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Autore: Redazione StudioNews

Marche, da Regione 13,4 milioni euro per assegnazioni Borse lavoro

Marche, da Regione 13,4 milioni euro per assegnazioni Borse lavoro


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Marche, da Regione 13,4 milioni euro per assegnazioni Borse lavoro – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – La Regione Marche metterà a disposizione 13.400.000 euro per l’assegnazione di Borse lavoro, con risorse provenienti dal PR Marche FSE + 2021/2027. La Giunta ha approvato le linee guida per l’attuazione dell’intervento.

“Intendiamo sostenere e aggiornare le competenze professionali di persone attualmente disoccupate, che non possono accedere ad ammortizzatori sociali e che si trovano fuori dal mercato del lavoro così che possono avere la possibilità di svolgere un progetto di borsa lavoro per accrescerne le possibilità occupazionali. Un percorso formativo in cui i Centri per l’Impiego regionali assumono un ruolo strategico e di governance”, dichiara il presidente della Giunta, Francesco Acquaroli. “Si tratta di una misura di politica attiva del lavoro con cui la Regione Marche si impegna a mantenere vivo e competitivo il mercato del lavoro locale e al tempo stesso a svolgere, attraverso l’azione dei Centri per l’Impiego, un ruolo centrale e significativo nell’attività diretta a far fronte al disallineamento fra domanda/offerta”, spiega l’assessore regionale Stefano Aguzzi.

“Come già si è visto dalle esperienze passate la borsa lavoro è un importante strumento di qualificazione e riqualificazione professionale per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro”, continua Aguzzi. Come emerso dall’ultimo monitoraggio effettuato dall’Osservatorio del Mercato del lavoro regionale (gennaio 2023), il tasso di inserimento lavorativo post borsa risulta superiore al 33%. I soggetti che possono presentare domanda per l’attivazione della “Borsa lavoro” sono i disoccupati con un’età compresa tra 18 e 65 anni, iscritti e presi in carico dai Centri per l’Impiego, residenti nella Regione Marche.

Le Borse Lavoro che si intendono assegnare con la programmazione di questo intervento, saranno rivolte ai disoccupati che hanno assolto all’obbligo formativo (bassa scolarizzazione), a rischio di inattività e disoccupazione di lunga durata, non percettori di ammortizzatori quali Naspi e Dis-coll, che si caratterizzano per maggiore inattività, e minore occupabilità e che spesso non possono beneficiare degli incentivi all’assunzione previsti dalla normativa nazionale. La Borsa lavoro si realizza attraverso lo svolgimento da parte del disoccupato di un progetto formativo presso un’impresa o datore di lavoro privato della durata di otto mesi. Il destinatario assegnatario della borsa lavoro maturerà il diritto a percepire una indennità mensile pari ad euro 800,00 al lordo di eventuali ritenute di legge, nei limiti di un importo complessivo erogabile non superiore a euro 6.400,00 per ciascun soggetto.

Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche

Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale lancia un appello affinché i Paesi nel mondo mettano in atto “tutto il possibile per rafforzare l’impegno sul dialogo e la diplomazia per risolvere le tensioni geopolitiche e prevenire la frammentazione economica e finanziaria”, che richia di costare caro. E’ il messaggio lanciato in un capitolo (il III) anticipato dall’istituzione dal suo rapporto globale sulla stabilità finanziaria (Gfsr), in vista delle assemblee primaverili a Washington con la Banca mondiale.

Le crescenti tensioni geopolitiche tra le maggiori economie globali “possono causare una brusca inversione dei flussi di capitale trans frontalieri”, che secondo il Fmi potrebbe avere effetti anche più drastici sui mercati emergenti e in via di sviluppo. Considerazioni che giungono mentre proprio in vista delle assemblee primaverili, economie avanzate e giganti emergenti appaiono sempre più divisi dal nodo della guerra in Ucraina e delle sanzioni che Usa ed Unione europea hanno imposto contro la Russia, mentre crescenti tensioni riguardano la Cina e sul nodo di Taiwan.

