento. Protagonista del live è la musica: un unico, grande, palco, effetti speciali che creano sorpresa ma senza distogliere l’attenzione, il sound design gestito da due dei più grandi tecnici del suono italiani, Andrea Corsellini e Marco Monforte, già impegnati in alcuni dei più grandi tour musicali italiani, e la direzione creativa degli Ombra, show designers tra i più richiesti a livello nazionale e internazionale. Per maggiori informazioni e biglietti: https://www.magellanoconcerti.it

Manovra, D’Amico (Confimprese Italia): bene governo per supporto a MPMI

Manovra, D’Amico (Confimprese Italia): bene governo per supporto a MPMIRoma, 14 nov. (askanews) – Si è svolto oggi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un incontro tra il Governo e le principali organizzazioni sindacali datoriali, incentrato sul disegno di legge di bilancio per il 2024. Il Presidente di Confimprese Italia, Guido D’Amico, ha espresso apprezzamento per l’attenzione rivolta ai conti pubblici e agli sforzi concreti destinati al supporto delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), sottolineando in particolare i seguenti punti salienti: * Il taglio del cuneo fiscale, con l’obiettivo di alleggerire il carico sulle imprese e i lavoratori. * L’accorpamento delle aliquote IRPEF, destinato a semplificare il sistema fiscale. * I vantaggi previsti per le nuove assunzioni, con misure mirate a stimolare l’occupazione. * I rifinanziamenti del credito d’imposta, che costituiscono un supporto importante per le imprese in crescita.


Nel corso dell’incontro, D’Amico ha ribadito l’importanza di includere nella manovra ulteriori misure per stimolare l’economia, come facilitazioni per l’accesso al credito, incentivi per le micro imprese nel settore turistico, agevolazioni per l’espansione verso nuovi mercati internazionali, e l’estensione della programmazione negoziata a regioni strategiche come il Basso Lazio. Inoltre, ha sollecitato una riconsiderazione della Legge 180/2011, conosciuta come lo “Statuto delle Imprese”. Particolarmente rilevanti sono stati gli interventi dei Ministri presenti, tra cui il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Quest’ultimo ha focalizzato l’attenzione sulla crisi di Stellantis e del settore automotive, proponendo soluzioni per il rilancio del comparto. Urso ha anche anticipato l’imminente pubblicazione del “Libro Verde Made in Italy 2030”, destinato a riaccendere il dibattito sulla politica industriale del Paese.


Infine, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha approfondito il tema del codice unico degli incentivi e della legge annuale per le PMI, evidenziando l’importanza di misure strutturate per il supporto alle piccole e medie imprese italiane. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Mantovano, per il puntuale coordinamento dei lavori, che ha permesso il positivo svolgimento dell’incontro.