In generale, prosegue l’analisi, le accresciute tensioni geopolitiche “hanno intensificato le preoccupazioni sulla frammentazione economica e finanziaria globale. La frammentazione indotta dalle tensioni geopolitiche può avere ricadute potenziali importanti per la stabilità finanziaria influenzando l’allocazione del capitale trans frontaliera, i sistemi di pagamento internazionali – si legge – e i prezzi degli asset”. Il Fmi stima che sul lungo termine questa accresciuta frammentazione globale possa comportare una perdita equivalente a due punti percentuali di Pil per l’economia globale. “Questo spiega perché sono necessarie solide salvaguardie all’integrazione”, si legge.

Soprattutto il Fmi vede “rischi macro finanziari di stabilità per l’aumento dei costi di finanziamento delle banche, la riduzione della loro redditività e il calo dell’approvvigionamento di credito al settore privato. Queste ricadute saranno di disproporzionatamente più elevate per le banche con bassi livelli di patrimonializzazione”. Uno scenario simile “potrebbe anche esacerbare la volatilità macro finanziaria sul lungo termine – avverte ancora il Gfsr – riducendo le opportunità di diversificazione internazionale del rischio a fronte a scenari di shock interni o esterni”.

Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano

Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – “Siamo stati al chiuso, quindi non ho avuto il telefono fino a un secondo fa, però è ricoverato in terapia intensiva perché non era stato risolto un problema che riguardava un’infezione. Però parla, è tutto quello che so”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se sapesse come sta il leader e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele. “Berlusconi aveva avuto un’infezione che non è terminata, è lì per ulteriori controlli”. Lo afferma Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, conversando con i giornalisti in Transatlantico delle condizioni di salute di Berlusconi. “Ci sarà un bollettino medico stasera – prosegue – la situazione è stazionaria. Ho parlato con la famiglia, c’è preoccupazione, ma con la dovuta prudenza io resto ottimista. La famiglia è lì, abbiamo l’impressione che ci sia una ricaduta di quello che evidentemente non era stato superato”.

Al cavaliere, in poche ore, sono arrivati messaggi di auguri di pronta guarigione dal mondo politico. “A nome del Senato e mio personale formulo sinceri e affettuosi auguri di pronta guarigione al senatore e amico Silvio Berlusconi. Ti aspettiamo in Aula”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa. “Forza Silvio, l’Italia ti aspetta!”. Così su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, che allega una foto con il Cavaliere in Sardegna. “Auguri di pronta guarigione all’amico Silvio Berlusconi: spero torni presto a lavorare e confido di rivederlo quanto prima in Senato. Forza Silvio, ti aspettiamo”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. “Auguri di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi, lo aspettiamo presto per continuare la nostra azione di buongoverno per la Nazione” scrive su Twitter il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Auguro al presidente Silvio Berlusconi una pronta e piena guarigione. Con l’auspicio che possa ristabilirsi presto, un pensiero affettuoso e un abbraccio. Forza presidente, ti aspettiamo presto a lavoro, con la stessa forza e passione al servizio dell’Italia”. Lo ha dichiarato in una nota la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Elisabetta Casellati. “Un grande abbraccio a Silvio Berlusconi, è un momento difficile ma l’affetto di tante persone è la forza che può aiutare a superare le sfide più difficili”. Così sui social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. “A nome di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia al Senato rivolgo al presidente Berlusconi un sentito augurio di pronta guarigione. Lo attendiamo qui a Palazzo Madama per continuare insieme l’importante stagione di governo che gli italiani con il loro voto hanno voluto affidare alla nostra coalizione” dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Un grande in bocca al lupo a Silvio Berlusconi che è di nuovo al San Raffaele”. Lo ha detto Matteo Renzi, in conferenza stampa. “Un sincero augurio di pronta guarigione al presidente Berlusconi da parte mia e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Forza Silvio, ti aspettiamo”. Così su Twitter il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.

“Forza Silvio. L’augurio è di vederti quanto prima al lavoro”. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. “Siamo vicini al presidente Silvio Berlusconi e gli auguriamo di rimettersi presto per continuare a dare il suo contributo di passione e di idee alla politica ed alle istituzioni. Forza Cav, siamo con te”. Lo afferma il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi. “Auguri di pronta guarigione a Silvio Berlusconi, nuovamente ricoverato all’ospedale San Raffaele. Speriamo di rivederlo al più presto al lavoro per il nostro Paese”. Così scrive il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su Twitter. “Auguri di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi, certi che si riprenderà al più presto per proseguire con la sua attività politica al servizio del Paese”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci

IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha co-organizzato con il Teatro Nazionale “Mihai Eminescu” di Timisoara, guidato da Ada Hausvater, “Bros”, uno spettacolo potente, viscerale e sorprendente, diretto dall’italiano Romeo Castellucci, che ha aperto la stagione teatrale all’interno del programma della Capitale Europea della Cultura con due rappresentazioni il 31 marzo e il 1 aprile scorsi.

Per quasi un’ora e mezza, 23 poliziotti salgono sul palco eseguendo gli ordini che gli vengono impartiti in tempo reale attraverso delle cuffie, secondo la tecnica del remote acting. Non si tratta di uno spettacolo dove gli attori imparano una parte, al contrario, su scena ci sono persone comuni, reclutate per appello pubblico, a seguito di un bando del Teatro Nazionale. Secondo Castellucci, le persone non hanno il tempo per pensare o decidere, e in tal modo la coscienza stessa di chi sale sul palco è disattivata. Agli attori viene distribuita una “guida comportamentale” che recita, tra l’altro, “Sono disposto a trasformarmi in un poliziotto in questo show. Sono disposto a credere davvero di essere un poliziotto. Sono disposto a seguire tutti gli ordini per essere un vero agente di polizia. Eseguirò gli ordini anche se mi sembrano contraddittori. Eseguirò gli ordini fino alla fine, anche se mi trovo in una situazione imbarazzante. Dopo lo spettacolo non divulgherò nessuno degli ordini ricevuti”. Bros è uno spettacolo che ci parla della violenza e della forza del gregge, quasi, a detta dell’autore, un progetto antropologico dove la polizia viene rappresentata come forza ancestrale di azione e repressione, e dal quale lo spettatore esce riflettendo sul suo rapporto con l’autorità, con il gregge e con quanto è disposto a perdere di se stesso per far parte di un tutto.

Per il ruolo del profeta Geremia, Romeo Castellucci ha lavorato con Valer Dellakeza, attore del Teatro Nazionale “Marin Sorescu” di Craiova, che secondo il regista è capace di “trasformare la materia in spirito”. Nelle rappresentazioni nei vari palcoscenici del mondo Valer Dellakeza parla in romeno e non vengono usati sovratitoli perché secondo Castellucci l’attore usa un linguaggio universale, l’arte della modulazione tonale, della pausa, delle armonie che i gesti e la voce producono, toccando direttamente il cuore dello spettatore. Romeo Castellucci è un maestro indiscusso del teatro contemporaneo europeo e un artista completo, regista, creatore di scene, luci e costumi, conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.

Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri dell’opera, in oltre cinquanta paesi che coprono tutti i continenti.

Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati

Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – Il “rapporto tra verità e viralità”, il garantismo e il rapporto tra politica e magistratura. La politica estera. E poi i temi politici cari al Terzo polo: nucleare, innovazione, riforme. Con l’ambizione di “proporre un’agenda diversa” rispetto a quella dell’attuale dibattito e parlare “ai moderati del centrodestra e alle aree del Pd che non si riconoscono in Schlein”. Matteo Renzi descrive così l’indirizzo che vorrà dare a Il Riformista, in una doppia veste di parlamentare e direttore che a chi storce la bocca ricorda fu già di “Veltroni a L’Unità e di Sergio Mattarella al glorioso Il Popolo”. A lui tocca raccogliere il testimone di Piero Sansonetti, che va a dirigere L’Unità: entrambe le testate proprietà di Alfredo Romeo, imprenditore che con la famiglia Renzi ha condiviso il coinvolgimento nell’inchiesta Consip.

La notizia arriva in mattinata, la annuncia un tweet del quotidiano, rilanciato poi da Renzi: “Siamo stati bravissimi a tenere il segreto”, si diverte l’ex premier, rivelando che Giorgia Meloni “è stata la prima a saperlo: resto un suo fiero avversario, ma l’ho chiamata stamattina per dirglielo”. Dunque prima anche di Carlo Calenda, che però “mi sembra entusiasta, ha già ritwittato…”. L’idea, gigioneggia ancora Renzi, arriva da un insospettabile: “Non dirò mai il nome dell’autorevole parlamentare del Pd che ha suggerito a Sansonetti il mio nome per la direzione del Riformista, gli rovinerei la carriera politica… quindi non farò mai il nome di Gianni Cuperlo”. Su quanto guadagnerà, Renzi glissa: “Non ho ancora firmato un contratto, forse guadagnerò un po di più, ma da parlamentare credo nella trasparenza e comunicherò tutto”. L’obiettivo dunque è quello di parlare a quell’area che va “da Fi e Udc ai moderati del Pd che non si riconoscono” nella “sinistra radicale” di Elly Schlein. Lo spazio politico per il Terzo polo sono convinto che ci sia e sia ampio, penso che lo spazio del Riformista debba andare oltre il Terzo polo”. Un obiettivo “in linea con la mia esperienza politica: non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il parlamentare dell’opposizione, continuerò a intervenire in Aula, continuerò a fare quello che facevo prima. Ma ci metto anche un’operazione che per me serve al Paese”.

In un ruolo singolare, considerando il rapporto con i giornalisti, segnato da numerose querele: “Non le ritiro”, afferma Renzi, “e ora semmai rischio di riceverle…”. E arriva anche una doamnda sui rapporti con l’Arabia Saudita, patria del giornalista Kashoggi fatto barabaramente uccidere: “Il mio giudizio su futuro dell’Arabia Saudita fu molto criticato, parlai di nuovo Rinascimento, faccio una scommessa con voi: da qui al 2030 sarete tutti a riconoscere che quel percorso sta portando a un cambimento radicale. E il fatto che l’Arabia Saudita avrebbe assunto una leadership nel percorso di cambiamento e innovazione oggi sta sotto gli occhi di tutti. Se parliamo di geopolitica non ho alcun motivo per cambiare idea”, rivendica Renzi. “Poi come in tanti altri Paesi non c’è un regime di libertà di informazione, come anche in alcuni Paesi d’Europa e io su questo ho sempre parlato nelle sedi opportune”.

Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia

Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Lo scorso marzo, il primo mese della manovra di inasprimento quantitativo Bce e Eurosistema delle banche centrali hanno ridotto le loro consistenze di titoli di Stato dell’Italia per l’equivalente di 3,011 miliardi di euro. E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla stessa Bce assieme al bilancio consolidato dell’Eurosistema.

La riduzione viene effettuata mediante una manovra “passiva”, in pratica vengono riacquistati solo parte dei titoli accumulati in portafogli che giungono a scadenza, con un ritmo prefissato che per l’insieme di tutti gli asset acquistati con il programma App, di cui fa parte i piano Pspp sui soli titoli di Stato, è pari a 15 miliardi di euro al mese fino a fine giugno. Il ritmo di riduzione degli stock della fase successiva del “quantitative tightening” è ancora da decidere. Lo stock di titoli di Stato dell’Italia nel piano Pspp risulta pari a 441,88 miliardi di euro a fine marzo, a fronte di 444,891 miliardi cui si attestava a fine febbraio.

Giappone invierà a Paesi amici materiali difesa per la prima volta

Giappone invierà a Paesi amici materiali difesa per la prima volta


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Giappone invierà a Paesi amici materiali difesa per la prima volta – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Il Giappone, per la prima volta nella sua storia post-bellica, ha annunciato che fornirà a paesi amici materiali e attrezzature volti a rafforzare la loro difesa. Ad renderlo noto è stato oggi il capo di gabinetto, portavoce del governo, Hirokazu Matsuno nella quotidiana conferenza stampa.

Si tratta di una deviazione dalla prassi del Giappone, il quale anche in un caso come quello dell’Ucraina è arrivato al massimo a fornire dispositivi non letali come elmetti e giubbotti anti-proiettile. Matsuno ha spiegato che l’obiettivo del programma denominato “Sostegno per rafforzamento alla sicurezza” (OSA). Come i “Sostegni allo sviluppo” (ODA) da sempre distribuiti da Tokyo, è diretto principalmente a paesi in via sviluppo, chge debbano condividere principi come lo stato di diritti e il sistema democratico. I primi beneficiari ipotizzati sono le Filippine e la Malaysia, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Kyodo.

“Rafforzando le capacità di sicurezza e deterrenza (di questi paesi), l’OSA punta ad approfondire la nostra cooperazione di sicurezza con loro per creare un ambiente di sicurezza favorevole per il Giappone”, ha comunicato a sua volta il ministero degli Esteri in un comunicato. La decisione di mettere in campo questo sistema – che presenta profili abbastanza delicati alla luce dei vincoli costituzionali nipponici – sarebbe stata assunta nell’ambito di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale alla presenza di nove ministri.

I materiali che potrebbero essere inviati, in particolare, sono sistemi di comunicazione satellitare e radar. Non si parla ancora della possibilità di esportare sistemi letali.

Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati

Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – Il “rapporto tra verità e viralità”, il garantismo e il rapporto tra politica e magistratura. La politica estera. E poi i temi politici cari al Terzo polo: nucleare, innovazione, riforme. Con l’ambizione di “proporre un’agenda diversa” rispetto a quella dell’attuale dibattito e parlare “ai moderati del centrodestra e alle aree del Pd che non si riconoscono in Schlein”. Matteo Renzi descrive così l’indirizzo che vorrà dare a Il Riformista, in una doppia veste di parlamentare e direttore che a chi storce la bocca ricorda fu già di “Veltroni a L’Unità e di Sergio Mattarella al glorioso Il Popolo”. A lui tocca raccogliere il testimone di Piero Sansonetti, che va a dirigere L’Unità: entrambe le testate proprietà di Alfredo Romeo, imprenditore che con la famiglia Renzi ha condiviso il coinvolgimento nell’inchiesta Consip.

La notizia arriva in mattinata, la annuncia un tweet del quotidiano, rilanciato poi da Renzi: “Siamo stati bravissimi a tenere il segreto”, si diverte l’ex premier, rivelando che Giorgia Meloni “è stata la prima a saperlo: resto un suo fiero avversario, ma l’ho chiamata stamattina per dirglielo”. Dunque prima anche di Carlo Calenda, che però “mi sembra entusiasta, ha già ritwittato…”. L’idea, gigioneggia ancora Renzi, arriva da un insospettabile: “Non dirò mai il nome dell’autorevole parlamentare del Pd che ha suggerito a Sansonetti il mio nome per la direzione del Riformista, gli rovinerei la carriera politica… quindi non farò mai il nome di Gianni Cuperlo”. Su quanto guadagnerà, Renzi glissa: “Non ho ancora firmato un contratto, forse guadagnerò un po di più, ma da parlamentare credo nella trasparenza e comunicherò tutto”. L’obiettivo dunque è quello di parlare a quell’area che va “da Fi e Udc ai moderati del Pd che non si riconoscono” nella “sinistra radicale” di Elly Schlein. Lo spazio politico per il Terzo polo sono convinto che ci sia e sia ampio, penso che lo spazio del Riformista debba andare oltre il Terzo polo”. Un obiettivo “in linea con la mia esperienza politica: non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il parlamentare dell’opposizione, continuerò a intervenire in Aula, continuerò a fare quello che facevo prima. Ma ci metto anche un’operazione che per me serve al Paese”.

In un ruolo singolare, considerando il rapporto con i giornalisti, segnato da numerose querele: “Non le ritiro”, afferma Renzi, “e ora semmai rischio di riceverle…”. E arriva anche una doamnda sui rapporti con l’Arabia Saudita, patria del giornalista Kashoggi fatto barabaramente uccidere: “Il mio giudizio su futuro dell’Arabia Saudita fu molto criticato, parlai di nuovo Rinascimento, faccio una scommessa con voi: da qui al 2030 sarete tutti a riconoscere che quel percorso sta portando a un cambimento radicale. E il fatto che l’Arabia Saudita avrebbe assunto una leadership nel percorso di cambiamento e innovazione oggi sta sotto gli occhi di tutti. Se parliamo di geopolitica non ho alcun motivo per cambiare idea”, rivendica Renzi. “Poi come in tanti altri Paesi non c’è un regime di libertà di informazione, come anche in alcuni Paesi d’Europa e io su questo ho sempre parlato nelle sedi opportune”.

La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio

La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, attraverserà dal 23 maggio al 27 luglio, con un’anteprima il 7 aprile, ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.

La Milanesiana si conferma come il più grande festival itinerante europeo che promuove il dialogo tra le arti, intrecciando Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e, per il primo anno, Fumetto, creando riflessioni e approfondimenti. Il tema di questa 24esima edizione è Ritorni, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno. A suggellare l’importanza di questo festival di respiro internazionale, già l’anteprima di venerdì 7 aprile con ospite il grande regista Quentin Tarantino in dialogo con Antonio Monda in occasione dell’uscita del nuovo libro “Cinema speculation” edito da La nave di Teseo (Libreria Mondadori Duomo di Milano, ore 18.00, in collaborazione con La nave di Teseo e Librerie Mondadori).

L’apertura ufficiale della 24esima edizione vede invece il 23 maggio lo straordinario incontro con il Premio Nobel Wole Soyinka, in dialogo con Stefano Salis, e il concerto omaggio di Ramin Bahrami a Giuseppe Verdi per i 210 anni dalla nascita, uno dei tanti importanti anniversari selezionati quest’anno da La Milanesiana. Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno del Festival che quest’anno ospita ben 8 mostre in tutta Italia, dal 13 giugno al 30 ottobre.

Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi: Premio Rosa d’oro della Milanesiana a Abdulrazak Gurnah. Premio SIAE / La Milanesiana a Zerocalcare. Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle / La Milanesiana a Joël Dicker. Premio Omaggio al Maestro / La Milanesiana a Quentin Tarantino e Fatih Akin. Dichiara Elisabetta Sgarbi, Direttore Artistico La Milanesiana: «Al tema dei Ritorni è dedicata la ventiquattresima edizione della Milanesiana. Il suggeritore quest’anno è stato un grande scrittore nigeriano, Ben Okri, poeta, romanziere, pittore, drammaturgo. Dentro questo tema, che tocca la Letteratura, la Storia, la Cronaca, abbiamo ritagliato altri temi, tra loro collegati: “Il Ritorno alla Natura”, declinato nel senso della “Restituzione” alla “Natura”. E, ancora, il ritorno alle proprie origini, nel rapporto tra “Madri, Padri e Figli”, naturali e non. E, infine, il tema della “Intelligenza Artificiale”. Questi temi saranno raccontati in un viaggio in Italia che, accanto alle canoniche sedi della Milanesiana, viaggia in alcuni borghi e città ricchi di storia e suggestioni, fuori dalle rotte più ovvie». Dichiara Giuseppe Sala, Sindaco di Milano: «C’è più di un motivo se il mondo della cultura trova nella Milanesiana un punto di riferimento. La rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi nel corso degli anni ha sempre trovato il modo per rinnovarsi, cogliendo le trasformazioni della società e accompagnandole con riflessioni e appuntamenti di qualità. Eclettica e versatile, anche l’edizione 2023 della Milanesiana proporrà alla città un palinsesto di eventi e iniziative capaci di attraversare e valorizzare i tanti campi in cui l’arte, il sapere e la conoscenza si articolano e sviluppano, dalla musica alla letteratura, dal cinema alla filosofia, al teatro». Dichiara Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano: «Da oltre vent’anni la Milanesiana cresce: nell’ampiezza dei temi, nel l’estensione sul territorio, nell’attesa da parte dei cittadini. Ciò che in tutti questi anni è invece rimasto costante è l’attenzione continua verso la qualità del programma da parte di Elisabetta Sgarbi, instancabile ideatrice della rassegna, che ha saputo trasformarla in un laboratorio artistico e culturale che Milano, grata, attende ogni anno come un appuntamento irrinunciabile». Dichiara Francesca Caruso, Assessore all’Autonomia e Cultura Regione Lombardia: «Sono entusiasta e onorata di essere qui oggi, in coincidenza del mio personale “battesimo milanese”, perché credo che questa iniziativa costituisca la perfetta sintesi della mia visione di cultura, che intendo portare avanti nel corso dell’incarico che ho l’onore di ricoprire: uno sguardo che unisce le variegate offerte culturali, andandole ad innestare in una profonda identità territoriale e mantenendone intatta l’essenza, la qualità. La Milanesiana rappresenta anche una rassegna sempre nuova, mai uguale a se stessa e in continuo divenire, un festival curioso di poter sperimentare e affascinato dalla sfida del sapersi rinnovare ampliando i propri orizzonti, non solo geografici. Ringrazio dell’invito Elisabetta Sgarbi, anima di questo straordinario “laboratorio di eccellenza”, alla quale rivolgo i miei più sentiti complimenti per la tenacia e determinazione nell’aver creduto e portato avanti, in questi anni, un’iniziativa di tale spessore e interdisciplinarità». Dichiara Piergaetano Marchetti, Presidente di Bookcity: «La Milanesiana: sempre più un eccezionale polo di attrazione che porta in sempre più numerose località un patrimonio di cultura interdisciplinare, di novità e nel contempo di testimonianze del miglior passato». La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.

Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti

Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Sono in corso a Roma e dintorni le riprese del nuovo film diretto da Neri Parenti con protagonista Enrico Brignano dal titolo “Volevo un figlio maschio”.

Il regista, che firma anche la sceneggiatura con Gianluca Bomprezzi, Manuela D’Angelo e Pier Paolo Piciarelli, dal set dichiara: “Sarà una commedia per tutta la famiglia con un piccolo e inatteso risvolto fantasy. Una piacevolissima sorpresa, come lo sono Enrico Brignano, IBC Movie e Combo International con i quali lavoro per la prima volta. Adesso, l’appuntamento per tutti sarà al cinema”. Ad affiancare Enrico Brignano ci saranno Giulia Bevilacqua e un cast di giovanissimi attori. “Volevo un figlio maschio” è prodotto da Beppe Caschetto per IBC Movie e da Flavia Parnasi per Combo International in associazione con Medusa Film. La fotografia è di Gino Sgreva, le scenografie di Massimo Santomarco, i costumi di Eleonora Rella, il montaggio di Luca Montanari.

“Volevo un figlio maschio” uscirà nei cinema in autunno distribuito da Medusa Film.